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Paniere Algebra ED Elementi DI Geometria svolto

Algebra ed elementi di geometria (Università telematica e-Campus)

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Set Domande
ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA
L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

Indice
Indice Lezioni .......................................................................................................................... p. 2
Lezione 008 ............................................................................................................................. p. 3
Lezione 017 ............................................................................................................................. p. 6
Lezione 021 ............................................................................................................................. p. 9
Lezione 029 ............................................................................................................................. p. 11
Lezione 039 ............................................................................................................................. p. 14
Lezione 044 ............................................................................................................................. p. 17
Lezione 053 ............................................................................................................................. p. 20
Lezione 058 ............................................................................................................................. p. 23
Lezione 067 ............................................................................................................................. p. 25
Lezione 077 ............................................................................................................................. p. 28
Lezione 084 ............................................................................................................................. p. 31
Lezione 092 ............................................................................................................................. p. 34
Lezione 096 ............................................................................................................................. p. 37

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Docente: MASTER

Lezione 008
01. DOMANDA 1 Sia X un insieme finito

Allora è l'insieme dei numeri reali

Allora il numero dei suoi elementi si chiama cardinalità ed è pari ad un numero naturale n

Allora inìl numero dei suoi elementi è maggiore di infinito

Allora è per forza l'insieme vuoto

02. DOMANDA 10 Un'applicaizone si dice invertibile

Se si può comporre con l'applicazione identità

nessuna delle precedenti

Se si può comporre con una qualsiasi applicazione

se esiste un'applicazione tale che applicandola a destra o a sinistra dell'applicazione iniziale mi dia l'applicazione identità

03. DOMANDA 2 Dato un insieme X, un suo sottoinsieme S

è l'insieme dei numeri naturali

è un insieme che necessariamente contiene tutti gli elementi di X

è tale che tutti gli elementi di S appartengono anche a X

è un insieme che non contiene nessun elemento di X

04. DOMANDA 15 Il coniugio complesso

non si può calcolare

è il simmetrico di un numero complesso, rispetto all'origine

non può essere calcolato per i numeri reali

di un numero è il numero reale stesso

05. DOMANDA 14 si definisce unità immaginaria

il punto (1,0) del piano Argand-Gauss

un numero che non esiste

nessuna delle precedenti

il punto (0,1) del piano Argand-Gauss

06. DOMANDA 13 dati due numeri interi a e b, allora diremo che

a divide b se esiste un intero c tale che si può scrivere ac=b

se a divide b, allora a è multiplo di b

se b=1, allora è un divisore proprio di a

non si può dare un criterio di divisibilità tra i due numeri

07. DOMANDA 12 il principio di induzione

ha tre diverse formulazioni

presuppone che siano verificate 2 condizioni affinchè valga la tesi che si vuol dimostrare

non è uno strumeto deduttivo

presuppone che siano verificate 4 condizioni affinchè valga la tesi che si vuol dimostrare

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08. DOMANDA 11 Condizione necessaria e sufficiente affinché un'applicazione si invertibile è che

l'applicazione è l'applicazione identità

l'applicazione è iniettiva

l'applicazione è suriettiva

l'applicazione è biiettiva

09. DOMANDA 9 Nella composizione di due applicazioni

l'ordine con cui vengono scritte le applicazioni non è importante

l'ordine con cui vengono scritte le applicazioni è importante

si devono avere due applicazioni che abbiano lo stesso dominio

si devono avere due applicazioni che abbiano lo stesso codominio

10. DOMANDA 8 Un'applicazione e biiettiva se

non è né iniettiva né suriettiva

è iniettiva

è sia iniettiva che suriettiva

è suriettiva

11. DOMANDA 7 L'immagine di un'applicazione

è l'insieme che contiene tutti gli elementi del codominio che sono immagine di qualche elemento del dominio

è l'insieme che contiene tutti gli elementi del dominio che hanno un'immagine nel codominio

è un insieme sempre vuoto

è il grafico dell'applicaizone nel piano cartesiano

12. DOMANDA 6 Un'applicazione tra due insiemi A e B è una legge che

associa ad alcuni elementi di A uno ed un solo elemento di B

associa ad ogni alemento di A uno ed un solo elemento di B

associa ad ogni elemento di A uno o più elementi di B

non associa alcun elemento

13. DOMANDA 5 L'unione di due insiemi A e B

è l'iunsieme di tutti gli elementi contenuti sia in A che in B

è l'insieme di tutti gli elementi contenuti in A oppure contenuti in B

è l'insieme di tutti gli elementi contenuti in A meno gli elementi contenuti in B

Nessuna delle precedenti

14. DOMANDA 4 Due insiemi A e B si dicono disgiunti se

La loro intersezione è vuota

La loro intersezione è uguale a B

La loro unione è vuota

La loro unione è uguale ad A

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15. DOMANDA 3 Due insiemi Ae B sono uguali

Se A è sottoinsiem di B

Se B è sottoinsieme di A

Se A è sottoinsieme di B e B è sottoinsieme di A

Se A è sottoinsieme di B oppure B è sottoinsieme di A

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Lezione 017
01. DOMANDA 10 una relazione riflessiva, antisimmetrica e transitiva

è una relazione di ordine forte

non è nessuna tipologia di relazione

è una relazione di equivalenza

è una relazione di ordine debole

02. DOMANDA 15 la coppia (G,*) è un gruppo abeliano se

* è un'operazione commutativa

* è un'operazione associativa

G non ha elementi invertibili

* è associativa e commutativa, ogni elemento di G è invertibile ed esiste l'elemento neutro rispetto a *

03. DOMANDA 14 Secondo il teorema di Cantor

nessuna delle precedenti

la cardinalità di A è diversa dalla cardinalità dell'insieme delle parti di A

non si possono mettere in relazione la cardinalità dell'iniseme A e la caridanlità dell'insieme delle parti di A

la cardinalità di A è uguale alla cardinalità dell'insieme delle parti di A

04. DOMANDA 13 Un insieme A si dice numerabile se esiste una biiezione tra A e l'insieme dei numeri

naturali

interi

razionali

reali

05. DOMANDA 12 Dati due insiemi A e B

non possono avere la stessa cardinalità

hanno la stessa cardinalità se esiste un'applicazione da A in B biiettiva

hanno la stessa cardinalità se esiste un'applicazione da A in B suriettiva

hanno la stessa cardinalità se esiste un'applicazione da A in B iniettiva

06. DOMANDA 11 Dato un insieme ordinato (A,?)

nessuna delle precedenti

se ammette elemento minimo, esso non è unico

se ammette elemento minimo, esso è unico

se ammette elemento minimo, non può ammettere elemento massimo

07. DOMANDA 9 Una partizione di A

è la famiglia di sottoinisiemi di A tali che sono tutti vuoti

è la famiglia di sottoinisiemi di A tali che sono tutti non vuoti, la cui intersezione da A

