Set Domande
ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA
L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER
Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 039 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 053 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 058 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 067 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 077 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 084 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 092 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 096 ............................................................................................................................. p. 37
Lezione 008
01. DOMANDA 1 Sia X un insieme finito
Allora il numero dei suoi elementi si chiama cardinalità ed è pari ad un numero naturale n
se esiste un'applicazione tale che applicandola a destra o a sinistra dell'applicazione iniziale mi dia l'applicazione identità
presuppone che siano verificate 2 condizioni affinchè valga la tesi che si vuol dimostrare
presuppone che siano verificate 4 condizioni affinchè valga la tesi che si vuol dimostrare
l'applicazione è iniettiva
l'applicazione è suriettiva
l'applicazione è biiettiva
è iniettiva
è suriettiva
è l'insieme che contiene tutti gli elementi del codominio che sono immagine di qualche elemento del dominio
è l'insieme che contiene tutti gli elementi del dominio che hanno un'immagine nel codominio
Se A è sottoinsiem di B
Se B è sottoinsieme di A
Se A è sottoinsieme di B e B è sottoinsieme di A
Lezione 017
01. DOMANDA 10 una relazione riflessiva, antisimmetrica e transitiva
* è un'operazione commutativa
* è un'operazione associativa
non si possono mettere in relazione la cardinalità dell'iniseme A e la caridanlità dell'insieme delle parti di A
04. DOMANDA 13 Un insieme A si dice numerabile se esiste una biiezione tra A e l'insieme dei numeri
naturali
interi
razionali
reali
è la famiglia di sottoinisiemi di A tali che sono tutti non vuoti, la cui intersezione da A
è la famiglia di sottoinisiemi di A tali che sono tutti non vuoti, a due a due disgiunti, la cui unione da A
non contiene a
è sempre vuota
è l'insieme formato da tutti gli elementi che non sono in relazione con a
riflessiva e antisimmetrica
esiste sempre
è a stesso
diremo che S è chiuso rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b è un elemento di S
diremo che S è aperto rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b non è un elemento di S
diremo che S è chiuso rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b non è un elemento di S
diremo che S è aperto rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b è un elemento di S
è un insiem vuoto
è l'operazione di sottrazione
è un'operazione * tale che per ogni a,b,c elementi di A succede che a*(b*c)=(a*b)*c
tutte le precedenti
è un'operazione * tale che per ogni a,b elementi di A succede che a*b=b*a
è un'operazione tra due elementi qualsiasi (anche non in A) che da come risultato un elemento di A
è un'applicazione definita per un elemento di A che da come risultato ancor aun elemento di A
Lezione 021
01. DOMANDA 7 Data un'equazione alle congruenze f(x) congruo a 0 modulo n
ha come soluzione solo il rappresentate della classe di congruenz aindividuata. TUtti gli altri elementi che fanno parte della classe di congruenza non sono soluzione
dell'equazione.
02. DOMANDA 10 Dati a,b due interi e p un numero primo. Diremo che l'equazione alle congruenze ax congruo b modulo p
03. DOMANDA 9 Dati due nuemri interi a,b, allora le'quazione alle congruenze ax congruo b modulo n
ha infinite soluzioni
la somma delle sue cifre decimali di posto pari è congrua modulo 11 alla somma delle cifre decimali dispari
08. DOMANDA 3 Dato n un numero naturale maggiore o uguale a 1, da a un numero intero, allora
09. DOMANDA 2 Dato n un numero naturale maggiore o uguale a 1, e dati a,b due numeri interi. Diremo che a è congruente a b modulo n se
a divide b
b divide a
n divide (a-b)
Lezione 029
01. DOMANDA 9 L'algortimo di Euclide
non esiste
algebricamente aperto se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] ammette almeno una radice in F
algebricamente aperto se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] non ammette nessuna radice in F
algebricamente chiuso se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] ammette almeno una radice in F
algebricamente chiuso se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] non ammette nessuna radice in F
03. DOMANDA 14 Sia dato un polinomio f di grado n maggiore o uguale a zero, allora il polinomio
ha almeno n radici
ha al più n radici
ha infinite radici
ha un'unica radice
ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo non unico come prodotto di polinomi irriducibili
ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo unico come prodotto di polinomi irriducibili
ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo unico come prodotto di polinomi riducibili
f non divide g
f e g sono uguali
f divide g
10. DOMANDA 6 Per la costruzione formale dell'anello dei polinomi ci siamo serviti
è dato dal polinomio che ha come coefficienti la somma dei coefficienti dei termini dello stesso grado
è dato dal polinomio che ha come incognite la somma delle incognite dei coefficienti dello stesso grado
Lezione 039
01. DOMANDA 9 La matrici quadrate
una matrice quadrata di ordine k che si ottiene scegliendo k righe e k colonne di A, con gli elementi di righe e colonne scambiati di posto
una matrice quadrata di ordine k che si ottiene scegliendo k righe e k colonne di A, con gli elementi di righe e colonne nello stesso ordine
03. DOMANDA 14 Condizione necessaria e sufficiente affinché una matrice sia invertibile è che
08. DOMANDA 8 nell'effettuare il prodotto riga per colonna tra due matrici
è importante controllare che il numero di colonne della prima sia uguale al numero di righe della seconda
è importante controllare che il numero di righe della prima sia uguale al numero di colonne della seconda
ha come risultato una matrice i cui elementi sulla diagonale sono moltiplicati per lo scalare
ha come risultato una matrice i cui elementi sulla diagonale sono divisi per lo scalare
ha come risultato una matrice i cui elementi sono tutti moltiplicati per lo scalare
10. DOMANDA 6 la coppia formata dall'insieme delle matrici di tipo mxn e l'operazione di somma tra matrici
è un gruppo abeliano
è un gruppoide
è un campo
è un monoide
somma
tutte le precedenti
è una matrice che si ottiene scambiando l'ordine delle colonne della matrice A
è una matrice che si ottiene scambiando le righe con le colonne della matrice A
è una matrice che si ottiene scambiando l'ordine delle righe della matrice A
ha n righe ed m colonne
ha m righe ed n colonne
da come risultato un vettore le cui generiche coordinate i-esime sono date dalla somma delle coordinate i-esime dei singoli vettori
direzione
modulo
verso
Lezione 044
01. DOMANDA 9 Se in un sistema lineare
RISPOSTA 4
RISPOSTA 3
è incompatibile
03. DOMANDA 14 la forma matriciale di un sistema lineare di m equazioni in n incognite è la scrittura AX=B,
dove A è la matrice dei coefficienti, X è il vettore dei termini noti e B è il vettore delle incognite
dove A è la matrice completa, X è il vettore delle incognite e B è il vettore dei termini noti
dove A è la matrice dei coefficienti, X è il vettore delle incognite e B è il vettore dei termini noti
05. DOMANDA 12 Nella risoluzione di sistemi lineari, se ho verificato che il sistema ammette soluzioni, e considero il sistema formato dalle sole righe che fanno
parte del suo minore di ordine massimo
06. DOMANDA 11 In un sistema lineare per cui vale l'ipotesi di Rouchè-Capelli, per trovarne le soluzioni considero il minore di ordine massimo tale che il suo
determinante è nullo
in questo caso possiamo cancellare e trascurare le righe che non fanno parte del minore
in questo caso possiamo cancellare e trascurare le righe e le colonne che non fanno parte del minore
in questo caso possiamo cancellare e trascurare le colonne che non fanno parte del minore
ammette soluzioni se il rango della matrice dei coefficienti è pari al rango della matrice completa
è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di secondo grado in n indeterminate a coefficienti reali
è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di m in n indeterminate a coefficienti reali
è un insieme di n equazioni algebriche tali che siano polinomi di primo grado in m indeterminate a coefficienti reali
è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di primo grado in n indeterminate a coefficienti reali
non è utile per la risoluzione di sistemi di grandi dimensioni, in quanto aumenta notevolmente il numero di calcoli di svolgere
è utile per la risoluzione di sistemi di grandi dimensioni, in quanto diminuisce notevolmente il numero di calcoli di svolgere
si può applicare per sistemi tali che il determinante della matrice dei coeffcienti è nullo
afferma che un sistema lineare ammette soluzioni se il rango dellamatirce dei coefficienti è uguale al rango della matrice completa del sistema
afferma che un sistema lineare ammette soluzioni se il rango dellamatirce dei coefficienti è diverso dal rango della matrice completa del sistema
viene associata una matrice di coefficienti tale che, se il sistema è di n equazioni in n incognite, è quadrata
viene associata una matrice di coefficienti che è uguale alla matrice completa
viene associata una matrice completa tale che, se il sistema è di n equazioni in n incognite, è quadrata
è di tipo nxm
ha m righe ed n colonne
è di tipo mxn
Lezione 053
01. DOMANDA 15 un sottoinsieme B di uno spazio vettoriale V di dimensione finita
è una base per V se ogni elemento di V si può scrivere come combinazione lineare di elementi di B
