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Penelope e Odisseo
(testo in versi da Libro XXIII, vv. 85-110; 173-232, trad. it. di G. A. Privitera, Mondadori)
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ché cantasse. Nessuno per il momento doveva sapere che i Proci 7 non sono... attonita:
non sono superba, non
erano stati uccisi. ti disprezzo e non
Lui stesso si lavò e si vestì. sono nemmeno troppo
stupita.
La prova del letto nunziale 8 talamo: qui indica
la “stanza nuziale”.
Si avvicinò a Penelope, ma lei restava lì seduta rigida, come di 9 solerte: buona e
fronte a un estraneo. Allora Odisseo perse la pazienza e le disse: fedele.
«Bella accoglienza mi fai, dopo tanti anni! Ha ragione Telèmaco, 10 accorto: molto
abile.
hai un cuore di ferro».
11 connesse: fitte e
solide.
Gli disse allora la saggia Penelope: 12 fittamente
connessa: saldamente
«Sciagurato! non sono altezzosa o sprezzante chiusa.
175 né sono attonita7: so molto bene come eri 13 con il bronzo: con
l’ascia di bronzo.
salpando da Itaca sopra la nave dai lunghi remi.
14 col filo: con il filo
vv. 177–181 Orsù, Euriclèa, stendigli il solido letto a piombo.
Penelope mette alla fuori del talamo8 ben costruito che fece lui stesso; 15 un piede di letto:
prova Odisseo. una base per il letto.
Ordina a Euriclea di portate fuori il solido letto e gettatevi sopra il giaciglio, 16 la lettiera: il letto.
portare il letto 180 pelli e coltri e coperte lucenti». 17 rabescandola:
nuziale fuori dalla intarsiandola.
stanza, ma ciò è Disse così per provare il marito; e Odisseo, 18 tesi... di bue: le
impossibile perché il sdegnato, disse alla moglie solerte9: cinghie di cuoio
letto è intagliato in formano la “rete” del
un albero di ulivo e «Donna, è assai doloroso quello che hai detto. letto.
non può quindi Chi mise altrove il mio letto? sarebbe difficile
essere spostato.
Penelope vuole 185 anche a chi è accorto10, se non viene e lo sposta,
verificare se l’uomo volendolo, un dio in un luogo diverso, senza difficoltà.
che le sta di fronte
conosce questo Nessun uomo, vivo, mortale, neppure giovane e forte,
segreto. lo smuoverebbe con facilità: perché v’è un grande segreto
nel letto lavorato con arte; lo costruii io stesso, non altri.
190 Nel recinto cresceva un ulivo dalle foglie sottili,
rigoglioso, fiorente: come una colonna era grosso.
Intorno ad esso feci il mio talamo, finché lo finii ATTIVITÀ
2. Il riconoscimento
con pietre connesse11, e coprii d’un buon tetto la stanza, di Penelope è legato
vi apposi una porta ben salda, fittamente connessa12. alla “prova” cui la
donna sottopone
195 Dopo, recisi la chioma all’ulivo dalle foglie sottili: Odisseo.
sgrossai dalla base il suo tronco, lo piallai con il bronzo13, - In cosa consiste
questa prova?
bene e con arte, e lo feci diritto col filo14, Che cosa ordina
e ottenuto un piede di letto15 traforai tutto col trapano. Penelope a Euriclea
e perché?
Iniziando da questo piallai la lettiera16, finché la finii, - Come reagisce
200 rabescandola17 d’oro e d’argento e d’avorio. Odisseo alle parole
di Penelope?
All’interno tesi le cinghie di bue18, splendenti di porpora. 3. I vv. 190-201
Ti rivelo, così, questo segno. Donna, sono occupati da un
lungo flashback:
non so se il mio letto è fisso tuttora o se un uomo, riassumili.
tagliato il tronco d’ulivo alla base, altrove lo mise».
111
19 le si sciolsero...
cuore: si sentì
Penelope riconosce Odisseo svenire per
l’emozione.
205 Disse così, e lì le si sciolsero ginocchia e cuore19,
20 dopoché: dal
nel riconoscere i segni che Odisseo le rivelò, sicuri. momento che.
Piangendo gli corse incontro, gettò le braccia 21 suscitò: fece venire.
