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PIANO PROVINCIALE DELLE

RADIOFREQUENZE PER
COLLEGAMENTI ALTERNATIVI DI
EMERGENZA

GRUPPO DI LAVORO
Coordinatore: Losi
Prefettura Lodi : Swich
Provincia di Lodi: Sanna
ARI : Baroni
FIR CB: Giustivi
Comitato di Coord. : Astorri
Gruppi Comunali : Pugni, Morosini, Storni

relazione introduttiva alla


discussione
(Ottobre 2000)

A cura di Losi Patrizio F.I.R. CB – S.E.R. Federazione Italiana Ricetrasmissioni Cb


Servizio Emergenza Radio - Tel. 0338 7981731

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SOMMARIO

1. INTRODUZIONE........................................................................................................................3
2. LEGGI DI RIFERIMENTO........................................................................................................3
3. BANDE DI FREQUENZA UTILIZZABILI...............................................................................3
4. TIPOLOGIA DEI COLLEGAMENTI RADIO DI PROTEZIONE CIVILE............................4
4.1 MAGLIE RADIO ALTERNATIVE...............................................................................................4
4.2 COLLEGAMENTI DI ORGANIZZAZIONE...............................................................................4
4.3 COLLEGAMENTI PUNTO --- PUNTO........................................................................................4
5 CARATTERISTICHE E POTENZIALITA’ DELLE BANDE DI FREQUENZA..................4
6 SVILUPPI FUTURI DELLE RADIOCOMUNICAZIONI........................................................5
7 BOZZA DEL PIANO...................................................................................................................6
8 ESEMPIO PIANO COMUNALE DI CASALPUSTERLENGO................................................7

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1 INTRODUZIONE
Il gruppo di lavoro dovrà elaborare un documento che verrà definito come “piano provinciale delle
radiocomunicazioni di Protezione Civile “
Tale documento avrà lo scopo di coordinare e razionalizzare le varie frequenze radio legalmente
consentite , siano esse di uso normale, di emergenza e di radiocomunicazioni alternative.
Da questo piano sono escluse le frequenze radio normalmente utilizzate dagli enti od organizzazioni
preposte ovvero :
- V.V.F;
- C.C.
- P.S.
- 118
- P.A.
- C.R.I.
- Ecc.
-
Il piano provinciale delle radiocomunicazioni di emergenza dovrà essere una preziosa “procedura”
per le organizzazioni di protezione civile od enti che per i loro scopi istituzionali ed operativi
dovranno far uso di radiocomunicazioni .

2 LEGGI DI RIFERIMENTO

4.1 MODIFICAZIONI AL PIANO NAZIONALE DI RIPARTIZIONE DELLE


RADIOFREQUENZE ( G.U. 29/12/98 N° 302)

4.2 PIANO NAZIONALE DELLE RADIOFREQUENZE


d.m 28/02/2000 g.u. 65 18/03/2000

4.3 ART.334 del C.P.

4.4 Radioamatori ( D.P.R. 156/73 e D.P.R. 1214/66 )

3 BANDE DI FREQUENZA UTILIZZABILI


3.1 Bande VHF e UHF , G.U. del 29/12/98 N° 302)
VHF da 169.075 a 173.9375 in 3 copie di frequenze e UHF da 450.400 a 469.275 in 6 coppie di frequenze

3.2 Banda 43 Mhz e banda 27 Mhz ( art. 334 C.P. punto 1)


N° 4 canali nella banda43 Mhz e 2 nella banda 27 Mhz concessi per l’uso da parte di
associazioni, per le attività relative alla sicurezza e soccorso sulle strade.

3.3 Banda 433 Mhz ( Low Power Device LPD)

3.4 Bande di frequenze ad uso privato e commerciale ( VHF , UHF )

3.5 Frequenze CB e radioamatoriali


Banda 27 Mhz , 144 Mhz e 440 Mhz ad uso non esclusivo e alternativo di emergenza

Non vengono prese in considerazione frequenze radioamatoriali al di sotto della 27 Mhz in quanto
di scarso utilizzo in ambito provinciale
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4 TIPOLOGIA DEI COLLEGAMENTI RADIO DI PROTEZIONE CIVILE

4.1 MAGLIE RADIO ALTERNATIVE


Esse sostituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale ( V.V.F; P.S.; C.C.; 118 ; C.R.I.
Ecc.) ovvero , si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti
senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie.
La maglia radio provinciale potrà essere costituita dai seguenti collegamenti:

4.1.1 COC ----- territorio, operatore sul territorio che genera l’informazione primaria o
riceve l’ordine esecutivo finale.
4.1.2 COC ----- COM ed eventualmente con i comuni limitrofi
4.1.3 COM ----- comuni interessati dall’emergenza del proprio settore e con il CCS
4.1.4 CCS ----- Regione Lombardia, e con altri enti interessati in maniera straordinaria
dall’emergenza

4.2 COLLEGAMENTI DI ORGANIZZAZIONE


collegamenti “non in rete” effettuati fra postazioni di una medesima organizzazione con la propria
sede, o fra membri di diverse squadre della medesima organizzazione.

4.3 COLLEGAMENTI PUNTO --- PUNTO


collegamenti “non in rete” effettuati fra squadre di diverse organizzazioni e la stazione capomaglia
o di coordinamento dell’emergenza / esercitazione o collegamenti “ ad hoc” fra 2 postazioni
interessate da particolari esigenze

5 CARATTERISTICHE E POTENZIALITA’ DELLE BANDE DI


FREQUENZA.
5.1 Le frequenze VHF e quelle UHF di cui al punto 3.1 richiedono apparati molto costosi e
l’efficienza in ISOFREQENZA fra sistemi portatili è di qualche Km, con l’utilizzo di
appositi ponti ripetitori installati in posizione alte (colline ecc.) si può coprire tutto l’intero
territorio provinciale, mentre se le apparecchiature vengono collegate ad antenne fisse sulle
sedi di associazione o dei municipi il collegamento e di decine di Km.
Pur essendo già uscita la legge che riserva queste frequenze ai servizi di protezione civile sul
territorio nazionale, non è ancora stato emesso l’apposito regolamento, pertanto attualmente
per poter utilizzare queste frequenze e necessaria una apposita autorizzazione rilasciata dal
Ministero della Comunicazione con il nulla osta del Dipartimento della P.C.
Oltre alla FIR CB che dispone di alcune apparecchiature su queste frequenze che sono state
utilizzate con i ponti mobili del D.P.C. negli interventi di Sarno 99 e GMG Roma 2000, non
si hanno notizie di altri usi in Provincia di Lodi

5.2 Le frequenze di cui al punto 3.2 sia in banda 43 che 27 Mhz richiedono apparati di debole
potenza, molto economici e di facile reperibilità sul mercato, per contro il raggio di
copertura è molto modesto: fra portatili non supera i 2, 3 Km e con l’utilizzo di antenne
veicolari sui mezzi e di antenne esterne nelle sale operative si possono raggiungere i 6/7 Km
di copertura.
E’ necessaria una apposita autorizzazione rilasciata alle associazioni dal Ministero della
Comunicazione.
Oltre alla FIR CB che dispone di varie apparecchiature , portabili e veicolari, nonché
antenne campali , anche alcuni Comuni hanno provveduto ad installare antenne esterne e
hanno dotato il proprio gruppo comunale di P.C. di apparecchiature radio sulla banda 43
Mhz.
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5.3 La banda di frequenza 433 Mhz (punto 3.3) in piena banda radioamatoriale è concessa
all’uso libero ( senza patenti o licenze ) solo con apparecchiature di debolissima potenza
portatili e con il divieto di allacciamento ad antenne esterne. ( LPD low power device).
L’uso di queste piccolissime ricetrasmittenti dalla potenza di 10 mW e di conseguenza dal
consumo irrisorio è molto indicato per i collegamenti radio all’interno di una squadra, ed in
un territorio ristretto.
Non serve nessuna autorizzazione o permesso.
Oltre alla FIR CB che possiede alcuni modelli , si hanno notizie solo di un gruppo comunale
attrezzato con simili radio.

5.4 Le bande di frequenza ad uso privato o commerciale (punto 3.4) , tecnicamente sono
assimilabili a quelle esposte al punto 5.1 in quanto le apparecchiature sono le medesime,
con diversa programmazione.
La differenza sostanziale è nell’autorizzazione all’uso e nell’esclusività della frequenza, in
quanto l’ente, il comune o l’associazione devono richiedere la “concessione” di una
frequenza , della quale diventano proprietari ed unici utilizzatori provvedendo nel contempo
al pagamento di un canone di esercizio che ha secondo dei limiti territoriali richiesti e dal
numero di radio utilizzate va dai 2.500.000 ai 5.000.000 di lire.
I grandi comuni ( Lodi, Casalpusterlengo, Codogno, S.Angelo ed altri uniti in consorzi)
dispongono di frequenze private, normalmente date in uso al servizio di vigilanza o
all’ufficio tecnico.