è la famiglia di sottoinisiemi di A tali che sono tutti non vuoti, a due a due disgiunti, la cui unione da A

è una qualsiasi famiglia di sottoinsiemei di A

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08. DOMANDA 8 La classe di equivalenza di a modulo un relazione R

è l'insieme formato da tutti gli elementi che sono in relazione con a

non contiene a

è sempre vuota

è l'insieme formato da tutti gli elementi che non sono in relazione con a

09. DOMANDA 7 una relazione di equivalenza è

riflessiva, antisimmetrica e transitiva

riflessiva e antisimmetrica

irriflessiva, simmetrica e transitiva

riflessiva, simmetrica e transitiva

10. DOMANDA 6 L'inverso di a elemento di un monoide (M,*) dotato di elemento neutro u

è l'elemento neutro della somma

esiste sempre

è l'elemento b, tale che b*a=a*b=u

è a stesso

11. DOMANDA 5 Dato un semigruppo (A,*)

ammette sempre elemento neutro

se ammette elemento neutro, allora esso non è unico

se ammette elemento neutro, allora esso è unico

nessuna delle precedenti

12. DOMANDA 4 Dato un insieme A, un'operazione * binaria interna su A ed un sottoinsieme S di A

diremo che S è chiuso rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b è un elemento di S

diremo che S è aperto rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b non è un elemento di S

diremo che S è chiuso rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b non è un elemento di S

diremo che S è aperto rispetto a * se per ogni a,b elementi di S succede che a*b è un elemento di S

13. DOMANDA 3 Un semigruppo

è difinito da una coppia formata da un insieme A e un'operazione associativa sull'iniseme A

è difinito da una coppia formata da un insieme A e un'operazione di somma

è difinito da una coppia formata da un insieme A e un'operazione commutativa sull'iniseme A

è un insiem vuoto

14. DOMANDA 2 Un'operazione associativa su un insieme A

è l'operazione di sottrazione

è un'operazione * tale che per ogni a,b,c elementi di A succede che a*(b*c)=(a*b)*c

tutte le precedenti

è un'operazione * tale che per ogni a,b elementi di A succede che a*b=b*a

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15. DOMANDA 1 Un'applicazione interna binaria su un insieme A

è un'operazione tra due elementi di A che da come risultato un elemento di A

è un'operazione tra due elementi qualsiasi (anche non in A) che da come risultato un elemento di A

nessuna delle precedenti

è un'applicazione definita per un elemento di A che da come risultato ancor aun elemento di A

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Lezione 021
01. DOMANDA 7 Data un'equazione alle congruenze f(x) congruo a 0 modulo n

ha come soluzione solo il rappresentate della classe di congruenz aindividuata. TUtti gli altri elementi che fanno parte della classe di congruenza non sono soluzione
dell'equazione.

non ammette soluzioni

non è possibile formulare un criterio di risolvibilità

ha come soluzione un intero a tale che f(a) è congruo a 0 modulo n

02. DOMANDA 10 Dati a,b due interi e p un numero primo. Diremo che l'equazione alle congruenze ax congruo b modulo p

ammette soluzioni se e solo se p divide a oppure p non divide

ammette soluzioni se e solo se p divide b oppure p non divide a

nessuna delle precedenti

non ammette soluzioni

03. DOMANDA 9 Dati due nuemri interi a,b, allora le'quazione alle congruenze ax congruo b modulo n

ammette soluzioni se e solo se MCD(a,b)=n

ammette soluzioni se e solo se MCD(a,n)|b

RISPOSTA 4ammette soluzioni se e solo se MCD(a,n)=b

non ammette soluzioni

04. DOMANDA 8 data un'equazione alle congruenze

ha infinite soluzioni

Non si può decretare il numero di soluzioni dell'equazione

ha un numero di soluzioni finito

ammette sempre un'unica soluzione

05. DOMANDA 5 Se a è congruente modulo n a b, e c è congruente modulo n a d, allora

nessuna delle precedenti

(a+d) è congruente modulo n a (b+c)

(a+b) è congruente modulo n a (c+d)

(a+c) è congruente modulo n a (b+d)

06. DOMANDA 6 un intero positivo è divisibile per 11 se e solo se

la somma delle sue cifre decimali di posto pari è congrua modulo 11 alla somma delle cifre decimali dispari

la somma delle cifre decimali pari è congrua modulo 1 a 11

la somma delle cifre decimali pari è congrua modulo 11 a 0

la somma delle cifre decimali dispari è congrua modulo 11 a 0

07. DOMANDA 4 Chiamato Zn l'insieme quoziente della congruenza modulo n

la sua cardinalità è minore di n

non è un insieme finito

la sua cardinalità è pari a n+1

la sua cardinalità è pari a n

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08. DOMANDA 3 Dato n un numero naturale maggiore o uguale a 1, da a un numero intero, allora

non ci sono relazioni di congruenza con il resto delle divisione di a per n

a è congruente modulo n al resto delle divisione di n per a

nessuna delle precedenti

a è congruente modulo n al resto delle divisione di a per n

09. DOMANDA 2 Dato n un numero naturale maggiore o uguale a 1, e dati a,b due numeri interi. Diremo che a è congruente a b modulo n se

a divide b

b divide a

n divide sia a che b

n divide (a-b)

10. DOMANDA 1 Le congruenze

sono relazioni di ordine forte

sono relazioni di ordine debole

sono relazioni di equivalenza

non sono alcun tipo di relazione

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Lezione 029
01. DOMANDA 9 L'algortimo di Euclide

non esiste

è una formula per trovare l'area di un triangolo

è un algoritmo di divisione tra polinomi senz aresta

è un algoritmo di divisione tra polinomi

02. DOMANDA 15 Un campo F si dice

algebricamente aperto se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] ammette almeno una radice in F

algebricamente aperto se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] non ammette nessuna radice in F

algebricamente chiuso se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] ammette almeno una radice in F

algebricamente chiuso se ogni polinomio di grado maggiore o ugale a 1 in f[x] non ammette nessuna radice in F