è sempre finita
può ammettere più di una base. Due diverse basi di uno stesso spazio vettoriale possono avere numeri di elementi diversi
può ammettere più di una base. Due diverse basi di uno stesso spazio vettoriale sono equipotenti
se esistono n coefficienti non tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori non nulla
se esistono n coefficienti tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori non nulla
se esistono n coefficienti non tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori nulla
09. DOMANDA 8 Dato V uno spazio vettoriale, allora se W è un suo sottospazio vettoriale
W è l'insieme vuoto
W è esattamente uguale a V
è un vettore applicato
è una qualsiasi classe di equivalenza della relazione di equivalenza tra segmenti orientati
non possono essere messi in relazione se non hanno lo stesso punto di applicazione
possono essere messi in relazione con la seguente relazione di equivalenza: due segmenti orientati sono equivalenti se e solo se giacciono sullo stesso piano e il loro punti di
applicazione e gli estremi liberi sono i vertici di un parallelogramma
possono essere messi in relazione con la seguente relazione di equivalenza: due segmenti orientati sono equivalenti se e solo se non giacciono sullo stesso piano
non possono essere messi in relazione se non hanno lo stesso estremo libero
è un insieme V su un campo K tale che (V,+) è gruppo abeliano ed esiste un'operazione detta prodotto per uno scalare che verifica 4 proprietà
è un insieme V su un anello K tale che (V,+) è gruppo abeliano ed esiste un'operazione detta prodotto per uno scalare che verifica 4 proprietà
un sottoinsieme non vuoto di V tale che è chiuso rispetto all'operazione di somma di V, ma non rispetto all'operazione di prodotto per uno scalare
un qualsiasi sottoinsieme di V
un sottoinsieme non vuoto di V tale che è chiuso rispetto alle operazioni di somma e prodotto per uno scalare di V
Lezione 058
01. DOMANDA 7 Si consideri un'applicazione lineare f:V->W con Ve W due spazi vettoriali
allora la somma delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di W
allora la differenza delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V
allora la somma delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V
allora il prodotto delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V
la matrice associata alla composizione g°f è l'inversa dell matrice associata all'applicazione f°g
04. DOMANDA 8 Data un'applicazione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali di dimensioni rispettivamente n e m
la matrice A associata all'applicazione è di tipo mxn per il test online non è ok....per me SI!
è un sottoinsieme di V
è un sottospazio vettoriale di V
è sottospazio vettoriale di W
06. DOMANDA 5 Il nucleo di una funzione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali
è l'insieme vuoto
07. DOMANDA 4 Dati due spazi vettoriali V e W, allora l'insieme delle applicazioni lineari da V a W
non è un anello
è un anello
08. DOMANDA 3 Data un'applicazione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali distinti
è sempre un'isomorfismo
Lezione 067
01. DOMANDA 9 Avere lo stesso polinomio caratteristico
è condizione necessaria, ma non sufficiente per dire che due matrici sono simili
è condizione sufficiente, ma non necessaria per dire che due matrici sono simili
è condizione necessaria e sufficiente per dire che due matrici sono simili
03. DOMANDA 14 Condizione necessaria e sufficiente affinché una matrice sia diagonalizzabile è che
tutte le precedenti
è diverso
è uguale al determinante
è nullo
è uguale
11. DOMANDA 6 Condizione necessaria e sufficiente affinchè due matrici quadrate siano simili è che
non è richiesta affinchè si possa dire che due matrici sono simili
di ordine forte
di ordine
di ordine debole
di equivalenza
si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=M^(-1)AM
si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MA^(-1)M
si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MAM
si ice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MAM^(-1)
Lezione 077
01. DOMANDA 9 due vettori u e v sono ortogonali se vale che
<u,v>>0
<u,v>=0
<u,v><0
il prodotto per la sua trasposta, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità
il prodotto per la sua simmetrica, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità
il prodotto per la sua inversa, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità
il prodotto per la sua trasposta, sia a destra che a sinistra, da una matrice triangolare superiore
la base da scegliere se si vuole associare al prodotto scalare una matrice diagonale diversa dalla matrice identità
07. DOMANDA 12 Condizione necessaria e sufficiente affinchè esista una base ortonormale di uno spazio vettoriale è che
08. DOMANDA 8 si dice che un prodotto scalare è non degenere se, considerata la matrice A ad esso associata, risulta
det(A)=1
det(A)?0 diverso da 0
det(A)=?