22 accorta: fedele
al collo di Odisseo, gli baciò il capo e gli disse:
vv. 213- 217 «Non essere, ora, adirato, non essere offeso
Penelope si scusa se non t’ho detto, appena ti vidi, il mio affetto.
per la propria
incredulità. 215 Il mio animo aveva sempre timore
Del resto essa è nel petto che qualche mortale venisse a ingannarmi
stata prudente,
come si addice a con chiacchiere: molti tramano, infatti, astuzie malvage.
una moglie onesta e [...]
fedele, e rappresenta
quindi un modello 225 Ma ora che hai elencato i segni chiarissimi
morale positivo. del nostro letto, che non ha veduto alcun altro mortale, [...]
230 ora hai convinto il mio animo, benché tanto duro».
Disse così e in lui suscitò21 ancor più la voglia di piangere:
piangeva stringendo la sposa diletta, accorta22.
ATTIVITÀ
4. Penelope ha una
psicologia ben
definita. Quale delle
caratteristiche sotto
elencate si adattano
alla sua personalità?
ambigua – infedele –
sfuggente – orgoglio-
sa – astuta –
coraggiosa –
insensibile – pruden-
te – forte – fedele –
fiduciosa – superba
– altezzosa – genero-
sa – innamorata
Epica 118-155 Eneide 4a bozza 15-01-2009 11:16 Pagina 122
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Proemio
(da Libro I, vv. 1-11, trad. it. di L. Canali, Mondadori)
v. 1 Canto le armi e l’uomo che per primo dalle terre di Troia 1 del fato:
del destino.
Virgilio sottolinea il raggiunse esule l’Italia per volere del fato1 e le sponde 2 le sponde lavinie:
legame della sua le spiagge del Lazio,
opera con i poemi lavinie2, molto per forza di dei travagliato3 in terra
dove Enea fonderà la
omerici. Le “armi” e in mare, e per la memore4 ira della crudele Giunone, città di Lavinio.
alludono alle guerre 3 molto... travagliato:
che Enea sosterrà 5 e molto avendo sofferto in guerra, pur di fondare
dopo essere stato a
nel Lazio, che la città, e introdurre nel Lazio i Penati5, di dove6 la stirpe lungo perseguitato
riprendono i temi dagli dèi.
dell’Iliade, mentre latina, i padri albani7 e le mura dell’alta Roma.
4 memore: tenace.
«l’uomo” presenta O Musa, dimmi le cause, per quali offese al suo nume8, 5 i Penati: sono gli
Enea e le sue dei protettori della
avventure, modellate di cosa dolendosi, la regina degli dei9 costrinse un uomo casa e della patria.
sull’Odissea. Ma, con 10 insigne per pietà a trascorrere10 tante sventure, ad imbattersi Enea vuole far
l’uso della prima rivivere nel Lazio
persona nel verbo in tanti travagli? Tali nell’animo dei celesti le ire11? Troia.
“canto”, il poeta 6 di dove: è sottinteso
sottolinea la sua sarebbe discesa.
originalità: mentre 7 i padri albani: i re
Omero si diceva di Alba Longa, città
ispirato dalla Musa, fondata dal figlio di
Virgilio sottolinea la Enea, Ascanio, e di
propria autonomia di cui saranno originari
poeta. Romolo e Remo,
fondatori di Roma.
v. 8 8 nume: potenza.
Alla Musa Calliope 9 la regina degli dei:
Virgilio diversamente Giunone, sposa di
da Omero, non Zeus.
chiede di ispirare 10 trascorrere:
la sua poesia. passare attraverso.
11 Tali... le ire?:
davvero gli dèi sono
v. 10
capaci di provare
La “pietà” è la un’ira tanto crudele?
caratteristica
principale di Enea e
non indica tanto la
compassione,
quanto invece il ATTIVITÀ
rispetto degli dei,
della patria e della 1. Il proemio
famiglia e dell’Eneide è diviso
l’obbedienza alla in due parti: la pro-
volontà del fato, al tasi o presentazione
cui volere l’eroe si dell’argomento e
piega sacrificando l’invocazione alla
tutto se stesso. Musa. Individua le
due parti da cui è
formato.
2. Il proemio si
chiude con una
domanda del poeta.
Che sentimenti
esprime verso gli
Enea, il figlio e la madre Venere, da un affresco di Pompei dei?