03. DOMANDA 14 Sia dato un polinomio f di grado n maggiore o uguale a zero, allora il polinomio

ha almeno n radici

ha al più n radici

ha infinite radici

ha un'unica radice

04. DOMANDA 13 sia a una radice del polinomio f

a è semplice se la molteplicità algebrica è pari a 1

a è semplice se la molteplicità algebrica è nulla

a è multipla se la molteplicità algebrica è pari a 1

a è semplice se la molteplicità algebrica è maggiore di 1

05. DOMANDA 12 sia dato un polinomio f

una radice di f è un elemento a tale che f(a)?0

una radice di f è il suo termine noto

nessuna delle precedenti

una radice di f è un elemento a tale che f(a)=0

06. DOMANDA 11 dato F un domnio a fattorizzazione unica

nessuna delle precedenti

ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo non unico come prodotto di polinomi irriducibili

ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo unico come prodotto di polinomi irriducibili

ogni polinomio non nullo di grdo diverso da zero si fattorizza in modo unico come prodotto di polinomi riducibili

07. DOMANDA 10 dati diìue polinomi f e g, tali che g è un divisore di f , allora

nessuna delle precedenti

g è divisore proprio di f se il grado di g è uguale al grado di f

g è divisore proprio di f se il grado di g è maggiore del grado di f

g è divisore proprio di f se il grado di g è minore del grado di f

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08. DOMANDA 7 dati due polinomi f e g, allora diremo che

f non può mai dividere g

f divide g se esiste un polinomio h tale che f=gh

f divide g se esiste un polinomio h tale che g=fh

f divide g se esiste un polinomio h tale che h=fg

09. DOMANDA 8 Dati i polinomi f=x e g=x+1

f non divide g

f e g sono uguali

f divide g

nessuna delle precedenti

10. DOMANDA 6 Per la costruzione formale dell'anello dei polinomi ci siamo serviti

di una relazione di equivalenza

dell'insieme delle sequenze mai nulle

del concetto di sottoinsieme chiuso

dell'insieme B delle sequenze quasi ovunque nulle

11. DOMANDA 5 il grado del prodotto di due polinomi

è minore o uguale al massimo tra il grado dei singolo polinomi

è maggiore della somma dei gradi dei singoli polinomi

è esattamente uguale alla somma dei gradi dei singoli polinomi

nessuna delle precedenti

12. DOMANDA 4 Il grado della somma di due polinomi

è esattamente uguale alla somma dei gradi dei singoli polinomi

è maggiore della somma dei gradi dei singoli polinomi

è minore o uguale alla somma dei gradi dei singoli polinomi

è minore o uguale al massimo tra il grado dei singolo polinomi

13. DOMANDA 3 in un polinomio

il termine noto è sempre nullo

il coefficiente direttivo è sempre pari a 1

il coefficiente direttivo è il coefficiente del termine di grado maggiore

il coefficiente direttivo è il coefficiente del termine di grado minore

14. DOMANDA 2 Il polinomio somma di due polinomi dati

è dato dal polinomio che ha come coefficienti la somma dei coefficienti dei termini dello stesso grado

non si può calcolare se i polinomi hanno graid idversi

è dato dal polinomio che ha come incognite la somma delle incognite dei coefficienti dello stesso grado

è dato dalla somma dei termini noti

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15. DOMANDA 1 il principio di identità dei polinomi afferma che

due polinomi sono uguali se i coefficienti corrispondenti sono tutti diversi

due polinomi sono uguali se i coefficienti corrispondenti sono tutti uguali

due polinomi sono uguali se hanno lo stesso termine noto

non si può decretare se due polinomi sono uguali

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Lezione 039
01. DOMANDA 9 La matrici quadrate

nessuna delle precedenti

hanno lo stesso numero di righe e di colonne

hanno un numero di righe maggiore del numero di colonne

hanno un numero di colonne maggiore del numero di righe

02. DOMANDA 15 si definisce minore di A di ordine k

un matrice rettangolare che si ottiene togliendo k righe da A

una matrice quadrata di ordine k che si ottiene scegliendo k righe e k colonne di A, con gli elementi di righe e colonne scambiati di posto

un matrice rettangolare che si ottiene togliendo k colonne da A

una matrice quadrata di ordine k che si ottiene scegliendo k righe e k colonne di A, con gli elementi di righe e colonne nello stesso ordine

03. DOMANDA 14 Condizione necessaria e sufficiente affinché una matrice sia invertibile è che

nessuna delle precedenti

il suo determinante sia uguale a zero

il suo determinante sia diverso da zero

sia una matrice singolare

04. DOMANDA 13 data una matrice quadrata A

nessuna delle precedenti

è non singolare se il suo determinante è diverso da zero

è non singolare se il suo determinante è uguale a zero

è singolare si il suo determinante è diverso da zero

05. DOMANDA 12 il determinante di una matrice

non è una funzione che riguarda le matrici

si può calcolare solo per matrici rettangolari

si può calcolare solo per matrici triangolari

si può calcolare solo per matrici quadrate

06. DOMANDA 11 una matrice triangolare

può essere triangolare superiore o inferiore

nessuna delle precedenti

non è una matrice quadrata

è una matrice rettangolare

07. DOMANDA 10 Una matrice si dice simmetrica se

è uguale alla sua trasposta

è uguale alla sua opposta

è una matrice diagonale

è uguale alla sua inversa

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08. DOMANDA 8 nell'effettuare il prodotto riga per colonna tra due matrici

è importante controllare che il numero di colonne della prima sia uguale al numero di righe della seconda

è importante controllare che le matrici abbiano lo stesso numero di righe

è importante controllare che il numero di righe della prima sia uguale al numero di colonne della seconda

è importante controllare che le matrici abbiano lo stesso numero di colonne

09. DOMANDA 7 il prodotto di una matrice per uno scalare

ha come risultato uno scalare

ha come risultato una matrice i cui elementi sulla diagonale sono moltiplicati per lo scalare

ha come risultato una matrice i cui elementi sulla diagonale sono divisi per lo scalare

ha come risultato una matrice i cui elementi sono tutti moltiplicati per lo scalare

10. DOMANDA 6 la coppia formata dall'insieme delle matrici di tipo mxn e l'operazione di somma tra matrici

è un gruppo abeliano

è un gruppoide

è un campo

è un monoide

11. DOMANDA 5 le operazioni che si possono svolgere tra matrici sono

somma

tutte le precedenti

prodotto riga per colonna

prodotto per uno scalare

12. DOMANDA 4 Data una matrice A di tipo mxn, la sua trasposta

è una matrice che si ottiene scambiando l'ordine delle colonne della matrice A

è una matrice che si ottiene scambiando le righe con le colonne della matrice A

è una matrice che si ottiene scambiando l'ordine delle righe della matrice A

è una matrice di tipo mxn

13. DOMANDA 3 una matrice di tipo mxn

nessuna delle precedenti

ha mxn righe ed mxn colonne

ha n righe ed m colonne

ha m righe ed n colonne

14. DOMANDA 2 La somma tra due vettori

nessuna delle precedenti

da come risultato un vettore le cui generiche coordinate i-esime sono date dalla somma delle coordinate i-esime dei singoli vettori

da come risultato un vettore di cui però non conosciamo le caratteristiche

da come risultato uno scalare

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

15. DOMANDA 1 Un vettore è determinato da

direzione

modulo

direzione, verso e modulo

verso

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L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