deta(A)=0
09. DOMANDA 6 Date due basi B e B' diverse di uno stesso spazio vettoriale,
allora la matrice associata al prodotto scalare non varia al variare della base scelta
allora se chiamo A la matrice associata al prodotto scalare nella base B, e A' la matrice associata al prodotto scalare nella base B', vale che A'=M^(T) AM, dove M è la
matrice del cambio di base da B a B
allora se chiamo A la matrice associata al prodotto scalare nella base B, e A' la matrice associata al prodotto scalare nella base B', vale che A'=M^(T) AM, dove M è la
matrice del cambio di base da B' a B
è rettangolare
è simmetrica
è antisimmetrica
è definita positiva
è omogenea
Tutte le precedenti
>=
12. DOMANDA 3 Se vale <v,v>?0 per ogni v in V
è un'applicazione lineare
15. DOMANDA 7 le matrici A e A' associate ad uno stesso prodotto scalare in basi diverse
Lezione 084
01. DOMANDA 9 {P(x,y,z) dello spazio|ax+by+cz=d}
la tangente dell'angolo che forma la retta con il semiasse positivo delle ordinate
la tangente dell'angolo che forma la retta con il semiasse positivo delle ascisse
03. DOMANDA 14 la corrispondenza tra i punti del piano e la coppia di coordinate (x,y) dei punti
è biunivoca
viene fatto corrispondere un numero reale positivo se P appartiene alla semiretta che contiene OA
viene fatto corrispondere un numero reale positivo se P appartiene alla semiretta che non contiene OA
rank A=2 e rank A'=1, dove A è la matrice dei coefficienti e A' è la matrice completa del sistema delle equazioni dei due piani
rank A=2, dove A è la matrice dei coefficienti del sistema delle equazioni dei due piani
rank A=1 e rank A'=2, dove A è la matrice dei coefficienti e A' è la matrice completa del sistema delle equazioni dei due piani
i numeri della terna (a,b,c) sono le coordinate di un vettore parallelo al piano stesso
i numeri della terna (a,b,c) sono chiamati parametri direttori del piano
13. DOMANDA 3 Dato un punto in un piano tale che le sue coordinate sono P=(x,y), allora
da due rette perpendicolari, su cui sono fissate unità di misura differenti e che si intersecano in un punto detto origine
da due rette perpendicolari, su cui è fissita una stessa unità di misura e che si intersecano in un punto detto origine
15. DOMANDA 1 Convenzionalmente, nella corrispondenza biunivoca tra i punti della retta e l'insieme dei numeri reali, si fa corrispondere
al punto O lo 0 e al punto A,scelto tale che la lunghezza del segmento OA sia l'unità di misura, l'1.
al punto O l'1 e al punto A,scelto tale che la lunghezza del segmento OA sia l'unità di misura, lo 0.
ai punti della semiretta che non contiene il segmento OA i numeri reali positivi
Lezione 092
01. DOMANDA 9 Gli invarianti di una conica
è un punto C tale che se P appartiene alla conica e C è il punto medio del segmento PP', allora P' non appartiene alla conica
è un punto C tale che se P appartiene alla conica e C è il punto medio del segmento PP', allora anche P' appartiene alla conica
gli assi di simmetria sono le retta parallele agli autospazi di A generati dai suoi autovalori e passanti per un punto qualsiasi della conica
gli assi di simmetria sono gli assi cartesiani di un qualsiasi sistema di riferimento
gli assi di simmetria sono le retta parallele agli autospazi di A generati dai suoi autovalori e passanti per il centro di simmetria della conica
se I3?0
se I2=0
se I2?0
se I3=0
05. DOMANDA 12 la matrice della parte principale di una conica e la matrice completa della conica
non la posso classificare in una tipologia calcolando il segno dei suoi invarianti
l'iperbole
l'ellisse
la parabola
09. DOMANDA 8 Una conica tale che ha I3 (invariante di terzo ordine) nullo
10. DOMANDA 6 Nel sistema di riferimento tale che l'asse delle ascisse è la retta passante per i due fuochi, l'asse delle ordinate è la retta passante per il punto
medio del segmento che congiunge i due fuochi, avrermo che
F1=(0.-c) e F2=(0,c) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse
F1=(c,0) e F2=(0,c) con c>0 sono le coordinate dei fuoch di una ellissei
F1=(c.0) e F2=(0,-c) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse
F1=(c,0) e F2=(-c,0) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse
il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro
il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice
il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice
il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro
il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice
il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante
il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro
Una parabola
Un'ellisse
Un'iperbole
Una circonferenza
Lezione 096
01. DOMANDA 6 Data una curva X:I->R^3, con I intervallo, un arco di X
N(s)?B(s)
N(s)?T(s)
B(s)?T(s)
T(s)?N(s)
formano una terna ortonormale orientata positivamente e chiamata sistema di riferimento di Frenet
le coordinate di T(t) individuano i parametri direttore del piano parallelo al piano che contiene lalla curva
le coordinate di T(t) individuano i parametri direttore del piano normale alla curva
esse sono equivalenti se esiste un cambiamente regolare di parametro t':I->J tale che X(t)?Y(t'(t)) per ogni t in I
esse sono equivalenti se esiste un cambiamente regolare di parametro t':I->J tale che X(t)=Y(t'(t)) per ogni t in I
continua
di classe C1
di classe C1 nell'intervalli di definizione con derivata non nulla in ogni punto dell'intervallo
E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è un insieme qualsiasi
E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è uno spazio vettoriale
E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è un anello
E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è uno spazio topologico qualsiasi