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Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno IV – Numero 12 – Settembre 2021 – Direttrice Responsabile Valentina

Dolciotti

Valentina Dolciotti
COVER STORY, ADELE CAMBRIA
because words matter

DECA
DIVERCITY

WHAT

E
T
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ABOU ?
GRANDANGOLO

Emile Guillemot @emilegt

2 | DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 |3


INDICE
48 UNA STORIA VERA PAGINA CON VISTA Paola Suardi

50 LA PAROLA DI OGGI: MAGISTERO CASSIOPEA Valeria Cantoni Mamiani

54 ALLA RICERCA DELLA DIVERSITÀ Agos

06 I PICCOLI CANTORI DI MILANO


Redazione 56
IL NOSTRO SHADOW BOARD
Angelini Pharma

08 Carolina Lucchesini
ESISTE UN’ETÀ IN CUI SI SMETTE
58 Banca d’Italia
IL MENTORING IN BANCA D’ITALIA

I MANDARINI
DI ESSERE DONNE?
60
FATTORE GENERAZIONALE
Baker Hughes

10 LE PAROLE DEL SENTIRE COMUNE


Alexa Pantanella

62 Chiesi
Editoriale, Valentina Dolciotti JOY
11 L’ETÀ DELL’ORO (E DINTORNI)
Nicola Palmarini

64

A
Deloitte
- Santiago - gli disse il ragazzo mentre risalivano la oggi, le coorti di nascita che vengono utilizzate per una classifi- IL POTERE DELL’ALLYSHIP
riva dal punto sul quale era stata sistemata la barca. cazione utile in ambito sociologico e statistico, sono le seguenti: 12 ASSOCIAZIONE FACCIAVISTA
Redazione

66
INCONTRO TRA GENERAZIONI
Dow
- Potrei ritornare con te-. Il vecchio aveva insegnato a Senior (nati dal 1926 al 1945), Baby boomer (nati dal 1946 al 1964),
pescare al ragazzo e il ragazzo gli voleva bene. Generazione X  (nati dal 1965 al 1979), Generazione Y  (o Mille- 14

Silvia Camisasca e Irene Canfora
IL DIRITTO ALLA CONSAPEVOLEZZA
ALIMENTARE DEI BAMBINI? 68 MENTORING Fastweb
- No - disse il vecchio. - Sei su una barca che ha fortuna. nials, nati dal 1980 al 1994) e Generazione I (nati dal 1995 al 2015).
Resta con loro.-

Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway, 1952


La convivenza positiva e creativa tra generazioni è un tema che interessa tutte
e tutti, famiglie, società, istituzioni, scuole, sport, imprese… 16 EDUCAZIONE AFFETTIVO-SESSUALE
Elena Mozzo
70 IN ASCOLTO Findomestic

Se ne sono rese conto anche le aziende che, non di rado, ospitano fra le proprie
mura (ormai virtuali) almeno tre generazioni di dipendenti allo stesso tempo. 18 LETTERAa DI UNA PROFESSORESSA
Nicole Riv
72 INTER GENERATIONAL LEARNING
Generali

Al netto delle esperienze di vita privata, del carattere, delle scelte specifiche, le
persone nate nello stesso periodo storico condividono, almeno in parte, un’e- 20 CARRÀ, RAFFAELLA
Valentina Sorbi
74 GENERAZIONE Z Janssen

ducazione e una formazione che potremmo definire collettive e che ne hanno


forgiato la memoria e il pensiero; appartengono a una cultura (rafforzata da 22 TROVARE LA PROPRIA STRADA 76 BASEMENT CAFÈ BY LAVAZZA
Véronique Fabbri-Balduzzi, Daria Dall’Igna Lavazza

24 DIVERSITY ROMA 78 DIVERSITÀ CHE GENERA VALORE


un’eventuale corrispondenza geografica) che ne contraddistingue riferimenti Stefano Di Niola Manpower
(musicali, letterari, politici…) e che, quindi, le rende simili sotto certi aspetti.

25 VOTO AI SEDICENNI 80 UN PATTO TRA GENERAZIONI


Anche per questo motivo trovo che abbiano gran valore tutti quei progetti Antonio Rotelli Mutti
che mettono in relazione fra loro persone appartenenti a generazioni diverse,

26 NEXT GENERATION 82 CONNETTERE CINQUE GENERAZIONI


siano essi focalizzati o meno su un progetto specifico, su uno scambio di ruolo Fondazione Libellula NielsenIQ
lavorativo o sulla semplice conoscenza reciproca: ogni persona, infatti, metterà

28 CO-HOUSING 84 iTALent
in gioco un vissuto differente e unico, avrà sistemi e corollari di riferimento spe- Fondazione Comunità Comasca Onlus Pfizer
cifici e peculiari che potranno arricchire sia l’altro/a, sia la relazione e quindi se
stessa, nella relazione.
Non so se vale sempre, ma di certo vale spesso. 30 INTERVISTA A BEATRICE UGUCCIONI
Redazione
86 L’AGILITÀ EMOTIVA Sanofi

Nel rapporto docente/discente, nonna/nipote, mentor/mentee, mastro/appren-


dista, allenatore/giocatrice, dominus/praticante, capo scout/lupetto… si gioca 32 FONDAZIONE HUMAN AGE INSTITUTE
Redazione
88 INVECCHIAMENTO E LAVORO
Seltis Hub

una differenza d’età che è sì profonda, ma non senza fondo, uno spazio di
conoscenza fluido e reciproco, una piccola una danza. 33 CO-STANZA
Michelina della Porta
90 GENDER EQUALITY Snam

Ho letto che J.M. Twenge, docente di Psicologia alla San Diego University e au-
trice di molti saggi sull’adolescenza, propone queste otto tendenze per defini- 34 ADELE CAMBRIA
Cover Story
92 GENERE E GENERAZIONI
Sodexo

re la generation-i, ovvero i nostri piccolini e piccoline: immaturità, iperconnes-


sione, incorporeità, instabilità, isolamento, incertezza, indefinitezza, inclusività. 38 IL MALTRATTAMENTO ALL’INFANZIA
Redazione
94 WHEN WOMEN LEAD, CHANGE HAPPENS
State Street

Parecchia “roba”, mi sembra. Non credo di essere totalmente d’accordo con


queste caratteristiche, penso però che, almeno una volta, per un motivo o per 40 OLIVETTI OLTRE LE GENERAZIONI
Gianluca Cabula
96 INTERVISTA A FRANÇOIS PINTE
Synergie

l’altro, ogni generazione abbia attraversato queste fasi. E se non tutte, molte.
Perciò mi astengo dal giudizio verso chi è più giovane o più anziano/a, io che 42 LO SFRUTTAMENTO MINORILE
MANDELA
98 GENERAZIONE T
Silvia Camisasca TikTok

mi trovo esattamente a metà, e cerco di lasciare alla danza lo spazio che serve
per avere inizio e, anche, per evitare di calpestarci i piedi, poiché la vita attra- 43 EDUCARCI AD ESSERE NOI STESSE
OFELIA
100 WHAT’S IN A NUMBER?
Lucio Guarinoni BOLLETTINO PER NAVIGANTI Rose Cartolari

versa così tante fasi che ciò che è vero oggi potrebbe non esserlo più domani
e mi piace pensare che tutte e tutti siamo state (o saremo) il vecchio Santiago 44 ROGER WATERS
DIVER SOUND
101 DECENNALI
Davide Sapienza RISO E SETA Alessia Mosca

raccontato da Hemingway, che dorme e sogna i leoni e, allo stesso tempo, il


giovane pescatore che, seduto accanto a lui, lo guarda sognare. 45 IL GIOVANE HOLDEN
BOVARY
102 PNRR
Silvia Rota Sperti POINT BREAK Valeria Colombo

46 OLTRE AL GENERE
STILE PURO
103 LA DIVERSITÀ DI GENERAZIONI IN AZIENDA
Angela Bianchi UNLIMITED VIEWS Claudio Guffanti

47 TRA PARI. LE CULTURE DELL’INFANZIA


CONTRO SPAZI
106 Appuntamenti
Elena Luciano
DA NON PERDERE

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A cura della Redazione

IL CORO DEI
PICCOLI CANTORI
DI MILANO
Un’esperienza di vita,
canto e musica dal 1964

I
l coro non è solo un insieme di voci. È, anche, un insieme Perché il coro non è solo un insieme di voci; nel coro si so-
di storie, di vissuto, di amicizia e di diversità. Ne è la prova vrappongono anche le storie e le vite.
il Coro dei Piccoli Cantori di Milano, un coro di voci infan- “Quando canto sono felice perché cantiamo tutti insieme,
tili che, da quasi sessant’anni rappresenta una delle realtà con molte persone”, racconta Chiara, entrata nei Piccoli Can-
artistiche più importanti del capoluogo lombardo. tori a soli 4 anni e oggi 12enne. “È bello perché è un gruppo
Fondato nel 1964 da Niny Comolli, il coro, oggi diretto da in cui ognuno sa quello che deve fare. La cosa più bella è sta-
Laura Marcora, è composto da quasi novanta bambini e re tutti insieme. Nonostante le differenze di età e le diversità
bambine, provenienti da contesti sociali e famigliari tra loro siamo un bel gruppo, molto unito”.
molto differenti. “Chiara – aggiunge la mamma Silvia – non ha mai voluto fare
L’Associazione dei Piccoli Cantori, infatti, mira alla valorizza- la solista. Ci sono stati brani e concerti in cui ha cantato come
zione delle potenzialità canore attraverso lo studio del canto, solista, ma per lei cantare è cantare nel coro”. Sottolinea an-
con attenzione alla dimensione sociale e umanamente co- che il grande arricchimento umano ricevuto: “Nel corso degli
struttiva dell’esperienza musicale. anni abbiamo condiviso serate, pomeriggi al parco, momen-
L’esperienza corale costituisce, per molti bambini che pro- ti di svago. Si sono create amicizie sincere. Abbiamo avuto
vengono da situazioni di disagio (ad esempio appartenenti a modo di conoscere famiglie provenienti da Sri Lanka, Filip- E il concetto dell’inclusione viene sottolineato anche dalle savo di essere brava a cantare, credevo anzi di essere stona-
una famiglia a reddito basso o di origine straniera), lo stru- pine, Cina. Nonostante le diversità – sottolinea – una volta parole di Francesca, oggi studentessa universitaria a Riga ta. Poi sono stata selezionata per il Coro nel corso di un’au-
mento per superare stereotipi e difficoltà che incontrano nei arrivati al coro, i bambini diventano tutti uguali”. (Lettonia), che dagli 8 ai 13 anni è stata un Piccolo Cantore: dizione nella mia scuola”. “Da quando faccio parte del coro
propri percorsi di integrazione. “Quando ero nel coro, con me c’erano bambini di tantissime mi sento una vera musicista, adesso faccio anche una scuola
È il talento la chiave per entrare a far parte dei piccoli cantori etnie, ma quando ero bambina non ho mai fatto caso a que- media musicale, suono la chitarra e sono molto brava!”.
di Milano: ogni anno, la direttrice Laura Marcora seleziona - sta “diversità”. Non ho mai dato importanza al colore della A Nethuki, come a molti altri bambini e bambine nel corso
attraverso audizioni nelle scuole o oratori - i bimbi con una pelle, agli abiti dei loro genitori, ai background differenti delle degli anni, il coro ha regalato un’occasione che, altrimenti,
forte musicalità e una predisposizione naturale al canto. Le famiglie. Per me erano i bambini del coro”. non avrebbero avuto. “Se Laura (la direttrice del coro, ndr)
selezioni avvengono anche nelle zone periferiche della città, “Quando sei un bambino – aggiunge ancora Francesca - non non fosse venuta a fare le audizioni in classe - continua
contribuendo all’ingresso di bambini di ogni ceto sociale e fai caso a queste distinzioni: se penso ad allora, non ho mai Nethuki - non avrei mai fatto una scuola di canto e non avrei
nazionalità. Ed è proprio la capacità del Coro di superare i li- dato peso alla “diversità”, credo sia una cosa a cui magari fai mai iniziato a cantare. Adesso mi piacerebbe che anche mio
miti posti dalle condizioni di partenza la vera ricchezza vocale caso quando cresci”. fratello più piccolo iniziasse a cantare nel coro, ma ha ancora
e culturale dei Piccoli Cantori di Milano “Il coro ha regalato a me e ai miei amici esperienze straordi- dei problemi con le parole in italiano”.
Ogni anno oltre il 30% delle famiglie dei bambini non può so- narie: siamo stati in concerto a Palermo per esibirci in una “Dirigo il coro dal 1986”, racconta Laura Marcora “e in oltre 30
stenere la quota richiesta per le lezioni, ma il Coro, da sem- commemorazione in onore di Giovanni Falcone, ci siamo esi- anni ho visto passare centinaia e centinaia di bambini, tra loro
pre attento all’inclusione, grazie alle donazioni di enti, aziende biti al Quirinale, abbiamo cantato in molte trasmissioni tele- diversissimi. Ma c’è sempre stato un filo rosso comune tra tutti
e privati, assicura comunque a questi bambini la possibilità di visive. È stata una esperienza che mi ha cambiato, insegnan- i piccoli cantori: la passione per il canto e il talento. Nello spirito
coltivare il proprio talento. Ma il coro non è esclusivamente can- domi a rapportarmi con tante persone differenti”. del coro è questo che conta e, per questo, la nostra associa-
to: l’attività corale, infatti, assicura ai bambini provenienti da Anche i Piccoli Cantori di oggi sottolineano l’impatto dell’e- zione vuole offrire a tutti le stesse possibilità e occasioni, supe-
famiglie straniere una ricchezza ancora maggiore: la possibilità sperienza del coro sulle loro vite. rando i limiti legati alle situazioni economiche, sociali e culturali
di sentirsi parte di un gruppo, favorendo l’integrazione dei bam- “Quando sono al coro mi sento importante – dice Nethuki, delle famiglie di provenienza”.
bini (e dei genitori) nel tessuto cittadino della metropoli. 13 anni, nata da genitori originari dello Sri Lanka. “Non pen- www.piccolicantori.com

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Carolina Lucchesini

ESISTE UN’ETÀ IN
CUI SI SMETTE DI
ESSERE DONNE?
Intervista a Stéphanie Chuat,
regista di Ancora donne, documentario
che racconta il mondo invisibile delle
donne over 60 e della loro intimità.

L
’ageismo è la discriminazione del nostro secolo, è Io e Véronique lavoriamo nel teatro e, negli anni, abbiamo Le donne che raccontate hanno legami tra loro nella vita reale? Quali sono le cose più potenti che emergono dal film e dai
trasversale e subdola, colpisce tutti e tutte, indif- notato che la maggior parte del pubblico dei nostri spettacoli Le nostre protagoniste non si conoscevano prima del film. racconti delle donne?
ferentemente dalle condizioni sociali o economi- erano donne over 60. Un’altra cosa che ci ha fatto riflettere è Per trovarle abbiamo lanciato una call durante un program- Quando abbiamo iniziato a girare non avevamo idea che il film
che. 
La nostra cultura è impregnata di gerontofobia, che superati i 55 anni vedevamo solo donne che frequentano ma tv, abbiamo lasciato il nostro contatto e centinaia di don- potesse andare in questa direzione. È un film documentario,
le parole che usiamo nel nostro quotidiano (“nonostante la altre donne della stessa età. Questa separazione tra i generi ne hanno risposto. Quando chiamavano, ci ringraziavano quindi ci siamo affidate all’osservazione e alle parole delle no-
tua età”, “riesci ancora a…”, “sei vecchia”) raccontano l’in- ci ha un po’ spaventate e ha aperto a domande che, poi, dicendo “Grazie perché ci sentiamo invisibili, come se non stre protagoniste. Realizzando le interviste, ci siamo accorte
vecchiamento come un problema, qualcosa da cui sfuggire. hanno portato al film. fossimo più parte della nostra società”. Abbiamo fatto le pri- che il tema più potente, per loro, era l’amore. Sentivamo che
C’è di più: l’ageismo è ancor più subdolo e feroce quando si me selezioni tramite interviste e abbiamo individuato cinque si illuminavano quando parlavano di amore, perché è un sen-
riferisce alla sessualità e al corpo, soprattutto delle donne, donne. Si sono incontrate esclusivamente quando abbiamo timento che attraversa davvero ogni età. Allora siamo andate
come racconta Ashton Applewhite nel suo “Manifesto contro mostrato loro il film, per la prima volta, ed è stato un mo- in quella direzione. Cosa significa amare, essere amate, avere
l’ageismo”. Il corpo delle donne, che fino ai 50 anni viene mento incredibile di confronto e sostegno reciproco. Da lì in una vita sessuale attiva oppure sentirsene private?
misurato e giudicato secondo i canoni estetici della perfe- avanti tra alcune è nata una bella amicizia.
zione, improvvisamente diventa inesistente, accessorio, invi- Come siete riuscite a convincere le protagoniste a mostrar-
sibile. 


Il documentario sulla sessualità delle over 60 “An- Il film è ambientato in Svizzera, ma il tema è talmente tra- vi la loro intimità?
cora donne” di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond apre sversale che avrebbe potuto essere girato in qualunque al- Queste donne avevano il desiderio di raccontarsi, volevano
la porta sull’intimità di cinque sessantenni alle prese con la tra parte del mondo. Qual è stata la risposta del pubblico testimoniare qualcosa. Per questa ragione hanno deciso di
loro battaglia contro la solitudine, in un’età della vita in cui fuori dalla Svizzera? “mostrare in camera” la propria vita, le proprie paure, il pro-
gli uomini sono scomparsi dai loro universi affettivi. Messe È stato molto difficile ottenere finanziamenti per questo film prio quotidiano. Era la prima volta che si facevano riprende-
nell’angolo dell’invisibilità dai tanti pregiudizi e stereotipi che perché nessuno trovava interessante il fatto che raccontassi- re: hanno trovato il coraggio poiché avevano davvero voglia
vedono questo tempo di vita con una sola lente: quella dell’i- mo la vita di donne “normali”, over 60 per di più. Volevano che di comunicare al mondo, alla società in cui vivono.
nevitabile viale del tramonto, in cui si vive solo di bisogni, non rappresentassimo delle eroine oppure storie straordinarie di
di sogni, desiderio voglia di mettersi in gioco e cambiare.
 Le donne normali. In quel momento ci siamo accorte di quanto
cinque protagoniste di Ancora Donne ci mostrano e insegna- le donne over 60, i loro bisogni, i loro sogni, i loro corpi siano
no che non è l’età a definire cosa sia giusto o possibile, ma invisibili nel nostro Paese. 
Quando il film ha iniziato la sua di-
come decidiamo di vivere ogni fase della vita, fatta di molti stribuzione abbiamo visto come questo tema sia trasversale
CAROLINA LUCCHESINI, 1984 .
Giornalista e Media Strategist.
condizionamenti culturali e sociali. a ogni cultura: le donne, in Europa come negli Stati Uniti, si Si occupa di comunicazione strategica, storytelling e
sentivano connesse con le “nostre” protagoniste perché si ri- documentari. Facilita la relazione tra persone e organizzazioni
Stéphanie Chuat, regista di Ancora Donne, qual è il motivo conoscevano nei racconti, hanno colto l’universalità del tema con la tecnologia e il pensiero strategico. È fondatrice della
STEPHANIE CHUAT, regista. Storytelling Agency Puntozero.
per cui avete deciso di girare questo film? dell’età e del sentimento di invisibilità.

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Alexa Pantanella Nicola Palmarini

LE PAROLE DEL L'ETÀ DELL'ORO


SENTIRE COMUNE (E DINTORNI)
A G
lzi la mano chi non ha mai detto o sentito dire frasi dell’udito sia rappresentato sui mezzi di informazione, analiz- iusto un mese fa Repubblica titolava: “Vanessa sata sull’osservazione della realtà demografica del pianeta,
come “Ma mi segui, o sei sorda?”, oppure “Sembri zando oltre 650 articoli pubblicati sulla carta stampata e nel Ferrari oltre il tempo e la storia: a trent’anni ar- muovere un passo oltre questo sterile conflitto generazionale
sorda come mia zia Erminia”. Possiamo dire che web in Italia, nell’arco di due anni. gento nel corpo libero”. Trent’anni, ovvero – s’in- e lanciare l’unico messaggio di senso per disegnare il futuro
sono, purtroppo, parole abbastanza comuni. Quello che è emerso è che il tema del calo uditivo legato all’età tenda per chiarezza – vecchia. che abbiamo davanti: farlo insieme.
E che ruolo ha il linguaggio che utilizziamo nel perpetuare o (presbiacusia) è poco trattato sulla carta stampata, che si con- Contemporaneamente, sulla stessa testata, nell’articolo “Lo A mio avviso non è vero, come sostiene Polito, che “non fare-
aiutare a superare gli stereotipi e lo stigma che ancora oggi centra invece sulle tematiche legate alla sordità o, in generale, sentite l’urlo dei giovani?”Riccardo Luna celebrava la gioven- mo un altro «miracolo economico» senza i giovani”. Io credo
circondano il tema dell’udito e del calo uditivo? alle situazioni di difficoltà uditiva nelle generazioni più giovani. tù di Tamberi (29) e Jacobs (26), simboli di una generazione che non lo faremo se non coinvolgeremo sistematicamente e
Per rispondere a questo interrogativo e per individuare linee In più, l’analisi testuale ha evidenziato, spiega Manzi che (quale?) del “cambiamo tutto”. con un progetto strategico “giovani” e “vecchi”.
guida di lavoro, è stato realizzato un progetto di ricerca, nato “il linguaggio giornalistico si discosta molto da quello collo- Dalle pagine del Corriere gli faceva eco Antonio Polito: “Lo Soprattutto in Italia, secondo Paese più anziano al mondo!
dalla collaborazione tra il Centro Ricerche e Studi dell’azien- quiale, prediligendo l’utilizzo di un lessico ricco e articolato sport dispone di tutti e tre i fattori-chiave del successo nel Nulla di cui vergognarsi. Anzi. Se avessero organizzato un fe-
da Amplifon e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Mila- dove prevalgono termini medici, tendenzialmente freddi (es. mondo di oggi: è giovane, è inclusivo, è meritocratico”. stival dell’incontro e dello scambio tra generazioni, anziché la
no, grazie al terreno di incontro creato da Diversity & Inclu- paziente, ipoacusia, acufene, disturbo, malattia)”. Proviamo a capirci: Hend Zaza o Kokona Hiraki erano a Tokyo celebrazione di una non meglio precisata età giovane, forse
sion Speaking (organizzazione che si dedica alla diffusione e La seconda fase di ricerca aveva l’obiettivo di comprendere se forti dei loro 12 anni, dunque, cosa sarebbero? Perché se avrebbero dato un consiglio, implicito ma strategico, a que-
alla ricerca in tema di linguaggi inclusivi). e come il linguaggio tecnico/medicalizzante, utilizzato dai me- loro fossero le “giovani”, tutti gli altri allora sarebbero irri- sto (e a molti altri) governi, suggerendo che il futuro non si
Progetto di cui sono personalmente molto fiera, proprio per dia, potesse influenzare gli atteggiamenti nei confronti del calo mediabilmente “vecchi”. Senza tirare in ballo altri olimpionici disegna più pungolando l’ennesimo conflitto sociale o una
l’attenzione che ho deciso di dedicare alle parole che fanno dell’udito e delle soluzioni acustiche. I risultati non lasciano come Kevin Durant (32), April Ross (39), Mary Hanna (64). guerra tra generazioni (secondo Stan Druckenmiller: c’è già
quel sentire comune, a cui spesso prestiamo meno attenzio- dubbi: le persone mostrano atteggiamenti più favorevoli quan- Possiamo dunque dire che lo sport è “giovane” (e dunque per stata e i ragazzi l’hanno persa), ma creando una piattaforma
ne di quanto sarebbe utile fare. do leggono un articolo su questo tema scritto in un linguaggio il sillogismo di Polito di “successo”)? La domanda è, ancora intergenerazionale capace di “mettere la freccia”, riunire un
Iniziamo con qualche numero. Oggi il fenomeno del calo uditi- colloquiale e comune, piuttosto che tecnico-medicale. una volta: che cosa è “giovane”, cosa è “vecchio”? E, soprat- Paese di campanili (anche demografici) e far vedere al resto
vo interessa 7,3 milioni di persone (il 12% della popolazione Lo studio ha voluto anche analizzare il ruolo del linguaggio uti- tutto, cosa aggiunge l’età a una narrazione? Valgono di più o del mondo che il “next generation fund” in grado di plasmare
italiana) ed è destinato a crescere del 55% nei prossimi 30 lizzato dalla classe medica nell’affrontare questo argomento. di meno quelle medaglie? la forma dell’innovazione dei prossimi cinquant’anni è fatto
anni, arrivando a coinvolgere 11 milioni di persone. Se a questi Ecco il risultato: quando si interagisce con il personale sanita- Lo chiedo a Luna e Polito (tra l’altro, autore di un bel saggio sull’in- dall’All Generations Party.
numeri aggiungiamo anche la rete familiare e amicale (che può rio, l’utilizzo di un linguaggio tecnico, che include parole me- vecchiamento) perché vorrei mi spiegassero come la vedono loro: Mentre Orietta Berti, Ornella Vanoni e Gianni Morandi duet-
essere coinvolta) possiamo immaginare la portata - a livello di diche, favorisce atteggiamenti positivi nei confronti del tema dove si pone la linea che separa giovinezza e vecchiaia nello tano con degli pseudo o veri giovani a sancire la sacrosanta
numeri e non solo - che questo fenomeno comporta. e delle soluzioni possibili. sport e, dunque, stando alla loro analogia, nella vita? verità che - in fondo - la vita è tutta un remix, solo un remix,
Eppure, è un tema di cui si parla ancora poco. E questo fa sì Quindi, per chi è nel mondo del giornalismo e ha l’opportu- I loro articoli sfruttano la giovinezza con quella fretta un po’ nient’altro che un remix, Luna rilanciava una sorta di “giovi-
che se ne sappia poco: ad esempio, quante persone hanno nità di raggiungere un’ampia fetta di popolazione coinvolta superficiale che ci ha portato fin qui, a celebrare ciò che gio- nezza, primavera di bellezza”. È un testo che ha da sempre un
sentito parlare di “ipoacusia” o “presbiacusia”, termini che dalla tematica, il consiglio è di farlo utilizzando parole che vane come buono, ciò che vecchio come cattivo, defunto in certo traino, indipendentemente dalla musica che ci si met-
identificano rispettivamente l’abbassamento della capacità avvicinino e familiarizzino, sostituendo “paziente” con “per- potenza ovvero socialmente ed economicamente inutile. ta sotto: che sia dei Led Zeppelin o del loro Euro-celebrato
uditiva legato a cause diverse e la riduzione della capacità sona”, “disturbo/malattia” con “condizione”, “ipoacusia” con Quella fretta un po’ di facciata che ho ritrovato durante “Next remix chiamato Måneskin. Nel suo pezzo sui valori giovanili
uditiva, specificatamente dovuta all’aumento dell’età? “riduzione/ calo” (non perdita) dell’udito. Gen It” un evento ammiccante (si può dire paraculo?) orga- dello sport Polito chiosava: “La nostra Costituzione, che pure
Il parlarne poco o, meglio, il parlarne attraverso alcune ter- Per la classe medica, da cui ci aspettiamo una rassicurazione nizzato a inizio estate che racchiudeva in sé quella collezione come è noto è la più bella del mondo, non contiene nemme-
minologie ricorrenti, fa anche sì che si perpetuino, appunto, più tecnica-medicale, bene, invece, usare un linguaggio che di stereotipi che ha incorniciato l’errore di prospettiva inne- no una volta la parola «sport»”. Non accorgendosi che nem-
distanza e stigma che, invece, un cambio del linguaggio può vada in questa direzione. scato dal Next Generation Fund e che ha dato vita a un frain- meno la parola “età” appare nell’articolo 3 della suddetta
aiutare a superare. E, per tutte le altre persone che si trovano a fare battute sul tendimento su “chi” sarebbe il futuro, a “chi” apparterrebbe bellissima, laddove si parla di discriminazioni. Eppure anche
Le evidenze della ricerca “Le Parole del Sentire Comune” - con- sentirci poco, fermiamoci un po’ di più a chiederci se sia una il futuro, “chi” dovrebbe costruire il futuro e “chi” dovrebbe questa discriminazione esiste, si chiama ageismo. È tanto dif-
dotta in due fasi e coordinata dalla Prof.ssa Claudia Manzi, Or- battuta che fa veramente ridere. O se, forse, fa ridere solo noi. beneficiare di questo futuro. fusa quanto inconscia al punto che nessuno si prende la briga
dinaria di Psicologia Sociale dell’Università Cattolica del Sacro L’evento, organizzato da Repubblica, era demagogico e un di combatterla. Anzi.
ALEXA PANTANELLA, anno di nascita: porto il 38,5/39 a
Cuore - consentono di trarre conclusioni chiare su questi aspetti. seconda delle scarpe. Titolo di studio: Studio le conseguenze tantino anacronistico perché cercava di celebrare “questo
Nella prima fase della ricerca, già pubblicata sulla prestigio- che provocano le parole. Job title: Esperta in linguaggi inclusivi urlo” di ribellione dei giovani (Gianmarco Tamberi?) contro
sa rivista scientifica internazionale “The Journal of Language e Fondatrice di Diversity&Inclusion Speaking. i vecchi (Vanessa Ferrari?), anziché provare, finalmente, ad NICOLA PALMARINI, UK National Innovation Centre for
www.diversityspeaking.com Ageing Director
and Social Psychology”, si è analizzato come il tema del calo andare oltre al consenso facile e suggerire una narrativa ba-

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A cura della Redazione

ASSOCIAZIONE
FACCIAVISTA
L’arte come progetto educativo innovativo

F
acciavista è un progetto di inclusione sociale che ha solo creare oggetti artistici venduti tramite i social (o, talvol-
l’obiettivo di individuare e sostenere le peculiari abi- ta, creati su commissione), ma anche avviare collaborazioni
lità artistiche di persone con disturbo dello spettro con aziende, con il duplice intento di ampliare le tipologie di
autistico. Prende il via nel 2018 a Monza a partire prodotti artistici affrontate dai ragazzi e di dar loro modo di
dal vissuto di una famiglia, quella di Matteo Perego e di Melis- iniziare ad approcciarsi a realtà aziendali.
sa La Scala e di loro figlio Alessandro, un adolescente con un Una delle prime collaborazioni è stata quella con un’azien-
disturbo dello spettro autistico; dalla loro esigenza di immagi- da produttrice di vini, la Ermanno Costa Cascine Spagnolo,
nare un futuro per questi giovani che stanno arrivando al com- che ha chiesto la progettazione di un’etichetta per un Barbe-
pletamento del loro percorso di studi “istituzionale”. Dopo la ra d’Alba DOC. Il brainstorming è partito da una domanda:
scuola dell’obbligo, infatti, non esiste più alcuna offerta volta “Ragazzi, cos’è per voi il vino?”. E l’etichetta riporta la loro
a trovare un percorso per aiutare questi ragazzi a emanciparsi risposta, geniale nella sua disarmante semplicità: “È da bere”.
dalle proprie famiglie – famiglie accomunate, per questo mo-
tivo, dalla paura del futuro.
L’idea alla base del progetto è di applicare un percorso arti-
stico contemporaneo guidato da David De Carolis, docente
L’idea alla base L’etichetta è stata poi rielaborata dal Professor De Carolis dal
punto di vista grafico ed estetico e il risultato è un ottimo con-
rigenti, con un approccio spostato verso la comprensione, per
favorire una maggiore sensibilizzazione e una maggior aper-
di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico Modigliani di
Giussano che, collaborando con i ragazzi, indirizza e coordina
del progetto è nubio tra mente tipica e mente atipica. La onlus è sempre alla
ricerca di nuove collaborazioni di questo tipo, all’insegna della
tura mentale. Sempre più spesso, infatti, le aziende parlano
di inclusione, ma sono ancora troppi i casi in cui resta solo un
gli sforzi per arrivare a prodotti che abbiano un valore arti-
stico a sé stante. L’obiettivo è creare opere che seguano una di applicare un ricchezza insita nel concetto di co-creazione.
Ma le aziende possono essere coinvolte anche a un livello di-
obiettivo di facciata, senza una reale applicazione all’interno
dell’azienda. È invece fondamentale gratificare e rispettare la
propria linea estetica coerente, utilizzando gli strumenti e le
risorse che si hanno a disposizione, opere che abbiano un percorso artistico verso e, forse, ancora più importante. La metodologia innova-
tiva usata in laboratorio per favorire l’interazione tra i ragaz-
dignità di queste persone come di tutte le fasce fragili, smet-
tendo di vederle come un problema e un peso e consideran-
mercato e che dunque rispettino standard qualitativi elevati.
Non si tratta, quindi, di accontentarsi di semplici lavoretti che contemporaneo zi e la loro creatività potrebbe, infatti, essere spendibile con
successo in altri contesti, tra cui per l’appunto quello della
dole, invece, come l’opportunità che rappresentano.
I ragazzi autistici, per esempio, sono spesso dotati di una
sono acquistati “per pietà”, cosa che purtroppo succede anco-
ra troppo stesso nei percorsi di arte terapia. guidato da David formazione aziendale, sia per i dipendenti “normotipici” che
per quelli con vari gradi di disabilità. Il connubio che, come
grande creatività e in un Paese come l’Italia, che sulla creativi-
tà fonda molta della sua ricchezza, possono essere un valore
Al progetto partecipa un piccolo gruppo di sei adolescenti, se-
lezionati tenendo conto di quelle che sono le loro caratteristi- De Carolis, che nel caso dell’etichetta del vino, si crea tra la mente tipica e
la mente atipica permette infatti di andare oltre i limiti, spes-
aggiunto importantissimo, se inseriti e coinvolti rispettandone
le peculiarità.
che e modalità di interazione. I ragazzi sono impegnati per due
ore, in un ambiente strutturato per aiutarli nell’organizzazione collaborando con so inconsapevoli, posti dalle nostre convenzioni, dando vita
a una molteplicità di punti di vista e di approcci che non può
C’è ancora molta strada da fare, ma realtà come Facciavista,
seppur piccole e limitate a un determinato territorio, danno

i ragazzi, indirizza
e nella relazione, ma che al tempo stesso lascia spazio ai loro che portare ricchezza e creatività a beneficio delle aziende e un segnale importante di speranza per il futuro. Il prossimo
istinti e alle loro esigenze, in un clima famigliare e disteso. La delle persone. passo, quello fondamentale, sarà creare una rete di progetti

e coordina gli
metodologia si basa su tre cardini: la ritualità, i temi ricorrenti Uno dei temi fondamentali che il progetto di Facciavista mette inclusivi per esportare questo approccio educativo innovativo
e l’utilizzo di pacchetti di strumenti costruiti insieme ai ragazzi. in luce è che c’è ancora un grande problema di inclusione – nel maggior numero possibile di aziende.
Questa metodologia permette di rispettare le esigenze tipiche nell’ambiente scolastico prima ancora che in quello aziendale
delle persone con disturbi dello spettro autistico e, al tempo sforzi per arrivare – a causa di una fatica diffusa a comprendere e a valorizzare http://facciavista.com
stesso, costringe gli educatori e tutti coloro che interagiscono l’orizzonte della diversità. Ma questi ragazzi non resteranno
con i ragazzi ad adattare il proprio modo di vedere al loro, a prodotti di valore adolescenti per sempre, e c’è un gran bisogno che le azien-
scoprendo nuovi punti di vista, nuove prospettive. de si concentrino sempre di più sulla formazione dei propri
Di recente il progetto è entrato nella sua “fase due”: non artistico. dipendenti normotipici, e ancora prima dei loro manager e di-

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Silvia Camisasca e Irene Canfora

CHI TUTELA
IL DIRITTO ALLA
CONSAPEVOLEZZA
ALIMENTARE
DEI BAMBINI?
“S
ostanza destinata a essere ingerita da esseri Suppongo che un aspetto assai delicato riguardi regole e di un soggetto “mediamente informato e ragionevolmente sfera - poiché i minori subiscono comunque la persuasione di
umani”: così recita la definizione di alimen- obblighi imposti alle imprese. avveduto”, come ha più volte ribadito la giurisprudenza, campagne pubblicitarie - quella di interventi tesi a contenere
to forgiata dal diritto europeo nel 2002. Da Indubbiamente: si pensi, ad esempio, alle “nuove” indicazio- nell’interpretare le norme del diritto alimentare: un criterio la diffusione di prodotti non salutari.
sempre, il cibo, per sua stessa natura bene ni nutrizionali, che si collocano a metà strada tra l’evidenza valido in generale, ma non per i/le più piccoli/e, esposti/e, Come valuta l’adozione, discussa e discutibile, da parte
di consumo attentamente monitorato, anche per l’impatto di dati scientifici sull’efficacia nutrizionale stessa (oggetto di per altro, al rischio di una pubblicità spesso ingannevole e di alcuni Paesi europei dell’etichettatura a semaforo (nu-
sulla salute delle persone, finisce sulle nostre tavole in base verifica da parte delle autorità prima dell’immissione sul mer- aggressiva. tri-score), tesa a scelte alimentari più consapevoli?
a scelte alimentari quotidiane influenzate da tradizioni cultu- cato), l’impatto informativo e, nel contempo, attrattivo per il/ Se ogni età ha i suoi diritti, ciò vale, prima di tutto, per il diritto È uno stratagemma per semplificare visivamente caratteristi-
rali, dall’etica, dai ritmi di vita, dalla pubblicità e dalle infor- la consumatore/trice, come nel caso della dicitura “ad alto a una corretta alimentazione e si riflette, sul piano giuridico, che nutrizionali già obbligatorie sulle confezioni, ma per i/le
mazioni veicolate attraverso l’etichettatura dei prodotti. Tutti contenuto proteico”. L’altro aspetto riguarda gli interventi sull’esigenza di calibrare gli strumenti di tutela, soprattutto dei/ bambini/e, che non sono i/le diretti/e responsabili dell’acqui-
gli aspetti inerenti a sicurezza e informazioni sono divenuti pubblici tesi all’educazione alimentare: al di là delle informa- lle bambini/e, in qualità di consumatori/trici. Questo è senz’al- sto, occorre intervenire sulle diverse forme che canalizzano
centrali per il legislatore, soprattutto dopo le crisi alimentari zioni sul prodotto, si può intervenire attivamente mediante tro vero per i prodotti destinati ai/lle lattanti e ai/lle bambini/e la pubblicità, appositamente inserita nelle trasmissioni a loro
di fine millennio. campagne informative, anche nel campo dell’istruzione o nel- nella prima infanzia, che rispondono a una logica analoga a dedicate, i cui messaggi esaltano i prodotti “a rischio obesità”.
Quando tali alimenti sono destinati a consumatori/trici in- la definizione delle scelte dei pasti mensa. quella dei prodotti destinati a categorie di soggetti che richie- La direttiva europea sui servizi di media audiovisivi incorag-
consapevoli, come neonati/e o minori, occorrerebbe favorire Il parametro normalmente adottato per valutare la consa- dono un’alimentazione particolare: una disciplina specifica gia ora strumenti di soft law, codici di condotta delle impre-
una crescita che prevenga eventuali problematiche di salute pevolezza del/lla consumatore/trice, in ambito alimentare, è dell’UE si occupa della loro composizione ed etichettatura, se, “per ridurre efficacemente l’esposizione dei/lle minori”
e tesa a sviluppare una coscienza critica da consumatori/trici anche se l’acquisto e l’utilizzo saranno comunque mediati da sia alle “comunicazioni commerciali audiovisive di bevande
maturi/e. Per i prodotti alimentari una figura adulta. Le leggi sui divieti di vendita e somministra- alcoliche”, sia a quelle di “prodotti alimentari o bevande che
“Per i prodotti alimentari esiste ormai una legislazione con- zione di bevande alcoliche agiscono nella stessa prospettiva. contengono sostanze nutritive, la cui assunzione eccessiva
solidata, di matrice europea, che va dalle regole imposte alle esiste una legislazione Altra questione, ben diversa perché attiene al comportamen- nella dieta generale non è raccomandata” e il legislatore ita-
imprese in tutte le fasi di produzione e distribuzione, fino
all’informazione e alla comunicazione pubblicitaria” chiarisce
consolidata che va to dei/lle più piccoli/e nel consumo di determinati prodotti,
riguarda i cibi “spazzatura”, per i quali si rischia l’obesità.
liano ha totalmente accolto questa opportunità. Si tratta ora
di vedere come verrà data esecuzione alla delega, per dare
Irene Canfora, professoressa ordinaria di Diritto Agroalimen- dalle regole imposte Uno studio dell’OMS del 2021 segnala come in Europa il fe- attuazione alla normativa europea.
tare all’Università di Bari, tra le massime esperte europee in nomeno continui a essere preoccupante (4° report - WHO
materia, autrice di oltre 150 pubblicazioni scientifiche, sot- alle imprese fino European Childhood Obesity Surveillance Initiative). I/le SILVIA CAMISASCA, 1976, dottoressa in fisica nucleare
con dottorato in applicazioni fisiche ai beni culturali.
tolineando che “dal punto di vista giuridico, gli strumenti a
disposizione del legislatore, per favorire una corretta scelta
all’informazione e bambini/e subiscono gli effetti di pubblicità e immagini at-
trattive confezionate dal mondo dell’industria alimentare e
Giornalista professionista.

nutrizionale, interessano sia il versante delle imprese, sia le


misure pubbliche per orientare i/le consumatori/trici (di tutte
alla comunicazione indirizzate principalmente a minori. Un’adeguata risposta
legislativa dovrebbe agire in due direzioni: quella dell’educa-
IRENE CANFORA, 1970, professoressa ordinaria di diritto
agroalimentare ed esperta di diritto internazionale presso
le età) a scelte consapevoli” pubblicitaria zione alimentare sin dall’età scolare, e, al di fuori di questa
Università di Bari.

