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La Casa delle Armi al Foro Italico

prof. Gianluca Sanguigni, Liceo Primo Levi Roma 1 di 12


…proge(ata nel 1934 costruita nel 1935 è un punto di riferimento ormai classico della evoluzione dell’archite(ura moderna
italiana. E’ un’opera di piena modernità, e, specie nella grande aula per la scherma di una potente fantasia che si esprime in
termini di stru%ura e sfalsamen, di piano così da consenCre una grande fenditura che illumina di luce riflessa omogenea il
grande volume della sala e la grande pedana per la scherma, di oltre mille metri di superficie. E’ il primo edificio dopo l’età
classica completamente rivesCto in marmo lunense; il contrasto tra le forme semplici, quasi aride dell’edificio e il calore e le
auliche suggesConi di questa nobilissima pietra che lo riveste è quanto mai interessante ed eccitante…. Luigi MoreI.

L'Accademia di scherma, anche nota come CASA DELLE ARMI, è un edificio sporDvo del complesso FORO ITALICO di Roma.
ProgeEato dall'architeEo LUIGI MORETTI nel 1934 come Casa del Balilla sperimentale, completato nel 1936. Al tempo MoreK
era anche direEore tecnico dell'Opera Nazionale Balilla. ViKma di una DAMNATIO MEMORIAE per moDvi storico-ideologici e di
un uDlizzo nel corso del tempo per funzioni inaKnenD con il programma originale (da aula bunker per processi terrorisDci negli
anni ’80 a caserma dei carabinieri con gravi manomissioni interne), ora in mano al CONI in aEesa di essere valorizzata, l’opera è
giustamente inserita tra le realizzazioni d’ECCELLENZA DEL RAZIONALISMO ITALIANO, perfeEa integrazione tra lo SPIRITO
CLASSICISTA e le istanze europee di TRASPARENZA E LEGGEREZZA.

La compresenza di palestra e sala di studio è segno evidente dell'intento pedagogico che, in chiave fascista, informa tanto la
Casa d'Armi, quanto tuEo il progeEo del Foro Mussolini. Nel 1937 vi si svolse la "Mostra dell'edilizia sporDva per la gioventù”.

Testo selezionato e semplificato da: wikipedia + hEp://www.appasseggio.it/index.php?it/103/catalogo-poi/CatalogoPOI/1012. + hEp://www.archidiap.com/opera/casa-delle-armi/

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La CASA DELLE ARMI è cosDtuita da due parallelepipedi, caraEerizzaD da stessa altezza e disposD a elle, che erano connessi da
un corridoio aperto, a mo' di passerella: il primo dei due blocchi ospitava in origine la Biblioteca, oggi è sede degli uffici del
CONI; l'altro era appunto la Sala d'Armi, cioè la palestra di scherma, oggi occasionalmente sede di mostre.
Una grande uniformità esteNca e struEurale caraEerizza entrambi i corpi di fabbrica, esternamente. Il rivesDmento in lastre di
marmo bianco levigato di Carrara - elemento del resto che caraEerizza tuEo il complesso del Foro Mussolini - avvolge gli edifici,
i cui volumi puri sono scandiD dalle "bucature" ritmiche delle finestre. Internamente si aprono grandi e luminosi spazi.
La Sala d’Armi, ambiente principale del maggiore dei due edifici, è un'ampia palestra (di 25 metri per 45) con galleria, concepita
per consenDre l'allenamento di ben 160 schermidori in simultanea, con ampie finestrature che assicurano un'illuminazione a
luce diffusa che dà l'impressione di spazio dilatato e smaterializzato. Su uno dei laD lunghi corre una galleria/ballatoio. La
Palestra è coperta da un interessante sistema struPurale a due semi-volte sfalsate sorreEe da mensole in calcestruzzo armato.
L’aula, oltre che da un impianto nascosto nel pavimento, è illuminata da due sorgenN di luce naturale: la fascia vetrata in basso
e l’asola luminosa oEenuta dalla differenza di quota delle volte.
L’edificio è diviso in due parN funzionalmente diverse, separate da una parete: da un lato la grande aula e dall’altro gli spogliatoi
e docce, che si presentano come un locale streEo e lungo su cui aggeEano due ballatoi in cui sono disposD armadieK e ulteriori
spogliatoi.
All’interno del secondo corpo vi era anche una Biblioteca, in origine una vasta sala cinta da due gallerie sovrapposte e illuminate
da una enorme vetrata aperta verso il Foro; oggi ormai trasformata.

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All'interno si trovano anche pavimentazioni musive di Luigi
Walter MoreK, mentre sulla parete esterna dell'ala della
Biblioteca campeggia uno sfavillante mosaico parietale di
Angelo Canevari realizzato contestualmente alla costruzione
della Casa delle Armi, 1933-1936. Angelo Canevari è autore
di altri bozzeK per altre decorazioni del Foro Mussolini.
Su un fondo dorato si staglia la figura più imponente, la
ViPoria LiPoria, nell'aEo di compiere il saluto romano con la
destra, e con la sinistra impegnata a reggere un fascio.
Proseguendo in senso orario, poco più in alto sta Icaro, e
soEo di lui i due cavalli del Sole. Scorrendo si incontrano tre
atleN colD in un momento di riposo, ed infine ancora una
figura allegorica, ancora una volta seduta su uno scranno, il
Genio Italico.

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Vista aerea del foro Mussolini, pensato da del Debbio e dal direEore della ONB Renato Ricci per Mussolini come il fulcro
dell’educazione ginnico-musicale della gioventù. Due edifici bianchi cosDtuiscono la Porta Sud del Foro italico verso la ciEà.

Per quanto riguarda il rapporto con il contesto, sul lato corto del primo fabbricato (della Casa delle armi) finestre come lunghi
tagli orizzontali si contrappongono, in un gioco mimeNco, all’edificio della Foresteria, che completa l’ingresso meridionale
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