5.5 Le bande radioamatoriali ( punto 3.5) assimilate come tipologia devono essere divise come
caratteristiche tecniche :

5.5.1 CB ( 27 Mhz ) , apparti di debole potenza, molto economici con un medio raggio di azione
(qualche Km),
L’autorizzazione all’uso è personale e legata all’operatore radio che può usare solo la radio
dichiarata nella propria autorizzazione.
La FIR CB dispone di molte apparecchiature radio, antenne campali, magnetiche per veicoli
oltre alle attrezzature personali di ogni volontario.
I comuni rivieraschi (fiume Po) si sono dotati di antenne sulla banda CB ed in alcuni casi
anche di apparati radio da base e portatili.

5.5.2 RADIOAMATORI , sia le bande 144 Mhz (VHF) che quelle 430 ( UHF) sono di ottimo
uso in un territorio pianeggiante come quello della provincia di Lodi, Infatti in aperta
campagna con apparati portatili si possono effettuare collegamenti anche a distanze
superiori al 6-7 Km mentre se le radio vengono abbinate ad antenne veicolari o antenne sui
tetti il collegamento può essere effettuato anche a distanze superiori ai 30 Km.
Le apparecchiature sono abbastanza costose e l’autorizzazione all’uso è personale e legata al
conseguimento di apposita patente e licenza di stazione.
La FIR CB possiede alcune apparecchiature radio con antenne campali, e antenne
magnetiche per veicoli, oltre alla dotazione personale dei radioamatori volontari SER.
Molti comuni seguendo una circolare inviata negli anni passati dalla Prefettura si sono dotati
di antenna sulle frequenze radioamatoriali.

5 SVILUPPI FUTURI DELLE RADIOCOMUNICAZIONI


La ricerca scientifica nel campo delle radiocomuicazioni è interamente proiettata verso le
radiocomunicazioni digitali, ovvero quelle tecniche che possono far circolare più canali di
informazioni sulla stessa frequenza , tali informazioni possono anche non essere solo la voce, ma
anche fotografie, testi, fax telemisure ecc., nonostante questo incessante sviluppo delle
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radiocomunicazioni la trasmissione in fonia (della sola voce) mantiene un posto molto importante
delle comunicazioni durante una emergenza, in quanto si tratta di una tecnica ormai assodata con
apparecchiature molto affidabili e di facile reperibilità pertanto pur individuando un futuro pieno di
G.P.S: MODEM RADIO , APR ecc. le classiche radio ricetrasmittenti saranno ancora molto
utilizzate.
Diversa situazione per le bande e gli utilizzatori : gli analisti di mercato danno una crescita vicino
allo zero del numero di appassionati alle radiocomunicazioni, che si riflette sul lento calo di iscritti
delle più grandi associazioni nazionali di radioamatori ( ARI e FIR cb ) pertanto possiamo
ragionevolmente prevedere solo un consolidamento dell’uso delle apparecchiature CB e
radioamatoriali, mentre in rapida espansione l’uso degli LPD sia per la discreta economicità dei
sistemi che per la libertà di utilizzo. La banda 43 Mhz non ha ancora avuto il successo che gli
importatori speravano , però il futuro delle radiocomunicazioni di debole potenza per la protezione
civile è sempre più legato a questa banda.
Tutte le organizzazioni di volontariato di protezione civile specializzate in radiocomunicazioni sono
in spasmodica attesa del regolamento che potrà permettere l’uso delle 9 coppie di frequenza VHF e
UHF, nel frattempo solo le associazioni nazionali ( FIR CB ) si stanno attrezzando all’uso di questi
canali.
Le frequenze civili o commerciali: la banda VHF si stà progressivamente svuotando a causa della
migrazione di molte industrie e servizi vari sulle bande UHF , potrebbe essere di interesse futuro
l’acquisto di una frequenza da parte del Coordinamento Provinciale per i collegamenti di servizio.

