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ARCHITETTURA MODERNA
-
con una presentazione di Giovanni Klaus Koenig
.
-o
Vincent Scully, Jr.
ARCHI1ETIURA MODERNA
con una presentazione
di
Giovan ni Klaus Kocnig
jl Jaca Book Il
1i1olo originale
Modem Archilenurc
l'hc Architecture of Dcmocrucy
traduttore
Mario Carpo
<01961
George Braziller lnc.• New York
rutti i dintti riscrvou
© 1985
l:.cli&orinlc Jaca Book spa, Milnno
edizione itali11oo
novembre 1985
ARO{ITETIURA MODERNA
Prefazione L9
Prefazione all'edizione riveduta 21
Capitolo primo
Frammemazione e cominuità 23
Capitolo secondo
Ordine e atto 55
Capitolo terzo
Dodici anni dopo: l'età dell'il'onia 81
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Giovanni Klaus Koenig
Per giudicare della bontà deJ libro di Vincent cu lly jr. basti
os ervare cosa ha fauo il suo aurore: per la esta edizione deJ 1974 (e
adesso siamo all'undicesin1a ) è stato sufficiente aggiungervi un terzo
capitolo, inrirolaro "Dodici anni dopo: J•erà dell'ironia". E confessa-
re all'inizio che "il tono eroico con cui si concludeva il precedente
capitolo era as oluramenre sincero; ma, forse proprio per questo,
3\'e\'3 già LO ~é ti germe della propria e:,tinzionc"
C'è chi ha avuro il essamorro, nonché chi ha avuto il
Viernam-as ai peggio-e lo cully nora amaramente rurra "la serie
di a urdità e di crimini che sj sono su sel!uiri neJ corso di questi
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Giovanni K.laus Kocnig
lO
La sfortuna critica italiana eli Scully
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Giovanni Klaus Koenig
per Philip Johnson, il cui Lincoln Cemer ed alrre sue opere "stavano
pericolo ameme cominciando a somigliare sempre più aJ museo
dell 'arre redesca a Monaco che alla Corte dJ giusdzia di Chandi-
garh" Paragonarlo a Troost può sembrare atroce, ma solo per chi
ignora i giovanili ardori del bd Filippo per il nazismo e la sua
archirerrura.
V1sta l'1mpasu dell'ultimo razionalisrno, ramo valeva prendere
un'nlrra strada. Ed è qui che l'astro di Louis Kahn, naro Beaux- Arts
e re taro nell 'ombra per quar~m~anni, espio e con una forza che per
quindici anni ha illuminato runo il mondo. Il funzionalismo di Kahn
derivava dall'aver capiro che esso non è nemico della monumenta-
lirà, come credevano i razionalisti, accecati daJ loro odio per le
Accademie di Belle Arti. Chi potrebbe dire che il Colosseo non era
funzionale, cd il Teatro di Marcello addirirrura polifunzionale?
Kahn fu senza dubbio l'ultimo Maescro dell 'architettura moder-
na (e Mario Bona il suo posrremo seguace), dopodiché iJ diluvio.
Owero l'era pose-moderna, che Scully si guarda dal teorizzare; ed
ha ragione, poiché nel presente tornado volano assieme i più dispa-
rati pezzi di archirenura, dal riduttivismo posr-Wuminista di Aldo
Ross1 alJ'ederrismo di Portoghesi e 1foore, dal neobarocco di Bofil
al po tamico di Quaroni.
La definizione di cully-siamo nell'età dell'~roma--che pona in
primo piano Bob Venturi, e non i F1ve, è riduniva, ma convinceme.
Anche perché nell'approccio puro-,~ibilisra, così come lo è nell 'ap-
proccio musicale (che è restaro, per cosl dire, puro-se,mb1lista)
l'ironia, se esiste, è immediatameme percenibilc: un pezzo di Lucia-
no Berio annoia difficilmeme proprio per questo.
È interessante notare come la grande mostra di disegni di
archircrrura, inauguratasi a Francofone, si sia poi spostata o Parigi
in forma ridotta, ma molto più convincente. Il confronto fra i due
diversi cataloghi è istruttivo: quello tedesco era seriosissimo, inver-
samente propo rzionale alla poca serietà della scelta; mentre quelJo
francese, interamente rifatto da François Burck.hardt (transfuga
dalJ'mz berlinese, e chiamato a dirigere il CCI al Centro Pompidou)
aveva un titOlo che diceva già ruuo: Souveaux pla1sirs d'arcbttecture.
l saggi dijenks e Chaslin sono scritti in chiave sculliana; ma affinché
fos ero coerenti e tornassero i conti con lt: opere mo trace, cm rara
operata quella selezione che Ungers a r ranco forte non aveva voluto
fare. E la chiave della scelta era appunto quell'ironia che oggi non
può disgiungersi dal piacere, fondamento di quell'" edonismo reaga-
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La sfortuna critica italiana di Scully
u
QWJndo il '>UO penstero ha mgg.JUnlU (,!Ut:SU !Jmlll, OribeJie rifiuta la
d t' initJ per accettare e condh·tdeR" la lona ed iJ desuno dJ tu tu gL
uomam :-..ot cqtlicremo ftac:J . la terra (et.lele. ti penstero rru~ale ed
audace, l':wonc: luoda e consape\ 1>lc: c: lo generosn,j dclJ'uomo che
r
CUpl!tCC: ln questo momento quando ClJSCUnO da nOI deve prepa·
rnR" una trcccao per il suo arco. e raprendcrc: la )Ull banaglla per
nconqua tore. all'interno della toria, e mal~r11do In tona, caò che
gin possiede. e per poter nuovamente racco~l ic:re le estli messa dea
campa, c il breve amor~ dJ quesu tema ·m questo momento e un
uomo che nas~. e noa dobbiamo dime.nucare lu no~trn eto, ed a no m
furon adolescenu. L'arco SJ paega. 1 suoi l~na a torcono ~dJ' Jttimo
ddJa suprem.1 ten,aooe. scoccbem nell'aria, dnua \ 'C:rso il uo bersa·
gl•o una frecCia libera e.d inìJe)sibile
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Architettura moderna
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PREFAZIONE All'EDIZJO~L fU VEDUTA
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Architettura moderna
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Capimlo pnmo
FRAMME TAZIO TE E CO TI UITÀ
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Architettura moderna
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Framrncmazione e continuità
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Frammentazione e continuità
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Archirerrura moderna
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Frammentazione e continuità
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Frammentazione e continuità
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Frammentazione e ronunu ità
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Architettura moderna
arco, come gli archi di Piranesi (fig. 3). nasce direttamente da terra.
La fona espre iva rcsrimoniara dalle compo izioni di Richardson
offriva ai suoi seguaci immaginj originali di nuove, orrimi uche
sicurezze, che si basavano su rre cardini fondamentali: la «conti-
nuità» , la «permanenza», la possibilità di e primere un aneggiamen·
LO eroico attraverso forme architettoniche. Turre erre quesre carnt·
rcrisriche sono eloquentemente rappresentate nell'edihcto det gran·
di magazzini Mar hall field. costruito da Richard ·on a Chicago fra
il 1885 e il 1887 (fig. 28). n blocco si presenta a prima vista con la
massiccia autorità di un palazzo del Rinascimento naliano; ma i suoi
archi, deformati cd allungati in verticale, sono interrotti dai marca-
piano, che corrono lic::vemente arretrati rispcno al piano deiJa fac-
ciata, in modo che l'incera superficie sembra quasi dilatarsi per In
pressione dei vasti spazi aperti e orizzomaJj che si intuiscono all'in-
terno.
Louis ullivan, parlando di questo edificio, ne e\'Ocò le caratteri-
stiche in termini antropocentrici: <<Quando guardare quesro edifi-
cio, guardate un uomo: un uomo che cammina :,u due gambe invece
che su quanro. un uomo con muscoli[ ...] che vive e respira [ ... ]; in
un mondo di lnvole piccolezze, un uomo [ ... ])) 1 • Sullivan stes o,
negli anni deiJa sua maturità creariva, si ispirò 0\'ente ai caratteri di
questo edilìcio. Nei uoi magazzini \'(lalker, del l 8-89 (fig. 29 ),
ullivan fece salire gli archi fino aJ piano attico, c retrocesse uherior-
mente i marcapiano, trasformando La superficie e tema in un intrec-
cio di membrane tridimensionali. ed e\litando co ì il tipico effeuo.