Lezione 044
01. DOMANDA 9 Se in un sistema lineare

cambio l'ordine delle equazioni, l'insieme delle soluzioni non cambia

RISPOSTA 4

cambio l'ordine delle equazioni, cambia anche la soluzione

RISPOSTA 3

02. DOMANDA 15 Un sistema lineare si dice omogeneo se

è incompatibile

ammette almeno due soluzioni

il vettore B dei termini noti è nullo

non ammette soluzioni

03. DOMANDA 14 la forma matriciale di un sistema lineare di m equazioni in n incognite è la scrittura AX=B,

dove A è la matrice dei coefficienti, X è il vettore dei termini noti e B è il vettore delle incognite

dove A è la matrice completa, X è il vettore delle incognite e B è il vettore dei termini noti

dove A,X e B sono tutte matrici mxn

dove A è la matrice dei coefficienti, X è il vettore delle incognite e B è il vettore dei termini noti

04. DOMANDA 13 Dati due sistemi lineari

essi sono equivalenti se sono diversi

essi sono equivalenti se hanno le stesse soluzioni

essi sono equivalenti se hanno lo stesso determinante

essi sono equivalenti se hanno lo stesso rango

05. DOMANDA 12 Nella risoluzione di sistemi lineari, se ho verificato che il sistema ammette soluzioni, e considero il sistema formato dalle sole righe che fanno
parte del suo minore di ordine massimo

nessuna delle precedenti

ottengo un sistema equivalente a quello di partenza

ottengo un sistema che non ha relazione con il sistema di partenza

ottengo un sistema equivalente al primo, ma che ha soluzioni diverse da quello di partenza

06. DOMANDA 11 In un sistema lineare per cui vale l'ipotesi di Rouchè-Capelli, per trovarne le soluzioni considero il minore di ordine massimo tale che il suo
determinante è nullo

nessuna delle precedenti

in questo caso possiamo cancellare e trascurare le righe che non fanno parte del minore

in questo caso possiamo cancellare e trascurare le righe e le colonne che non fanno parte del minore

in questo caso possiamo cancellare e trascurare le colonne che non fanno parte del minore

07. DOMANDA 10 Se un sistema lineare ha m equazion in n incognite

ammette sempre soluzione

ammette soluzioni se il suo determinante è uguale a zero

ammette soluzioni se il rango della matrice dei coefficienti è pari al rango della matrice completa

ammette soluzioni se il suo determinante è nullo

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

08. DOMANDA 1 Un sistema lineare di m equazioni in n incognite

è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di secondo grado in n indeterminate a coefficienti reali

è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di m in n indeterminate a coefficienti reali

è un insieme di n equazioni algebriche tali che siano polinomi di primo grado in m indeterminate a coefficienti reali

è un insieme di m equazioni algebriche tali che siano polinomi di primo grado in n indeterminate a coefficienti reali

09. DOMANDA 8 il Metodo Gauss-Jordan

non si può applicare su sistemi lineari

non è utile per la risoluzione di sistemi di grandi dimensioni, in quanto aumenta notevolmente il numero di calcoli di svolgere

è utile per la risoluzione di sistemi di grandi dimensioni, in quanto diminuisce notevolmente il numero di calcoli di svolgere

è utile per la risoluzione di sistemi di piccole dimension

10. DOMANDA 7 Dato un sistema lineare di m eqauzioni in n incognite

risulta determinato se il rango di A è diverso da quello di A'

risulta indeterminato se il rango di A è uguale a quello di A'

risulta determinato se il rango di A è uguale a quello di A'

risulta indeterminato se il rango di A è diverso da quello di A'

11. DOMANDA 6 Il teorema di Rouchè-Capelli

si può applicare per sistemi tali che il determinante della matrice dei coeffcienti è nullo

afferma che un sistema lineare ammette soluzioni se il rango dellamatirce dei coefficienti è uguale al rango della matrice completa del sistema

da infromazioni su come calcolare la soluzione di un sistema

afferma che un sistema lineare ammette soluzioni se il rango dellamatirce dei coefficienti è diverso dal rango della matrice completa del sistema

12. DOMANDA 5 Il teorema di Cramer

Non da alcuna formula per il calcolo delle soluzioni di un sistema

Si può applicare solo a sistemi di n eqauzioni in n incognite

Si può applicare solo a sistemi di m eqauzioni ed n incognite

Si può applicare se la matrice dei coefficienti associata è rettangolare

13. DOMANDA 4 Un sistema lineare

se è compatibile allora è determinato, ovvero ammette infinite soluzioni

può essere compatibile, incompatibile o neutro

se è compatibile allora è determinato, ovvero ammette un'unica soluzione

se è compatibile allora non ammette soluzioni

14. DOMANDA 3 Ad un sistema lineare

viene associata una matrice di coefficienti tale che, se il sistema è di n equazioni in n incognite, è quadrata

viene associata una matrice di coefficienti che è uguale alla matrice completa

nessuna delle precedenti

viene associata una matrice completa tale che, se il sistema è di n equazioni in n incognite, è quadrata

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

15. DOMANDA 2 La matrice dei coefficienti di un sistema lineare di m equazioni in n incognite

è di tipo nxm

ha m righe ed n colonne

è di tipo mxn

ha un colonna di termini noti del sistema

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

Lezione 053
01. DOMANDA 15 un sottoinsieme B di uno spazio vettoriale V di dimensione finita

è sempre una base per V

non può essere una base di V

è una base per V se ogni elemento di V si può scrivere come combinazione lineare di elementi di B

è una base se gli elementi di B sono linearmente dipendenti

02. DOMANDA 14 La scelta del campo base

Non influisce sul calcolo della dimensione di uno spazio vettoriale

deve essere sempre l'insieme dei numeri reali

nessuna delle precedenti

Influisce sul calcolo della dimensione dello spazio vettoriale

03. DOMANDA 13 La dimensione di uno spazio vettoriale V

nessuna delle precedenti

è il numero di elementi che compone una sua base

è sempre finita

è finita se la baanche se di V ha un numero infinito di elementi

04. DOMANDA 12 Uno spazio vettoriale V

può ammettere più di una base. Due diverse basi di uno stesso spazio vettoriale possono avere numeri di elementi diversi

può ammettere più di una base. Due diverse basi di uno stesso spazio vettoriale sono equipotenti

può non ammettere alcuna base

ammette un'unica base

05. DOMANDA 11 Sia definisce base di uno spazio vettoriale V

Un sottoinsieme B di V tale che è un insieme di generatori linearmente dipendenti

Un qualsiasi sottoinsieme B di V di vettori linearmente indipendenti

Un sottoinsieme B di V tale che è un insieme di generatori linearmente indipendenti

Un qualsiasi sottoinsieme B di V di vettori linearmente dipendenti

06. DOMANDA 9 Dato un insieme di n vettori, essi sono linearmente dipendenti

RISPOSTA 4nessuna delle precedenti

se esistono n coefficienti non tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori non nulla

se esistono n coefficienti tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori non nulla

se esistono n coefficienti non tutti nulli tali che danno una combinazione lineare degli n vettori nulla

07. DOMANDA 10 un insieme si dice linearmente indipendente

se esiste una sola n-upla di suoi elementi che è linearmente indipendente

se tutte le n-uple dei suoi elementi sono linearmente indipendenti

se esiste una sola n-upla di suoi elementi che è linearmente dipendente

se tutte le n-uple dei suoi elementi sono linearmente dipendenti

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Docente: MASTER

08. DOMANDA 6 Nella somma tra vettori

da come risultato un vettore applicato

il vettore AB rappresenta lo zero di V se e solo se A è diverso da B

non esiste l'opposto di un vettore

da come risultato un vettore geometrico, ovvero una classe di equivalenza

09. DOMANDA 8 Dato V uno spazio vettoriale, allora se W è un suo sottospazio vettoriale

W contiene qualsiasi combinazione lineare finita di elementi di W

W è l'insieme vuoto

nessuna delle precedenti

W è esattamente uguale a V

10. DOMANDA 5 Un vettore geometrico

nessuna delle precedenti

è il rappresentante di una classe di equivalenza

è un vettore applicato

è una qualsiasi classe di equivalenza della relazione di equivalenza tra segmenti orientati

11. DOMANDA 4 Dati due segmenti orientati

non possono essere messi in relazione se non hanno lo stesso punto di applicazione

possono essere messi in relazione con la seguente relazione di equivalenza: due segmenti orientati sono equivalenti se e solo se giacciono sullo stesso piano e il loro punti di
applicazione e gli estremi liberi sono i vertici di un parallelogramma

possono essere messi in relazione con la seguente relazione di equivalenza: due segmenti orientati sono equivalenti se e solo se non giacciono sullo stesso piano

non possono essere messi in relazione se non hanno lo stesso estremo libero

12. DOMANDA 3 Se considero l'insieme dei numeri complessi

è sia un C-spazio vettoriale che un R-spazio vettoriale

esso non è uno spazio vettoriale

è uno C-spazio vettoriale, ma non un R-spazio vettoriale

è uno R-spazio vettoriale, ma non un C-spazio vettoriale

13. DOMANDA 2 In uno spazio vettoriale V

glie ementi del campo base vengono detti scalari

gli elementi di V vengono detti scalari

Nessuna delle precedenti

gli elementi del campo base vengono detti vettori

14. DOMANDA 1 Uno spazio vettoriale

è un insieme V su un campo K tale che (V,+) è gruppo abeliano

è un insieme V su un anello K tale che (V,+) è gruppo abeliano

è un insieme V su un campo K tale che (V,+) è gruppo abeliano ed esiste un'operazione detta prodotto per uno scalare che verifica 4 proprietà

è un insieme V su un anello K tale che (V,+) è gruppo abeliano ed esiste un'operazione detta prodotto per uno scalare che verifica 4 proprietà

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Docente: MASTER

15. DOMANDA 7 Dato uno spazio vettoriale V, un suo sottospazio vettoriale W è

un sottoinsieme non vuoto di V tale che è chiuso rispetto all'operazione di somma di V, ma non rispetto all'operazione di prodotto per uno scalare

un qualsiasi sottoinsieme di V

un sottoinsieme non vuoto di V tale che è chiuso rispetto alle operazioni di somma e prodotto per uno scalare di V

un sottoinsieme di V tale che è vuoto

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Lezione 058
01. DOMANDA 7 Si consideri un'applicazione lineare f:V->W con Ve W due spazi vettoriali

allora la somma delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di W

allora la differenza delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V

allora la somma delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V

allora il prodotto delle dimenisoni del nucleo e dell'immagine di f è uguale alla dimensione di V

02. DOMANDA 10 Date due applicazioni lineari f:V->W e g:W->U, allora

la composizione g°f è un'applicazione lineare

la composizione g°f non è un'applicazione lineare

non si può fare la composizione di f e g

la matrice associata alla composizione g°f è l'inversa dell matrice associata all'applicazione f°g

03. DOMANDA 9 se Ve W sono spazi vettoriali di dimensioni rispettivamente n e m

allora l'insieme Hom(V;W) ha dimensione infinita

allora l'insieme Hom(V;W) ha dimensione finita pari a m

allora l'insieme Hom(V;W) ha dimensione finita pari a n*m

allora l'insieme Hom(V;W) ha dimensione finita pari a n

04. DOMANDA 8 Data un'applicazione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali di dimensioni rispettivamente n e m

la matrice A associata all'applicazione è di tipo mxn per il test online non è ok....per me SI!

la matrice A associata all'applicazione è una matrice quadrata

la matrice A associata all'applicazione è di tipo nxm

nessuna delle precedenti

05. DOMANDA 6 L'immagine di un'applicazione lineare f:V->W, con Ve W spazi vettoriali

è un sottoinsieme di V

è un sottospazio vettoriale di V

è sottospazio vettoriale di W

nessuna delle precedenti

06. DOMANDA 5 Il nucleo di una funzione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali

contiene il solo vettore nullo

è l'insieme vuoto

nessuna delle precedenti

contiene tutti gli elementi di V che hanno 0 come immagina attraverso la f

07. DOMANDA 4 Dati due spazi vettoriali V e W, allora l'insieme delle applicazioni lineari da V a W

è uno spazio vettoriale

non è un anello

è un anello

non è uno spazio vettoriale

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Docente: MASTER

08. DOMANDA 3 Data un'applicazione lineare f:V->W, con V e W spazi vettoriali distinti

può essere un endomorfismo

nessuna dell precedenti

non può essere biiettiva

è sempre un'isomorfismo

09. DOMANDA 2 Un isomorfismo

è un'applicazione iniettiva tra spazi vettoriali sullo stesso campo

è un'applicazione biiettiva tra spazi vettoriali sullo stesso campo

è un'applicazione suriettiva tra spazi vettoriali sullo stesso campo

è un'applicazione biiettiva tra insiemi

10. DOMANDA 1 Un'applicazione lineare

è un'applicazione definita tra due anelli

è un'applicazioni definita tra due spazi vettoriali

è un'applicazione definita tra due insieme qualsiasi

è un'applicazione definita tra uno spazio vettoriale e il suo campo base

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Lezione 067
01. DOMANDA 9 Avere lo stesso polinomio caratteristico

