IMSLP583877 PMLP160622 Mozart Betulia Liberata (2052)

Wolfgang Amadeus Mozart
Pietro Metastasio
BETULIA LIBERATA
1771
Éditionsǀ ǀ Copyright © 2018 Nicolas Sceaux, Les Talens Lyriques – Christophe Rousset.
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2
TABLE DES MATIÈRES
Libretto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
1-0 Overtura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Parte Prima
1-1 Recitativo. Ozia: Popoli di Betulia, ah qual v’ingombra . 23 1-10 Aria. Giuditta: Del pari infeconda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
1-2 Aria. Ozia: D’ogni colpa la colpa maggiore . . . . . . . . . . . . 24 1-11 Recitativo. Ozia, Cabri, Giuditta: Oh saggia, oh santa,
1-3 Recitativo. Cabri, Amital: E in che sperar? . . . . . . . . . . . . 47 oh eccelsa donna! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
1-4 Aria. Cabri: Ma qual virtù non cede . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 1-12 Aria con Coro. Ozia, Coro: Pietà, se irato sei . . . . . . . . . . . 93
1-5 Recitativo. Ozia, Cabri, Amital: Già le memorie antiche . 54 1-13 Recitativo. Oh saggia, oh santa, oh eccelsa donna! . . . . . 100
1-6 Aria. Amital: Non hai cor, se in mezzo a questi . . . . . . . . . 56 1-14 Aria. Achior: Terribile d’aspetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
1-7 Recitativo. Ozia, Amital, Coro: E qual pace sperate . . . . . 65 1-15 Recitativo. Ti consola, Achior . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
1-8 Aria con Coro. Ozia, Coro: Pietà, se irato sei . . . . . . . . . . . 67 1-16 Aria. Giuditta: Parto inerme, e non pavento . . . . . . . . . . . 114
1-9 Recitativo. Cabri, Amital, Ozia, Giuditta: Chi è costei, 1-17 Coro: Oh prodigio! Oh stupor! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
che qual sorgente aurora . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
Parte Seconda
2-1 Recitativo. Achior, Ozia: Troppo mal corrisponde . . . . . . 144 2-9 Recitativo. Ozia, Amital: Di tua vittoria un glorioso
2-2 Aria. Ozia: Se Dio veder tu vuoi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 effetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210
2-3 Recitativo. Ozia, Achior, Amital: Confuso io son . . . . . . . 161 2-10 Aria. Amital: Con troppa rea viltà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210
2-4 Aria. Amital: Quel nocchier che in gran procella . . . . . . . 162 2-11 Recitativo. Quanta cura hai di noi, Bontà Divina! . . . . . 215
2-5 Recitativo. Lungamente non dura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179 2-12 Aria. Carmi: Quei moti che senti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 217
2-6 Aria. Giuditta: Prigionier che fa ritorno . . . . . . . . . . . . . . 189 2-13 Recitativo. Seguansi, o Carmi, i fuggitivi . . . . . . . . . . . . . 224
2-7 Recitativo. Achior: Giuditta, Ozìa, popoli, amici: io cedo. 205 2-14 Coro. Lodi al gran Dio che oppresse . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225
2-8 Aria. Achior: Te solo adoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 206
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3
LIBRETTO
CABRI
PARTE PRIMA Ma qual virtù non cede
Fra tanti oggetti e tanti
Ozìa, Amital, Cabri e Coro Ad avvilir bastanti
li più feroce cor?
[p. 23] RECITATIVO
Se non volendo ancora
OZIA Si piange agli altrui pianti,
Popoli di Betulia, ah qual v'ingombra Se impallidir talora
Vergognosa viltà! Pallidi, affliti, Ci fa l'altrui pallor?
Tutti mi siete intorno! E ver, ne stringe
D'assedio pertinace il campo assiro: [p. 54] RECITATIVO
Ma non siam vinti ancor. Dunque sì presto OZIA
Cedete alle sventure? Io, più di loro, Già le memorie antiche
Temo il vostro timor. De' nostri mali Dunque andaro in oblio? Che ingrata è questa
Questo, questo è il peggior: questo ci rende Dimenticanza, o figli! Ah ci sovvenga
Inabili a' ripari. Ogni tempesta Chi siam, qual Dio n'assiste, e quanti e quali
Al nocchier che dispera Prodigi oprò per noi. Chi a' passi nostri
E tempesta fatal, benché leggiera. Divise l'Eritreo, chi l'onde amare
Ne raddolcì, negli aridi macigni
[p. 24] ARIA
Chi di limpidi umori
OZIA Ampie vene ci aperse, e chi per tante
D'ogni colpa la colpa maggiore Ignote solitudine infeconde
E l'eccesso d'un empio timore, Ci guidò, ci nutrì, potremo adesso
Oltraggioso all'eterna pietà. Temer che ne abbandoni? Ah no. Minaccia
Chi dispera, non ama, non crede: Il superbo Oloferne
Ché la fede, l'amore, la speme Già da lunga stagion Betulia; e pure
Son tre faci che splendono insieme, Non ardisce assalirla. Eccovi un segno
Né una ha luce se l'altra non l'ha. Del celeste favor.
[p. 47] RECITATIVO CABRI
CABRI Sì; ma frattanto
E in che sperar? Più crudelmente il condottier feroce
Ne distrugge sedendo. I fonti, ond'ebbe
AMITAL
La città, già felice, acque opportune,
Nella difesa forse
Il tiranno occupò. L'onda che resta,
Di nostre schiere indebolite e sceme
A misura fra noi
Dall'assidua fatica? estenuate
Scarsamente si parte; onde la sete
Dallo scarso alimento? intimorite
Irrìta e non appaga,
Dal pianto universal? Fidar possiamo
Nutrisce e non estingue.
Ne' vicini già vinti?
Negli amici impotenti? in Dio sdegnato? AMITAL
A tal nemico,
CABRI
Che per le nostre vene
Scorri per ogni lato
Si pasce, si diffonde, ah con qual'armi
La misera città; non troverai
Resisterem? Guardaci in volto; osserva
Che oggetti di terror. Gli ordini usati
A qual segno siam giunti. Alle querele
Son negletti o confusi. Altri s'adira
Abili ormai non sono i petti stanchi
Contro il Ciel, contro te; piangendo accusa
Dal frequente anelar, le scabre lingue,
Altri le proprie colpe antiche e nuove;
Le fauci inaridite. Umore al pianto
Chi corre, e non sa dove;
Manca su gli occhi nostri, e cresce sempre
Chi geme, e non favella; e lo spavento
Di pianger la cagion. Né il mal più grande
Come in arida selva appresa fiamma
Per me, che madre sono,
Si comunica e cresce. Ognun si crede
E la propria miseria; i figli, i figli
Presso a morir. Già ne' congedi estremi
Vedermi, oh Dio! miseramente intorno
Si abbracciano a vicenda
Languir così, né dal mortale ardore
I congiunti, gli amici; ed è deriso
Poterli ristorar; questa è la pena
Chi ostenta ancor qualche fermezza in viso.
Che paragon non ha, che non s'intende
[p. 48] ARIA Da chi madre non è. Sentimi, Ozìa;
Tu sei, tu che ne reggi,
4 BETULIA LIBERATA
Delle miserie nostre AMITAL

La primiera cagione. Iddio ne sia A questa legge attenderemo.
Fra noi giudice e te. Parlar di pace
OZIA
Con l'Assiro non vuoi; perir ci vedi
Or voi
Fra cento affanni e cento;
Co' vostri accompagnate
E dormi? e siedi irresoluto e lento?
Questi che al Ciel fervidi prieghi invio,
[p. 56] ARIA Nunzi fedeli in fra' mortali e Dio.
AMITAL [p. 67] ARIA CON CORO
Non hai cor, se in mezzo a questi
OZIA
Miserabili lamenti
Pietà, se irato sei,
Non ti scuoti, non ti desti,
Pietà, Signor, di noi:
Non ti senti intenerir.
Abbian castigo i rei,
Quanto, oh Dio, siamo infelici
Ma l'abbiano da te.
Se sapessero i nemici,
Anche a lor di pianto il ciglio CORO
Si vedrebbe inumidir. Abbian castigo o rei,
Ma l'abbiano da te.
[p. 65] RECITATIVO
OZIA
OZÌA Se oppresso chi t'adora
E qual pace sperate Soffri da chi t'ignora,
Da gente senza legge e senza fede, Gli empii diranno poi:
Nemica a nostro Dio? „Questo lor Dio dov'è?“
AMITAL CORO
Sempre fia meglio Gli empii diranno poi:
Benedirlo viventi, „Questo lor Dio dov'è?“
Che in obbrobrio alle genti
Morir, vedendo ed i consorti e i figli [p. 74] RECITATIVO
Spirar su gli occhi nostri. CABRI
OZÌA Chi è costei, che qual sorgente aurora
E se né pure S'appressa a noi; terribile d'aspetto
Questa misera vita a voi lasciasse Qual falange ordinata; e a paragone
La perfidia nemica? Della luna, del sol bella ed eletta?
AMITAL AMITAL
Il ferro almeno Alla chioma negletta,
Sollecito ne uccida, e non la sete Al rozzo manto, alle dimesse ciglia,
Con sì lungo morir. Deh Ozìa, per quanto Di Merari è la figlia.
Han di sacro e di grande e terra e cielo, OZIA
Per lui, ch'or ne punisce, Giuditta!
Gran Dio de' padri nostri, all'armi assire
CABRI
Rendasi la città.
Sì, la fida
OZIA Vedova di Manasse.
Figli, che dite!
OZIA
AMITAL Qual mai cagion la trasse
Sì, sì, Betulia intera Dal segreto soggiorno in cui s'asconde,
Parla per bocca mia. S'apran le porte, Volge il quart'anno ormai?
Alla forza si ceda: uniti insieme
AMITAL
Volontari corriamo
So ch'ivi orando
Al campo d'Oloferne. Unico scampo
Passa desta le notti.
E questo; ognun lo chiede.
Digiuna i dì: so che donolle il Cielo
CORO E ricchezza e beltà, ma che disprezza
Al campo, al campo! La beltà, la ricchezza; e tal divenne,
OZIA Che ritrovar non spera
Fermatevi, sentite. (Eterno Dio, In lei macchia l'invidia o finta o vera.
Assistenza, consiglio!) Io non m'oppongo, Ma non saprei…
Figli, al vostro pensier: chiedo che solo (Entra Giuditta.)
Differirlo vi piaccia, e più non chiedo GIUDITTA
Che cinque dì. Prendete ardir. Frattanto Che ascolto, Ozìa!
Forse Dio placherassi, e del suo nome [p. 75] Betulia, aimè, che ascolto! All'armi assire
La gloria sosterrà. Se giunge poi Dunque aprirem le porte, ove non giunga
Senza speme per noi la quinta aurora, Soccorso in cinque dì! Miseri! E questa
S'apra allor la città, rendasi allora. E la via d'impetrarlo? Ah tutti siete
LIBRETTO 5
Colpevoli egualmente. Ad un estremo (Entrano Carmi ed Achior.)

li popolo trascorse: e chi lo regge
[p. 100] RECITATIVO
Nell'altro ruinò. Quello dispera
Della pietà divina: ardisce questo CABRI
Limitarle i confini. Il primo è vile, Signor, Carmi a te viene.
Temerario il secondo. A chi la speme, AMITA
A chi manca il timor: E la commessa
Né in questo o in quella Custodia delle mura
Misura si serbò. Vizio ed eccesso Abbandonò?
Non è diverso. Alla virtù prescritti
OZIA
Sono i certi confini; e cade ognuno,
Carmi, che chiedi?
Che per qualunque via da lor si scosta,
In colpa equal, benche talvolta opposta. CARMI
Io vengo
GIUDITTA Un prigioniero a presentarti. Avvinto
[p. 79] Del pari infeconda
Ad un tronco il lasciaro
D'un fiume è la sponda
Vicino alla città le schiere ostili:
Se torbido eccede,
Achiorre è il suo nome;
Se manca d'umor.
Degli Ammoniti è il prence.
Si acquista baldanza
Per troppa speranza, OZIA
Si perde la fede E così tratta
Per troppo timor. Oloferne gli amici?
ACHIOR
[p. 91] RECITATIVO
E de' superbi
OZIA Questo l'usato stil. Per loro è offesa
Oh saggia, oh santa, oh eccelsa donna! Iddio Il ver che non lusinga.
Anima i labbri tuoi.
OZIA
CABRI I sensi tuoi
Da tali accuse Spiega più chiari.
Chi si può discolpar?
ACHIOR
OZIA Ubbidirò. Sdegnando
Deh tu, che sei L'assiro condottier che a lui pretenda
Cara al Signor, per noi perdono implora; Di resister Betulia; a me richiese
Ne guida, ne consiglia. Di voi notizia. Io, le memorie antiche
GIUDITTA Richiamando al pensier, tutte gli esposi
In Dio sperate Del popolo d'Israele
Soffrendo i vostri mali. Egli in tal guisa Le origini, i progressi; il culto avito
Corregge, e non opprime; ei de' più cari De' numerosi dèi, che per un solo
Così prova la fede: e Abramo e Isacco Cambiaro i padri vostri; i lor passaggi
E Giacobbe e Mosè diletti a lui Dalle caldee contrade
Divennero così. Ma quei che osaro In Carra, indi in Egitto; i duri imperi
Oltraggiar mormorando Di quel barbaro re. Dissi la vostra
La sua giustizia, o delle serpi il morso Prodigiosa fuga, i lunghi errori,
O il fuoco esterminò. Se in giusta lance Le scorte portentose, i cibi, Tacque,
Pesiamo il falli nostri, assai di loro Le battaglie, i trionfi; e gli mostrai
E minore il castigo: onde dobbiamo Che, quando al vostro Dio foste fedeli,
Grazie a Dio, non querele. Ei ne consoli Sempre pugnò per voi. Conclusi al fine
Secondo il voler suo. Gran prove io spero I miei detti così: “Cerchiam se questi
Della pietà di lui. Voi che diceste Al lor Dio son infidi; e se lo sono,
Che muove i labbri miei, credete ancora La vittoria è per noi. Ma se non hanno
Ch'ei desti i miei pensieri. Un gran disegno Delitto innanzi a lui, no, non la spero,
Mi bolle in mente, e mi trasporta. Amici, Movendo anche a lor danno il mondo intero.”
Non curate saperlo. Al sol cadente OZIA
Della città m'attendi, Oh eterna verità, come trionfi
Ozìa, presso alle porte. Alla grand'opra Anche in bocca a' nemici!
A prepararmi io vado. Or, fin ch'io torni,
ACHIOR
Voi con prieghi sinceri
Arse Oloferne
Secondate divoti i miei pensieri.
Di rabbia a' detti miei. Da sé mi scaccia,
[p. 93] ARIA CON CORO In Betulia m'invia;
E qui l'empio minaccia
OZIA E CORO
Oggi alle strage vostre unir la mia.
Pietà, se irato sei, ecc.
Se oppresso chi t'adora, ecc. OZIA
Costui dunque si fida
6 BETULIA LIBERATA
Tanto del suo poter? Fa che s'apran le porte: uscir degg'io.