6 BOZZA DEL PIANO


Il piano dovrà in maniera certa impegnare i sottoscrittori ad aderire alle procedure di utilizzo e alle
frequenze indicate, fatta salva ogni altra esigenza che potrebbe manifestarsi durante le emergenze.

Il piano potrà articolarsi in 3 capitoli :

a) PROCEDURE DI ATTIVAZIONE dovranno essere indicate le motivazioni ed i parametri per


l’utilizzo delle varie frequenze ; ad esempio legare i vari codici di preallarme indicati dal piano
provinciale all’attivazione graduale delle reti radio , oppure indicare che quando una squadra di
volontari è operativa sul territorio deve essere sempre operativa anche la propria sala radio
sintonizzata sulla frequenza monitor del gruppo ecc.

b) PLANNING DELLE FREQUENZE verranno indicate le varie frequenze pianificate, in servizi


ad esse associate e gli utilizzatori in special modo l’assegnazione univoca ad ogni associazione
di volontariato ed a ogni gruppo comunale un paricolare canale o frequenza che non provochi
disturbi agli utilizzatori confinanti

Ad esempio :

7.1 Maglie radio alternative


7.1.1 Collegamento fra CCS e COM :
- Frequenza VHF radioamatoriale prevista dal piano provinciale ( Prefettura di
Lodi )
- Frequenza UHF radioamatoriale da definire ( collegamenti digitali)
- Frequenza VHF 173.6875
- Frequenza 465.750 (collegamenti digitali)

7.1.2 Collegamento fra CCS e mezzi mobili ( CTM e RM )


- frequenza VHF radioamatoriale da definire

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7.1.3 Collegamenti fra COM e COC
- frequenza VHF radioamatoriale da definire
- frequenza CB canale 9
- ommissis

8. Frequenza monitor di associazione o gruppo

8.1 FIR CB Servizio Emergenza Radio CB Ch 19


43 Ch 1
VHF 145.475 Mhz
UHF 460.400

8.2 Gruppo Comunale di Caselle Landi 43 Ch 1

8.3 Gruppo Comunale di S.Stefano Lod 43 Ch 2

8.4 Gruppo Comunale di S.Rocco al Porto 43 Ch3

8.5 Gruppo Comunale di Lodi Vecchio 433 Ch 16

ecc.

c) PROCEDURE DI UTILIZZO , moduli messaggi, registrazioni magnetiche, protocolli ecc. ad


esempio specificare che per la trasmissione di messaggi fra enti è indispensabile utilizzare il
modulo messaggi Mod. 57 della Presidenza del Consiglio dei Ministri , con le spegazioni per
una corretta compilazione, eventuali piccole procedure per gestire delle maglie complesse di
operatori radio ecc.

7 ESEMPIO PIANO COMUNALE DI CASALPUSTERLENGO

Nel piano Comunale oltre all’elenco delle risorse radio e delle procedure di attivazione dei
collegamenti di emergenza , vi è un piano delle frequenze a cui si devono attenere tutti gli enti e
tutte le organizzazioni che opereranno in emergenza nel territorio comunale.

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Estratto dal Piano Comunale di Casalpusterlengo

Reti alternative di radiocomunicazione di emergenza

Il comune dispone di un sistema radio affidato e gestito dai Vigili Urbani così composto :

frequenza operativa 168.350 Mhz

Stazione radio capomaglia sede comando VV.UU. Piazza della repubblica


Potenza W . :20
Antenna : collineare omnidirezionale
Sistema di alimentazione : rete 220 V più batteria tampone

Radiomobili 4

Portatili 2

Raggio di azione Sede con Radiomobili : 10 Km


Sede con portatili : 3 Km

Utilizzo Collegamenti ordinari e di servizio per l’attività di polizia municipale

Alla dichiarazione dello stato di preallarme viene attivata la sala radio comunale con compiti di capomaglia sulle
varie reti di radiocomunicazioni disponibili e che si renderanno disponibili nell’evolversi della gestione dell’emergenza.
Le apparecchiature radio, le antenne e i sistemi di alimentazione ausiliaria sono di proprietà della associazione di
volontariato F.I.R. CB – S.E.R. struttura provinciale lodigiana che tramite apposita convenzione allegata e parte
integrante del presente piano, ne garantisce la manutenzione e la piena efficienza e la disponibilità per le attività
indicate dal piano e ogni altra attività ritenuta necessaria al superamento dell’emergenza con operatori radio
specializzati in radiocomunicazioni di emergenza o radioamatori .