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Elena Mozzo

EDUCAZIONE
AFFETTIVO-
SESSUALE
Occasione di incontro
e confronto tra generazioni Credits photo Matteo Busetto (IG @chromaticdefibrillation)

“N
on sarà troppo presto?” è una delle obie- 6) Pubertà e conoscenza del proprio corpo Come concepita dall’OMS, l’educazione sessuale è un per- sono carenti di formazione in merito e si dichiarano poco o
zioni più frequenti alla proposta di intro- 7) Riproduzione corso a spirale che ha nel suo nucleo concetti cardine quali per nulla preparati.
durre corsi di educazione affettivo-sessua- 8) Infezioni sessualmente trasmissibili il rispetto di sé e dell’altro, il consenso e la comunicazione Costruire questa comunità educante è il senso e lo scopo
le nelle scuole dell’infanzia e primarie. Il assertiva. L’obiettivo ultimo è accompagnare bambini/e e delle attività che porto avanti in collaborazione con un grup-
timore è quello che affrontare tematiche quali l’orientamento
sessuale e l’identità di genere potrebbe causare confusione
Un ruolo adolescenti verso l’età adulta rendendoli provvisti/e di tutti
quegli strumenti essenziali a uno sviluppo psico-fisico equili-
po di educatori ed educatrici. Oltre a incontrare i/le ragazzi/e
nelle scuole per intraprendere percorsi di educazione affet-
o, ancor peggio, una sorta di indottrinamento delle giovani
menti.
fondamentale è brato e a difendersi dalle principali minacce che potrebbero
incontrare nel percorso di crescita: bullismo, cyber-bullismo,
tivo-sessuale, fin dalla scuola dell’infanzia progettiamo mo-
menti di formazione destinati ai genitori e alle diverse figure
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce così
l’educazione sessuale: “Un processo basato sull’insegnamen-
rivestito dall’adulto. violenza, relazioni tossiche.
Nel percorso di crescita un ruolo fondamentale è rivestito
che, nel loro lavoro quotidiano, si interfacciano con bambini
e adolescenti. Momenti in cui, oltre a fornire mezzi e conte-
to e l’apprendimento degli aspetti cognitivi, emotivi, biologici
e sociali della sessualità. Essa mira a fornire a bambini/e e Oggi più che dall’adulto. Oggi più che mai, in una società così complessa
e ricca di fonti di disinformazione, è necessario che l’educa-
nuti per promuovere un dialogo attivo su tematiche inerenti
la sessualità e l’affettività, inquadrino i contenuti affrontati
giovani conoscenze, abilità, attitudini e valori che consenta-
no loro di realizzare la propria salute, benessere e dignità; mai è necessario zione all’affettività e alla sessualità diventi un tema centrale
da affrontare nei diversi servizi e luoghi di incontro, formali e
nel contesto socio culturale attuale. Per comprendere ap-
pieno cosa serve ai/lle giovani è indispensabile immergersi
sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose; considerare
come le loro scelte influiscano sul proprio benessere e su che l’educazione informali, destinati all’età evolutiva.
Genitori, insegnanti, educatori/trici, operatori/trici sanitari/e,
nel loro mondo comprendendone le enormi opportunità, ma
anche gli inganni che possono influenzare un sano sviluppo
quello degli altri; comprendere e garantire la protezione dei
loro diritti”. all’affettività e alla allenatori/trici sportivi/e: tutti siamo chiamati a essere par-
te della Comunità Educante. Una rete di adulti competenti
psico-sessuale.
È inoltre fondamentale creare un clima aperto al dialogo e
L’educazione sessuale è, quindi, un percorso, non qualcosa di
puntuale da esaurirsi in un incontro di un paio di ore a scuo- sessualità diventi pronta ad accompagnare i/le ragazzi/e nella crescita, aiutan-
doli a costruire un’idea di sessualità positiva. Parlo di “accom-
non giudicante, dove l’educatore/trice si pone come accom-
pagnatore competente, non onnisciente. Questo atteggia-
la. Un progetto che dovrebbe iniziare, sempre secondo le li-
nee guida OMS, a cinque anni. Fin dalla scuola dell’infanzia i/ un tema centrale da pagnare” perché credo sia importante camminare accanto ai
ragazzi senza tracciare un percorso prestabilito scelto da noi
mento favorisce l’arricchimento reciproco. Parafrasando un
famoso cartone animato, è proprio vero che siamo tutti parte

affrontare nei diversi


le bambini/e dovrebbero ricevere informazioni caratterizzate quanto, piuttosto, fornendo loro gli strumenti per compiere del cerchio della vita, e attraverso un dialogo onesto e rispet-
da livelli di approfondimento diversi in base all’età e impre- scelte consapevoli. In questo viaggio anche l’adulto cresce: toso ogni generazione può arricchire le altre.

servizi e luoghi di
scindibilmente prive di tabù o censure, ma costantemente educare significa, infatti, mantenersi costantemente aggior-
collegate a un sapere scientifico. Di seguito le aree tematiche nati, mettersi in discussione, essere pronti a rivedere i propri
individuate dall’OMS: punti di vista, approfondire. Accompagnare bambini e ragaz-
1) Le relazioni incontro, formali e zi nella costruzione di una sessualità positiva può divenire,
2) Aspetti socioculturali della sessualità anche per l’adulto, un’occasione formativa preziosa attraver-
3) Genere informali, destinati so cui apprendere nuove strategie per vivere con maggior
ELENA MOZZO, 1983, pediatra, consulente sessuale.
www.associazionecasa.com
associazionecasa.ets@gmail.com
4) Violenza e consenso pienezza la propria vita affettivo-sessuale. Molti adulti, non
5) Capacità e tecniche comunicative all’età evolutiva. avendo ricevuto una valida educazione sessuale in gioventù,
e http://eepurl.com/hFItHv

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Nicole Riva

LETTERA
DI UNA
PROFESSORESSA
Riflessioni sulla scuola di oggi
a partire dalla generazione
di Don Milani

C
i troviamo nel 1962 a seguire le trattative tra la Sono passati sessant’anni, ma alcune situazioni che non an- Un altro punto critico è il collegamento tra la scuola e la vita. I Purtroppo la scuola italiana conta anche docenti per ripiego,
DC e il PCI che riguardano la scuola italiana. Il 31 davano bene allora, le ritrovo ancora davanti agli occhi. Non ragazzi di Barbiana lamentavano di fermare lo studio della sto- non li biasimo: lo stipendio c’è, un orario da diciotto ore la
dicembre si giunge a un accordo con la legge n. è forse vero che molti studenti sono arrivisti? L’unico fine per ria alla Prima guerra mondiale; noi andiamo qualche decennio settimana (se non si considera tutto il lavoro di preparazione
1859: nasce la scuola media unificata che permet- lo studio è il voto, come se l’unica rappresentazione di sé più avanti senza considerare tutto quello che è accaduto negli e correzione) e perfino la possibilità di lavorare come sup-
terà, a chiunque la frequenti, l’accesso alla scuola superiore. fosse un numero ottenuto da una performance. Ho fatto tan- ultimi anni. I programmi sono stati sostituiti da Indicazioni Na- plenti da graduatoria senza fare un colloquio.
Può sembrare una conquista quella della Nuova Media, ma te volte in classe il discorso: “Voi non siete un numero, siete zionali eppure, per alcuni docenti, sono un’ossessione. A Barbiana dicono che se obbligassero gli insegnanti a fare
a Vicchio, un paesino toscano situato nel Mugello, c’è una persone”, ma lo vedo - quando riconsegno le verifiche - che Oggi più che mai dovrebbe essere data maggiore importanza più ore con un doposcuola per gli/le studenti che ne hanno
scuola diversa che non si accontenta delle briciole e, con un l’interesse va al giudizio e non all’imparare dai propri errori. all’attualità, alla lettura dei quotidiani, alle opinioni degli/lle bisogno, molti sparirebbero. Lo credo anche io.
libro intitolato Lettera a una professoressa, punta a smasche- Alla fine dell’anno mi chiedono se 5.5 è sufficiente o insuffi- studenti: “Le menti non sono vasi da riempire, ma fuochi da Quello che mi spinge ad andare a scuola tutti i giorni è la pas-
rare il sistema scolastico italiano cui brillano gli occhi solo per ciente, come se contasse solo la media e non il percorso. Chi accendere”. sione per il mio lavoro anche se mi scontro, come il narratore
chi ha la fortuna di nascere nella famiglia giusta. mette in testa queste idee ai ragazzi e alle ragazze? Infine, ci sono i ragazzi e le ragazzeche nessuno vuole. Prima del libro, con un sistema di reclutamento che mi fa storcere il
La scuola è quella di Barbiana, fondata da Don Lorenzo Milani. andavano a lavorare o approdavano a Barbiana; oggi vanno naso: lui aveva la professoressa che lo bocciava alle magistra-
Il punto di vista è quello di chi, fino a quel momento, non
ha avuto la possibilità di parlare, perché dalla scuola statale
Voi non siete un numero, alle scuole private (se sono nati/e nella famiglia giusta) o con-
tinuano ad esser bocciati finché non “arriva” la dispersione
li, io attendo un concorso che permetta di stabilizzarmi come
insegnante; entrambi ci ritroviamo a sacrificare gli approfon-
è uscito/a quasi analfabeta, e ora che è riuscito a imparare, siete persone, ma lo scolastica. Lo dice l’art. 3 della Costituzione: bisogna “rimuo- dimenti che ci servirebbero per insegnare perché dobbiamo
vorrebbe diventare maestro/a. vere gli ostacoli di ordine economico e sociale”. studiare su libricini sintetici.
L’ascesa alla cattedra, però, non è così facile perché il rischio, vedo che l’interesse va al A volte gli/le studenti continuano a ripetere l’anno perché non Studio come un verme per essere valutata da un test a cro-
per un/a figlio/a di contadini, di rimanere bloccato a lungo
nella stessa classe, è reale. Secondo le statistiche, durante
giudizio e non all’imparare sanno l’italiano, non sanno chiedere aiuto; a volte perché non
studiano, ma prima di esprimermi per la bocciatura mi do-
cette, quando per me la scuola è molto di più, vado avanti
formandomi con corsi a pagamento o infilandomi nelle liste
l’anno scolastico 1963-64, gli/le studenti bocciati/e nella dai propri errori. Alla fine mando sempre: “Cosa ho fatto per aiutare quel/lla ragazzo/a?” con riserva. Sarò maestro e farò scuola meglio di voi, dice il
scuola dell’obbligo sono 1.031.000, tra loro ci sono anche
Gianni e mio padre. Mio padre ha la fortuna di avere genitori
dell’anno mi chiedono oppure “Sono sicura che il suo comportamento non mascheri
qualcosa?”, perché come scrissero i bambini/e di Barbiana: la
narratore. La sua sfrontatezza mi dà la forza di continuare a
inseguire il mio obiettivo.
lungimiranti e termina la terza media prima di andare a lavo- se 5.5 è sufficiente o scuola non può essere un ospedale che cura i sani e respinge i
rare; Gianni invece, uno dei ragazzi della scuola di Barbiana, malati. Facile insegnare a chi prende sempre 9. Per me la sod-
smette di studiare a 14 anni dopo aver bocciato l’esame da insufficiente, come se disfazione più grande è vedere i 4 migliorare fino a 6.
privatista e trova un lavoro.
Come insegnante precaria, questa lettera aperta scritta dagli/lle
contasse solo la media e Lavoro nella scuola da tre anni, i colleghi dicono che la pen-
so così perché sono giovane e che con l’andare degli anni
NICOLE RIVA, 1991. Laurea Magistrale in Filologia
Moderna, Professoressa di Italiano, Storia e Geografia

studenti al corpo docente è essenziale per la mia formazione. non il percorso. perderò il mio entusiasmo: quel giorno cambierò lavoro.
nella Scuola Secondaria di Secondo Grado

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RAF
Valentina Sorbi

CARRÀ,
RAFFAELLA

L
Patrimonio mondiale tra generazioni
e persone mi chiedono spesso perché abbia come
poggiatesta della mia auto una parrucca bionda a
glese: Do it do it again è la versione britannica di A far l’amo-
re comincia tu) e degli oltre 60 milioni di dischi incisi e ven-

FAE
LLA
caschetto. Rispondo convinta che è lì per celebrare duti in Italia e nel mondo (con 23 riconoscimenti tra dischi
“la Raffa”. Sempre. d’oro e di platino ricevuti nella sua lunghissima carriera); 13
Nonostante lo stupore e qualche vibrante risata, nessuno ha Telegatti e altre centinaia di premi e riconoscimenti in patria
mai manifestato dissenso nei confronti del mio slancio ce- e all’estero, soprattutto in Spagna che le rende omaggio da
lebrativo per la regina indiscussa della televisione italiana e sempre intitolandole piazze, conferendole medaglie istituzio-
internazionale. Anzi, trovo in tutte le persone di diverse età nali al merito civile e insignendola del titolo di “Ambasciatrice
ed estrazione socio-culturale, un moto di sincero affetto e dell’amore e icona gay mondiale” in occasione del World Pri-
stima per “la Raffa” che, il quotidiano britannico The Guar- de di Madrid del 2017.
dian, nell’autunno dello scorso anno, ha definito “la pop star Quando ne ho l’occasione indosso quel caschetto biondo.
italiana che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso. […] 60 Durante un aperitivo, qualche settimana fa, una bambina,
anni di carriera per un’icona culturale che ha rivoluzionato il incuriosita, mi ha domandato in prestito la parrucca: faccio

CAR
mondo dell’intrattenimento italiano – e ha spronato le donne volentieri proselitismo tra le nuove generazioni. La mia clas-
a prendere iniziativa in camera da letto”. se, quella dell‘80, è cresciuta con “la Raffa”.
Raffaella Maria Roberta Pelloni, bolognese del 1943, alias Era ovunque, onnipresente in tv, nelle copertine di riviste e
Raffaella Carrà, inizia la carriera di attrice a 8 anni. Nella rotocalchi, sempre con il suo stile inconfondibile: i gesti, la
prima metà degli anni ’60, il regista Dante Guardamagna, risata, le mosse, gli abiti e l’inconfondibile caschetto biondo.
appassionato di pittura, suggerì il fortunato pseudonimo af- Un marchio di fabbrica, abbinato (quasi sempre) a centinaia
fiancandole al nome di raffaelliana ispirazione, un cognome di migliaia di lustrini (non paillettes!), che la identificano e
di un altro grande artista: Carlo Carrà, appunto. rendono immediatamente riconoscibile a chiunque. D’altron-
“La Raffa”, dagli inizi degli anni ’70 in poi, dopo aver deciso de, “la Carrà non è una donna, è uno stile di vita” ha dichiara-
di accantonare la pura recitazione a seguito di risultati medi to Pedro Almodovar in un’intervista.
e puntare sulla carriera televisiva come ballerina, cantante, Quel caschetto lo indossavo già, virtualmente, all’età di
soubrette, conduttrice e ideatrice di programmi, incasserà 5 anni davanti alle repliche tivù della sigla di Fantastico 3,


un successo dopo l’altro con picchi di ascolto impressionanti quando scuotevo la testa e ballavo da capogiro con nonna
(con Carramba, che Fortuna! raggiungerà 14 milioni di tele- - nata nel ’26 - al mio fianco. “La Raffa” ha conquistato, per
spettatrici e telespettatori). decenni, non solo le vette delle classifiche radio e primeg-
Tra i maggiori successi, solo per citarne alcuni: Canzonissi- giato nei palinsesti TV - nazionali e internazionali -, bensì è
ma presentato da sola e con Corrado (che si guadagnò una riuscita a parlare - attraverso competenza, genuinità, ironia
censura, poi ritirata dalla Rai, per aver mostrato l’ombelico e intelligenza, a milioni di persone, attraversando insieme a
durante la sigla di apertura in un’Italia ancora bigotta e ben- loro, a noi, frammenti di Storia, privata e pubblica. “La Raffa”
pensante); Milleluci con Mina, altra icona immensa; due edi- è, a tutti gli effetti, un pezzo di storia. La Storia di tutt* noi.
zioni di Fantastico!; il 51° Festival di San Remo; i format di
Pronto, Raffaella?, con l’altrettanto emblematico barattolo di
fagioli e Carramba, che sorpresa! in numerose versioni ria-
dattate per la tv italiana, spagnola, ma anche francese, greca, VALENTINA SORBI, 1980, master in studi di genere
tedesca, sud e nord americana. e cambiamento sociale, consulente in D&I, project
manager e molto altro ancora.
Per non parlare delle hit immemorabili tradotte (anche in in-

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Véronique Fabbri-Balduzzi
Daria Dall’Igna

TROVARE
LA PROPRIA
STRADA
A QUALSIASI ETÀ
E
siste un’età giusta per trovare la propria strada? passioni per poi verificare cosa offre il mondo in linea con gli scita a scoprirmi, a individuare le mie priorità per un futuro
Noi siamo convinte che non sia mai né troppo pre- ingredienti identificati. lavoro, mettendo insieme diversi interessi come il giornali-
sto né troppo tardi per capire chi siamo e che, oggi, A chi deve scegliere la scuola superiore chiediamo, per esem- smo e la moda”.
sapersi orientare sia una vera necessità. Le statisti- pio, di creare una pagella alternativa dove indicare voti che
che infatti ci dicono che: siano per l’impegno e per l’interesse in ogni materia. È un Cercare la propria strada non solo è possibile, è anche dove-
modo nuovo di raccontare la propria storia scolastica. roso quando l’età avanza. Accompagnamo le persone adulte
• ogni anno 1 studente su 5 sbaglia la scelta delle scuole nella ricerca di storie alternative che li possano rimettere in
superiori; “Non avevo mai visto la scuola e le materie sotto questo pun- contatto con le proprie risorse e che possano rafforzarne l’i-
• 3 studenti su 10 si pentono della scelta universitaria fin dal to di vista” racconta Nicholas, 13 anni. “Ho capito che la mia dentità. Questo approccio, che deriva dalle Pratiche Narrati-
primo anno; passione per gli esperimenti scientifici è importante e voglio ve, valorizza l’unicità della persona, unica esperta della pro-
• aumentano i contratti di lavoro a tempo determinato e trovare una scuola dove posso imparare facendo”. pria vita, l’aiuta a liberarsi da etichette limitanti e la sostiene
scompare il posto fisso; Partire dalla conoscenza di sé è quindi fondamentale a qual- nella ricerca di una nuova storia preferita.
• il mondo del lavoro cambia velocemente e fa emergere siasi età. Chi attraversa una crisi durante un periodo di transizione(se-
nuovi mestieri; parazione, lutto, licenziamento, pandemia…) ha bisogno di
• l’aspettativa di vita si allunga e la recente pandemia ci ha Se n’è resa conto anche Matilda, durante il percorso di scelta restaurare la propria identità e di (ri)trovare un senso attra-
forzati a cercare un progetto di vita che abbia un senso. post diploma: “È stato molto utile partire non dalle possibilità verso un nuovo racconto della propria esperienza.
di scelta, che sono vaste e infinite e che possono mettere
Queste tendenze ci costringono ad allenare la nostra compe- soggezione, bensì da quello che mi piace e mi appassiona.” Matilde, 30 anni, scrive: “Questo percorso mi ha permesso di
tenza di auto-orientamento e a continuare a formarci. Scoprire la propria passione per proiettarsi verso il futuro mettere a fuoco sia le mie capacità sia i miei obiettivi; ciò che
Anche noi, counselor specializzate in orientamento scola- non è, però, sempre un affare semplice. Per la scelta post davo per scontato è, invece, una risorsa».
stico e ri-orientamento professionale, ci siamo re-inventate diploma il nostro focus è un progetto professionale e solo
varie volte e per vari motivi: scelte professionali sbagliate, in seguito esploriamo insieme i differenti percorsi di studio E Raffaella, 55 anni, in fase di “ripensamento” professionale,
trasferimento, cambiamento delle priorità post-maternità. possibili per arrivarci. racconta: “Essere accompagnata mi ha permesso di riflettere
Grazie alla nostra storia, è venuto naturale voler accompa- Inoltre, incoraggiamo gli adolescenti a espandere l’orizzonte a fondo e riconoscere con chiarezza i miei valori, i miei motori
VÉRONIQUE FABBRI-BALDUZZI, 1963. MA Counseling
gnare le persone che attraversano situazioni simili. alla ricerca di più opzioni professionali per capire cosa li sti- motivazionali, i miei criteri di scelta”. Psychology. School, career and life transition professional
Siamo convinte che sapersi orientare sia una competenza moli di più. Generalmente riscontriamo due scenari: da una Counselor.
fondamentale da acquisire il più presto possibile e riutilizza- parte c’è chi ha “troppi” interessi, dall’altra chi si sente “in “Conosci te stesso” dicevano gli antichi greci. “Diventa ciò che
DARIA DALL’IGNA, 1970. BA European Studies. Certificato
bile in ogni fase di cambiamento della vita. alto mare”. sei” aggiungeva Kierkegaard. “Fa ciò che sei” concludiamo noi. Professionale di Counseling. School, career, multicultural
Crediamo che sia però importante fondare la scelta orien- Inizia il tuo percorso di orientamento personale il prima pos- professional Counselor.
tativa non su una motivazione esterna, ma interna: partire “Il mio problema è avere tante passioni e interessi”, racconta sibile e continualo tutta la vita. Non è mai né troppo presto
www.orientamentosinopia.com
quindi da se stessi, esplorando i propri talenti e le proprie Alice inizialmente, ma alla fine del percorso dice: “Sono riu- né troppo tardi per (ri)diventare autore della propria vita.

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Stefano Di Niola Antonio Rotelli

DIVERSITY VOTO AI
ROMA SEDICENNI
Valorizzare le differenze fa bene
L
a Costituzione Italiana stabilisce che sono elettori Tuttavia, al momento la maggiore età si raggiunge a 16 anni

alle imprese e alla comunità tutti i cittadini e le cittadine che hanno raggiunto la
maggiore età, la quale non è stabilita dalla stessa
in circa otto paesi e, in Europa, solo in Scozia.
Merita tenere da conto che la Costituzione e le convenzio-
fonte, ma dalla legge ordinaria. ni internazionali, vietando la discriminazione in base all’età,
La maggiore età correlata al diritto di voto è stata modificata più richiedono che anche la scelta dell’età per diventare mag-

R
oma, per storia e per indole dei propri abitanti, forza e contribuisce al successo dell’azienda. Un altro dato volte, dall’unità d’Italia, abbassandosi progressivamente da 25 giorenni, passando per la messa in discussione di quella at-
può essere considerata- al netto di qualche brutto interessante che emerge dalla ricerca è che, nella gestione a 21 a 18 anni, con una ciclicità approssimativa di circa 50 anni tualmente stabilita, sia ancorata a parametri non arbitrari,
episodio - una città accogliente e capace di inclu- della crisi, le aziende più inclusive sono quelle che hanno li- che ha seguito i mutamenti politici, sociali e giuridici del Paese. essendo in gioco diritti fondamentali posti a base della de-
dere. Ma, questo, non deve indurre a pensare che cenziato di meno. In sostanza, includere e valorizzare le diffe- A distanza di ulteriori cinquant’anni il tema sta riemergen- mocrazia, come l’inclusione e il diritto di voto.
non sia necessario uno sforzo ulteriore, un’iniziativa corag- renze fa molto bene all’economia delle imprese. do sulla base della richiesta di far diventare elettori i 16 e Rispetto al diritto di voto, la prospettiva giuridica accennata
giosa per migliorare l’ambiente che ci circonda e affrontare Con questo progetto ci siamo rivolti agli imprenditori titolari 17enni, coorti che secondo alcuni sondaggisti avrebbero la si relaziona con la realtà socio-culturale della Generazione Z
le sfide del futuro. di esercizi commerciali, di bar e ristoranti, di alberghi e di tendenza a sentirsi impreparate e poco interessate al voto. e dell’Italia.
Come CNA di Roma, la più grande organizzazione di rappre- ogni altro tipo di attività legata alla macro filiera del turismo, Per il momento in Italia la richiesta sembra estemporanea: negli Nel nostro ordinamento a chi può esercitare il diritto di voto
sentanza dell’artigianato e della piccola e media impresa del ma anche agli imprenditori del manifatturiero, dell’agroali- ultimi vent’anni le proposte di legge per abbassare la maggiore non viene chiesto di essere responsabile, interessarsi di poli-
territorio, crediamo che un’area economica, se non vuole re- mentare e degli altri settori. Poiché l’obiettivo è creare un età a 16 anni sono state in tutto quattro e nessuna nell’ultima tica, informarsi e saper discernere. Sarebbe auspicabile che
gredire, se desidera svilupparsi, attrarre persone, investimen- ambiente di lavoro accogliente sia per i dipendenti sia per i legislatura; invece, sono circa due decine quelle che, in partico- lo facesse, ma non sono previste sanzioni verso chi non si
ti e rientrare a pieno titolo tra i sistemi economico – sociali clienti attraverso un’attenta formazione su temi quali i gene- lare nell’ultima legislatura (sull’onda dei Fridays for Future orga- assuma le proprie responsabilità, dal momento che la de-
più moderni e competitivi, deve saper accogliere, valorizzare re, le etnie,le religioni, le disabilità, gli orientamenti sessuale nizzati dai giovanissimi di tutto il mondo), propongono (o pro- mocrazia e il suffragio universale incorporano questo rischio.
e includere le diversità. e le identità di genere, elaborando, infine, un codice etico ponevano) di attribuire l’elettorato attivo ai cittadini che hanno I limiti che si imputano ai sedicenni (immaturità, impulsività,
Con il progetto Diversity Roma, il primo in Italia rivolto alle dell’impresa inclusiva a cui le aziende romane potranno ade- compiuto il sedicesimo anno di età, limitatamente alle elezioni rischio di farsi strumentalizzare) non sono quindi difetti pro-
PMI, abbiamo voluto iniziare un percorso di sensibilizzazione, rire. comunali o regionali o, in due proposte, a tutte le elezioni inclu- pri dell’età che scemano o scompaiono al compimento dei
informazione e formazione sui temi Diversity & Inclusion che Insieme, ma partendo dalle nostre singole visioni, costrui- so il Parlamento (come avviene in Brasile, in Austria e a Malta), 18 anni, né sarebbero un nuovo rischio che l’ordinamento,
ha coinvolto titolari e dipendenti di imprese con lo spirito di remp un nuovo modello di impresa più moderna, più compe- ma senza modificare la soglia della maggiore età. come detto, non possa assorbire.
condividere i valori dell’accoglienza e dell’inclusività, princìpi titiva, più accogliente. Scindere la maggiore età dall’esercizio dell’elettorato è un’op- Sarebbe, invece, piuttosto utile un rovesciamento della pro-
alla base della società civile e determinanti per la reputazio- zione, ma porta a contraddizioni e problematiche, dal momento spettiva per mettere a fuoco i limiti del sistema (e i correttivi
ne di un territorio e della sua economia. che una persona sarebbe in grado di determinare le sorti del necessari), in specie quello educativo, che viene valutato non
Costruire un ambiente di lavoro in cui ciascun dipendente si Paese, ma non potrebbe agire in piena autonomia per se stes- in grado di mettere a disposizione dei ragazzi gli strumenti
senta accolto, rispettato, ma soprattutto valorizzato per ciò sa, nonostante vi sia un’evidente tendenza dell’ordinamento minimi di cittadinanza per stimolare l’interesse e far acquisire
che è, con le proprie scelte, la propria religione e le proprie ad ampliare prerogative e diritti dei sedicenni in ordine al coin- le conoscenze per la partecipazione più consapevole al voto
attitudini personali. volgimento e all’espressione della loro volontà nelle scelte che a 16 anni, al termine dei dieci anni dell’obbligo scolastico.
Accogliere e rivolgersi ai propri clienti consapevoli che, que- li riguardano e, più di recente, nel consenso digitale, divenuto C’è poi un tema generale che riguarda l’invecchiamento della po-
ste diversità, non sono concessioni bensì diritti acquisiti, da tanto importante nelle nostre vite, mostrando così di ritenere i polazione e del corpo elettorale, e si intreccia con l’attenzione
riconoscere e rispettare. 16 anni un’età in cui, alla persona, possa essere riconosciuta la storicamente scarsa verso i bisogni e le attese delle fasce giova-
Trasmettere e condividere questi valori ai propri fornitori e possibilità di scegliere per se stessa e transitare all’età adulta. nili, in un contesto in cui la rivoluzione digitale ha creato nuove
alla propria filiera scatenando un benefico “effetto domino”. Anche la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adole- competenze, opportunità e potenzialità, ma anche nuovi proble-
Il tutto considerando gli esiti positvi delle politiche di Diversi- scenza, che definisce “child” chiunque abbia meno di 18 anni, mi. Le nuove coorti di età che verrebbero ammesse al voto rap-
ty & Inclusion sulle performance economiche delle aziende. precisa che la legge statale possa stabilire un’età più bassa per presenterebbero poco più di un milione di persone (2,9% circa di
Esseri includenti significa non soltanto rispettare il prossimo, il raggiungimento della maggiore età, mostrando che può essere elettori, pari alla percentuale degli ultra 85enni), con un peso non
ma anche essere più competitivi in un mercato di consuma- messa in discussione l’età standard che la stragrande maggio- in grado di stravolgere la politica italiana, ma certamente impor-
tori sempre più attenti ed esigenti. ranza dei paesi condividono a partire dagli anni ‘60 e ‘70 del se- tante per contenere lo sbilanciamento esistente.
colo scorso come conseguenza dell’accresciuta scolarizzazione e
Secondo l’indagine realizzata dalla CNA di Roma con SWG, sull’onda lunga dei movimenti giovanili che rivendicavano spazi
per il 55% delle imprese capitoline la diversità è un punto di STEFANO DI NIOLA, Segretario CNA di Roma di autonomia e di partecipazione alle scelte della vita pubblica. ANTONIO ROTELLI, 1975, avvocato legista

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Annalisa Valsasina
Fondazione Libellula

NEXT
GENERATION
Il lavoro con le nuove generazioni
sulla violenza di genere

L
a violenza di genere è un fenomeno complesso che stono preoccupanti stereotipi. Il 19% dei giovani ritiene che
affonda le radici in aspetti culturali, sociali e indivi- se un uomo viene tradito è normale che diventi violento. In
duali. È un fenomeno “globale”, presente in tutti i una ricerca del 2019, il 10% delle ragazze intervistate di-
paesi del mondo e colpisce tutte le fasce d’età. L’ele- chiara di aver subito molestie, il 38% di essere stata offesa
mento comune è dato dal fatto che sono soprattutto le bam- pesantemente dal partner di fronte ad altri, il 79% di limitare
bine, le ragazze e le donne a ricoprire il ruolo di vittime. Si i propri comportamenti per timore delle reazioni del partner
stima che, in Europa, 2,5 milioni di donne prima dei 15 anni che, nel 68% dei casi, pretende di controllare chat e telefo-
(dati Unicef 2020) abbiano subito una violenza sessuale. Per no. 1 ragazza su 10 ha paura del ragazzo che frequenta ma 1
il 30% delle donne, sull’intero pianeta, la prima esperienza su 3 si dichiara pronta a perdonarlo in caso di violenza fisica.
Credits photo: Matthew Henry
sessuale è stata forzata. In Italia, 1 donna su 3 di età com- Nel 75% dei casi la decisione è di non parlarne con nessuno.
presa fra i 16 e i 70 anni, è stata vittima di violenza, fisica o
sessuale, psicologica, economica nel corso della sua vita (dati
ISTAT, 2016). Come intervenire? Il programma Next Generation di Fon- Cosa emerge da queste esperienze?
La violenza di genere si manifesta in molteplici modi, tanto dazione Libellula Diverse aziende del network hanno attivato il programma
per le minori quanto per le donne adulte e anziane, di cui
poco si parla. La violenza fisica e sessuale è agita prevalen- Il programma Se alla base della violenza di genere vi sono aspetti culturali,
in particolare rappresentazioni stereotipate del maschile e
“Next Generation” ed è emerso in modo evidente un dato
su tutti: la necessità di parlare di questi temi per colmare
temente in ambito familiare o nella relazione di coppia e si
manifesta attraverso minacce, percosse, abusi sessuali. In Next Generation è del femminile, è su questo piano che occorre intervenire, in-
tensificando le attività di prevenzione a tutti i livelli.
importanti lacune di consapevolezza. Adulti e giovani spesso
non hanno di mappe di lettura rispetto al fenomeno della
molti paesi le bambine e le giovani sono vittime di matri-
moni coatti, riparatori, costrette alla schiavitù sessuale e alla composto da una Il programma Next Generation nasce con questo scopo: è
composto da una serie di incontri dedicati agli adulti – i/le
violenza, così come mancano di riferimenti su ciò che rende
la relazione tra i generi pienamente positiva e rispettosa.
prostituzione. Altre forme di violenza derivano da pratiche
culturali tradizionali, come le mutilazioni genitali femminili. serie di incontri dipendenti delle aziende aderenti al network - e ai loro figli e
figlie e in funzione della fascia di età. Gli incontri offrono uno
Ci sembra infine fondamentale portare le persone a com-
prendere che il fenomeno della violenza non è “altro da me”,
In Italia, i casi di abusi e violenza su bambine e ragazze sono
aumentati del 18% in 10 anni (Terres des hommes, 2019) dedicati agli adulti spazio di confronto per promuovere consapevolezza sulle
tematiche di genere nel processo educativo e favorire lo svi-
ma getta le sue radici in un bagaglio culturale che, inevitabil-
mente, influenza tutte/i noi, e che - in quanto tale - ciascuno,
così come gli stupratori minorenni e gli stupri di gruppo,
anche a causa di un’educazione all’affettività praticamente – dipendenti delle luppo nelle nuove generazioni di comportamenti aperti alle
diversità e liberi da stereotipi.
nei propri ruoli, ambiti, percorsi evolutivi ed età, può contri-
buire a modificare, anche a piccoli passi.

aziende aderenti
assente. Basti pensare che il 68% dei ragazzi tra i 12 e i 19 Nel lavoro con i genitori l’attenzione è posta sul modo in cui
anni ha già guardato un film pornografico, aspetto che con- gli stereotipi possano influenzare in modo inconsapevole la
tribuisce a mantenere una discutibile rape culture. Non di-
al network – e ai
relazione, le aspettative, le attribuzioni condizionando lo svi-
mentichiamo, infine, altre forme di violenza come lo stalking luppo libero dell’identità dell’altro/a.
e il cyberstalking o le violenze che spesso sfuggono alla conta Per gli/le adolescenti le attività propongono in ottica di gene-
dei casi, come quella psicologica e quella economica. loro figli e figlie in re le istanze tipiche del momento evolutivo: il corpo, l’affetti-
La violenza di genere nelle nuove generazioni: cosa succede vità e le relazioni, l’identità, il cyberbullismo, le potenzialità e
nel nostro paese? funzione della fascia i rischi del mondo digitale. Le sessioni, interattive e concrete,
ANNALISA VALSASINA, 1975. Psicologa, psicotera-
peuta, Senior Consultant e D&I Project Designer di
Fondazione Libellula
In Italia, tra i giovanissimi, la maggior parte degli episodi di offrono strumenti e stimoli per riconoscere situazioni poten-
bullismo è basata sul genere e tra le nuove generazioni persi- di età. zialmente nocive e contrastarle.
www.fondazionelibellula.com

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Fondazione Provinciale
della Comunità Comasca onlus

CO-HOUSING
Una lieta condivisione
di spazi, speranze e bisogni

“V
edevo gli anziani della mia parrocchia tri- amico e attuale coinquilino, che all’inizio dell’estate stava
sti. Erano ancora in grado di arrangiarsi cercando un appartamento vicino a Milano. Così, ha provato
da soli nonostante l’età, ma mancava loro a coinvolgermi in questa esperienza e io ho raccolto “la sfida”
qualcosa per essere felici. Da lì, ho sentito con entusiasmo.
la necessità di dar vita al co-housing: appartamenti che per- O: Sapendo di questa bellissima iniziativa, ho deciso di tra-
mettessero loro di essere ancora indipendenti, ma con spazi sferirmi perché amo socializzare e volevo avvicinarmi al cen-
in comune e la possibilità di relazionarsi tra loro”. tro del paese.
Don Natalino Pedrana, parroco di Rovellasca, comincia così
a raccontarci del suo progetto di inclusione, di ciò che ha già
fatto e di ciò che vorrebbe realizzare. Tutto parte dall’idea
Vedevo gli anziani Cosa ti piace più del co-housing?
D: Il co-housing è una realtà davvero molto bella perché ti
anziano ancora autosufficiente di poter vivere in una struttu-
ra costruita a sua misura.
di destinare alcuni spazi inutilizzati dell’oratorio a un proget-
to di co-housing; nascono così i primi cinque appartamenti,
della mia parrocchia permette di avere dei vicini di casa per i quali non solo sei
una sicurezza, ma anche un nipote acquisito. Inoltre per noi,
O: Attualmente gli alloggi sono pochi e, per poter acconten-
tare il maggior numero di persone possibili, c’è la necessità di
con diversi spazi comuni per favorire la socializzazione e che
ospitano, oltre agli anziani, anche due studenti universitari.
tristi. Erano ancora in giovani e studenti, risulta perfetto avere le comodità di un
appartamento vicino a Milano pagandone “il prezzo” con un
creare altri appartamenti. Aiutateci, donare arricchisce tutti.
Per lanciare la nuova campagna di raccolta fondi è stata rea-
Mentre i primi usufruiscono di un affitto agevolato e di un
centro diurno dove svolgere attività ricreative, agli studenti
grado di arrangiarsi servizio utile alla comunità.
O: Il fatto di non vivere da sola; avere l’ascensore, il cibo
lizzata una video intervista dal regista Paolo Lipari, attraver-
so le testimonianze degli ospiti che risiedono nel co-housing
viene concesso gratuitamente un appartamento a condizione
che aiutino e assistano gli anziani in caso di necessità.
da soli nonostante pronto a mezzogiorno e alla sera, e l’assistente di notte. e che ne sono diventati i migliori rappresentanti dei benefici.
Hanno aderito persone note, come Davide Van de Sfroos,
Proseguendo nel racconto coinvolgente, Don Natalino narra
come, dal continuo scambio tra due generazioni apparente-
l’età, ma mancava Qual è un ricordo bello di questa esperienza?
D: Uno dei ricordi più belli è una pizzata con gli ospiti e alcuni
Andrea Vitali e Beppe Bergomi, da sempre al fianco della
Fondazione.
mente così distanti, nascono in realtà rapporti di amicizia e
di affetto gratificanti per entrambe le parti. loro qualcosa per loro amici. Oppure momenti di semplice quotidianità, come
quando prendiamo il caffè o chiacchieriamo e scherziamo:
Chiunque volesse contribuire al progetto, può donare al se-
guente link: https://dona.fondazione-comasca.it/cohousing/
Questo “super parroco” ha iniziato l’opera di costruzione di
una seconda struttura che ospiterà altri otto appartamenti e essere felici. Da lì, ho sta proprio qui la bellezza del co-housing.
O: Uno dei ricordi più belli che mi viene in mente è il festeg-
un giardino aperto all’intera comunità, pensato proprio come
luogo di inclusione e di incontro, nonni e bambini insieme. La sentito la necessità di giamento dei compleanni tutti insieme.

Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus, che si


occupa di promuovere il dono per migliorare la qualità della vita dar vita al co-housing: Consiglieresti ad altri questa esperienza?
D: Certo, consiglio questa esperienza a chiunque voglia pro-
della comunità locale (www.fondazione-comasca.it), ha subito
preso a cuore il progetto attivando una campagna di raccolta appartamenti che vare a convivere con un amico o un’amica ma, allo stesso
tempo, sia disposto a dedicare qualche momento della pro-
fondi in suo favore. L’obiettivo della Fondazione è ora quello di
far diventare il progetto di Rovellasca un esempio da “espor- permettessero loro pria giornata a chi ne ha bisogno. Così facendo si vive a pie-
no l’esperienza di scambio tra due diverse generazioni, arric-

di essere ancora
tare”; la popolazione è in continuo e costante invecchiamento chendosi reciprocamente.
ed è, quindi, necessario dare agli anziani l’opportunità di vivere O: Lo consiglierei perché per noi anziani la compagnia è im-

indipendenti, ma
meglio, con costi molto ridotti (rispetto alle RSA, ad esempio) portante ma allo stesso tempo possiamo essere autonomi e
ed evitando loro la terribile esperienza di sentirsi invisibili. La liberi di fare ciò che vogliamo.
signora Onorina, ospite della struttura e Davide, giovane univer-
sitario, hanno voluto raccontare la propria esperienza. con spazi in comune Vuoi fare un appello a chi ci legge?
D: Invito tutti a donare affinché vengano costruiti altri appar-
Perché hai deciso di aderire a questa iniziativa? e la possibilità di tamenti, per permettere agli anziani di non vivere in solitu-
D: Sono uno dei due custodi che, dal settembre scorso, vivo- dine gli ultimi anni. La solitudine può essere più dolorosa di
no qui. Ho aderito a questa iniziativa grazie a Giacomo, mio relazionarsi tra loro. tante altre malattie. Inoltre, queste realtà consentono a un DON NATALINO PEDRANA, parroco di Rovellasca.

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A cura della Redazione

INTERVISTA A
BEATRICE
UGUCCIONI
VicePresidente Consiglio Comunale Milano

B
uongiorno Beatrice, partiamo dall’inizio: sei nata aspettative sono le stesse di oggi: occuparmi della mia Città, non solo è eticamente corretto, ma anche economicamente cessibilità ancora negata ad alcuni mezzi pubblici, a bar e ri-
a Milano? contribuendo a migliorare la vita di chi la abita e la vive quo- conveniente: chi sta bene nella propria azienda perché non storanti, a stadi ma anche alle difficoltà di muoversi su strade e
Sì, e anche per questo motivo il mio impegno e la tidianamente, proponendo azioni e progetti fattibili; unendo si sente escluso e discriminato, lavora meglio e l’azienda ne marciapiedi; dall’altro, occorre accelerare quella trasformazio-
mia passione si concentrano qui visione e concretezza. trae beneficio. Certamente anche su questo versante occorre ne della mentalità necessaria perché nessuno si senta isolato.
accelerare al fine di rendere questo approccio uno standard
In che modo la diversità culturale dei tuoi genitori - o quel- Come hai visto cambiare la D&I negli ultimi cinque anni? e non l’eccezione. Come porti avanti questo cambiamento?
la dell’ambiente in cui sei cresciuta - ha influenzato la tua Milano si è decisamente evoluta negli ultimi dieci anni e, so- Con impegno, senza retrocedere, con determinazione e in
crescita?  prattutto dopo Expo, si è un “sprovincializzata” e, anche sul Che cosa significa diversità per te? collaborazione con tutte le forze pulsanti della città che chie-
I miei genitori sono sempre stati molto uniti, caratterialmente tema della diversità e dell’inclusione, ha cambiato approccio. Significa essere attenti alle mille sfaccettature della vita. Vuol dono di proseguire sulla strada dell›inclusione che è, in fon-
forti ma, allo stesso tempo, differenti: mia madre tenace e Occorre lavorare ancora perché, come spesso capita nelle dire andare incontro all'individuo con le proprie peculiarità, do, una strada di civiltà.
dalla pazienza infinita, mio padre un gran lavoratore, appa- grandi città, anche Milano ha in sé molte contraddizioni: è accettarle e valorizzarle, garantendo pari opportunità a tutti/e.
rentemente burbero, ma con un cuore enorme e generoso. la città con più donne che fanno impresa, ma persiste an- Come descriveresti un ambiente di lavoro inclusivo?
Mi hanno insegnato a essere sognatrice e contemporanea- cora forte il gender gap salariale; registra il più alto numero Quali sono i tuoi impegni principali? Come un ambiente non respingente, in cui ciascuno/a possa
mente concreta, a non fermarmi davanti agli ostacoli, a es- di donne occupate, vista la presenza di una buona (sempre Da Presidente di Consiglio di zona – prima – e da Vicepre- sentirsi se stesso/a, in cui ci sia rispetto e confronto, in cui chi
sere sempre rispettosa degli altri, a mettermi in discussione migliorabile) rete di servizi, ma è anche una città in cui moltis- sidente del Consiglio Comunale – poi – ho sempre avuto lavora si senta apprezzato e coinvolto, in cui si abbia ben chiaro
ma, anche, a essere determinata nel portare avanti ciò in cui sime donne lasciano il lavoro per questioni familiari. Anche le un›attenzione particolare per le giovani generazioni, ovvero che ciascuna persona ha competenze e punti di forza unici che
credo; a essere coerente nelle scelte, ad ascoltare molto. Da aziende milanesi si sono attivate per promuovere progetti che cittadini e cittadine di oggi (non di un futuro lontano!) per- possono essere messi al servizio dell’azienda e della collettività.
ragazza ero molto più impulsiva e permalosa, ora ho smussa- abbiano al centro l’inclusione perché si sono rese conto che ché certamente il cambiamento passa da loro. E così, per
to qualche asperità e sono diventata più riflessiva. Su questi esempio, in partnership con il mondo scolastico, abbiamo
ultimi aspetti ha inciso molto l’attività politica e i ruoli rico- promosso progetti di sensibilizzazione contro il bullismo e il
perti negli anni. Penso che sia cyber bullismo, le discriminazioni e gli stereotipi di genere.
Azioni per rendere tutti e tutte più consapevoli poiché, solo
Cosa hai studiato? necessario abbattere dalla consapevolezza di ciò che ancora accade intorno a noi,
Ho studiato in Italia: maturità classica e laurea in filosofia con può nascere la capacità di cambiare le cose.
una tesi sperimentale sul tema dell’immigrazione. definitivamente quelle
Qual è stato il tuo primo incarico politico e quali aspettati- barriere architettoniche Perché la diversità è una leva strategica per una crescita
sostenibile?
ve avevi quando hai iniziato a occuparti di politica?
La mia passione per la politica è nata intorno al 1987, ma ho
e mentali che ancora Perché passando attraverso le diversità ci si evolve, confron-
tandosi si cresce e si impara.
iniziato a fare politica attiva nelle istituzioni nel 2001 come
consigliera di Zona (attuale Municipio) in opposizione. Nel
sono presenti e che Quali sono i problemi che devono essere risolti, oggi, e qua-
2006 sono stata eletta Presidente di Zona 9 della medesi-
ma Zona, ruolo che ho ricoperto per 10 anni, ossia fino al
impediscono alle li cambiamenti positivi aspetti per il prossimo
​​ futuro?
Penso che sia necessario abbattere definitivamente quelle
2016, quando sono stata eletta Consigliera Comunale, no- persone di vivere barriere (architettoniche e mentali!) che ancora sono presenti
BEATRICE UGUCCIONI, VicePresidente Consiglio
minata Vicepresidente del Consiglio e da luglio 2020, Consi- e impediscono alle persone di vivere serenamente. Si tratta,
gliera delegata alla mobilità di Città Metropolitana. Eppure le serenamente. da un lato, di azioni e progettualità concrete – si pensi all’ac-
Comunale Milano. Gruppo Consiliare Partito Democratico

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A cura della Redazione Michelina della Porta

FONDAZIONE CO-STANZA
Un progetto di welfare comunitario che
HUMAN AGE pone la persona al centro del sistema

INSTITUTE C
o-Stanza è un co-working con area baby per liberi la contraddittorietà di interventi che de-istituzionalizzano il
professionisti e dipendenti - del settore pubblico ciclo familiare configurandosi o come politiche di gender o di
e privato - che scelgono di lavorare in modalità pari opportunità, oppure come politiche mirate ad uno solo
agile in uno spazio polifunzionale, con aree de- dei soggetti (bambini, donne, donne sole, anziani) e non alla
dicate al lavoro e al benessere e una community di esperti famiglia, o infine, come politiche di workfare, in cui la deriva
per il supporto alla loro vita professionale e personale. Per lavoristica della risoluzione del problema è il punto di vista
favorire l’occupazione femminile e, al contempo, il benessere predominante. Ciascuna di queste opzioni presenta punti di

F
ondazione Human Age Institute, promossa da Man- well by doing good per noi è un impegno quotidiano verso nella conciliazione di lavoratrici e lavoratori, CO-STANZA ha debolezza. È necessario assumere una prospettiva che porti
powerGroup, dalla sua creazione nel settembre persone, aziende e comunità. Fondazione è l’espressione dei dato vita a un progetto di welfare condiviso e accessibile da a una visione della conciliazione che consenta, non solo di
2014 è diventata un grande hub del Talento che valori di ManpowerGroup”. imprese, terzo settore e Pubbliche amministrazioni che vede tener conto della molteplicità dei fattori e di tutti gli attori e
mette in relazione persone, aziende e istituzioni per Vogliamo essere un motore di trasformazione e una leva di al centro bambini, giovani, adulti, anziani: famiglie. attrici coinvolti/e nel processo, ma che permetta, mediante
generare soluzioni innovative e favorire l’incontro e la crescita motivazione per persone, organizzazioni e aziende nel loro Sostiene i concetti di identità, cultura, diversità e inclusione la considerazione della conciliazione come relazione sociale,
dei talenti. cammino verso l’eccellenza, il successo e la differenziazione attivando percorsi in cui abilità, capacità, sperimentazione e la connessione tra dimensioni e soggettività.
La nostra visione di talento non è l’eccellenza in una specifica basati su una visione completa, etica e solidale dell’essere apprendimento favoriscono lo scambio e la condivisione nel
competenza, ma un insieme eterogeneo e trasversale di qua- umano e del Talento. tempo e nello spazio di adulti e bambini. Sin dal suo nascere
lità, competenze ed esperienze. Il talento come chiave per il Il lavoro è la vera forma di inclusione sociale, restituisce di- promuove processi di ascolto del territorio per identificare
miglioramento umano in tutte le sue dimensioni: economica, gnità alle persone e le aiuta a regolarizzare la propria vita, le esigenze specifiche e emergenti della comunità, per valo-
emotiva, intellettuale, operativa, ecologica, etica, spirituale, ma porta anche valore alle aziende stesse. È fondamentale rizzare persone e idee e co-disegnare interventi volti a favo-
creativa e sociale. creare connessioni e sinergie tra il talento esistente nelle per- rire la crescita dal punto di vista umano, professionale, cultu-
Il talento diventa l’elemento cruciale di differenziazione e, per sone e le aziende, la società, per favorire l’apprendimento rale e sociale. Un sistema di servizi integrati che - favorendo
stimolarlo, le aziende dovranno coinvolgere le proprie perso- condiviso, il miglioramento continuo e lo sviluppo collettivo. l’incontro delle alterità, in rete con i soggetti del privato e
ne non più con un approccio uguale per tutti, bensì attento e Con Fondazione, in partnership con Arcigay, stiamo realizzan- pubblico sociale e attraverso strumenti e linguaggi adeguati
sensibile all’individuo. Il talento, infatti, non è solo la perso- do un percorso interno a Manpower dedicato alla tematica all’età e al bisogno - affronta tematiche connesse alla quoti-
na, è molto di più. LGBT+ per solidificare le buone prassi e formare maggior- dianità di ciascuno.
Partendo da questo concetto, Fondazione Human Age Insti- mente la popolazione all’inclusione. Nel breve futuro l’obiet- Convinte che sin dall’infanzia siamo una risorsa in grado di
tute sviluppa percorsi di motivazione e orientamento al lavo- tivo è quello di portare questo progetto anche all’interno del- muovere cambiamento e innovazione, capace di far emer-
ro (Talent Lab) con l’obiettivo di mettere le persone benefi- le nostre aziende partner. gere inedite risorse sociali e attivatrice di legami comunitari,
ciarie dei propri percorsi in condizione di potersi rivolgere - in costruiamo spazi di convergenza inter-generazionale e in-
modo autonomo ed efficace - al mondo del lavoro. ter-istituzionale. Luoghi dedicati a favorire il riconoscimento
“Nella capacità catalitica che ha il Talento di generare agenti delle persone nella diversità delle soggettività e delle biogra-
di cambiamento e trasformazione individuale e collettiva”, fie, luoghi che valorizzino le abilità creative ed espressive per
ha affermato Marilena Ferri, Segretaria Generale di Fonda- innescare dinamiche che diano la possibilità, in particolare
zione Human Age Institute e People & Culture Director di alle nuove generazioni, di ingaggiarsi come attrici e fautrici
ManpowerGroup, “con Fondazione portiamo nelle aziende della comunità locale, di esprimersi in attività sociali, culturali
strategie e cultura dell’inclusione, ci occupiamo di tematiche e artistiche, dando vita a nuove forme di auto organizzazione
attuali e più che mai rilevanti quali: donne vittime di violenza, e, infine, di ritrovarsi nella cultura politica del “sortire insieme
persone con disabilità fisica o psichica, rifugiati, vittime di dai problemi” co-producendo beni comuni accessibili a tutti,
tratta, transizione di genere, e volgiamo lo sguardo a tema- in una prospettiva inclusiva, interagendo con le istituzioni e
tiche trasversali al mondo del lavoro come i Neet* e i disoc- costruendo un dialogo paritario con gli adulti della comunità.
cupati over 50.” La pandemia ha palesato che, soprattutto bambini e giovani,
*(i giovani non impegnati né nello studio né nel lavoro e nem- sono in balìa degli strumenti economici e culturali della pro-
meno nella formazione) pria famiglia, spesso priva di un sistema organizzato che pos- MICHELINA DELLA PORTA, 1980. Cooperante,
Condivide questi obiettivi Stefano Scabbio, Presidente di MARILENA FERRI, Segretaria Generale di Fondazione sa compensare i casi in cui quella dotazione è ridotta. I “ten- welfare community manager, co-fondatrice di Spazio
Fondazione Human Age Institute e President Southern and Human Age Institute e People&Culture Director di tati” strumenti di conciliazione famiglia-lavoro hanno svelato Co-Stanza.
ManpowerGroup www.spaziocostanza.it
Eastern Europe ManpowerGroup, che ha aggiunto: “Doing un conflitto tra differenti diritti e diversi soggetti: è emersa

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COVER STORY Valentina Dolciotti

ADELE
CAMBRIA
L
La prima volta che ho incontrato gli occhi azzurri di E giornalista diventa, una delle pochissime giornaliste in Italia
Adele è stato sul pianerottolo di casa sua, a Roma, alla fine degli anni Cinquanta, insieme alle grandissime Ca-
in via de’ Pettinari, parecchi anni fa. milla Cederna e Oriana Fallaci.
Ero accaldata, zaino in spalla e un mazzetto di gi- “…Ma solo io ho avuto il coraggio di fare due figli”, amava
rasoli in mano, presi per ringraziarla dell’ospitalità. Adele sottolineare sorridendo, ma non scherzando.
aspettava all’ultimo piano del palazzo, davanti all’ascensore: Proprio insieme alle due scrittrici la ritroveremo, alcuni anni
quando si sono aperte le porte, mi ha sorriso. dopo, intervistata dall’amico Pier Paolo Pasolini in “Comizi
Da quel momento ho avuto accesso al “meraviglioso mondo d’amore” (1965).
di Adele”, fatto di incontri, racconti, libri, scambi email, se-
rate a teatro e pranzi in terrazza che oscillavano tra tempo Adele si butta a capofitto nel lavoro, visita le gallerie d’ar-
passato e tempo presente: nata in una torrida estate cala- te (“Erano gli unici posti a cui potevo accedere anche senza
brese, nel 1931, l’infanzia di Adele si è srotolata negli anni invito”), incontra e frequenta intellettuali, scrittrici, editori,
’30 a Reggio Calabria. Aveva solo quattordici anni quando, artiste.
da una finestra socchiusa, , ha intravisto i soldati americani Inizialmente scrive pezzi di costume e moda (unici argomenti
attraversare la città nel giorno della Liberazione. accordati alle donne dalle redazioni) ma, piano piano, i suoi
Fu l’ostinato desiderio di studiare per diventare giornalista interessi crescono, lo sguardo si affina e la penna diventa
a farle lasciare il Sud (“Tornerò, ma da turista”, diceva sin da inarrestabile.
ragazzina). Ma, per studiare, era necessario prendere il tra- Il primo articolo per un settimanale nazionale è edito da “Il
ghetto tutti i giorni e recarsi alla Facoltà di Messina (accom- Borghese” di Leo Longanesi nel 1955, dove tratteggia con
pagnata dalla madre: non era opportuno che una ragazza sarcasmo e ironia le ragazze “bene” di Reggio Calabria. Per
viaggiasse da sola), allontanandosi già da una Calabria che, in questo articolo verrà offesa in prima pagina da un settima-
quegli anni, non aveva né quotidiani né università. nale calabrese vicino alla DC, mettendo in dubbio la virtù
della neo-giornalista. Si insinua infatti che la sua presenza
Adele desidererebbe studiare Lettere ma, con la lucida vi- in un giornale così importante (Il Borghese, appunto) non
sione che l’avrebbe per sempre guidata, capisce che non è sia dovuta esclusivamente alla competenza (allora, come
la strada più breve per andarsene da casa. “Sarei rimasta oggi, il discredito di una donna in ambito professionale
incastrata lì, a fare la supplente nei paesini di periferia, in passa per ciò che di professionale non ha nulla). Il padre
eterno”, così decide per la Facoltà di Giurisprudenza. di Adele ne soffre terribilmente e decide di querelare il
A 22 anni, conseguita la laurea (magna cum laude), Adele giornalista.
fa domanda per il concorso pubblico in Magistratura, ma la (La famiglia Cambria vincerà la causa; Adele chiederà, a titolo
risposta che riceve dopo alcuni mesi è lapidaria: ha tutti i di risarcimento simbolico, 1 lira: che classe!).
requisiti per partecipare, tranne uno: il sesso maschile. Ma le querele continuano. Diciannove solo nel primo anno di
Infatti, prima del 1963, la Legge italiana precludeva alle donne praticantato! Adele prende alla lettera l’incarico datole dal
la carriera di magistrato in quanto “inadatte al giudizio e all’e- Direttore Baldacci: “Cambria, lei vada, veda e scriva”. E lei,
quilibrio e soggette alla capacità di commozione.” Testualmente. senza filtri e senza fronzoli, obbedisce.
Nei primi mesi tollera l’obbligo di firmare gli articoli con lo
Ma Adele è ostinata, coraggiosa e scaltra: nel 1955 lascia la pseudonimo maschile Leone Paganini ma, con il passare del
Calabria (caso più unico che raro, il suo, negli anni del caso tempo, diventa “una firma” conosciuta e lavora per testate
Wilma Montesi) con il permesso di trasferirsi a Roma per par- sempre più rilevanti quali Il Giorno, di Enrico Mattei (diret-
tecipare a un concorso Inps per neolaureati/e in Legge. ta da Gaetano Baldacci), importantissimo quotidiano che ha
Armata di macchina da scrivere e borsa di vernice nera zep- il merito di aver svecchiato la stampa italiana; Il Mondo (di
pa di articoli, persegue imperterrita l’obiettivo di diventare Mario Pannunzio), Paese Sera, La Stampa, Il Messaggero,
giornalista. L’Espresso…

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Adele coglie gli ultimi guizzi della società letteraria romana
e ci si tuffa: è l’unica “gazzettiera” ammessa al tavolo di Elsa
Morante, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Goffredo Pari-
se, Luchino Visconti…

È il 1969 quando “torna a casa” per la prima volta, dopo quin-


dici anni di lontananza, e lo fa per lavoro: vuole seguire la rivol-
ta in atto nella sua terra, quella sollevazione popolare passata
alla storia come “I cento giorni di Reggio”, scatenata dalla di-
sputa tra Catanzaro e Reggio Calabria per l’assegnazione del
Capoluogo. Una guerriglia urbana durata più di tre mesi che
Adele segue per conto de l’Europeo, prestigioso settimanale,
con il quale collabora (dopo aver rifiutato di diventarne Redat-
tore inviato perché ha due figli e un divorzio sulle spalle).
In quell’occasione conosce e diventa amica di Adriano Sofri,
condividendone il punto di vista sulla rivolta: l’articolo di Adele
non supporta, perciò, il disconoscimento che la sinistra mostra Indice del primo numero di "Effe", novembre 1973
nei confronti dei moti calabresi, lei non pensa si tratti di un
rigurgito fascista, bensì di una ricerca d’identità… ma il suo
scritto viene censurato e Adele allora decide di dimettersi.
Questa non è la prima né l’ultima volta in cui, per principio o
per solidarietà con altri/e, deciderà di rassegnare le dimissio-
ni da una testata giornalistica. Per le foto in b/n credits Archivia, Casa Internazionale delle Donne, Roma

A proposito di principi etici, giornalisti e dimissioni, invito


tutti/e a leggere uno dei suoi ultimi libri, forse il più bello e
ironico. L’autobiografia dal titolo Nove dimissioni e mezzo, tre giorni  fa, il 18 settembre 2021, e che, quindi, resterà sul Gianicolo), di Adele spericolata alla guida tra i viali del-
[Donzelli editore, 2010], in cui tratteggia con maestria e sar- “tranquilla” nella sede di Via della Lungara per un bel po’). la capitale (senza mai ingranare la seconda), di puntate di
casmo l’alto prezzo che è necessario pagare per essere gior- E’ stata tra le fondatrici del teatro La Maddalena, insieme Ballarò la sera sul divano, di cene casalinghe con gâteau di
naliste e cittadine guidate dalla deontologia professionale e a Dacia Maraini e molte altre, e Direttrice responsabile di patate e sgaloppine al vino bianco.
dalla coscienza.  "Effe", settimanale di controinformazione al femminile. “Adele, si dice scaloppine”
La carriera giornalistica di Adele va dagli anni Sessanta E’ stata la prima in Italia a scrivere di procreazione assistita su “Scaloppine? Ma sei sicura?”
fino al 2015. Eppure… Adele Cambria non è rinomata un settimanale; il suo spettacolo teatrale “Nonostante Gram- “Abbastanza”
come altre giornaliste del suo tempo. C’è chi non l’ha mai sci” arrivò in cartellone sino a New York. Ha recitato in due “E scaloppine sia”
sentita nominare. È una donna che non ha fatto scalpore, film di Pasolini (Accattone, del 1961 e Teorema, del 1968),
non ha spintonato per far carriera, non ha “fatto le scar- è stata autrice di quattordici libri e di migliaia di interviste. Ora che Adele non c’è più, ci manca, mi manca. Mi manca la
pe” a nessuno. È stata sobria, di una sobrietà elegante e Così era Adele. Sempre sul pezzo. Contemporanea. sua capacità di essere contemporanea. Umana. Divertente.
paziente.  Pensarla e ripensarla oggi non muta la mia idea di lei, la ren-
Vorrei poterla definire “donna d’altri tempi”, ma sarebbe il Quando ero incinta di mia figlia ho trascorso l’estate a Roma, de solo più tenera e nostalgica. Vorrei avere il suo parere su
peggior torto che potrei farle, poiché nessuna più di lei ha a casa di Adele, per lavorare insieme all’editing di un libro, un tale numero di questioni; vorrei ascoltarla raccontare di
saputo essere contemporanea. mentre il mio futuro marito attraversava a piedi l’Italia. La quando ha intervistato Cocteau, Fellini, Sartre, Susan Son-
Contemporaneo, infatti, è “colui o colei che appartiene, vive e mattina mi alzavo e lei era, ovviamente, già pronta. C’è chi tag, Peggy Guggenheim (in gondola),… di quando a 18 anni
opera nell’età presente.” si sveglia presto per comprare il pane. Adele comprava il ha assistito a una Traviata con Maria Callas in carne e ossa
E così, Adele è stata una madre amorevole anche quando es- giornale. O meglio, ne comparava tre: La Repubblica, Il Mes- e voce o della sua amicizia con Goliarda Sapienza o ancora
sere madre significava smettere necessariamente di lavorare; saggero, L’Unità. (Ah, dimenticavo: Adele scrisse anche per di quando, a Milano, la sua vicina di stanza era Anna Maria
è stata una lavoratrice appassionata quando questo significa- l’Unità dal 2003 fino all’aprile 2009). Ortese e, di notte, la sentiva piangere.
va, necessariamente, trascurare i figli. Leggeva, sottolineava i passaggi e li disponeva su un grande Ho tantissimi ricordi di Adele e in tutti c’è la sua voce che
È stata moglie ed ex moglie; è stata femminista quando il tavolo in corridoio, dopo aver posizionato vari post-it utili a narra, i suoi occhi che scrutano, arguti e limpidi. Custodisco
diritto all’autodeterminazione delle donne non era nemmeno ritrovare gli articoli in ogni momento. stralci di racconti che non possono essere ancora condivisi,
preso in considerazione, ed è scesa in piazza per il diritto La trovavo in cucina, con una radiolina accesa nella tasca non qui. Una foto di mia figlia appesa sull’anta dell’arma-
all’aborto e al divorzio quando il maschilismo e il patriarcato della vestaglia, che ascoltava la rassegna stampa bevendo dietto della sua cucina, il cui pensiero mi commuove ogni
erano la prassi.  una tazzina di caffè. Sorrideva e diceva “Buongiorno care”, volta.
È stata Direttrice responsabile del quotidiano “Lotta conti- rivolgendosi sia a me che al pancione, “ora mettiamoci al Dedicare la cover story a qualcuno che non c’è più non è
nua” negli anni Settanta, quando l’omicidio di Luigi Calabresi lavoro”. facile, e men che meno incasellare la relazione con Adele;
e l’articolo scritto da Adriano Sofri le costarono un processo Il ricordo di quell’estate romana, quell’ultima estate da non moltissimi anni separavano la sua nascita dalla mia, in azien-
per direttissima per apologia di reato e il ritiro del passapor- madre che apre a così tante sensazioni e riflessioni, è fatto da questa amicizia prenderebbe forse il nome di “reverse
to per sette anni. di moltissime risate, di gelati al limone comprati dal siciliano mentoring”…
È stata co-fondatrice della Casa Internazionale delle Donne sotto casa, di serate a teatro (ricordo, in particolare, una let- Ma lei amava definirmi/ci “il mio pezzo di famiglia del nord”, e
(che ha vinto il contenzioso con il Comune di Roma proprio tura di Iaia Forte ai giardini della fontana dell’Acqua Paola, penso sia questa la descrizione che amo di più.

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a cura della Redazione

IL MALTRATTAMENTO
ALL’INFANZIA
Seconda Indagine Nazionale
sul Maltrattamento delle bambine,
dei bambini e degli adolescenti in Italia
redatta da CISMAI e Terre des Hommes

L
a II Indagine Nazionale sul Maltrattamento dei bam- to che, dopo l’esperienza del 2015, potesse fornire un nuovo in carico per maltrattamento (sono 201 su 1000, rispetto a Parliamo di un +3,6% di bambini e ragazzi in carico ai servizi
bini e degli adolescenti in Italia, nasce quale natura- quadro aggiornato del fenomeno. 186 maschi). Anche gli stranieri lo sono di più rispetto agli sociali in generale e di un + 14,8% di bambine, bambini e
le sviluppo dell’impegno di CISMAI e Terre des Hom- Questo è in linea con un’esigenza rilevata non solo dal nostro italiani: ogni 1000 bambini vittime di maltrattamento 7 sono adolescenti in carico perché maltrattati.
mes verso la costruzione di un sistema di raccolta Paese ma a livello globale, come ricorda l’OMS nel suo “Eu- italiani, 23 stranieri.
dati sulla violenza a danno di bambine, bambini e adolescen- ropean Report on preventing child maltreatment” del 2018, Questa seconda Indagine ha modificato, ampliandola, la L’indagine, dettata dalla necessità di allineare l’Italia agli al-
ti in Italia. quando indica come primo obiettivo quello di verificare se e griglia di raccolta dati utilizzata in passato, consentendo di tri Paesi e rispondere alle raccomandazioni internazionali e
Entrambe le organizzazioni fanno parte, sin dalla nascita, del come i Paesi dell’Unione Europea si stiano attivando per far esplorare nuovi aspetti del fenomeno; sappiamo così che i alle sollecitazioni del Comitato ONU per i diritti dell’Infanzia
Gruppo di lavoro per la Convenzione Onu sui diritti dell’in- emergere il fenomeno del maltrattamento, rendendolo più minorenni vittime di maltrattamento multiplo sono il 40,7% dimostra che, anche nel nostro Paese, è possibile realizzare
fanzia (Gruppo CRC), un network di 100 soggetti del Terzo visibile e quantificandolo. e nel 91,4% dei casi il maltrattante afferisce per lo più alla una raccolta dati sul maltrattamento significativa in termini
Settore, deputato al monitoraggio dei diritti dell’infanzia nel È quindi in questo quadro generale che, tra il 2019 e il 2020, sfera familiare (genitori, parenti stretti, amici dei genitori, quantitativi e qualitativi e un monitoraggio sull’andamento
nostro Paese con rapporti annuali e supplementari a quelli viene condotta la II Indagine Nazionale sul Maltrattamento ecc.). del fenomeno.
presentati dal Governo italiano, che vengono inviati al Comi- dei bambini e degli adolescenti in Italia su mandato dell’Au- Quanto alla fonte della segnalazione del maltrattamento, per I rappresentanti delle Istituzioni e i policy maker hanno il do-
tato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. torità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. la maggior parte dei casi, è l’autorità giudiziaria ad attivarsi in vere di confrontarsi con il fenomeno della violenza nei con-
CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro l’Abuso I dati ci riportano che, al 31.12.2018, sono 401.766 i bam- tal senso (42,6%). Agli ultimi posti, ospedali e pediatri. fronti di bambine, bambini e adolescenti e assumersi la re-
e il Maltrattamento all’Infanzia) è Società Scientifica presso bini e ragazzi presi in carico dai servizi sociali in Italia, 77.493 L’intervento dei Servizi Sociali risulta più frequente al Nord sponsabilità di affrontare il problema in maniera sistematica
il Ministero della Salute mentre Terre des Hommes Italia, dei quali sono vittime di maltrattamento. che al Sud e nel 65,6% dei casi ha una durata maggiore di e prioritaria.
rappresenta un’Organizzazione internazionale per la prote- L’indagine si conferma un’esperienza robusta e significativa 2 anni. Di fronte a queste segnalazioni i principali interventi
zione di bambine e bambini. Da molti anni sono entrambe dal punto di vista statistico, perché copre un bacino effettivo adottati dai Comuni sono l’assistenza economica e l’assisten-
impegnate su questi temi e sulla realizzazione di raccolte dati di 2,1 milioni di minorenni residenti nei 196 Comuni italiani za domiciliare (rispettivamente per il 28,4% e 23,9% dei
statisticamente affidabili che quantifichino la dimensione del coinvolti e selezionati dall’ISTAT. casi, ossia un totale del 52,3% dei casi), a cui si ricorre molto
fenomeno del maltrattamento all’infanzia nel nostro Paese. Quanto alle forme di maltrattamento di cui risultano vittime di più rispetto all’allontanamento del minore dal nucleo fami-
i minorenni censiti, la principale è rappresentata dalla pato- liare (in totale il collocamento in comunità e l’affido familiare
Poiché dal 2014 lo stesso gruppo CRC ha, costantemente, logia delle cure (incuria, discuria e ipercura) di cui è vittima il si attestano sul 35%).
ribadito la mancanza di un sistema di raccolta dati in Italia, 40,7% dei minorenni in carico ai Servizi Sociali, seguita dalla Grande novità introdotta dall’Indagine è la possibilità di
sollecitando l’applicazione delle raccomandazioni del Comi- violenza assistita (32,4%). Il 14,1% dei minorenni è, invece, comparare i dati relativi al maltrattamento sui bambini e
SILVIA ALLEGRO. 1979. Consiglio Direttivo CISMAI
tato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza volte a vittima di maltrattamento psicologico, mentre il maltratta- gli adolescenti su un campione di 117 comuni che avevano
supplire a questa carenza, CISMAI e Terre des Hommes han- mento fisico è registrato nel 9,6% dei casi e l’abuso sessuale preso parte anche alla rilevazione del 2015 (dati 2013). I ROCCO BRIGANTI. 1976. Consiglio Direttivo CISMAI
no voluto rafforzare l’impegno su questo fronte, proponendo nel 3,5%. dati raccolti raccontano un aumento del fenomeno sotto ogni
FEDERICA GIANNOTTA. 1973. Responsabile Advocacy e
all’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza (AGIA) di Se a essere seguiti dai Servizi Sociali, in generale, sono più i profilo: cresce infatti sia il numero dei minorenni in carico ai
Programmi Italia - Terre des Hommes
sostenere una seconda indagine nazionale sul maltrattamen- maschi, bambine e ragazze sono invece più frequentemente Servizi in generale, sia di quelli in carico per maltrattamento.

