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La Basilica di San Pietro nello Stato della Città del Vaticano è la più grande
basilica di Roma. Ha ospitato i due concili Vaticani, nonché le esequie e le
proclamazioni degli ultimi papi.
Indice
1 Storia
2 Descrizione
2.1 Caratteristiche
2.2 Dottrina
2.3 Liturgia
2.4 Culto mariano
2.5 Relazioni con altre confessioni cristiane
2.6 Risorse economiche
2.7 Critiche
3 La denominazione Chiesa cattolica
3.1 Il termine cattolico
3.2 Storia del nome Chiesa cattolica
3.3 Uso della denominazione romana
3.4 Altre Chiese cattoliche
3.5 Altre definizioni
4 Organizzazione ecclesiastica
4.1 Suddivisioni territoriali
4.2 Chiese e riti cattolici
4.3 Circoscrizioni ecclesiastiche
4.4 L'Ordine sacro
4.5 Il papa
4.6 Vita consacrata
4.7 Movimenti e associazioni
5 Diffusione nel mondo
5.1 Numero di appartenenti
5.2 Tendenze
5.3 Chiesa cattolica per continente
6 Note
7 Bibliografia
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Storia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del
cristianesimo.
Se si pone attenzione soprattutto agli svolgimenti delle istituzioni civili in
Europa, e alle relazioni della Chiesa con esse, allora si distinguono
convenzionalmente 4 fasi della storia della Chiesa:
Storia del cristianesimo in età antica: dalla nascita con Gesù Cristo, fino al
sorgere del Sacro Romano Impero con Carlo Magno (I-VIII secolo);
Storia del cristianesimo in età medievale (dall'VIII al XV secolo): da Carlo Magno
fino alla nascita delle monarchie nazionali nel XIV-XV secolo (soprattutto Francia
e Spagna);
Storia del cristianesimo in età moderna (secoli XV-XVIII): è l'epoca dei grandi
concili del XV e XVI secolo, della rottura dell'unità religiosa dell'Europa
occidentale, con la nascita del movimento luterano; il periodo termina con la
Rivoluzione francese.
Storia del cristianesimo in età contemporanea dalla Rivoluzione francese ai nostri
giorni;
Descrizione
Caratteristiche
« Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e
del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho
comandato. » ( Mt 28,19-20, su laparola.net.)
La sua diffusione fu rapida e continua in numerose aree dell'Impero romano, anche
se venne riconosciuta come lecita solo nel IV secolo con l'editto di Milano di
Costantino I. La sua capacità di conversione fu dovuta anche al fatto di voler
manifestare la propria religione non come una credenza associata esclusivamente a
un particolare popolo (quale era ad esempio quella ebraica), ma di presentarsi come
ecclesia, comunità di credenti aperta a tutti, indipendentemente dall'appartenenza
di ognuno. Espressione di una "religione universale", il suo insegnamento, tramite
cui si fece interprete della legge morale naturale, fu ed è indirizzato, oltre le
divisioni di classe, di razza, di genere[15] e di nazione, a tutti gli uomini[16].
La Chiesa cattolica esiste in forma attuale nella Chiesa retta dal vescovo di Roma,
il papa, e da tutti i vescovi in comunione con lui; insegna che «il popolo di Dio
restando uno e unico si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli» e per
questo la «Chiesa cattolica [...] tende a ricapitolare tutta l'umanità [...] in
Cristo capo nell'unità del suo Spirito.»[17]
Dottrina
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Dottrina
della Chiesa cattolica, Trinità (cristianesimo) e Redenzione (religione).
Una moderna sintesi di tutta la dottrina cattolica può essere trovata nel
Catechismo della Chiesa cattolica, la cui ultima versione è stata redatta nel 1992
sotto papa Giovanni Paolo II da una commissione con a capo il cardinale Joseph
Ratzinger, dal 2005 papa Benedetto XVI. Nel 2005 è stato pubblicato il Compendio
del Catechismo, con la formula a domande e risposte per una più agile comprensione.
La fede cattolica è condensata nel simbolo apostolico che riassume le principali
verità del suo credo.
Liturgia
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Sacramento e
Liturgia delle ore.