AMITAL OZIA
Dunque ha costui Uscir!
Si poca umanità? GIUDITTA
ACHIOR Sì.
Non vede il sole OZIA
Anima più superba, Ma fra l'ombre, inerme e sola
Più fiero cor. Son tali Così…
I moti, i detti suoi,
GIUDITTA
Che trema il più costante in faccia a lui.
Non più. Fuor che la mia seguace,
[p. 102] ARIA Altri meco non voglio.
ACHIOR OZIA
Terribile d'aspetto, (Hanno i suoi detti
Barbaro di costumi, Un non so che di risoluto e grande
O conta sé fra’ numi Che m'occupa, m'opprime.) Almen… Vorrei…
O nume alcun non ha. Figlia… (Chi 'l crederia! né pur ardisco…
Fasto, furor, dispetto Chiederle dove corra, in che si fidi.)
Sempre dagli occhi spira; Figlia… va: Dio t'inspira; egli ti guidi.
E quanto è pronto all'ira,
[p. 114] ARIA
È tardo alla pietà.
GIUDITTA
[p. 112] RECITATIVO Parto inerme, e non pavento;
OZIA Sola parto, e son sicura;
Ti consola, Achior. Quel Dio, di cui Vo per l'ombre, e orror non ho.
Predicasti il poter, l'empie minacce Chi m'accese al gran cimento
Torcerà su l'autor. Né a caso il Cielo M'accompagna e m'assicura;
Ti conduce fra noi. Tu de' nemici L'ho nell'alma, ed io lo sento
Potrai svelar… Replicar che vincerò.
CABRI [p. 133] CORO
Torna Giuditta.
CORO (in lontano)
OZIA Oh prodigio! Oh stupor! Privata assume
Ognuno Delle pubbliche cure
S'allontani da me. Conviene, o prence, Donna imbelle il pensier! Con chi governa
Differir le richieste. Al mio soggiorno Non divide i consigli! A' rischi esposta
Conducetelo, o servi: anch'io fra poco Imprudente non sembra! Orna con tanto
A te verrò. Vanne, Achiorre, e credi Studio se stessa; e non risveglia un solo
Che in me, lungi da' tuoi, Dubbio di sua virtù! Nulla promette,
L'amico, il padre, il difensore avrai. E fa tutto sperar! Qual fra' viventi
ACHIOR Può l'Autore ignorar di tai portenti?
Ospite sì pietoso io non sperai.
(Entra Giuditta.)
OZIA
Sei pur Giuditta, o la dubbiosa luce
Mi confonde gli oggetti?
GIUDITTA
Io sono.
OZIA
E come
In sì gioconde spoglie
Le funeste cambiasti? Il bisso e l'oro,
L'ostro, le gemme a che riprendi, e gli altri
Fregi di tua bellezza abbandonati?
Di balsami odorati
Stilla il composto crin! Chi le tue gote
Tanto avviva e colora? I moti tuoi
Chi adorna oltre il costume
Di grazia e maestà? Chi questo accende
Insolito splendor nelle tue ciglia,
Che a rispetto costringe e a meraviglia?
GIUDITTA
Ozìa, tramonte il sole;
LIBRETTO 7
Esser non ponno Queste prime cagioni i nostri dèi?

PARTE SECONDA OZIA
Quali dèi, caro prence? I tronchi, i marmi
Ozìa ed Achior. Sculti da voi?
[p. 144] RECITATIVO ACHIOR
Ma se que' marmi a' saggi
ACHIOR
Fosser simboli sol delle immortali
Troppo mal corrisponde (Ozia, perdona)
Essenze creatrici, ancor diresti
A' tuoi dolci costumi
Che i miei dèi non son dèi?
Tal disprezzo ostentar de' nostri numi.
Io così, tu lo sai, OZÌA
Del tuo Dio non parlai. Sì, perché molti.
OZIA ACHIOR
Principe, è zelo Io ripugnanza alcuna
Quel che chiami rozzezza. In te conobbi Nel numero non veggo.
Chiari semi del vero; e m'affatico OZÌA
A farli germogliar. Eccola. Un Dio
ACHIOR Concepir non poss'io,
Ma non ti basta Se perfetto non è.
Ch'io veneri il tuo Dio? ACHIOR
OZIA Giusto è il concetto
No: confessarlo OZÌA
Unico per essenza Quando dissi perfetto,
Debbe ciascuno, ed adorarlo solo. Dissi infinito ancor.
ACHIOR ACHIOR
Ma chi solo l'afferma? L'un l'altro include:
OZIA Non si dà chi l'ignori.
Il venerato OZÌA
Consenso d'ogni età; degli avi nostri Ma l'essenze che adori,
La fida autorità; l'istesso Dio Se non più, son distinte; e se distinte,
Di cui predicasti Han confini fra lor. Dir dunque déi
I prodigi, il poter; chi di sua bocca Che ha confino l'infinito, o non son dèi.
Lo palesò; che, quando
ACHIOR
Se medesimo descrisse,
Da questi lacci, in cui
Disse; ”Io son quel che sono”; e tutto disse.
M'implicà il tuo parlar, cedasi al vero.
ACHIOR Disciogliermi non so: ma non per questo
L'autorità de' tuoi produci in vano Persuaso son io. D'arte ti cedo,
Con me nemico. Non di ragione. E abbandonar non voglio
OZIA Gli dèi che adoro e vedo,
E ben, con te nemico Per un dio che non posso
L'autorità non vaglia. Uom però sei; Né pure immaginar.
La ragion ti convinca. A me rispondi OZIA
Con animo tranquillo, il ver si cerchi, S'egli capisse
Non la vittoria. Nel nostro immaginar, Dio non sarebbe.
ACHIOR Chi potrà figurarlo? Egli di parti,
Io già t'ascolto. Come il corpo, non consta; egli in affetti,
Come l'anime nostre,
OZIA
Non è distinto; ei non soggiace a forma,
Or dimmi:
Come tutto il creato; e se gli assegni
Credi, Achior, che possa
Parti, affetti, figura, il circonscrivi,
Cosa alcuna prodursi
Perfezion gli togli.
Senza la sua cagion?
ACHIOR
ACHIOR
E quando il chiami
No.
Tu stesso e buono e grande,
OZIA Nol circonscrivi allor?
D'una in altra
OZÌA
Passando col pensier, non ti riduci
No; buono il credo,
Qualche cagione a confessar, da cui
Ma senza qualità; grande, ma senza
Tutte dipendan l'altre?
Quantità, né misura; ognor presente,
ACHIOR Senza sito o confine; e se in tal guisa
E ciò dimostra Qual sia non spiego, almen di lui non formo
Che v'è Dio, non che è solo. Un'idea che l'oltraggi.
8 BETULIA LIBERATA
ACHIOR O cede o s'accostuma. Il nostro stato

E dunque vano Non è però senza speranza.
Lo sperar di vederlo. AMITAL
OZÌA Intendo:
Un dì potresti Tu in Giuditta confidi. Ah questa parmi
Meglio fissarti in lui: ma puoi frattanto Troppo folle lusinga!
Vederlo ovunque vuoi. CORO (in lontano)
ACHIOR All'armi, all'armi!
Vederlo! E come, OZIA
Se immaginar nol so? Quai grida!
OZIA CABRI (entrando)
Come nel sole Accorri, Ozìa. Senti il tumulto
A fissar le pupille in vano aspiri, Che fra' nostri guerrieri
E pur sempre e per tutto il sol rimiri. Là si destò presso alle porte?
[p. 148] ARIA OZIA
E quale
OZIA
N'è la cagion?
Se Dio veder tu vuoi,
Guardalo in ogni oggetto; CABRI
Cercalo nel tuo petto, Chi sà?
Lo troverai con te AMITAL
E se dov'ei dimora Miseri noi!
Non intendesti ancor, Saran giunti i nemici.
Confondimi, se puoi;
OZIA
Dimmi, dov'ei non è.
Corrasi ad osservar.
[p. 161] RECITATIVO (Entra Giuditta.)
ACHIOR GIUDITTA
Confuso io son; sento sedurmi, e pure Fermate, amici.
Ritorno a dubitar. OZIA
OZIA Giuditta!
Quando il costume AMITAL
Alla ragion contrasta, Eterno Dio!
Avvien così. Tal di negletta cetra
GIUDITTA
Musica man le abbandonate corde
Lodiam, compagni,
Stenta a temprar, perché vibrate appena
Lodiamo il Signor nostro. Ecco adempite
Si rallentan di nuovo.
Le sue promesse: ei per mia man trionfa;
(Entra Amital.)
La nostra fede egli premiò.
AMITAL
OZIA
Ah dimmi, Ozia,
Ma questo
Che si fa, che si pensa? Io non intendo
Improvviso tumulto…
Che voglia dir questo silenzio estremo
A cui passò Betulia GIUDITTA
Dall'estremo tumulto. Il nostro stato Io lo destai;
Punto non migliorò. Crescono i mali, Non vi turbi. A momenti
E sceman le querele. Ognun chiedea Ne udirete gli effetti.
Ieri aita e pietà: stupido ognuno AMITAL
Oggi passa, e non parla. Ah parmi questo E se frattanto
Un presagio per noi troppo funesto! Oloferne…
[p. 162] ARIA GIUDITTA

Oloferne
AMITAL
Già svenato morì.
Quel nocchier che in gran procella
Non s'affanna e non favella, AMITAL
E vicino a naufragar Che dici mai!
E vicino all'ore estreme ACHIOR
Quell'infermo che non geme Chi ha svenato Oloferne?
E ha cagion di sospirar. GIUDITTA
[p. 179] RECITATIVO Io lo svenai
OZIA OZIA
Lungamente non dura Tu stessa!
Eccessivo dolor. Ciascuno a' mali
LIBRETTO 9
ACHIOR Sul sanguigno terren; balzar mi sento

E quando? Il teschio semivivo
Sotte la man che il sostenea. Quel volto
AMITAL
A un tratto scolorir; mute parole
E come?
Quel labbro articolar; quei occhi intorno
GIUDITTA Cercar del sole i rai,
[p. 180] Udite. Appena Morire e minacciar vidi, e tremai.
Da Betulia partii, che m'arrestaro
AMITAL
Le guardie ostili. Ad Oloferne innanzi
Tremo in udirlo anch'io.
Son guidata da loro. Egli mi chiede
A che vengo e chi son. Parte io gli scopro, GIUDITTA
Taccio parte del vero. Ei non intende, Respiro al fine; e del trionfo illustre
E approva i detti miei. Pietoso, umano Rendo grazie all'Autore. Svelta dal letto
(Ma straniera in quel volto La superba cortina, il capo esangue
Mi parve la pietà) m'ode, m'accoglie, Sollecita ne involgo; alla mia fida
M'applaude, mi consola. A lieta cena Ancella lo consegno,
Seco mi vuol. Già su le mense elette Che non lungi attendea; del duce estinto
Fumano i vasi d'or; già vuota il folle M'involo al padiglion; passo fra' suoi
Fra' cibi ad or ad or tazze frequenti Non vista o rispettata, e torno a voi.
Di licor generoso: e a poco a poco OZÌA
Comincia a vacillar. Molti ministri Oh prodigio!
Eran d'intorno a noi; ma ad uno ad uno CABRI
Tutti si dileguar. L'ultimo d'essi Oh portento!
Rimaneva, e il peggior. L'uscio costui
ACHIOR
Chiuse partendo, e mi lasciò con lui.
Inerme e sola
AMITAL Tanto pensar, tanto eseguir potesti!
Fiero cimento! E crederti degg'io?
GIUDITTA GIUDITTA
Ogni cimento è lieve Credilo a questo
Ad inspirato cor. Scorza gran parte Ch'io scopro agli occhi tuoi, teschio reciso.
Era ormai della notte. Il campo intorno
ACHIOR
Nel sonno universal taceva oppresso.
Oh spavento! È Oloferne:io lo ravviso.
Vinto Oloferne istesso
Dal vino, in cui s'immerse oltre il costume, OZÌA
Steso dormia su le funeste piume. Sostenetelo, o servi: il cor gli agghiaccia
Sorgo; e tacita allor colà m'appresso L'improviso terror.
Dove prono ei giaceva. Rivolta al Cielo AMITAL
Più col cor che col labbro: “Ecco l'istante,” Fugge quell'alma
Dissi, “o Dio d'Israel, che un colpo solo Per non cedere al ver.
Liberi il popol tuo. Tu 'l promettesti;
GIUDITTA
In te fidato io l'intrapresi; e spero
Meglio di lui
Assistenza da te.” Sciolgo, ciò detto,
Giudichiamo, Amital. Forse quel velo
Da' sostegni del letto
Che gli oscurò la mente
L'appeso acciar; lo snudo; il crin gli stringo
A un tratto or si squarciò. Non fugge il vero,
Con la sinistra man; l'altra sollevo
Ma gli manca il costume
Quanto il braccio si stende; i voti a Dio
L'impeto a sostener di tanto lume.
Rinnovo in sì gran passo,
E su l'empia cervice il colpo abbasso. [p. 189] ARIA
OZÌA GIUDITTA
Oh coraggio! Prigionier che fa ritorno
AMITAL Dagli orrori al dì sereno,
Oh periglio! Chiude i lumi a' rai del giorno,
E pur tanto il sospirò.
GIUDITTA Ma così fra poco arriva
Apre il barbaro il ciglio; e incerto ancora
A soffrir la chiara luce:
Fra 'l sonno e fra la morte, il ferro immerso
Ché l'avviva e lo conduce
Sentesi nella gola. Alle difese
Lo splendor che l'abbagliò.
Sollevarsi procura; e gli el contende
L'imprigionato crin. Ricorre a' gridi; [p. 205] RECITATIVO
Ma interrotte la voce ACHIOR
Trova le vie del labbro, e si disperde. Giuditta, Ozìa, popoli, amici: io cedo,
Replico il colpo: ecco l'orribil capo Vinto son io. Prende un novello aspetto
Dagli omeri diviso. Ogni cosa per me. Da quel che fui
Guizza il tronco reciso Non so chi mi trasforma: in me l'antico
10 BETULIA LIBERATA
Achior più non trovo. Altri pensieri, Corrono ad avvertirne. Il tronco informe
Sento altre voglie in me. Tutto son pieno, Trovan colà nel proprio sangue involto:
Tutto, del vostro Dio. Grande, infinito, Tornan gridando indietro. II caso atroce
Unico lo confesso. I falsi numi Spargesi fra le schiere, intimorite
Odio, detesto, e i vergognosi incensi Già da' nostri tumulti; ecco ciascuno
Che lor credulo offersi. Altri non amo, Precipita alla fuga, e nella fuga
Non conosco altro Dio che il Dio d'Abramo. L'un l'altro urta, impedisce. Inciampa e cade
Sopra il caduto il fuggitivo: immerge
[p. 206] ARIA
Stolido in sen l'involontario acciaro
ACHIOR Al compagno il compagno; opprime oppresso,
Te solo adoro, Nel sollevar l'amico, il fide amico.
Mente infinita, Orribilmente il campo
Fonte di vita, Tutto rimbomba intorno. Escon dal chiuso
Di verità Spaventati i destrieri, e vanno anch'essi
In cui si muove, Calpestando per l'ombre
Da cui dipende Gli estinti, i semivivi. A' lor nitriti
Quanto comprende Miste degli empii e le bestemmie e i voti
L'eternità. Dissipa il vento. Apre alla morte il caso
[p. 210] RECITATIVO Cento insolite vie. Del pari ognuno
Teme, fugge, perisce; e ognun del pari
OZÌA Ignora in quell'orrore
Di tua vittoria un glorioso effetto Di che teme, ove fugge, e perché muore.
Vedi, o Giuditta.
OZIA
AMITAL Oh Dio! Sogno o son desto?
E non il solo. Anch'io
Peccai; mi pento. Il mio timore offese CARMI
La divina pietà. Fra' mali miei, Odi, o signor, quel mormorio funesto?
Mio Dio, non rammentai che puoi, chi sei. [p. 217] ARIA
[p. 210] ARIA CARMI
AMITAL Quei moti che senti
Con troppa rea viltà Per l'orrida notte,
Quest'alma ti oltraggiò, Son queruli accenti,
Allor che disperò Son grida interrotte
Del tuo soccorso. Che desta lontano
Pietà, Signor, pietà; L'insano terror.
Giacché il pentito cor Per vincere, a noi
Misura il proprio error Non restan nemici;
Col suo rimorso. Del ferro gli uffici
Compisce il timor.
[p. 215] RECITATIVO
[p. 224] RECITATIVO
CABRI
Quanta cura hai di noi, Bontà Divina! OZIA
(Entra Carmi.) Seguansi, o Carmi, i fuggitivi; e sia
Il più di nostre prede
CARMI Premio a Giuditta.
Furo, o santa eroina,
Veri i presagi tuoi: gli Assiri oppresse AMITAL
Eccidio universal. O generosa donna,
Te sopra ogni altra Iddio
OZIA Favorì, benedisse.
Forse è lusinga
Del tuo desio. CABRI
In ogni etade
CARMI Del tu valor si parlerà.
No; del felice evento
Parte vid'io; da' trattenuti il resto ACHIOR
Fuggitivi raccolsi. In su le mura, Tu sei
Come impose Giuditta al suo ritorno, La gioia d'Israele,
Destai di grida e d'armi L'onor del popol tuo…
Strepitoso tumulto. GIUDITTA
AMITAL Basta. Dovute
E qui s'intese Non son tai lodi a me. Dio fu la mente
Che il gran colpo guidò; la mano io fui:
CARMI I cantici festivi offransi a lui.
Temon le guardie ostili
D'un assalto notturno, ed Oloferne [p. 225] CORO
LIBRETTO 11
CORO
Lodi al gran Dio che oppresse
Gli empi nemici suoi,
Che combatté per noi,
Che trionfò così.
GIUDITTA
Venne l'Assiro, e intorno
Con le falangi Perse
Le valli ricoperse,
I fiumi inaridì.
Parve oscurato il giorno;
Parve con quel crudele
Al timido Israele
Giunto l'estremo dì.
CORO
Lodi al gran Dio che oppresse, ecc.
GIUDITTA
Fiamme, catene e morte
Ne minacciò feroce:
Alla terribil voce
Betulia impallidì.
Ma inaspettata sorte
L'estinse in un momento,
E come nebbia al vento
Tanto furor sparì.
CORO
GIUDITTA
Dispersi, abbandonati
I barbari fuggiro:
Si spaventò l'Assiro,
Il Medo inorridì.
Ne fur giganti usati
Ad assalir le stelle:
Fu donna sola e imbelle
Quella che gli atterrì.
CORO
TUTTI
Solo di tante squadre
Veggasi il duce estinto,
Sciolta è Betulia, ogni nemico è vinto.
Alma, i nemici rei
Che t'insidian la luce
I vizi son: ma la superbia è il duce.
Spegnila; e spento in lei
Tutto il seguace stuolo,
Mieterai mille palme a un colpo solo.
12 BETULIA LIBERATA
1-0 Overtura
a 2.