grafico e lineare, dello «schermo reso». In seguito, neJ Wainwright
Building dd 1890-9 1, il suo primo grande grauacielo, dove le parti
murarie non sono che il rivestimento di uno cheletro strunurale in
acciaio, Su llivan abbandona gli archi di Richard on, raddoppia i
pilastri verticali, e inserisce l'intero reticolo di pila tri e di orizzonta-
menti aWinterno della cornice formata dalla ba e, tlall'attico c dagli
angoli (fig. 30). Bisogna osservare che la struuura portante è distri-
buita su pilru,rri alterni, e che, conseguememenre, metà dei pilastri
di facciata non ha aJcuna funzione stacica: ullivan intendeva quindi
deliberatamente ouolineare la verricalità, e la densità plastica della
facciata, C\'irando qualsiasi espressione del caraneri tico imerco-
lumnio «srrunuraJe», su cui rutti gJj altri archireui della cuoia di
Chicago, con le loro «finestre di Chicago», i tavano concentrando
(fig. 31). Le intenzioni di ullivan erano più complesse, più «umani-
stiche>>: la forma chè doveva <<seguire» la funzione non era per lui
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Frammentazione e conrinuità
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F rammenrazione e conùnuilà
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Frammentazione e continuità
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Frammentazione e conrinuità
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Architettura moderna
der Rohe qudJo di aver portato una fresca vemacn di ordine intellet-
tUale, insieme ad un nuovo metodo compol>itivo complctamemc
integrato. La ua pnma ispirazione classicista poré così svilupparsi
compiutamente nel progetto per l'Illinois lnsutuu: of Technology,
dO\•e turri gli edifici sono dbpo:.LÌ U un' unica grande pianaforma,
scandita da una emplice griglia modulare che defmisce nello ste so
rempo i pieni e i \'UOti, e dove ciò che rimane del principio di
<<continuità» nasce e si sviluppa spomancameme dalla disposizione
simmetrica degli spazi cemrali ltìgg. 93, 9~ . 95 ). In un animo la
tradizionale osses!)IOne onoceme ca nei confronri del movimento
viene come esorcizzata, e messa da parre. Ora è l'altro grande
modello che entra in gioco: è il paesaggio urbano del Rinascimento,
con le sue prospettive fisse, e i suoi sisremi moduluri; dove Lutti gli
edifici vengo ridoni a semplici. elementari volumi cubici. E, come
conseguenza di questo processo, le superfici murarie, che preceden-
remcme erano ridorre aJ semplice rango di elementari componenti
geometriche, utilizzare unicamente per la definizione delle caratteri-
stiche spaziali degli ambienti, possono ora acqUisire una nuova
imponanza come ingrediemi fondamentali della progenazione ar-
chitettonica: il classico scheletro srrurrumle, ora compoMo da mem -
brarure d 'acciaio con interposti pannelli di ramponamemo in marro-
ni a vista , ridivema così l'oggeno eli un elaborato e raffinato studio
compositivo. ln questo senso si può forse dire che l'opera di Mie
abbia contribuito a sottrarre l'archircrrura moderna all'ambiente
indefinito della strada e della periferia, per trasponarne nuovamen-
te le forme, in veste nobilitara, nel cuore e nel cemro stesso delle
città e delle metropoli 1 • Sia in lnghiherra che nt:gli tari Uniti si
riconobbero ben presto le matrici fondamenralmcmc umanistiche e
rinascimentali di questo nuovo ordine compositivo (fig. 9~ ) ; men -
tre, si noti, La cultura architenonica del Rinascimcnro era sempre
stata oggeuo del più profondo disprezzo sia da parte di Gropiu!) che
da pane di Wright, come conseguenza di alcune bislacche implica-
zioni sociologiche derivate dalle teorie e dall'ideologia del Gothtc
Revn:ol. Questo riferimento a modelli classiciSti è ancora più eviden-
te nel caso dell'edificio della scuola econdaria di J lunsramon , in
l nghilrerra, costruito da Perer e Alison Smithson negli anni
1951 -53 (fig. 96). Qui la lezione miesiana è evideme sia nella
disposizione dell'impianto planivolumerrico che nello studio dei
denagli; ma inoltre, per esplicita ammissione dello !)t~ o mit:hson ,
la composizione generale dell'in:.ieme fu anche influenzata daJJe tesi
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Ordine e ano
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Ordine e acro
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umana non embra più. come nelle astrane campo iz1001 miesiane.
l'e tensione arbitraria dell'aspirazione ad una platonica ed irrag-
giung1h1le perfez1one: ma. al contrario. assume un asperto p1ù etero-
clito, realistico, razionale--e. in un ceno enso, p1ù umolame.
attivo e olenne. La sequenza ropologica della Strutrura, interrotta
aiJ'estemo dai grupp1 venicali delle mensole a baho. esprime nel
compie o un rigido ordine imellerruaJe, menrre le torri, rivestire in
mattoni a visw-un ·egno architettonico essenziale, semplice ed
energico, che non si potrebbe rrovare in nessuna opera di
Aalto-rnc:chiudono le scale e gli impianti di ventilazione dci labo·
rmori. Le loro masse verticali richiamano l'affascinante, compatto e
frastag liato profilo di certe città medievali, come an Gimignnno,
che Kahn amava non meno di AaiLO; ma, nello stesso tempo, sono
anche esattamente «ciò che l'edificio richiede»: specificamente, col-
lcgamcmi verticali ed aerazione. Il metodo composilivo seguito do
Kahn per i suoi laboratori medici, metodo basato u principi neJlo
srcsso tempo trutturali ed organici, è forse più vicino al \'<1right del
Larkin Buildmg (fìgg. 38, 391; ma, in con&omo. Kahn evita l'enfa i
,,•rightiana ·ulJ'involucro murario. ed anche i suoi euforici incastri
paziali. Al contrario, in questo caso, come in altri edif1ci uccessivi
non ancora completati, i proge::rci di Kahn insistono -ullu consapevo-
lezza del riconoscimento di un ambieme che è nello tes o tempo
Ol!genivo, crudameme realistico-ed eroico. È un ambiente in cui
glt scienziati anziché dominare. \·eogono cominuameme, mi terio a-
meme e globalmente fidati. e messi alla prova. Gli edifici di Kahn
risultano dall'attento, revereme accostamento di pani monumemali
separare; pesantemente e quasi faticosamente collegate fra di loro.
Questo procedimemo elimina le facili e sciolte, nuide compo izioni
basate sia sui principi della <(continuità>> spaziaJc, che su i canoni
progcrruali del nuovo classicismo; e questo metodo è oggi guardata
con favore da molti architetti comemporanei, che lo considerano
uno dei più validi, creativi ed «oggettivi~> sviluppi deUa cultura
architettonica contemporanea. Il movimento inglese deno «brutali-
smo>>, panicolarmeme come ci è tesùmoniaro dall 'opera di mirh-
son. ci offre un 'indicazione significativa di ralt: tendenza: prima
inOuenzato da ~li~. poi da Aalro, sembra ora aver trovato in Kahn
il propno più ,.aJido referente. Le opere di Jame . urhng e di Colin
\~'ilson . pur panecipando a questi sviluppi. embrano più diretta-
memc mOucnzate da alcuni dci più recenli edifici in béton bmt e
manont a vt ta di Le Corbusier : ma l'arri\·ira di Le Corbusier è
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Ordine e arro
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suo progetto per palazzo dei Soviet, del 1931, è una delle più
interes anti concreUz.zaz..ioni dei primi due eli questi tre obiettivi.
