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- qualche imprecisione
Laboratorio di Fisica 1
Esperienza N. 1B
Gruppo 10
Alberto Di Teresa
Emanuele Gallo
Alessandra Montalbano
9.11.2020
Universita' di Palermo
A. A. 2020/2021
Indice
1 Scopo dell’esperimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2 Strumenti utilizzati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
3 Descrizione del procedimento di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
4 Dati e calcoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
5 Analisi grafica dei dati sperimentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4
6 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
7 Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
1 Scopo dell’esperimento
Lo scopo dell’esperimento è di determinare sperimentalmente il valore
di π e la sua indeterminazione.
Dato un cerchio di diametro d e circonferenza C, si definisce π il
rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il valore del diametro:
C
π= d
Il concetto di regressione
Pertanto è possibile ricavare sperimentalmente questa costante attra-
lo vedrete meglio al
verso la misurazione di circonferenza e diametro di oggetti cilindrici. secondo semestre!
Infatti si può notare che se si applica una linea di regressione alle
misurazioni ottenute, questa retta avrà una pendenza ≈ π.
2 Strumenti utilizzati
Per prendere le misure che ci hanno consentito di calcolare sperimen-
talmente il valore di π abbiamo utilizzato:
δx lettura = 0.5 mm
Assumiamo, inoltre, un errore di precisione proprio di un metro a
nastro di classe III, ovvero:
0.4
δx precisione = (0.6 + V.M.) mm (1)
1000
Dunque l’errore introdotto dallo strumento di misura è pari a:
1
3 Descrizione del procedimento di misura
Cominciamo l’esperimento effettuando misurazioni dirette della circon-
ferenza e del diametro dei vari cilindri in esame.
La misurazione del diametro dei cilindri è stata realizzata piazzando
un segmento di metro a nastro in orizzontale sulla circonferenza che
costituisce una delle due basi dei cilindri, misurando quindi la distanza
da un punto ad un altro.
La misurazione della circonferenza è stata eseguita avvolgendo il metro
a nastro attorno a ciascuno dei cilindri e misurando la lunghezza della
circonferenza.
per cui nel nostro caso, tenendo conto delle regole della propagazione
degli errori nella differenza, avremo che:
2
ovviamente l’indeterminazione del risultato) nell’appendice, in quanto
il primo metodo citato restituisce un’indeterminazione di π più piccola
rispetto a quella che otterremmo con il secondo metodo.
4 Dati e calcoli
Nella tabella sottostante sono riportati i valori misurati dei diametri
(d) e delle rispettive circonferenze dei cilindri (C):
δd = δd precisione + δd lettura
δC = δC precisione + δC lettura
Gli errori di precisione li otteniamo tramite la formula (1).
Ora sarebbe opportuno rappresentare una tabella dove riportare le
misure dei 10 cilindri con gli errori assoluti associati a quest’ultime.
3
Cilindro d (mm) δd C (mm) δC
1 26.0 1.6 84.0 1.6
2 41.0 1.6 128.0 1.6
3 58.0 1.6 187.0 1.7
4 63.0 1.6 196.0 1.7
5 67.0 1.6 210.0 1.7
6 78.0 1.6 240.0 1.7
7 80.0 1.6 247.0 1.7
8 84.0 1.6 268.0 1.7
9 109.0 1.6 342.0 1.7
10 129.0 1.6 399.0 1.8
4
Figura 1: Rappresentazione grafica dei dati sperimentali riportati nella
Tabella 2
5
Figura 2: Grafico del valore della circonferenza in funzione del diame-
tro; sono riportate anche le rette di massima e di minima pendenza,
rispettivamente la retta rossa e quella blu.
6
Ricaviamo il massimo e il minimo valore sperimentale di π tracciando
graficamente le rette di massima e minima pendenza e calcolandone i
coefficienti angolari (mediante la funzione Screen Reader, presente in
SciDAVis).
yA −yO yA
πmax = xA −xO
= xA
yB −yO yB
πmin = xB −xO
= xB
Massima pendenza:
πmax = 443
= 3.16 = 3.164 Prima si calcola l'errore e poi si
140
approssimano i valori. Bisogna portarsi
Minima pendenza: dietro qualche cifra in più!
432
πmin = 140
= 3.09 = 3.086
7
πmax −πmin
δπ = 2
= 0.035
Lo approssimiamo per eccesso, portandolo a due cifre decimali per
essere consistenti con πbest :
δπ = 0.04
Il valore di π determinato sperimentalmente è quindi:
δπ 0.04
π = πbest
= 3.13
= 0.013 o 1, 3%
6 Conclusioni
Il metodo della retta di minima e massima pendenza permette di sti-
mare un’indeterminazione nel valore di π che risulta essere molto più
piccola di quella che si otterrebbe facendo propagare gli errori stru-
mentali di d e di C.
Il valore ottenuto sperimentalmente di π è pari a π = 3, 13 ± 0, 04, ed è
una misura che si discosta dal valore teorico (che noi approssimeremo
con 3 cifre significative) di tale valore:
d = πteorico − πsperimentale = 3.14 − 3.13 = 0.01
dove d è la discrepanza, che è minore dell’errore assoluto associato
al nostro valore di π, e quindi possiamo dire che quest’ultima non è
significativa–dunque la nostra misura di π è consistente.
7 Appendice
Avremmo potuto usare il metodo basato sulla propagazione degli errori
relativi, ma questo ci avrebbe condotto ad un’indeterminazione legata
8
al risultato finale di π più grande rispetto a quella ottenuta con il me-
todo grafico.
Di seguito si riporta il metodo alternativo citato sopra.
π = C + d
Si riporta la tabella con tutti gli errori relativi associati alle misure
di d e C, con i valori di quest’ultime misure, i valori di π ricavati per
ciascun cilindro, gli errori relativi e assoluti di π per ciascun cilindro.
9
Ci sono vari modi per calcolare l’errore da associare alla misura, fra
questi vi è il cosiddetto errore relativo (π ).
Definiamo gli errori relativi di tutte le misurazioni d e C nel seguente
modo:
δdi
di = di
i = 1, ..., 10
δCi
Ci = Ci
i = 1, ..., 10
πi = di + Ci i = 1, ..., 10
π = π ± δπ = 3.14 ± 0.11
Nel secondo Modulo, vedrete meglio come effettuare un'analisi statistica di questo tipo di dati sperimentali.
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