Oboi

Fagotti

I. II in D.

Corni

III. IV in F.

Trombe
in D.

Violini

Viola

Basso

6
Ob.

a 2.
Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

LIBRETTO 13
12
II
Ob.

I

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

18
a 2.
Ob.

Fg.

a 2.

D

Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

14 BETULIA LIBERATA
24

Ob.

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

30 II II I a 2.

Ob.

I I II

a 2.
Fg.

a 2.

D

Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

LIBRETTO 15
36

Ob.

Fg.

D

Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

42

Ob.

a 2.
Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

16 BETULIA LIBERATA
II I

48

Ob.

I II

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

53
Ob.

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

LIBRETTO 17
59
II

II
II

3
Ob. 4

I I

I
a 2.
Fg.

3
4

p f p

3

D
4
Cor.

F 3
4

3
Tr D.
4

3

4 p p
f
Vn.

3
4
p f p

Vla
3
4
p f p

3
B.

4 p p
f
67

Ob.

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

fp

Vn.

Vla

B.

18

BETULIA LIBERATA

76
Ob.

p f

cresc.

Fg.

cresc. f p

D
Cor.
F

Tr D.

cresc. f p
Vn.

cresc.
f p

Vla
f p

cresc.

B.

cresc. f p
84

Ob.

a 2.

Fg.

p f p

D
Cor.
F

Tr D.

Vn.
p f p

p p
f

Vla
p f p

B.

p p
f f
LIBRETTO 19
92

Ob.

p

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

Vn.

Vla

B.

100
a 2.

2
Ob. 4
f

2
Fg. 4
f
2

D 4
Cor.
f

2

F
4
f
2
Tr D.
4
f

2

4 p
f
2
Vn.

4 p f

2
Vla 4
f

2
B.

4
f
20 BETULIA LIBERATA
110

Ob.

Fg.

D
Cor.

F

Tr D.

p

Vn.

p

Vla

p

B.

122

Ob.

f

Fg.

f

a 2.

D
f
Cor.

a 2.

F
f

Tr D.

f

Vn.

f

Vla

f

B.

f
LIBRETTO 21

a 2.

131

Ob.
f

Fg.
f

D f

Cor.

F

f

Tr D.

f

p

f

Vn.

p f

Vla

f

B.

f

a 2.

141
Ob.

Fg.

D
Cor.

a 2.

F
f

Tr D.

Vn.
p

p

Vla

p

B.

22 BETULIA LIBERATA
a 2.

153

Ob.

f

Fg.

f

a 2.

D
f
Cor.

F

f

a 2.

Tr D.

f

f

Vn.

f

Vla

f

B.

f

162
Ob.

f

Fg.
f
a 2.

D
Cor. f

F

f

Tr D.

f

p
f

Vn.

p
f

Vla

B.

f
23
PARTE PRIMA
1-1 Recitativo. Ozia: Popoli di Betulia, ah qual v’ingombra

OZIA

8
Po po li di Be tu lia, ah qual v’in gom bra ver go gno sa vil tà! Pal li di, af fli ti,

5

8
tut ti mi sie te in tor no! E ver, ne strin ge d’as se dio per ti na ce il cam po As si ro: ma non siam vinti an

9

8
cor. Dun que sì pre sto ce de te al le sven tu re? io, più di lo ro, te mo il vo stro ti

13

mor. De’ no stri ma li
8
que sto, que sto è il peg gior: que sto ci ren de in a bi li a’ ri pa ri.

17

8

O gni tem pe sta al noc chier, che di spe ra, è tem pe sta fa tal, ben chè leg ge ra.

24 BETULIA LIBERATA
1-2 Aria. Ozia: D’ogni colpa la colpa maggiore

Allegro aperto

Oboi

Corni in B.

Violini

Viola

OZIA

8
Bassi

4

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

B.
PARTE PRIMA 25

7

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

OZ.

B.
11

Ob.

a 2.

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla

f

OZ.

B.

f
26 BETULIA LIBERATA
14

Ob.
f

f

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

B.

17

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

B.

PARTE PRIMA 27
21

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla

p

OZ.

8
D’o gni col pa la col pa mag

B.
p
24

Ob.
p

p

Cor.

p

Vn.

Vla

OZ.

gio re è l’ec

ces so d’un
8

B.

28 BETULIA LIBERATA
27

Ob. f

f

Cor.

f

f p

Vn.

f p

Vla
p
f

OZ.
8
em pio ti mo re, ol trag gio so all’ e

B.
f p
31

Ob. f

f

Cor.

p
f fp
Vn.

f p

Vla

p
f

OZ.

ter na pie tà,

ol trag
8

B.

f p
PARTE PRIMA 29
34

Ob.

Cor.

Vn. fp fp fp fp

Vla

OZ.

8
gio so, ol trag gio so all’ e

B.
37

Ob.

Cor.

f p
Vn.

f p

Vla

f p

OZ.

ter na pie tà,

8

B.

f p
30 BETULIA LIBERATA
40

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
d’o gni col pa la

B.
43

Ob.

Cor.

f fp
Vn.

f p

Vla

p
f

OZ.

8
col pa mag gio re è l’ec

B.
fp
PARTE PRIMA 31
46

f p f
Ob.

f p f

Cor.

p f

f p f
Vn.

f p f

Vla

p
f f

OZ.

8
ces so d’un em pio ti mo re, ol trag

B.
f fp f
49

Ob.

Cor.

Vn. p

p

Vla
p

OZ.

8
gio so all’ e ter na pie tà,

B.
p
32 BETULIA LIBERATA
52

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

B.
55

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
ol trag gio so all’ e

B.

PARTE PRIMA 33
58

Ob. p

p

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

ter na pie tà, ol trag gio so all’ e ter

8

B.
61

Ob. f

f

Cor.
p
f

f

cresc.
Vn.

cresc. f

Vla

cresc. f

OZ.
na pie tà.

8

B.
cresc. f
34 BETULIA LIBERATA

64

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

B.

67

Ob. p

p

Cor.

p

p

Vn.

p

Vla

p

OZ.

p
B.
PARTE PRIMA 35
71

Ob.

Cor.

Vn. f

f

Vla

OZ.

8
D’o gni col pa la col pa mag gio re

B.

f
75

Ob. p

p

Cor.

Vn. p

p

Vla
p

OZ.

8 è l’ec ces so d’un em pio ti

B.

p
36 BETULIA LIBERATA
78

Ob.

Cor.

f p
Vn.

f p

Vla
p
f

OZ.

8
mo re, ol trag gio so all’ e ter na pie

B.
f p
82

Ob. f

f

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla

f

OZ.

8
tà, ol trag gio so all’ e ter na pie tà.
B.

f
PARTE PRIMA 37
86

Ob. p

p

Cor.

p

p
Vn.

p

Vla

p

OZ.

8
B.

p
90

Ob. f

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

OZ.

8
è l’ec ces so d’un em pio ti mo re,

B.

f
38 BETULIA LIBERATA
94

Ob.

Cor.

Vn. fp
fp fp fp fp fp

p

Vla

p

OZ.

8
ol trag gio so all’ e ter na pie tà, ol trag

B.
p
98

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8 gio so all’ e ter na

pie tà.

B.
PARTE PRIMA 39
102

Ob.

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla
f

OZ.

8
B.

f
106

Ob. f p

f p

Cor.

p f p

fp f p
Vn.

p f p

Vla

p f p

OZ.

è l’ec ces so d’un em pio ti

8

B.

p f p
40 BETULIA LIBERATA
109

Ob.
f p

f p

Cor.

f f

p
Vn.
f

p

f

Vla
p
f

OZ.

mo re, ol trag gio so all’ e ter na pie tà,

8

B.

f p
112

Ob.
p

p

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

B.
PARTE PRIMA 41
115

Ob.

Cor.

p

Vn.

Vla

OZ.

8

B.
118

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
ol trag gio so all’ e ter na pie tà, ol trag

B.

42 BETULIA LIBERATA
122

Ob.
p f

p f

Cor.

p
f

f
Vn.
cresc.

cresc. f

Vla

cresc.
f

OZ.

8
gio so all’ e ter na pie tà,

B.
cresc. f

126

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
ol trag gio so all’ e ter na pie tà.

B.

PARTE PRIMA 43

130

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

B.
134

Ob.

Cor.

p

Vn.

p

Vla
p

OZ.

8
Chi di spe ra, non a ma, non

B.
p
44 BETULIA LIBERATA
138

Ob. f

f

Cor.

f p
Vn.

p
f

Vla

p
f

OZ.

8
cre de, non a ma, non a ma, non cre de, che la

B.

f p
142

Ob.

Cor.

Vn. f p

f
p

Vla

p
f

OZ.

8
fe de, l’a mo re, la spe me son tre

B.
f p
PARTE PRIMA 45
146

Ob.

Cor.

f p

Vn.

f p

Vla
p
f

OZ.

8
fa ci, che splen do no in sie me, né u na ha

B.
f p
150

Ob.

Cor.

Vn.
f p

f p

Vla

OZ.
8
lu ce se l’al tra non l’ha, né u na ha

B.
46 BETULIA LIBERATA
154

Ob. p f

p f

Cor.

Vn.

f

Vla

f

OZ.

8
lu ce se l’al tra non l’ha.

B.

158

Ob.

Cor.

f

f

Vn.

Vla

OZ.

8

B.
f
PARTE PRIMA 47
1-3 Recitativo. Cabri, Amital: E in che sperar?
CABRI AMITAL

E in che spe rar? Nel la di fe sa for se di no stre schie re in de bo li te, e sce me dall’ as si dua fa

5

ti ca? es te nu a te dal lo scar so a li men to? in ti mo ri te dal pian to u ni ver sal? Fi dar pos sia mo ne’ vi

9

CABRI

ci ni già vin ti? Ne gli a mi ci im po ten ti? in Dio sde gna to? Scor ri per o gni la to la mi se ra cit

6

13

tà; non tro ve ra i che og get ti di ter ror. Gli or di ni u sa ti son ne glet ti, o con fu si. Al tri s’a di ra con tro il

6 +4
3

18

ciel, con tro te; pian gen do ac cu sa al tri le pro prie col pe an ti che e nuo ve; chi cor re, e non sa

22

do ve; chi ge me, e non fa vel la; e lo spa ven to come in a ri da sel va ap pre sa fiam ma si co mu ni ca, e

26

cres ce. O gnun si cre de pres so a mo rir. Già ne’ con ge di e stre mi, s’ab brac cia no a vi cen da i con

7 3

30

giun ti, gli a mi ci; ed è de ri so chi o sten ta an cor qual che fer mez za in vi so.

48 BETULIA LIBERATA
1-4 Aria. Cabri: Ma qual virtù non cede

Moderato

86

Violini

86

86
Viola

CABRI
86
6

Bassi 8
7

p fp

Vn.

p fp

Vla
p fp

CA.

Ma qual vir tù non ce de fra tan ti og get ti e
B.

p fp

14

Vn.

Vla

CA.

tan ti, fra tan ti og get ti e tan ti, ad av vi lir ba

B.
PARTE PRIMA 49

21

Vn.

Vla

CA.

stan ti il più fe ro ce cor? Ma qual vir tù non

B.
28

f p

Vn.

f p

Vla

p
f

CA.

ce de fra tan ti og get ti e tan ti, ad av vi

B.

f p

34

fp fp
Vn.

fp
fp

Vla

fp fp

CA.

lir ba stan ti li più fe ro ce cor, il

B.
fp fp
50 BETULIA LIBERATA

41

f

Vn.

f

Vla

f

CA.
più, il più fe ro ce cor?

B.
f
48

p

Vn.

p

Vla

p

CA.
Se non vo len do an co ra si

B.
p
54

Vn.

Vla

CA.

pian ge, si pian ge a gli al trui pian ti, se im pal li

B.

PARTE PRIMA 51
61

Vn.

Vla

CA.

dir ta lo ra ci fa l’al trui pal lor?
B.

68

fp

Vn.

fp

Vla

fp

CA.

B.
fp

75

Vn.

Vla

CA.

tan ti, fra tan ti og get ti e tan ti, ad av vi lir ba

B.
52 BETULIA LIBERATA

82

Vn.

Vla

CA.

stan ti il più fe ro ce cor?

B.

88

Vn.

Vla

CA.


B.

94
f p

Vn.

f p

Vla
p
f

CA.

tan ti, ad av vi lir ba stan ti li più fe

B.

f p
PARTE PRIMA 53

100

Vn.
fp fp

fp fp

Vla
fp fp

CA.

ro ce cor, il più fe ro ce cor,

B.
fp fp

106

fp f

cresc.
Vn.

fp cresc. f

Vla

fp cresc. f

CA.
il più, il più fe ro ce cor?

B.
fp f
cresc.
113

Vn.

Vla

CA.

B.

54 BETULIA LIBERATA
1-5 Recitativo. Ozia, Cabri, Amital: Già le memorie antiche

OZIA

8
Già le me mo rie an ti che dun que an da ro in o bli o? Che in gra ta è que sta di men ti

4

8
can za, o fi gli! Ah ci sov ven ga chi siam, qual Dio n’as si ste, e quan ti, e qua li pro di gi o prò per

8

8
no i. Chi a’ pas si no stri di vi se l’E ri tre o, chi l’on de a ma re ne rad dol cì, ne gli a ri di ma ci gni chi di

12

lim pi di u mo ri
8
am pie ve ne ci a per se, e chi per tan te i gno te so li tu di ne in fe con de ci gui

16

dò,8
ci nu trì, po tre mo a des so te mer che n’ab ban do ni? Ah no! Mi nac cia il su per bo O lo

6

20

fer ne
8
già da lun ga sta gion Be tu lia; e pu re non ar di sce as sa lir la. Ec co vi un se gno del ce

24 CABRI

le ste fa vor.
8
Sì, ma frat tan to, più cru del men te il con dot tier fe ro ce ne di strug ge se

28

den do. I fon ti, ond’ eb be la cit tà, già fe li ce, ac que op por tu ne, il ti ran no oc cu pò.