L'organismo architettonico lacera completamente iJ proprio involu-
cro murano, e la struttura è come animata da forze e movimenti
apparememenre contraStanti (fig. U8). Al di son o della scala monu-
menraJe della grande srruttura portante, formata da un arco gigante,
travi inclinate, e soffitti sospesi, si muove anche una srrunura mino-
re, un' intera foresta eli colonne in scala ridotta; e Le Corbusier cerca
di unificare queste masse sparpagliare riunendolc in una sorta eli
immagine antropomorfica: quasi i lineamenti di un corpo umano,
con una resta, due spalle, la vira ed i fiaochj, che emergono curiosa-
mente, con i profili esotici di una scuhura africana, quando si
guarda il modello dall'alto (fig. 129). Queste figure che appaiono
all'improwiso richiamano inOuenze surrealisriche--surrealismo cw,
del resto, l'arrivirà pittorica eli Le Corbusier in quegli anni era molto
vicina. Ad esempio, iJ suo modello per il Centrosoyuz di Mosca
(1928-35), visto dall'alto, evoca chiaramente l'immagine di un de-
mone, o di un folletto surrealista (fig. 130). Punroppo. è serino
nella natura delle cose che l'architettura sia costretta a rimanere, di
regola, un 'arte essenzialmente non fìgurariva: le sue espressioni
possono sovente essere evocative; ma difficilmente possono essere
rappresentative. Così, Le Corbusjer fu costretto ad abbandonare
l'uso eli immagini propriamente pittoriche; ma non per questo
rinunciò alle intenzioni figurative che lo avevano mosso. Ed è a
questo punto che si comincia anche a riscontrare un rinnovato
interesse di Le Corbusier per la «pesantezza)) strutturale. Nella sua
piccola Casa per week-end del 1935 Le Corbusier impiegò delle
coperture a volta in cemento armato, che erano appoggiate su
robuste travi , pure in cemento, a loro volta sostenute sia da colonne,
che da solidi e comparci serri murari (fig. 131 ). T ca ratteri dello
spazio, coperto a volta e parzialmente illuminato dall'alto; e insieme
il «peso» plastico della struttura, rompevano decisamente con la
tradizione delle bianche scatole rettangolari dell' lntemolionol Style,
e inauguravano una strada che avrebbe infine portato agli edifici
lecorbusiani degli anni Cinquanta, con le loro robuste masse mura-
ne in manone a vista e héton brut, come si vedono ad esempio nella
Casa Jaoul eli euilly (fìgg. 132, 133 J e nella Villa Sarabhai di
Ahmedabad. G li architravi, brutalmente sovradimensionati, sono
così spessi che i muri eli mattoni possono disporsi irregolarmente aJ
di sono e al di sopra degli orizzontamenti, so\rrapponendo libera-
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umana. c che tah•olta le sono osrili; ma che per not, come per 1
Grect. rimangono un dato di farro. Questo è ciò che Le Corbusier
'!tembra ,·oler pnnc1palmenre dimostrare nel suo convento di La
Toureue, eh~. ancorato saldamente al fianco della coUina, racchiude
al uo interno uno srreno corcile egnato daJJa presenza di arcani
simboli geometrici, e solleva le celle dei monaci alte sull'orizzonte
(fig. 1-43). In quesro modo le forme del paC!»aggto narurale ~umo·
no rilevanza, e dignità, ben maggiori di quelle che rivesLivano nelle
composizioni d"impianto wrightiano, dove le linee dello scenario
nnruraJe, echeggiate e riprese dalle forme architerroniche, venivano,
per così dire. assorbire dall' impiamo compositivo generale; e, per-
dendo qu:dsiasi autonoma valenza espres!)iva, venivano coinvolte
nel movimento ptrpetuo della caduca emozione e percezione uma-
na . Ora invece il paesaggio è, in un cerro sen o, abbandonato a se
stesso, come la co tante misura, e l'invariabi le termine d i paragone,
ddl'arro umano; con cui l'azione umana cosramememe si scontra, e
si confronta. Le Corbusier avrebbe forse affrontato più specifica-
mente questi temi neJ suo progeno per r. Dié, che non venne
accertato; e questa relazione &a atto e paesaggio è per l'appunto il
fulcro compositivo delle sue arruali reaJizzazioni a Chandigarh. A
Chandigarh la pianta generale deJla cirrà, a differenza deJ primo
progetto di ~layer e \X'hinlesey, ispirato ai modeJJi romantico-
naruralistici della cirrà-giardino. si prc!Senta come una sorta ili fusio-
ne fra schemi classico-romantici e romamico-naruralisùct. La dispo-
sizione dei quartieri è determinata da rigide forme regolari e qua-
drare. ma gli isolati sono collegati fra di loro da arce verdi di forma
mo sa ed irregolart!: in questo modo si otùcne una combinazione di
ordine e di liberrà compositiva, e \•iene raggiunta una sime i umraria
che, più che strenamcnre «classicislica», si può in quesro caso
definjre veramente «clas~ica~~ . A nord si rrova Ja vn m spianam che
è delìnita dagli edifici che fanno parre deJ complesso del campido-
glio, e si stagliano contro il profùo dellt! pendici dell'Himalaya che si
vedono sullo sfondo (fig. 1 ~-4 ). In questo gruppo si trovano edifici
ispirari a due di\'ersi arreggiamemi progetruali: in alcuni di essi sono
predominanti le valenze spaziaJi; in altri quelle volumetrichc e
scuhoree. Gli edifici deJ egrerariaro e della Cone di Giu tizia !)ono
e senzialmente «solidi definirori di spazio>>, come stoot della Grecia
dassica-ma. oltre a questo. sono anche atLi\'C pre e.nze plastiche e
scultoree; memre, ancora come in un 'agorà greca, gli edifici minori
si dispongono nei wuori». cioè nello spazto dcfinico e strutturaro
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Capitolo terLo
DODICI ANNI DOPO:
L'ETÀ DELL'IRQ IA
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Dodici anni dopo: l'età dell'ironia
suoi predeces art della prima età vinoriana · (fig. 20). Non de\•e
sorprendere, quindi, che nel decennio trascorso dopo la sua costru-
ztone, quest'edificio sia sano considerato, a tono o a ragtone. come
una pecie di simbolo di un atteggiamento eccessivamente compeu-
Livo nei confronti degli uomini e delle cose. enza arrivare a tanto, è
comunque innegabile che tale opera abbia, se non altro, comribuno
a denunciare alcune delle limitazioni programmatiche implicite ne-
gli te si principi dell'archirerrura «scultorea» o, come st è deftruta
nel precedente capitolo, «spazialmeme attiva•~; lorse solo Le Corbu-
sier in persona sarebbe stato in grado di imprimere ad un edificio un
simile grado di espressività figurale senza nello stesso tempo com-
promen crne gravemente i requ isiti fu nzionali e spaziali.
Tmorno al l 965, comunque, questo atteggiamento <<aggressivo))
era ormai evidentemente entrato in una fase più brutale, e nello
stesso tempo più ufficiale e burocratica: come è testimoniaro dalla
guerra del Viernam, e, per altro verso, dai metodi e dai risuJtaLÌ di
quei piani di risanamemo urbanistico che passano, globalmente,
sorto iJ nome di American RedeveJopmem. TI progeuo d.t un centro
per uffici governativi proposto nel1966 per la città di New l laven
(fig. 15-H. fra l'altro proprio nelle vicinanze dell'Art and Architectu-
re Building di Rudolph, a\'rebbe trasformato nello stesso tempo le
forme concrete, ed i principi compositivi. della Cone di Giu!lttzia dt
Le Corbuster a Chandigarh in una gelida e \'Uota immagine di sterile
potenza, creando un altro di quei <Nuoci scenari delle psicosi•> che
Norman Mailer aveva già denunciato in un suo serino del 1963 ... In
effeni, tutu questi edifici-come ad esempio il Lincoln Cemer, che
risale a qucgJi stessi anni-stavano pericolosamente cominciando ad
assomigliare sempre più al Museo dell'Arte tedesca del 1938 l fig.
152), c sempre meno alla Corre di G iustizia di Chandigarh. Ancora
peggio, tutte le realizzazioni più ufficiali c più mon umcnrali dcUa
cosiddeua arch itellura «moderna>> hanno assumo negli ultimi anni,
negli tati Uniti, un carattere ed un'impronta inconfondibi lmeme
totalitaria. La J ohnson Library di Auscin, Te.xas, e il progeno per il
Museo l lirschom a \\"ashingron, ne ono esempi di raggelame
eloquenza. Le matrici archirenoniche di queste opere sono non solo
vecchie, ed anacronistiche, ma anche, in un ceno emo, pericolose e
ini rre.
Lo stesso fenomeno si ripete io campo urbanisuco, sopranuno a
partire da quando \"CISO la fine degli anni Cinquanra, si cominciaro-
no a realizzare i primt grandi progeni di risanamemo delle aree
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Architerrura moderna
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Archirettura moderna
del progressiVO arrerramemo dei ptani murnri. Così s1 può dire che,
nel suo complesso. l'edificio si confronti con i vari aspetti della \ ita
moderna a livc!Uo non olo funzionale, ma anche fisicamenu: «arri-
vo», scultoreo e simbolico: ed è un confronto ba nto ul consenso;
cioè sull'accenaz1one, ad esempio. dell'immagine t radizionale! del
pae aggio urbano, o deUe tecniche edilizie più diffuse! e più comuni.
Questo arteggiamemo si pone in apeno contrasto con gran parte! dd
purismo dottrinario del mm~imemo moderno, sia in campo archircr-
tonico che in campo urbanjsrico: in campo urbani ·tico. rifiutando il
metodo ideali:.tico e razionalistico della lahula rasa su cui SI erano
fondali i programmi di risanamento metropoliLano deU'American
Rcdcvelopmem; in campo ard1irertonico, ahbandonando ad èsem -
pio le litaniche agonie strunurali deUo stesso neobruLalismo (lìgg.