La celebrazione eucaristica
Nel 2007 papa Benedetto XVI legiferò[19] che per la messa ci sono due usi del rito
romano: quello del Messale romano promulgato da Paolo VI ("espressione ordinaria"
del rito) e quello dell'edizione di Giovanni XXIII del Messale romano promulgato da
Pio V ("espressione straordinaria" dello stesso rito). Nel 2021 papa Francesco
legiferò invece che del rito romano esiste una sola espressione: "I libri liturgici
promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai
decreti del Concilio Vaticano II, sono l'unica espressione della lex orandi del
Rito Romano".[20]
Culto mariano
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Mariologia.
La Madonna, che è vista spesso come immagine stessa della Chiesa che in sé
custodisce Gesù[21]
La Chiesa cattolica è stata anche il primo e più vasto centro di culto verso Maria,
la Madre di Gesù. Il culto di Maria è presente nella liturgia della Chiesa fin
dalle origini, sia come oggetto di venerazione in sé stesso, sia come elemento
potentissimo di intercessione presso Gesù Cristo. Oltre a ciò, Maria è vista anche
come modello di imitazione.[22]
Dal punto di vista storico, la sua opera di mediazione tra l'umanità e Cristo si
spiega con l'investitura che ricevette da Gesù sulla croce, quando venne "donata"
agli uomini per farli sentire più vicini a Lui. Soprattutto dopo l'ascensione di
Gesù, Maria rimase il punto di riferimento per la comunità dei credenti appena
sorta, preservandone l'unità di fronte alle nuove sfide e alle potenziali discordie
che caratterizzarono la primissima era cristiana. Il culto verso la Beata Vergine
andò poi aumentando fino a quando si arrivò a una notevole diffusione dopo il
concilio di Efeso (431), che la riconobbe ufficialmente come "Madre di Dio"
(Theotókos).
Il dialogo ha mostrato che benché la separazione sia avvenuta molti secoli fa, le
differenze nella dottrina concernono più spesso formule e riti che elementi
sostanziali.
La differenza tra le due Chiese ruota intorno a questioni antiche quali la disputa
sulla legittimità dell'espressione «Madre di Dio» o di «Madre di Cristo» riguardo a
Maria che emerse nel concilio di Efeso nel 431. Mentre la tradizione della Chiesa
cattolica utilizza entrambe le espressioni, la Chiesa assira si riferisce a Maria
come «Madre di Cristo nostro Dio e Salvatore». La dichiarazione enuncia che
entrambe le chiese riconoscono la natura sia umana sia divina di Gesù e che
«Entrambi riconosciamo la legittimità e correttezza di queste espressioni della
stessa fede e rispettiamo le preferenze di ciascuna Chiesa nella sua vita
liturgica».
Martin Lutero, il teologo tedesco che diede inizio allo scisma protestante
Sussistono differenze molto maggiori con le dottrine delle Chiese riformate, che i
cattolici ritengono avere rotto con la tradizione del passato mentre esse, per
parte loro, ritengono Roma aver rotto con gli insegnamenti degli apostoli, per come
si ricavano dal Nuovo Testamento. Tuttavia anche con queste Chiese il dialogo è
cominciato almeno dal Concilio Vaticano II, mentre alcune differenze sono andate
attenuandosi con la semplificazione del rito della Messa, la diffusione della
Bibbia, la comune ricerca storica.
Risorse economiche
Occorre distinguere tra lo Stato della Città del Vaticano e le singole Chiese
locali, i cui vescovi sono normalmente organizzati nei sinodi delle Chiese
Orientali, nelle Conferenze episcopali di rito latino e in simili organismi.
Lo Stato della Città del Vaticano è amministrato dalla Prefettura per gli Affari
Economici, che si occupa della gestione finanziaria dello Stato sovrano più piccolo
al mondo.
L'Obolo di San Pietro, costituito dalle elemosine offerte al papa dai fedeli in
tutto il mondo: nel 2013 il gettito è stato di 78 milioni di dollari.[25]
Gli incassi dei Musei Vaticani (circa 4 milioni di visitatori all'anno).
I profitti realizzati dall'Istituto per le opere di religione (IOR), istituto
bancario incaricato di investire il patrimonio della Santa Sede.