32

L’on da, che re sta, a mi su ra fra no i scar sa men te si par te; on de la se te ir rì ta, e non ap

PARTE PRIMA 55

36

AMITAL

pa ga; nu tri sce e non e stin gue. A tal ne mi co, che per le no stre ve ne si pas ce, si dif

40

fon de, ah con qual’ ar mi re si ste rem? Guar da ci in vol to; os ser va a qual se gno siam

44

giun ti. Al le que re le a bi li or mai non so no, i pet ti stan chi dal fre quen te a ne

47

lar; le sca bre lin gue, le fau ci in a ri di te. Umo re al pian to man ca su gli oc chi no stri, e cre sce

50

sem pre, di pian ger la ca gion. Né il mal più grande per me, che ma dre so no, è la pro pria mi se ria; i

54

fi gli, i fi gli ve der mi, oh Di o! mi se ra men te in tor no lan guir co sì, nè dal mor ta le ar do re po

58

ter li ri sto rar; que sta è la pe na che pa ra gon non ha, che non s’in ten de da chi ma dre non

62

è. Sen ti mi, O zì a; tu sei, tu che ne reg gi, del le mi se rie no stre la prim

66

e ra ca gio ne. Id di o ne sia fra noi giu di ce, e te. Par lar di pa ce con l’As si ro non

70

vu oi; pe rir ci ve di fra cen to af fan ni e cen to; e dor mi? e sie di ir re so lu to, e len to?

6
56 BETULIA LIBERATA
1-6 Aria. Amital: Non hai cor, se in mezzo a questi

Oboi

a 2.
Fagotti

Corni in Es.

Violini

Viola

AMITAL

Bassi

6

p

Ob.

Fg.

Cor.

p

Vn. p

p

Vla
p

AM .

Non hai cor, se in mez zo a
B.

p
PARTE PRIMA 57
12

Ob.

Fg.

p

Cor.

Vn.

Vla

AM .

que sti, mi se ra bi li la men ti non ti scuo ti, non ti de sti, non ti

B.

17

f f
Ob.

f f

a 2.
Fg.

f f

a 2.

Cor.

p
f

Vn.
f p

f p

Vla

f f

AM .

sen ti in te ne rir; non hai cor, se in mez zo a

B.

f p
58 BETULIA LIBERATA
23

Ob. p

p

Fg.
f p

Cor.

Vn. f p

f p

Vla

f p

AM .

que sti, mi se ra bi li la men ti non ti scuo ti, non ti

B.
f p
28

p
Ob.

p

a 2.
Fg.

f p

Cor.

f

Vn.
f p

f
p

Vla

f p

AM .

sen ti in te ne rir, non ti de sti, non ti sen ti in te ne

B.
f p
PARTE PRIMA 59

33

Ob. p f

p f

Fg.

f

a 2.

Cor.
p

f

fp fp p cresc.
f
Vn.

fp fp p cresc. f

Vla
p
fp fp cresc. f

AM .

rir, non ti sen ti in te ne rir,
B.
p f
fp fp cresc.
38

p
Ob.

p

Fg.

p

Cor.

fp

p
Vn.

p

Vla

p

AM .

non hai cor, se in mez zo a que sti, mi se ra bi li la

B.

p
60 BETULIA LIBERATA
44

Ob. f

f

a 2.
Fg.

f

Cor.
f

cresc. f
Vn.

f

cresc.

Vla

cresc. f

AM .

men ti non ti scuo ti, non ti de sti, non ti sen ti in te ne rir,

B.

cresc. f
49

Ob. p

Fg.

p

Cor.

p

Vn. p

p

Vla
p

AM .

non hai cor, se in mez zo a que sti, mi se ra bi li la

B.
p
PARTE PRIMA 61

54

p f

Ob.

p f

2.

a
Fg.

f

Cor.
p

Vn.

Vla

f f

AM .

men ti non ti scuo ti, non ti de sti, non ti sen ti in te ne rir,

B.

f p

59

Ob. f

f

Fg.

f p

Cor.

p p

Vn.
p p

p p

Vla

f p

AM .

non hai cor, se in mez zo a que sti, mi se ra bi li la men ti

B.

p p
62 BETULIA LIBERATA

65

Ob. f

f

a 2.
Fg.

f p

a 2.

Cor.

f

Vn. f p

p
f

Vla
p
f

AM .

non ti scuo ti, non ti sen ti in te ne rir, non ti de sti, non ti

B.

f p
71

Ob. p f

p f

Fg.
f

Cor.

p
f

Vn.
cresc.
f

cresc.
f

Vla

f

AM .

sen ti in te ne rir, non ti sen ti in te ne rir.
B.

f
PARTE PRIMA 63
76

38
p
Ob.

83 p

Fg.
83 p

Cor.
83

38

p
Vn.

83

p

83

Vla

p

AM .
38

Quan to, oh Di o, sia mo in fe
38
B.
[Fine.] p
84

p
Ob.

p

Fg.
p

Cor.

p

Vn.

Vla

AM .

li ci, sia mo in fe li ci, se sa pes se ro i ne mi ci, ne sa pes se ro i ne mi ci, an che a

B.
64 BETULIA LIBERATA
93

f
Ob.

f

Fg.

p
f

Cor.

f

p
f f
Vn.

f p f

Vla

p f

AM .

lor di pian to il ci glio si ve dreb be in u mi dir, si ve dreb be

B.

f
101

Ob.

Fg.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

in u mi dir.

B.

[Dal Segno.]
PARTE PRIMA 65
1-7 Recitativo. Ozia, Amital, Coro: E qual pace sperate
OZIA
AMITAL

8

E qual pa ce spe ra te da gen te sen za leg ge e sen za fe de, ne mi ca al no stro Di o? Sem pre sia

5

me glio be ne dir lo vi ven ti, che in ob bro bri o al le gen ti mo rir, ve den do ed i con sor ti, ei

9 OZIA

fi gli spi rar su gli oc chi no stri. E se né pu re que sta mi se ra vita a voi las cias se
8
la

13 AMITAL

per fi dia ne mi ca?
8
Il ferro al me no sol le ci to n’uc ci da, e non la se te con sì lun go mo rir.

17

Deh, O zì a, per quan to han di sa cro e di gran de e ter ra e cie lo, per lui, ch’or ne pu nis ce, gran

OZIA

21

AMITAL

Di o de’ pa dri no stri, all’ ar mi As si re ren da si la cit tà. Fi gli, che di te! Sì, sì, Be 8

25

tu lia in te ra par la per boc ca mi a. S’a pran le por te, al la for za si ce da. U ni ti in sie me, vo lon

66 BETULIA LIBERATA

29

CORO

ta ri cor ria mo al cam po d’Olo fer ne. U ni co scam po è que sto; o gnun lo chie de. Al cam po, al

3
OZIA

33

cam po! Fer ma te vi, sen ti te
8
(e ter no Di o, as si sten za, con si glio) io non m’op

37

pon go, fi gli, al vo stro pen sier;
8
chie do che so lo dif fe rir lo vi piac cia, e più non chie do, che cin que

41

dì. Pren de te ar dir. Fra tan to for se id dio pla che ras si,
8
e del suo no me la glo ria so ster rà. Se giun ge

45

po i
8
sen za spe me per noi la quin ta au ro ra; s’a pra allor la cit tà, ren da si al lo ra.

AMITAL
48
OZIA

A que sta leg ge at ten de re mo. Or voi co’8
vo stri ac com pa gna te que sti che al

51

8
ciel fer vi di prie ghi in vi o, nun zi fe de li in fra’ mor ta li, e Di o.

3
PARTE PRIMA 67
1-8 Aria con Coro. Ozia, Coro: Pietà, se irato sei

Adagio

Oboi

Corni in Es.

Violini

Viola

OZIA

8

Bassi
6

Ob.

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p

OZ.

8
Pie tà se i ra to se i, pie tà se i ra to se i, pie

B.

p
68 BETULIA LIBERATA
11

Ob.

p

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

tà, Si gnor, di no i; ab bian ca sti go i re i, ab bian ca sti go i

8

B.

16

Ob.

f

Cor.

arco

Vn. f

arco

f

Vla

f
f

OZ.

re i, ma l’ab bi a no da te,

8

Ab bian ca sti go i

Ab bian ca sti go i

8

Ab bian ca sti go i

B.
f
PARTE PRIMA 69
20

Ob.

p p

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

OZ.

8

re i ma l’ab bia
no da te.

re i ma l’ab bia no da te.

8


B.

p
24

Ob.

f

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p
f

OZ.

8
Se op pres so chi t’a

B.

f p
70 BETULIA LIBERATA
28

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
do ra sof fri da chi t’i gno ra, gli em pi di ran no

B.
32

Ob.

f

Cor.

p

arco

Vn. f

arco

f

Vla

f

OZ.

po i: que sto lor Dio dov’ è?

8

Gli em pi di ran no

Gli em pi di ran no

8

Gli em pi di ran no

B.
f
PARTE PRIMA 71
36

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8


dov’ è? dov’ è?

po i: que sto lor Dio dov’ è? dov’ è? dov’ è?

8


B.
41

Ob.

p

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p

OZ.

Pie tà, se i ra to se i, pie tà, se i ra to se i, pie
8

B.

p
72 BETULIA LIBERATA
46

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.


8

B.

51

Ob.
f

Cor.

arco

f

Vn.

arco

f

Vla

f
f

OZ.

8

Ab bian ca sti go i re i


8


B.

f
PARTE PRIMA 73

56

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

ab bian ca sti go i

re i ma l’ab

bia no

da te, ma l’ab bia no da

ab bian ca sti go i re i ma l’ab bia no da te, ma l’ab bia no da

8


B.

61

Ob.
p

Cor.

p

p
Vn.

p

Vla

p

OZ.

8

te.

te.

8

te.

B.
p
74 BETULIA LIBERATA
1-9 Recitativo. Cabri, Amital, Ozia, Giuditta: Chi è costei, che qual sorgente aurora
CABRI

Chi è co ste i, che qual sor gen te au ro ra s’ap pres sa a no i; ter ri bi le d’a

4

spet to qual fa lan ge or di na ta; e a pa ra go ne del la lu na, del sol bel la ed e

7 AMITAL OZIA

let ta? Al la chio ma ne glet ta, al roz zo man to, al le di mes se ci glia, di Me ra ri è la fi glia. 8 Giu

11 CABRI OZIA

8
dit ta! Sì, la fi da ve do va di Ma nas se. 8
Qual mai ca gion la tras se dal se gre to sog

15

AMITAL

8
gior no, in cui s’a scon de, vol ge il quart’ an no or ma i? So ch’i vi o ran do pas sa de sta le not ti, di giu na i

19

dì, so che don nol le il cie lo e ric chez za, e bel tà; ma che di sprez za la bel tà, la ric chez za; e tal di

23
GIUDITTA

ven ne, che ri tro var non spe ra in le i mac chia l’in vi dia o fin ta, o ve ra. Ma non sa pre i… Che a -

PARTE PRIMA 75
27

Violini

Viola

GIUDITTA

- scol to, O zi ̀a! Be tu lia, ai mè, che a scol to! All’ ar mi As si re
Bassi

30

Andante

Vn.

Vla

GIU.

dun que a pri rem le por te, o ve non giun ga soc cor so in cin que dì!

B.

33

Vn.

Vla

GIU.

Mi se ri! e que sta e la vi a d’im pe trar lo?

B.

76 BETULIA LIBERATA

36

Vn.

Vla

GIU.

Ah tut ti sie te col pe vo li e gual men te. Ad un e stre mo li po po lo tra
B.

40 Allegro

Vn.

Vla

GIU.

scor se; e chi lo reg ge nell’ al tro ru i nò.

B.

43

Vn.

Vla

GIU.

Quel lo di spe ra del la pie tà di vi na; ar di sce que sto li mi tar le i con

B.

PARTE PRIMA 77

47

Vn.

Vla

GIU.

fi ni.

Il pri mo è vi le, te me ra rio il se
B.

50
Andante

Vn.
f

f

Vla

f

GIU.

con do. A chi la spe me, a chi man ca il ti mor:

B.

f

53

Vn.
p f

p f

Vla

f

GIU.
né in que sto o in quel la mi su ra si ser bò.

B.
78 BETULIA LIBERATA

56

Vn.

Vla

GIU.

Vi zio, ed ec ces so non è di ver so. Al la vir tù pre

B.
73

59

Vn.

Vla

GIU.

scrit ti so no i cer ti con fi ni; e ca de o gnu no, che

B.
73
62

Vn.

Vla

GIU.
per qual un que via da lor si sco sta, in col pa e gual, ben chè tal vol ta op po sta.
B.

PARTE PRIMA 79
1-10 Aria. Giuditta: Del pari infeconda

43

Flauti

43

3
Corni in F.
4

43
Violini

43

3
Viola

4

GIUDITTA
43
3
Bassi
4

5

p

Fl.

p

Cor.

p

Vn.

p

Vla

p

GIU.

B.
p
80 BETULIA LIBERATA
10

Fl.
f

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

GIU.

B.
f
15

p

Fl.

p

Cor.

Vn. p

p

Vla
p

GIU.

Del pa ri in fe con da d’un fiu me è la spon da d’un fiu me è la

B.
p
PARTE PRIMA 81

21

f

Fl.

f

Cor.

f

Vn. f p

f
p

Vla
p
f

GIU.

spon da se tor bi do ec ce de, se man ca d’u mor, se
B.

f p
26

Fl. f p f p

f p f p

a 2.

Cor.
p p
f f

f p f p
Vn.

p
f f
p

Vla
p p
f f
GIU.

man ca d’u mor, del pa ri in fe con da d’un fiu me è la
B.

f p f p
82 BETULIA LIBERATA

31

Fl.
f

f

Cor.

f

p
Vn.

Vla

f p

GIU.

spon da se tor bi do ec ce de, se

B.
f p
35

Fl.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

man ca d’u mor, se man

B.

PARTE PRIMA 83
40

Fl.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

ca d’u mor, se man ca d’u mor, se

B.

45

p f

Fl.

p f

Cor.

p
f

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

man ca, se man ca d’u mor.

B.

f
84 BETULIA LIBERATA

50

Fl.

Cor.

p
Vn.

p

Vla

p

GIU.

Del pa ri in fe

B.

p

55

p

Fl.

p

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

con da d’un fiu me è la spon da, del pa ri in fe con da d’un

B.

PARTE PRIMA 85

60

Fl. f

f

Cor.

f

f p
Vn.

f p

Vla

p
f

GIU.

fiu me è la spon da, d’un fiu me è la spon da, se tor bi do ec

B.
f p

65

f

Fl.

f

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla

f

GIU.

ce de, se man ca d’u mor, se man ca d’u mor, del

B.

f
86 BETULIA LIBERATA
70

Fl.
p f p f

p f p f

Cor.

p f p f

p f p p
Vn.

p f p

Vla

p f p f
GIU.

pa ri in fe con da d’un fiu me è la spon da, se
B.

p f p f p
75

Fl.

Cor.

p

Vn.

Vla

p

GIU.

tor bi do ec ce de, se man ca d’u mor, se man

B.

PARTE PRIMA 87
80

Fl.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

ca, se man

B.
85

Fl. p

p

Cor.

p

Vn.

Vla

GIU.

ca d’u mor, se man ca, se man ca d’u

B.

88 BETULIA LIBERATA

90

f

Fl.

