Esempio:
- Ci sono pochi matrimoni e tanti divorzi (dimostrativa), e i
giovani non credono nel matrimonio e nell’amore e non si
vogliono piú sposare (argomentativa)
- Perché? (argomentativa)
o la vita é difficile e ci sono tanti problemi economici e con
i figli.
o La gente é piú egoista e non sa sacrificarsi per il bene di
una familia, i giovani sono egoisti e pensano solo a
pasarla bene...
o La gente non ha fede e timore di Dio e giá non crede nel
sacramento del matrimonio
- Quindi (si vuole fare passare una argomentativa come
dimostrativa: sarebbe meglio dire...”io penso, credo... secondo
me”; argomentativa) il matrimonio come istituzione é in crisi e
la societá si sta distruggendo
COSA È IL RAGIONAMENTO?
Una successione di enunciati collegati fra loro in un certo
modo
= suddividere in tre tipi:
● gli enunciati da cui il ragionamento parte, ossia le
premesse del ragionamento;
1. Argomenti deduttivi
Se affermiamo che “Tutti gli uomini sono buoni” possiamo trarre conseguenze
corrette da questo enunciato - per esempio non si dà uomo che non sia anche
buono - ma le conseguenze pur necessarie non saranno mai vere.
Infatti, la premessa non è vera: basta che un uomo non sia buono perché tale
premessa si mostri falsa.
Parliamo in questo caso di argomenti deduttivi, in cui non si discute la
correttezza delle inferenze, ma la verità delle premesse.
1. Falacias no formales
Las falacias no formales son aquellas en las que el error del razonamiento tiene que
ver con en el contenido de las premisas. En este tipo de falacias lo que se expresa en las
premisas no permite llegar a la conclusión a la que se ha llegado, independientemente de si
las premisas son ciertas o no.
Es decir, que se apela a ideas irracionales sobre el funcionamiento del mundo para dar la
sensación de que lo que se dice es cierto.
2. ALGUNE REGOLE
A. principio di cooperazione non di contraddizione.
B. principio di carità interpretativo: cercare di capire l’altro
la finalità della discussione è per crescere assieme non per vincere
C. Essere chiari e spiegare i termini
D. Ognuna delle parti non deve ostacolare l’espressione o la
critica di punti di vista.
E. La critica deve vertere sulla tesi esposta dall’altra parte, e non
su chi la sostiene.
F. Se un punto di vista non è stato difeso in modo conclusivo,
allora chi lo propone deve ritirarlo. Se un punto di vista è stato
difeso in modo conclusivo, allora chi vi si oppone non deve più
metterlo in dubbio.