Le Conferenze episcopali nazionali gestiscono autonomamente il bilancio della
Chiesa nei vari Paesi, raccogliendo le offerte dei fedeli e, in alcuni Paesi,
godendo di finanziamenti dallo Stato. In Italia, in base al Concordato del 1984,
ogni cittadino può scegliere di versare l'8 per mille dell'IRPEF alla Conferenza
Episcopale Italiana (più di un miliardo di Euro nel 2016)[26] o ad altre
confessioni religiose che hanno concluso con lo Stato Intese che prevedano questa
forma di finanziamento.[27][28].
Il contributo dell'8 per mille non serve a finanziare lo Stato Vaticano, ma viene
impiegato per il sostentamento del clero e per spese di culto e caritative della
Conferenza Episcopale Italiana, di cui si disponde di un rendiconto e della
ripartizione.[29] Inoltre sono attualmente previste dalle normative fiscali
agevolazioni (come l'esenzione ICI, l'abbattimento del 50% dell'IRES, agevolazioni
IRAP) per le istituzioni religiose, ospedaliere, educative, tra cui anche quelle
dipendenti dalla Chiesa cattolica. Inoltre vi sono particolari situazioni di
beneficio dovute all'extraterritorialità di alcuni beni del Vaticano. Molti tra i
ricavi della Santa Sede vengono elargiti alle popolazioni bisognose di aiuto
attraverso il Pontificio consiglio "Cor Unum"[30].
Critiche
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Critiche alla
Chiesa cattolica.
Nel corso dei secoli alla Chiesa cattolica sono state mosse accuse di vario tipo,
sia dal punto di vista religioso sia politico[34]. Nei primi secoli del
cristianesimo, le accuse erano provenienti dagli ambienti popolari della religione
tradizionale greco-romana, di infanticidio e incesto; nel Medioevo, provenienti da
gruppi pauperistici, di avere abbandonato l'opzione di Gesù in favore dei poveri;
con il protestantesimo, di avere pervertito le pure dottrine dei tempi antichi e
della Bibbia (centro dell'attività dei riformatori); con l'illuminismo e il
positivismo ci furono accuse di oscurantismo, cioè di voler ostacolare il trionfo
della ragione prima e della scienza poi, esemplificato in istituzioni e episodi
come l'inquisizione, il processo a Galileo Galilei e a Giordano Bruno. Il comunista
russo Trotsky, citando il liberale inglese Lloyd George, definì la Chiesa romana
come "la centrale elettrica del conservatorismo". La Chiesa cattolica è stata
accusata, anche dai nazisti, di essere un'organizzazione omosessuale[35],
soprattutto per quanto riguarda la vita monastica; mentre dalla seconda metà del XX
secolo fra le accuse più comuni sono da ricordare quelle relative alla storia del
rapporto con l'ebraismo, l'omofobia e il maschilismo nelle istituzioni cattoliche.
Papa Giovanni Paolo II ha riconosciuto pubblicamente che ci sono stati membri sia
tra i fedeli laici sia tra il clero (inclusi vescovi e papi) che si sono macchiati
di colpe e ha invocato il perdono di Dio e degli uomini per i peccati «dei figli e
delle figlie della Chiesa», sia riguardo alle azioni sia alle omissioni. Il 12
luglio 2008, in occasione del viaggio apostolico in Australia, a chi gli domandava
se si sarebbe scusato, Benedetto XVI ha risposto[37]:
«faremo tutto il possibile per chiarire qual è l'insegnamento della Chiesa e per
aiutare nell'educazione, nella preparazione al sacerdozio, nell'informazione e
faremo tutto il possibile per guarire e riconciliare le vittime. Penso che questo
sia il senso fondamentale del "chiedere scusa". Penso che sia meglio e più
importante il contenuto della formula e penso che il contenuto debba spiegare in
cosa il nostro comportamento è stato carente, che cosa dobbiamo fare in questo
momento, in che modo prevenire e come guarire e riconciliare.»
Il termine cattolico
Tre sono i significati principali del termine "cattolico": etimologico,
confessionale, teologico.