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

mor, se man ca d’u

B.

f

95

Fl.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

mor.

B.
PARTE PRIMA 89
100

Fl.

Cor.

Vn.
p

p

Vla
p

GIU.

S’ac qui sta bal dan za per trop pa spe ran za, per trop pa spe

B.
p
106

Fl.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

ran za; si per de la fe de per trop po ti

B.

90 BETULIA LIBERATA
110

Fl. f

f

Cor.

f

Vn.

f

Vla
f

GIU.

mor, per trop po ti mor, per trop po ti mor.

B. f
115

p
Fl.

Cor.

f

p

Vn.

p

Vla
p

GIU.

Del

B.

p
Dal Segno.
PARTE PRIMA 91
1-11 Recitativo. Ozia, Cabri, Giuditta: Oh saggia, oh santa, oh eccelsa donna!

OZIA

CABRI

8
Oh sag gia, oh san ta, oh ec cel sa don na! Id dio a ni ma i lab bri tuo i. Da ta li ac cu se chi si

5 OZIA

può di scol par? Deh tu, che se i ca ra al Si gnor,
8
per noi per do no im plo ra; ne gui da, ne con

3 6
3
9
GIUDITTA

si glia.
8
In Dio spe ra te sof fren do i vo stri ma li. E gli in tal gui sa cor reg ge, e non op pri me;

13

ei de’ più ca ri co sì pro va la fe de, e A bra mo, e I sac co e Gia cob be, e Mo sè di let ti a

17

lu i di ven ne ro co sì. Ma que i che o sa ro ol trag giar mor mo ran do la sua giu sti zia,

21

o del le ser pi il mor so, o il fuo co e ster mi nò. Se in giu sta lan ce, pe sia mo il fal li no stri, as sai di

92 BETULIA LIBERATA

25

lo ro è mi no re il ca sti go: on de dob bia mo gra zie a Dio, non que re le. Ei ne con

29

so li se con do il vo ler su o. Gran pro ve io spe ro del la pietà di lu i. Voi, che di ce ste, che

33

muo ve i lab bri mie i, cre de te an co ra ch’ei de sti i miei pen sie ri. Un gran di se gno mi bol le in

36

men te, e mi tra spor ta. A mi ci, non cu ra te sa per lo. Al sol ca den te del la cit tà m’at

40

ten di, O zi a, pres so al le por te. Al la grand’ o pra a pre pa rar mi io va do. Or, fin ch’io

43

tor ni, voi con prie ghi sin ce ri se con da te di vo ti i miei pen sie ri.

3
PARTE PRIMA 93
1-12 Aria con Coro. Ozia, Coro: Pietà, se irato sei

Adagio

Oboi

Corni in Es.

Violini

Viola

OZIA

8

Bassi
6

Ob.

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p

OZ.

8
Pie tà se i ra to se i, pie tà se i ra to se i, pie

B.

p
94 BETULIA LIBERATA
11

Ob.

p

Cor.

Vn.

Vla

OZ.


8

B.

16

Ob.

f

Cor.

arco

Vn. f

arco

f

Vla

f
f

OZ.


8

Ab bian ca sti go i

Ab bian ca sti go i

8

Ab bian ca sti go i

B.
f
PARTE PRIMA 95
20

Ob.

p p

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

OZ.

8

re i ma l’ab bia
no da te.


8


B.

p
24

Ob.

f

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p
f

OZ.

8
Se op pres so chi t’a

B.

f p
96 BETULIA LIBERATA
28

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
do ra sof fri da chi t’i gno ra, gli em pi di ran no

B.
32

Ob.

f

Cor.

p

arco

Vn. f

arco

f

Vla

f

OZ.


8

Gli em pi di ran no

Gli em pi di ran no

8

Gli em pi di ran no

B.
f
PARTE PRIMA 97
36

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8


dov’ è? dov’ è?


8


B.
41

Ob.

p

Cor.

pizz.

Vn.

pizz.

Vla

p

OZ.

Pie tà, se i ra to se i, pie tà, se i ra to se i, pie
8

B.

p
98 BETULIA LIBERATA
46

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.


8

B.

51

Ob.
f

Cor.

arco

f

Vn.

arco

f

Vla

f
f

OZ.

8



8


B.

f
PARTE PRIMA 99

56

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8

ab bian ca sti go i

re i ma l’ab

bia no

da te, ma l’ab bia no da


8


B.

61

Ob.
p

Cor.

p

p
Vn.

p

Vla

p

OZ.

8

te.

te.

8

te.

B.
p
100 BETULIA LIBERATA
1-13 Recitativo. Oh saggia, oh santa, oh eccelsa donna!

CABRI AMITAL

Si gnor, Car mi a te vie ne. E la com mes sa cu sto dia del le mu ra ab ban do

4 OZIA
CARMI

nò? 8
Car mi, che chie di? Io ven go un pri gio nie ro a pre sen tar ti, av vin to ad un tron co il la

8

scia ro vi ci no al la cit tà le schie re o sti li; A chior re è il suo no me; de gli Am mo ni te è il

ACHIOR

11 OZIA

Pren ce. E co sì trat ta
8
o lo fer ne gli a mi ci? E de’ su per bi que sto l’u sa to

15 OZIA ACHIOR

stil; per lo ro è of fe sa il ver che non lu sin ga. I sen si tuo i spie ga più chia ri.
8
Ub bi di rò.

19

Sde gnan do l’as si ro con dot tier che a lui pre ten da di re si ster Be tu lia; a me ri chie se di voi no

23

ti zia. Io, le me mo rie an ti che ri chia man do al pen sier, tut te gli e spo si del po po lo d’I sra ele le o

27

ri gi ni, i pro gres si; il cul to a vi to de’ nu me ro si De i, che per un so lo cam bia ro i pa dri vo stri; i lor pas

30

sag gi dal le Cal de e con tra de in car ra, in di in E git to; i du ri im pe ri, di quel bar ba ro Rè.

PARTE PRIMA 101

34

Dis si la vo stra pro di gio sa fu ga, i lun ghi er ro ri, le scor te por ten to se, i ci bi, Tac que, le bat

38

ta glie, i tri on fi; e gli mo stra i che, quan do al vo stro Di o fo ste fe de li, sem pre pu gnò per vo i. Con clu si al

42

fi ne i miei det ti co sì. “Cer chiam, se que sti al lor Dio so no in fi di; e, se lo so no, la vit

46

to ria è per no i. Ma se non han no de lit to in nan zi lu i, nò, non la spe ro, mo ven do an ch’a lor

50 OZIA

8
dan no il mon do in te ro.” O e ter na ve ri tà, co me tri on fi an che in boc ca a’ ne

ACHIOR
54

8 mi ci! Ar se O lo fer ne di rab bia a’ det ti mie i, da se mi scac cia, in Be tu lia m’in vi a; e quì

58 OZIA

l’em pio mi nac cia og gi al la stra ge vo stre u nir la mi a. Co stui dun que si fi da
8
tan to del suo po

AMITAL ACHIOR

62

8
ter? Dun que ha co stui si po ca u ma ni tà? Non ve de il so le a ni ma più su per ba, più fie ro

66

cor. Son ta li i mo ti, i det ti suo i, che tre ma il più co stan te in fac cia a lu i.

1-14 Aria. Achior: Terribile d’aspetto
Allegro
Oboi

Corni in C.

a 2.

Clarini in C.

Violini

Viola

ACHIOR

Bassi
6

Ob.

Cor.

Tr.

p
Vn.

p

Vla

ACH.

Ter

B.

PARTE PRIMA 103
12

Ob.
p p

Cor.
p p
a 2.

Tr.

p p

Vn.

Vla

p

ACH.
ri bi le d’a spet to, bar ba ro di co stu mi, ter ri bi le d’a
B.

p

17
a 2.

Ob.
p f f

a 2.

Cor. f
p f

a 2.
Tr.

f f

f
Vn.
f

f
f

Vla

f f

ACH.

spet to, bar ba ro di co stu mi, o

B.

f f
23

Ob.
f
Cor.
f

Tr.

f

p
f
p
Vn.

p

p
f

Vla
p

ACH.

con ta sé fra’ nu mi, o nu me al cun non ha, o

B.
p

f

27

Ob.
f f

Cor.
f

Tr.

f

Vn. f mf f

f mf f

Vla

f mf f

ACH.

nu me al cun non ha, ter ri bi le d’a spet to,
B.

f mf f
PARTE PRIMA 105

a 2.
32
Ob.
p cresc. f f

Cor.
f

Tr.

f

mf cresc. f p
f

Vn.

mf cresc. f p
f

Vla
p
mf cresc. f f

ACH.

bar ba ro di co stu mi, di co stu mi, o con ta sé fra

B.

mf cresc. f f p

38
Ob.
f

Cor.
f

Tr.

f

p f
Vn. f

p f
f

Vla
p
f f

ACH.

nu mi, o nu me al cun non ha, o nu me al cun non ha.

B. p
f f

44
Ob.
p

Cor.
p

a 2.

Tr.

p

Vn.

p

Vla

p

ACH.

B.

50

Ob.
p p f p

Cor.
f p p

Tr.

p
p

f p p f p
Vn.

f p p f p

Vla
p

ACH.
Ter ri bi le d’a spet to, bar ba ro di co

B.

p f p
PARTE PRIMA 107

56

a 2.
Ob.

f

Cor.
f

Tr.

f p p
Vn. f

f p f p

Vla
p
f f

ACH.

stu mi, o con ta sé fra’ nu mi, o nu me al cun non

B.
f f p

62

Ob.
f

Cor.
f
a 2.

Tr.

f
Vn.
p

f p

Vla
p
f

ACH.

ha, o nu me al cun non ha, ter ri bi le d’a
B.

f p

a 2.

67
Ob.
f p cresc. f

Cor.
f p cresc. f
Tr.

p f

p
f cresc. f
Vn. p

p p
f cresc. f

Vla

f p cresc. f p

ACH.

spet to, bar ba ro di co stu mi, di co stu mi, o

B.

f p cresc. f p
73

Ob.
p

Cor.
p

Tr.

Vn.
f p

f p

Vla
p
f

ACH.
con ta sé fra nu mi, o nu me al cun non ha, o nu me al
B.

f p

109

PARTE PRIMA

79

Ob.
f

Cor.

f

a 2.

Tr.

f

f

cresc.

Vn.

cresc. f

Vla

cresc.
f

ACH.
cun non ha.

B.
cresc. f
84

Ob.
p

Cor.

Tr.

p

Vn.

p

Vla

p

ACH.

Fa sto, fu ror, di

B. p
89

Ob.

Cor.

Tr.

Vn.

Vla

ACH.

spet to sem pre dagli oc chi spi ra, sem pre da gli oc chi

B.
93

Ob.
f
Cor.

Tr.

f p
Vn.

f p

Vla
p
f

ACH.
spi ra, e quan to è pron to all’ i ra, e quan to è pron to all’
B.

f p
PARTE PRIMA 111
97

Ob.

Cor.

Tr.

cresc.

Vn.

cresc.

Vla
cresc.

ACH.

i ra, è tar do al la pie tà, è tar do al

B.

cresc.

101
Ob.
f

Cor.
f

a 2.

Tr.

f

f f
Vn.

f f

Vla

f f

ACH.

la pie tà.

B.
f f Dal Segno.
1-15 Recitativo. Ti consola, Achior

OZIA

8
Ti con so la, A chior. Quel Dio di cui pre di ca sti il po ter, l’em pie mi nac ce tor ce

4 CABRI

rà su l’au tor. Né a ca so il Cie lo
8
ti con du ce fra noi. Tu de’ ne mi ci po trai sve lar… Tor na Giu

8 OZIA

dit ta. O gnu no s’al lon ta ni da me,
8
con vie ne, o Pren ce, dif fe rir le ri chieste. Al mio sog

12

gior no con du ce te lo, o ser vi: anch’ io fra po co
8
a te ver rò. Van ne, A chior re, e cre di che in

ACHIOR
16

me lun gi da’ tuo i,
8
l’a mi co, il pa dre, il di fen so re a vra i. O spi te sì pie to so io non spe

OZIA GIUD.

20

ra i. Sei pur Giu dit ta,
8
o la dub bio sa lu ce mi con fon de gli og get ti? Io

OZIA
24

so no. 8
E co me in sì gio con de spo glie le fu ne ste cam bia sti? Il bis so e l’o ro,

PARTE PRIMA 113

28

l’o stro, le gem me a che ri pren di,
8
e gli al tri fre gi di tua bel lez za ab ban do na ti? Di bal sa mi o do ra ti

32

stil la il com po sto crin!
8
chi le tue go te tan to av vi va e co lo ra? I mo ti tuo i chi a dor na ol tre il co

36

stu me
8
di gra zia e mae stà? Chi que sto ac cen de in so li to splen dor nel le tue ci glia, che a ri spet to co

40
GIUDITTA

OZIA

8

8
strin ge e a me ra vi glia? O zi a, tra mon ta il so le; fa, che s’a pran le por te; us cir deg g’i o. Us

44 GIU. OZIA
GIUDITTA

cir!8
Sì. Ma fra l’om bre,
8
in er me, e so la co sì… Non più. Fuor che la mia se

48 OZIA

gua ce, al tri me co non vo glio. (Han no i suoi det ti un non so che di ri so lu to e gran de, che
8

52

m’oc cu pa, m’op pri me.)
Al men… vor re i… fi glia… (chi’l cre de ri a! nè pur ar di sco…
8

56

chie der le do ve cor ra, in che si fi di.)
8
Fi glia… va; Dio t’in spi ra; e gli ti gui di.

1-16 Aria. Giuditta: Parto inerme, e non pavento

Allegro

Oboi

Corni in G.

Violini

Viola

GIUDITTA

Bassi
4

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.
PARTE PRIMA 115

8

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.

12

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.
16

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.
20

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.

PARTE PRIMA 117
23

Ob. p

p

Cor.

p

Vn. p

p

Vla
p

GIU.
Par

B.
p
27

Ob.

Cor.

p
Vn.

Vla

p

GIU.
to, par to in

B.
p
31

p
Ob.

p

Cor.

Vn.

p

Vla

GIU.

er me, e non pa ven to, e

B.
34

Ob.
f

f

Cor.

f

p
Vn.
f

f p

Vla
p

GIU.
non, e non pa ven to; so la par to, e
B.

f p
PARTE PRIMA 119
38

p f

Ob.

p f

Cor.

fp

Vn.
f

f

Vla

f

GIU.

son si cu ra, e son si cu ra;

B.
f
42

f

Ob.

f

Cor.

f

Vn. p f

f
p

Vla
p
f

GIU.

vo per l’om bre e or ror non ho,
B.

p f
46

Ob.
f

f

Cor.

p
Vn.
f

p
f

Vla
p
f

GIU.

vo

per

l’om bre e or ror non

ho,

B.
p f p
50

Ob.
fp

fp

Cor.

fp

fp
Vn.

p

Vla

GIU.

par to in er me e non pa ven to, so la par to e son si
B.

PARTE PRIMA 121
54

Ob.
f

f

Cor.

f

f p

Vn.

f p

Vla
p
f

GIU.

cu ra, vo per l’om bre e or ror non

B.
f p
58

p
Ob.

p

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

ho, vo per l’om bre, vo per l’om bre e or ror

B.
62

Ob.
f

f

Cor.
p f

f
Vn.

f

Vla

f

GIU.
non ho.

B.
f
65

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.
B.

PARTE PRIMA 123

68

p

Ob.

p

Cor.

fp

p

Vn.

p

Vla
p

GIU.
Par

B.
p

72

Ob.

Cor.