Stazione capomaglia Via Fugazza 23 , ex macello comunale , palazzina DIREZIONE

Antenne con cavi di discesa HF – 27 Mhz 5/8 onda, omnidirezionale


HF – 27 Mhz, collineare
HF – 6 Mhz e bande radioamatoriali, dipolo ½ onda
VHF – 43 Mhz, Gound Plane
VHF – 143/172 Mhz, collineare
UHF – 420/450 Mhz ½ onda
LARGE - 0.5 / 1200 Mhz, discona

Tipo e modello Frequenze potenza max


Apparecchiature radio fisse
CB 34 canali MIDLAND banda 27 Mhz 5W
Keenwod mod VHF/UHF 1/2/50 W
INTEK 43 Banda 43 Mhz 5W
Keenwood HF Bande HF max 100 W
TNC2 rete informatica PAKET

Apparecchiature radio portatili N° 2 Midland , 3 ch Banda 27 Mhz 5W


N° 2 Intek 43 Banda 43 Mhz 5W
N° 2 Laffayette 43 Banda 43 Mhz 5W
N° 3 Keenwood VHF 5W
N° 2 AoR VHF 5W

Apparecchiarure radio campale KLINGON 2 CB autolimentata tampone 5W

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Sistema di alimentazione Rete 220 V + UPS da 100 A in alternativa motogeneratore da 2.5 Kw

Estratto dal Piano Comunale di Casalpusterlengo

Piano delle frequenze :


Tipo e natura del collegamento di emergenza Banda o canale da utilizzarsi
Collegamento con sala operativa comunale VHF , 43 Mhz Ch 1

CB , ch 22
Collegamenti con squadre di volontari FIR in monitoraggio
del territorio oppure in veglia eventi a rischio
collegamenti con squadre di volontari FIR in ausilio a forze dell’ordine CB, Ch 09
per controllo degli accessi all’area E ( cancelli )

Collegamenti con organizzazioni di volontariato inviate dall’esterno . L.P.D. UHF 430 Mhz. canali vari
43 Mhz Ch 03
CB Ch 22
Collegamento con funzione TLC del gruppo S.A.R. del D.P.C.(ora Banda U.H.F. frequenza in funzione del numero di
agenzia) serie dell’apparecchiatura a disposizione del gr. SAR
VHF, 43 Mhz Ch 13
Collegamenti con tendopoli, aree di ammassamento soccorsi
Aree di ricovero, magazzini comunali
VHF, 43 Mhz Ch 1
Collegamento con caserma VVF, CC, Croce Casalese o
altri enti di soccorso necessari( tramite volontari op. radio FIR)
Collegamento Intercomunale con altre sale radio dei comuni limitrofi Guardamiglio 43 Mhz …
Non utilizzando la rete di COM Situazione al 30/03/2000 Somaglia CB Ch …
Codogno CB Ch 09
S.Rocco al Porto CB Ch 09
Santo Stefano L 43 Mhz Ch ..
Caselle Landi 43 Mhz Ch ..
Collegamento con la sala radio del Comune in cui si insedierà ( su CB Ch 09
decisione del Prefetto) il COM N° 3 ( ipotesi pianificata: Codogno) VHF 145.250 Mhz
Collegamento con la sala radio del CCS presso la Prefettura di Lodi VHF 145.250 Mhz
Collegamento con Sala Radio Regione Lombardia VHF Mhz 145.450

Collegamento con sala radio D.P.C. Roma HF


Collegamento con sala radio unità di crisi nazionale della FIR – SER HF
( Lido di Camaiore – Lu )

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Estratto dal Piano Comunale di Casalpusterlengo

PROCEDURA OPERATIVA

PREALLARME
In seguito alla dichiarazione da parte del Sindaco dello stato di PREALLARME COMUNALE

Il R.O.C. ovvero l’unità di crisi locale (UCL)


- Richiede l’attivazione della sala radio comunale mediante comunicazione immediata al numero telefonico H24
0338 7981731
o in caso di difficoltà (rete telefonica non operativa o altro ), tramite ulteriori telefonate o invio di staffetta (VVU o
personale UCL) ai numeri di reperibilità o indirizzi segnalati nell’allegato N° 15 dei volontari reperibili nel
Comune

- Predispone l’invio di modulo F (meglio se il ROC li conserva già compilati) firmato dal sindaco alla Prefettura per
le necessarie coperture di legge e per le autorizzazioni al distacco dal posto di lavoro dei volontari (art. 10,11
D.P.R. 613) di cui copia per conoscenza all’associazione FIRCB SER struttura provinciale lodigiana.