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Gianluca Cabula Occorreva allora guardare alla
persona nella sua integrità e,

OLIVETTI OLTRE
per questo, l’impresa doveva
essere pronta a dilatarsi fino
ai confini dell’ambizione,

LE GENERAZIONI con un’offerta smisurata


di servizi che ancora oggi
sostanzialmente
Note a margine inseguiamo.
a centovent’anni dalla nascita

“S
e non ritieni necessario e urgente come ri- confini dell’ambizione, con un’offerta smisurata di servizi che
tengo io spingere l’officina verso il maggior ancora oggi sostanzialmente inseguiamo.
incremento possibile, mi pare l’officina pos- Ma non solo. Tornando alla metafora dell’architettura, l’a-
sa benissimo andare avanti col signor Burzio zienda non doveva isolarsi dietro una cortina di mattoni, ma
e non ha nessun bisogno della mia occupazione [...]. In caso diventare un diaframma trasparente in osmosi con la società
contrario preferirei non perdere una settimana di più.” e il paesaggio. Ecco allora ogni volumetria dissolversi in pare-
È la fine del 1925 e un irruento Adriano Olivetti scrive così da ti vetrate continue e attraversate dalla luce, a testimonianza
Detroit al papà Camillo, nel corso del suo “grand tour” dell’in- di una vita aziendale continuamente sollecitata ad aprirsi a
dustria americana. Il bersaglio polemico è il “signor Burzio”, saperi che la sfidavano per novità e alterità: la sociologia, la
l’artigiano fucinatore formato dallo stesso Camillo, operaio psicologia, l’urbanistica, l’arte, la letteratura, il nascente am-
della prima ora assurto poi a direttore tecnico. Ma, agli occhi bientalismo. Contro ogni tentazione attuale di azienda-fortez-
del ventiquattrenne Adriano, Burzio è l’uomo del passato, za, mi preme richiamare all’attenzione un altro aspetto, per
il referto di una vecchia maniera di agire “accentratrice ed certi versi rivoluzionario, del pensiero di Adriano. Sappiamo
eliminatrice”, il simbolo di una fabbrica magari geniale ma che Olivetti vagheggiò un nuovo ordine costituzionale, un’ar-
ancora tutta empirica, lontana da quei dettami di scientific dita costruzione di ingegneria politica fondata sul concetto di
management che già informavano il fordismo americano e “comunità” che consegnò a molti suoi scritti. Sorvolando su
che folgorarono il giovane ingegnere di Ivrea. quanto di caduco o ingenuo esisteva in questo progetto ide-
In questo numero di Divercity parliamo di “generazioni” ale e solitario, mi sembra importante sottolinearne un risvol-
e proprio la Olivetti racconta la storia di un’azienda nata to. Olivetti osservava che la democrazia della rappresentanza
dall’incontro schietto e fecondo tra un padre e un figlio. e dei partiti era essenzialmente inadeguata a garantire una
Se dovessimo far parlare le architetture di Ivrea, recente- pienezza di diritti per l’individuo. Per questo prospettava una RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
mente promosse a sito Unesco, è quantomeno emblematico democrazia “integrata”, o meglio ancora “compensata” dal- A. Olivetti, Ai lavoratori, Edizioni di Comunità, Roma/Ivrea 2012
che la vecchia fabbrica di mattoni rossi, fondata nel 1908 la presenza dell’azienda, a cui Olivetti ascriveva da sempre A. Olivetti, Città dell’uomo, Edizioni di Comunità, Roma/Ivrea 2015
da papà Camillo, negli anni dell’ascesa non venga abbattuta un’intelligenza intrinseca e una superiore razionalità. A. Olivetti, Dall’America: lettere ai familiari (1925-26), Edizioni di Comu-
bensì estesa e collegata con un passaggio alla nuova azienda. Azienda vista, quindi, non solo come momento della produ- nità, Roma/Ivrea 2016
Allo stesso modo, Adriano mantenne il nucleo centrale del zione di valore, ma anche come luogo in cui la democrazia si A. Olivetti, Il Dente del Gigante, Edizioni di Comunità, Roma/Ivrea 2020
pensiero paterno: l’ideale di una fabbrica a misura d’uomo, compie, si innerva, si perfeziona. La società della differenza F. Colombo, M.P. Ottieri, Il tempo di Adriano Olivetti, Edizioni di Comunità,

Ritratto di Adriano Olivetti davanti alla ICO di Ivrea, 1959 ca.


ispirata a quell’idea di solidarietà sociale che Camillo nutriva ancora era all’orizzonte - assorbente era il tema della lotta Roma/Ivrea 2019

Per gentile concessione della Fondazione Adriano Olivetti.


e anche praticava, se è vero che spedì il figlio adolescente di classe - ma mi pare che quest’idea di responsabilità abbia P. Ciorra, F. Limana, M. Trevisani (a cura di), Universo Olivetti. Comuni-
in un reparto di trapani, perché sperimentasse “il nero di un ancora molto da dire a chi si occupa di diversità e inclusione. tà come utopia concreta (catalogo della mostra), Edizioni di Comunità,
lunedì nella vita di un’operaio”. Adriano capì, però, che que- Olivetti diceva che le fabbriche andavano pensate di notte e Roma/Ivrea 2020
sto paternalismo doveva evolvere in un nuovo umanesimo, realizzate di giorno. Direzione dei servizi e della direzione pubblicità e stampa della Società
che l’uomo che vive nell’officina “non sigilla la sua umanità Dovremmo cercare di farlo anche noi. Olivetti (a cura di), Servizi ed assistenza sociale in fabbrica, Stamperia
nella tuta di lavoro”, che la mansione parcellizzata era sì più Artistica Nazionale, Torino 1963
efficiente, ma rischiava di tradursi in un vuoto di senso. Oc- F. Novara, R. Rozzi, R. Garruccio (a cura di), Uomini e lavoro alla Olivetti,
correva allora guardare alla persona nella sua integrità e, GIANLUCA CABULA, 1983. Laurea in Scienze Politiche e in Bruno Mondadori, Milano 2005
Beni Culturali – Diversity Manager SACE S.p.A.
per questo, l’impresa doveva essere pronta a dilatarsi fino ai

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"È stata tutta una vita di sacrifici e di gelo! Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma
il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il
cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato"
Eduardo De Filippo

MANDELA OFELIA
Rubrica Rubrica
diritti teatro
LO SFRUTTAMENTO MINORILE leggere le tante facce di un fenomeno molto più contiguo di Il quinto studio “Abracadabra - l’educazione del bambino e
quanto non si pensi. EDUCARCI AD ESSERE della bambina” nasce invece sotto il segno del quadrato (che
Entra nelle nostre case con sushi e pizze, si vende a ore nei NOI STESSE in campo alchemico si avvicina all’idea di costruzione, e quin-

P
Mentre scrivo queste riflessioni, penso alla raffi- motel di periferia. E, spesso, volgiamo lo sguardo altrove. Os- di di proiezione verso un tempo che verrà): Irene Serini, Ca-
ca di numeri cifra di questa giornata: per la prima serviamo poco e indaghiamo ancora meno, visto che l’ultima terina Simonelli, Anna Resmini e Luca Oldani abiteranno uno
volta in 20 anni, la tendenza che aveva portato a ricerca nazionale -curata dall’Associazione B. Trentin della Una chiacchierata Con Irene Serini su “Abracadbra - studio 5, spazio scenico i cui angoli saranno le domande “Chi ci educa?
ridurre lo sfruttamento minorile dal 2000 al 2015 Cgil e da Save the Children- risale al 2013 e, nonostante non l’educazione del bambino e della bambina” A cosa ci educa? Chi è autorizzato a educarci o meno? Chi
del 38%, liberando 94 milioni di bambini/e dalla schiavitù lasciasse spazio a interpretazioni (340.000 minori di 16 anni saranno i bambini e le bambine all’interno di questo studio?”
di lavoro forzato, prostituzione, accattonaggio, subisce uno con alle spalle esperienze di lavoro) la definizione di “emer- “Aver letto Mario Mieli mi ha fatto capire che ero autorizzata Un lavoro che si muoverà attorno a un tema molto caro a
stop. La curva torna a salire, toccando, secondo le stime uf- genza nell’emergenza” non bastò a terapie d’urto radicali. I/ ad essere me stessa. Siamo noi, siamo qui, brilliamo, siamo Mieli, quello dell’educastrazione, secondo cui i desideri pro-
ficiali, quota 160 milioni: tanti sono i/le bambini/e sottratti le bambini/e non sono solo oggetto di sfruttamento nelle mi- vivi, non c’è una regola che stabilisce chi è valido e chi non lo fondi dei bambini e delle bambine vengono costantemente
alla scuola, al gioco, alla possibilità di crescere in salute e niere africane o nelle filiere del tessile asiatiche: dobbiamo è. Alimenta un gusto, una gioia, un piacere di essere se stessi. e sistematicamente repressi. Non si cercherà, quindi, di esi-
nel rispetto della loro età. Giornali, web, agenzie stampa pro- impedire che i minori cadano nella zona grigia dell’abuso, del Anche se non sappiamo bene cosa significa.” bire nessun metodo, peraltro da lui mai teorizzato, ma di in-
cedono diligentemente, come ogni 12 giugno, Giornata In- maltrattamento, del ricatto. Dobbiamo evitare loro un infer- dagare quanto alcune regole che diamo come assodate nel

È
ternazionale contro lo sfruttamento minorile, al copia-incolla no che non brucia solo il sud del mondo, ma fa terra bruciata il 2009 quando Irene Serini, a casa con la febbre, sistema educativo siano in realtà un limite, più che una possi-
dei comunicati di OIL (Organizzazione mondiale del Lavoro) attorno. Ovunque ci sia povertà ed emarginazione. prende da uno scaffale bilità, con il desiderio di chiedersi
e Unicef. il libro “Elementi di cri- quanto la repressione della fem-
Con un elemento di novità: il 2021 è stato proclamato dall’O- tica omosessuale” e ne minilità - tanto nei bambini quan-
NU Anno internazionale per l’Eliminazione di ogni forma di legge l’introduzione, rimanendo to nelle bambine - giochi un ruolo
sfruttamento sui minori. Quando nel 2019 era stata approva- immediatamente folgorata da fondamentale. Questo sarà anche
ta in sede ONU la risoluzione, il mondo non era ancora stato quelle pagine iniziatiche e dalla l’ultimo studio, e quindi un saluto
investito dalla tempesta pandemica che ha spazzato via anni figura rivoluzionaria di Mario Mie- al pubblico, al tempo che verrà,
di intenso lavoro e, come in un cinico gioco dell’oca, siamo li. “Era evidentemente necessario a Mario Mieli e “anche per que-
indietreggiati alla casella di partenza. Anzi, peggio: l’interru- avere un po’ di febbre per toccare sto si chiude con l’argomento che
zione scolastica di un miliardo di piccoli/e in 130 paesi sta un libro incandescente!” dice sor- più di tutti pensa al futuro, con un
arrecando conseguenze psico-fisiche permanenti in migliaia ridendo. Da questa prima febbre tema che guarda a coloro che, si
di loro. Circa 70 milioni di bambini/e e adolescenti sono ri- nasce “Abracadabra”, un pro- spera, non verranno più educati
masti/e lontani/e dall’apprendimento, anche da remoto, con getto indipendente, mosso dalla a dividersi, ma a riconoscersi a
ripercussioni, ancora una volta, irrimediabili. A causa della volontà di indagare il pensiero di prescindere da queste due forze
sospensione delle tradizionali campagne vaccinali in una Mieli attraverso 5 studi in 5 anni, [il maschile e il femminile] con cui
trentina di paesi, 94 milioni di bambini/e non hanno ricevuto prendendosi il tempo di abitare siamo stati educati a governarci.”
la protezione dal morbillo, e, in una sessantina, migliaia di le viscere di un personaggio così Chiedo a Irene Serini cosa direb-
piccoli/e sfollati/e, rifugiati/e e richiedenti asilo sono stati/e complesso e affascinante, per poi be Mario Mieli, oggi, trovandosi
esclusi/e dai programmi di protezione sociale prevista per il tornare in superficie e tradurre questo viaggio in atti teatrali. di fronte a un gruppo di adolescenti, a quelle nuove genera-
COVID-19, a seguito della chiusura delle frontiere ai confini Di questo progetto abbiamo parlato nell’articolo “Abracad- zioni per cui ha sognato un mondo nuovo. “Cercherebbe di
tra gli Stati. bra” (9 Dicembre 2020), e ci torniamo oggi sulla soglia del affascinarli, giocherebbe con loro al travestitismo, alla speri-
Entro la fine del decennio si prevedono 10 milioni di matri- quinto studio, e l’ultimo, che vuole illuminare il pensiero di mentazione fisica e concreta. Proverebbe a farli lavorare col
moni forzati in più. Lo spaccato dell’infanzia negata spezza il Mario Mieli sui temi dell’educazione. I primi tre studi raccon- corpo. Direbbe loro “Usatelo questo corpo, più che potete,
cuore. Ma non possiamo permettere che, con esso, spezzi la ta Irene ruotano attorno alle domande “Cos’è l’identità? Chi la perché è la parola più bella che avete. Ricordatevi che bacia-
speranza. Se ha ancora un senso il termine “dignità”. Se anco- determina? A chi serve?”, con l’obiettivo di incuriosire spetta- re ed essere baciati, abbracciare ed essere abbracciati, ac-
ra esiste qualcosa che assomigli alla compassione (cum-pa- trici e spettatori su Mario Mieli e sul suo sguardo sovversivo carezzare ed essere accarezzati, scopare ed essere scopati,
tìre). Per meritarci l’appartenenza al genere umano sappiamo rispetto alle logiche binarie di divisione in maschi e femmine, piace a tutte e tutti. Fatelo al di là di ogni orientamento, più
cosa fare: la direzione era stata intrapresa agli inizi del nuovo in spettacoli a forma circolare “dove il pensiero gira come il che potete.”
millennio e, sulla scorta di quell’esperienza proficua, occorre cerchio in cui il pubblico è disposto”. Figura guida del quarto
un “piano Marshall” che veda sullo stesso fronte di preven- studio è il triangolo, che occupa la scena esibendo il tema
zione e contrasto a un crimine barbaro quanto subdolo, isti- SILVIA CAMISASCA, 1976, Dottoressa in fisica nucleare del potere, indagato da Irene Serini, in scena con Caterina
con dottorato in applicazioni fisiche ai beni culturali. LUCIO GUARINONI, 1989, Master in Teatro sociale e di
tuzioni, imprese, scuole, associazionismo, forze dell’ordine. Simonelli, a partire dalle gerarchie che si stabiliscono tra at- comunità, formatore, dramaturg e regista teatrale.
Giornalista professionista.
E, soprattutto, noi. Noi, società “civile”, che dobbiamo saper trici e pubblico.

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Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro
un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.
Marguerite Yourcenar

DIVER BOVARY
SOUND Rubrica
Rubrica libri
musica chiuso dal muro dell’isolamento. Durante il concerto, Roger
reagisce sputando su un fan esagitato e facendo infuriare il
pubblico.
J. D. SALINGER
IL GIOVANE HOLDEN
che lo contraddistingue. Lo si vede nel suo rapporto con le
altre persone, ma soprattutto in quello con l’adorata sorellina
Phoebe, che adora, e che in una manciata di scene finali gli
ROGER WATERS, Accade mentre cerca di cantare la quiete di Pigs On The permetterà di risalire la china e ritrovare un senso della felici-
IL MURO NATO DA UNO SPUTO Wing. Quel fan aveva provato, infatti, ad arrampicarsi sul pal- tà e dell’amore per gli altri.

N
co e Waters gli grida “cazzo basta urlare, sto cercando di can- el 1951, anni prima che i moti studenteschi E così, questo ragazzino arruffato e polemico comincia a bril-
tare una canzone!”. Poi, lo sputo che plasma l’argilla creativa. scuotessero il mondo intero, gli Stati Uniti vivono lare, ed è una luce destinata a durare nel tempo. Con la sua

I
l dicembre 1979 calò gelido su un’Europa agitata. Dopo il concerto, il cantante riflette sulla barriera innalzata- un’epoca di relativo benessere, condita da valori diversità e il suo “remare contro”, Holden conquisterà milioni
Per la musica rock era già tempo di esami di coscienza si tra la band e il pubblico. Questa distanza lui la visualizza conservatori, da sani principi e da un moralismo di lettori negli anni a venire, diventando una sorta di eroe al-
e rivoluzioni più o meno apparenti. Fu in quel mese che, immaginando un grande muro, di fronte al palco, che dovrà che sembra fatto apposta per mettere i paraocchi contro gli ternativo, e la sua storia un manifesto per molti ragazzi delle
dall’Inghilterra, arrivarono due album capaci di cogliere lo essere distrutto nel corso del concerto di un futuro album. errori – e orrori – del recente sforzo bellico. Il sogno america- generazioni future che mal digeriscono, tra le altre cose, le
Zeitgeist, di rappresentare i disagi di generazioni differenti The Wall è così concepito. no invita alla ricerca della famiglia perfetta, del lavoro perfet- retoriche post-belliche, l’autoritarismo e la dittatura del capi-
unite, però, dal “camminare sul ghiaccio sottile della vita mo- Quando i Pink Floyd si ritroveranno in studio a Londra, Wa- to, della perfetta casa nei sobborghi, e poco altro. È questo talismo. Holden non è mai esplicito in tutto ciò: la sua conte-
derna” (The Thin Ice) che univano fazioni musicali opposte ters farà ascoltare agli altri tre circa quaranta provini. A pro- il contesto in cui Salinger, egli stesso reduce “scottato” dal stazione è tutta tra le righe, in un frame of mind che si pone
nel comune disorientamento generale. La nuova decade si durre l’album sarà il canadese Bob Ezrin. I provini dicono già secondo conflitto mondiale, pubblica Il giovane Holden, ro- fin da subito in opposizione alla meschinità che lo circonda.
sarebbe aperta con l’incendiario tutto (come si ascolta nella im- manzo che non parla esplicitamente La voce del protagonista è un atto
London Calling dei Clash e il fau- mersion edition del 2012). Per la di guerra ma che, attraverso le espe- rivoluzionario essa stessa: il punto
stiano The Wall dei Pink Floyd, sua narrazione, Roger usa la figu- rienze del suo giovane protagonista, di vista di Holden è sempre trasver-
band divenuta veicolo espressivo ra di Pink, rockstar ormai alla de- diventerà negli anni seguenti l’inno di sale e va a cogliere aspetti della re-
di Roger Waters. Il “richiamo di riva – Comfortably Numb, como- una generazione contro. altà inaspettati, che hanno la forza
Londra” non era altro che l’urlo di damente intontita – nel percorso Holden Caulfield ha sedici anni e vie- dell’epifania. Guardando il laghetto
“un altro mattone nel muro”, quel dentro l’abisso psichico più deva- ne espulso da un collegio che si auto- di Central Park, questo ragazzino
Another Brick In The Wall scaglia- stante dall’infanzia all’età adulta. definisce prestigioso ma che, in real- non pensa una banalità qualsiasi, ma
to da Waters contro l’establish- La storia non salva nulla, ma ar- tà, è pieno di ipocrisie e arroganza. Il dove vanno le anatre quando il lago
ment e la condizione di rockstar riva dritta al cuore di moltitudini romanzo è la narrazione in prima per- è ghiacciato? Il romanzo è tutto così:
alienata. The Wall musicalmente di fan vecchi e nuovi. Dalla fami- sona dei pensieri di Holden mentre un invito a guardare il lato più nasco-
riaffermava che quindici anni di glia (Mother) alla scuola (Another affronta l’espulsione e l’impresa di sto e bizzarro delle cose. Non solo. La
carriera, undici album, centinaia Brick In The Wall), dalle autorità dover tornare a casa e comunicarlo lingua del romanzo, con i suoi termini
di concerti non potevano finire giudiziarie (The Trial), ai danni del ai genitori – cosa che sceglie di pro- colloquiali, è un primo, riuscito espe-
senza essere current, sul pezzo. dopoguerra (Goodbye Blue Sky), crastinare il più possibile. rimento nell’utilizzo di quello slang
Due generazioni e quarantadue dall’incomunicabilità (Hey You) Una trama che non è niente di che, giovanile che da lì in avanti diventerà
anni dopo, The Wall è precisa- alle psicosi (One Of My Turns), c’è quindi, e un protagonista che inizial- sempre più apprezzato in letteratura.
mente questo: lo spirito di un’e- tutto l’orrore del disagio umano. mente non pare nemmeno troppo Mai, negli Stati Uniti come altrove, si
poca contemporanea che vive, sotto altre forme, l’estensione The Wall diventerà uno dei successi artistici e commerciali simpatico. era visto un adolescente raccontarsi
del disagio di allora e sempre camminando sul ghiaccio sotti- più longevi della storia del rock e lo farà unendo picchi arti- Holden non ha sogni, non ha obietti- così.
le della tecnocratica vita moderna. stici altissimi ai contenuti. Quando Another Brick In The Wall, vi. È un ragazzino demotivato, quasi Il giovane Holden è un romanzo di
Il concept album riassume una parabola (da band under- a Natale, arriva in vetta alle classifiche di vendita in Gran Bre- cinico. Si scontra con tutti: fidanzate, formazione che è pura controcultura.
ground a megastar) raggiunto con The Dark Side Of The tagna si capisce che i Pink Floyd hanno colto nel segno di più compagni di studi, professori. La sua Non è un caso che Einaudi ne abbia
Moon nel 1973. The Wall ampliava il concept del preceden- generazioni. E continuerà a essere così: nel 1990 a Berlino critica non risparmia nessuno, è un proposto di recente una seconda tra-
te Animals (1977, ispirato al romanzo distopico del 1945 di fu quest’opera a celebrare la caduta del muro con un grande inno di battaglia contro un intero sistema. Il suo monologo duzione, firmata da Matteo Colombo, rendendo lustro a uno
George Orwell, La Fattoria Degli Animali) e la storia vuole concerto di Roger Waters e ospiti e, dal 2010 al 2013, in 219 interiore è quello di un anti-eroe che non ci sta a farsi ingab- stile linguistico che ha fatto scuola. E non è un caso che Ales-
che l’evento scatenante del muro floydiano accade durante concerti saranno quattro milioni di fan a ritrovarsi tra le linee biare in cose in cui non crede e – soprattutto – in un perbe- sandro Baricco abbia intitolato proprio a Holden quella che
l’ultima data di quel tour all’Olympic Stadium di Montreal in del tempo, facendosi guarire dalla musica del Muro, che ha nismo che non sente proprio. è attualmente la migliore scuola di scrittura creativa in Italia.
Canada, con un atto primordiale e altamente simbolico. L’im- sgretolato decenni e generazioni. Ma se è vero che apparentemente Holden è un lavativo, in
plosione dei rapporti umani all’interno della band, la pressio- realtà tra le pagine vediamo la sua statura spiccare sempre
ne del successo, lo straniamento, il disagio psichico raccon- più rispetto a tutto il resto, a tutto ciò che è considerato
DAVIDE SAPIENZA, 1963, diplomato liceo scientifico speri- SILVIA ROTA SPERTI, 1975, Laurea in Lingue e Letterature
tato in chiave collettiva da The Dark Side Of The Moon si mentale Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza. Scrittore “normale” e “positivo”. Strada facendo scopriamo che Hol- straniere. Traduttrice di narrativa e consulente editoriale
trasformò per The Wall in un inferno personale dell’individuo den ha un suo codice e soprattutto una grandezza d’animo

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"I bambini conoscono benissimo questi contro-spazi, queste utopie localizzate.
L'angolo remoto del giardino, la soffitta o, meglio ancora, la tenda degli indiani montata
al centro della soffitta, e infine, il giovedì pomeriggio, il grande letto dei genitori"
Michel Foucault

STILE CONTRO
PURO SPAZI
Rubrica Rubrica
moda “Per la mia esperienza personale la correlazione fra identità
di genere ed espressione di sé è molto fluida. Credo ferma-
mente che i vestiti non abbiano genere”.
infanzia flittuali rispetto a quanto accade in gruppi di età omogenee.
Nell’ambito del sistema integrato di cura, educazione e
istruzione dalla nascita ai sei anni istituito in Italia dalla Ri-
Lupo Lotti, 17 anni, studente liceo artistico forma del sistema nazionale di istruzione e formazione (L.
OLTRE AL GENERE “[I brand] dovrebbero rivedere le taglie nel rispetto di persone 107/2015, art.1, comma 181, lettera e) e promosso dal dlgs.
cis e trans basse e avvicinarsi ulteriormente alla realtà uni- TRA PARI. 65/2017, vi è un focus specifico su questa fascia di età tanto
sex, anche per capi più eleganti e da cerimonia.” LE CULTURE DELL'INFANZIA complessa e eterogenea, che vede lo sviluppo di competen-

L
e collezioni di Rebirth Garments, Origami Customs e Alessandro, 19 anni, ragazzo transgender ze fondamentali come, per esempio, quella sociale e inter-
Aqua Underwear sono un esempio virtuoso di moda “Mi è stato chiesto di lavorare sulla femminilità e dopo tan- soggettiva, che varia dai primi “sorrisi sociali”, nei primissimi

N
plurale così come Koma Nakit in Serbia e Mala Strel- te ricerche, tante domande e tante riflessioni, ho capito che essun bambino e nessuna bambina può nascere mesi di vita, alla capacità di comprendere desideri e creden-
la in Italia. avrei dovuto parlare delle femminilità: al plurale. Voglio vesti- e crescere senza il supporto di un adulto che si ze altrui attraverso elaborati processi di negoziazione, negli
Alcuni brand l’hanno capito, ma cos’altro si può fare? L’ho re le persone, […] e curare ogni singolo capo adattandolo a prenda cura affettivamente, cognitivamente, fisi- anni successivi. Lo sviluppo di ciascun bambino e di ciascu-
chiesto direttamente a loro e ad alcune persone transgender ogni tipo di corpo.” camente, del suo benessere, dello sviluppo delle na bambina è un processo progressivo e graduale, non certo
e queer, grazie anche al supporto di Cecilia Ruiz di Gender- Ari Aniello, 22 anni, laureat* in fashion design, designer di sue potenzialità e della sua educazione. In tal senso, proprio lineare, che – al di là dell’età anagrafica, che può indicare
Lens e Fiorenzo Gimelli, Presidente di AGEDO Nazionale. “Scilla e Cariddi” l’asimmetria di tale relazione tra adulto e bambino - ovvero solo alcuni criteri di massima – riguarda in modo specifico
“Trovo ispirazione nelle piante, negli animali, nella terra, “In passato si esasperava il genere elettivo. Oggi non c’è più la disparità di potere, di conoscenze, di ruolo – è condizione e peculiare la crescita e l’identità di ciascuno, caratterizzate
nell’acqua, nello spazio, nella natura in tutta la sua magni- bisogno di dimostrare nulla. Il crossdressing è maggiormente cruciale, che consente ai più piccoli di acquisire fiducia in da una variabilità e da una diversità individuale che è tanto
fica diversità e ricchezza di colori, forme e suoni. Anche per contemplato, nonostante sia effettivamente più semplice re- sé, negli altri e nel mondo e, dunque, di crescere, conoscere, più valorizzata se considerata dentro a un gruppo misto per
questo le persone che si sentono diverse (per genere o orien- perire abbigliamento con una vestibilità più adatta a persone imparare. La presenza di adulti autorevoli e capaci di tenere età, all’interno del quale ciascuno può mostrare risorse, ta-
tamento sessuale) si vedono in qualche modo rappresentate trans M to F rispetto a persone trans F to M.” loro testa, favorisce nei bambini e nelle bambine lo sviluppo lenti e potenzialità senza il confronto pressante con il criterio
dalle mie creazioni. Esse vogliono, e possono con i miei gio- Leda, 41 anni, donna transgender, segretaria amministrativa di autodirezione e di autoregolazione e contiene quel senso dell’età anagrafica. Dentro un gruppo di bambini e bambine
ielli, sottolineare con orgoglio la propria diversità.” RSA e modellista di egocentrismo e onnipotenza che rischia di generare, già di età diverse è favorita infatti, sia da parte degli adulti sia da
Marijana Kovacevic, designer di Koma Nakit “Essendo una donna transgender non ancora operata, ci nel presente delle loro relazioni (con adulti e bambini), fru- parte del gruppo stesso dei pari, una particolare attenzione
“Da un po’ sono approdata ai temi del genderfluid e, nello sono caratteristiche del mio corpo che preferirei non avere e strazione e conflitti. Quella tra adulto e bambino va intesa alle differenze con le quali ciascuno contribuisce al gioco e
specifico, del non binarismo, con la consapevolezza che l’im- che non voglio che gli altri vedano: mi piacerebbe vedere, ad innanzitutto come una relazione di aiuto, ovvero - secondo alla relazione.
posizione di un’identità di genere e di ruolo genera violenza esempio, costumi da bagno più adatti a un corpo come il mio. quanto indicato da Carl Rogers (1970, p.68) - “una relazione Oltre a ciò, la ricerca in molti ambiti disciplinari oggi ci resti-
contro le donne, contro le persone transgender, lesbiche o Inoltre, poiché sono in terapia ormonale da 3 anni e sono in cui almeno uno dei protagonisti ha lo scopo di promuovere tuisce che le bambine e i bambini non sono soggetti fragili
gay. I vestiti verranno creati e pensati per far sentire a pro- ancora in fase di transizione, ho avuto un po’ di crescita del nell’altro la crescita, lo sviluppo, la maturità e il raggiungimen- da plasmare bensì attori sociali e soggetti attivi della propria
prio agio le persone e per permettere loro di piacere e piacer- seno, ma non tanto quanto vorrei rispetto alle dimensioni del to di un modo di agire più adeguato e integrato nell’altro (…), crescita, capaci di creare nella loro quotidianità una vera e
si, indipendentemente dal genere.” mio busto. Vorrei che tutti (o la maggior parte) dei reggiseni una valorizzazione maggiore delle risorse personali del sog- propria “cultura dei pari” (Corsaro, 2003) - con caratteristi-
Laura Cimino, designer di Mala Strella avessero tasche in cui inserire spessori appositi a modellare getto e una maggiore possibilità di espressione”. In tal senso, che specifiche, essenzialmente diverse da quelle delle culture
“A chi lavora nella moda chiederei di produrre gonne o gioielli il seno. Questo sistema aiuterebbe anche le donne che hanno l’enfasi di una differenza generazionale tra adulto e bambino adolescenti e da quelle adulte - ovvero un insieme stabile di
con gli unicorni per maschi…anzi no! Chiederei che non ci subito mastectomie.” è elemento imprescindibile per il successo della sua crescita attività, di linguaggi, di routine, di artefatti, di valori e di inte-
fossero i reparti da maschio e da femmina e, che tutti i gioielli Katie Neeves, 52 anni, UK, fotografa, regista, trans Ambassador e, ancor prima, della sua nascita e della sua sopravvivenza. ressi che viene prodotto e condiviso da bambine e bambini
e tutti i vestiti fossero per tutti. Chiederei ai modelli e alle mo- “Alle lezioni di cucito avevo un allievo di 6 anni, che stava facen- Il mondo adulto, per sua intrinseca natura, esercita dunque nelle loro interazioni reciproche, che si sviluppano nel comu-
delle di indossare qualsiasi capo, oltre ai vestiti da maschio do una gonna per se stesso. Una bambina della classe gli disse effetti rilevanti sull’infanzia e offre ai bambini una cultura di ne tentativo di interpretare e comprendere il mondo adulto
e da femmina”. “I ragazzi non portano le gonne!”. Mi sono sentita in dovere di cui bambini e bambine progressivamente si appropriano. e, in certa misura, di opporvisi, modificandolo.
Antonio, 8 anni e mezzo, studente informarla che molti ragazzi e molti uomini, come Kanye West, Tuttavia, accanto a ciò, va considerato lo sviluppo e l’appren- Incoraggiare lo sforzo con cui i bambini e le bambine cerca-
“Con l’ascolto, la moda sarebbe più varia, abbattendo stere- indossano gonne. Alexander McQueen ha fatto sfilare uomini dimento dei bambini nell’ambito di contesti tra pari, anche no, per esempio nel gioco, di appropriarsi autonomamente
otipi: non creandoli”. con la gonna e gli scozzesi indossano gonne da secoli! La bam- misti e disomogenei per età. Nonostante uno stereotipo indi- e liberamente delle culture adulte, diviene dunque una sfida
Greta, 15 anni, ragazza transgender, studia moda al liceo ar- bina non disse più nulla. Il bambino continuò a cucire il suo ve- chi l’incapacità di bambini molto piccoli di imparare recipro- quotidiana, che favorisce sia la costruzione di culture auto-
tistico stito. Dimostrò di essere il migliore del suo corso e, la scuola, di camente nella relazione tra pari, da diverse ricerche interna- nome dei pari sia la valorizzazione dei loro contributi alla
La madre di Niccolò, 16 anni, ragazzo transgender, mi rac- essere un ottimo terreno di confronto e crescita.” zionali condotte in contesti educativi che accolgono bambini produzione, al cambiamento e alla qualità della realtà adulta
conta che ha difficoltà a trovare il binder, che si acquista Barbara Beccio, fashion designer, è Ispirante - Creative Adap- e bambine di età disomogenee tra 0 e 6 anni, emerge che il (Corsaro, 2003).
solo online e che i tape sono molto aggressivi sulla pelle. I tive Clothing gruppo misto per età promuove apprendimenti di tipo cogni-
pantaloni maschili sono spesso troppo stretti sulle cosce e tivo, emotivo-affettivo, sociale, per es. in relazione all’acqui-
larghi sulla schiena, mentre d’estate manca una collezione di ANGELA BIANCHI, 1982 Laurea In Relazioni Pubbliche sizione del linguaggio, alle capacità di problem solving e alla ELENA LUCIANO, 1976, PhD in Pedagogia, Università
costumi, che rispetti il fisico di una persona transgender F to e Pubblicità, Founder VirgoImage, Creatrice del blog capacità di gestire le relazioni interpersonali tra pari, addi- di Milano Bicocca, Docente di Pedagogia dell’Infanzia
DiversityStylingByVirgoImage. presso Università degli Studi di Parma.
M (female to male, Ndr) rittura riducendo comportamenti aggressivi e situazioni con-

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You never really understand a person until you consider things from his point of view. Until
you climb inside of his skin and walk around in it.
Atticus Finch, To kill a mockingbird

PAGINA
CON VISTA
Rubrica
cinema tutt’altro che straight, il viaggio è infatti metafora di una ri-
cerca interiore e gli incontri durante il tragitto sono anch’essi
simboliche tappe di riflessione per avvicinarsi gradualmente
al ricongiungimento con il fratello. Così il primo incontro (una
"UNA STORIA VERA" teenager autostoppista scappata di casa al quinto mese di
The Straight Story, gravidanza) è l’occasione per Alvin per ripensare alla forza
che sprigiona una famiglia unita e trasmettere alla giovane
di David Lynch, con Richard questo valore. Il dialogo tra loro è asciuttissimo, breve e privo
Farnsworth, Sissy Spacek, Harry di ogni retorica, ma efficace; la mattina seguente la ragazza
Dean Stanton, Everett McGill, Jane decide di tornare a casa. Alvin ha “raddrizzato” la sua storia...
Galloway Heitz Successivamente l’anziano incontra un gruppo di ciclisti che
lo supera - tutti nel film vanno più veloci di Alvin, tranne l’au-
Commedia - USA, Francia, 1999 tostoppista - e, quando li raggiungerà dove sono accampati,
lo accoglieranno con un applauso. Bere una birra con loro

I
l film si basa su un fatto realmente accaduto e racconta la sarà l’occasione per riflettere sulla vecchiaia: “Ho visto quel
storia di Alvin Straight, contadino dell’Iowa che, nel 1994 che c’era da vedere, ho imparato a separare il grano dalla
all’età di 73 anni, intraprese un lungo viaggio a bordo di crusca e a riconoscere le sciocchezze”, afferma Alvin; e pro-
un trattorino rasa erba per andare a trovare il fratello re- segue “la cosa peggiore della vecchiaia è il ricordo di quando
duce da un infarto. Straight coprì in sei settimane la distan- eri giovane”. Ancora una volta parole essenziali, malinconiche
za di 240 miglia (386 km circa), viaggiando a cinque miglia e che vanno dritte al punto. Il bilancio interiore di Alvin è net-
all’ora (8 km/h). to. Nel terzo incontro fa capolino il noto Lynch surreale: una
Il titolo per la distribuzione in Italia sottolinea la cronaca e donna ha investito un cervo e si dispera istericamente – “Da
non aiuta a cogliere immediatamente alcuni elementi es- dove vengono i cervi? Io amo i cervi!” - perché è il quattor-
senziali del film. Il protagonista si chiama Alvin Straight e dicesimo che investe nel tragitto che compie ogni giorno per
“straight” significa “diritto”, “lineare”, perciò il titolo pone andare al lavoro. Alvin la osserva e, quando se ne va, rac- l’unico modo per dare un senso alla vita e trovare saggezza storia di ciascuno di noi, minuscoli esseri, sulla Terra.
già l’accento sulla linearità di quest’uomo che, a volte, può coglie il cervo che diventerà la sua cena. As simple as that. nel suo autunno? Sta di fatto che l’unica volta che il ritmo La riflessione finale è semplice, ancora una volta straight:
manifestarsi come testarda caparbietà, ma anche volitività, Disperarsi ormai non serve e c’è del meraviglioso e dell’utile accelera è quando si rompono i freni del trattorino e la ve- pace e saggezza arrivano lentamente, ci vuole una vita.
onestà, capacità di andare dritto al punto. Oppure rigidità. anche nel tragico, suggerisce Lynch. locità è immediatamente sinonimo di pericolo. Poche parole Attraverso gli occhi malinconici del protagonista il regista ci
Non a caso all’inizio del film Alvin ha un cedimento e resta Nella tappa successiva Alvin rischia un brutto incidente e di commiato prima di rimettersi in strada: “Scrivici”, “Lo farò, mostra momenti, persone e natura con un’accurata lentezza
sul pavimento, impossibilitato ad alzarsi. Lo spettatore sente deve fermarsi qualche giorno, ospitato da una famiglia molto siete stati gentili con un estraneo”. Nell’incontro successivo di riprese, con un lirismo visivo rafforzato dall’interpretazione
un tonfo sordo fuori campo e il protagonista viene mostrato gentile. Diviene chiaro a questo punto che l’odissea di Alvin, con un veterano della Seconda Guerra Mondiale, emergo- impeccabile di Farnsworth (che morirà un anno dopo), dalla
per la prima volta mentre giace paralizzato, lungo disteso sul lenta e paziente, un po’ geriatrica certo, attraverso il cuore no i fantasmi del passato di Alvin, soldato in quel conflitto musica perfetta di Angelo Badalamenti, ma ci dona, anche,
pavimento. A segnalare che Alvin è arrivato a un punto della degli States, è anche una sorta di pastorale americana che e, attraverso la tristezza del protagonista, arriva con forza la un’elegia della vecchiaia, faticosamente consapevole e illumi-
sua vita in cui è bloccato, rigidamente incastrato tra ricordi, raccoglie diversi aspetti sociali oltre a celebrare la natura e la convinzione anti bellica del regista. nata dalla forza caparbia di raddrizzare il passato.
rimorsi, e il tenero affetto per la figlia che ha una disabilità, vita semplice che unisce uomo e natura nel pionierismo ame- Alla “confessione” tra i due veterani seguirà l’arrivo di un sa- Un film da vedere o rivedere assolutamente.
forse una forma di autismo. ​​​​ ricano, riproposto da Alvin nell’accamparsi, cenare attorno al cerdote, mentre Alvin si accampa in un cimitero e sta per
L’altro elemento evidenziato dal titolo è che “The Straight fuoco, accettare ogni condizione metereologica. coricarsi. Il sacerdote offre da mangiare - vi si potrebbe leg-
Story” è una storia relativamente semplice, lineare appunto, Il veicolo di Alvin viene riparata da una coppia di bizzarri gere un simbolo eucaristico? - ma Alvin ha già cenato e decli-
che va dal punto A al punto B attraverso quello che è un meccanici gemelli, che fa emergere - in modo manifesto an- na; segue un colloquio in cui il nostro protagonista racconta
classico road movie: anche l’inquadratura della striscia gial- che se caricaturale - quanto la fratellanza porti in sé troppe l’infanzia nel Minnesota, parla del fratello e culmina dicendo
la di mezzeria, ripetuta più volte, rimarca visivamente che il affinità e non si possa sfuggire a questo legame: “Nessuno ti “Voglio fare pace con lui” e il sacerdote lo assolve: “E così sia”.
percorso di Alvin, il suo procedere lungo le infinite strade conosce come un fratello”. La parabola di ricostruzione di sé per ricucire col prossimo è
della corn belt, è mosso dalla volontà di “raddrizzare le cose”, Quando l’ospite di Alvin si offrirà di condurlo in auto a desti- compiuta, il giorno successivo Alvin arriverà dal fratello.
in primis la relazione con il fratello che non vede da anni a nazione, il nostro risponderà “Sei un uomo gentile, ma stai L’incontro tra i fratelli è quanto di più asciutto e lineare si
causa di attriti passati. Anche il paesaggio, inquadrato più parlando a un uomo testardo. Voglio finire il viaggio come possa immaginare: “Hai fatto tanta strada con quel coso per PAOLA SUARDI, 1964, laureata in Lingue e Letterature
Straniere con tesi su “Woody Allen e la meta narrazio-
volte dall’alto, insiste sulle linee verticali delle coltivazioni e l’ho cominciato”. C’è una tale grazia caparbia e dignità som- venire da me?” “Sì, Lyle”. ne”. A Los Angeles ha frequentato presso la University
costituisce un’indicazione chiara di come l’anziano Alvin vede messa in Alvin. E, dunque, il ritmo a cui si muove è una scel- Ora i due possono tornare a guardare le stelle insieme, come of Southern California corsi di M.A. in “Film and Tele-
il mondo. ta, prima ancora che una necessità, e narrando questa storia da bambini, quelle stesse stelle che tornano più volte nel vision, critical studies”. Titolare dell’agenzia ALTEREGO
Comunicazione e Progetti Editoriali. 
Ma il percorso che Alvin compie per raggiungere il fratello è Lynch compie l’elogio della lentezza e della tenacia: forse film, a indicare forse che solo dall’alto si riesce a leggere la

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"Quanto più acceleravano tanto meno progredivano"
Momo, Michael Ende, 1973

CASSIOPEA
Rubrica
Filosofia Abbiamo avuto tutti molti insegnanti. Persone che, in modo
piuttosto unidirezionale, ci hanno modellati e modellate
LA PAROLA DI OGGI: MAGISTERO secondo una forma data e prestabilita come giusta e vera.
TRA VOLONTÀ E DESIDERIO Quella forma oggi così ben rappresentata dalle prove Invalsi
o dai quiz a crocetta nelle business school, che sanciscono