Vn.
f

f

Vla

f

GIU.
to in er me, e non pa ven to,

B.

f
76

p

Ob.

p

Cor.

p

Vn.
p

p

Vla
p

GIU.

so la par to, e son si
B.

p
80

f
Ob.

f

Cor.

f

Vn.
f

f

Vla

f

GIU.

cu ra, e son si cu ra,
B.

f
PARTE PRIMA 125
84

f
Ob.

fp

Cor.

p f

Vn.

f

Vla

p f

GIU.

vo per l’om bre e or ror non ho,
B.

p f

88

fp

Ob.

fp

Cor.

fp

p f
Vn.
fp

f
p p

Vla
p
p f

GIU.

par

vo per l’om bre e or ror non ho, to in
B.
p f p

92

f
Ob.

f

Cor.

f

f

p
Vn.

f p

Vla

f p

GIU.

er me e non pa ven to, e non pa ven to, so la

B.
f p
96

Ob.

Cor.

p

Vn.

Vla

GIU.
par to, e son si cu ra, vo per l’om bre, vo per

B.
PARTE PRIMA 127
100

p
Ob.

p

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

l’om bre e or ror non ho, or ror non
B.

104

f

Ob.

f

Cor.

f

Vn.

Vla

f

GIU.
ho, e or ror non

B.
f
108

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.
ho.
B.

111

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.
B.

PARTE PRIMA 129
114
Adagio

p
Ob.

p

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

Chi m’ac ce se

al gran ci men to,

m’ac com

B.

118

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

pa gna e m’as si cu ra, m’ac com pa gna e m’as si

B.
121

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

cu ra; l’ho nell’ al ma, ed io lo sen to re pli

B.

124

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

car, che vin ce rò, chi m’ac ce se al gran ci

B.
PARTE PRIMA 131
127

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

men to, m’ac com pa gna e m’as si cu ra, l’ho nell’

B.

130

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.
al ma, ed io lo sen to re pli car, che vin ce

B.

133 Tempo primo

p f f

Ob.

p f f

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla
f

GIU.

rò,
re

pli

car, che vin

ce rò.
B.
f
137

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.
Dal Segno.
PARTE PRIMA 133
1-17 Coro: Oh prodigio! Oh stupor!

Allegro
Oboi

Corni in Es.

Violini

Viola

Oh pro di gio!

Oh pro di gio!
CORO

8
Oh pro di gio!

Oh pro di gio!

Bassi
4

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

Oh stu por! Oh pro

Oh stu por! Oh pro

Oh stu por! Oh pro

8

Oh stu por! Oh pro

B.


8

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

di gio! Oh stu por!

di gio! Oh stu por!

di gio! Oh stu por!

8

di gio! Oh stu por!

B.

12
Ob.

Cor.

Vn.

Vla

Pri va ta as

Pri va ta as

Pri va ta as

8

Pri va ta as

B.
PARTE PRIMA 135

15

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

su me

del

le pub bli che cu re

su me del le pub bli che cu re


8


B.

18

Ob.

a 2.
Cor.

Vn.

Vla

Don na im bel le il pen sier!


8


B.

21

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

Oh pro di gio! Oh stu


8

Oh

pro di

gio!
Oh stu

B.

24

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

por! Con chi go ver na non di


8


B.

PARTE PRIMA 137

28

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

vi de i con si gli!

vi de i con si gli!

8
vi de i con si gli!

vi de i con si gli!

B.

32

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

A’ ri schi e spo sta im pru den te non sem bra!


8


B.

36

Ob.

a 2.

Cor.

Vn.

Vla

Or na con tan to stu dio se



8


B.

40

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

stes sa, e non ri sve glia un so lo


8


B.
PARTE PRIMA 139

44
Ob.

Cor.

Vn.

Vla

dub bio di sua vir tù!


8


B.
47
Ob.

a 2.

Cor.

Vn.

Vla

Nul la pro met te; e fa



8


B.
50

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

tut to spe rar! Nul la pro


8


B.
53

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

met te; e fa tut to spe rar!


met te; e fa tut to

spe rar!
8


B.

PARTE PRIMA 141

56

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

Qual fra’ vi ven ti


8


B.

59

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

può l’au to re ig no


8


B.


62

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

rar di tai por ten ti, di tai por


8

rar di
tai por ten ti, di tai por


B.

65

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

ten ti? Oh pro di gio!


ten ti?
Oh pro

di gio!
8


B.

PARTE PRIMA 143
69

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

oh stu por! oh pro di gio!


8


B.

73

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

oh stu por!

oh stu por!

oh stu por!

8

oh stu por!

B.
144
PARTE SECONDA
2-1 Recitativo. Achior, Ozia: Troppo mal corrisponde
ACHIOR

Trop po mal cor ri spon de (O zi a, per do na) a’ tuoi dol ci co stu mi tal di sprez zo o sten tar de’ no stri

5
OZIA

Nu mi. Io co sì, tu lo sa i, del tuo Di o non par lai. Prin ci pe, è ze lo quel che chia mi roz zez za. In te co
8

10

ACHIOR

nob bi
8
chia ri se mi del ve ro; e m’af fa ti co a far li ger mo gliar. Ma non ti ba sta, ch’io

14 OZIA

ve ne ri il tuo Di o? No, con fes sar lo
8
u ni co per es sen za deb be cias cu no, ed a do rar lo

ACHIOR
18 OZIA

so lo.
8
E chi so lo l’af fer ma? Il ve ne ra to con sen so d’o gni e tà; de gli a vi no stri la fi da au to ri
8

22

tà;8
l’i stes so Di o di cui pre di ca sti i pro di gi, il po ter, chi di sua boc ca lo pa le sò, che,

26
ACHIOR

quan do se me de si mo de scris se,
8
dis se: ”Io son quel che so no”; e tut to dis se. L’au to ri

PARTE SECONDA 145

30

OZIA

tà de’ tuoi pro du ci in va no con me ne mi co. E ben, con te ne mi co 8
l’au to ri tà non va glia;

34

uom pe rò se i;
8
la ra gion ti con vin ca; a me ri spon di con a ni mo tran quil lo, il ver si cer chi, non la vit

ACHIOR

OZIA

38

to ria. Io già t’a scol to. Or dim mi:
cre di, A chior, che pos sa co sa al cu na pro
8 8

42

ACH. OZIA

dur si
8
sen za la sua ca gion? No. D’u na in al tra pas san do col pen sier, non ti ri du ci qual che ca
8

ACHIOR

46

gio ne a con fes sar, da cui tut te di pen dan l’al tre?
8
E ciò di mo stra, che v’è Di o non ch’è so lo. Es ser non

OZIA
50

pon no que ste pri me ca gio ni i no stri De i? Qua li De i, ca ro pren ce?
8
I tron chi, i mar mi scul ti da

54 ACHIOR

voi?8
Ma se que’ mar mi a’ sag gi fos ser sim bo li sol del le im mor ta li es sen ze cre a tri ci, an cor di

58

OZIA
ACHIOR

re sti, che i miei Dei non son De i? Sì, per chè mol ti. Io ri pu gnan za al cu na
8
nel


62

OZIA

nu me ro non veg go. 8
Ec co la. Un Di o con ce pir non poss’ i o, se per fet to non

ACHIOR

66

OZIA ACHIOR

8
è. Giu sto è il con cet to. 8
Quan do dis si per fet to, dis si in fi ni to an cor. L’un l’altro in

69 OZIA

clu de; non si dà chi l’i gno ri. Ma l’es sen ze, che a do ri,
8
se non più, son di stin te, e se di

73

stin te, han con fi ni fra lor.
8
Dir dun que de i che ha con fin l’in fi ni to, o non son De i.

77 ACHIOR

8
Da que sti lac ci, in cui m’im pli cà il tuo par lar, ce da si al ve ro, di scio glier mi non

81

so,
ma non per que sto per sua so son i o. D’ar te ti ce do, non di ra gio ne. E ab ban do nar non

85

vo glio, gli dei che a do ro, e ve do, per un Dio, che non pos so nè pu re im ma gi nar. 8

OZIA
89

8
S’e gli ca pis se nel no stro im ma gi nar, Dio non sa reb be. Chi po trà fi gu rar lo? E gli di

PARTE SECONDA 147

93

par ti,
8
co me il cor po, non co sta; e gli in af fet ti, co me l’a ni me no stre, non è di stin to, ei non sog

97

gia ce
8
a for ma, co me tut to il cre a to; e se gli as se gni, par ti, af fet ti, fi gu ra, il cir con

101
ACHIOR

scri vi, per fe zion gli to gli. E quan do il chia mi tu stes so e buo no e gran de, nol cir con scri vi al

8

105 OZIA

lor? 8
No; buo no il cre do, ma sen za qua li tà; gran de ma sen za quan ti tà, nè mi su ra; o gnor pre

110

sen te; sen za si to, o con fi ne; e se in tal gui sa, qual sia, non spiego,
8
al men di lui non for mo un’ i

ACHIOR

114 OZIA

dea che l’ol trag gi.
8
E dun que va no lo spe rar di ve der lo. Un dì po tre sti me glio fis sar ti in 8

118 ACHIOR

lu i; ma puoi frat tan to
8
ve der lo o vun que vuo i. Ve der lo! e co me? se im ma gi nar nol so? 8

OZIA
122

Co me nel so le
8
a fis sar le pu pil le in va no a spi ri; e pur sem pre, e per tut to il sol ri mi ri.

2-2 Aria. Ozia: Se Dio veder tu vuoi
Andante
42

2
Oboi
4
2
Corni in A.
4

42

Violini

42

2
Viola
4

OZIA 42
8
2
Bassi 4
6

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

OZ.
8

B.

p
PARTE SECONDA 149
11

f p
Ob.

f p

Cor.

f p f

Vn.

f f

p

Vla

f p f

OZ.

8

B.
f p f

17

Ob.

Cor.

p f p
Vn.

p f p

Vla
p p
f

OZ.
Se Dio ve der tu

8
B.

p f p
23

p
Ob.

p

Cor.

p

Vn.

Vla

OZ.
8

vuo i, guar da lo in o gni og get to, guar da lo in o gni og
B.

29

fp

Ob.

fp

Cor.

Vn.
f

f

Vla

f

OZ.

8
get to; cer ca lo nel tuo pet to, cer ca lo nel tuo pet to, lo tro ve rai con te,

B.
f
PARTE SECONDA 151
36

p

Ob.

p

Cor.

p

Vn.

p

Vla
p

OZ.

8
lo tro ve rai,

B.
p
42

Ob.

Cor.

f

Vn.

f

Vla

f

OZ.

lo tro ve rai con te. Se
8

f
B.
47

f
Ob.

f

Cor.

p f p

Vn.

p f p

Vla
p p
f

OZ.

Dio ve der tu vuo i,
guar da lo in o gni og
8

B. f
p p
52

p

Ob.

p

Cor.

f p 3
3

Vn.

p
f

Vla

f p

OZ.
3
3
8
get to, cer ca lo nel tuo pet to, lo tro ve rai con te, lo tro ve

B.
f p
PARTE SECONDA 153
58

f

Ob.

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

OZ.
8
rai con te.

B.
f

64

p

Ob.

p

Cor.

p

Vn.
p

p

Vla
p

OZ.

8
Se Dio ve der tu vuo i, guar

B.
p
70

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.

8
da lo in o gni og get to, cer ca lo nel tuo pet to, cer ca lo nel tuo

B.

76

p

Ob.

p

Cor.
p

Vn.

Vla

OZ.
3 3
8
pet to, lo tro ve rai con te. Se Dio ve der tu vuo i,

B.
PARTE SECONDA 155

82

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.
8

guar da lo in o gni og get to, guar da lo in o gni og get to,

B.

88

p
Ob.

p

Cor.

p

Vn.

Vla

OZ.

8 3
cer ca lo nel tuo pet to, cer ca lo nel tuo pet to, lo tro ve rai,

B.
95

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

OZ.
8
B.

100

f

Ob.

f

Cor.

f

f p
Vn.

f p

Vla
p
f

OZ.
lo tro ve rai con te.
Se Dio ve der tu
8

B.
f p
PARTE SECONDA 157
106

f

Ob.

f

Cor.

f

f p

Vn.

p

f

Vla

f p

OZ.

8
vuo i, guar da lo in o gni og get to, cer ca lo nel tuo

B.
f p
112

p
Ob.

p

Cor.

p

f
Vn.

p

Vla

OZ. 3
8 3
pet to, lo tro ve rai con te, lo tro ve rai con
B.

118

Ob.

Cor.
f

f

Vn.

f

Vla

f

OZ.

te, lo tro ve rai con te.

8

B.
f
124

3

4
Ob.

3
4
3
Cor.

4

3
4 p

Vn.
3

4 p

3
Vla
4
p

3

OZ. 4
8
E se, dov’ ei di

B. 3
4

p
PARTE SECONDA 159
129

p p

Ob.

p p
a 2.

Cor.

p

Vn.

Vla

OZ.
8
mo ra, non in ten de sti an cor, non,

B.
134

f

Ob.

f

Cor.

f f
p
Vn.

p

f f

Vla
p

OZ.
8
in ten de sti an cor, con fon di mi, se puoi, con

B.
f p f
139

Ob.

Cor.

p

Vn.

p

Vla

OZ.

fon di mi, se puo i, dim mi, dov’ ei non è, dim mi, dov’ ei non

8

B.
144

2

4
Ob.

2
4
2
Cor.
4

2

4

Vn.
2
4
2
Vla
4

OZ. 2
4

8
è. Se
2

B. 4
Dal Segno.
PARTE SECONDA 161
2-3 Recitativo. Ozia, Achior, Amital: Confuso io son

ACHIOR OZIA

8
Con fu so io son; sen to se dur mi, e pu re ri tor no a du bi tar. Quan do il co

5

stu me
8
al la ra gion con tra sta, av vien co sì. Tal di ne glet ta ce tra mu si ca man le ab ban do na te

9
AMITAL

cor de sten ta a tem prar, per chè vi bra te ap pe na si ral len tan di nuo vo.
8
Ah dim mi, O

14

zi a, che si fa, che si pen sa? Io non in ten do, che vo glia dir que sto si len zio e stre mo, a cui pas sò Be

18

tu lia dall’ e stre mo tu mul to. Il no stro sta to pun to non mi glio rò. Cre sco no i

22

ma li; e sce man le que re le, og nun chie de a ier’ ai ta, e pie tà: stu pi do o gnu no og gi

26

pas sa e non par la. Ah par mi que sto un pre sa gio per noi trop po fu nes to!

2-4 Aria. Amital: Quel nocchier che in gran procella

Allegro

Oboi

Corni in B.

Violini

Viola

AMITAL

Bassi
4

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

B.

PARTE SECONDA 163

7

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .
B.

11

Ob.
p

p

Cor.

Vn. p

p

Vla
p

AM .

B.
p
15

f
Ob.

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

AM .
B.

f
18

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

B.

PARTE SECONDA 165
21

Ob.

Cor.

Vn. p

p

Vla
p

AM .

Quel noc chier, che in gran pro

B.

p
25

Ob. f

f

Cor.

f

p
Vn. f

f f p

Vla

p

f

AM .

cel la, che in gran pro cel la non s’af

B.

f p
28

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

fan na e non fa vel la, è vi

B.

31

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

ci no a nau fra gar.
B.

PARTE SECONDA 167
35

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla

AM .


B.

39

Ob.
p

p

Cor.

Vn.

Vla

AM .

cel la non s’af fan na e non fa vel la, è vi ci no a nau fra

B.

43

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .
gar,

B.
46

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

è vi ci no a

B.

PARTE SECONDA 169
50

Ob. p

p

Cor.

Vn.

Vla

AM .

nau fra gar, è vi ci no a nau

B.
54

Ob. f

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

AM .

fra gar.
B.

f
57

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

B.

60

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla

AM .
Quel noc

B.

PARTE SECONDA 171
64

Ob. p

p

Cor.

Vn.

Vla

p

AM .

chier, che in gran pro cel la non s’af fan na e non fa vel la, è vi

B.

p
68

Ob. f

f

Cor.

f

Vn. f p

f
p

Vla

p
f

AM .

ci no a nau fra gar. Quel noc chier, che in gran pro

B.

f p
72

Ob.
f

f

Cor.

f

p
Vn. f

f p

Vla

p

f

AM .

cel la, che in gran pro cel la non s’af

B.
f p
75

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

fan na e non fa vel la, è vi

B.

