Sei sulla pagina 1di 4

LAVORO PER LE 13 NOTTI SANTE

LE DODICI VIRTU' DEI MESI


MAGGIO : EQUILIBRIO interiore che diviene progresso

Sviluppo dell'uomo è
accendere nel fuoco animico dell'amore
la luminosa saggezza dello spirito.

R. Steineiner
o.o.40 (25/09/1909

Un simbolo, ma anche filosofia di vita, che sempre mi è stato caro è quello del TAO della
tradizione cinese, lo Yin e lo Yang, il simbolo della dualità esistente in ogni elemento di cui
è composto l'Universo: due entità opposte e complementari che formano la totalità.
In esso si vedono i due poli contrapposti, bianco e nero,che contengono ciasuno una
"goccia" del colore dell'altro; le caratteristiche dei due poli opposti dipendono le une dalle
altre, altrimenti non ci sarebbe polarità, non ci sarebbe equilibrio.

C'è solo da rendersi conto però che ogni volta che nell'universo si verifica un
innalzamento, per far sì che il necessario equilibrio si mantenga, deve pure verificarsi un
abbassamento.

Equilibrio, uno stato di quiete e ordine

Dal lat. Aequilibrium: aequus ‘uguale’ e  libra ‘bilancia’


In fisica, stato di quiete di un corpo.

L'equilibrio è uno dei 12 sensi e nello specifico uno dei 4 sensi corporei o basali (TATTO,
VITA, MOVIMENTO, EQUILIBRIO) che dovremmo assicurarci di sviluppare bene nel
primo settennio; questi sono sono sensi dinamici che interessano la sfera della volontà e
permettono di percepire la propria interiorità.
“Questi tre sensi, (della vita, del movimento e dell’equilibrio, in connessione con il sempre
presente senso del tatto) ci permettono di sperimentare la nostra esistenza corporea come
un tutto unico, che costituisce la base della nostra consapevolezza come essere fisico.
Potremmo dire che questi sensi( della vita, del movimento e dell’equilibrio) permettono
all’anima di aprire un varco alla sua esperienza corporea sperimentandola come mondo
esterno a lei più vicino.”
OO 45 “Antroposofia un frammento dell'anno 1910” ed. antroposofica

Senso dell’EQUILIBRIO
L’organo fisico che serve per la percezione dell’equilibrio si trova nella parte destra e
sinistra del capo in prossimità dell’orecchio interno, nel vestibolo.
Il senso dell’equilibrio lavora per mantenere il corpo nella giusta posizione, nelle tre
dimensioni dello spazio (alto/basso, destra/sinistra, davanti/dietro) in relazione alla gravità.
Io sono in equilibrio quando ho una percezione sensoria interiore di quiete e una
percezione spaziale completa di tutto ciò che mi circonda in tre dimensioni.
Se mi trovo in cima a un grattacielo o su una montagna, non avendo la sensazione delle
pareti intorno a me, posso perdere facilmente il senso dell’equilibrio.

Se sto in equilibrio ho trovato un punto fermo:questo lo capiamo bene se guardiamo a


quale costellazione dello zodiaco è associato questo senso, ovvero al CAPRICORNO.
La capra trova equilibrio in ogni situazione (le sue corna sono un'estenzione delle
orecchie), è come se trovasse sempre il punto di vista migliore....

Gli stambecchi che vedete stanno sfidando la forza di gravità, abbarbicati sulla parete semiverticale
della diga di Cingino, in Piemonte al confine con la Svizzera. Gli impavidi animali non sembrano affatto
preoccupati di precipitare da una cinquantina di metri d'altezza, anche perché alle vertigini ci sono
abituati: gli stambecchi delle Alpi (Capra ibex) vivono ad altitudini che possono sfiorare i 3200 metri e si
avventurano sulle pareti rocciose per leccare i depositi di sale che si formano sulle rocce. La curiosa
abitudine non è dettata soltanto dalla "gola". La dieta vegetariana di questi animali è infatti
particolarmente povera di sodio e integrarlo è per loro una necessità fisiologica. 