132, 136) (( on c'è quasi niente ili male nello scenario e nel
pae:,aggio tradizionale di una qualsiasi rrada urbana» ha scritto
Venturi nel suo fondamentale Complesntà e CO!rlraddidone. pubbli-
cato negli u A nel 1966 . Affermazioni come queste cambiano neUo
ste so rempo il presente è il pa · ato. Come avviene ovcmc, nuove
ceorie ed ideologie nate dalle contingenze dell'azione presente lìni-
scono necess::~riamente per indurci a riprendere in esame anche vari
a. petti dell'espenenza passata che erano slatl, precedentemente, dd
tuno negletti. Cosi, ad esempio, ndla prima edizione dd mio libro
mi ero soffcrmaro abba UUlZa a lungo sui grattacieli di LoU1s ·uUi-
van (l:ìgg. 30, 32), almeno in parre perché quegli edifici :,i potevano
con iderare come protoùpi dell'opera succe ~iva di Le Corbusier e
di Mies (Ugg. 100, 101, U-t. 135); ed avevo invece trascura
to-prohabilmeme non solo per mancanza di spazio-qualsiasi
riferimento alle opere minori in muraLura dello stesso ullivan,
principaJmeme piccole banche rurali per villaggi e ciuadine, dove le
forme tradizionali e vernacolari dell'edilizia in maHoni a vist:l vt!ni-
vano conservare, e anche nobiùtate, enza nessuna innovazione
rivoluzionaria·· (fig. 161 ). Sia nelle opere di Venturi che in queJJe di
ullivan, il basamento solleva la facciata sopra l'altezza delle amo-
mobili; mentre le tipiche «finte facciate» deUa trndizione americana,
o il loro equivalente in re:nnini moderni. vengono sfrutlate per
inserire un smgolo elemento monumemale neUo sviluppo deJ fronre
stradale, cioè nel contesto specifico di uno scorcio detem1inato di
paesaggio urbano.
ulla scia di questo rmnovato interesse per ù paesaggio urbano
tradiztonale, c per quesro nuovo genere di immagini «semiologi-
88
Dodica anni dopo: l'età ddl'ironiJ
90
Dodici anni dopo: l'età dell'ironia
91
Archirerrura moderna
92
Dodici anni dopo: l'età dell'ironia
93
Architettura moderna
96
Dodio anni dopo: l'età dell'ironin
98
Dodici anni dopo: l'età dell'ironia
99
Architeuura moderna
100
Dodici anni dopo: l'età dell'ironia
101
Architettura moderna
102
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-l Su fohn So:mc, Interno ddLa B~nk ol EngùnJ, \'eu:hlo ulllllO dc1 \ll\1dcnd1, Lùntlr:a l l .H.
5. fohn Pa.xloo, Ct)~1al Pàluu:. wg;t llcrio~ lde.wptt".t, Lundra ~~~l
i ,\lax Ber , lahrhundenhallc. Brcsbm 19JJ.
?. Pier Lu111i '\crvi c A \'ttdlu7.7i Paluuc:no dello pon Rom.a J<)Ji.
IO. Cbudc '\teolo~, l..cJoux , l'tatro dt Bo.mc;un. r.q>prcscntUIOnc Il rwan c R~cu. l..u torre dci "-mu
~imbohca dd!J .tLa per pctt4t\>h, l i7~-tH . IJnctstoncdJJ 1 \'olumc delle Atrlli/Ulllt!I
o/tltl.tm, l umlra li611
18. l Ltrwdl l l;uuilton llvrt<>. C...bJ Juhn!>On. Lo:. An~clo, Caliiurnila 19-19.
19 Lt."' von 1\lc:ruc, \' .tlh~tll.a. fùu:.bun.J 18 30 -12
2-1 John \ ujlU\IU.~ Roeblm~. 11 JXlntc: w Brouklyn N~ York l 67 '} ~t.Jmp.t contc:mporanc:J.
16 l Imi) llohson RJ~.:hanlwn , ' .,.. lo !Ùllon, Cambrid1:c.•\La.~s.-u:hu..•cm
. lst\2 ).
2b l t~"ru) l lobson Rìch:ardson, ,\llall.u7Jm ,\larsh:all F!dd. Olica.x• lllmot' l , ;
29. Ad.lcr c 'lulll\".tn• •\1~ W:tllu:r, Chkutto.
Illino•~ JSBS-89
50 Adlcr c Sulll\Jn. WamwnghL Buildlnt:. \1 u'uis. 31 0 Il. BumhJm c l W' Roo1, Rd1.mcc Buildm~.
,\Ji,,ouri l 90·91 Ch•c.•go. UHnoi~ 1890-9-l
32 Adler c ' ulll\•un. Guarnncy BuiiJmg. Buffalo. ~cw Yurk 1~9~.
• 3. Lo u ulli\'An, C.rrilndl m.tl!l.uztnl C:.an.on, Pane .md Scott. Ch1c.q;o Uhnois l 9'). J9QJ
35. BtU\:C Pnc:c, Ciba Kcns. Tuxcdo Park 'c:\l" York 1885-86
--
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45 \'actor Hona, ~llii'On du Pcuplc:, Bru~c:ll~ l 96-99 \edut;t -k>. \'~,con clbepna di paO\·rc, .mc: mmoaca,
JdJ lludnonum 1600·1500 a L
'-lì. J\ntomo Gau(lt, USJ ,\hla, B<lm:llon.a l 5-10
4
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ddL l.tl<.ll.ltu ~:un le Hm 1 ùdk ";.1lt:
62 Funk llu}J \Vnl!ln. L1N1 \X':arJ \X'illitti, llt_ghLmJ Park, Illinois 1')()().2
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N.\'. lYbl 63. o.lnllllllll al.aJdha 1%0 63
162 \hchd dt:" Klcrk Quamere ronrwto JJIIJ ~ILW re• t ~Cf\'J.tl pubblici da
1\m rcrd.am 191 . \'t'dura ddl'ufiJCJO pu,uJc c di un blucctl Ja upp.lnilmcnu
164 Robcn \ emun, con tC\·en benour Tom Pen c lknbc: ~ou 81'0\\·n, <.:enrro ci\'ico pc:r
Thousand 0Jk) CJiilomia 1969 Oa~o cL conroi'!.O
16S. LonJlln Umnt} l..ountll, tJu.arucre dr
ROC"h.Jmflll'n Rtthmund P.trk, l.A'Odru 195•1
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1#6 ~1dnik0\", Casa dci indaoni dci la\·oratori urbani. ,\lusca 1927
17~. Kenro Ta~. Centro rer romumOWlmt \'ama-
n:Wn. Ko u. Gll!pponc 1966
Q,l] momento che alcune mJrcazJOnt bihlio~nliÌcht! "ttnO !tl:l 'lUI~ fornile nt:J
te 10. an questa noiJ ~• prcndcr.mno an o.tme ~olo le pru 1mponanu op~ di
,·.uuncre ~c:n~ro~lc:, rel.niH· ,,j prindpali penodJ o alle principali tendenze Jcll'ar·
chi1enura moderna. A qu~te opere nmando moltre il leuorl.' f>cr uhem1ri e più
~pcciflchc mJiCUJom brhhograllchc Lo !>tudicl più JciLI!!Ii.un ~ull'archilenura
drii'Otto<:ento t'dd \u\ t'(ento è li11U condono do1 llenn -Ru....d lluchcock La
sua pnma opera. ,\ lodt·m ;lrch/lc-clurc', Ro"1a1111asm anJ Rn,rlct,ralmn ~~"\\ ' ork
1929. puu ~!!>Sere con~idcmta come al pnmo tèJll•llÌ\·o di "btclllULitmc: "tono~r.U1c11
ddl'.trchnc::num mudema li ~uo saggio successt\'O. senno m collnborazaone t'On
Pha!Jp Johnson tn occru.tonc dt:IJ'rmponante mo~tra che '' tenne: ul ~lu~um ol
\luc.lem Art di '-e\\ York e c.k-dacmo !>pecilìcu.mc:ntc all'arclmc:nura europei
deglt anni \'cmt. da cua vengono auemameme analizzati 1 pnnc1pali sviluppi,
Introducendo tra l ahro per hJ pnma volta tl terrrunc.:.. Jnlor 0~1 d'1mpic:go
corrente, dJ • tìlc imcm.uionalc• (7h~ lnt~nti11WnoJI ~1\ lf .lrdnlt·dtlf~ smu
19:?2. Ne\\ York 19321 li fonunato manuale dJ James ~laudc RlcharJs. tln
lntroductton IO ,\lodan tlrchttecturt· llarmondswonh 19-tO ltr Il lntmJuz.mnr
,,// .Jrcbttellura moJc.,t.J, d curn d1 Mnriu Drudi Gnmbtllo ed Ennc:o Crispold1,
Cuppdli, &lognn 1960), non 1 c.liscosrs, nelle sue linee generali, dnll'unposHIZIO
ne da fondo dci due 1~ti da l litchcock di cw si è appena detto-impo:.tuzillllt: cui
:.i sono pcmhro Jttcnuu numcro,i Jltrt manuali. anche piu rcccmcmc:ntc Bi~gna
qu1 moltrc: :.ègn••hm: .akunc 'IUCC~'IIH! pubblicazioni di l Htchcock. tro cw 1 suoi
fondamentali te:.u su Rlchardsoo e \\nghL la sun .m.ilist Ù<:J prmc1p1 comp(Nll\'i
dell'art.hncuum viuon11na della mcu ddi'Onocento rl:ar(\· VtdonJn lr,·htt,.turc
m Bnt.Jm i':~\1: l Javcn c l.ondnt 1954. 2 voli , c. tnJÙlc, il suo recente \'olume.
pubb!Jcaro ne• Pd1can Books. che SJ presenta come un \ero c proprio Libro di
te:.to. imetico e compren51\CI ull'archatcnura dei due: uhim1 \é:etlll -lrchtterltlfe
Nm~tunlb ;md ltunlt~th (.mlunts Hnnnondswonh e Balumora 1958 ltr. iL
lì~
Archirenura moderna
,-
Architettura moderna
17
~OTE
squ.:, Londrn IIJ1ì: c: D Pakhcr. Tb.: ~<'"C)' Sr.-lt'. lb()() to IHU londr..1 194;
,,..,
Archirerrura mod erna
Quesu svtlupp1. ed Il loro rappono tanto con ti •Quecn Anne- 11181~ dJ Richard
~orman hau• che con tl rnm1 / coloniaJe amenano, vengono affrontali m pan1colare neJ
m1o sajljlio Thr Shm1.lr Sttlt Arr:hiunural Th«Jn and DwJn /rom Rtchardrn11 /Q thr j
Un~ms oj \Vr11,ht Ncw llaven 19~5
l l
Note
•• Lows Sulliviln JVmkrgJrltn Chats, m'Cduto od 1918, ~cv.· York 19~7. pp 29·30
Georfrey ~~~ . Tht Ardut«<urr o/ Hwmrrrùm A Stu.:l} '" th~ l {tJJOfl o/ T1Jit NC'\Io
York 191~ sp« pp 210.2~7 tr it L'otrdntt'lltmt JdJ'U,wtm'1To, a cura ili EJem Croce.
Dedalo hbri. 8.tn 1978. )ptt pp 167-189). Iud.uione a questo stesso punto, \'c:dl anche
il m10 &nJcolo l..out Sulln"3n s Arclnt«hmll Ormmrm1, 11 Bm/Sott Cont'('T11tnl llu"T.Jmst
Datl,n m tht A,c- of Foru, m •Pcrspect.t. The Vale Archneaural Joum.tl•, 5 1959 pp
73-80
" Come nello 0011 Kcnt. Lu U'llltazione esamuva ddlu pwmil ad :s~i incrocanu c deUe
esperienze che la precedono si trovn nel mio saggio Frani: Uoyd \flrt1,ht, New York 1960,
pp. 17 18. fì11g 5. 18, 20, 21, 22, e nota 21 (tr it frank UO)·d \Yirtght, a C\lnl di C
Salma8JO. Il IIJ!I!iRtore. Milano 1961)
» VcdJ Fnmk Lluyd Wnglu, An JluJohwgraphy, ev,1 York 19~3 pp l 39·150 ltr 11 In
t l arrhllt'llura, a cura dJ Bruno Oddera, Mondadon, fi.Wano 19551 Vedi anche ti mJO
FranJ. Ucr.,.J U?rtR.ht eu pp 17-18. per le anaJogte con b dc:tnOCrw.a ili mns.a
" Gsedson souoUnea com~ b piuUlll cubim e gli ulum1 n,lupp1 deU'archittttut•
europea che ad ~ s1 ispllll\'a. fossero basat:J m •IDUI CODCC710nc spazulc dJ\ crs.a• tL
queJb V.~li.UU; COnCCZJOnc che qdJ chmnt e.spaDO-U:mpo• Cfr 5p..~~ Tt,~ .,J
Arthu«tuu, al p J48 e pp J6ì-82 rr. id. al ) È difùale aetttan: tamo b dctìnaionc
che la dislinz.ionc in se: P1owo e Braque proceda-mo ad un. lrammemaz~one dei solidi
per ncompom: 1 plllJU che ne nsuh.avano m una rdaziooe spa.zi.1lc: Ciin.unaca CSJUamcrue
qudJo che Wnght sava fa<:t!ndo nqh m::sq anna 1906-l-1 1 In rcalt.ì l" plllUN cub~>ta c
p1u vtruu il1l opera w \X'nght che a qucl1t dc:gli archnetu europa dqtla .mna Oaea r
Vcnu--cornc damostrcremo an sc:gwto. D'titnt pane, la formula $paZIO·tcmpo. tn fis1ca,
amplaca velocno cali che, m dfc:tu, tutn gli oggeni si fanno ~ettO unico-come Mqer
haparo ha rilevato nelle ue conferenze AJ ronrnuio sia i cubisu che \\"'nph1 llptUellDVù·
no gla oggem, ma ne racomponevllDo 1frummc:rui. È curio)() nolllrc come l'malotr•-' con lo
•$pll%ÌO·lcmpu•, per qwuuo, comunque, molto imprec~. potrebbe pau1101110 ndnwarsa oiJc:
linee, 111nuosc cd amnlcrroltc, dell'Art Nouut!au--di cui pare si dirà in CRUÌto: Art Nouuau
rome Giedlon, nonosumtc Il suo debole per Hona, considera rome un •mo\•lmcmo di
reazione• di imponilnza relorivameme, minore. Cfr al , p. 2J1 (tr. h. u/ l
,, Cfr S.T Madscn. Th~ Sourus of Ari NOUIIt!JIIJ, o~lo c NCY.' York 1956 ul rappono
m questo antrccoo celtico c l'omamenumone di SuiJMtn, vedi ù mao a meolo, CII iliO allo
nota 19, fijl.ll. 2 5 8 IO. È p11t1c:ol.umem:e sitmtfìam-o al fatto che .famcs )o\~he,
nell'opera cnata all'1ruz1o da quma pnma pane, pono avanti ì principi di Crammcnlll2ione
c conunuat• p1u dJ ch1unq~ ahi"'--tlfermas.se di a\'cr studw.o le mli11Aturc del Boo of
1&1/s c da
aver dcm:ato da esse: ù proprio schema compo JU\'0 o Cuna \'Olta m Ftrtrtl'f.<Z'IJ
Wakt, p 1221 \'ICI:\'l:I"SS cRtchmond Ellmann, jtmJes }0\C'r ~C'\Io' York 19,9, pp 55 -59),
l' )
Archirenura moderna
Clr al m1o FMtl· UuyJ \\nght t'J Tb~ llltmtùltona/5t\lt, ìn •An \/1!\\'h t 111, mlll7.0
195-1, J'll" l2 \~Il ••mchc •An Nt!\1~. Lnl. settembre: 1954, l'lP -!8-19 11n~;he ti m1o l wt;•
/lovJ W'rtJl,ht dJ, l'P 23-24, 16 27 ltr. IL CII.)
Clr Rruno ZC\'1, PocllòJ tldl Archtutturil Nt!OplasttOI, Milano 19~3
... Grupaus e 1 ~uo1 ~gu~a non banno mai ammc:sso l'olcmicri il debno del Bauhau~ nei
ronfronu cL Jc Stttl forse 1 oau.u delle gimcifioworu cfunLtOn.th• e •motali• che ~si
nvendacana alle pmrnc forme. Per questo hanno cerato cL nru.rondcre a tuu...-- c1ò che
c pìu (tfl\e, 1 se: <te- t-t.l processo p1unosro arbrrrano c ccnamenac •furmah~uro• m CUI
erano 'l4li, an ellcui. roim·olti Cfr \\"alter Gropius rh~ \ 'ru Arm/1('('/Urc .md thr
&uh11uJ, u . tntzl a cur.a di P. ~lunotl band. Ncu York e londra 1937 <.fr anche
&uh11uJ, I:Jiil :!\, a cura di llttbcrt Rl)et. Boston 1959 ul periodo nel uo wiemc:
Alfrc:d l l Barr, )r., Cubzrm 1111.! Ahstrro Art, ~luseum o( ~1ockm An. :\1!\\ York, 193b.
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J9H : c Anhur Drt"'lcr, \fm \ '.m dv RoJ.~ '\ew York 1960.
l l u~h 1-crm, l ht ,\fetropolts qf'f omomm, Nc\1' York 1929 tJt<m Pouocr m Bw/Jmt.s.
Nt.-w Yurk 1953 Pcrlmo .alcuni dci grotLJcicli prot.tcttali nei primi Jnni l'rema da RA\'mond
l lood. •moderni.. ~1lo m un ~M) più supe.dici.alc, ~no ancoro \•ioni ..1 quc&u modc:Ui il
Daily Nl!\\·s Suildintt del 1930, unn streun lastm ventenlt:, ~imilc u quelle che avrebbero
fom1nto il Hockfellcr t.cnter, pro~cmnm msieme Ad IIArmon, e nnche ti McCraw l fili
Butldmt: del 19 J l , con serie orizzoncaJj di fìnc:srrc. che si delin~1 rome uno mn a
monl{olare mmaloJ 111 11ro~doru ljimmeu:ici Tali reali.u.azioni rendono ancor pru depno d1
noaa 1l fru llo ddla C1'CU\'Ilil d.1 George Hou·e e \\''illirun ~e nel loro Phrladdphta
.1\'lnj!~ fund !xx-1m 8UIIdmll dd 19JO.:;z. m cur la tOrre dt Q!fi'ILIO, dalle: formc:
"Cmplici»imc e-per coSJ dirc--~u1rc: q SJICOI dalla rorrc: pnnnpale-nQ!t~•au at'h
ulho-, compo~ ili pa.bl.tn 1crucali conunui c dì sola~ 1 sbalzo Ur .(.ah re~ d An• \'01
~\\'llt, 19H, p. 2H.
• ;'>.;clm1u Frani: Uu\J \'f'n'"ght al.. pp. 2S s~ · fip~ 96. 9/, 101, 10} (ar h (Il) Il mio
prtMimu hbn,, Th~ &r1b Tht' Tt'ITiplt!', .rnJ lh~ GudJ. b cw pubbllc.uiom: ( prCI'blil per il
1961 . ce-ra d1 ~muure ti rappano ddb rnlllll'2 mmo101 e Rn'Cll c:t>n la truttura dd
Note
lbt'J, pp 29·30. fìl!l.l 104 10, 127 Vedi anche piu suuo. oota 59.
Veda ti mio amrolo 'lrchcl\pt •nd Orda m &uni Amcnom Art.htl~ctz.r~. in •Art tn
Amenca•. dimnbre 19S·t pp 2~1 61.
Rudolf \X'ittkowc:r, Archllccturu! Pnncrpla m tbc Age ti/ lllll'tllntsm, Londra 1949 l tr.
11 PmiCipt Jrchtldltmta m.fl rtà dl'll'l,;man~nmo. Torino 19b41
Il ~r.macido Parclli da Milano, recentemente portato 11 termmc d.t Gao Ponti, Pier
Lutga Nerva ~ altri, ne è, owmmenrc:. l'esatto opposto, poich~ fo u~oo di pareti ponami ron
solllt a lbako, o~umcntlo co~l l'aspetto di una !>lacceuaLJJ torre di p~oam vc:nacali Cfr
•Archneaural Rcvi~ ... ~~ntLllo 1960
A ~uoto nttu.ardc., ~no pamroltrmcnte iru~ 1 tem.ui''' di Johll50n. \'olu ad
d.lborarc \'iln upa dt ~chc:rmi rol~nnau. IIUUioglu • qudh delle sUJ.Ir Jlrc(he ~pre in tJ.I
~ c da nrordare tutta u ~m• ùi CÙc:1u speoah c:K"OJV11lU da .urinc:n d.ùl'asditcaa
11runuralc: ddJo Vale: llocke,: Rinp al lTUDJensmo ambt).'UO dd pi:tno murano e deliA
finestratura ndlc Mnb.a)CJ.Ite iiJ.DCTICllnc da Q,Jo ~ londra c. :tnrora. d:tllc ala m cemento
ddl'ldlev•ild Tt:rnunal da 'C\1' York-chc: sembrano d.J\'\c:ro ,piccare ti \'Oio- alla
~lJlrafta pauuosto supg~l\·a dd suo disegno I,YQU«' per i nU<l\'1 rollt>gt's dt Yal~ Cfr
\X'illmm Il jorù~ Tht> ,\lus·lm Johnsou. m ..Architeauml forum•. cxt. }. )dtc:rnbrc
19~9. pp. 114-2}. dr .tnchc: Lou·rencc: ~<lnp. Th~ D11 ~mIl o/ EmJ Sa.mnctt, m •Archa-
lecturul Forum•. om1, l, lu~tltCI 1960 pp 9-l-IOJ. ~la :bll'l:bbc urua lt:jijlc:rena non
wmohneare La dÌStanu che: int~r~orre fm Le personalrua da questi due architeni. co~t
dtv~J. eppure, ttrt.amtntc cnuumbt dcst.mllll a eostnJlrc alcuna 1m i riù amport.ulÙ cdtCao
dei p~irni aruu. ,lohn)(m al me,~lro da se stesso. desta la mt<~tra ammir-.wonc per la '(11.1
luadata la totale manC'IInu t.l'opru ~nmcntalismo ed ti suo astrau~mo, scmpn: acrompa
fmllll da un ~uMO che: c: <c:n2'ahro qudJo dd piu spaCUiwmente arutocrauro, dd paù
ricercato c: roho J~j.tli archau:tu :uncnCllW roruemporanea ERit ha m~tunto ruuo aò cw
una nervO!>a M:mibalit.a, unlla ad una \'tvace imdùgenza e ad una mente cuhuralmc:ntc
turuua. può ponnrc E v11 pn:m rosi com'e aarinc:n. d'aJtr.a pane, cerca, con mccssamc e
~ncera dedizione:. di fofllUJrc unn forma simbolica. emplicc c comprensibile. per O!lni
proJlcllo eh~ h:~ tro le: mruu. ~o trnui 1 h.a ~u.asi l'imprbuonc che-come il \X'n~ht dcll'aii
avàllata-- Hrtnt.-n tn qu~u llllnt tlà costruendo sulla bal'C da cchtnt appena abbozzati ~i
.-upeltJ qua 1, con un po dJ ummt-rno. ti momento in cui il ~uo pruc:esso cr~U\'O avnt
'upc:rau, b (~M: del ~lea~mo letttnlrio per raggiungere percaioni piu rompaut.nlcnte
archuettonachc: c: <jmboh più e.~cnz.i.di c IDftiiL&U.
Per que<to moti\'O ti tooo fiducioso ddl'art.icolu cttlllo wpra, alt. not• J , en
camb~ato nd corso dd 19b0 quando u ban ..!rnnu;mc dd 1110\'tmento \ l mo~tm-a ormaa
com~ unmc:dìabalc reahi Ur \\"illwn H.Jordy. Tht' Form11flmaf.t' t .SA tn eArchuec·
turni Rc:nc:u,•. m.ar7o 19(>(), pp 157·65.
Come: 'Il 50 uene ndl 'amrolo at.Jto <opn nota l~
Architettura moderna
" u AA!to, cfr Frederick A. Guthcim. Alwr ILJ/to, Ncw Yoril 1960 Jocdrdce, rnohre,
ha recentemente (auo notare cbe le ulùmc prodtttioni di Aalto ltO\allO un proprio
anteccdeme ndl'archnenura d! H~o Fùcring. il CJ!Ule \'Oik opporsr alb gencrale inclina·
.aone ,.cno il t,teomemsmo astrano cd arbitrano che è powbr.le rucont....re ndl'archrteuu
na modc:nu dcglr llMI Venù La Garkau Farm. eo5truiu da llacnng pr~ Lubeca nd
1923·2-1 ncord. alcune rca:nu ralmnioni di Aal1o, come gli edifici di Vookscnniska c
J\1Ut~o tnanau In sqwto Cfr. Jurgeo Joed!dtc, Hanvrt •t G.rk4u, 1n cArchrtectU·
ral Rcvrc:v. •. maggro 1960, pp 31J·l8
l ~
Note
'
1
Le Corbu~aa !Ch.lrlcs-~uard jcannact), \'m uflc Archtl«luu, Pantu 192J, u
ingl ToturJJ • ,\'~ Archtl«<ur~. a cura di Frcdcrick Etchdb Londra 1927, pp. 17}, l
l
ltr n. \'tno u'Ar~.t a cura da Pacrfwg1 Cem e Plerluatn r--:acolan, Lon~tma~.
MiUoo 1979, p 166
l i
Archirerrura moderna
di l\ tcm~tt per la BnaZtllo~ dt U»ta dcv~ ora es5ete mcsw 1 ronfromo con le fonne dt le
Corbwicr a Chmdi~.uh dt cw q puleri m kgWtO u Br.wh.t, cfr ramo Papac:Wu,
OuJJr '\u~m~~r. :..:«:'A York 196(1, ng 7 c u'' 19 25 30. 3 , 8J .90
lbtJ 111 t \'Cro che Scott non 11\mbc appru\1110, prub.tbUmcme ne Le Corbu~tcr
ne ul.ln'2ll Gli ~d'ìct che qlh <t~•o CO$UUI, run'ahm che: alLlltt:U.3 JdJe ue opere
muc-he, q m·el.ano e-'>Cre. in fondo. dJ d~ne f!enenC'2mcrnc •Qconullll..
le l.orbwu.:r .&\eu 31Udutu .mchc g.1J aspctu non<llent'IICl delLa madwon\: medtt~r·
ranea N~IJ .a.nm \'cnu a\'cva il.llchc pubblicato. !oulla >ua mi$1.1 •l. L.~pnt Nou\'C.IU• Il
pi'O)~no di uno det 1cmph dJ \lwta dedlau a dtvmiw femminili tirlmp, ~r.alno. tfO\•a
un.a !>Ona tfj •prototipo• ~r le sue appdle ndlc c.ue dci pnc:atori di l~chta Cfr
. Penpeoa... 6, 1960, p 89 Cfr .mche Gwdo F von Knshmu. Wembcrg. Dt~ Atmtlmrm·
schtn Grundlap.m dtr Jlltttlt.m Kuml. Francofone sul Meno 1944, lipectalmentc fìt~S· 36,
37 39 Cfr infine (ocnrudt R. L~·v. Tht G.ll~ o{ Hom Londna 1948, taw 15, 16b, lig8
62a·b
Rudolph \'enne: CU)Ì a tmvans ~uetto ndl.s morsa dj quel cprecmonumo• ilmertano
dt cui si~ già parLatol\'cdl notA m n suo più rcttnlc progeuo quello per ).a Y;t)c hool
ol An .md Ardutcourc ~i ISptra ancora marufesumente ali opera dJ Le: Corbustcr, m.t
nsulrA ndlo st~ tempo piu unituio c più fone mpeno alle realllZilZIOm precedenu
come, dd relito, o~ccad\: per numero.)C altre o~. p1ù dircuamcme dem•ntc dalle Maoon~
Jaoul Per lt r:ljtÌOOI che ahbulmO CCfOliO di illustr.lte precec.Jemtmemc, e sempre ~liliO
molto diffìcile per ~li omerlc~tm padronegjllllre lo ~p.ILIO con lìducia umnnistica t trovarv1
una roliOC!ll.lonc ~n Jdìnlltl t tale ronqumn che rende Pt:ltJlOIO ancor più ruC.'\iiJIU i
ruul1>1u oucnuu da ulhvan c RJchardson, come abbtamo m prcttdc:nza nleo.'llto Dd roto
tJ rrob)ctru~ può \'C!nlre Ùlmtnllt\ molto dtiacamente W Un COnfmmO lfl Ja lltfltlbliCll
amencana e quella cumr--cttraw tli Copley c ~nolds o d1 I.:ak1ns ~ Courbet- c !<l
studto di John \lc<..oubr~· <ulla pmu.ra 11mcncmu. cL pm 1m.1 pubblic:a.Lione. sari ttnl-
mcntt uno !ltrumcnto pretlO!tO per chtanre uah rmbleml t' le quouom ad ew reJaiJ\ t .
BU<>~ mrwwtutto Ul.lltt: illcune opac d'intcrcs:.c j:encrale che non sono nommate
nelle note K~fUC!nll 62 9 c pnnctp:almente: ~nardo IX-n~·olo StortJ J<lliJrthll~llttroJ
,.,oJrm.r, Latcru, B>1n JQ6('1 topcr.a d.ù wlido 1mpmnto •J!IC:<hon~.uto• e )()CIOiogtcol. Peu:r
Coli m, ChJ'I/.1111. /cl, Jb 111 \lo.irm Arcfott«tur~ Londra 1956 llr l t l mutn olt tdrJit
Ja/ Jrd'llcllura moJmt<~, a cura d1 \lino AlamCl. Il 4v.IJ!J!IIIOI't' ~lil11no 19i} opera dal
l~
lo te
Temll gin dì~cu~~ nd mio articolo tlrtamJ Arrhllt"CJurc Bm/Jm~ )',~ Umumf\• m
•Archnectuntl Rt:\·tc:u·•. 13, I'J()-4 pp 325-332. Punoppo questo teno cnpnolo pre5enta
\'an DI"J!Omcnu che ono lJU <>tali affrontliil ndb mlll opcr;a A "ltnnm Archllàltuc 1111J
UrbtJ,,,., Ne'\&· York 1969ur. n ArcJ.u~uur" t d11~no ,_,bfl,o uul,.tcnm u,
Jùluz,o /ro1
'(ntrJVOttt, a C\ll'1l cL ~lano ~Luucn EW.. OftìCUl2. Roou 197 11 ed 1lcurw npdi.Ztont
saranno consq~ucntc:mc::nte tnt:\·itahili. d.uo al CU":Utere ddb nutena In confronto al te<to
tlcl 1969, comunque. ono ora poç<tbth tnterpmanom ptù rompn-n<l\'e e ~enenalizuZJont
pau csteie, pnte alla pau rtcca documcnt22ione anualmente disponibile, pnncipalmcntc
per quel che ngWirda gli .swcnimcnti n~lj ultri P:~& Punroppo, :10che m questa nuo\ J
eda11one sono 51Jto t:O~trctto ... tra>curure grnn pane dell'area launo-.smcricann. d11 Cub.1
alla Terra dd Fuoco. Per qu~u argomend, rimando iJ lettore all11 recente opcna dd
coraggaoMl ilrc:hneuo ed an~pn.lnte 11r~cnùno Franchco BuiJrach 1•\c"rl Dtrc"cltllns 111 Latm
llmmrun Arthlltdllf~. 1\~ York 19691.
Or. Georgc: L Ile~ , lft;.b \ trton.ut Gothl( A StuJ\ 111 tlJJOO.ZIICJ'11Jm, Balumor.t
19ì2, pp xvm-xax 53 60 A que-sto proposito viene. m mente sopranurto l opero di
\\'tlliam Bunertidd dr Ile~ . 01•• pp. lH-124. cd .anche Po1ul Tom~n. \Vtllù•"
Bull(r/uiJ, Londra 19ì l
Per qud che ri~J,Win.à le O<>~rvuiuru di t.Lulc::r c. la rru.a replaa, cfr .. -\rchnectur.al
l·orum•. 120 .sprilc 19041. pp. 90-97 Come bo scrmo •n quell'occuaonc, penso che
\la1ler avesse fondamentalmente raJ!,ione nd denunciare alcunt .!)petti, qwntomcno •pro
tototalnari• ddl'archuc:uura moderna. GU awcrumc::ou succblii\'Ì il quelb dat..1 h.lnno,
anZJ. rafiorzato questa mu penWI>HJnc. L1tcnon cnuchc ili programma ddi'American
Ret.bdopment. a partire tW 1%6. ~• tro\'llDO nel mao o1nicolo Thc lhr~t .mJ tJ:.~ Pro·'fiJr
bj(rbo"JnRr.kttdc.pmtnltlf \n. H111m m•2'.oduc•,1711967}, pp. 171- 176.cfr.anc:heu
m•• I.•m~r ICJ lh4 [:.Juor, an •Jounu.l of me Amc:ccan ÙbÙIUte o( Pl.snncrs•• };j marzo
19681 p 129
Per un':~n.Um pau dcttJ~tata dca progcw •cat.tclwruo• Prt:\'bll daa proJlrumma
dc:li'Amcnan Rc:dC!\·dopmcnt per l..a emi wNcv.· Havcra, cfr al mao Am~nrun Archll~rlurc
.wJ UrbJ111Jm, at pp. 2'1,·25,, Per gla sviluppi dell'urbanasuca amcnc:10a nd secondo
dopo~uc:rrn, 11'1, pp 178-245 Uno studio più aggiornato ddl'urb.lllistiC3 l~:corb~lnnu ~a
trov11 in Norma Lven(()n, Chamltgarh, lkrkdey L966. cfr. :~nchc, ddlo st~ autore, Lo
C<Jrhusttr thc .\111rhmt anJ tbc Gr.~~rJ Dmgn. Ncv. York 1969
"' Per lo sviluppo dell'archttc:ttunl di l..ouis KW. la ~ua formuJOne accademia e le ~ue
teorie ~u lori'IU e progt:tto, cfr. Ll mì.a Opcn! Louu 1 !VIhn, N~· York 1962 (Opera che
dovrebbe~~ ~JOrn.ta con una documentazJone sull'uluma. splendida produz.io·
ne di Kahn nqtli anna Sc:».anta e SettAnta rr it Loms l J.,..1o,, 1 C\ll'1l cL E Cou..a. A.
,\larrolh n a~g~atorc \hlano 19631 cfr :mchcurueiarucoliu,tht FtJ,.,.,.IIjPoun •'nl'
rorJ.o/Lot•ll /Whn , in •An.httettural ForwD:Jo. 121 .180510·)CUembre 19~ 1. JlP 162-1ì0
e RaC'nl \f"urh u/ Wull IVJim. tn •Zotluc.. 17 r 196-l, pp ~ 118. dO\·e 1 tro\·illlo note c
rommc:nu llll'eccdlc:nu: mo>trll UrJaniZZIUR da Anhur Drexler ed Altn .ù 1\J~um of
~1odem An nd 1%6
l -
Architetrura moderna
~ Come ;avc:\O pl'C'\'isto nelLa poma edizxme dJ quoto hbro (cfT aap. 2), le srrurturt' tn
bilon bru1. o tn manone a faCClll vrsu, anurerimche dd co tddeno nrobrutlllismo. $OnO
dtvenllte, effertJ\•amente, una deUe principali componenti dd linguagg.io archlterromco
degli anni Sess.inta Questo fenomeno Sta forse esaurendo 1 ora, al prinapio degli anni
Satama Per il neobrutali... mo tn generale. cfr. Reyner Banham , Tht \Jt>w Brutalssm Elhtc J>.
or AcJthcltcJ, Ncv. York 1966.