PARTE SECONDA 173

78

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

ci no a nau fra gar.
B.

82

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla

p

AM .


B.
p
86

Ob.
p

p

Cor.

Vn.

Vla

AM .

cel la non s’af fan na e non fa vel la, è vi ci no a nau fra

B.

90

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

gar,

B.
PARTE SECONDA 175
94

Ob. p

p

Cor.

Vn.

Vla

AM .

B.

98

Ob. p f

p f

Cor.

f

Vn. f

f

Vla

f

AM .

è vi ci no a nau fra gar, è vi ci no a
B.

f
103

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

nau fra gar.
B.

107

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

B.

PARTE SECONDA 177
111

3

4
Ob.

3
4

3
Cor.
4

3

4
Vn. p

3
4 p

3
Vla

4 p

3
AM .
4
È vi ci no all’ o re e stre me quell’ in fer mo, che non

3

B.
4 p

115

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

ge me e ha ca gion di so spi rar, è vi ci no all’ o re e stre me quell’ in

B.

120

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

AM .

fer mo, che non ge me e ha ca gion di so spi rar, e ha ca gion di

B.

Tempo primo
125

Ob. f

f

Cor.

f

Vn.

f

Vla

f

AM .

so spi rar.

B.

f Dal Segno.
PARTE SECONDA 179
2-5 Recitativo. Lungamente non dura
OZIA

8
Lun ga men te non du ra ec ces si vo do lor. Cia scu no a’ ma li o ce de o s’ac co stu ma. Il no stro

4 AMITAL

sta to non è pe rò sen za spe ran za.
8
In ten do: tu in Giu dit ta con fi di. Oh que sta par mi, trop po

CORO in lontano
8
OZIA CABRI

8
fol le lu sin ga. All’ ar mi, all’ ar mi! Quai gri da! Ac cor ri, O zì a. Sen ti il tu mul to, che fra’

13
OZIA CABRI AMITAL

8
no stri guer rie ri là si de stò pres so al le por te? E qua le n’è la ca gion? Chi sà? Mi se ri no i! sa ran

17
OZIA

GIUDITTA
OZIA AMITAL

8
8
giun ti i ne mi ci. Cor ra si ad os ser var. Fer ma te, a mi ci. Giu dit ta! E ter no

21

GIUDITTA

Di o! Lo diam, com pa gni, lo dia mo il Si gnor no stro. Ec co a dem pi te le sue pro mes se:

GIUDITTA

25 OZIA

8

ei per mia man tri on fa; la no stra fe de e gli pre mi ò! Ma que sto im prov vi so tu mul to… Io lo de


GIUDITTA
OZIA
28

sta i, non vi tur bi. A mo men ti ne u di re te gli ef fet ti. 8
E se frat tan to O lo fer ne… O lo

ACHIOR

32 AMITAL

fer ne già sve na to mo rì. Che di ci ma i! Chi ha sve na to O lo fer ne?

GIUDITTA AMITAL GIUDITTA
ACHIOR

35 OZIA

Io lo sve na i. Tu stes sa!
8
E quan do? E co me? U dite.

Violini

Viola

GIUDITTA

Ap pe na da Be tu lia par tii, che m’ar re sta ro le guar die o sti li. Ad O lo
Basso

42

fer ne in nan zi

son gui da ta da lo ro

e gli mi chie de a che ven go,
e chi son. Par te io gli

PARTE SECONDA 181

46

sco pro, taccio par te del ve ro. Ei non in ten de, e ap pro va i det ti mie i. Pie to so, u ma no (ma stra

50

nie ra in quel vol to mi par ve la pie tà) m’o de, m’ac co glie, m’ap

53

!

plau de, mi con so la.
A lie ta ce na se co mi vuol.

Già su le men se e let te

57

fu ma no i va si d’or; già vuo ta il fol le, fra’ ci bi ad or ad or taz ze fre quen ti di li cor ge ne ro so,

61

"

e a po co a po co co min cia a va cil lar. Mol ti mi ni stri e ran d’in tor no a no i; ma ad u no ad

65

"

u no tut ti si di le guar. L’ul ti mo d’es si ri ma ne va, e il peg gior. L’u scio co stui chiu se par

69

!

f

f

f AMITAL

GIUDITTA

ten do, e mi la sciò con lu i.

Fie ro ci men to! O gni ci men to è lie ve ad in spi ra to

f
73

"

f p

p f

f p

cor. Scor za gran par te e ra or mai del la not te. Il cam po in tor no nel son no u ni ver

f p
PARTE SECONDA 183
77

sal ta ce va op pres so. Vin to O lo fer ne i stes so dal vi no, in cui s’im mer se ol tre il co stu me,

81

p f

p
f

p f

ste so dor mi a su le fu ne ste piu me. Sor go;

p f
85

e ta ci ta al lor co là m’ap pres so, do ve pro no ei gia ce va. Ri vol ta al Cie lo più col

89

cor, che col lab bro. “Ec co il i stan te,” (dis si) “o Dio d’I srael, che un col po so lo li be ri il po pol

93

tu o. Tu’l pro met te sti; in te fi da to io l’in tra pre si, e spe ro, e spe ro, as sis ten za da te.”

97

#

Sciol go, ciò det to, da’ so ste gni del let to l’ap pe so ac

101

ciar; lo snu do, il crin gli strin go con la si ni stra man;

105

l’al tra soll e vo quan to il brac cio si sten de; i vo ti a Di o rin no vo in sì gran

PARTE SECONDA 185

109

OZIA AMITAL
GIUDITTA

8
passo; e su l’em pia cer vi ce il col po ab bas so. Oh co rag gio! Oh pe ri glio! A pre il

113

bar ba ro il ci glio; e in cer to an co ra fra’l son no e fra la mor te, il fer ro im mer so

116

sen te si nel la go la. Al le di fe se sol le var si pro cu ra; e gli el con ten de l’im pri gio na to

120

crin. Ri cor re a’ gri di; ma in ter rot te la vo ce tro va le vie del lab bro, e si dis per de, re pli co il


124

$

col po; ec co l’or ri bil ca po da gli o me ri di vi so. Guiz za il

127

$

tron co re ci so sul san gui gno ter ren;

130

$

bal zar mi sen to il te schio se mi vi vo sot te la man, che’l so ste ne a. Quel vol to a un trat to sco lo

134

$

rir; mu te pa ro le quel lab bro ar ti co lar; quei oc chi in tor no cer car del so le i ra i, mo ri re e mi nac

PARTE SECONDA 187
138

"

AMITAL GIUDITTA

ciar vi di,

e tre ma i.
Tre mo in u dir lo anch’ i o. Re spi ro al fi ne; e del tri on fo il

142

f
p

p

f

p f

lus tre ren do gra zie all’ Au tor.

p f
145

"

Svel ta dal let to la su per ba cor ti na, il ca po e san gue sol le ci ta n’in vol go: al la mia fi da an

149

"

cel la lo con se gno, che non lun gi at ten de a; del du ce e stin to, m’in vo lo al pa di glion, pas so fra’

153

CABRI
OZIA

ACHIOR

suo i non vi sta o ri spet ta ta e tor no a vo i. Oh pro di gio!
8
Oh por ten to! In er me e

157 GIUDITTA

so la tan to pen sar, tan to ese guir po te sti! E cre der ti deg g’i o? Cre di lo a que sto ch’io sco pro a gli oc chi

ACHIOR

OZIA
161

tuo i, te schio re ci so. Oh spa ven to! È O lo fer ne; io lo rav vi so. So ste ne te lo, o
8

165
AMITAL

GIUDITTA

8

ser vi, il cor gli ag ghiac cia l’im pro vi so ter ror. Fug ge quell’ al ma, per non ce de re al ver. Me glio di lui giu di

169

chia mo, A mi tal. For se quel ve lo, che gli o scu rò la men te, a un trat to or si squar ciò.

173

Non fug ge il ve ro, ma gli man ca il co stu me l’im pe to a so ste ner di tan to lu me.

PARTE SECONDA 189
2-6 Aria. Giuditta: Prigionier che fa ritorno
Adagio.

Oboi

Corni in D.

Violini

Viola

GIUDITTA
Bassi

3

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

B.

6

Ob.

Cor.

p

Vn.

p

Vla

p

GIU.

B.
p

10

f

Ob.

f

Cor.

f

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

B.

f
PARTE SECONDA 191
14

3

Ob.

3

Cor.

3
3 p

Vn.

3

3

Vla

GIU.
Pri gio

B.
18

Ob.

Cor.

Vn.

p

Vla

p

GIU.

nier, che fa ri tor no da gli or ro ri al dì se

B.
p
21

Ob.
f

f

Cor.

f

f p
Vn.

f p

Vla

f p

GIU.

re no, da gli or ro ri al dì se re no, chiu de i lu mi a’ rai del

B.
f p
25

Ob.
f

f

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla

f

GIU.

gior no, a’ rai del gior no, e pur tan to il so spi rò.

B.
f
PARTE SECONDA 193
29

p
Ob.

p

Cor.

p

f f

Vn.
p

f p f

Vla

f p f

GIU.

Pri gio nier, che

B.
f p f
32

p f
Ob.

p f

Cor.
p

f

Vn.
f

f
p

Vla

p f

GIU.

fa ri tor no da gli or ro ri al dì se re no,

B.
p f
36

Ob.

Cor.

p

Vn.

p

Vla
p

GIU.

chiu de i lu mi ai rai del gior no, e pur tan to il so spi

B.
p
40

f

Ob.

f

Cor.

f

mf p f

Vn. cresc.

mf f
p

p
Vla
mf f

GIU.

rò, chiu de i lu mi ai rai del gior no, e pur

B.
mf p f
PARTE SECONDA 195
44

p
Ob.

p

Cor.

p
Vn.

p

Vla

p

GIU.

tan to il so spi rò, e pur tan to il so

B.
p
48

Ob.
f

f

Cor.

p f

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

spi rò.
B.


52

3

Ob.

3

Cor.

3
Vn.

3
3
3

Vla

GIU.

B.
56

f f

Ob.

f f

Cor.

f f

p f p f
Vn.

p f p
f

Vla
p p
f f

GIU.

Pri gio nier, che fa, che fa ri tor no da gli or
B.

p f p f
PARTE SECONDA 197
60

f

Ob.

f

Cor.

f

f
p
Vn.

p f

Vla

p f

GIU.

ro ri al dì se re no, da gli or ro ri al dì se re no, pri gio

B.
p f
64

Ob.

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

GIU.
nier, che fa ri tor no da gli or ro ri al dì se

B.
p
67

Ob.
f

f

Cor.

f

f p
Vn.

f p

Vla

f p

GIU.

re no, da gli or ro ri al dì se re no, chiu de i lu mi ai rai del

B.
f p
71

Ob.
f

f

Cor.

f

f
Vn.

Vla

f

GIU.

gior no, ai rai del gior no, e pur tan to il so spi rò.

B.
f
PARTE SECONDA 199
75

p

Ob.

p

Cor.

f p f

p

Vn.

f p f

Vla

f p f

GIU.

Pri gio nier, che

B.
f p f
78

p f

Ob.

p f

Cor.

p f

p
f

Vn.

p f

Vla

p f

GIU.

fa ri tor no da gli or ro ri al dì se re no,

B.
p f
82

Ob.

Cor.

Vn. p

p

Vla

p

GIU.

chiu de i lu mi ai rai del gior no e pur tan to il so spi

B.
p
86

f

Ob.

f

Cor.

f

f
Vn.

f

Vla

f

GIU.

rò, chiu de i lu mi ai rai del gior no, e pur
B.

f
PARTE SECONDA 201
90

p

Ob.

p

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

GIU.

tan to il so spi rò, e pur tan to il so
B.

p
94

f

Ob.

f

Cor.
p

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

spi rò, e pur tan to il so spi

B.
f
98

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.
rò.

B.

101
83

3

Ob.

83
3

Cor.

83

83

3
3

Vn.

3

83
3

Vla
83

GIU. 83

B. 83
PARTE SECONDA 203
105

83
Ob. p

83

p

Cor.
83

83

Vn.

83

83
Vla

83

GIU.

Ma co sì fra po co ar ri va a sof frir la chia ra lu ce, a sof
3

B. 8
114

Ob.

Cor.

Vn.

Vla

GIU.

frir la chia

ra lu ce,

ché l’av vi va e lo con du ce lo splen

B.
122

p f

Ob.

p f

Cor.

f

Vn.

f

Vla

f

GIU.

che l’ab ba gliò,

dor, che l’ab ba gliò, lo splen dor, che
B.
f
130

Ob.

Cor.

f

Vn.

Vla

GIU.

l’ab ba gliò.

B.
Dal Segno.
PARTE SECONDA 205
2-7 Recitativo. Achior: Giuditta, Ozìa, popoli, amici: io cedo
ACHIOR

Giu dit ta, O zì a, po po li, a mi ci, io ce do, vin to son

4

i o. Pren de un no vel lo a spet to o gni co sa per me. Da quel che fu i non

7

so chi mi tra sfor ma, in me l’an ti co A chi or più non tro vo. Al tri pen sie ri, sen to altre

11

vo glie in me. Tut to son pie no, tut to del vo stro Di o. Gran de, in fi ni to,

15

u ni co lo con fes so. I fal si nu mi o dio, de te sto, ei ver go gno si in cen si, che lor

18

cre du lo of fer si. Al tri non a mo, non co no sco al tro Di o, che il Dio d’A bra mo.

2-8 Aria. Achior: Te solo adoro

Andante

43

Violini

43

3
Viola

4
3
ACHIORE
4

3
Bassi 4
9

p
Vn.

p

Vla

p

ACH.

Te so lo a do ro, men te in fi ni ta, men

B.

p
18

Vn.

Vla

ACH.

te in fi ni ta, fon te di vi ta, fon te di vi ta, di ve ri

B.

PARTE SECONDA 207

25

Vn.

Vla

ACH.
tà, di ve ri

B.

31

f
Vn.

f

Vla

f

ACH.

tà, fon te di vi ta, di ve ri tà, di ve ri tà.

B.

f

39

p
Vn.

p

Vla

ACH.

In cui si

B.

47

Vn.

Vla

p

ACH.

muo ve, da cui di pen de quan to com pren de l’e ter ni tà,

B.

p

55

Vn.

Vla

ACH.

quan to com pren de l’e ter ni tà, l’e ter ni tà. Te so lo a do

B.

63

Vn.

Vla

ACH.

ro, men te in fi ni ta, men te in fi ni ta, fon te di vi ta,

B.

PARTE SECONDA 209

71

Vn.

Vla

ACH.

fon te di vi ta, di ve ri tà,

B.

78

Vn.

Vla

ACH.

di ve ri tà, fon te di vi ta, di ve ri tà, di

B.

86

f
Vn.

f

Vla

f

ACH.
ve ri tà.

B.

f
2-9 Recitativo. Ozia, Amital: Di tua vittoria un glorioso effetto
OZIA

AMITAL

8
Di tua vit to ria un glo rio so ef fet to ve di, o Giu dit ta. E non il

4

so lo. Anch’ io pec ca i; mi pen to. Il mio ti mo re of fe se la di

7

vi na pie tà. Fra’ ma li mie i, mio Dio, non ram men ta i che pu oi, chi se i.

2-10 Aria. Amital: Con troppa rea viltà

Andante

3

3
Violini

Viola

AMITAL

Bassi
6
Adagio

Vn.

3

3

Vla

AM .

B.
PARTE SECONDA 211

11

Andante

!

Vn.

Vla

AM .

B.

16

Vn.
p 3

p

Vla
p

AM .

Con trop pa rea vil tà quest’ al ma t’ol trag giò, quest’ al ma, quest’

B.
p
22

!
3

Vn.