LA FIR CB struttura provinciale lodigiana


- Attiva il proprio piano d’emergenza con l’immediato richiamo in servizio dei volontari reperibili del circolo locale
(Laser) allo scopo di rendere operativa nel più breve tempo possibile la sala radio del comune di Casalpusterlengo.
- Invia un radiooperatore munito di radio portatile presso la presso la sala operativa comunale (sala giunta di piazza
del popolo )
- Predispone il CTM N° 01 ( centro trasmissioni mobile ) con attrezzature secondo le schede di intervento relative
all’evento previsto dalla dichiarazione dello stato di preallarme.
- Verifica tutti i collegamenti previsti dal piano delle frequenze
- Relaziona al più presto il responsabile della funzione telecomunicazioni e volontariato dell’U.C.L. il numero di
volontari mobilitati immediatamente, il numero dei volontari richiamabili in rinforzo e gli enti o organizzazioni
collegati sulle reti alternative di radiocomunicazione.

La funzione TELECOMUNICAZIONI/VOLONTARIATO
- Predispone la registrazione dei volontari e dei mezzi partecipanti alle operazioni (programma computer
EMERWIN)
- Predispone la gestione e l’archivio dei radiomessaggi
- Predispone gli attestati di partecipazione alle operazioni per i volontari che termineranno il servizio.

ALLARME
In seguito alla dichiarazione da parte del Sindaco dello stato di ALLARME COMUNALE

Il R.O.C. ovvero l’unità di crisi locale (UCL )


- Richiede l’attivazione della sala radio comunale mediante comunicazione immediata al numero telefonico H24
03387981731 o in caso di difficoltà (rete telefonica non operativa), tramite invio di staffetta ( VVU o personale
UCL) agli indirizzi segnalati nell’allegato N° 15 di volontari reperibili nel Comune allo scopo di comunicare
all’associazione l’avvenuto stato di allarme comunale.
- Predispone l’invio di modulo F ( meglio se il ROC li conserva già compilati) firmato dal sindaco alla Prefettura per
le necessarie coperture di legge e per le autorizzazioni al distacco dal posto di lavoro dei volontari ( art. 10,11
D.P.R. 613) di cui copia per conoscenza alla associazione FIRCB SER struttura provinciale lodigiana.

LA FIR CB struttura provinciale lodigiana


- Attiva il proprio piano di emergenza con l’immediato richiamo in servizio dei volontari reperibili del circolo locale
(Laser) e degli altri circoli della provincia di Lodi allo scopo di rendere operativa nel più breve tempo possibile la
sala radio del comune di Casalpusterlengo e un congruo numero di volontari per le operazioni richieste dallo stato
di emergenza dichiarato
- Invia un radiooperatore munito di radio portatile presso la presso la sala operativa comunale (sala giunta di piazza
del popolo )

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- Predispone tutti i CTM ( centro trasmissioni mobile ) con attrezzature secondo le schede di intervento relative
all’evento previsto dalla dichiarazione dello stato di allarme
- Verifica tutti i collegamenti previsti dal piano delle frequenze
Estratto dal Piano Comunale di Casalpusterlengo

- Raduna tutti i volontari presso il Centro di Coordinamento FIR SER di Via Fugazza formando squadre omogenee
in funzione dell’intervento previsto dalla dichiarazione dello stato di allarme.
- Relaziona al più presto il responsabile della funzione telecomunicazioni e volontariato dell’U.C.L. il numero di
volontari mobilitati immediatamente, il numero dei volontari richiamabili in rinforzo e gli enti o organizzazioni
collegati sulle reti alternative di radiocomunicazione.
- Manda comunicazione alla propria struttura regionale FIR CB LOMBARDIA allo scopo di predisporre eventuali
invii di volontari in rinforzo dalle provincie limitrofe.

La funzione TELECOMUNICAZIONI/VOLONTARIATO
- Predispone la registrazione dei volontari e dei mezzi partecipanti alle operazioni (programma computer
EMERWIN)
- Predispone la gestione e l’archivio dei radiomessaggi
- Predispone gli attestati di partecipazione alle operazioni per i volontari che terminano il servizio.

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