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Piumino: piume più morbide, comprimibili ed elastiche del petto e sottoala, quelle che sono più vicine alla p
nelle basse temperature, con fibre collegate ad un asse centrale;
Fibre di piuma: filamenti staccati dall’asse centrale, che si appiattiscono e hanno un minimo valore isolante;
Piume/piumette: economiche, pesanti, piatte, fanno volume e riscaldano poco rispetto al piumino;
Residuo: residuo di lavorazione, non includente piumino, fibre o piume, inevitabile nel processo di lavorazio
90/10, piumino minimo 63%, piuma massima 25%, fibre massime 10%, residuo 2%;
80/20, piumino minimo 56%, piuma massima 32%, fibre massime 10%, residuo 2%.
70/30, piumino minimo 49%, piuma massima 39%, fibre massime 10%, residuo 2%.
60/40, piumino minimo 42%, piuma massima 46%, fibre massime 10%, residuo 2%.
Quindi è bene prestare attenzione a questo parametro come al potere calorifero. Essendo un po’ più compless
normative europee, che consiglio di leggere (clicca qui), a fine pagina.
https://www.campingeoutdoor.it/abbigliamento/il-piumino/ 3/11