3

3 3

Vla

AM .

al ma t’ol trag giò, al lor che di spe rò del

B.

26

!

Vn.

Vla

AM .
tuo soc cor so, del tu o soc cor so.

B.

30

Adagio

Vn.

Vla

AM .

Pie tà, Si gnor, pie tà, Pie

B.

35

Vn.

Vla

AM .

tà, Si gnor, pie tà, giac che il pen ti to cor mi su ra il pro prio er
B.

40

f3

Vn.

f3

Vla

f

AM .
ror col suo ri mor so, col su o ri mor so.
B.

f
PARTE SECONDA 213

45

$

p
Vn.

3

3
p

Vla
p

AM .

Con trop pa rea vil

B.
p

50

Vn.
fp 3

3

fp

Vla
p
f

AM .

tà quest’ al ma t’ol trag giò, quest’ al ma t’ol trag giò, al

B.
f p
55

$

3

3
Vn.

3 3

Vla

AM .
lor che di spe rò del tuo soc cor so, del tu o soc

B.

60 Adagio

$

Vn.

Vla

AM .

cor so. Pie tà, Si gnor, pie tà, Pie

B.


66

Vn.

Vla

AM .

tà, Si gnor, pie tà. Giac che il pen ti to cor mi su ra il pro prio er

B.

71

Vn.

Vla

AM .

ror col suo ri mor so, col suo, col

B.

76

Vn.

Vla

AM .

suo ri mor so. Pie tà, pie

B.

81

Vn.

Vla

AM .

tà, Si gnor, pie tà, pie tà, Si gnor, Si gnor, pie tà.

B.
PARTE SECONDA 215
2-11 Recitativo. Quanta cura hai di noi, Bontà Divina!

CABRI CARMI

Quan ta cu ra hai di noi, bon tà di vi na! Fu ro, o san ta E ro i na,

4 OZIA

ve ri i pre sa gi tu oi: gli As si ri op pres se, ec ci dio u ni ver sal. For se è lu sin ga del tuo de 8

7 CARMI

si o.
8
No; del fe li ce e ven to par te vid’ i o; da’ trat te nu ti il re sto fug gi ti vi rac col si.

11

In su le mu ra, co me im po se Giu dit ta al suo ri tor no, de stai di gri da e d’ar mi stre pi to so tu

15 AMITAL

CARMI

mul to. E qui s’in te se Te mon le guar die o sti li d’un as sal to not tur no, ed O lo fer ne

19

cor ro no ad av ver tir ne. Il tron co in for me tro van co là nel pro prio san gue in vol to; tor nan gri dan do in

23

die tro. II ca so a tro ce spar ge si fra le schie re, in ti mo ri te già da’ no stri tu mul ti;


27

ec co cia scu no pre ci pi ta al la fu ga, e nel la fu ga l’un l’al tro ur ta, im pe di sce. In ciam pa, e ca de so pra il ca

31

du to il fug gi ti vo: im mer ge sto li do in sen l’in vo lon ta rio ac cia ro al com pa gno il com pa gno; op pri me op

35

pres so, nel sol le var l’a mi co, il fi do a mi co. Or ri bil men te il cam po tut to rim bom ba in tor no.

39

E scon dal chiu so spa ven ta ti i de strie ri, e van no anch’ es si cal pe stan do per l’om bre gli e stin ti, i se mi

43

vi vi a’ lor ni tri ti mi ste de gli em pi e le be stem mie, ei vo ti dis si pa il ven to.

46

A pre al la mor te il ca so cen to in so li te vi e. Del pa ri o gnu no te me, fug ge, pe

50

ris ce; e o gnun del pa ri i gno ra in quell’ or ro re di che te me, o ve fug ge, e per chè muo re. 8

OZIA

54 CARMI

8
Oh Di o! So gno, o son de sto? O di, o Si gnor, quel mor mo rio fu ne sto?

PARTE SECONDA 217
2-12 Aria. Carmi: Quei moti che senti

Allegro
Oboi

43
p

3
Fagotti
4
p
3
Corni in F.
4

p

43

Violini p

3

4

p

3
Viola
4
p

CARMI

43

Quei mo ti che sen ti per l’or ri da not te, per

3
Bassi
4
p
7

Ob.

f

Fg.

f p

Cor.

f

f p

Vn.

f
p

Vla

f p

CA.

l’or ri da not te, son que ru li ac cen ti, son gri da in ter rot te, che

B.

f p
14

Ob.

f f

Fg.

Cor.

f f

p
Vn. f f

f p f

Vla

p
f f

CA.
de sta lon ta no l’in sa no ter ror, quei mo ti che sen ti per l’or ri da not te, son

B.
f p f
22

Ob.

Fg.

Cor.

p
Vn.

p

Vla
p

CA.

que ru li ac cen ti, son gri da in ter rot te, che de sta lon ta no l’in sa no ter ror, l’in

B.
p
PARTE SECONDA 219
30

Ob.
f

Fg.

f

Cor.

f

Vn.

f

Vla

f

CA.

sa no, l’in sa no ter ror.

B.

38 a 2.

Ob.
a 2.
p

Fg.

Cor.

p

Vn.

p

Vla

p

CA.

Per vin ce re, a no i non re stan ne mi ci, non

B.
p

46

Ob.

p

Fg.
p

Cor.
p

Vn.

Vla

CA.

re stan ne mi ci, del fer ro gli uf fi zi com pi sce il ti mor, del fer ro gli uf

B.

53

Ob.

f

Fg.
f

Cor.

f

Vn. f

f

Vla

f

CA.

fi zi com pi sce il ti mor, com pi sce il ti mor.

B.
f
PARTE SECONDA 221
61

Ob.

f f

Fg.

f p f

Cor.

f f

p

Vn.
f

p
f

p
Vla
f

CA.

Quei mo ti che sen ti per l’or ri da not te, per l’or ri da

B.

p f

68

Ob.

Fg.

Cor.

Vn.
p

p

Vla
p

CA.

not te, son que ru li ac cen ti, son gri da in ter rot te, che de sta lon

B.

p
75

Ob.

f f
Fg.

f p f

Cor.

f f

Vn. f p f p

f
f
p p

Vla

p f p

CA.
ta no l’in sa no ter ror, quei mo ti che sen ti per l’or ri da not te, son que ru li ac

B.

f p f

83

Ob.

Fg.

Cor.

p
Vn.

Vla

f

CA.

cen ti, son gri da in ter rot te, che de sta lon ta no l’in sa no ter ror, che de sta lon

B.

p f p
PARTE SECONDA 223
91

Ob.

p f

Fg.

f

Cor.

f

f
Vn.

f
p

Vla
p f

CA.

ta no l’in sa no ter ror, l’in sa no, l’in sa no ter ror,

B.

f
98

a 2.

Ob.

a 2.

Fg.

Cor.

Vn.

Vla

CA.

B.
2-13 Recitativo. Seguansi, o Carmi, i fuggitivi

OZIA

Se guan si, o Car mi,
8
i fug gi ti vi; e sia il più di no stre pre de pre mio a Giu dit ta.

4 AMITAL

O ge ne ro sa Don na, te so pra ogn’ al tra Id di o fa vo rì, be ne dis se.

7 CABRI

ACHIOR

In o gni e ta de del tu va lor si par le rà. Tu sei la gio ia d’Is ra

10 GIUDITTA

e le, l’o nor del po pol tu o. Ba sta. Do vu te non son tai lo di a me. Dio fu la men te, che’l gran

14

col po gui dò, la ma no io fu i: i can ti ci fe sti vi offran si a lu i.

PARTE SECONDA 225
2-14 Coro. Lodi al gran Dio che oppresse
Andante

Oboi

Corni in G.

Violini

Viola

GIUDITTA

CORO

8

Bassi

4

%

Ob.

a 2.

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

Lo di al gran Di o, che op

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 227

8

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

pres se gli em pi ne mi ci suo i, che com bat té per

CO.

8

B.

12

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

noi, che tri on fò co sì.

CO. noi, che tri on fò co sì.

8
noi, che tri on fò, che tri on fò co sì.

noi, che tri on fò co sì.

B.
PARTE SECONDA 229
16

Ob. %

Cor.

%
p
Vn.

p

Vla
p

GIU.

Ven ne l’As si ro, e in tor no

CO.

8

B.

p
20

%
f
Ob.

f

Cor.

f

%
p
Vn.
f

f p

Vla

f p

GIU.

con le fa lan gi Per se, con le fa lan gi Per se, le

CO.

8

B.
f p
PARTE SECONDA 231
24

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

val li ri co per se, i fiumi i na ri dì, i fiumi i na ri

CO.

8

B.

29

%
f p
Ob.

f p

a 2.

Cor.

%
f p
Vn.

f p

Vla
p
f

GIU.

dì. Par ve o scu ra to il gior no, par ve o scu ra to il gior no,

CO.

8

B.

f p
PARTE SECONDA 233
34

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

par ve con quel cru de le al ti mi do I sra e le giun to l’e

CO.

8

B.

39

%
f
Ob.

f

Cor.

f

%
f 3

Vn.

f 3

Vla
3 3

GIU.

stre mo dì, giun to l’e stre mo dì.

CO.

8

B.
f
PARTE SECONDA 235
44

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla
3
3

GIU.


CO.

8


B.
3

3
48

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

pres se gli em pi ne mi ci suo i,

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 237
52

Ob. %

a 2.
Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

che com bat té per noi, che tri on

che com bat té per noi, che tri on fò
CO.

8

B.


56

Ob. %

a 2.
Cor.

p

%
p
Vn.

p

Vla

p

GIU.
Fiam me, ca te ne, e

fò co sì.

co sì.
CO.

8
fò co sì.

fò co sì.

B.
p
PARTE SECONDA 239
61

%
p f
Ob.

p f

Cor.

f
3

%

f p 3 3 3
Vn.

3 3

f p

3 3
Vla

f p

GIU.

mor te ne mi nac ciò fe ro ce, al la ter ri bil vo ce Be

CO.

8

B.
f p
66

%
f
Ob.

f

Cor.

Vn. % f

f

Vla

f

GIU.

tu lia im pal li dì, Be tu lia im pal li dì.

CO.

8

B.
f
PARTE SECONDA 241
71

%
p
Ob.

p

Cor.

%
p
Vn.

p

Vla

p

GIU.
Ma in a spet ta ta sor te l’e stin se in un mo men to, e

CO.

8

B.
p
76

Ob. %

Cor.

p

Vn. %

Vla

GIU.

co me neb bia al ven to, tan to fu ror spa rì, tan to fu ror spa

CO.

8

B.
PARTE SECONDA 243
81

%
f
Ob.

f

Cor.

f

%

f
Vn.

f

Vla

f

GIU.
rì.

CO.

8

B.

f
86

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

Lo di al gran Di o, che op pres se gli em pi ne mi ci suo

CO.

8

B.

PARTE SECONDA 245
90

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

i, che com bat té per noi, che tri

i, che com bat té per noi, che
CO.

8
i, che com bat té per no

i, che com bat té per no

B.
94

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

on fò co sì.

tri on fò co sì.
CO.

8
i, che tri on fò co sì.

i, che tri on fò co sì.

B.
PARTE SECONDA 247

98

%
p
Ob.

p

Cor.

%
p

Vn.

p

Vla

p

GIU.

Di sper si, ab ban do na ti i

CO.

8

B.

p
103

%

Ob.

Cor.

%
p p
f f
Vn.

p f p
f

Vla

f p f p

GIU.

bar ba ri fug gi ro; si spa ven tò l’As si ro, il Me do in or ri

CO.

8

B.
f p f p
PARTE SECONDA 249
108

%
f
Ob.

f

Cor.

f

%
f p
Vn.

f p

Vla
p
f

GIU.

dì. Ne fur Gi gan ti u sa ti ad as sa lir le stel le, ad as sa lir le

CO.

8

B.
f p
114

%
p
Ob.

p

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

stel le, fu don na so la e im bel le quel la, che gli at ter rì, che gli at ter

CO.

8

B.

PARTE SECONDA 251
120

%
f
Ob.

f

Cor.

f

%
f

Vn.

f

Vla

f

GIU.
rì.

Lo di al gran

CO.

8

B.

f
124

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

Di o, che op pres se gli em pi ne mi ci

Lo di al gran Di o, che op pres se gli em pi ne mi ci
CO.

8
Lo di al gran Di o, che op pres se gli em pi ne

Lo di al gran Di o, che op pres se gli em pi ne
B.

PARTE SECONDA 253
128

Ob. %

Cor.

%
Vn.

Vla

GIU.

suo i, che com bat té per

suo i, che com bat té per
CO.

8
mi ci suo i, che com bat té per

mi ci suo i, che com bat té per

B.
132

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

no i, che tri on fò, che tri on fò co

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 255

137

Ob. %

Corni in D. a 2.

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

sì.

sì.
CO.

8
sì.

sì.

B.
141
Allegro

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

So lo di tan te squa dre veg ga si il du ce e stin to, veg ga si il du ce e

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 257
146

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

stin to; sciol ta è Be tu lia, sciol ta è Be

CO. stin to; sciol ta è Be tu lia, sciol ta è Be

8

B.

150

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

tu lia, o gni ne mi co è vin to,

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 259
155

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

o gni ne mi co è vin to, è vin to.

CO.

8


B.
161

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

Al ma, i ne mi ci re i che t’in si di an la

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 261

166

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

lu ce i vi zi son, ma la su per bia è il du

CO.

8


B.
172

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

ce. Spe gni la, spe gni la, e spen to in le i tut to il se gua ce

CO.

8


B.
PARTE SECONDA 263
178

Ob. %

Cor.

Vn. %

Vla

GIU.

stuo lo, tut to il se gua ce stuo lo, mie te rai mil le pal me a un col po so

CO. stuo lo, tut to il se gua ce stuo lo, mie te rai mil le pal me a un col po so

8


B.
184

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

lo, mie te ra i mil le pal me a un col po so lo, a un col po

CO.

8

B.

PARTE SECONDA 265

190

Ob. %

Cor.

%

Vn.

Vla

GIU.

so lo.

so lo.
CO.

8
so lo.

so lo.

B.
Éditionsǀ ǀ Copyright © 2018 Nicolas Sceaux, Les Talens Lyriques – Christophe Rousset.
Nicolasǀ ǀ Sheet music from http://nicolas.sceaux.free.fr typeset using LilyPond on 2018-11-16.
Sceauxǀ ǀ Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 License — free to download, distribute, modify and perform.

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TABLE DES MATIÈRES

Delle miserie nostre AMITAL

Colpevoli egualmente. Ad un estremo (Entrano Carmi ed Achior.)

Tanto del suo poter? Fa che s'apran le porte: uscir degg'io.

Esser non ponno Queste prime cagioni i nostri dèi?

ACHIOR O cede o s'accostuma. Il nostro stato

[p. 162] ARIA GIUDITTA

ACHIOR Sul sanguigno terren; balzar mi sento

re i ma l’ab bia no da te.

re i ma l’ab bia no da te.

Qual fra’ vi ven ti

6

OZIA CABRI AMITAL

2-10 Aria. Amital: Con troppa rea viltà

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Delle miserie nostre AMITAL

Colpevoli egualmente. Ad un estremo (Entrano Carmi ed Achior.)

Tanto del suo poter? Fa che s'apran le porte: uscir degg'io.

Esser non ponno Queste prime cagioni i nostri dèi?

ACHIOR O cede o s'accostuma. Il nostro stato

[p. 162] ARIA GIUDITTA

ACHIOR Sul sanguigno terren; balzar mi sento

 



  

 

 



        

re i ma l’ab bia no da te.

   

        

re i ma l’ab bia no da te.

   

Qual fra’ vi ven ti

6  

  

     

 OZIA CABRI AMITAL

2-10 Aria. Amital: Con troppa rea viltà





 







 

 

 

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6

OZIA CABRI AMITAL