C
hi ha avuto un Maestro o una Maestra conosce chi sa e chi non sa.
l’emozione e lo stupore di questa mirabile espe- L’altro, invece, il maestro, è colui o colei che apre alla re-
rienza. Ci si sente toccati dalla fortuna, un po’ lazione, che non ha paura di venire toccato o contaminato
scelti e un po’ capaci di scegliere quel Chi che può dal mondo interiore degli allievi, che non cerca di “instillare”
cambiare la vita, soprattutto quando si passa dall’età ado- risposte e verità date ma porta la propria esperienza, parola
lescenziale all’età adulta e poi dall’età post scolare a quella che proviene dal latino experiri che significa sperimentare,
professionale. ossia provare e sbagliare.
Quando si incontra un maestro si impara a costruire relazioni. Il maestro, profondamente interessato a condividere interro-
Perché un maestro è tale solo se sa ascoltare e nell’ascolto, gativi e cercare risposte insieme ai suoi allievi, non presenta
ossia nella relazione, riconoscere ciò che può far risuonare una propria visione del mondo data e statica, non cerca di
la mente e il cuore di un allievo. Ciò che può sollevare in lui convincere a una personale spiegazione della realtà. Il mae-
o in lei un desiderio che va ben oltre la volontà del “si deve stro, l’antico magister, oggi così raro in epoca di iper specia-
fare così”. lismi e certezze vendute a caro prezzo, lascia spazio affinché
È raro nella vita trovare e soprattutto riconoscere un ma- ognuno indaghi per proprio conto il campo che gli è proprio
estro, perché proprio quando le persone ne hanno più bi- (la vita intera o una preciso problema da risolvere), mosso
Sant’Agostino di Antonello da Messina
sogno, quando sono nel pieno della propria progettazione dal desiderio di trovare e scoprire, al di là dei pregiudizi e
esistenziale e professionale, cadono facilmente preda di quel delle opinioni ereditate. Il maestro non infantilizza gli allievi,
pregiudizio cognitivo chiamato Effetto Dunning Kruger, un ma li responsabilizza.
bias per il quale chi ha meno conoscenze pensa di saperne Il maestro è tale se trasmette il senso del porsi le giuste ta meraviglia, curiosità, spirito di avventura e desiderio, quel Il grande filosofo ed educatore Jiddu Khrisnamurti, nelle
più degli altri. Il classico neofita che sa “quattro cose” e pen- domande. Senza domande non c’è apprendimento, ci può desiderio che spinge oltre le Colonne d’Ercole, oltre il limite, lunghe e numerose conversazioni e dialoghi che intrattene-
sa di avere in mano il mondo, lasciando così scappare pos- essere solo addestramento, che va bene se si richiede alla oltre la zona nota. va con i suoi allievi, sosteneva che imparare è un mestiere
sibili maestri solo perché mettono in discussione le proprie persone di divenire buoni esecutori, ma non basta se si vuole Incontrare un maestro è formativo, è emozionante, è fatico- (craft) quanto insegnare e che bisogna sporcarsi insieme le
zoppicanti certezze. Ci siamo passati tutti. sviluppare una società in evoluzione, capace di trasformare e so. Ma, al contrario di quello che si dice, che il maestro vada mani, in un contesto di reciprocità e ascolto che richiama a
Maestro e allievo sono due posizioni che, tradizionalmente, creare cambiamento, non solo di subirlo. poi tradito e “ucciso”, il vero maestro lascia liberi fin da subi- una profonda umanità.
sono state disposte l’uno in alto e l’altro in basso. Non era- Magistero dunque è il luogo ove imparare a farsi domande, to, lascia spazio, lascia vuoti generativi. Perché ci sia magistero, e dunque apprendimento, è fonda-
no in discussione i ruoli: l’uno insegnava e l’altro imparava. dove stare abbastanza scomodi (non troppo, per non cadere Se si è incontrato un maestro lo si comprende spesso solo mentale promuovere la creazione di un ambiente accoglien-
Eppure, non è andata proprio così, come ci fanno credere nella frustrazione) tra il non so e il so, tra knowledge e igno- alla fine del viaggio, proprio come accade al vecchio contadi- te, emotivamente sereno e creativo, di ascolto e “affettuoso
da una manciata di secoli, dalla nascita della scuola come la rance, tensione che è alla base, per esempio, di ogni proces- no raccontato da Karen Blixen in La mia Africa il quale, al ter- intendimento”.
conosciamo oggi. Una scuola creata per formare buoni ragio- so di innovazione. mine di una notte trascorsa a riparare la falla di uno stagno Per evitare di ridurre il magistero e dunque l’apprendimento
nieri utili alla fabbrica. Il magistero non è il luogo dove prendere un pezzo di carta causata da una grande pioggia, al mattino presto si accorge a un binario aut-aut limitante di “successo” o “fallimento”, si
Se guardiamo le botteghe dove si sono formati Giotto, prima, che certifica il risultato del percorso, ma è il percorso stesso. che, con i suoi passi, ha disegnato il profilo di una cicogna. può promuovere un magistero che incoraggi la comprensio-
e Raffaello poi, il maestro segnava la traccia, allenava all’abi- Proprio come per l’Ulisse del poeta Kavafis: Itaca non è la Chi sono i nostri maestri? Cosa li ha resi riconoscibili ai nostri ne e insieme lo sforzo che pone l’apprendimento come un
lità, proponeva uno stile, ma poi il lavoro era comune, tanto meta ma il cammino stesso. occhi? Se ci voltiamo indietro vediamo una cicogna, qualcosa processo dinamico, senza fine, gioioso e prezioso in sé senza
che a volte è difficile riconoscere chi ha fatto cosa. Questi “Non affrettare il viaggio – scrive nella poesia Itaca - fa che di generativo che la relazione ha costruito, pur nella fatica e a alcun guadagno ad esso collegato.
maestri non si limitavano a insegnare un mestiere quanto, duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’iso- volte nella sensazione di non farcela? Si può fare l’insegnante
piuttosto, offrivano uno spazio ai propri allievi per sviluppare la, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ma non si fa il maestro; si diviene maestri nella relazione con
maestria fino a staccarsi dalla loro poetica e definirne una ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei gli altri che ti riconoscono autorevolezza e che sentono che
propria. Come Cimabue con Giotto o Giovanni Santi con il mai ti saresti messo sulla strada: che cos’altro ti aspetti”. vale la pena impegnarsi per costruire qualcosa insieme a te.
figlio Raffaello, che rimase orfano del suo “magister” all’età Il maestro offre l’opportunità del bel viaggio, non può fare Per questo è raro. Pochi insegnanti si danno il tempo per
di undici anni - per poi andare a bottega dal Perugino mentre altro e non ci si deve aspettare altro. potere divenire maestri.
cercava ispirazione in Piero della Francesca e nel Bellini. Se si ha la capacità di cogliere ogni tappa di questo viaggio, Il maestro, il magister, non è detto che sia un genio o il più
C’è una bella differenza tra l’insegnante e il maestro. Il pri- ogni lavoro, mestiere, passaggio, ogni fallimento, ogni piccolo illustre nel suo lavoro. Ma ha invece una grande passione
VALERIA CANTONI MAMIANI, 1968, Laurea in filosofia
mo eroga informazioni e, così facendo, plasma la mente o le o grande successo come tesori accumulati, allora si può dire e, soprattutto, è disposto a trasmetterla in modo personale teoretica, Presidente ArtsFor, fondatrice Leading by Heart
mani dell’allievo, in-formandole di nozioni o abilità. di avere avuto uno o più maestri. Perché dal maestro si eredi- all’interno di una relazione di ascolto,

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Christopher Burns

LE AZIENDE
SI RACCONTANO

AGOS MANPOWER
ANGELINI PHARMA MUTTI
BANCA D'ITALIA NIELSENIQ
BAKER HUGHES PFIZER
CHIESI SANOFI
DELOITTE SELTIS HUB
DOW SNAM
FASTWEB SODEXO
FINDOMESTIC STATE STREET
GENERALI SYNERGIE
JANSSEN TIKTOK
LAVAZZA

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AGOS | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | AGOS

A cura della Redazione

AGOS
Alla ricerca della diversità
con l’Academy Agos!

S
iamo consapevoli che la diversità, qualunque sia la Consapevoli della centralità della formazione come accele-
sua forma, rappresenti un valore aggiunto da pre- ratore di conoscenza, cultura, cambio di atteggiamenti e di
servare, difendere e incentivare. paradigmi, da qualche mese possiamo contare anche sull’of-
Costruire nel tempo un ambiente sostenibile e in- ferta proposta dalla neonata Academy Agos per acquisire
clusivo, che sappia rispettare le specificità di ognuno di noi, consapevolezza rispetto agli stereotipi, sviluppare compe-
rappresenta il presupposto dal quale siamo partiti per dare il tenze nell’interazione costruttiva con le diversità facendo leva
via a un profondo cambiamento culturale e organizzativo che sull’apprendimento e, infine, applicare i concetti appresi in
ha impattato su tutta l’azienda, ispirato dai principi dell’inclu- ogni aspetto della vita organizzativa.
sione, dell’uguaglianza e delle pari opportunità. La logica adottata in Academy è anch’essa aperta, inclusiva:
Un percorso sostenuto sin dall’inizio dal “Progetto People” consente a ciascuna persona di costruire il proprio piano for-
che ha la sua raison d’etre in una nuova valorizzazione delle mativo e di sviluppo, adattandolo alle esigenze di crescita e
risorse, a partire dal rinnovamento di processi HR quali la di ruolo, dedicandovi un impegno variabile in base alle pro-
formazione, lo sviluppo e le competenze e dal Progetto Di- prie disponibilità e accedendovi da differenti device.
versity&Inclusion, che ci vede coinvolti in attività, iniziative In ambito Diversity Management i colleghi hanno a disposi-
ed eventi orientati alla sensibilizzazione e alla valorizzazione zione in Academy una library multimediale in costante ag-
delle differenze all’interno dell’ambiente di lavoro, siano esse giornamento, che approfondisce argomenti quali l’age gap,
di genere, di orientamento sessuale, di origine etnica o cultu- l’inclusione di genere, l’interculturalità, la genitorialità, i nativi
rale, età, abilità fisica, ecc. digitali e il reverse mentoring.

Un percorso sostenuto sin dall’inizio dal Grazie alla collaborazione con partner e fornitori di eccel-
lenza, abbiamo l’opportunità di partecipare a corsi, sharing
A valle dell’indagine #ValoreD4STEM stiamo lavorando, infi-
ne, per favorire l’inserimento in azienda di professioniste con

“Progetto People” che ha la sua raison d’etre lab, talks che incoraggiano confronto, scambio e riflessioni
sulle tematiche più attuali riguardanti la Diversity & Inclu-
background STEM e per destinare borse di studio a giovani
donne che decideranno di intraprendere questi percorsi dal-

in una nuova valorizzazione delle risorse, a sion.


L’attenzione è talmente alta da decidere di inserire come
le maggiori e migliori opportunità lavorative.
Altro focus, non meno importante, è rappresentato dalla tu-

partire dal rinnovamento di processi HR quali “formazione obbligatoria” il corso “Le molestie di genere
nei luoghi di lavoro”, allo scopo di sensibilizzare rispetto a
tela della genitorialità: a breve vedrà concreta realizzazione
un ulteriore punto cardine della Parental Care.

la formazione, lo sviluppo e le competenze e fenomeno così delicato e, prossimamente, ci sarà un secon-


do corso, “Unconscious bias,” per interrogarsi sui pregiudizi
È previsto l’avvio della formazione di colleghi e colleghe scel-
ti per affiancare e supportare le neo mamme nel rientro dalla

dal Progetto Diversity&Inclusion, che ci vede inconsapevoli che ostacolano l’emergere del talento nelle or-
ganizzazioni.
maternità, facilitandole in questa nuova fase di conciliazione
della sfera personale e professionale.

coinvolti in attività, iniziative ed eventi orientati


Le riflessioni sul gender gap e l’urgenza di predisporre azio- È questa la sinergia di progetti, attività e iniziative (e tante
ni per ridurlo hanno accelerato la realizzazione, entro la fine ancora seguiranno) nella quale crediamo e sulla quale stiamo

alla sensibilizzazione e alla valorizzazione delle


del 2021, del percorso strategico “Gender&Equity”, studiato investendo per rendere Agos un’azienda in cui, ognuno, pos-
per raggiungere una più equilibrata rappresentatività di ge- sa veramente sentirsi libero/a di manifestare la propria iden-
nere ai vertici aziendali. tità, esprimere le proprie potenzialità sentendosi valorizzato,
differenze all’interno dell’ambiente di lavoro, Empowerment e leadership al femminile sono ricercate, an- accolto e rispettato.
che, attraverso la partecipazione di alcune colleghe a per-
siano esse di genere, di orientamento sessuale, corsi, mentorship e workshop di upskilling e reskilling utili
a individuare la strada da percorrere per il proprio sviluppo
di origine etnica o culturale, età, abilità fisica. professionale.

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ANGELINI PHARMA | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | AGOS

A cura della Redazione

IL NOSTRO
SHADOW
BOARD
una giovane community
che guarda al futuro?
Un team internazionale di otto colleghi under In Angelini Pharma, il nostro obiettivo è fare in modo che le no-
30 con un obiettivo: portare la prospettiva stre persone siano pienamente coinvolte nei progetti aziendali,
delle nuove generazioni nelle scelte favorendo laddove possibile modalità di lavoro bottom-up, che Il progetto Shadow Board va a sublimare molti degli obiettivi
strategiche dell’azienda. coinvolgano persone provenienti da contesti geografici, culturali dello Strategic Imperative Become Employer of Choice, il pia-
e anagrafici il più possibile variegati. Questa è una delle basi del no strategico di Angelini Pharma rivolto alle persone. Tre sono
percorso con il quale la nostra azienda si impegna ogni giorno infatti i pillar del Purpose dello Shadow Board: arricchire la dia-
lettica interna con il contributo offerto da prospettive diverse,

S
per favorire un ambiente di lavoro inclusivo, un ambiente di cui
econdo alcuni recenti studi dell’European Social Sur- essere orgogliosi, un ambiente che ogni nostra persona possa in questo caso anagraficamente diverse; coinvolgere i giovani,
vey, i professionisti più giovani sperimentano spesso comunicare all’esterno con entusiasmo. veri protagonisti del nostro futuro, nelle scelte strategiche, in-
forme di pregiudizio legate all’età (age-based) da par- In questo contesto è nato lo Shadow Board di Angelini Phar- vitandoli a esprimere pienamente le proprie opinioni; attrarre
te dei colleghi più anziani. Fattori come crescita zero e ma, l’iniziativa lanciata dal Global Human Resources Team. Nove e valorizzare le giovani generazioni in tutte le aree geografiche
progressivo invecchiamento della popolazione portano infatti ad ragazzi, tutti under 30 e provenienti da sei country, con una in cui siamo presenti, e diventare così un Employer of Choice a
una permanenza più lunga delle vecchie generazioni in azienda e mission: lavorare con l’Executive Leadership Team della nostra livello internazionale.
a un’insofferenza dei giovani talenti, che talvolta possono perce- azienda per influenzare l’agenda strategica di Angelini Pharma Come già detto, lo Shadow Board lavora a fianco a fianco con il
pire i divari generazionali come un ostacolo per la loro carriera. con la visione delle nuove generazioni. board di Angelini Pharma, partecipando concretamente su molti
dei dossier aperti. I membri dello Shadow Board sono stati sele-
zionati attraverso requisiti di merito, età, attitudini e aspirazioni,
grazie a dei career meeting a livello internazionale condotti dagli

Otto ragazzi, tutti under 30 e HR Manager delle country Angelini Pharma. L’attuale Team ha
un mandato annuale, al termine del quale potranno essere no-

provenienti da sei country, con una minati nuovi membri.


Angelini Pharma è una multinazionale farmaceutica, dal 1919

mission: lavorare con l’Executive


parte del Gruppo italiano Angelini. L’Azienda ricerca produce e
commercializza soluzioni di salute nelle aree della salute mentale

Leadership Team della nostra


(incluso il dolore) e del sistema nervoso centrale, delle malattie
rare e dei prodotti da banco. Angelini Pharma opera direttamen-

azienda per influenzare l’agenda


te in 25 paesi impiegando quasi 3.000 persone e distribuisce i
propri prodotti in più di 50 paesi attraverso alleanze strategiche
con primari gruppi farmaceutici. Per ulteriori informazioni, visita-
strategica di Angelini Pharma con la re il sito www.angelinipharma.it

visione delle nuove generazioni


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BANCA D'ITALIA | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | AGOS

Antonella Argiolas, Riccardo Basso

IL MENTORING
IN BANCA D'ITALIA
I
l mentoring è stato introdotto in Banca d’Italia per facili- Mentor e mentee seguono una formazione propedeutica,
tare le persone nella cura del proprio sviluppo: la relazio- che spiega il percorso e le sue finalità; ai/lle mentor ven-
ne con una persona senior favorisce consapevolezza di gono anche forniti strumenti di base per guidare la rela-
sé, comprensione dell’organizzazione, affinamento delle zione in modo corretto. A metà percorso e alla fine ci sono
capacità comportamentali; nei momenti di cambiamento o momenti di condivisione e supervisione con la società di
difficoltà, avere a disposizione una “guida” è un aiuto pre- consulenza che ci assiste; i/le mentor possono contattare
zioso per individuare le strade che possiamo o vogliamo in qualsiasi momento questa società per chiedere consigli
percorrere e mettere a fuoco le risorse su cui possiamo in caso di fraintendimenti o situazioni che entrano in un
contare. vicolo cieco.
L’adesione al programma è volontaria. I/le mentor sono diri- Mentor e mentee sono profilati/e sulla base di un questiona-
genti. Abbiamo ricevuto numerose candidature e le abbiamo rio di auto- ed eterovalutazione che indaga su comportamen-
selezionate in base all’esperienza e alla propensione all’a- ti agiti nell’attività lavorativa secondo un modello che pone
scolto e al dialogo. particolare enfasi sull’inclusione. Possono condividere i risul- da rispettare per gli abbinamenti: il/ restano in contatto. tà. Si incontrano in maniera genera-
I/le mentee sono persone con un alto grado di professionali- tati del questionario al primo incontro, se lo ritengono utile la mentor non deve aver alcun ruolo Per noi il mentoring è uno strumento tiva le prospettive di chi ha un certo
tà; molte di loro aspirano a diventare manager. In un’ottica di per individuare gli obiettivi su cui lavorare. sovraordinato rispetto al/lla mentee, fluido per favorire il dialogo tra le di- radicamento nella storia della Banca e
inclusione, abbiamo promosso soprattutto la partecipazione Ogni anno si formano circa 90 coppie: sono i/le mentee a perché la relazione deve potersi svi- verse generazioni: uno scambio che quelle di chi invece osserva la Banca
delle colleghe e dei più giovani. scegliere il/la mentor sulla base del profilo. Unica regola luppare in maniera libera e al di fuori contribuisce a vincere diffidenze e a con uno sguardo più fresco, perché vi
di qualsiasi altro rapporto di lavoro. colmare gap di conoscenza; ogni par- ha fatto ingresso di recente. Rilancere-
In questi primi due anni il progetto è tecipante condivide la propria visione mo presto il programma, con numeri
andato molto bene: forse anche oltre della Banca, delle sfide dell’organizza- più ambiziosi e forme di reverse men-

Per noi il mentoring è uno strumento fluido per le aspettative. I/le mentor hanno mes-
so a disposizione la propria esperienza
zione, dei problemi e delle opportuni- toring.

favorire il dialogo tra le diverse generazioni: con generosità ed entusiasmo. Mentor


e mentee sottolineano, durante i per-

uno scambio che contribuisce a vincere corsi e al loro termine, che lo scam-
bio è stata un’occasione di crescita

diffidenze e a colmare gap di conoscenza; per entrambe le parti. I/le mentee ne


escono più consapevoli e in grado di

ogni partecipante condivide la propria visione trovare soluzioni, spesso anche cre-
ative, per il percorso professionale;

della Banca, delle sfide dell’organizzazione, dei hanno accesso a nuove chiavi di lettu-
ra del contesto e delle linee evolutive

problemi e delle opportunità. Si incontrano in


dell’organizzazione; acquistano mag-
giore autonomia e visione; terminano

maniera generativa le prospettive di chi ha un


il percorso con un pensiero arricchito
e contaminato da diverse prospettive.
Il/la mentor accresce le sue capacità
certo radicamento nella storia della Banca e di ascolto e guida, sviluppa una più
completa comprensione dell’organiz-
quelle di chi invece osserva la Banca con uno zazione guardandola “dal basso”. Di ANTONELLA ARGIOLAS. 1962.
Laurea in Economia e commercio
RICCARDO BASSO. 1970.
Laurea in giurisprudenza
solito, al termine del programma (che
sguardo più fresco. dura circa un anno) mentor e mentee
Diversity Team Member. Diversity Manager.

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BAKER HUGHES | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

L’IMPORTANZA
DEL FATTORE
GENERAZIONALE
della formazione e
della ricerca per l’innovazione

U
na delle tematiche relative all’ampio ambito della industriale, orientare i giovani verso i mestieri più richiesti È nata ad inizio 2020 BiG (Business, Innovation, Growth) Hughes & Università di Siena, un nuovo laboratorio di ricer-
diversità e inclusione (D&I) è rappresentata dal e anche per contribuire a colmare il divario tra domanda e Academy, una Management Academy rivolta a manager e ca congiunto tra il dipartimento di Ingegneria dell’informazio-
fattore generazionale. È la prima volta nella sto- offerta di lavoro. futuri manager delle imprese operanti nelle filiere dell’ener- ne e Scienze matematiche dell’Ateneo e l’azienda per facili-
ria che all’interno di una stessa azienda possono Baker Hughes è da sempre molto attiva nei programmi gia, meccanica, elettronica, ottica e delle tecnologie infor- tare lo scambio di informazioni e di tecnologie fra il mondo
convivere fino a 5 generazioni: Veterani, Baby Boomers, Gen PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orien- matiche. L’iniziativa è nata per volontà di alcune aziende in- industriale e il mondo accademico nell’ambito della ricerca
X, Gen Y, Gen Z, ognuna con diverse capacità, competenze, tamento) e fin dal 2010 ha avviato percorsi di alternanza che ternazionali operanti in Toscana, quali Baker Hughes-Nuovo sull’Intelligenza Artificiale.
un linguaggio caratteristico e uno specifico sistema valoriale. consentono agli studenti di trascorrere in azienda molte ore Pignone (che esprime presidenza, direzione), Thales, El.En Con l’Università della Calabria c’è una convenzione quadro,
Se da un lato questo comporta che possano esserci pregiu- proponendo percorsi di affiancamento individuale continua- Group, KME e Leonardo, e partner istituzionali come l’Uni- dal 2018 di durata quinquennale, per lo sviluppo di attività in
dizi, fraintendimenti e conflitti, in realtà, la differenza genera- tivo con i tutor aziendali. Nel 2016 è stata insignita dall’allo- versità degli Studi di Firenze, il Comune e la Città Metro di ambito dell’industria dell’energia per collaborare su attività
zionale offre l’opportunità di guidare l’innovazione sfruttan- ra Ministra Stefania Giannini del titolo di Campioni dell’Alter- Firenze e la Regione Toscana. L’obiettivo di BiG Academy è di di ricerca scientifica, tecnica, attività didattiche.
do l’ampia quantità di conoscenza. nanza perché con le sue iniziative e progetti di orientamento proporre un’esperienza di alta formazione, fatta dall’impresa E poi c’è la collaborazione con Politecnico di Bari con cui è
Ogni generazione ha vissuto un percorso formativo e un con- e di esperienza diretta in azienda aiuta a colmare il divario tra per l’impresa, che rafforzi la capacità manageriale delle PMI, nata Baker Hughes Academy per creare competenze specia-
testo sociale peculiare che influenzano e portano ad una di- la formazione teorica tipica di molte scuole e le necessità del quella di fare rete e di rispondere alle esigenze economiche listiche per l’industria dell’energia. Il parternariato prevedela
versa percezione del lavoro, dei ruoli e delle relazioni. Per mondo industriale. ed industriali del territorio. partecipazione di Adecco, IFOA,IIS “Marconi-Hack”, soggetti
questo in Baker Hughes si favorisce lo scambio intergenera- Un’altra area sulla quale l’azienda investe molto è quella del- Anche il rapporto tra le imprese e le università dà vita a un deputati all’attivazione di contratti diapprendistato di primo
zionali anche con intense relazioni con la scuola e le univer- la formazione professionalizzante, rappresentata in Italia da- circolo virtuoso nell’alimentare la ricerca, incentivare la for- livello per la formazione e all’inserimento professionale di ne-
sità. gli ITS (Istituti Tecnici Superiori),ITS Prime, l’istituto di alta mazione e rendere aziende ed Atenei ancora più competitivi. odiplomati e neolaureati del territorio. A luglio 2021 è stato
Infatti è consolidato nella cultura aziendale che la continua specializzazione post diploma per l’innovazione tecnologica La condivisione delle competenze consente l’applicazione inoltre inaugurato il Baker Hughes Pump Lab. Il laboratorio
iniezione di linfa vitale rappresentata dai giovani è propedeu- in meccanica avanzata e meccatronica, automazione, roboti- della ricerca accademica in ambito industriale. Baker Hughes nasce come facilitatore nello scambio di informazioni fra il
tica a sostenere l’innovazione. E in un’azienda di tecnologia ca industriale e informatica, vede Baker Hughes coinvolta fin collabora con alcune delle principali Università Italiane e con mondo industriale e accademico per lo sviluppo congiunto
al servizio dell’energia come Baker Hughes, che fornisce so- dalla sua fondazione , nel 2011,attraverso Nuovo Pignone, diversi Centri di Ricerca nazionali, sviluppando programmi di tecnologie avanzate al servizio della produzione di pompe
luzioni per i clienti dell’energia e dell’industria in oltre 120 che ha sempre partecipato alla governance della Fondazione congiunti per un valore economico generato che ammonta a centrifughe. Il Pump Lab è dedicato allo sviluppo del design
paesi al mondo, l’innovazione è importante per lo sviluppo di fornendo supporto nella progettazione dei percorsi didattici, oltre 16 milioni di euro. di pompe verticali per l’acqua, all’efficientamento energeti-
tecnologie e servizi che possano rendere l’energia più sicura, tenendo docenze e testimonianze e ospitando nei suoi siti Per citare alcune collaborazioni più recenti c’è l’accordo qua- co delle pompe centrifughe, alle macchine per il recupero
più pulita e più efficiente per le persone e per il pianeta (ba- produttivi studenti ogni anno per lo svolgimento di periodi dro con il Politecnico di Milano del 2020, che formalizza il dell’energia, all’affinamento progettuale per impianti di Re-
kerhughes.com).   di stage. ITS Prime è una Fondazione con più di 60 soci, con rapporto di successo avviato da diversi anni fa e che prevede verse Osmosis e desalinizzazione. Grande attenzione viene
In Baker Hughes l’evoluzione del business è accompagnata 21 corsi progettati e con 250 studenti diplomati. Dal 2020 l’avvio di contratti di ricerca su additive manufacturing, ae- rivolta alle tecnologie al servizio della transizione energetica,
da una evoluzione delle competenze. Così ad es. Nuovo Pi- Baker Hughes ne esprime la Presidenza. rodinamica avanzata, digital twins, knowledge management, proprio perché le tutte le generazioni presenti devono poter
gnone, l’entità legale operante in Italia, favorisce il percor- Baker Hughes è inoltre socio sostenitore dell’ITS Meccatroni- prognostics e data science con la creazione di diverse posi- pensare anche al futuro delle generazioni che verranno.
so dei profili tecnici qualificati per affrontare le nuove sfide co pugliese “Cuccovillo” e dell’ITS Meccanico Lombardo. zioni di executive PhD in queste aree di ricerca di interesse
dell’industria impegnandosi in attività e progetti di orienta- Con riferimento alle altre generazioni si è voluto, in sinergia dell’azienda.
mento nelle scuole per favorire la conoscenza del mondo con altri soggetti, pianificare interventi formativi specifici. Sempre nel 2020, Baker Hughes ha fondato l’AI LAB–Baker

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CHIESI | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | CHIESI

A cura della Redazione

JOY
Junior e senior al lavoro
per la Chiesi del futuro

C
he cos’è JOY? prensione del tema e nella gestione di eventuali problemati-
È, sicuramente, un’occasione unica di confronto e che che potrebbero emergere.
collaborazione per generare nuove idee che con- La prima edizione ha dato luce al tema della diversità, ai tem-
sentano a Chiesi di raggiungere gli obiettivi futuri. pi ancora poco esplorato. Durante il workshop – momento
Ma cosa c’è di diverso rispetto a quello che fanno altre Azien- cruciale per JOY - junior e senior hanno generato idee e, suc-
de? Il nome JOY sta per Juniors On strategY e ha l’obiettivo cessivamente, alcune di queste sono state selezionate e me-
di ascoltare, veramente, il punto di vista delle persone più glio descritte in piani di azione specifici.
junior presenti in azienda, attraverso il lavoro e la collabo- Un esempio concreto è la tagline “Everyone of us is different,
razione a stretto contatto con i colleghi senior, su tematiche everyone of us is Chiesi”, oggi al centro dei valori di Chiesi.
strategiche per Chiesi, proponendo idee e realizzandole. La seconda edizione di JOY, partita a settembre 2020, aveva
Quando parliamo di “junior” ci riferiamo a persone dipenden- come tema strategico “From complexity to simplicity: the re-
ti che abbiano completato il percorso di studi non più di sei volution to become more agile” si è conclusa ad aprile 2021.
anni prima dell’inizio del progetto JOY. Per questa edizione è stato deciso di ampliare il coinvolgi- Altra grande novità di questa edizione è la fase di implemen- per renderlo sempre più d’impatto per il futuro della nostra
Questo aiuta a ridurre il gap generazionale: i/le junior posso- mento, offrendo a tutti i junior la possibilità di candidarsi tazione: una volta selezionata l’idea ritenuta più d’impatto e Azienda.
no condividere la propria “freschezza” mentre i/le più senior attraverso un piano di lancio,di comunicazione e di selezio- realizzabile per raggiungere l’obiettivo, è previsto che questa Siamo convinti che i/le junior possano cambiare il mondo e,
mettono a disposizione la propria esperienza. ne estremamente trasparente..e supportato da video in cui venga sviluppata nei mesi successivi. Una modalità introdot- attraverso JOY, abbiano l’opportunità di cambiare Chiesi!
È questa la combinazione vincente che permette di generare i candidati raccontavano le motivazioni che li spingevano a ta per dimostrare che il cambiamento è davvero possibile;
valore per l’azienda! candidarsi. inoltre, per dare continuità alla generazione di idee, abbiamo
Il progetto ha preso vita nel 2017 e, cosa di cui vado molto offerto ai junior la possibilità di guidare la realizzazione di una
fiera, l’idea è nata da due persone junior all’interno del dipar- di queste, con il supporto e l’appoggio dei senior.
timento di Global Strategy in risposta all’esigenza del nostro In particolare, il team della seconda edizione di JOY ha realiz-
CEO di “sentire che cosa pensano i giovani…” zato due progetti: “Smart ACTitude” e “BlackBox”.
Chi meglio di loro, dunque? SmartACTitude ha l’obiettivo di valorizzare una delle risor-
La prima edizione del progetto è stata dedicata al tema della
diversità poi, nel 2020, abbiamo lanciato la seconda edizio- La seconda edizione se più importanti che abbiamo: il tempo! A tal fine, il team
ha creato degli strumenti per una gestione delle riunioni più
ne, concentrata sul tema della semplificazione; la terza e la
quarta, attualmente in corso, stanno approfondendo - rispet- di JOY, partita a efficace: alcune linee guida, in collaborazione con i colleghi
R&D, e un tool informatico a supporto di una gestione effi-
tivamente - i temi legati all’attenzione al paziente e al senso
di collaborazione e unità, superando quindi le dinamiche di settembre 2020, ciente delle riunioni, nelle fasi di preparazione, svolgimento e
seguito. Questi due strumenti sono stati validati con un test
dipartimento o di ruolo.
Ogni attività si basa e si ispira ai valori dell’Azienda. aveva come tema pilota che ha coinvolto alcuni dipartimenti aziendali e, dato
l’ottimo risultato, verranno a breve estesi a tutto il Gruppo.

strategico
In ogni edizione il gruppo di persone junior è il cuore pulsante BlackBox invece ha l’obiettivo di rendere più fluidi i processi
del progetto poiché guida le attività e il dialogo con i senior. attraverso la raccolta di feedback anonimi da parte delle per-
Ogni edizione di JOY è supportata da un project leader che,
“From complexity
sone coinvolte durante lo svolgimento degli stessi.
per favorire un circuito virtuoso e garantire che il programma Il team lo ha testato, ad esempio, sul processo di pianifica-
rappresenti, anche, un’occasione di sviluppo per tutti i parte- zione strategica e il pilota ha avuto risultati brillanti. Lo ha
cipanti, abbiamo voluto che fosse un partecipante di JOY di to simplicity: quindi perfezionato e, a breve, sarà a disposizione di tutti
una precedente edizione. coloro che vorranno.
Oltre a questa figura è fondamentale la presenza del mentor, the revolution to Siamo orgogliosi di avere ideato un programma come JOY,
GIOVANNA AMADORI. Head of Global Strategy &
ovvero una persona senior esperta nella tematica dell’edi- pensiamo sia unico nel suo genere e, per questo, stiamo la-
zione in corso, che ha il compito di aiutare il team nella com become more agile” vorando per valorizzarlo nel lungo termine, per miglioralo e
Corporate Development

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DELOITTE | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | DELOITTE

Chrystelle Simon e l’impatto che Deloitte ha nelle comunità in cui opera.


Inoltre, One Young World ha lanciato l’iniziativa Lead2030
nesso. VUCA (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous) rap-
presenta un mondo volatile, incerto, complesso e ambiguo.
per sostenere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazio- Quando si parla di generazioni la suddivisione più conosciuta
ni Unite. Supportato da alcuni dei marchi più prestigiosi del è: Baby Boomer, Generazione X, Millennial e Generazione Z.

IL POTERE
mondo, Lead2030 ha lo scopo di finanziare e accelerare le Ogni generazione è cresciuta in una determinata era socio-
soluzioni proposte dai giovani di maggior impatto che stan- economica e politica che ha contribuito in modo diverso a
no contribuendo ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle plasmarne valori e prospettive sul lavoro. I sociologi hanno
Nazioni Unite stesse. Uno dei Challenge Partner inaugurali identificato modelli di comportamento e pensiero che tendo-
di Lead2030 è proprio Deloitte che ha preso in carico il 4° no a differenziare una generazione dalla successiva. Questi

DELL’ALLYSHIP
obiettivo, relativo all’istruzione di qualità. stereotipi generazionali, per quanto non applicabili indistin-
Deloitte ha delegati anche all’interno del programma di OYW tamente a ogni individuo, possono aiutare a guidare le inte-
che, ogni anno, hanno la possibilità di supportare la leader- razioni interpersonali fra generazioni presenti in azienda, par-
ship partecipando a progetti funzionali al raggiungimento ticolarmente importanti in questo periodo storico. L’alleanza
degli obiettivi da presentare al Summit successivo. Per i de- tra generazioni è un modo per creare valori nuovi e per so-
legati vengono offerti percorsi ad hoc che hanno come scopo stenere un’evoluzione inclusiva soprattutto dopo il periodo di

Un ponte tra generazioni focalizzarsi sui propri obiettivi personali. A questi giovani è
offerta la possibilità di incontrare la community del Summit,
partecipando come ambasciatori delegati di Deloitte. An-
lockdown, in cui abbiamo maturato capacità di adattamento
al cambiamento e all’incertezza.
L’alleanza fra generazioni sviluppa una Effective Transgene-
che in questo progetto è forte il legame tra gli ambasciatori rational Leadership. Guidare un’organizzazione in cui convi-

C
ome già espresso nei precedenti articoli, inclusio- Ed è proprio in quest’ottica di valorizzazione della diversità young e i senior leader poiché le proposte sono analizzate vono quattro generazioni è una vera e propria sfida. Ogni
ne e opportunità sono due concetti fortemente e delle alleanze virtuose, che abbiamo sviluppato numero- dai senior e ridiscusse in uno scambio bidirezionale. generazione ha propri valori, norme e stili che possono po-
collegati tra loro. La valorizzazione delle differen- se iniziative a livello sia locale che globale per alimentare lo Un ulteriore progetto per valorizzare le potenzialità delle col- tenzialmente scontrarsi con quelli di un’altra. Nel complesso
ze con l’obiettivo di sviluppare talenti è parte del scambio positivo e il dialogo tra generazioni differenti. laborazioni intergenerazionali, ma anche fra persone di ge- è fondamentale che il/la leader crei un ambiente di lavoro
concetto stesso di inclusione. L’inclusione è ciò che consente L’allyship è uno strumento, oltre che un obiettivo, per gene- neri diversi, è rappresentato dai programmi di sponsorship che abbracci le differenze transgenerazionali per massimiz-
di avviare un progetto professionale virtuoso che colga mag- rare senso di appartenenza, specialmente in un mondo fram- dedicati ai nostri talenti femminili che hanno come obiettivo zare l’efficacia dell’organizzazione.
giori opportunità di business e sia funzionale allo sviluppo mentato come quello attuale. L’allyship consente di ridurre le rafforzare l’alleanza tra diversi generi e generazioni. I punti chiave per un’efficace leadership transgenerazionale
del benessere organizzativo, anche grazie a processi lavora- distanze tra mondi generazionali differenti, tra senior e gio- sono illustrati dai sei tratti imprescindibili per la leadership
tivi flessibili. Uno stile di leadership inclusivo è fondamentale vani professionisti. Che cosa è la sponsorship? La sponsorship è una relazione inclusiva:
per valorizzare e promuovere le diversità e i contributi che In quest’ottica, lo scorso anno è stata lanciata l’iniziativa Ask one-to-one in cui uno/a Partner Sponsor si impegna a creare • essere flessibili e saper ascoltare;
ciascuno può offrire in termini di innovazione e performance, Me, con l’obiettivo di connettere i più giovani alla leadership, occasioni di visibilità presso clienti interni ed esterni che con- • sviluppare un’intelligenza emotiva e culturale;
per ottenere vantaggi competitivi. Il modello di leadership in- favorendo uno scambio continuo su tematiche di interesse sentano alla sponsee di acquisire conoscenze, competenze • essere curiosi e aperti mentalmente;
clusiva di Deloitte si declina in sei tratti fondamentali neces- vario. Ask Me è un’iniziativa promossa da Alessandro Mer- ed esperienza professionale. • saper collaborare in modo efficace creando fiducia, dele-
sari all’attivazione di un processo virtuoso che renda il valore curi, Consulting Leader di Deloitte Central Mediterranean, Gli sponsor sono leader che si impegnano a sostenere la gando e fidandosi dei propri collaboratori;
dell’inclusione uno strumento proprio del business: nata nel primo periodo di pandemia e pensata per restare sponsee, fornendo consigli e condividendo esperienze perso- • trasmettere il motivo di ciò che si sta facendo, dare fee-
1. L’impegno del singolo e dell’organizzazione nel porre la “connessi”, per ascoltare le persone e dare risposte, in diret- nali. Si tratta di leader influenti che possono fornire accesso dback costruttivi e tempestivi al team;
diversità e l’inclusione come valori prioritari. Questo im- ta, alle loro domande. I live di 30 minuti hanno avuto un suc- e occasioni presso i clienti e predisporre ruoli chiave all’inter- • gestire l’equilibrio tra lavoro e vita privata, guidare le per-
plica l’adozione di comportamenti improntati al rispetto e cesso straordinario, con oltre 1.500 partecipanti ogni volta e no dell’organizzazione. sone nella loro crescita.
all’equità, oltre al coinvolgimento di tutte le persone; sono diventati un appuntamento periodico. Il programma di sponsorship nasce a livello globale con l’ini-
2. Il coraggio di portare avanti la cultura della Diversity & In- Nello stesso periodo è stato anche avviato un programma di ziativa WAVE, che inizialmente ha coinvolto i nostri leader, i Tenendo conto delle caratteristiche delle generazioni possia-
clusion, ma anche l’attitudine a riconoscere i propri limiti digital well-being sui social media, in parallelo alla nascita del membri del comitato esecutivo e le donne manager ad alto mo ottenere una chiave per eccellere nella vita lavorativa,
e a volersi migliorare; People & Purpose Channel, canale dedicato alla formazione potenziale. Successivamente è stato esteso anche ad altri raggiungendo i nostri obiettivi, allineandoci a un modello che
3. La consapevolezza dell’esistenza di bias, che dobbiamo per sviluppare soft skill in vari ambiti, ritenute utili per affron- partner sponsor e ad altre professioniste sponsee. riconosce i valori di ogni generazione, sfruttando la ricchezza
essere in grado di riconoscere per prendere decisioni tare il periodo di lockdown. L’obiettivo principale di questa iniziativa è creare una fitta che deriva dalle diversità.
eque, libere da pregiudizi; rete di change agent che, insieme, accompagnino la nostra
4. La curiosità necessaria per volgere lo sguardo verso nuo- Parlando di giovani, non possiamo non citare il progetto ONE organizzazione verso un futuro sempre più inclusivo. Tutto Per concludere, un dato interessante: nel “mondo VUCA” i
ve prospettive favorendo il continuo apprendimento e in- Young World, ideato da Deloitte North South Europe. OYW questo è stato possibile anche grazie al Reverse mentoring, team composti da persone di generazioni diverse, hanno una
coraggiando il pensiero divergente; è un’associazione non-profit che raggruppa giovani leader un processo one-to-one attraverso il quale i giovani manager probabilità di prendere decisioni migliori fino all’87% più
5. L’apertura necessaria per collaborare con persone prove- brillanti provenienti da tutto il mondo allo scopo di offrire generano input, trasmettendo il proprio punto di vista ai se- alte, nei casi in cui c’è maggiore inclusività e alleanza.
nienti da culture diverse dalla propria; loro la possibilità di avere un più ampio impatto positivo nel nior che, a loro volta, sono messi in condizione di ampliare “We need to remember across generations that there is as
6. L’approccio collaborativo per dar vita ad ambienti di la- mondo. Questi giovani si ritrovano in occasione di Summit la loro visione. Uno scambio che stilmoli l’interconnessione much to learn as there is to teach.”
voro rispettosi e psicologicamente sani, in cui le persone annuali durante i quali alcuni delegati diventano ambasciato- fra generazioni è fondamentale. Secondo una ricerca di De- Gloria Steinem
possano sentirsi libere di esprimere se stesse. ri di OYW, entrando a far parte di un network internazionale. loitte l’83% dei giovani si sente più ingaggiata quando la le-
La leadership inclusiva ha il compito di connettere le diverse Il compito degli ambasciatori è quello di incoraggiare altri adership promuove una cultura plurale e inclusiva: infatti la “Dobbiamo ricordare attraverso le generazioni che c’è tanto
generazioni che lavorano all’interno di una stessa organizza- giovani ed essere proattivi all’interno delle proprie comunità leadership inclusiva è necessaria per cogliere e valorizzare la da imparare quanto c’è da insegnare.”
zione. Promuovere una cultura inclusiva significa offrire punti e organizzazioni che essi rappresentano. Legare il business diversità generazionale. Gloria Steinem
di incontro, alleanze e confronto tra valori, idee, modelli com- all’impatto sociale delle organizzazioni è un’opportunità che Questo processo mette a confronto diverse generazioni che
portamentali ed esperienze diverse; in sintesi, valorizzare la il Summit di OYW riconosce. Questo fa accrescere la consa- creano un’alleanza utile in quello che oggi viene definito CHRYSTELLE SIMON. Diversity, Equity & Inclusion
Leader, Deloitte Central Mediterranean
diversità cognitiva. pevolezza nei giovani talenti, promuovendo i valori del brand VUCA world, un mondo complesso e sempre più intercon-