Agostino d'Ippona
Anticamente per Chiesa cattolica si intendevano tutti i cristiani la cui dottrina
era considerata ortodossa; Agostino d'Ippona scrisse nel 397 riguardo ad alcune
Chiese che considerava eretiche[40]:
«[...] lo stesso nome di Cattolica, che, non senza un motivo, solo questa Chiesa ha
ottenuto in mezzo a numerosissime eresie, per cui, benché tutti gli eretici
vogliano dirsi cattolici, tuttavia se uno domanda a qualche straniero dove si
riunisca la Cattolica, nessuno degli eretici ha l'ardire di mostrare la sua
basilica o la sua casa.»
Cupola della Basilica di San Pietro, uno dei simboli della Chiesa di Roma
Recentemente si è pure diffuso l'anglicismo Chiesa cattolica romana, derivato
dall'inglese Roman Catholic Church. Questa denominazione aveva originariamente un
significato polemico ed era intesa come un ossimoro dichiarante la limitazione
geografica alla pretesa di universalità della Chiesa cattolica, oltre che essere
analoga alla denominazione geografica di alcune chiese di stato protestanti. In
realtà il termine vi risulta sottostimato, poiché la Chiesa cattolica romana è
formata dalla Chiesa di Roma insieme a tutte le chiese particolari, orientali e
occidentali.
Robert Crowley, anglicano, nel suo libro A Deliberat Answere, pubblicato nel 1588,
pur adottando in preferenza termini quali «cattolici romisti» o «cattolici
papisti», scrisse anche al riguardo: «who wander with the Romane Catholiques in the
uncertayne hypathes of Popish devises» (p. 86).
Altri scritti simili risalenti al periodo poco successivo alla riforma protestante
mostrano come termini quali «romano» fossero usati indifferentemente insieme a
«papista» da parte di protestanti che rifiutavano l'uso del termine «cattolico» per
definire i soli cristiani che riconoscevano l'autorità del papa.
Altre definizioni
Per indicare l'uno o l'altro aspetto della propria dottrina, la Chiesa cattolica dà
di sé stessa anche altre definizioni, non esaustive, come ad esempio gli
appellativi Corpo mistico di Cristo, Popolo di Dio, Sacramento universale di
salvezza (cf. Catechismo della Chiesa cattolica, 748-810).
Organizzazione ecclesiastica
Suddivisioni territoriali
La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi battezzati, e da un punto di vista
territoriale è suddivisa in sedi chiamate diocesi nella Chiesa latina ed eparchie
nelle Chiese orientali.
Alla fine del 2011 il numero delle circoscrizioni ecclesiastiche era di 2.966
(Annuario Pontificio del 2012).[44] Alle diocesi si affiancano altre forme di
chiesa particolare come le prelature (sia territoriali sia personali) gli
ordinariati o le amministrazioni apostoliche.
Il patriarca Elias Boutros Hoayek e i vescovi della Chiesa maronita riuniti a Roma,
1906
La Chiesa cattolica è costituita dalla comunione di diverse Chiese sui iuris
(distinte per forme di culto liturgico e pietà popolare, disciplina sacramentale e
canonica, terminologia e tradizione teologica):
Chiesa latina, che comprende al suo interno sia il rito romano sia quello
ambrosiano e altri riti, ed è la chiesa in cui il papa svolgeva anche la funzione
patriarcale.
Chiesa cattolica armena;
Chiesa cattolica caldea e siro-malabarese;
Chiesa cattolica copta ed etiope
Chiesa Cattolica Greco-Melkita;
Chiesa cattolica maronita;
Chiesa cattolica sira e siro-malankarese;
Chiese greco-cattoliche:
albanese;
bielorussa;
bulgara;
croata;
greca;
italo-albanese[45];
macedone;
rumena;
russa;
rutena;
serba;
slovacca;
ucraina;
ungherese;
Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento
mutuo di corpi ecclesiali distinti, la Chiesa cattolica si considera un'unica
chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, in quanto «realtà
ontologicamente e temporalmente preesistente a ogni chiesa individuale
particolare».[46]
può riferirsi a una diocesi, che nel Decreto sulla pastorale dei vescovi Christus
Dominus viene descritta come: «una porzione del popolo di Dio affidata alle cure
pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo
pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e
dell'eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera
la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica»;[47]
oppure a una chiesa sui iuris che si differenzia per una maggiore autonomia come
riconosciuto dal concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali
Orientalium Ecclesiarum[48] che riconosce le chiese o riti particolari.