La metamorfosi del senso dell’equilibrio è la coscienza sociale, cioè accettare che ognuno
veda le cose dal suo punto di vista, che spesso è diverso dal proprio. Se mi trovo in una
stanza con altri presenti, da dove sono io vedrò tutto in una certa prospettiva,dal mio
angolo visuale; tutti gli altri sperimenteranno lo spazio dal loro punto di vista e nessuno
potrà avere lo stesso.
***************************************
Il nostro punto fermo di solito è legato alla casa in cui viviamo, e dal punto di vista sul
quale stiamo lavorando è legato al luogo che ospita la nostra associazione: le mura sono
permeate dalla nostra storia, è come un corpo che si è cresciuto e si è sviluppato
attraverso le nostre azioni e sensazioni, e tutto ciò che vediamo all'esterno ha un sapore di
certezze e sicurezze.
Lì sappiamo dove siamo e allo stesso tempo ci muoviamo al di fuori con audacia.
Ma se questo corpo ci è stretto va cambiato, per poter continuare a svilupparsi, come fa il
paguro quando le dimensioni della conchiglia che lo ospita diventano troppo esigue, egli
andrà alla ricerca di una nuova e più ampia corazza.
E per farlo anche noi dovremo mantenere in equilibrio queste 12 virtù che stiamo
metabolizzando:
ci vorrà perseveranza nella ricerca della nuova „conchiglia“
e una certa discrezione per attuare ciò che ci siamo imposti di raggiungere, coordinata al
controllo della lingua che ci potrebbe permettere di ricevere anche delle donazioni!
contentezza di aver preso una decisione importante che ci accompagni anche durante
quegli imprevisti che ci rattisterebbero, sapendo che ogni evento è un insegnamento;
del coraggio per affrontare il cambiamento;
l'altruismo di ognuno nel dedicarsi a qualcosa che non è prettamente personale, ma
bensì più grande;
la compassione, inteso come amore incondizionato che guida ogni azione che facciamo
per i nostri figli;
non dovrà mai mancare la cortesia gli uni verso gli altri, perchè nei momenti di maggiore
pressione spesso siamo più irascibili e potremmo pentirci di qualche cosa detta o fatta con
poco cuore;
di pazienza non se ne può mai fare a meno, perchè il lavoro sarà duro;
devozione al progetto per permettere che tutto si riequilibri facendoci stare bene,
e ricordiamoci quale gesto di magnanimità stiamo attuando verso i posteri, poichè forse
non saremo tutti i qui presenti a godere di più di questa struttura.

*************************************************
L'esercizio che vi propongo per allenare il nostro equilibrio interno è proiettato al di fuori e
prende spunto dalla rock balancing art, che è un'espressione  artistica consistente nella
realizzazione di composizioni fatte con pietre poste in equilibrio una sull'altra, che in
apparenza sembrano essere fisicamente impossibili. Richiede pazienza ed
umiltà,aumenta la sensibilità e la percezione dello scambio di energia tra il soggetto e la
pietra (di nuova fondazione!) da porre in equilibrio.
Le opere hanno sempre una durata limita, da pochi secondi ad alcuni giorni e per questo
vi chiedo di fotografare la vostra e di condividerla poi con tutti noi.
Vediamo che questa arte ha delle fondamenta assai ancestrali partendo dal famoso sito
neolitico di Stonehenge (pietra sospesa, da stone e henge – to hang- sospendere con
riferimento alle architravi presenti) ad Amesbury nello Wiltshire, sulla piana di Salisbury in
Inghilterra, composto da un insieme circolare di pietre, in cui i megaliti hanno un
orientamento che riprende i punti solari dei solstizi e degli equinozi.

Vi sono poi altri siti analoghi come il Cerchio di Brodgar in Scozia, successivo
cronologicamente, del 7000 a.C

e molti altri in cui le pietre fanno da padrone nei loro perfetti instabili equilibri millenari.
Per citare uno in Italia, che non è dei tanti che si trovano in Sardegna, ma in Val Sarentino
(Bz) è gli "Omini di pietra" che sono rinnovati e restaurati dai passanti, secondo
consuetudini millenarie.

Sono più di cento sculture in pietra, create dalla sovrapposizione di pietre di arenaria, le
quali richiamano siano nelle fattezze che nelle dimensione la figura umana.
Da un documento del 1540, si ha notizia che una certa Barbara Pachler subì un processo perché
si riteneva che in quel luogo avvenissero danze di streghe e feste con il diavolo e che la donna vi
partecipasse.

P.s.:Pensiamo anche al nostro maggio 2019 con la Festa di Primavera e all'equilibrio che
abbiamo dovuto trovare a causa delle condizioni atmosferiche che ci sono state.

Buon lavoro!

Potrebbero piacerti anche