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DOW | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

INCONTRO TRA
GENERAZIONI
“Diversity is a Fact, Inclusion is an Act” promuovendo le discipline STEM e condividendo esempi di
Zabeen Hirji, Global Advisor, Deloitte Canada inclusione sia in termini di una più forte cultura aziendale, sia
in termini di vantaggio competitivo. Poniamo costante atten-

L
a diversità sul luogo di lavoro è un dato di fatto. zione sui giovani collaborando con associazioni di categoria,
Adottare comportamenti inclusivi che valorizzino le istituti scolastici (presenti nelle comunità in cui operiamo) e
peculiarità di ciascuno è, invece, un’azione consape- le principali università italiane, ad esempio il Politecnico di
vole. Milano che ci vede presenti ogni anno al Career Day.
Questo è uno dei principi fondamentali che Dow abbraccia In modo analogo, i nostri stabilimenti produttivi ospitano
nella sua strategia di Inclusion & Diversity (I&D), che prevede gruppi di studenti di scuole e università sia italiane che estere.
un approccio globale all’inclusione – ALLIN! - e vede diretta Un altro aspetto della vita dei dipendenti che vede un con-
applicazione anche nell’ambito della diversità generazionale. fronto diretto tra generazioni è la genitorialità. Dow Italia è
Per favorire la condivisione di esperienze e la crescita per attiva su diversi fronti e agisce in maniera diretta supportan-
tutti, tra gli Employee Resource Group (ERG) istituiti da Dow, do chi ha figli o dà assistenza a familiari, a fronte di un pro-
i network interni PRIME – rivolto al personale over 50 – e gramma globale dedicato che prevede la retribuzione di con-
RISE - dedicato a chi conta massimo otto anni di anzianità gedi e permessi, nonché training rivolti ai people leader per
aziendale -, promuovono un confronto libero e costruttivo tra supportare la genitorialità al lavoro nelle sue varie fasi e fa-
le diverse generazioni presenti in azienda. vorire, quindi, un maggior equilibrio tra lavoro e vita privata.
In quest’ottica, in Dow Italia ci stiamo concentrando, da molti In Dow Italia la diversità è celebrata come valore e come
anni, sul concetto di Inclusione e siamo impegnati a esplorare fonte di ricchezza. Lavoriamo sulla formazione delle nuove
le realtà di chi ci sta accanto, sia negli uffici sia in produzione. generazioni, investendo su esse con l’ambizione che i com-
L’attenzione alla diversità generazionale è funzionale al mi- portamenti inclusivi possano, un domani, essere parte della
glioramento continuo dell’esperienza dei dipendenti, grazie cultura di ciascun individuo. Ciò consentirà, finalmente, di
all’attuazione di iniziative rivolte sia all’interno che all’ester- esaurire il dibattito e la lotta a qualsiasi forma di discrimina-
no. Sul fronte interno, ad esempio, si lavora per ridurre la zione ed esclusione, e a rendere i luoghi di lavoro veramente
“distanza” tra le persone più giovani e i dipendenti senior equi e inclusivi.
che, in un impianto chimico, può essere dovuta all’accesso
strettamente regolamentato alle aree produttive o al lavoro
su turni. Per fare ciò, si son creati gruppi di discussione di
diversa generazione, funzione e formazione che consentono
confronto e condivisione di esperienze e capacità.
Così la collaborazione tra generazioni, soprattutto in ambito
produttivo, avviene costantemente e più che in altri settori.
Dow Italia realizza, dunque, iniziative compatibili anche con
"La diversità sul luogo di
il lavoro su turni, ad esempio attraverso la raccolta e la dif-
fusione tramite canali aziendali di video testimonianze che
lavoro è un dato di fatto.
raccontano come interagiscono le persone di diverse gene-
razioni. Ed è proprio dalle persone in produzione, abituate a
Adottare comportamenti
confrontarsi, a fare mentoring/tutoring e reverse mentoring/
tutoring, che impariamo a fare squadra sempre meglio, per
CLAUDIA CAFFI. Geographic Communications Specialist
MARCO DAGNONI. I&D Focal Point Dow Italia &
inclusivi che valorizzino
prenderci cura di giovani e meno giovani, valorizzando le ca-
ratteristiche di ciascuno.
Training Coordinator
ANGELA MAESA. Sr Product Stewardship Specialist
le peculiarità di ciascuno
Per quanto riguarda le iniziative rivolte all’esterno, Dow Italia
è impegnata a esplorare, ascoltare e accogliere le diversità
ALESSANDRA MOSCA. Sr Customer Manager
ANTONELLA PALMA. Sr EH&S Sustainability Technician
è, invece, un’azione
e portare la cultura I&D in contesti scolastici e universitari, CARMEN QUILLI. Sr Sales Specialist
consapevole."
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FASTWEB | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

MENTORING
“Ti manderò perciò i miei libri e perché tu non fasi del percorso. Non esiste mai un percorso uguale all’altro
perda tempo a rintracciare qua e là i passi utili e la responsabilità del successo sta nell’ingaggio e nell’adesio-
li sottolineerò così troverai subito quello che ne che entrambi gli attori mettono in campo.
condivido e apprezzo… Prima ancora dell’avvio, una delle fasi più delicate e a cui
Più che un discorso scritto però ti sarà utile il prestiamo particolare attenzione è il matching tra mentor e
poter vivere e conversare insieme, al momento mentee: partiamo sempre dall’obiettivo del mentee per indi-
è necessario che tu venga, primo perché gli viduare, insieme al manager e alle Risorse Umane, il mentor
uomini credono di più ai loro occhi che alle che possa avere il miglior fitting e che possa essere di valore.
loro orecchie, poi perché attraverso i precetti L’esperienza di questi anni ci ha infatti permesso di osservare
il cammino è lungo mentre è breve ed efficace che sicuramente questo facilita il successo del percorso.
attraverso gli esempi… Ma non è l’unico fattore.
…E non ti faccio venire solo perché tu ne È più che mai importante dedicare tempo alla costruzione di
tragga giovamento ma anche perché tu mi sia una relazione basata su fiducia e ascolto, una relazione che,
utile. Ci aiuteremo moltissimo a vicenda.” sebbene inserita in un processo formalizzato, è assolutamen-
(Seneca, Lettere a Lucilio) te unica e personalizzata.
Il mentoring è un percorso di sviluppo a due vie: se è vero
che il focus di partenza è l’obiettivo di sviluppo del mentee, i

Q
ueste parole di Seneca sono, ancora oggi, una mentor coinvolti hanno sempre restituito quanto valore han-
delle definizioni più chiare e che meglio esem- no raccolto dal confronto; la relazione di mentoring, in alcune
plificano l’essenza di una delle pratiche di for- occasioni, è diventata uno spazio per rimettere in discussione
mazione più antiche e più potenti: il mentoring. e aggiornare alcune convinzioni, uno spazio di crescita, quin-
Quando, più di sette anni fa, in Fastweb abbiamo deciso di di, anche per il mentor.
introdurre questa pratica tra le proposte di strumenti di svi- In generale, il mentoring acquisisce anche una forte valenza
luppo siamo partiti proprio da qui. nella costruzione del networking tra i diversi team e facilita, in
Per noi il mentoring è un estrattore del valore presente in alcune situazioni, la creazione di nuove sinergie e vicinanze tra
azienda e ha come obiettivo quello di dare un supporto for- le strutture di business e di staff.
male allo sviluppo professionale o manageriale dei mentee, La ricchezza del mentoring sta proprio proprio qui: nel cam-
al loro livello di comprensione delle dinamiche aziendali ed è biamento significativo e reciproco del sistema di conoscenze,
un’esperienza che permette loro di comprendere e “navigare” nel lavoro, nelle capacità e nel modo di pensare, come scrisse
meglio Fastweb. Seneca.
Ogni anno questo programma coinvolge circa 20/25 coppie
tra mentor e mentee. I mentor sono manager o individual
contributor che, indistintamente dall’età anagrafica e dall’an- “...E non ti faccio venire solo perché tu ne trag-
zianità aziendale, mettono a disposizione la propria maggior ga giovamento ma anche perché tu mi sia utile.
esperienza manageriale o professionale su una competenza Ci aiuteremo moltissimo a vicenda.”
in un percorso di scambio con i mentee.
Questi, a loro volta, hanno definito insieme ai propri manager
un obiettivo di sviluppo che può essere legato alla crescita
in termini di competenze professionali di ruolo, oppure alla
crescita di responsabilità manageriale.
Il programma ha una durata di nove mesi e prevede: un mo-
mento iniziale di formazione per mentor e mentee, un accom-
pagnamento durante il percorso con alcuni check point e un
evento di chiusura-celebrazione in cui si condividono gli ap-
prendimenti del percorso.
Mentor e mentee hanno a disposizione anche alcune schede ALESSIA LONGONI, Talent Development & Total
Rewarding Professional
con metodologie e domande guida per facilitarli nelle diverse

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FINDOMESTIC | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione "È fondamentale per le aziende,


oggi più che mai, ascoltare la

IN ASCOLTO
voce dei propri collaboratori per
fornire servizi e benefit a tutela
del benessere personale che siano
Il valore che ogni età rispondenti a reali esigenze".
porta con sè

I
In Findomestic convivono 4 generazioni, ciascuna delle za età. L’anziano sta semplicemente percorrendo una fase del
quali ha un proprio background, propri valori di riferimen- ciclo di vita, con caratteristiche diverse dalle fasi precedenti,
to, proprie idee, aspettative e aspirazioni.. in poche parole con mutamenti fisici, sensoriali e cognitivi che non comporta-
una visione del mondo e un modo di valutare e considerare no però problemi di funzionamento e autonomia.
la realtà differente. In questo contesto, il ruolo del caregiver consiste nel soste-
È inevitabile che ciascuno di noi porti il proprio essere e il nere i soggetti anziani, nell’attuare in modo pieno se stessi
proprio vissuto all’interno dell’ambiente di lavoro condizio- significa «averne cura», valorizzando ogni identità e storia
nandolo e impattandolo in modo significativo; è quindi fon- personale, a partire dal rispetto per la dignità dell’uomo,
damentale per le aziende, oggi più che mai, ascoltare la voce che si esprime nella costruzione di legami consistenti, in
dei propri collaboratori per fornire servizi e benefit a tutela grado di offrire appoggio e di ricevere il contributo originale
del benessere personale rispondenti alle reali esigenze. dell’altro.
L’iniziativa di cui vorrei parlare in questo contesto nasce dalla Abbiamo affrontato il drammatico momento dell’inversione
consapevolezza che, con l’aumentare dell’età media dei colla- del ruolo genitore-figlio, la difficoltà nell’accettare che il geni-
boratori, sta costantemente aumentando anche il numero dei tore perda determinate funzionalità e/o capacità giorno dopo
caregiver cioè di coloro che si prendono cura di altre persone. giorno, il non riuscire ad interpretare i suoi nuovi bisogni…
In Italia ci sono oggi 13 milioni di caregiver e 3,6 milioni di Una delle prime modalità di aver cura dell’altro è quella di
lavoratori che hanno difficoltà a conciliare la vita familiare mettersi in ascolto del suo essere persona attraverso i gesti
con quella professionale. Si tratta di cifre importanti che non che compie, le parole e i sentimenti che esprime, le storie che
possiamo permetterci di ignorare. vuole e può raccontare, i silenzi in cui si ripara, per compren-
Per questo motivo abbiamo deciso di mettere a disposizio- dere le risorse residue da potenziare, quelle da risvegliare,
ne dei nostri collaboratori uno sportello di ascolto, supporto gli aspetti identitari più fragili. Non possiamo permettere che
e orientamento, che si incentra sulla figura del care mana- la malattia nella vecchiaia derubi la persona della sua di-
ger, un professionista territorialmente competente che aiuta gnità, lasciando solo l’anziano o quel che ne resta, spesso
e indirizza individuando la risposta più adatta al problema identificato con la patologia cronica o degenerativa: abbiamo
specifico (ricerca di RSA, badanti, baby sitter, psicologo o imparato che la vecchiaia non è una malattia ma più sempli-
logopedista ecc.). cemente una fase della vita, con le proprie caratteristiche, i
Contestualmente allo sportello, abbiamo avviato un percorso propri lati positivi e negativi.
di sensibilizzazione dedicato alla non autosufficienza che at- È stato sorprendente toccare con mano quanta fragilità ci sia
traversa tutte le fasi della vita: dall’infanzia fino alla terza età. dentro a ciascun caregiver e quanto bisogno di confronto: il
Siamo partiti proprio dal quest’ultima, sfatando l’idea che la senso di solitudine, di inadeguatezza e di impotenza, la sof-
“vecchiaia” debba necessariamente essere identificata come ferenza, il dolore…sono incontri di un’intensità straordinaria
malattia o lento e inevitabile declino. che ci offrono l’opportunità di confrontarci con esperti e che
Con il miglioramento della qualità della vita e i progressi della ci permettono di aprirci e di confrontarci.
medicina, la terza età è una fase della nostra esistenza ricca Momenti che riteniamo fondamentali perché il benessere di
di vitalità ed energia: liberi dagli impegni di lavoro, gli over un ambiente di lavoro passa prima di tutto attraverso il be-
60-70 viaggiano, studiano, fanno sport e volontariato, hanno nessere di ciascun collaboratore.
cura di se stessi, si occupano dei nipoti, sono un pilastro fon-
damentale per la società.
È stato bellissimo ascoltare la psicologa raccontare con tanto
amore la differenza tra l’invecchiamento patologico e quello
fisiologico e sfatare gli innumerevoli pregiudizi legati alla ter-

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GENERALI | DALLA PARTE DELLE BAMBINE

Francesco Colombo

INTER
GENERATIONAL
LEARNING
Generali mentoring programs

I
t’s very likely that we now have more generational diver- The Global Mentoring Program ers’ leadership and managerial skills and improve their organi- to explore cross-generational exchanges, building relationships
sity in our workforce than ever before, with 4 generations In May 2021 Generali started the new Global Mentoring Pro- zational capabilities. Managers act as mentees and are guided based on mutual respect and acceptance.
(Boomers, Gen X, Millennials, Gen Z) working in our or- gram dedicated to Group Talent Managers. This year marks by Generali Leadership Group members, who act as mentors From a company perspective, Reciprocal Mentoring is also
ganisation concurrently, and often on the same teams. In the launch of the 4th edition of this flagship Generali program, and offer expert advice on long-term career growth and de- an effective solution to tackle key challenges posed by so-
addition to this, the market’s and many companies’ focus on which involved approx. 400 employees. This year the initia- velopment. The relationship between mentor and mentee is cietal and job market developments like digital transforma-
Diversity & Inclusion topics over the past few years call for tive, which gathers dozens of managers worldwide, includes based on a mutual agreement to ensure reciprocal under- tion, D&I, the spread of a digital and innovative mindset,
greater importance to be given to the diversification of teams over 160 mentors and mentees and will last 12 months, with standing and objectives alignment. As one mentor from last and the reduction of gaps between young talents and more
and employees, including age diversity. hour-long monthly sessions. The objective is to boost -manag- year’s edition said at the kick-off, the key to a great mentoring experienced managers. Consistent with our cultural transfor-
Given this context, organizations cannot wait any longer to relationship is to “Start by finding good and deep agreement mation model, the real innovation of this program is in the
equip themselves to unlock the tremendous potential that with your mentor or your mentee so that you can really have opportunity it provides to build solid relationships between
this type of diversity can bring.
One pivotal aspect of this intergenerational exchange is in-
One pivotal aspect of honest and deep discussion”. From an intergenerational point
of view, the program provides a unique networking opportuni-
generations that differ from one another in terms of skills,
experiences and ways of thinking.
tergenerational learning, which can be described as a “learn-
ing partnership based on reciprocity and mutuality, involving
this intergenerational ty for both managers and Leaders, who can work together in
one-on-one sessions and exchange ideas and discuss topics
We expect significant results, not only in terms of the ex-
change of competences, but also and more importantly in
people of different ages, where the generations work togeth-
er to gain skills, values and knowledge” (European Network exchange is such as career aspirations, development areas, and daily chal-
lenges, and it also facilitates intergenerational dialogue and
terms of creating space for dialogue between generations,
in order to unleash the power to innovate ways of working,
for Intergenerational Learning).
Given this key learning process, Generali is determined to intergenerational understanding, as suggested by one of the mentees from the
previous edition: “The first [thing] I learned is that age doesn’t
performing and contributing to our organizational culture.

benefit from this opportunity by launching intergenerational


programs that increase cooperation and interaction between learning, which can matter, but it’s about the learning opportunities and the mo-
ments spent outside of our comfort zone”.
Conclusion
In a world where population aging is not slowing down and
generations, allow improved exchanges of key skills and ex-
periences and foster reciprocal learning. These programs be described as a The Reciprocal Mentoring Program
particularly affects some of Generali’s main operating coun-
tries, making sure all generations are represented and in-
should also contribute to combating stereotypes, such as
those expressed through ageism, which can be held by age “learning partnership Leveraging best practice sharing worldwide, Generali Group
scaled up a project initially piloted by Generali Spain: the Re-
tergenerational dialogue is fostered is a key priority for the
group, now more than ever. By leveraging well-designed inter-
groups toward one another, and to break down barriers that
otherwise would be difficult to overcome. based on reciprocity ciprocal Mentoring Program. The initiative, involving over 500
participants, will engage Group Talent Senior Managers and the
generational learning programs and fostering intergeneration-
al relationships built on mutual trust and respect, Generali will

and mutuality,
At Generali there are two mentoring programs for 2021 and 2022 new Group Talent pool of Future Owners, young talents with a support knowledge-sharing between generations, through the
that are designed for and aimed at our Group Talents, our key maximum of 7 years of experience. The program will involve Fu- exchange of the unique sets of values, skills and competences

involving people of
people across the group with high potential and a global mindset. ture Owners as mentees and Senior Managers as mentors and of each age group. As stated by a number of senior managers
The initiatives address both the need to develop key competenc- include some sessions where roles will be reversed and young involved in the last edition of the Global Mentoring Program,
es in the Generali Group Talents and the need to engage people employees will actually be the mentors, sharing their specific in these learning opportunities “every hour invested pays off in
from different age groups within the organization. As intergenera- different ages, where expertise and ways of working. The program, which lasts one multiple ways […] because the inter-generational aspect lets
tional learning programs, these programs are designed to extract year, aims to accelerate the development journey of Future me think and see things differently … and more positively!”.
the best values and skills specific to each generational group and the generations work Owners through the guidance of Senior Managers and to raise
to promote trust while exchanging knowledge and ideas, creating Senior Managers’ awareness of younger colleagues’ priorities
a great networking opportunity for the Talents involved. together to gain skills”. and issues. This type of mentoring offers a great opportunity FRANCESCO COLOMBO. Group Leadership Development.

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JANSSEN | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

GENERAZIONE Z
Alla scoperta
del mondo della salute

L
o scoppio della pandemia, oltre ad aver messo il nostro fodemia e a riconoscere le fake news in ambito salute. Sem-
Sistema Sanitario sotto una pressione senza preceden- pre grazie al confronto con esperti e pazienti, i ragazzi e le
ti, così come l’economia di interi Paesi, ha anche causa- ragazze saranno coinvolti in nuove azioni formative e divulga-
to strappi molto evidenti nel tessuto sociale. tive, volte a sensibilizzare ad una corretta informazione scien-
Tra tutte le fasce di popolazione colpite, merita particolare at- tifica, supportati da una rete sempre più ampia di società
tenzione la cosiddetta “Generazione Z”, ovvero quella dei nati scientifiche e Associazioni Pazienti.
tra il 1990 e il 2010, che con la limitazione dei rapporti affettivi, Parallelamente a Fattore J, Fondazione Mondo Digitale e la
l’annullamento delle occasioni di ritrovo e lo stress dovuto all’i- Fondazione Johnson & Johnson stanno portando avanti He-
solamento, si è vista privata di consuetudini e riti di passaggio alth4U, un programma di formazione e orientamento alle car-
tipici dell’età adolescenziale e del primo assaggio di vita adulta. riere universitarie e al mondo del lavoro con un focus sui temi
Riparte Fattore J, con una
In quei mesi, ragazze e ragazzi hanno sperimentato un forte della salute, sul benessere e sulle scienze della vita. L’emergen-
senso di impotenza e incertezza rispetto al futuro che, però, za ha mostrato come sia necessario ripensare l’organizzazione seconda edizione dedicata agli
li ha messi di fronte a una realtà ritenuta distante a quell’età: del lavoro nella sanità e quanto ci sia bisogno di una classe di
la malattia fa parte della vita! professionisti competenti e preparati a gestire le emergenze.
studenti delle scuole superiori di
Per questo, nel pieno del primo lockdown, Fondazione Mondo Un ricambio generazionale è necessario per i prossimi anni in tutta Italia.
Digitale - che promuove la condivisione della conoscenza at- cui ci troveremo a vivere una carenza di personale sanitario.
traverso gli strumenti digitali – in collaborazione con Janssen Per questo è importante rivolgersi agli studenti italiani per Promosso da Fondazione Mondo
Italia - l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson guidarli alla scoperta dei cambiamenti che stanno trasfor-
– ha lanciato Fattore J: un progetto di educazione sociale fina- mando il settore sanitario e per dar loro un quadro chiaro di
Digitale con Janssen Italia,
lizzato a educare i giovani all’empatia, al rispetto e all’inclusio- quali siano le professioni in questo ambito. l'azienda farmaceutica del Gruppo
ne verso chi è “diverso” perché affetto da una patologia. Questa emergenza ci ha tolto tanto, sì, ma ci sta offrendo
Sono stati ben 83 i webinar organizzati nel corso dell’anno sco- anche la possibilità di costruire un futuro migliore, basato su Johnson&Johnson, Fattore J
lastico che hanno coinvolto oltre 12mila ragazzi di tutta Italia. nuovi schemi e modelli in grado di rispondere alle nuove esi- ha l'obiettivo di accrescere nelle
Questi hanno stimolato in loro lo sviluppo dell’intelligenza genze delle persone e ad offrire nuove speranze ai malati.
emotiva sui temi della prevenzione e della salute e consoli- giovani generazioni la fiducia
dato la fiducia nella scienza.
Gli studenti hanno potuto confrontarsi con medici e scienziati
nei progressi della scienza,
per comprendere le caratteristiche, l’evoluzione e la cura di Nel pieno del primo sensibilizzare sull'importanza
alcune delle malattie più invalidanti, ed ascoltare dalla voce
dei pazienti cosa significa vivere con una patologia, sentir-
lockdown, Fondazione di una corretta informazione
si “diversi”, fare il doppio della fatica per portare a termine Mondo Digitale, in scientifica e sulla scelta di
azioni che, nella quotidianità, vengono considerate banali.
Un vero e proprio percorso di formazione che, con il patro- collaborazione con Janssen comportamenti responsabili per il
cinio dell’Istituto Superiore di Sanità, ha toccato aree quali
onco-ematologia, depressione, immunologia, ipertensione
Italia, ha lanciato Fattore J: benessere e la salute di tutti.
arteriosa polmonare, cardiovascolare e metabolico, malattie un progetto di educazione Dopo aver raggiunto 100mila
infettive, e che ha visto la collaborazione di società scientifi-
che e otto Associazioni Pazienti.
sociale finalizzato a educare giovani nello scorso anno
L’esperienza è proseguita con una ricerca svolta su 4mila studenti i giovani all’empatia, al scolastico, Fattore J si prepara a
sul tema della “fiducia nella scienza”, dalla quale emerge che il
78% degli intervistati necessita di una comunicazione scientifica rispetto e all’inclusione verso coinvolgerne altrettanti con una
più chiara, con informazioni corrette e sostanziate dai dati.
Con il nuovo anno scolastico, quindi, Fattore J si trasformerà
chi è “diverso” perché affetto rete di partner ancora più forte!
in una vera e propria scuola che insegnerà a contrastare l’in- da una patologia
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LAVAZZA | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

BASEMENT CAFÈ
BY LAVAZZA
Dal 30 settembre in arrivo la 4ª stagione
Il salotto blu più frequentato d’Italia prepara dal tempo medio di views alto e soddisfacente (oltre i 12 mi-
le nuove puntate con gli ospiti di Sofia nuti) rispetto al consumo mordi&fuggi dei content sui social a
Viscardi e Antonio Dikele Distefano. cui siamo tutti inconsapevolmente abituati.
Dal canale originale YouTube ai diversi social, Dalla realtà ai social, e viceversa: il programma è stato finora
Instagram e Facebook passando per Twitch, come un viaggio, di andata e ritorno, di scambio reciproco,
il format campione di views più amato dalla che ha indagato virtuosamente il vissuto delle giovani gene-
generazione Z è pronto a ritornare sugli razioni, e non solo, a 360 gradi. Dall’esordio sui canali You-
schermi digitali. Tube, Basement è sbarcato dalla seconda stagione su Fa-
I temi di domani, oggi non più rimandabili, le cebook, e sulla piattaforma di video streaming Twitch dalla
voci e gli esempi per i giovani e non solo: due terza – e ancora, grazie al consolidato network di partners criminalità organizzata appaiono, invece, nelle testimonianze Con quali parole parleremo di noi domani? A quali abitudini
ospiti a puntata, due mondi generazionali a editoriali, online su Esse Magazine, Venti e Chili. Come non e nel lavoro di Pif, regista e conduttore di inchieste-scuola, e o pensieri possiamo fare a meno e quali invece possiamo
confronto. Diversità, rispetto, diritti, musica e citare Instagram, social preferito dai 44 talent, passati da di Diletta Bellotti, attivista 25enne e già tra le più rilevanti provare a inserire nella nostra routine? Se un sentimento co-
cultura per leggere il mondo di tutti i giorni, essere ospiti a veri e propri fan appassionati del salotto blu nel panorama italiano. mune vuole che si guardi con nostalgia verso il passato e con
in arrivo 9 puntate…e qualche sorpresa. e del buon caffè, del mondo underground di Basement Café disillusione il futuro, i grandi sconvolgimenti vissuti negli ulti-
by Lavazza. La scena urban con Antonio Dikele mi mesi impongono che si veda al domani con nuova imma-
Padrone di casa, autore gentleman alla ricerca di storie ur- ginazione e nessuna paura, se affrontato con scelte radicali,

L
e prime tre stagioni di Basement Café by Lavazza Gli ospiti di Sofia ban, è Antonio Dikele Distefano, che presenta le sue quattro davvero non più rimandabili. Il tema dei diritti e del rispet-
hanno collezionato 32 episodi con 44 talent coin- Già sul set i prossimi ospiti, dunque, online dal prossimo au- puntate. Ritornano i protagonisti della scena rap italiana: due to della diversità, vissuti con naturalezza e più comuni tra
volti, sulle comode poltrone di Antonio Dikele Di- tunno. Diritti civili, rispetto delle diversità, rapporto con la generazioni e due città a confronto si guardano e discutono, le nuove generazioni, è uno di quei contesti indagati. Come
stefano e Sofia Viscardi si sono alternati dapprima i società del passato e del futuro, fino alla cura dei mezzi di con la coppia Jake La Furia, leggenda ex Club Dogo, padre scardinare i pregiudizi e dare spinta alla libertà individuale
migliori rapper italiani, presenza ancora costante, e numerosi espressione preferiti, la musica e il video: il fil rouge che spirituale del rap italiano a Milano, e J Lord, appena mag- – specie in fatto di genere e identità sessuale - è parte del
personaggi pubblici trai più famosi in Italia, cantanti, profes- tiene insieme gli incontri scelti da Sofia Viscardi, sempre più giorenne ma già next big thing della scena, direttamente da lavoro quotidiano di alcuni ospiti di Sofia Viscardi.
sori, giornalisti, sportivi e astronauti. Il programma campione a suo agio nel Basement, è quello dell’interpretazione del- Napoli; e ancora, il mondo dei producer, di chi sta dietro il L’incontro con Pietro Turano e Fumettibrutti, ad esempio,
di views ritorna con nove puntate e altrettante coppie, online la modernità. 10 personaggi di spicco, che si incontrano a grande successo delle migliori hit, nelle voci di Mace e Night tratterà di questo, grazie alle loro esperienze in prima per-
ogni due settimane da fine settembre, forte della sua com- coppie, come di consueto, in 5 appuntamenti. Il digitale e Skinny. Dal rap e la musica al suo racconto, alle tematiche che sona: quella di Pietro rivolta agli interpreti del mondo dello
munity e della necessità dei temi da affrontare per la sua la memoria sono i temi di cui parleranno Roberto Saviano, rende visibili: un altro incontro vedrà Madame, la 19enne già spettacolo e attenta all’istruzione, per una migliore consa-
quarta stagione, tra giustizia sociale e dignità per le future scrittore e giornalista tra i più importanti esponenti della cul- protagonista a Sanremo, artista travolgente e unica nel suo pevolezza e liberazione del pregiudizio che ancora colpisce
generazioni. tura contemporanea, e Yotobi, padre fondatore di Youtube genere, in compagnia di Daria Bignardi, giornalista e condut- l’omosessualità, o quella di Josephine, nome della fumetti-
Numeri spaziali, per il format a firma Lavazza che vuole an- Italia con le sue taglienti video-recensioni. La puntata sulla ri- trice di grande successo da oltre 30 anni. Non ultimo, il tema sta, che mette nero su bianco nei suoi disegni (come ha fatto
dare lontano e superare i confini nazionali, come già avve- voluzione del linguaggio inclusivo non può che vedere prota- degli invisibili, di chi lotta per diritti basilari ogni giorno, e del per la sua adolescenza trans), la vita intima e sentimentale,
nuto l’ultimo anno, con la stagione trasmessa in Germania. gonista la schwa (“ɘ”: la forma di genere neutro) e chi la usa, coraggio dei propri sogni, nelle sagge parole di Aboubakar comune a chiunque aldilà delle differenze di genere.
Da ottobre 2020 il canale originale di YouTube Basement come la linguista e saggista Vera Gheno, e Sio, fumettista di Soumahoro, sindacalista e leader dei braccianti e degli sfrut- Come non citare, così, gli strumenti da usare, per adempiere
Café by Lavazza ha generato 5,8 milioni di visualizzazioni, successo. Cura della diversità, del sostegno alla gender-equa- tati, che si confrontano con il mondo di Gaia, una delle nuove a nuove sensibilità: ne parleranno Sio e Vera Gheno, auto-
grazie a quasi 37 mila iscritti e a ben 2,3 milioni di utenti lity, nel panel con Pietro Turano, attore noto in Skam Italia e più notevoli voci del panorama musicale italiano. ri in diversi campi, ma legati nell’uso attento del linguaggio,
unici – di cui l’80% di giovani e giovanissimi, di età compresa e consigliere per ArciGay, e Fumettibrutti, alias di Josephine per renderlo più inclusivo. Come la linguista ha portato alle
tra i 16 e 35 anni. Reazioni (ben 84 mila quelle positive, i Yole Signorelli, fumettista pluripremiata. La storia dei popoli La bellezza della diversità attenzioni pubbliche l’inserimento della schwa (ɘ) come de-
likes), commenti (più di tremila), condivisioni: la piattaforma al confronto con la storia personale, tra musica e divulgazio- Le difficoltà del presente quasi rendono impronunciabili do- sinenza neutra nel parlato e nei testi scritti quotidianamente,
ha offerto dialogo e incontro tra chi, specie nell’ultimo anno, ne, è il tema dell’incontro cult tra il professore Alessandro mande necessarie, figlie di bisogni collettivi, che Basement così Sio l’ha inserito nelle sue vignette, aperte a nuovi giochi
ha cercato via di fuga e percorsi di conoscenza, testimoniato Barbero e la cantautrice Levante. L’attualità e la lotta alla Café by Lavazza vuole porsi. Come ci immaginiamo il futuro? di parole.

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MANPOWER | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

DIVERSITÀ CHE
GENERA VALORE
Un progetto per la valorizzazione
dell’ageing nelle organizzazioni

I
l mondo intero, oggi, sta affrontando una fase di cambia- coinvolgimento, ascolto, orientamento e valorizzazione dei
mento epocale, in cui diversità e inclusione acquistano nuo- contributi individuali e collettivi dei partecipanti.
vi significati. Inclusione significa, in un contesto lavorativo, L’efficacia e l’impatto del percorso non si esauriscono, però,
non lasciare indietro nessuno, ma anche valorizzare ogni al suo termine. Quanto emerge consente di attivare ulterio-
differenza, creare una cultura di valori condivisa, assumere di- ri iniziative per massimizzare l’efficacia dei diversi segmenti
versi punti di vista sulle decisioni, aumentare l’engagement dei di popolazione aziendale. Possono essere implementate, ad
propri lavoratori e incrementare la spinta all’innovazione. esempio: iniziative di formazione/reverse mentoring sulle di-
Includere per favorire la crescita delle persone e dell’azienda gital skill per i senior; programmi di peer working/mentoring
è uno dei principi cardine della mission di ManpowerGroup, per ampliare l’accesso al sapere presente dentro e fuori l’a-
che crede nello sviluppo e nel supporto del talento indivi- zienda; percorsi progettuali e formativi con gruppi di lavoro
duale e nella creazione di una cultura aziendale dove tutti inter-generazionali e multi-disciplinari; percorsi di onboar-
possano riconoscersi, senza alcuna distinzione di età, genere, ding in cui vengono pianificate job rotation per consentire al
orientamento sessuale, capacità e culture. ManpowerGroup personale di costruirsi un profilo versatile.
si impegna nel promuovere progetti che rispondano alle esi-
genze delle aziende ma, in primo luogo, delle persone e delle L’impegno di ManpowerGroup è rivolto ad un’ampia gamma
diversità di ciascuno. E quest’anno, per il sesto anno con- di iniziative per la diversità.
secutivo, è stata inclusa nella classifica “World’s Most Ethi- Un team di psicologi ed esperti di Manpower Professional si
cal Companies” di Ethisphere, organizzazione internazionale occupa di consulenza alle imprese e di ricerca e selezione dei
specializzata nello sviluppo di best practice nell’etica azien- beneficiari della legge 69/99 e di progetti di inclusione in
dale, governance e sostenibilità. azienda, seguendo il principio cardine “Beyond”, andare oltre.
Il Gruppo Manpower ha sviluppato, ad esempio, una forte L’impegno verso la parità di genere sul posto di lavoro è fon-
specializzazione nello sviluppo di piani per la gestione e valo- damentale per ManpowerGroup, a partire dall’alta percen-
Includere per favorire la crescita
rizzazione dell’ageing nelle organizzazioni. tuale di donne che in Italia raggiunge il 75%, a dimostrazione delle persone e dell’azienda è uno
L’attuale fenomeno di progressivo invecchiamento demografi- del fatto che l’azienda è in prima linea nella costruzione di un
co necessita dellacrescente capacità, da parte delle Imprese, di mondo del lavoro sempre più inclusivo. dei principi cardine della mission
adottare un approccio che valorizzi l’inter-generazionalità all’in- Recentemente, inoltre, ManpowerGroup ha realizzato una
terno delle proprie politiche di gestione delle risorse umane. survey per supportare le aziende nel comprendere la realtà
di ManpowerGroup, che crede
A supporto delle organizzazioni, Talent Solutions - che nel della comunità LGBTQI+ nei diversi luoghi di lavoro. Tra i nello sviluppo e nel supporto
Gruppo Manpower si occupa di sviluppo del talento - e EY risultati dell’indagine spicca un dato: il 42% delle persone
hanno attivato un percorso di sviluppo innovativo e persona- decide di non condividere il proprio orientamento sessuale del talento individuale e nella
lizzato, mirato a far emergere prassi e comportamenti virtuo- o l’identità di genere sul luogo di lavoro, il 26% perché teme creazione di una cultura aziendale
si presenti in azienda, in relazione alla gestione dei rapporti discriminazioni e il 20% perché teme di perdere opportunità
inter-generazionali. Il percorso si realizza nell’arco di pochi professionali. dove tutti possano riconoscersi,
mesi e prevede il coinvolgimento di esperti sui temi dell’Age L’impegno di ManpowerGroup perciò prosegue: garantire e
Management e Active Aging, che lavorano insieme alle perso- valorizzare le differenze di genere, di età, di orientamento
senza alcuna distinzione di età,
ne dell’organizzazione per valorizzarne i contributi e integrarli sessuale, di capacità e di cultura delle proprie persone, per genere, orientamento sessuale,
con le best practice emergenti. poi trasmettere questi valori all’esterno, significa contribuire
Il percorso consente di rafforzare engagement e senso di alla costruzione di una società inclusiva, in cui ogni persona capacità e culture.
appartenenza all’organizzazione, a partire da un’attività di possa sentirsi valorizzata e libera di esprimersi.