Circoscrizioni ecclesiastiche
Vi sono le seguenti circoscrizioni ecclesiastiche:
Diacono, collabora con il vescovo e con i presbiteri nella modalità del servizio.
Questi ordini (insieme, in passato, agli ordini minori) costituiscono nel complesso
il clero;
Ai tre gradi dell'ordine sacro corrispondono diversi munera ossia poteri quanto
alla celebrazione, alla potestà di governo e all'annuncio del Vangelo.
Il papa
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Papa, Primato
di Pietro e Primato papale.
Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo
alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio
vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il
sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei
Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non
prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei Cieli, e tutto ciò
che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla
terra sarà sciolto nei cieli».
Nel secondo episodio invece Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Simone di
Giovanni, mi ami?», e ogni volta alla sua risposta affermativa replica: «Pasci le
mie pecorelle.»
Tali passi sono interpretati dalla Chiesa cattolica nel senso forte di un primato
di insegnamento e giurisdizione su tutta la Chiesa, e sono anche interpretati a
fondamento della dottrina del primato papale. Essendo stato Pietro il primo vescovo
della Chiesa di Roma, il suo primato si trasmette al suo successore nella stessa
sede, quindi al vescovo di Roma.
Il ruolo del papa è andato crescendo nel II millennio, fino a raggiungere il suo
apice nel XIX secolo con la dichiarazione sull'infallibilità papale del Concilio
Vaticano I.
La procedura per l'elezione del papa e la nomina dei vescovi ha subito numerosi
cambiamenti nel corso dei secoli: dal basso medioevo (Viterbo, 1271), il papa viene
eletto in conclave dai cardinali, i Principi della Chiesa; a lui compete invece di
nominare direttamente i membri del clero di gerarchia più elevata di rito latino, a
partire dai vescovi (normalmente dopo consultazione con gli altri prelati). Nelle
Chiese cattoliche orientali i vescovi vengono nominati dai rispettivi patriarchi,
secondo gli usi locali.
Il papa è assistito nei suoi compiti dai cardinali. Tutti i membri della gerarchia
ecclesiastica rispondono a lui e alla Curia romana nel suo insieme. Ogni papa
continua il suo servizio fino alla morte (ciò valeva anche per gli altri vescovi
fino al pontificato di Paolo VI[53]) o rinuncia (che è avvenuta otto volte, con i
papi Clemente, Ponziano, Silverio, Benedetto IX, Gregorio VI, Celestino V, Gregorio
XII e Benedetto XVI).
Il papa risiede attualmente nella Città del Vaticano, un piccolo Stato indipendente
situato nel centro di Roma, del quale egli è monarca assoluto, e riconosciuto dalla
maggioranza della diplomazia internazionale come ambito di sovranità della Santa
Sede.
Vita consacrata
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Ordine
religioso cattolico.
Suora in clausura
Nel corso dei secoli si sono sviluppate esperienze comunitarie al di fuori della
diocesi, chiamati ordini religiosi, soprattutto configurate in monachesimo, ordini
mendicanti fino alla nascita della prima congregazione religiosa che diventeranno
via via le nuove realtà comunitarie della chiesa.
Dal IV secolo in poi si ha la nascita dei vari ordini religiosi così divisi:
passionisti, salesiani, mariani, missionarie della carità, suore del Buon Pastore
Le due realtà degli ordini e delle congregazioni religiose si differenziano per
l'emissione dei voti: per i primi essa avviene in forma solenne, per i secondi in
forma semplice; formalmente non ci sono differenze rilevanti.
Movimenti e associazioni
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Associazioni
e movimenti cattolici.
