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1.

Le tecniche di ADR:
Rappresentano una modalità di regolazione sociale dei conflitti che si affiancano al diritto nella
gestione delle controversie.

2. Il Dlgs 4 marzo 2010 n.28 definisce il mediatore come:


la persona o le persone fisiche che, individualmente e collegialmente, svolgono la mediazione
rimanendo prive, in ogni cosa, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti.

3. La direttiva 2008/52/CE prevede:


che la mediazione può fornire una risoluzione extragiudiziale conveniente e rapida delle
controversie in materia civile e commerciale, attraverso procedure concepite in base alle esigenze
delle parti

4. Il compromesso e la clausola compromissoria sono:


una convenzione arbitrale

5. Quanti atti emergono da una mediazione riuscita?


Il verbale e l’accordo ad esso allegato.

6. La sentenza costituzionale n. 272/2012 in tema di mediazione obbligatoria ha disposto:


L’illegittimità costituzionale dell’art 5 D.Lgs per eccesso di delega

7. L’art 5 co.1 bis del D.Lgs 28/2010 prevede:


l’esperimento obbligatorio di conciliazione a pena di improcedibilità della domanda giudiziaria per
le materie tassativamente elencate

8. La giurisdizione condizionata all’esperimento del tentativo di mediazione obbligatoria si concilia


con il precetto con cui all’art 24 cost, secondo la dottrina, perché:
Il legislatore ha previsto un periodo massimo di durata della fase conciliativa, per cui, l’accesso alla
giurisdizione subisce un mero ed eventuale rinvio, per la previsione di una sospensione dei termini
di prescrizione di decadenza relativi all’esercizio giudiziale della pretesa.

9. Quanti tipi di mediazione emergono dal decreto?


Obbligatoria, facoltativa, delegata, concordata.

10. Il mediatore una volta nominato in relazione ad un procedimento può essere sostituito?
Si, in caso di incompatibilità ma la sostituzione deve essere richiesta da almeno una delle parti.

11. Quale funzione professionale deve avere il mediatore? (2)


Laure o diploma professionale con iscrizione a collegi o albi ovvero attestato di specifica formazione
o aggiornamento biennale, acquisiti presso enti di formazione accreditati.

12. Il mediatore risponde dei danni derivanti dalla sua attività:


per responsabilità extracontrattuale ex. Art 2043 c.c. E per responsabilità da “contratto sociale”

13. Dal primo incontro di programmazione di mediazione:


il mediatore verifica con le parti la possibilità di proseguire nel tentativo di mediazione.

14. Se la conciliazione non riesce od è stata richiesta e formulata la proposta, il mediatore:


forma un processo verbale con l’indicazione della proposta, il verbale è sottoscritto dalle parti e dal
mediatore.
15. Il mediatore:
deve sottoscrivere, per ciascun affare per il quale è disegnato, una dichiarazione di imparzialità.

16. Il procedimento di mediazione previsto dalla normativa di cui al D.Lgs 28/2010:


è disciplinato dalle norme del D.Lgs 28/2010 e dal regolamento dell’organismo di mediazione
presso cui si svolge.

17. Entro quanto tempo e da chi deve essere fissato il primo incontro fra le parti:
dal responsabile dell’Organismo, non oltre trenta giorni dal deposito della domanda.

18. L’accordo è:
Un titolo esecutivo, ove tutte le parti siamo assistite da un avvocato e l’accordo stesso sia
sottoscritto dalle parti e gli avvocati ne certificano là conformità a norme imperative ordine
pubblico, ovvero a seguito di omologazione.

19. Le parti possono avviare il procedimento di mediazione presso qualsiasi organismo di


mediazione?
No, il legislatore ha previsto che per l’individuazione dell’organismo di mediazione è necessario fare
riferimento alle norme sulla competenza territoriale previste dal codice di rito per cause civili.

20. Gli incontri del procedimento di mediazione sono pubblici?


No, la mediazione si svolge in forma strettamente privata ed in più il mediatore, oltre al dovere di
imparzialità ha l’obbligo di riservatezza rispetto alle dichiarazioni rese ed alle informazioni acquisite
dalle parti durante tutto il procedimento.