è condizione sufficiente per dire che due matrici sono simili

è condizione necessaria, ma non sufficiente per dire che due matrici sono simili

è condizione sufficiente, ma non necessaria per dire che due matrici sono simili

è condizione necessaria e sufficiente per dire che due matrici sono simili

02. DOMANDA 15 Dato un endomorfismo F:V->V, con V spazio vettoriale

diremo che W è sottospazio F-invariante di V se F(W) non è contenuto in V

diremo che W è sottospazio F-invariante di V se F(W) è contenuto in V

nessuna delle precedenti

diremo che W è sottospazio F-invariante di V se F(W) è contenuto strettamente in V (cioè è diverso da V)

03. DOMANDA 14 Condizione necessaria e sufficiente affinché una matrice sia diagonalizzabile è che

abbia tutti autovalori distinti

abbia tutti autovalori reali e regolari

abbia tutti autovalori regolari

abbia tutti autovalori reali

04. DOMANDA 13 gli autovalori di una matrice diagonale

sono tutti gli elementi della diagonale della matrice

sono tutti nulli

sono tutti uguali

hanno molteplicità algebrica pari all'ordine della matrice

05. DOMANDA 12 Una matrice è diagonalizzabile se

tutte le precedenti

è simile ad una matrice triangolare superiore

è simile ad una matrice triangolare inferiore

è simile ad una matrice diagonale

06. DOMANDA 11 si dice che un autovalore è regolare se

la sua molteplicità algebrica è diversa dalla sua molteplicità geometrica

la sua molteplicità geometrica è 1

la sua molteplicità algebrica è 1

la sua molteplicità algebrica è uguale alla sua molteplicità geometrica

07. DOMANDA 10 La molteplicità algebrica di un autovalore

è minore della sua molteplicità geometrica

è uguale alla sua molteplicità geometrica

nessuna delle precedenti

è maggiore o uguale alla sua molteplicità geometrica

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Docente: MASTER

08. DOMANDA 3 Una matrice A

è simile a se stessa se si prende M=I (cioè la matrice identità)

è simile a se stessa se si prende M=A^(-1) (cioè la sua inversa)

è simile a se stessa se si prende M=A^(T) (cioè la sua trasposta)

non può mai essere simile a se stessa

09. DOMANDA 8 Il polinomio caratteristico della matrice A

nessuna delle precedenti

è un polinomio dato dal rango della matrice (A-tI)

è un polinomio di primo grado

è un polinomio dato dal determinante della matrice (A-tI)

10. DOMANDA 7 il rango di matrici simili

è diverso

è uguale al determinante

è nullo

è uguale

11. DOMANDA 6 Condizione necessaria e sufficiente affinchè due matrici quadrate siano simili è che

rappresentino lo stesso isomorfismo tra spazi vettoriali diversi

rappresentino lo stesso endomorfismo in basi diverse

rappresentino due endomorfismi diversi

rappresentino applicazioni lineari iniettive sullo stesso spazio vettoriale

12. DOMANDA 5 La condizione che due matrici abbiano lo stesso determinate

è necessaria e sufficiente a dire che due matrici sono simili

è necessaria per dire che due matrici sono simili

non è richiesta affinchè si possa dire che due matrici sono simili

è sufficiente a dire che le matrici sono simili

13. DOMANDA 4 Due matrici A e B simili

non hanno lo stesso determinante

hanno lo stesso determinante per il test online non è ok....per me SI!

nessuna delle precedenti

hanno determinante una l'inverso dell'altra

14. DOMANDA 2 La relazione di similitudie tra due matrici è una relazione

di ordine forte

di ordine

di ordine debole

di equivalenza

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Docente: MASTER

15. DOMANDA 1 Date due matrici A e B

si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=M^(-1)AM

si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MA^(-1)M

si dice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MAM

si ice che sono simili se esiste una matrice M invertibile tale che B=MAM^(-1)

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Lezione 077
01. DOMANDA 9 due vettori u e v sono ortogonali se vale che

<u,v>>0

<u,v>=0

nessuna delle precedenti

<u,v><0

02. DOMANDA 15 Una matrice è ortogonale se

il prodotto per la sua trasposta, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità

il prodotto per la sua simmetrica, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità

il prodotto per la sua inversa, sia a destra che a sinistra, da la matrice identità

il prodotto per la sua trasposta, sia a destra che a sinistra, da una matrice triangolare superiore

03. DOMANDA 14 Un'isometria

è un'endomorfismo che mantiene inalterato il determinante della matrice associata

è un'endomorfismo che mantiene inalterata la distanza

non è un endomorfismo unitario

è un'endomorfismo che mantiene inalterato il rango della matrice associata

04. DOMANDA 13 La segnatura di un prodotto scalare è data dalla coppia

indice di positività-indice di nullità

indice di positività-indice di negatività

nessuna delle precedenti

indice di negatività-indice di nullità

05. DOMANDA 11 Una base ortonormale è

una base ortogonale tale che <bi,bi>=1

nessuna delle precedenti

uguale ad una base ortogonale

la base da scegliere se si vuole associare al prodotto scalare una matrice diagonale diversa dalla matrice identità

06. DOMANDA 10 Dato un sottoinsieme W di uno spazio vettoriale V, allora

il sottospazio ortogonale di W è l'insieme {v in V| <v,w>?0 per ogni w in W}

nessuna delle precedenti

il sottospazio ortogonale di W è l'insieme {v in V| <v,w>=0 per ogni w in W}

il sottospazio ortogonale di W non è sottospazio vettoriale di V

07. DOMANDA 12 Condizione necessaria e sufficiente affinchè esista una base ortonormale di uno spazio vettoriale è che

il prodotto scalare sia definito positivo

il prodotto scalare sia ovunque nullo

il prodotto scalare sia definito negativo

il prodotto scalare sia degenere

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08. DOMANDA 8 si dice che un prodotto scalare è non degenere se, considerata la matrice A ad esso associata, risulta

det(A)=1

det(A)?0 diverso da 0

det(A)=?