Nel XX secolo ha preso avvio il fenomeno dei movimenti ecclesiali: questi sono
associazioni di fedeli ispirate da un carisma particolare e che si organizzano
autonomamente dalla normale gerarchia (vescovi e parroci). La differenza fra i
movimenti e le associazioni è che queste ultime non sono organizzate autonomamente
dalla gerarchia (come invece avviene per i movimenti), ma collaborano con essa in
modo integrato e coordinato, partecipando attivamente in pressoché tutti i momenti
della vita parrocchiale e diocesana.
Numero di appartenenti
L'Annuario pontificio del 2017, basato sui dati forniti dalle diocesi cattoliche,
testimonia che appartengono alla Chiesa cattolica oltre 1.285.000.000 persone[54],
e rappresentano il 17,7% della popolazione mondiale. Il dato non include i
cattolici in Cina e in alcuni altri paesi in cui sussistono ostacoli a contatti
regolari con Roma. I Cattolici costituiscono più della metà dei 2,4 miliardi di
cristiani nel mondo. Secondo la legge canonica sono considerati membri tutti coloro
che sono stati battezzati o ricevuti all'interno della Chiesa cattolica avendo
fatto una professione di fede, esclusi coloro che hanno formalmente rinunciato a
essere membri[55][56]. Il numero dei battezzati non corrisponde necessariamente al
numero dei fedeli praticanti, specialmente per quel che riguarda i paesi
occidentali, maggiormente soggetti alla secolarizzazione rispetto agli altri.
Tendenze
Esaminando la situazione per singolo continente, il 2015 evidenzia la crescita
robusta dei cattolici in Africa. In Asia e in America la crescita è consistente.
Diversa la situazione in Europa e Oceania dove la percentuale dei fedeli in
rapporto alla popolazione è costante. Il numero dei cattolici rispetto alla
popolazione totale è molto differente tra i Continenti. In America il numero di
fedeli della Chiesa Cattolica rappresenta il 63,7% della popolazione totale, in
Europa il 39,9%, in Oceania il 26,4%, in Africa il 19,4%, in Asia il 3,2%.
(Nostra aetate, 2)
Cfr. anche Paolo VI Ecclesiam suam 67.
^ (ES) Congregazione per la dottrina e per la dottrina della fede, Respuestas a
algunas preguntas acerca de ciertos aspectos de la doctrina sobre la Iglesia, su
vatican.va, 29 giugno 2007. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato il 12
luglio 2007).. Non è disponibile la traduzione del documento in altre lingue.
^ José Rico Pavés, Comentarios al Documento de la Congregación para la Doctrina de
la Fe, «Subsistit in Ecclesia Catholica (LG 8). Precisiones sobre la eclesiología
del Concilio Vaticano II», su almudi.org, Madrid, 2007. URL consultato il 17
gennaio 2017 (archiviato il 18 gennaio 2017).
^ Fernando Ocáriz, Iglesia de Cristo, Iglesia Católica e Iglesias que no están en
plena comunión con la Iglesia Católica, su Romana.org, n. 41, 1º dicembre 2005, p.
348. URL consultato il 17 gennaio 2017 (archiviato il 18 gennaio 2017).
^ Dichiarazione "Dominus Iesus" circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù
Cristo e della Chiesa, su vatican.va. URL consultato il 29 marzo 2019 (archiviato
il 21 febbraio 2002)., n. 16 e note 54 e 56
^ Dati stimati al 2007. (EN) World, in The World Factbook, CIA. URL consultato il
29 giugno 2010 (archiviato il 5 gennaio 2010).
^ Gv 21,17, su laparola.net.
^ J. Comby, Per leggere la storia della Chiesa, Edizioni Borla, Torino 1989
^ A tal proposito lo storico del Cristianesimo Giovanni Filoramo evidenzia come il
ruolo religioso della donna emerga fin dal Medioevo quando
«grazie all'imporsi del culto di Maria, si è giunti a riconoscere, ad esempio nel
campo della mistica, il ruolo centrale delle donne. L'anacoreta Giuliana di Norwich
parla di "maternità di Dio", sottolineando la dimensione divina della misericordia,
e di Cristo come madre, che col sangue nutre i fedeli. Il suo pensiero è stato
ripreso e approfondito dalla recente teologia femminista.»
(IT)
«Non c'è più giudeo né greco, non c'è più schiavo né libero, non c'è più uomo né
donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù»