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Il seguente documento e la raccolta firme correlata viene sottoscritta dai titolari e dai consumatori degli oltre 2200 “esercizi

farmaceutici di vicinato” ,ovvero le Parafarmacie, sorte in tutto il territorio nazionale negli ultimi due anni , per esprimere forte
preoccupazione per la loro sopravvivenza causa la proposta di legge 863 Gasparri-Tomassini .
Vogliamo sottolineare il fatto che la minima e non conclusa liberalizzazione del settore farmaceutico, ancora legato a concetti
lobbistici e leggi che lo tutelano in maniera totalmente anacronistica, ha portato a dei risultati straordinari sul versante dei prezzi al
consumo e di soddisfazione da parte dei consumatori per il miglior servizio offerto da tutto il settore.
Ci chiediamo come sia possibile che la proposta di legge Gasparri/Tomassini, in totale controtendenza alle dispositive europee e di
buon senso comune, si proponga come unico obiettivo quello di cancellare queste nuove realta' imprenditoriali riportando la lancetta
dell'orologio a prima del luglio 2006, tanto da sembrare dettato ad hoc da esponenti di un settore che non vuole il confronto. In piu',
tale proposta toglie ogni possibilità e dovere civile di confronto concorrenziale, di fatto costruendo nuovamente intorno alla farmacia
una sorta di fossato invalicabile.
Ricordando che i titolari di tali esercizi rispettano tutte le norme vigenti e possiedono una laurea in farmacia, sono regolarmente
iscritti al proprio ordine professionale, pagano i contributi previdenziali all’ Enpaf e svolgono corsi di aggiornamento professionale
ECM con le stesse modalità dei colleghi titolari di farmacia

Si chiede al Governo e agli organi di competenza

- Blocco immediato del DDL 863 Gasparri-Tomassini e rivalutazione del settore con la presenza di rappresentati di tutte le
parti in causa. A tal proposito si sottolinea un errore chiaro ed evidenziabile nel art.9 di tale decreto “Chiunque ponga in
vendita farmaci diversi da quelli previsti dall’articolo 1, comma 6, al di fuori delle farmacie, oppure esercita attività di
accaparramento di ricette mediche per qualsiasi scopo, è punito con l’ammenda da euro 5.000 a euro 15.000; in caso di
recidiva l’ammenda è elevata al triplo.” Ricordiamo che attualmente sono in vendita al di fuori del canale farmacia anche
tutti i prodotti denominati SOP e OTC (comma 5) e omeopatici, che qui sono inspiegabilmente scomparsi o forse tornati,
senza motivo, alle sole farmacie.
- Riconoscimento e richiesta di presenza di alcuni esponenti della categoria al tavolo per la farmaceutica e nelle commissioni
di valutazione del settore.
- Confronto aperto e civile con il Ministro della Salute On. Sacconi e Sottosegretari On. Martini e Fazio per aiutare tutto il
settore a svilupparsi in maniera costruttiva
- Riconoscimento della figura professionale del Farmacista, non solo come titolare di farmacia, ma come operatore socio
sanitario in qualsiasi luogo esso eserciti la sua professione, senza discriminazioni di alcun genere.
- Il reintegro della figura professionale del Farmacista, voluta fortemente non meno di due anni fa da tutte le associazioni del
settore, nella vendita del farmaco anche nella grande distribuzione

Si propone e si chiede l’intervento per la nascita di


FARMACIA NON CONVENZIONATA

La continua richiesta da parte dei nostri pazienti di farmaci di classe C ,ossia a carico dell’assistito, chiede al Governo un intervento
chiaro e forte in materia.
Da parte nostra proponiamo la creazione di una nuova realtà imprenditoriale denominata “Farmacia Non Convenzionata” in cui
vengono posti in vendita tutti i farmaci attualmente in commercio che non sono a carico del SSN. Tale proposta viene supportata da
motivazioni che noi crediamo realistiche e di sicuro interesse:

- La vendita dei farmaci è fatta da un farmacista che deve avere tutti i titoli per farlo, si ritiene necessario un periodo di
almeno 2 anni di attività professionale in farmacia convenzionata SSN.
- Da parte dello Stato italiano non c’è nessun costo, in quanto non viene richiesta nessuna convenzione con il SSN. Come per
ogni attività imprenditoriale avrà invece un rientro fiscale che ,visto il settore di appartenenza, potrebbe essere molto
positivo.
- Una possibile richiesta di convenzione con il SSN è legata ai vincoli demografici secondo la legge vigente.
- Le licenze per l’apertura possono essere vincolate ai Comuni che valuteranno di caso in caso la necessità del territorio di
avere questo tipo di attività commerciale
- Il titolare dovrà attenersi a tutte le dispositive vigenti per quanto riguarda la vendita di farmaci, esattamente come una
farmacia convenzionata SSN.
- Totale disponibilità di creare centri CUP di prenotazione e ritiro referti medici totalmente gratuiti per lo stato e cittadini ,
con conseguente diminuzione della spesa pubblica e disponibilità di tagli nel settore.
- Miglioria del servizio farmaceutico territoriale, con più punti vendita, orari flessibili e servizi per il cittadino di qualità e
convenienza.
- Evitare allo Stato Italiano una denuncia da parte della comunità europea contro la mancata liberalizzazione del settore e
possibilità da parte dell’Italia di adeguarsi a tutti gli altri stati europei in materia.

Si allega raccolta firme di tutti i cittadini italiani che ritengono le nostre richieste e proposte di indubbio interesse per la cittadinanza
tutta e per lo Stato Italiano.
NOME COGNOME INDIRIZZO DOCUMENTO DI FIRMA
IDENTITA’

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