deta(A)=0

09. DOMANDA 6 Date due basi B e B' diverse di uno stesso spazio vettoriale,

allora la matrice associata al prodotto scalare non varia al variare della base scelta

nessuna delle precedenti

allora se chiamo A la matrice associata al prodotto scalare nella base B, e A' la matrice associata al prodotto scalare nella base B', vale che A'=M^(T) AM, dove M è la
matrice del cambio di base da B a B

allora se chiamo A la matrice associata al prodotto scalare nella base B, e A' la matrice associata al prodotto scalare nella base B', vale che A'=M^(T) AM, dove M è la
matrice del cambio di base da B' a B

10. DOMANDA 5 La matrice associata ad un prodotto scalare

è rettangolare

è simmetrica

è antisimmetrica

nessuna delle precedenti

11. DOMANDA 4 La norma di un vettore

è definita positiva

segue la disuguaglianza di Cauchy-Schwartz

è omogenea

Tutte le precedenti

>=
12. DOMANDA 3 Se vale <v,v>?0 per ogni v in V

Allora il prodotto scalare è definito positivo

Allora il prodotto scalare è degenere

nessuna delle precedenti

Allora il prodotto scalare è non degenere

13. DOMANDA 2 Un prodotto scalaresi definisce non degenere se

<u,v> è diverso da 0 per ogni v in V

<u,v>=0 per ogni v in V

<u,v>=0 per ogni v in V se e solo se u=0

<u,v>=0 per ogni v in V se e solo se u=1

14. DOMANDA 1 Un prodotto scalare

è una forma bilineare

nessuna delle precedenti

non è una forma bilineare

è un'applicazione lineare

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15. DOMANDA 7 le matrici A e A' associate ad uno stesso prodotto scalare in basi diverse

sono sempre simmetriche

sono sempre simili

sono sempre triangolari

nessuna delle precedenti

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Lezione 084
01. DOMANDA 9 {P(x,y,z) dello spazio|ax+by+cz=d}

è il luogo geometrico di un'ellisse

è il luogo geometrico di una circonferenza

è il luogo geometrico di una retta

è il luogo geometrico di un piano

02. DOMANDA 15 L'intercetta di una retta rappresenta

la tangente dell'angolo che forma la retta con il semiasse positivo delle ordinate

la tangente dell'angolo che forma la retta con il semiasse positivo delle ascisse

l'ascissa del punto di ntersezione tra la retta e l'asse delle ascisse

l'ordinata del punto di intersezione tra la retta e l'asse delle ordinate

03. DOMANDA 14 la corrispondenza tra i punti del piano e la coppia di coordinate (x,y) dei punti

nessuna delle precedenti

è biunivoca

è un'applicazione lineare iniettiva

è un'applicazione lineare suriettiva

04. DOMANDA 13 Ad un punto P su una retta

nessuna delle precedenti

viene fatto corrispondere un numero reale positivo se P appartiene alla semiretta che contiene OA

viene fatto corrispondere un numero reale positivo se P appartiene alla semiretta che non contiene OA

non si può corrispondere un numero reale

05. DOMANDA 12 Date due rette nello spazio, allora esse

possono essere incidenti, parallele o coincidenti se e solo se sono complanari

possono essere incidenti, parallele o coincidenti se e solo se sono sghembe

Sono sghembe se non sono parallele

sono sghembe se appartengono allo stesso piano

06. DOMANDA 11 Dati due piani, essi sono paralleli e distinti se

rank A=2 e rank A'=1, dove A è la matrice dei coefficienti e A' è la matrice completa del sistema delle equazioni dei due piani

mettendo a sistema le equazioni dei due piani, il sistema ammette isoluzioni

rank A=2, dove A è la matrice dei coefficienti del sistema delle equazioni dei due piani

rank A=1 e rank A'=2, dove A è la matrice dei coefficienti e A' è la matrice completa del sistema delle equazioni dei due piani

07. DOMANDA 10 dato un piano ax+by+cz=d

i numeri della terna (a,b,c) sono le coordinate di un vettore parallelo al piano stesso

i numeri della terna (a,b,c) sono chiamati segnatura del piano

i numeri della terna (a,b,c) sono chiamati parametri direttori del piano

esso passa per l'origine se e solo se d'0

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

08. DOMANDA 8 Dati due vettori u e v, allora

il prodotto vettore u?v è anticommutativo

il prodotto vettore u?v=0 se e solo se u e v sono linearmente indipendenti

il prodotto vettore u?v è parallelo a entrambi i vettori u e v

il prodotto vettore u?v è uno scalare

09. DOMANDA 7 Date due rette y=mx+q e y=m'x+q', allora

se m=m'=0 allora sono parallele

se m=m', allora sono perpendicolari

se mm'=-1 allora sono perpendicolari

se mm'=1 allora sono perpendicolari

10. DOMANDA 6 Due rette sono parallele se e solo se

si incontrano in un solo punto

hanno lo stesso coefficiente angolare

hanno coefficienti angolari diversi

hanno la stessa intercetta

11. DOMANDA 5 Data l'equazione di una retta nella forma y=mx+q

m è detto quota all'origine della retta

m è detto coefficiente angolare della retta

m è l'ordinata del punto di intersezione tra la retta e l'asse delle ordinate.

q è detto coefficiente angolare della retta

12. DOMANDA 4 {P=(x,y) del piano| ax+by+c=0}

è il luogo geometrico di una circonferenza

è il luogo geometrico di un'iperbole

è il luogo geometrico di una parabola

è il luogo geometrico di una retta

13. DOMANDA 3 Dato un punto in un piano tale che le sue coordinate sono P=(x,y), allora

chiameremo x ascissa e y ordinata del punto

chiameremo x ordinata del punto

chiameremo y ascissa del punto

nessuna delle precedenti

14. DOMANDA 2 Un sistema di riferimento cartesiano ortogonale monometrico è composto

da due rette parallele

da due rette perpendicolari, su cui sono fissate unità di misura differenti e che si intersecano in un punto detto origine

da due rette perpendicolari, su cui è fissita una stessa unità di misura e che si intersecano in un punto detto origine

nessuna delle precedenti

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

15. DOMANDA 1 Convenzionalmente, nella corrispondenza biunivoca tra i punti della retta e l'insieme dei numeri reali, si fa corrispondere

ai punti della semiretta che contiene il segmento OA i numeri reali negativi

al punto O lo 0 e al punto A,scelto tale che la lunghezza del segmento OA sia l'unità di misura, l'1.

al punto O l'1 e al punto A,scelto tale che la lunghezza del segmento OA sia l'unità di misura, lo 0.