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MUTTI | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

UN PATTO TRA
GENERAZIONI
CHE SI SON
SCELTE
I
n Mutti arriva chi è già predisposto verso i valori e “il modo ring: programma che coinvolge direttamente un/a Mentor È necessario, però, sottolineare un elemento importante: tut-
di fare le cose” di Mutti. Alla base dei rapporti tra le per- (figura più senior) e un/a Mentee (figura middle-junior). te queste attività hanno lo scopo di definire uno sviluppo e
sone c’è l’umiltà, la ricchezza di coloro che sanno che c’è Il Mentoring è un percorso di sviluppo volto a creare momen- una crescita personale biunivoca a beneficio sia delle figure
sempre qualcosa da imparare; c’è il rispetto, che deriva ti di condivisione e di confronto in cui il Mentor, selezionato più senior, sia di quelle più junior.
dall’orgoglio di essere parte di una realtà esemplare; e c’è la solitamente tra i Function Heads e Country Managers di Mut- Ispirare le persone e porsi come modello di riferimento è
solidarietà, poiché nessuno si tira mai indietro.
Questi, e molti altri, sono i nostri valori forti, veri, concreti, e
ti, si configura come modello ispirazionale per il Mentee.
Il percorso di Mentoring promosso da Mutti è iniziato circa
Mutti si è impegnata un proposito centrale per Mutti. Per questo motivo è stata
anche introdotta “InspirinGirls”, un’iniziativa estremamente
sono la base fondante di unImpresa che ha oltre 120 anni.
Un’azienda in rapido cambiamento, composta da tanti nuovi
un anno fa e, attualmente, si sta ampliando per coinvolgere
i/le dipendenti tra le diverse filiali internazionali dell’Azienda. 
a implementare interessante promossa da Valore D che coinvolge alcune di-
pendenti di Mutti specializzate in attività STEM e che lavora-
assunti (+40 sui 365 totali solo nel 2020) e da altrettante
persone che la vivono da diversi anni. 
Sempre in tema co-generazione di valore e di confronto sono
presenti altri due percorsi che possono annoverarsi tra le molteplici programmi no all’interno dei siti produttivi o nei centri logistici.
Sono donne che hanno portato una testimonianza sul pro-
L’età media aziendale è di 40,2 anni, risultato dei tanti under
35 presenti in azienda – oltre il 10% sulla popolazione totale
opportunità di crescita e di scambio: il primo è un percorso
di leadership development disegnato per i New Managers, aziendali, diversi prio percorso professionale a ragazze e ragazzi frequentanti
le scuole medie, al fine di creare un dialogo con le future
ha già responsabilità manageriali – e di coloro che sono in
Mutti da oltre 15 anni, portando avanti i valori dell’azienda e
ovvero persone che si trovano, per la prima volta, a ricopri-
re una posizione con responsabilità manageriali significative, tra loro, ma che generazioni e di sensibilizzare e spingere giovani studenti e
studentesse a scegliere la propria carriera senza pregiudizi.
trasmettendoli ai nuovi entrati. 
Proprio per salvaguardare questa solida continuità valoriale,
che punta a fornire strumenti di gestione e di sviluppo della
consapevolezza ai nostri nuovi leader di risorse, siano essi congiuntamente  Il percorso di Mutti, ultra centennale, è stato possibile grazie
alle persone che partecipano ogni giorno con passione, dedi-
Mutti si è impegnata a implementare molteplici programmi
aziendali, diversi tra loro, ma che congiuntamente mirano
nuovi ingressi o figure già consolidate in azienda e inserite
in un percorso di crescita; il secondo è un percorso di Action mirano a creare un zione e spirito d’intraprendenza.
Questi sono tre elementi vitali che caratterizzano una cultura
a creare un momento di sviluppo per le persone tramite il
rafforzamento e la condivisione degli assets valoriali più im-
Learning che, attraverso il lavoro in sottogruppi su progetti
strategici inter-funzionali ad alto valore aggiunto, permette momento di sviluppo aziendale tangibile e visionaria, che stimola a mettersi sem-
pre in gioco e a non dare nulla per scontato.

per le persone tramite


portanti. alle nostre persone di creare network e consolidare relazioni È una cultura sincera, autentica, speciale e, per questo mo-
Ne è un esempio il processo di Onboarding, ad hoc per tutti a vari livelli organizzativi e di seniority all’interno dell’organiz- tivo, è forte la volontà di Mutti nel tramandarla alle genera-

il rafforzamento e la
coloro che entrano in azienda, al fine di facilitare l’ingresso zazione, il tutto opportunamente supportato da momenti di zioni future.
dei neo-assunti grazie a un supporto attivo e tangibile. learning e riflessione sulle dinamiche della leadership oriz-
Questo programma prevede una serie di one-to-one meeting zontale e del VUCA (Volatility Uncertainty Complexity Am-
con colleghi appartenenti a diverse funzioni aziendali, parti- biguity). condivisione degli
colarmente rappresentative dell’Azienda e con cui il nuovo L’obiettivo principale è infatti quello di generare una condi-
impiegato/a collaborerà maggiormente in futuro. visione di valori comuni a tutto il Gruppo per promuovere assets valoriali più
Un altro progetto istituito da Mutti, per consentire uno scam- l’integrazione, cercando di creare una cultura di Gruppo che
bio intergenerazionale produttivo ed efficiente, è il Mento- superi i confini territoriali. importanti.
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NIELSENIQ | LE AZIENDE SI RACCONTANO

a cura della Redazione

CONNETTERE
CINQUE
GENERAZIONI
N-Gen e La Scuola come esempio
di intergenerazionalità al lavoro

D
a oltre 90 anni monitoriamo il comportamento del team Inclusion Impact Italia di NielsenIQ, commenta con
dei consumatori e sviluppiamo studi approfonditi orgoglio: “Nel 2020, in pieno lockdown abbiamo lanciato un
e previsioni di mercato. Siamo rimasti ancorati a intero percorso di intelligenza culturale attraverso i nostri cin-
solide fondamenta sulla base di analisi accurate,
un’ampia gamma di soluzioni trasversali e un punto di vista
que n-erg. Incontri mensili per testare la capacità di metterci
nei panni degli altri, di sperimentare i nostri limiti, di rico-
Uno degli N-erg è del percorso di apprendimento, assicurando la condivisione
con tutti i nuovi colleghi della strategia D&I di NielsenIQ e la
indipendente sul settore; aspiriamo a essere il miglior part-
ner della categoria per i nostri clienti.
noscere i nostri privilegi, di esercitare la nostra curiosità sui
“superpoteri” degli altri, di essere aperti a punti di vista più
‘NielsenIQ Generation’ conoscenza dei suoi n-erg.
Nel 2020, nonostante la pandemia, le lezioni de LaScuola si
Comprendere i diversi consumatori e le loro preferenze d’ac- ampi e di saper accogliere nuove soluzioni.” (N-gen) - dedicata a sono svolte on line con successo e circa venti studenti si sono
quisto per noi va oltre l’analisi dei dati; fornire una rappre- Uno degli n-erg è ‘NielsenIQ Generation’ (N-gen) - dedicata a certificati alla fine dello scorso anno. La risposta complessiva
sentazione equa ed essere imparziali nel nostro approccio, fornire uno spazio di dialogo e di scambio intergenerazionale fornire uno spazio di al programma è stata altamente positiva, ci sono state quat-
mantenerci fedeli alla diversità e all’inclusione (D&I) in ogni
cosa che facciamo, è al centro di NielsenIQ.
di idee e di opinioni.
Lo scopo è rafforzare l’inclusività sul posto di lavoro tra le
dialogo e di scambio tro edizioni che hanno visto il coinvolgimento di 37 professo-
ri, 13 buddies e 100 studenti e si sono nutrite dei loro sforzi
Il nostro ufficio in Italia ospita cinque generazioni di dipen-
denti che lavorano insieme per renderci il partner più affida-
diverse generazioni e costruire connessioni tra i dipendenti
dell’azienda che rappresentano diverse demografie, espe-
intergenerazionale di idee e della loro energie combinate.
Sia LaScuola che N-gen hanno dimostrato la capacità di co-
bile del settore. rienze, stili di pensiero e visioni. e di opinioni. struire alleanze e di crescere sul posto di lavoro a prescinde-
L’Inclusion Impact Team (IIT) di NielsenIQ Italia è composto Oltre a N-gen, altri n-erg che lavorano localmente in Nielse- re dal divario generazionale o dalla permanenza in azienda.
da 14 colleghi che rappresentano diverse fasce d’età, iden- nIQ Italia includono ‘Women in NielsenIQ’ (WIN), Multinatio- Lo scopo è rafforzare Stanno entrambi costruendo relazioni significative, attivando
tità sessuali, nazionalità, background, seniority e funzioni nal Organization Supporting An Inclusive Culture (MOSAIC), il coinvolgimento e migliorando il percorso di carriera dei di-
all’interno dell’azienda. LGBT+ & Allies (PRIDE) e Abled and Disabled Employees
l’inclusività sul posto pendenti di tutte le generazioni.
Nel mondo gli IIT supportano il lavoro dei gruppi di affinità
dei dipendenti NielsenIQ (n-erg) declinandolo sui bisogni dei
Partnering Together (ADEPT).
Nel 2019 il team delle Risorse Umane di NielsenIQ Italia ha
di lavoro tra le diverse Miccolis conclude: “A partire dal 2021 stiamo aprendo i no-
stri workshop a ospiti esterni, clienti, venditori e start-up,
singoli uffici o regioni. L’unicità delle persone deriva dall’in- creato un programma di certificazione chiamato ‘LaScuola’, generazioni e costruire perché crediamo fermamente che la condivisione delle mi-
tersezionalità, per questo NielsenIQ lavora a matrice attra- rivolto a nuovi assunti e stagisti per accelerare il processo di gliori pratiche e la costruzione di alleanze sia la chiave per
verso tutti gli n-ergs a livello regionale, portando avanti le onboarding e sostenere la mobilità dei dipendenti all’interno connessioni tra i fare un ulteriore passo avanti”.
esigenze di affinità specifiche in modo coeso. Inoltre, gli n-erg dell’azienda.
“tengono d’occhio” le lacune da colmare e, insieme agli IIT lo- LaScuola ha forti assonanze con N-gen, poiché raccoglie di- dipendenti dell’azienda
cali a livello di singolo ufficio, guidano il coinvolgimento delle
persone e la personalizzazione della comunicazione laddove
verse generazioni sotto una causa comune e celebra l’incon-
tro di professori, studenti e buddies che rappresentano varie
che rappresentano diverse
necessario. generazioni e scuole di pensiero. demografie, esperienze,
Sviluppare una connessione positiva e una cultura inclusiva L’IIT ha colto l’opportunità di contribuire a definire il pro-
tra dipendenti è un processo continuo. Valeria Miccolis, chair gramma e di inserire il modulo D&I nella sessione di apertura stili di pensiero e visioni.
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PFIZER | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | PFIZER

A cura della Redazione

iTALent
Il progetto di Pfizer Italia

N
essuno sa dove può nascondersi un talento finché “il ne azioni per migliorarli; dall’altro canto vuole promuovere un
talento non incontra l’opportunità”, per dirlo come cambio culturale riguardo la crescita e lo sviluppo professiona-
lo direbbe Seneca. E Pfizer lo sa bene. L’azienda le delle persone, dedicando tempo e attenzione a tutte a tutti.
multinazionale biofarmaceutica è impegnata da Infatti, in base alle attività che ogni workstream svilupperà, sa-
anni in un percorso di valorizzazione delle differenze, promuo- ranno coinvolti colleghi di varie funzioni e a livelli gerarchici di-
vendo un ambiente inclusivo, dove i quasi 90 mila dipendenti, versi. Lanceremo presto una campagna di comunicazione per
che provengono da oltre 100 Paesi, hanno la possibilità di lavo- sensibilizzare i colleghi a ripensare la propria crescita e il pro-
rare in contesti geografici e culturali diversi, avere scambi con- prio sviluppo in modo diverso (orizzontale, diagonale, verticale)
tinui con colleghi di tutte le funzioni e di tutto il mondo, e avere stimolando tutti a cercare occasioni per accrescere le proprie
opportunità di carriera internazionale, anche in Italia. esperienze anche al di fuori della propria zona di comfort”.
“Questo non permette soltanto di attrarre i talenti più brillanti, Un’importante innovazione nei piani di sviluppo è lo sviluppo
ma garantisce a tutti di poter lavorare in un ambiente sereno zig-zag, un’esperienza di crescita non lineare, che permette
e multiculturale, in cui la diversità e l’inclusione sono parte in- di essere più flessibili, curiosi, fortemente agili e inclusivi nei
tegrante della vita aziendale e individuale”, afferma Roberto
Tocci, Sr. Director HR Italy & Biopharma Cluster, IDM. “I nostri
valori rappresentano chi siamo rispetto ai colleghi, ma anche È un progetto che confronti delle diversità. Questo aiuta non solo a migliorare e Siamo convinti che questi investimenti sul capitale Umano,
ai pazienti e a tutti i nostri interlocutori; come possiamo inte-
ragire con un mondo esterno estremamente diversificato se
intende trasformare accrescere le proprie skills, ma rende più flessibile il percorso
tipico di carriera e, quindi, più adatto alle esigenze diverse
queste continue attenzioni porteranno grandi benefici al sin-
golo individuo e all’azienda tutta, che cresce e si modifica in-
non lo siamo al nostro interno?”
La diversità porta ricchezza di idee e di visione e, quindi, in-
processo e mindset. di ognuno, aprendo le porte alla prossima generazione di le-
aders che avrà a disposizione una “cassetta degli attrezzi”
sieme a noi, alla ricerca costante di eccellenza e innovazione.

novazione. Per questo Pfizer in Italia ha deciso di concentrare Da un lato analizza i sempre più ampia e la possibilità di incanalarsi in quattro
l’attenzione sullo sviluppo dei talenti, includendo le aspira- possibili percorsi di carriera:
zioni diverse e il talento differente di ogni collega. Da qui processi attuali e, facendo
nasce il progetto iTALent - Growing Enterprise Leaders of
Italy, iniziativa volta a costruire un processo strutturato per
leva sulle esperienze e • Be the Best! - Sii il migliore nel ruolo. Significa accrescere
le capacità in termini di performance, leadership e con-
sviluppare degli Enterprise Leaders del futuro, un cambio
culturale che consentirà la crescita dei talenti italiani e la loro
conoscenze variegate sapevolezza rimanendo nel proprio ruolo, espandendo la
propria conoscenza in ambiti specifici legati alla propria
visibilità in Pfizer. dei colleghi dei gruppi area, acquisendo nuove esperienze che serviranno per di-
Enterprise Leader ha una visione olistica dell’organizzazione ventare il migliore/la migliore e il più esperto nel ruolo.
e incoraggia il raggiungimento di risultati comuni lavorando a di lavoro, propone azioni
nome dell’intera organizzazione, anziché focalizzarsi unicamen- • Next experience - Crescita Orizzontale. Acquisire nuove
te sugli obiettivi della propria area di business, funzione o team.
per migliorarli; dall’altro conoscenze ed esperienze allineate con la propria funzio-
In modo metaforico, un Enterprise Leader è in grado di utilizza-
re, anche, la visione periferica (laterale) in aggiunta a quella fron-
canto vuole promuovere ne o area di competenza per sviluppare una prospettiva
più ampia.
tale (visione a silos), dovendo conciliare l’interesse del proprio un cambio culturale
team per il raggiungimento dei propri obiettivi, con senso di re- • Cross-Functional - Crescita Diagonale. Ricoprire ruoli in
sponsabilità per il successo dell’intera organizzazione aziendale. riguardo la crescita e lo aree diverse al di fuori della propria funzione o area di
Il progetto iTALent si fonda su tre pilastri importanti per lo competenza iniziale può essere un ottimo percorso per
sviluppo delle persone: Recruitment, Assessment e Growth. sviluppo professionale aumentare il bagaglio di esperienze chiave e ottenere una
“Con iTALent, l’Italia sarà uno dei primi paesi a “sperimenta-
re” l’iniziativa già nel 2021”, spiega Roberto Tocci. “È un pro-
delle persone, dedicando visione più ampia e olistica dell’azienda.

getto che intende trasformare processo e mindset. Da un lato tempo e attenzione a tutte • Next Level - Crescita Verticale. Crescere all’interno dell’or-
ROBERTO TOCCI. Sr. Director HR Italy & Biopharma
analizza i processi attuali e, facendo leva sulle esperienze e ganizzazione spostandosi in una posizione di maggiore re-
a tutti.
Cluster, International Developed Markets (IDM)
conoscenze variegate dei colleghi dei gruppi di lavoro, propo- sponsabilità, leadership e livello di sfida.

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SANOFI | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

IN SANOFI
ALLENIAMO
L’AGILITÀ
EMOTIVA
U
no dei più recenti progetti formativi di Sanofi Ita- Sicuramente, nel 2021, la paura è una delle emozioni prima- turazione di questi due moduli ci permette di arrivare a un ri- agire in quanto professionisti: riconosco l’emozione, la ver-
lia è incentrato su intelligenza e agilità emotiva: rie che più ha inciso sulla vita di collaboratori e collaboratrici sultato più efficace e efficiente, perché la parte teorica viene balizzo, ne prendo distanza e poi la gestisco. È fondamentale
“Nell’ultimo anno e mezzo il tema del riconosci- di Sanofi Italia; per questo, da oltre un anno, l’azienda ha ini- subito tradotta in pratica e resa concreta” specifica Fostera. imparare a elaborare la parte più profonda di sé per arrivare
mento, della gestione e della valorizzazione delle ziato a lavorare a sostegno di tutta la popolazione aziendale ad avere una maggiore consapevolezza e una migliore gestio-
emozioni sul luogo di lavoro si è rilevato in tutta la sua cen- che, a causa delle disposizioni anti covid, ha dovuto accele- Il percorso proposto da Sanofi ha già superato il 50% in ne del proprio flusso emozionale. A ogni età e in ogni fase
tricità”, sottolinea Daniela Fostera, Country - People Deve- rare e amplificare il passaggio a uno smart working esteso e termini di adesioni, su base volontaria: 160 manager han- della vita”.
lopment Head presso Sanofi Italia; “è un tema molto delicato che ha, inevitabilmente, reso molto più labile il confine tra no partecipato al programma su 300 persone coinvolte. Il
che, troppo spesso, in passato è stato ignorato dalle aziende dimensione personale e professionale. percorso è aperto e libero: ogni manager può iscriversi al
perché ritenuto secondario, mentre durante la pandemia, webinar o alla virtual classroom (questa è a numero chiu-
tutti noi abbiamo toccato con mano come le emozioni for- “Questa fase delicata di profondo cambiamento ha a che fare so) di proprio interesse. Le tematiche vertono soprattutto
ti (paura e rabbia in primis) abbiano impattato sulla nostra con le emozioni”, continua Fostera, “per noi è stato importan- su: emotional awareness (la consapevolezza delle emozio-
quotidianità e sulle nostre relazioni con i nostri colleghi e i te prendercene cura fin da subito: attraverso webinar dedica- ni), self-management (la gestione delle emozioni verso se
nostri collaboratori”. ti abbiamo iniziato a “seguire” le persone anche da remoto. stessi) e social awareness (la gestione delle emozioni verso
Abbiamo iniziato a lavorare sul tema delle emozioni con il gli altri).
progetto Un tempo inaudito. Inaudito perché abbiamo vissu-
to un’epoca diversa rispetto a quelle conosciute in passato e “Queste tematiche si legano alla nostra politica di D&I” con-
che andava affrontata con progettualità diverse”. tinua Fostera, “all’attenzione e alla valorizzazione delle dif-
ferenze culturali, ai vissuti di ognuno e, anche, alle età ana-
È un tema molto delicato che, Quest’anno Sanofi Italia ha deciso di investire ulteriormente grafiche diverse: le emozioni hanno una genesi che è legata

troppo spesso, in passato è sul tema delle emozioni, con un obiettivo specifico: aiutare
i/le manager a riconoscere le emozioni e a gestirle, sia per
al vissuto di ogni persona, quindi al suo passato e al suo
presente. In questo processo è necessario tenere in consi-
stato ignorato dalle aziende. la propria crescita personale che per migliorare le relazioni derazione l’età e la fase di vita che sta attraversando un/a
verso i collaboratori. “Acquisire competenze relative a intel- manager, magari all’inizio del percorso professionale rispetto
Durante la pandemia, tutti noi ligenza e agilità emotiva ci consente, come azienda” – so- a un altro con anni di carriera alle spalle, leader nell’organiz-
abbiamo toccato con mano stiene Fostera – “di dare un boost in termini di attrattività zazione: ognuno prova, anche a seconda dell’età anagrafica,
di talenti, empowerment e performance per i nostri dipen- certi tipi di emozione che regolerà e governerà in modo diver-
come le emozioni forti (paura denti”. so a seconda dell’esperienza acquisita.

e rabbia in primis) abbiano Il percorso, gestito insieme a un partner scientifico che coin- Il tema delle regolazioni delle emozioni è assolutamente dif-
impattato sulla nostra volge coach, psicologi/e e counsellor esperti/e in neurobiolo- ferente a seconda del periodo di vita che attraversiamo e
gia, intelligenza e agilità emotiva, si struttura in due modu- questo aspetto viene trattato sia durante i webinar sia du-
quotidianità e sulle nostre li diversi: una parte teorica che viene erogata via webinar; rante le virtual classroom (dove i/le partecipanti hanno età

relazioni con i nostri colleghi delle virtual classroom, la parte pratica, che si trasforma in
una vera e propria palestra in cui i/le manager si esercitano
anagrafiche molto differenti, dai 30 ai 60 anni). Anche per
questo l’azienda è molto interessata a questo percorso”
DANIELA FOSTERA, Country HR Sanofi Genzyme &

e i nostri collaboratori. e sperimentano quanto appreso precedentemente. “La strut- conclude Fostera, “perché investe il nostro essere e il nostro
People Development Head presso Sanofi Italia.

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SELTIS HUB | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | SELTIS HUB

A cura della Redazione

INVECCHIAMENTO
E LAVORO
Focus sulla disabilità

M
olti attributi, come la capacità di giudizio e il Stiamo quindi assistendo a un progressivo allungamento Vediamo nel dettaglio cosa prevede attualmente la Legge • disoccupato che, da 3 mesi, ha finito di percepire la disoc-
pensiero strategico, si sviluppano o si manife- dell’età pensionabile con tutte le conseguenze che questa 104 in merito al prepensionamento. cupazione;
stano per la prima volta con l’avanzare dell’età. condizione potrebbe portare alle persone con disabilità. • lavoratore invalido con una percentuale del 74%;
Contestualmente con l’età si accumulano anche Dai dati riportati di seguito, sulla distribuzione degli occupati Tutti i possessori della Legge 104 hanno il diritto alla pen- • lavoratore caregiver che, almeno da sei mesi, assiste un
esperienze lavorative e competenze. Tuttavia, alcune capaci- con disabilità e degli occupati dipendenti, suddivisi per clas- sione anticipata, ma in modalità differenti: i lavoratori di- familiare con grave handicap;
tà funzionali, principalmente fisiche e sensoriali, diminuisco- se d’età, possiamo infatti evincere che, all’incremento d’età pendenti del settore privato hanno diritto alla pensione an- • lavoratore che svolge un mestiere usurante.
no per effetto del naturale processo di invecchiamento. delle persone occupate, corrisponde un peggioramento delle ticipata mentre i lavoratori del pubblico possono ottenere
Il progressivo invecchiare della popolazione suona come un condizioni di salute dei lavoratori con disabilità (Fonte: elabo- la pensione di inabilità se non in grado di svolgere l’attività Per quanto concerne l’Ape invece, il requisito è avere 63 anni
campanello d’allarme e lancia una sfida a chi si occupa di po- razione Fondazione Studi Consulenti del Lavoro su dati Euro- lavorativa. e 30 anni di contributi. Se i parametri richiesti vengono rispet-
litiche occupazionali. La promozione di opportunità di impie- stat e Ministero del lavoro e Politiche Sociali 2019). tati, non ci sono costi o penalizzazioni. È anche possibile anti-
go per una forza lavoro che invecchia richiede, infatti, nuove Nel privato i titolari di Legge 104 possono accedere alla pen- cipare la pensione per tutti coloro che risultano essere invalidi
idee in termini di welfare e condizioni lavorative adeguate • Fino a 39 anni sione di invalidità anticipata purché siano in possesso dei se- oltre il 75%. Infatti hanno il diritto a 2 mesi anni di contributi
alle esigenze professionali. Occupati con disabilità: 17,5% guenti requisiti: figurativi aggiuntivi. Questo, permette a tutti i beneficiari della
A livello europeo i mercati del lavoro hanno la possibilità di Totale occupati: 36% • 61/56anni di età per gli uomini/per le donne Legge 104, di andare in pensione a 5 anni - massimo - prima.
facilitare i lavoratori più anziani promuovendo equità attra- • Tra i 40 e i 49 anni • età contributiva di almeno 20 anni Coloro che invece hanno una invalidità superiore all’80%, pos-
verso un approccio intergenerazionale. Occupati con disabilità: 28,8% • invalidità riconosciuta dell’80% sono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata.
Eurofound, l’agenzia dell’UE per il miglioramento delle condizio- Totale occupati: 29,9% Nel pubblico funziona diversamente. Esiste la pensione di Riassumendo abbiamo visto che, se da un lato le riforme pen-
ni di vita e di lavoro, a partire dagli anni ’90 ha svolto una ricerca • Tra i 50 e i 59 anni inabilità che può essere parziale o totale. L’inabilità parziale sionistiche hanno allungato molto la vita lavorativa, al tempo
che si è concentrata sulla partecipazione al mercato del lavo- Occupati con disabilità: 39,4% richiede almeno 15 anni di contributi. Se invece l’inabilità è stesso si è registrato un incremento dei carichi di lavoro che
ro, sulle prestazioni lavorative, sulle condizioni di lavoro e sulle Totale occupati: 26,7% totale, l’età contributiva deve essere di almeno 5 anni (di cui producono un’usura precoce dell’essere umano con estesi
preferenze occupazionali dei lavoratori più anziani, nel contesto • Oltre i 60 anni 3 maturati negli ultimi 5 anni). Sarà una commissione medica fenomeni di malattie croniche. Spesso tali disturbi diventano
politico del profilo demografico in evoluzione in Europa. Il lavoro Occupati con disabilità: 14,3% a decidere quale delle due opzioni prendere in considerazio- con il progredire dell’età invalidanti e ciò compromette seria-
si è incentrato, anche, sul sostegno pubblico e sulle iniziative a Totale occupati: 7,3% ne una volta stabilito il livello di gravità. mente l’occupabilità delle persone anziane. Non è sufficiente
livello aziendale che promuovono l’occupazione dei lavoratori posticipare l’uscita dal lavoro, occorre che ci sia la volontà
più anziani, specialmente nella fascia di età 55-64. In controtendenza al prolungamento dell’età pensionabile, La pensione anticipata è prevista anche per chi assiste un di conservare l’impiegabilità dei lavoratori più anziani, anche
Uno dei principali dati emersi dall’indagine è che i lavoratori nasce l’esigenza dei lavoratori con disabilità di accedere in familiare con disabilità. Chi può farne richiesta? Tutti coloro adattando il lavoro alle loro esigenze.
più anziani, nonostante abbiano meno probabilità di rimanere anticipo alla pensione. Ma quali sono i requisiti per accedere che assistono il disabile da almeno sei mesi e quest’ultimo Una attenta valutazione dei rischi dovrà considerare l’età e i
disoccupati rispetto ai più giovani, manifestano la convinzione alla pensione anticipata per le persone con disabilità o per può essere: conseguenti cambiamenti delle capacità funzionali del lavo-
che - se dovessero rimanere disoccupati - non troverebbero chi assiste famigliari con disabilità? • coniuge o parente di primo grado purché convivente; ratore che invecchia. Si dovrà prestare attenzione alle postu-
un nuovo lavoro con il medesimo trattamento economico o Nel 2011, con il Decreto Legge n. 201, intitolato “Disposizio- • un parente di secondo grado nel caso in cui, quest’ultimo, re scorrette, agli orari di lavoro, a microclimi severi, a fattori
avrebbero persino difficoltà a rientrare nel mercato. ni in materia di trattamenti pensionistici”, la Ministra Fornero abbia dei genitori o un coniuge di età pari o superiore ai di stress e a limitazioni articolari, solo per fare alcuni esempi.
Altro aspetto emerso dall’indagine riguarda la preferenza a rilanciava due istituti già in vigore (D. Lgs 503/92) dedicati 70 anni o che siano deceduti e quindi, rimasto solo.
lavorare con orario ridotto, che permetterebbe ai lavoratori all’accesso al pensionamento anticipato rispetto alla norma- Una volta ottenuto il benestare del medico, la pensione an- Sarà necessario cambiare atteggiamento verso l’invecchia-
più anziani di gestire l’attività lavorativa in modo più sosteni- tiva generale, che richiedeva 66 anni e 7 mesi di età oppure ticipata potrà avvenire in due modi: mediante Quota 41 o mento e questo sarà possibile solo attraverso un aggiorna-
bile e duraturo nel tempo. 42 anni e 10 mesi di contributi per il pensionamento antici- attraverso Ape sociale (pensione anticipata a costo zero). mento permanente, formando i dirigenti, sensibilizzandoli al
In questo modo molti lavoratori e lavoratrici sarebbero di- pato (41 anni e 10 mesi le donne). Quota 41 prevede 41 anni di contributi e, un anno di contri- tema e rendendo più flessibile il lavoro.
sposti a lavorare anche dopo l’età pensionabile. Se in possesso di almeno 20 anni di contributi, nel 2013 i buzione, deve essere versato prima del compimento dei 19
La ricerca recente si è concentrata sul prolungamento della lavoratori con una percentuale di invalidità uguale o superio- anni. Il dato anagrafico non è importante.
vita lavorativa attraverso schemi di pensionamento flessibili, re all'80% avevano la possibilità di andare in pensione a 60 Per poter accedere a Quota 41 è necessario rispettare i se-
revisioni di metà carriera e incentivi finanziari. anni e 7 mesi se uomini e a 55 anni e 7 mesi se donne. guenti parametri: ELENA BELLONI, Senior Consultant Seltis Hub

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SNAM | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

GENDER
EQUALITY
L’impegno di Snam rafforza il ruolo delle
donne dalla scuola al lavoro

D
ai banchi di scuola fino all’entrata nel mondo del valorizzato in posizioni di responsabilità che trovano riscon-
lavoro e oltre. L’impegno di Snam nell’ampliare e tro in azioni concrete e in obiettivi precisi.
rafforzare il ruolo delle donne parte da una solida Dalle conquiste ottenute ai prossimi step verso un futuro
consapevolezza che guarda al passato, al presen- ben delineato dall’Agenda 2030 che inserisce l’equilibrio
te e al futuro. di genere tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Snam
Dalla necessità nata del passato del Gruppo che, come il suo inquadra la tematica di genere come un impegno che nasce
intero settore di appartenenza, è storicamente caratterizza- dalla società, dai banchi di scuola, e arriva alla quotidianità
to da una forte presenza maschile, di ridurre sempre più il lavorativa.
gender gap, al risultato del presente, che vede una crescente Questo è l’obiettivo perseguito dai massimi organi direttivi. un criterio di gender balance che riserva al genere meno rap- in queste materie le ragazze ottengano risultati pari se non
presenza di donne in Snam, professioniste il cui ruolo viene Infatti, è stato modificato lo statuto del Gruppo, inserendo presentato almeno il 40% dei componenti del Consiglio di migliori a quelli dei loro compagni, i dati non sono incorag-
Amministrazione. gianti: solo il 5% delle ragazze 15enni ha intenzione di intra-
Snam aderisce inoltre alla Campagna Equal by 30, un im- prendere un percorso STEM e solo il 16% dei laureati STEM
pegno pubblico delle organizzazioni del settore pubblico e è donna.
Dalle conquiste ottenute ai prossimi step privato per lavorare verso la parità di retribuzione, la parità Serve un cambio di tendenza. Consapevole di questa neces-

verso un futuro ben delineato dall’Agenda di leadership e le pari opportunità per le donne nel settore
dell'energia entro il 2030.
sità, Snam ha scelto di finanziare borse di studio per studen-
tesse di ingegneria, ad esempio con i Politecnici di Milano e

2030 che inserisce l’equilibrio di genere tra Il piano di accelerazione di Snam sull’equilibrio di genere si
fonda su alcuni tasselli strategici:
di Bari.

i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, Snam Empowerment femminile


Chiara definizione degli obiettivi del gruppo Coerente con l’attività di promozione culturale dell’inclusio-
inquadra la tematica di genere come un La presenza femminile in posizioni dirigenziali, pari al 21,75% ne operata da Fondazione Snam è l'impegno del gruppo per
del totale nel 2021, dovrà crescere progressivamente fino al l'empowerment femminile che si concretizza, anche, in varie
impegno che nasce dalla società, dai banchi 25% nel 2023. Nei piani di successione della prima, secon- azioni nelle scuole secondarie, - incontri con role model, wor-

di scuola, e arriva alla quotidianità lavorativa. da linea e posizioni chiave, le donne, che nel 2021 sono pari
al 25%, saranno il 27% nel 2023.
kshop - svolte in partnership con Valore D e il programma
InspirinGirls.
Questo è l’obiettivo perseguito dai massimi Per raggiungere questi obiettivi, tra i nuovi assunti la pre-
senza femminile è già stata portata al 31%, percentuale che Scuola digitale e inclusiva
organi direttivi. Infatti, è stato modificato sale al 42% nelle funzioni di staff. La crescita della com- A metà di aprile, Snam ha assunto la presidenza del Consor-
ponente femminile è anche uno degli elementi che pesano zio ELIS, che manterrà per sei mesi, e ha proposto di por-
lo statuto del Gruppo, inserendo un nella parte variabile della remunerazione del top manage- tare avanti un nuovo progetto educativo per i giovani: una

criterio di gender balance che riserva ment: il 10% del piano di lungo termine è infatti correlato
alla crescente quota di assunzione di donne in posizione di
"scuola" inclusiva per la transizione ecologica e digitale per i
ragazzi e le ragazze delle superiori

al genere meno rappresentato almeno leadership.


È solo contribuendo alla formazione, alla libertà di espres-
il 40% dei componenti del Consiglio di Donne e materie STEM sione e al senso critico delle nuove generazioni che potre-
Per ridurre il gender gap tipico del settore è importante che, mo assicurare un futuro di reale inclusione al pianeta, per le
Amministrazione. anche le ragazze, puntino sulle materie STEM. Nonostante aziende - certo - ma per la società tutta.

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SODEXO | LE AZIENDE SI RACCONTANO

Nadia Bertaggia

GENERE E
GENERAZIONI
Il segreto per una azienda a prova di futuro

D
opo quasi un anno e mezzo di emergenza pan- brante e una sproporzione nella gestione del carico di lavoro
demica, grazie alla campagna vaccinale riuscia- domestico non retribuito tra uomini e donne. In Italia, lavora in
mo a intravedere i profili di una nuova normalità: media solo una donna su due, nel Sud e nelle Isole addirittura
l’economia e la sua ripresa si dovranno fondare una su tre e se consideriamo la fascia d’età tra i 25 e 34 anni
sul lavoro, inteso nel senso più inclusivo ed esteso possibile, risultiamo essere il fanalino di coda dell’Europa per occupa-
che tenga conto di quanto appreso ultimamente su questi zione femminile. La maggior parte delle donne svolgono lavori
temi. Anche se era già evidente da tempo, è necessario ora meno qualificati e meno remunerativi degli uomini: quindi esi-
comprendere come l’ingresso nel mercato di una forza lavoro stono professionalità e livelli manageriali ancora quasi total-
sempre più varia e numericamente consistente possa creare mente preclusi alle donne. Tutti dati ribaditi in più occasioni,
benessere, opportunità, crescita. Non solo: alle giuste condi- ma senza che reali progressi siano stati fatti. sionale tra diverse generazioni, leva riassunti negli altri quattro pillar del le principesse) contro gli stereotipi di
zioni, l’aumento dell’occupazione crea maggiore uguaglian- Alla luce di questo contesto, come azienda abbiamo un fondamentale della nostra strategia nostro approccio: Genere, Cultura & genere (arrivato alla quinta edizione in
za e ricchezza condivisa. Esattamente ciò di cui, ora più che importante ma semplice obiettivo: garantire un accesso al di Diversity, Equity & Inclusion e parte Origini, Disabilità, Orientamento Ses- Spagna); e “SheWorks”, un programma
mai, abbiamo bisogno. lavoro fondato sull’eguaglianza per tutti e permettere alle dei cinque pillar su cui si basa il nostro suale. Quando l’integrazione funziona di job shadowing implementato a livel-
Voglio qui soffermarmi sui giovani e sulle donne, due “catego- persone che lavorano con noi di sviluppare un vero senso di approccio in materia. si genera una sinergia che porta spon- lo globale che offre a giovani ragazze
rie” di persone che hanno subito più di altre l’impatto della appartenenza nei confronti dell’azienda, che porti ricchezza Favorire l’integrazione tra le generazio- taneamente al cosiddetto “reverse o studentesse l’opportunità di segui-
crisi. Da un lato per la mancanza di opportunità e visione a non solo negli obiettivi raggiunti nel lavoro che svolgiamo per ni è una necessità primaria che ritro- mentoring”, una forma di scambio e re il personale Sodexo per un giorno
livello strutturale, dall’altro perché le loro esigenze e aspet- i nostri clienti e per le comunità in cui operiamo, ma anche viamo anche nelle realtà più “chiuse” apprendimento reciproco che, spesso, intero, con l’obiettivo di conoscere le
tative sulla vita professionale non collimano con quelle del nella vita personale dei collaboratori. ed è un punto di partenza imprescin- va ben al di là delle competenze lavo- opportunità lavorative a cui possono
mondo “in bianco e nero” nel quale le generazioni preceden- Secondo noi, una chiave interessante per coltivare questo dibile per incoraggiare una maggio- rative, per impattare in positivo la vita ambire in un contesto aziendale.
ti sono cresciute. Se vogliamo guidare la ripresa, favorendo senso di unità e orgoglio è incoraggiare il rapporto profes- re apertura anche su altri fronti, ben delle persone nel suo complesso. Per Il nostro Global Workplace Trend pre-
ambienti inclusivi e attraendo i migliori talenti, non possiamo troppo tempo abbiamo pensato che vede che entro il 2025 gli appartenen-
ignorare queste due categorie, centrali per le organizzazioni fossero solo i giovani a dover imparare ti alla Generazione Z rappresenteran-
“a prova di futuro”.
La ricerca Global Workplace Trend, condotta recentemente
Come azienda abbiamo un dai professionisti più anziani, ma la di-
sruption tecnologica e la velocità a cui
no un terzo della forza lavoro globale,
mentre la Banca d’Italia stima che se
dal gruppo Sodexo, aiuta a tratteggiare un profilo dei giovani importante ma semplice cambia la società, ci hanno insegnato la percentuale di donne al lavoro arri-
della Generazione Z. che non è così. L’integrazione tra ge- vasse al 60 per cento, il Pil nazionale
I cosiddetti “nativi digitali” prediligono un ambiente di lavoro
obiettivo: garantire un nerazioni si rivela molto positiva, ad crescerebbe di 7 punti percentuali. Per
dinamico e stimolante che richiami costanti interazioni a cui accesso al lavoro fondato esempio, per incoraggiare l’empower- uscire dalla crisi e costruire il futuro
hanno accesso grazie alla tecnologia. L’impronta individuali- ment e la leadership femminile e tra- che ci attende, l’inclusione è un passo
stica è forte, il benessere fisico e psicologico è il fattore più sull’eguaglianza per tutti smettere in maniera capillare i valori necessario che non si può rimandare
importante per la propria felicità, ma sappiamo che la Gen Z
è anche quella più impegnata nella lotta al cambiamento cli-
e permettere alle persone aziendali.
Sodexo, inoltre, rafforza di anno in
oltre. L’evoluzione normativa su questi
temi segue strade più tortuose e ine-
matico e alle discriminazioni. Le scelte che fanno, compreso che lavorano con noi di anno il proprio impegno per essere vitabilmente lente ma, come aziende,
il posto di lavoro, sono guidate dai valori in maniera maggio- un datore di lavoro inclusivo con nuo- possiamo e dobbiamo ricoprire un
re rispetto alle generazioni precedenti. sviluppare un vero senso di NADIA BERTAGGIA.
Laurea in Psicologia del Lavoro e ve iniziative e partnership. Tra le più ruolo importante nel tracciare la dire-
Gli ostacoli all’ingresso nel mondo del lavoro delle donne, pur-
troppo, sono ben noti: preconcetti sull’educazione e la realiz-
appartenenza nei confronti Specializzazione presso la Facoltà
dell’Imperial College a Londra, HR
rilevanti ci tengo a citare il progetto
di talent attraction italiano “Primave-
zione, accogliendo le istanze di tutti,
soprattutto dei giovani, e trasmetten-
zazione personale delle bambine, un gender pay gap ingom- dell’azienda Director Sodexo Italia
ra”; “Olvida las princesas” (Dimentica do la nostra idea di progresso.