21. Il mediatore può incontrare le parti separatamente?


Si, per ragioni di opportunità, ma sussiste l’obbligo di riservatezza per cui il mediatore potrà riferire
solo ed esclusivamente ciò che ciascuna parte vorrà far sapere alle altre.

22. L’accordo quando sottoscritto da tutte le parti e dai loro avvocati:


costituisce titolo esecutivo per l’espropriazione forzata, per l’esecuzione per consegna e rilascio,
l’esecuzione degli obblighi di fare e non fare, oltre che per l’iscrizione di ipoteca giudiziale se gli
avvocati attestano e certificano la conformità dell’accordo delle norme imperative e dell’ordine
pubblico.

23. In caso di mancata conciliazione e successivo giudizio:


gli elementi acquisiti nel processo di mediazione non possono confluire nel processo senza il
consenso delle parti.

24. Il procedimento di mediazione ha una durata non superiore a:


tre mesi.

25. La mediazione valutativa:


è quella in cui il mediatore formula una proposta (richiesta da entrambi le parti)

26. L’accordo di mediazione relativo all’intervenuta usucapione può essere trascritto?


L’art 2643 è stato modificato dalla L. 98/2013 con l’inserimento del n.12 bis, che prevede
espressamente la trascrivibilità degli accordi di mediazione che accertano l’usucapione, quando la
sottoscrizione del processo verbale è autenticata da un publico ufficiale a ciò autorizzato.
27. La mediazione familiare
Mira al recupero del dialogo e della genitorialità nelle coppie che stanno per separarsi. ( E’ un
percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari, in vista o in seguito a separazione o
divorzio )

28. La negoziazione indiretta:


è quella che si svolge in presenza di un terzo soggetto che si interpone fra le parti per facilitarne la
comunicazione.

29. Sulle dichiarazioni rese o le informazioni acquisite nel corso del procedimento di mediazione
Non è ammessa né la prova testimoniale, né il giuramento decisorio e al mediatore si applicano le
disposizioni in materia di segreto professionale e garanzie di libertà del difensore.

30. Possono iscriversi nel Registro degli organismi di mediazione, tenuto dal ministro della giustizia:
gli enti pubblici o privati che diano garanzia di serietà ed efficienza e rispondono a determinati
requisiti.

 La mediazione valutativa: mira a definire la disputa mediante una relazione proposta dal terzo
mediatore

 La mancata partecipazione (art 8 co.4 bis) alla mediazione come viene valutata nell’eventuale
successivo giudizio?
Quando è senza giustificato motivo, è una circostanza dalla quale il giudice può desumere argomenti di
prova e, nei casi di cui all’art 5, ricollegare una determinata conseguenza sanzionatoria a carico della parte
costituita.

 Il mediatore, ai sensi dell’art 11 può formulare una proposta di conciliazione?


Ha il dovere di formulare una proposta qualora vi sia richiesta congiunta dalle parti.

 In riferimento alla disciplina delle spese processuali (art. 13)


Quando il provvedimento che definisce il giudizio corrisponde interamente al contenuto della proposta, il
giudice esclude la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta,
riferibili al periodo successivo alla formulazione della stessa, e la condanna al rimborso delle spese
sostenute dalla parte soccombente relative allo stesso periodo, nonché al versamento all’entrata del
bilancio dello Stato di un’ulteriore somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto.

 All’atto del conferimento dell’incarico professionale e avvocato (art. 4 e co.3)


È tenuto a informare l’assistito, chiaramente e per iscritto, dalla possibilità di avvalersi del procedimento di
mediazione, delle agevolazioni fiscali, nonché dei casi in cui l’esperimento del procedimento di mediazione
è condizione di procedibilità della domanda giudiziaria.

 Il dovere di riservatezza interno:


Riguarda tutte le dichiarazioni rese e le infrazioni acquisite durante il procedimento di mediazione.

 Cosa distingue l’arbitrato dalla mediazione?


L’ arbitrato è formale e rigido, la mediazione è informale e creativa.

 Cosa può fare il giudice durante il processo, come sancito dall’ articolo 5, comma 2, d. lgs. 28/2010?
Prendere in esame la natura della causa, lo stato dell’istruzione e il comportamento delle parti, al fine di
invitare le stesse a procedere alla mediazione.

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