ai punti della semiretta che non contiene il segmento OA i numeri reali positivi

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Set Domande: ALGEBRA ED ELEMENTI DI GEOMETRIA


L'INSEGNAMENTO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE NEGLI ISTITUTI
SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

Lezione 092
01. DOMANDA 9 Gli invarianti di una conica

nessuna delle precedenti

sono sempre nulli

non variano al variare del sistema di riferimento scelto

variano al variare del sistema di riferimento scelto

02. DOMANDA 15 il centro di simmetria di una conica

è un punto esterno alla conica

è un punto C tale che se P appartiene alla conica e C è il punto medio del segmento PP', allora P' non appartiene alla conica

è un punto C tale che se P appartiene alla conica e C è il punto medio del segmento PP', allora anche P' appartiene alla conica

è un qualsiasi punto della conica

03. DOMANDA 14 In una conica a centro

gli assi di simmetria sono le retta parallele agli autospazi di A generati dai suoi autovalori e passanti per un punto qualsiasi della conica

gli assi di simmetria sono gli assi cartesiani di un qualsiasi sistema di riferimento

gli assi di simmetria sono le retta parallele agli autospazi di A generati dai suoi autovalori e passanti per il centro di simmetria della conica

nessuna delle precedenti

04. DOMANDA 13 una conica si chiama conica a centro

se I3?0

se I2=0

se I2?0

se I3=0

05. DOMANDA 12 la matrice della parte principale di una conica e la matrice completa della conica

sono matrici simili

sono matrici simmetriche

sono matrici triangolari superiori

sono matrici triangolari inferiori

06. DOMANDA 11 Una quadrica

è il luogo degli zeri di un'eqauzione di secondo grado in due variabili

è il luogo degli zeri di un'equazione di secondo grado in tre variabili

è il luogo degli zeri di un'equazione di primo grado in tre variabili

è il luogo degli zeri di un'equazione di primo grado in due variabili

07. DOMANDA 10 Data una conica

se il suo invariante di secondo ordine I2=0 allora è sicuramente un'ellisse

nessuna delle precedenti

non la posso classificare in una tipologia calcolando il segno dei suoi invarianti

la posso classificare in una tipologia calcolando il segno dei suoi invarianti

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

08. DOMANDA 2 Esempio di conica non degenere è

l'iperbole

l'ellisse

la parabola

tutte le precedenti risposte

09. DOMANDA 8 Una conica tale che ha I3 (invariante di terzo ordine) nullo

è una conica non degenere

è una conica degenere

nessuna delle precedenti

non è una conica

10. DOMANDA 6 Nel sistema di riferimento tale che l'asse delle ascisse è la retta passante per i due fuochi, l'asse delle ordinate è la retta passante per il punto
medio del segmento che congiunge i due fuochi, avrermo che

F1=(0.-c) e F2=(0,c) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse

F1=(c,0) e F2=(0,c) con c>0 sono le coordinate dei fuoch di una ellissei

F1=(c.0) e F2=(0,-c) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse

F1=(c,0) e F2=(-c,0) con c>0 sono le coordinate dei fuochi di una ellisse

11. DOMANDA 5 Una parabola è

il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro

il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice

il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

12. DOMANDA 4 un'iperbole è

il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice

il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro

il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

13. DOMANDA 3 Un'ellissi è

il luogo dei punti P del piano tali che la somma delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

il luogo dei punti del piano che sono equidistanti da un punot detto fuoco e una retta detta direttrice

il luogo dei punti P del piano tali che la differenza in modulo delle distanze di P da due punti detti fuochi è costante

il luogio dei punti P del piano tali che sono equidistanti da un punto C detto centro

14. DOMANDA 1 Una conica

è data dall'intersezione di un piano ed un cilindro

può essere un cubo

è una particolare curva piana

è data dall'intersezione di un piano ed una sfera

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

15. DOMANDA 7 x^2=2py è l'eqauzione canonica di

Una parabola

Un'ellisse

Un'iperbole

Una circonferenza

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

Lezione 096
01. DOMANDA 6 Data una curva X:I->R^3, con I intervallo, un arco di X

è la restrizione ad un intervallo apert contenuto in I di X

è la restrizione ad un intervallo chiuso contenuto in I di X

è il sostegno della curva X

è la restrizione a tutta la retta dei reali della curva X

02. DOMANDA 9 il versore binormale è definito come

N(s)?B(s)

N(s)?T(s)

B(s)?T(s)

T(s)?N(s)

03. DOMANDA 8 i versori (T,N,B)

formano una terna ortonormale orientata positivamente e chiamata sistema di riferimento di Frenet

nessuna delle precedenti

hanno norma pari a 2

formano una terna di vettori linearmenti indipendenti

04. DOMANDA 7 sia T(t) il versore tangente alla curva, allora

nessuna delle precedenti

le coordinate di T(t) non individuano alcun piano

le coordinate di T(t) individuano i parametri direttore del piano parallelo al piano che contiene lalla curva

le coordinate di T(t) individuano i parametri direttore del piano normale alla curva

05. DOMANDA 2 Il sostegno di una curva

è l'immagine della curva

nessuna delle precedenti

il nucleo della curva

la torsione della curva

06. DOMANDA 5 Date due curve parametriche regolari X(t):I->R^3 e Y(t):J->R^3

esse sono equivalenti se esiste un cambiamente regolare di parametro t':I->J tale che X(t)?Y(t'(t)) per ogni t in I

non è possibile definire una relazione di equivalenza tra le due curve

esse sono equivalenti se e solo se hanno lo stesso sostegno

esse sono equivalenti se esiste un cambiamente regolare di parametro t':I->J tale che X(t)=Y(t'(t)) per ogni t in I

07. DOMANDA 4 Una curva che ha come sostegno una retta

non è una curva

è una curva parametrica regolare

non è una curva parametrica regolare

nessuna delle precedenti

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SECONDARI DI I E II GRADO: MATEMATICA E FISICA
Docente: MASTER

08. DOMANDA 3 Una curva parametrica regolare è un'applicazione

continua

di classe C1

continua e derivabile nell'intervallo di definizione

di classe C1 nell'intervalli di definizione con derivata non nulla in ogni punto dell'intervallo

09. DOMANDA 1 Una curva

E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è un insieme qualsiasi

E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è uno spazio vettoriale

E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è un anello

E' una funzione vettoriale continua del tipo f:I->X, dove I è un intervallo e X è uno spazio topologico qualsiasi

10. DOMANDA 10 se k(s)?0

allora la curva X non può essere regolare

posso definire il raggio di curvatura di X come R=1/k

allora k(s) non è la funzione curvatura di alcuna curva

nessuna delle precedenti

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