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STATE STREET | LE AZIENDE SI RACCONTANO

Il cambiamento genera altro cambiamento.


a cura della redazione È questo il valore aggiunto della ricerca
condotta da Alessia Gesualdi.

WHEN WOMEN
Un cambiamento che parte
da una presa di coscienza e prende
corpo con le azioni: è necessario continuare
a “contare” per verificare la presenza

LEAD, CHANGE
delle donne e contrastare situazioni di
disuguaglianza, abbattendo i pregiudizi
e promuovendo la cultura della diversità
attraverso, anche, un corretto utilizzo del

HAPPENS linguaggio di genere.


Non c’è merito
senza pari opportunità.
Un mantra, questo,

D
a tempo State Street, società statunitense di ser- zione di disuguaglianza ancora troppo radicata nei processi imprescindibile
vizi finanziari e bancari, ha intrapreso un percor- di decision making e l’incredibile valore aggiunto che può ap-
so di inclusione delle diversità segnato da azioni portare la diversità di genere.
per State Street.
concrete e strutturate. La più recente tappa del Il lavoro si è sviluppato da un insieme di riflessioni e di oppor-
viaggio ha portato la società a supportare il premio “Valeria tunità, rafforzate dall’osservazione del quotidiano. Viviamo in
Solesin”, un’iniziativa promossa dal Forum della Meritocrazia un mondo in cui il default male (pregiudizio strutturale contro
e da Allianz Partners, dedicata all’omonima ricercatrice, ri- le donne) è presente nella maggior parte dei contesti e delle
masta uccisa nell’attentato al Bataclan di Parigi nell’autunno attività che svolgiamo: posizioni dirigenziali quasi totalmente
2015. maschili nei CdA, nella pubblica amministrazione, nelle pro- ALESSIA GESUALDI, 1994. Laurea Magistrale in Direzione Aziendale. Business Analyst e collaboratrice gruppo CSR - Gender Diversity presso Capgemini.
Il premio, giunto ormai alla quinta edizione, ha come obiet- fessioni STEM, ma anche nella progettazione urbanistica e
tivo la valorizzazione dei talenti femminili, attraverso le ri- dei luoghi di lavoro.
cerche delle studentesse e studenti delle università italiane, alla Borsa di Milano - alla luce dell’introduzione della leg- donne nei CdA consente la creazione di quella massa criti-
quali motore per la crescita economica e sociale del Paese. Il Come hai sviluppato il lavoro? ge Golfo Mosca del 2011 - e sui possibili cambiamenti che ca necessaria per legittimare la presenza di una minoranza
lavoro delle prime quattro edizioni è stato raccolto nel libro Ho deciso di concentrarmi sullo studio della diversità di ge- una leader può apportare, attraverso un’analisi delle cariche. all’interno del gruppo in grado sia di incidere sulle scelte del
“Forza ragazze, al lavoro” di Paola Corna Pellegrini, CEO di Al- nere nei Consigli di Amministrazione delle società quotate Nella mia ricerca ho analizzato il contesto pre e post riforma Consiglio, sia di agevolare la diminuzione dell’effetto glass
lianz Partners che, ispirandosi all’eredità lasciata da Solesin, (2008-2017), verificando l’aumento della percentuale delle ceiling.
unisce le esperienze delle e dei partecipanti, protagonist* donne nei board, da un lato, e la scarsa presenza femminile [Glass ceiling: fenomeno che consiste nell’impossibilità per le
del cambiamento per una società equa, inclusiva e merito- ai vertici aziendali, dall’altro. donne di raggiungere posizioni di vertice nel proprio ambito
cratica. Ho posto attenzione alle differenze tra family firms e non fa- lavorativo, generalmente riservate alla popolazione maschile,
State Street crede nella ricerca e nella valorizzazione dei ta- mily firms, analizzando quali cambiamenti si possano verifi- ndr]. La massa critica, a sua volta, legittima la presenza stes-
lenti e, per questo motivo, ha deciso di sostenere il premio. care in presenza di una leadership femminile (Amministratri- sa di un’Amministratrice Delegata.
Ed è così che ho conosciuto Alessia Gesualdi, vincitrice della ce delegata o Presidente) nei CdA in termini di consistenza,
borsa di studio di State Street. Dopo essersi laureata all’Uni- caratteristiche e ruolo ricoperto dalle donne. In base a quanto emerso dai tuoi studi, quali altri benefici
versità di Bologna con una tesi in Direzione aziendale foca- comporta la presenza di una leadership femminile?
lizzata sulla diversità di genere, Alessia è diventata business Sono diversi i punti di contatto tra le attività promosse da Una leadership femminile può influire anche sul ruolo rico-
analyst nel settore IT, dove continua a portare avanti la ricer- State Street e il tema trattato nella tua tesi. Ad esempio, perto dalle donne nel Consiglio: in presenza di una CEO o di
ca e l’impegno nei confronti della diversità di genere. “Ci sono The Fearless Girl è un’installazione di cui abbiamo già par- una Presidente, diminuisce la probabilità che le donne rico-
cose su cui non si deve scendere a compromessi, – spiega lato qui su DiverCity, commissionata da State Street, che prano la carica di amministratrici indipendenti, aumentando
Alessia – come il non poter svolgere una professione o l’am- oggi si trova di fronte alla New York Stock Exchange, volta a la rappresentanza femminile nelle cariche esecutive.
bire a una carica apicale a causa di un pregiudizio di genere, promuovere la diversità di genere e incentivare la presenza Questo risultato è molto importante in quanto le donne, ad
della presenza di questo “soffitto di cristallo” che ancora non delle donne nei CDA con l’idea che, quando a comandare oggi, non hanno realmente oltrepassato il soffitto di cristallo
siamo riuscite a oltrepassare”. sono le donne, le cose cambiano. Cosa è emerso dalla tua e restano ancora sottorappresentate nell’esecutivo.
La conversazione con lei è stata piacevole e arricchente. ricerca? Effettivamente, una leadership femminile può generare cam-
Quando le donne ricoprono ruoli apicali, un primo segnale biamenti sia all’interno, sia all’esterno dei board, ma resta
Alessia, cosa ti ha spinto a scrivere una tesi sulla diversità di cambiamento si può evincere all’interno stesso del CdA. ancora molta strada da fare: la legge Golfo-Mosca ha consen-
di genere? STEFANIA COLOMBO. Responsabile del team Client Dai risultati della mia analisi è emerso che la percentuale tito un aumento delle quote di genere all’interno dei CdA, ma
Questa tesi è stata sì un punto di partenza, ma derivante da Relationship Management, chair dell’ERG Professional di donne nei boards aumenta in presenza di una leader- è necessario un cambiamento culturale e sociale che confer-
Women Network di State Street
un lungo percorso di consapevolezza: l’esistenza di una situa- ship femminile (AD o Presidente). L’aumento del numero di mi una reale inclusione di genere.

94 | DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 | 95


SYNERGIE | LE AZIENDE SI RACCONTANO

A cura della Redazione

INTERVISTA A
FRANÇOIS
PINTE
C
he ruolo hai in Synergie e quali erano le tue Quali sono le linee principali della vostra politica di CSR?  ti a farlo e sanno come evidenziare le capacità oggettive dei Dove vede Synergie tra cinque anni? 
aspettative quando hai iniziato? La nostra politica di CSR è stata costruita intorno ad una logi- nostri candidati. In questo periodo di ripresa economica e di Synergie è attualmente il 5° attore europeo nel settore del
Attualmente sono il Segretario generale del Gruppo ca di rispetto delle diversità delle persone in cerca di lavoro. scarsità di risorse di candidati, questo è un formidabile bacino lavoro temporaneo e del reclutamento. La nostra ambizione
Synergie dal 2003. All’epoca, quando sono entrato Queste sono le tre priorità della nostra politica di CRS:  di talenti che è disponibile per le aziende più aperte e sfidanti.  è chiaramente quella di essere tra i primi 10 al mondo.
in Azienda questo ruolo non esisteva ancora. Allora ho comin- • Garantire la non discriminazione nelle assunzioni per tutti In Synergie, siamo particolarmente impegnati nell’inclusione Per raggiungere questo obiettivo, la tabella di marcia del
ciato a definire l’ambito di competenza del Segretario generale i nostri candidati. delle persone con disabilità. Ma prima di proporre ai nostri Presidente del consiglio di amministrazione, Victorien Vaney,
sulla base di compiti che man mano il nostro Presidente e la • Garantire un aumento delle competenze per soddisfare le clienti di impegnarsi in questo percorso, abbiamo voluto im- è chiara: offrire ai nostri clienti e candidati degli strumenti
nostra Direzione Generale sono stati disposti ad affidarmi. aspettative dei nostri clienti.  pegnarci noi stessi. Del resto, questo è quello che stiamo fa- digitali sempre più efficaci, pur conservando ciò che ha reso
Oltre ai normali incarichi amministrativi e giuridici, solita- • Garantire la sicurezza dei nostri lavoratori temporanei, in cendo: ben il 7% del nostro personale permanente è disabi- forte Synergie: un supporto umano e locale per far sì che il
mente connessi al ruolo di Segretario generale di un Ente o lavori che, talvolta, “scoprono” per la prima volta.  le. La credibilità si guadagna anche con l’esempio.  collocamento rimanga una cosa molto accurata e affidabile.
di un’Azienda, una delle prime richieste che ho avanzato è Questi valori sono condivisi anche da un numero sempre In Synergie, infatti, non dimentichiamo mai che dietro ogni
stata quella di essere il punto di riferimento delle politiche di maggiore di clienti. La nostra ambizione è di essere il riferi- Questa cultura ha influenzato la tua crescita?  candidato/a, c’è un progetto di vita importante.
Responsabilità sciale d’impresa, la così detta CSR.  mento in termini di lavoro temporaneo “responsabile”.  Un recente sondaggio di Ethifinance ha mostrato che le
Oltre ad essere ovviamente un’aspirazione personale, mi aziende quotate in borsa più impegnate nella CSR sono an-
sembrava essenziale che la direzione della CSR fosse affida- Cosa significa per voi la diversità?  che quelle che hanno avuto la crescita più forte. Questo risul-
ta ad una funzione trasversale e interfunzionale dell’azienda, La diversità è per noi un principio di non discriminazione nelle tato in fondo è abbastanza facile da capire: 
poiché la CSR attraversa tutti gli ambiti e riguarda tutti i di- assunzioni. Un principio che dobbiamo garantire ai candidati • Non solo i nostri dipendenti trovano maggiore motivazio-
partimenti e le funzioni.  che si rivolgono a Synergie. Ciò permette di offrire incredibili ne nel lavoro e sono più impegnati, ma rimangono anche
Tuttavia, ero consapevole che non si impone una politica di opportunità ai nostri Clienti: entrare in contatto con un bacino fedeli all’azienda. 
CSR dall’alto. So bene che è più efficace se si costruisce un di candidati, ciascuno dei quali è in grado di portare con sé il • I nostri clienti sono rassicurati dal fatto di avere un partner
piano di lavoro che coinvolga tutti i colleghi e le colleghe, in massimo valore aggiunto. A volte dobbiamo aiutare le aziende impegnato nell’inclusione. 
modo che vi aderisca il maggior numero di persone possibile.  a superare alcuni pregiudizi, ma i nostri consulenti sono forma- • Sempre più investitori scelgono marchi impegnati, perché
Del resto, in altre realtà in Francia, sia pubbliche sia private, sono coerenti con i loro valori. 
erano già in atto e nelle nostre filiali e anche all’estero, in La CSR è quindi un fattore di crescita e di longevità.
particolare in Italia, sotto la gestione di Giuseppe Garesio.  La diversità è per noi un principio
Il mio ruolo consisteva nel completare quel che era già sta- di non discriminazione nelle Come valuta concretamente le sue prestazioni? 
to iniziato, consolidando ciò che già esisteva e costruendo Ogni anno facciamo valutare la nostra politica di CSR. Il nostro
una roadmap con tutti gli attori dell›Azienda. Il percorso sa-
assunzioni. Un principio che impegno è stato ben ricompensato. Abbiamo ricevuto una serie
rebbe stato inevitabilmente coerente con il nostro business e dobbiamo garantire ai candidati di importanti riconoscimenti: dal mondo degli investitori con la
condiviso da tutte le filiali.  che si rivolgono a Synergie. Ciò nostra entrata nella Top Ten della classifica Gaïa Rating delle
Ogni anno, infatti, organizziamo due incontri con i comitati 230 PMI più efficienti in CSR, quotate alla Borsa di Parigi (con
CSR, in modo da confrontarci con tutti i corrispettivi respon-
permette di offrire incredibili un punteggio di 86/100). Oppure, per citare un altro esempio,
sabili CSR locali.  opportunità ai nostri Clienti: abbiamo ottenuto un altro risultato importante da parte del re-
Questa è un’opportunità per valutare i nostri progressi, con- entrare in contatto con un bacino visore internazionale Ecovadis che, per la prima volta nella no-
FRANÇOIS PINTE: Secrétaire Général & Directeur
dividere le nostre migliori pratiche e fissare nuovi obiettivi stra storia, ci ha assegnato il rating Platinum riservato all’1% del
di candidati, ciascuno dei quali Conformité (Ethique-RGPD-RSE) du Groupe Synergie
attraverso un piano di progresso.  nostro settore con le migliori valutazioni di CSR. 
è in grado di portare con sé il
96 | DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 massimo valore aggiunto.  DIVERCITY | NUMERO 12 – SETTEMBRE 2021 | 97
TIKTOK | LE AZIENDE SI RACCONTANO LE AZIENDE SI RACCONTANO | TIK TOK

A cura della Redazione

GENERAZIONE T
TikTok: quando
una piattaforma sconfigge
Raissa e Momo Arnold & Family Don Mauro Leonardi

le diversità generazionali

I
spirare creatività e portare allegria. Questa è la mission di Non più tante generazioni, ma una sola: la Generazione T (TikTok),
TikTok, piattaforma d’intrattenimento, fondata nel 2017 e un’intera community, sempre più eterogenea - sia dal punto di vi-
approdato in Europa nell’agosto del 2018. sta di interesse che di età - è paragonabile a un nuovo mindset, in
Oggi presente in oltre 150 Paesi e disponibile in 75 lin- grado di stravolgere le regole della demografia. Le caratteristiche
gue, la piattaforma di intrattenimento specializzata raccoglie delle persone presenti sulla piattaforma, infatti, non possono es-
utenti dai tredici anni in su. sere limitate a una segmentazione guidata e inchiodata al nume-
Generazioni diverse e punti di vista agli antipodi si incontrano ro di anni vissuti. La generazione T è indipendente dall’età ed è Tasnim Ali Shinhai Ventura Dayoung Clementi
attraverso la creazione e la condivisione di brevi video per lo sbagliato confinarne i protagonisti in gruppi separati con caratte-
più visualizzati da dispositivi mobile. ristiche diverse, poiché su TikTok gli utenti di fasce di età diverse
È così che da incubatore di creatività in ogni ambito - i conte- condividono valori, comportamenti e atteggiamenti.
nuti dei creator sulla piattaforma spaziano infatti dalla comi- L’attitudine diffusa tra gli utenti è coinvolgente e collettiva.
cità allo sport, dalla musica al lifestyle, dalla cucina ai viaggi Da nipoti adolescenti a nonni anziani, la Generazione T non
- TikTok è diventato tavolo di confronto su rilevanti tematiche lascia indietro nessuno, vuole fare le cose insieme e non ha
sociali e di attualità. paura di coinvolgere tutt*. Il risultato? La continua co-crea-
Qui troviamo appassionati di viaggi, mamme che raccontano zione momenti e di contenuti condivisi.
con ironia la propria vita da genitori, nonne e nonni partner Eccoalcune storie dei creator che si raccontano su TikTok:
perfetti negli sketch con i nipoti. Una community in cui la Tasnim Ali (@alitasnim): nata ad Arezzo e cresciuta a Roma,
diversità è all’ordine del giorno e in cui l’inquadramento ge- usa TikTok per rispondere alle curiosità e alle domande, sfa-
nerazionale perde limiti e confini. tare con ironia i falsi miti riguardo la sua religione: l’Islam.
Dayoung Clementi (@aboutclementi): ventiduenne italo-co- Liz Supermais Aida Diouf Mbengue Elisa Confalonieri e Nonno Mario
reana che attraverso il suo profilo mostra differenze e simili-
tudini tra i due Paesi.
La coppia Raissa (@raissarussi) e Momo (@momobayed): Chenny Paolucci (@chenny_paolucci): adottata da genitori Elisa Confalonieri e Nonno Mario (@elisa.confalonieri): il
Non più tante lei italiana e lui musulmano, su TikTok raccontano la propria italiani quando aveva pochi anni assieme alla sorella. Oggi nonno e la nipote di TikTok. Due generazioni unite da un for-
quotidianità e vita di coppia con contenuti autoironici e comi- diciottenne, fa parte della Nazionale italiana di pattinaggio te legame che, sulla piattaforma, condividono momenti della
generazioni, ma una ci, con l’obiettivo di trasmettere messaggi importanti legati ed è di origine cambogiana. Condivide video dedicati al suo loro vita e replicano i trend più celebri.

sola: la Generazione alle loro diverse culture, ironizzando su situazioni realmente


successe o rispondendo con elegante ironia a luoghi comuni.
sport.
Vincenzo Tedesco (@vincenzotedesco97): ventritreenne
Nonno Severino (@nonnoseverino): i suoi nipoti virtuali,
come ama definirli, lo chiamano Nonno Severino, sebbene
T (TikTok), un’intera Liz Supermais (@lizsupermais): rende semplice e accessibile
il cinese e racconta aneddoti e peculiarità della Cina.
della provincia di Salerno e appartenente alla community
LGBTQ+. Racconta con ironia momenti di vita e come ha
all’anagrafe sia Severino Morga, di anni 93, nato a Ercolano,
ma residente a Roma, con Nonna Imma. Arrivati su TikTok
community, sempre Shinhai Ventura (@shinhaiventura): con la mamma Kazue saputo affrontare le critiche che gli sono state rivolte per la ad agosto 2020 per combattere la solitudine e la tristezza
mette in luce tutto il fascino della cultura giapponese, spe- sua omosessualità. che la situazione legata al Covid-19 (e tutte le ristrettezze
più eterogenea è cialmente per quanto riguarda i caratteri della scrittura del Don Mauro Leonardi (@mauro_dom): conosciuto da tutti che ne erano derivate) aveva causato.

paragonabile a un nuovo paese del Sol Levante.


Arnold & Family (@4rnol4): giovane studente di Economia
come il Don di TikTok. Originario di Como, da qualche anno
vive a Roma svolgendo l’attività di sacerdote. Ha aperto il
Oggi, grazie ai messaggi semplici e positivi che trasmette
alle generazioni più giovani – come l’amore che supera le

mindset, in grado di che, con la famiglia multietnica, condivide momenti scherzosi


e di complicità con genitori, fratello e sorella.
profilo a luglio 2020 e oggi conta oltre 160 mila follower e ol-
tre 3 milioni di like. Celebre il suo messaggio che, sfruttando
difficoltà, la lotta al bullismo e l’importanza delle vaccina-
zioni – e ai video ironici in cui interpreta canzoni, Nonno
stravolgere le regole Aida Diouf Mbengue (@aidaadiouf): cura un profilo beauty i trend della piattaforma, cerca di diffondere: costruire ponti, Severino ha creato una community numerosa, in costante
e lifestyle con tips, punti di vista e tanta ironia, per racconta- abbattere muri. A fine aprile, ha pubblicato il libro “Il Vangelo crescita e molto affezionata.
della demografia. re episodi del proprio vissuto. secondo TikTok”, Edizioni Terra Santa.

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BOLLETTINO PER NAVIGANTI | Rubrica a cura di Rose Cartolari RISO E SETA | Rubrica a cura di Alessia Mosca

WHAT'S DECENNALI
IN A NUMBER?
D
ieci anni possono essere un mo (le donne nei cda delle quotate sono Oppure allargando il sistema di riferi-
tempo lunghissimo, ma an- passate dal 7,4% del 2011 al 38,8% nel mento, cioè includendo le aziende con
che molto breve. Possono 2020) senza la sinergia di partenza con un fatturato superiore a una certa so-
definire ere distinte o mo- gruppi di interesse, associazioni, singoli glia.

I
am always thrilled when people say sion making. Often, we get to decisions cost is that we are not accessing a pool strare quanto certe abitudini siano, in- che ci hanno sostenuto quando ancora O, ancora, puntando sul coinvolgimento
"wow, you don't look or act your age". that might not have been considered wi- of talent with invaluable and unique per- vece, difficili da scalfire. Possono, anche, parlare di quote era un tabù. Volevamo degli ordini professionali.
But what does that even mean? We thout their input. True, chronologically spectives. The job of a leader is to harness raccontare cambiamenti che, immediati rovesciare i numeri imbarazzanti della Senza dimenticare poi di pianificare il
all have expectations of what life will they might not have the same depth of the "super powers" of all groups so that de- nel loro divenire, acquisiscono un impat- presenza femminile nei luoghi decisio- sostegno per il rilancio dell’occupazione
look like when we are certain ages. I am experience of an older person, in terms cisions are made, visions are set and resul- to duraturo e consistente. Come è suc- nali, soprattutto delle aziende più gran- femminile, attraverso supporti economi-
now 57 years old, an age, which when I of years. However, they certainly provide ts are reached with the best ideas. cesso alla legge che porta anche il mio di e solitamente sotto i riflettori, anche ci e normativi che favoriscano una distri-
was a teenager, I considered to be OLD. diversity of thought and many show ma- And this is the crux of the problem – how nome. per l’impatto delle loro scelte sull’anda- buzione più equa degli impegni di cura e
Today, I think I'm at my prime and am ture, concrete thinking. do leaders (as well as the rest of us) ensu- A fine giugno 2011, dopo mesi di duro mento economico del Paese. preparino (al) meglio le giovani, sia che
able to grow, impact and thrive in ways Unfortunately, at both ends of the wor- re that we are getting the experience, wi- lavoro, di compromessi e di dibattiti Ed eravamo convinte sarebbe stato pos- si affaccino al mondo del lavoro, o che
I couldn't when I was younger. However, kplace (older or younger) this means sdom, lessons learned from different age accesissimi, venne approvata la legge sibile cambiare le cose proponendo una ancora siedano sui banchi di scuola.
I also know that my eyesight has chan- that you are likely to be looked at dif- and experience pools? How do we gain 120/2011: firmata da due donne di legge a tempo. Abbiamo bisogno di percorsi scolastici
ged, my knees have become a sore point ferently. A person's age has become a the humility to recognize our biases and schieramenti diversi, introduce quote di La contaminazione che speravamo sa- che espongano parimenti bambine e
and metabolism has slowed down. But in bigger factor in how much they can in- put ourselves in play to eliminate them? genere nei consigli di amministrazione e rebbe andata ben oltre le stanze dei bot- bambini alle conoscenze chiave per le
my mind's eye I think I'm still Beyoncé. I fluence decisions, how they're heard in How do we create an environment that nei collegi sindacali delle società quota- toni, però, non si è (ancora) verificata: le skill di domani. A partire dalle materie
want to be considered "young". meetings as well as the types of projects not only has a varied workforce, but is te e partecipate pubbliche. Per l’epoca, quote di genere obbligatorie non sono STEM.
And yet, I think of some the young people they're put on. The work world can be also capable of listening and benefitting una rivoluzione. diventate (ancora) una norma anacroni-
I work with. Too often, because of their brutal in ignoring or dismissing people from diverse perspectives? L’inizio di un percorso che, già prima di stica. Inoltre, se allarghiamo lo sguardo
young age, they are viewed as immature, and their ideas based on age. George Burns is reputed to have said entrare effettivamente in vigore, era una ai numeri dell’occupazione femminile in
inexpert and therefore not to be taken Ageism has serious social consequences "You can't help getting older, but you best practice studiata nel mondo al pun- generale, la situazione sembra addirittu-
as seriously. I have found, however, that for people's health and well-being. From don't have to get old" – and the best to da essere additata come modello da ra peggiorata.
their curiosity and background mean poorer physical and mental health, to fi- way to do this, I've found, is whatever democrazie alle quali di solito si guarda Eppure, la sostenibilità, lo sappiamo,
that they bring interesting perspectives nancial instability and decreased quality your age -- keep humble and keep lear- come eccellenze di impegno per diritti passa dall’inclusione e dal tema del-
to the table and help drive better deci- of life. But for organizations, the "invisible" ning. What do you think? e parità. la diversity, cruciali per la ripresa pro-
Anche se dirompente, la Golfo-Mosca prio oltre questa profonda crisi. Non
non ha attivato in un decennio quell’ef- c’è sostenibilità, infatti, se non c’è una
fetto a cascata che speravamo avrebbe riduzione delle disuguaglianze, in parti-
infranto il tetto di cristallo su cui le car- colare se queste riguardano metà della
riere delle donne continuano a scontrar- popolazione.
si. Allo stesso tempo, però, non posso Guardando ai prossimi dieci anni il lavo-

A person's age has become a negare che le obiezioni forti di allora –


su tutte l’accusa di privilegiare un profi-
ro da fare è tantissimo.
La “nostra” legge ha avuto l’impatto che

bigger factor in how much they lo solo per il genere invece che guardare
al merito - oggi stridono: abbiamo con-
conosciamo anche perché non si è mai
smesso di osservarla, studiarla, segna-
can influence decisions, how quistato una coscienza paritaria più dif- lare i casi in cui non venisse rispettata.
fusa, un vocabolario condiviso per par- Anche grazie a questo abbiamo indica-
they're heard in meetings as well lare della partecipazione femminile, una zioni chiare degli interventi che possono
consapevolezza collettiva più aperta. funzionare.
as the types of projects they're put Inoltre si allunga la lista dei “nostri” alle- Sarebbe utile, per esempio, ampliarne

on. The work world can be brutal in ati, compagni di viaggio con cui condivi-
diamo questo cammino. Una lezione di
l’ambito di applicazione, come sta fa-
cendo la Francia che ha inserito target
ROSE CARTOLARI, 1964.
MBA Columbia University, New York.
ignoring or dismissing people and partecipazione che è stata la forza della
Golfo-Mosca, da subito. Non saremmo
successivi di quote per i livelli esecuti-
vi (30%) e dirigenziali (il 40% entro il
ALESSIA MOSCA, 1975.
Ph.D., promotrice legge Golfo-Mosca,
Leadership Advisor and Executive Coach
their ideas based on age infatti arrivati ai risultati che conoscia- 2030).
Segretario Generale Italia-ASEAN

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POINT BREAK | Rubrica a cura di Valeria Colombo UNLIMITED VIEWS | Rubrica a cura di Claudio Guffanti

PNRR LA DIVERSITÀ DI
Nuove generazioni
GENERAZIONI IN
AZIENDA
P
ensando al tema delle gene- vanile è salito ulteriormente dal livello e misure a supporto dei giovani.
razioni mi è subito venuto in già molto alto del 28,7%, raggiungendo Importante sottolineare che alcuni pro-
mente che, tra i soggetti più il 33,8% nel gennaio 2021 (fonti: Rap- getti previsti dal PNRR puntano ad atti-

I
colpiti dalla pandemia di Co- porto Annuale Istat 2021 e Prospettive rare i capitali privati attraverso la costi- n nessun altro momento storico è chette create dai media e assegnate in piuttosto che per i lavoratori più anziani.
vid 19, ci sono studenti e giovani in occupazionali OCSE 2021). tuzione di partenariati pubblico-privato, stato chiesto a così tante generazio- base all’ambiente culturale unico in cui Cosa ci dicono le ricerche
generale. Preferirei non parlare ancora Tra le sei Missioni in cui si articola il elemento che incrementerebbe la por- ni - con altrettante diversità di visioni sono cresciuti i suoi membri. L’essere Dalle varie ricerche svolte in ambito di
degli effetti del virus, ma mi è impossi- PNRR ci sono istruzione e ricerca (mis- tata delle Missioni e gli impatti positivi del mondo e filosofie di lavoro - di nati in un determinato periodo storico età e generazioni, possiamo trarre alcu-
bile, credo lo sia per molti, nonostante sione 4) con una dotazione di €33,81 economico-sociali e ambientali. Il con- collaborare insieme. Ogni generazione e aver vissuto gli anni cruciali dell’ado- ni learning:
adesso siamo in tanti vaccinati e - per miliardi e inclusione e coesione (missio- tributo dei cosiddetti “capitali pazienti” nella forza lavoro di oggi porta i propri lescenza e della formazione in un deter- - Collante. Tutte le generazioni hanno
quanto mi riguarda - il livello di ottimi- ne 5) con €29,83 miliardi. Inoltre, tutte (cioè di investitori con obiettivi e stra- atteggiamenti, valori, aspettative, com- minato clima culturale - caratterizzato in comune valori e aspettative che
smo è salito. le riforme e gli investimenti avranno l’o- tegie di lungo periodo), insieme ai fon- petenze tecnologiche, rendendo difficile da particolari eventi - lascia una traccia possono svolgere un ruolo di forte
Ma non intendo elencare gli effetti della biettivo di contrastare le disuguaglianze di pubblici, è infatti determinante per il la comunicazione con le altre generazio- sui modi di sentire, pensare e agire de- collante tra loro (desiderio di forma-
crisi sulle nuove generazioni; piuttosto, e promuovere l’inclusione sociale con successo delle iniziative di sostegno alle ni: ciò che dici potrebbe non essere ciò gli individui. Inoltre ogni generazione zione, crescita e sviluppo; attenzione
voglio raccontare che il Piano Nazionale tre priorità trasversali: pari opportunità generazioni più fragili e per la transizio- che qualcun altro ascolta. Diventa quin- attraversa tutte le fasce di età e ha già crescente per diversità e inclusio-
di Ripresa e Resilienza (PNRR) da oltre tra generazioni, tra generi, tra territori. ne “giusta”, affinché la trasformazione di necessario superare i gap inter-gene- vissuto le età delle generazioni più gio- ne…).
€235 miliardi presentato lo scorso apri- La Missione istruzione e ricerca è intera- verso un’economia climaticamente neu- razionali per creare ambienti di lavoro vani. Per questo generazione ed età si - Reciprocità. Le persone over 50 non
le dal Governo per il rilancio socio-eco- mente focalizzata sui giovani e prevede tra avvenga in modo equo e non lasci più inclusivi e produttivi. sovrappongono spesso. percepiscono uno scambio equo con
nomico è incentrato, anche, sull’innova- interventi nei percorsi scolastici e uni- indietro nessuno. Una distinzione importante: età vs ge- Ageismo e stereotipi in azienda le generazioni più giovani: sentono di
zione e sull’inclusione sociale (oltre che versitari degli studenti per aumentare nerazione Proprio legato all’età è il tema dell’agei- “dare” molto più di quanto non rice-
sulla transizione verde) e prevede inve- le capacità e le competenze necessa- Iniziamo dalle definizioni. Età è un in- smo, una discriminazione che implica vano.
stimenti a sostegno di istruzione e occu- rie ad affrontare le sfide tecnologiche dicatore cronologico, un numero. Seb- pregiudizi nei confronti delle persone in - Stile manageriale. Le generazioni
pazione, temi strutturali su cui il nostro e ambientali future. La formazione e la bene si possano legittimamente fare base all’età, sia che si tratti di pregiudi- più giovani mostrano interesse ad
paese si trova agli ultimi posti in Europa. preparazione ai cosiddetti “green jobs” supposizioni sulle persone che appar- zi nei confronti di bambini, adolescenti, avere responsabili che promuovano
In base ai dati Istat, infatti, solo il 27,8 sono gap da colmare affinché cresca tengono a una determinata fascia di età, adulti o di lavoratori anziani. Le manife- la cultura del feedback con scambi
per cento dei 30-34enni è laureato con- l’occupazione, in linea con la transizione tali supposizioni sono più che altro ba- stazioni di ageismo sono spesso citate frequenti e agiscano le capacità da
tro il 40 per cento dell’UE27 e, secondo energetica e le ambizioni di decarboniz- sate sulla biologia o sul loro «life stage». nelle situazioni lavorative, dove possono coach nella gestione dei team.
l’OCSE, il tasso di disoccupazione gio- zazione del Green Deal Europeo. Anche Generazione, invece, è un insieme di eti- portare a disparità retributive o difficol- In conclusione, dal mio punto di vista,
incrementare le competenze ecologi- tà a trovare un impiego. Gli adulti più più che concentrarsi su ciò che divide
che e l’educazione ambientale, fin dalla giovani potrebbero avere difficoltà a e distingue le diverse generazioni è im-
scuola primaria, risulta fondamentale trovare un lavoro e potrebbero ricevere portante focalizzarsi su ciò che le unisce.
per mitigare e contrastare gli effetti del una retribuzione inferiore a causa della Ogni generazione ha valori differenti, di-
cambiamento climatico, nuovamente loro percepita mancanza di esperienza, versi mindset, ma non per questo non si
sotto gli occhi di tutti questa estate. mentre i più anziani potrebbero avere può comunicare a tutte. La sinergia ge-
La Missione inclusione e coesione ha, problemi a ottenere promozioni, trovare nerazionale è un obiettivo raggiungibile
anch’essa, una componente dedicata un nuovo lavoro e cambiare carriera. Al- per le aziende, lavorando sul Generation
alle nuove generazioni, in particolare cuni ricercatori suggeriscono che gli ste- Mix, ad esempio attraverso percorsi di
alle politiche attive per il lavoro e al reotipi sulle persone anziane spesso si Reverse Mentoring e progetti che mira-
rafforzamento dei centri per l’impiego riferiscono a come i giovani si aspettano no a una maggiore consapevolezza dei
e ad una maggiore integrazione con il che si comportino: ad esempio, spesso, pregiudizi. Inoltre, occorre valutare quali
sistema privato, per incrementare le i giovani presumono che gli individui più sono le motivazioni più importanti per
opportunità occupazionali. La missione anziani abbiano “fatto il loro tempo” e ciascun membro del team e monitorare
VALERIA COLOMBO, 1978, prevede, anche, il rafforzamento della CLAUDIO GUFFANTI, 1978, dovrebbero lasciare loro il posto, op- se queste evolvono nel tempo. Il Coa-
Laurea in Scienze Politiche. strategia di sviluppo per le aree interne, laurea in Ingegneria Gestionale, pure ritengono che le risorse limitate ching può certamente svolgere un ruolo
Esperta di sostenibilità e ESG. Founder di UNLIMITED VIEWS
con impegni per le infrastrutture sociali dovrebbero essere spese per se stessi importante per questa finalità.

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Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 13 Aprile 2018 – Anno II – Numero 4 – Settembre 2019 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo

Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 13 Aprile 2018 - Anno I - Numero 2 Gennaio 2019 - Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti - Stampa: Sestanteinc - Bergamo

Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 13 Aprile 2018 - Anno II - Numero 3 Maggio 2019 - Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti - Stampa: Sestanteinc - Bergamo
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 13 Aprile 2018 - Anno I - Numero 1 Aprile 2018 - Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti - Stampa: Sestanteinc - Bergamo

COVER STORY, DANIEL DANSO


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cover story, IGor Šuran COVER STORY, CLAUDIA PARZANI COVER STORY, ROSE CARTOLARI
Valentina Dolciotti Valentina Dolciotti Valentina Dolciotti
IL SUCCESSO DI UNA REALTÀ LE DIVERSITÀ? PER NOI L’INCLUSIONE È
GLOBALE E COMPLESSA SONO UNA RICCHEZZA UN GIOCO DI SQUADRA
State Street Gruppo Hera Sanofi Italia
Intercultura Generale DIetro JoIntly InclusIone IL NETWORK BAMBINI INCLUSIVE NEVE SHALOM L’INCLUSIONE MATTONI ROSSI INTERVISTA A COOKING IS AN ART
e GlobalIzzazIone la collIna Il Welfare conDIvIso In enel L’INCLUSIONE AL CENTRO LA MAPPA OLTRE IL TABÙ, VERSO LA IN IBM SENZA SBARRE MINDSET WAHAT AS-SALAM È UNA SCELTA SBARRE AZZURRE SIMONA COMANDÈ Olimpia Zagnoli
Lucilla Rizzini Lucio Guarinoni Fabio Galluccio approfondimento DELL’EMPLOYEE JOURNEY DELLA DIVERSITÀ CULTURA DELLA DISABILITÀ Doriana De Benedictis Floriana Battevi Marco Buemi Rosita Poloni Avio Aero Patrizia De Grazia Philips per Barilla
Deloitte Allianz Partners Openjobmetis

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Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno II – Numero 5 – Dicembre 2019 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo

Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno III – Numero 8 – Settembre 2020 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno III – Numero 7 – Giugno 2020 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno III – Numero 6 – Marzo 2020 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo

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Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno III – Numero 9 – Dicembre 2020 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti – Stampa: Sestanteinc – Bergamo

Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno IV – Numero 12 – Settembre 2021 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno IV – Numero 11 – Giugno 2021 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti
Autorizzazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 Aprile 2018 – Periodico trimestrale – Anno IV – Numero 10 – Marzo 2021 – Direttrice Responsabile Valentina Dolciotti

WHAT
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LGBT+?

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Valentina Dolciotti
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LINGU SKILLS?
10 DOMANDE A CATALYST BANCA D'ITALIA NO 2021
17 GIUG WHAT
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Tiziano Colombi
Edge Famiglie Arcobaleno Agedo
Valentina Dolciotti COVER STORY, ADELE CAMBRIA
Valentina Dolciotti

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DiverCity Per info:


Periodico trimestrale XII numero Settembre 2021 tiziano.colombi@divercitymag.it
Registrazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 9 aprile 2018
Direttrice Responsabile: Valentina Dolciotti Hanno collaborato a questo numero:
Sede legale: Via IV Novembre 36, 24128 BG I piccoli cantori di Milano, Carolina Lucchesini,
Alexa Pantanella, Nicola Palmarini, Associazione Facciavista,
Editore e stampa Silvia Camisasca, Irene Canfora, Elena Mozzo, Nicole Riva,
Sestanteinc srl Valentina Sorbi, Véronique Fabbri-Balduzzi, Daria Dall’Igna,
Stefano Di Niola, Antonio Rotelli, Annalisa Valsasina,
Impaginazione grafica Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus,
Gianluca Paravisi Beatrice Uguccioni, Marilena Ferri, Michelina Della Porta,
Lucio Guarinoni, Davide Sapienza, Silvia Rota Sperti,
Redazione Angela Bianchi, Elena Luciano, Paola Suardi, Valeria Cantoni
Valentina Dolciotti, Editorial Director Mamiani, Silvia Allegro, Rocco Briganti, Federica Giannotta,
Tiziano Colombi, Marketing Director Gianluca Cabula, Rose Cartolari, Alessia Mosca,
Kerstin Mierke, Editing & Translations Valeria Colombo, Claudio Guffanti DIVERCITYMAG.IT
Valentina Sorbi, Editing e Event Manager

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11 settembre - 29 novembre
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4 WEEKS 4 INCLUSION GRUPPO TIM

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29 ottobre Trasformiamo il presente in un futuro migliore
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per realizzare azioni concrete a favore dell’ambiente e della società.
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18 novembre 
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26 novembre https://it.pg.com/pg-per-l-italia/
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29 - 30 novembre
FESTIVAL HRO2110
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-hro2021-risorse-umane-innovazione-e-strategie-157928025977 

IN PRESENZA
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