• Ad ocmp10. l'op~1onamo asmmo degli .1nru Cinquanta era idC~lisrico, mentre la
Pop An der pnm1 ann1 Sc:ssanll era ironica; e da qucl momento in poi. la maggior parte dd
fenomeni amsucì e lertrnui ~no ...tati in va:ri.t mbura. tniluenzAu d;a aucggwncnu tn
qualche modo ironia Alcun1 an m [a ho dedJono a questo UJlOmento uno stud1o :~pecifico
L'tromtt cn ardnlt'duf't', m .Re\'ue d'E.qhcnque-, l~ 11962). pp 24S-25J, cfr anche
Ammcan Archii«Jurt anJ Urbamsm at , pp. 2JO ssg
Per qud che nguud11 i problemi ddlo scmiologin architettonica, d"r Alan CoJquhon,
Typolov ami Dcstgn Mcthod, in •Arena., giugno 1967, pp 11-14: ripubblicato in Charb
Jeencks, Gc:orge B•urd. MtJrtmg m Archti«turc, Ncv.• York 1970 Ln qudl'antcolo ti
problema ddla scmjologu1 arcltitertonica ~ affrontato utiliuando le comphoue catc:gone
arulitidu: ddlo strutturahYOO ili scuou franec::.c (Le\'i·SLruU»I, un approcao Forse troppo
dllborato tn confronto .U'mo pnauco dd termine che 10 propon![O m questo testo dO\~
pu •comurucwone ~moiO![IC.. m :m:huenura SI intende molto piu scmpliccment~. la
po,qbtlnil. UU.Ill ndlc forme archm:noniche, di dmotare direttamente, con b cluare:zu d1
un candlo stradale 1l propno SJ~nificato iiiUDa!iato In M~11nmt m An::hu«Jurr. at., ~
trova un'amolog1a d1 optnioru critich~ intorno aJ p1ù recenti n-1lupp1 ddla s1ruaz.tonc
mgloc. Alcuni tÙ quou ~!t!!l ...ono mri f~~Vora'Oimente commentali anche da Robcn
Vemun: cfr Robcn Vcnrun, Demse Scon Brown. tcvcn lttnour. Ltrtllll& /10m Lu
\'tg..u Cambndjte, Mass 1972 o;oprarrutto pp 88·90
Robc:n Vcntun Comp/naf) anJ Co11tr.uhdtons m Archll«ttlft, Ncv.• York 1966 ttr 11
V,.,plastti t ronlrlldJwom nt'llilrchtttl/un a cura tÙ Raffaele Gol")tu ~ Margherua Rom
PauliS. Dedalo Libri &n 19801. In questo saggio \"cntun pn:scnt.a le sue pnme reaii.ZU-
zionì, ~ delìn~ 1 pròpn pnncip1 composmvt. La \"lolcnz;J delle rea.TIODJ e ddl~ critiche
che !leSUnono all.J pubbhcaz.1one dJ quesro libro-reaz1oru ~rwt prettdcnù per ClllU\'erta e
per liVOre ndJa stono recente della cultura archnen.oruca, almeno a partire da qUllndo, nd
1923, Le Corbu 1er pubbhcò ti suo Vus une An::hurdur~no. d1 pu sé, unn testimo-
nianza dci valore innovauvo dell'opero. In particolare, Ili fmlll amenno tdcvi iva ddla
facciata ddla Guild l louse è staut oggetto dl cnuche pomrolarmeme feroci. l'impostaZto·
ne «1dealbucu• ddlo rtlosof'ia arch1rcnomca degli anm Cinquanta, ~mpliccmcnte, non
poteva 11ccerunJa Apparentemente. non era amm~ che SI potoo;cro ncav~o~.re forme
archnettomche da furwom cosl banali ~ dc:prttabili, com~ ..~d acmp1o gwardare la tdevi-
ione Al contr.uio, 1\ a.ntc:ruu di Venturi è non solo n::alaua, m;a-come molri dcna(llj ili
Le CorbLWcr--c anche almeno pzarzahnc:m:e 1romcu 'dio toso tempo. il moro bCCO.>io·
ruk ru OJJ è basat.a la compo.>J.Zione della filcciau ddl1 Guild Housc a\ e\'a boogno wun
elemento d1 coronamento Che cosa dOVC\'a ~> ~llliThl. )«<ndo mc quc:st• famo '
antenn• è pcr{euamcnte pcruncnte su d.& un punto wvisu v1suale che c:U un punto d1 VISta
icono~rafico inoltre. non f11cao aUstero delb m1.1 op1mone ~ndo cui Venturi e un
a«hitato di Lllento, con un'1mporomone enecco-perccnin1 dd tuuo uadWonal~. ad
ec~wune di una ~•~tnifìoall\il novnà e cioè che: Venruri è .>tato rup•ce dJ vedere le CO!.l"
l "
Note
co~ sono, e non come Ùo\'rcbbno essere E dal momeruo che l'·~· delle CCbC c
Spesso molto piu tiCCO C piu Ult~te dì qwlsissi loro Ipotetico •dO\'er C5~1'C•, non e
un caso che l'o~ dt \'cruun si cfutmgua per t. ma fresa ed on~naJe \'Ì\-acilà
A"tmorn Arrhu«Jurr .nJ Urb.mam. aL. pp. 126-129
Cfr. Hclcn Searintt. Etgen Hoard \Vork~m Housmg anJ lh~ AmttuJam Srhool. in
.Architectw·.. 2 119711. pp 148 l o
l..t StOrU ~c c le: SlWSuchc dJ questo periodo sono ben note dr ad es Erv. m
Schn11dt, Wtmer StaJtl.tJchtctt, VICllru-~lonaco 1968 pp 90·91 AJcum ISJX!IU dt quc:stJ
ptO[lnrnmt urbamsua si po5.50no tzià ris:contratt negli intervenu attiUtl d.ùl ammmmnwo-
ne dcrnocruu;}ru dt K•rl Luegcr. ndl'ultimo d«enoio dd secolo prcttdcn1C' Ur m
gcncralc. Fdu CLcilcc l.Jkral~ chnstbchso::;ak unJ rovaldtmokratudu 1\o..,,.,urrlllpob
111t (IJ)61 ·19J.JJ .ùrzcsteiiJ 11"'1 Brcspi~l dtr Gem~t'nd~ \T'ttn \ rtmJU 1962 ~!JI t. stona da
quQti jltandt intcr\'cnll urballbna drtc ancor essere $Cl'llu Qtalche accenno ç' tfO\.'il m
Wcmer IIC{!cmann Cm Plmmng Ho:mng. ~ew York 1936- 1938 3 voU men1rc per
l 'o~l'll da Einrach ~hm1d c Hermann Ai~ può esseTe utile la consuhazaone dd luro
stesso 'B.JutMu.ur/~ t on Wrmtr Arr:lmt!kttn !custodito presso l'archivao mtUtiCipalc dJ
\ 'imna n 6930 b1 Infine, per qud che riguarda KarJ Ehn. responsabile:, nc:glt 111101 da ptu
Intensa atuvit.l c:Jihzlll, ddla c:lire21one dell'ufficio LC.'CIUCO comunalc, dovc lavorava uno
sta(( da archucua c dt urbiiJUSu la cw orgaruzzazaonc cra per cena versa analoga 11 qudJ.a
ddl'auuale London Coumy Coundl, S:t può consultare: il suo \\'!ohnhiJtiJb,mhroJcblirttJ,
1926 36 (cu~todtto pre so lo Ste$.'10 archivio, n. J6)
" Cfr Ono Antonia Grof, Dt~ \'crg~ssent \VagntrTchul~. Vicnno 1969 Sono {tiumo allo
conclusione che negli anna imomo al 1900 siano stati \'i:'agner. Olbrich c gli alln vicnn~i
od aver ~loto una ecru in0uCIU3 !>ull'opera eli Wright. e non viCC\'C.'fU E d 'altri pone,
è anche vero che mOucnzc ddlo Shing.lc Style ameriamo dcgla IMI Ottanta ed anche
matnCI \\'Tl(lhttanc affiorano tn cene opere \'lennesi degl1 anni 1904-05 (cfr Otto Antoma
Gra( ot fìgp lOS-108 l::. talvolta sono mchc mderu.i inlluc:nu inglesi Insomma l'mtero
problema mcnterd,be dJ essen: preso in esame: con una viston~ ptu generale: c p1ù
comprc:nsJva do (cnomcru arusua che. m quegli anru.. SJ svtluppano comemporanomentc
sw due Wl dell' Atlanuco c nell'Europa arumle.
Penso wpnnruno al quaruerc Church tree1 South. eostruno dJI Mooi"C' a NC\1.·
Havcn do\·c il probl~ma compiC$Sl\'O ddt. cqualiti ambientale-~ postO m pnmo pWlO
Architettura moderna
Qu~a rcalttUZJone c Il•• qatJ aspramerue critiaw, ma non e .mrora ~UIUI op~etto dt
un adc:guaw pubbùazwnc
Emile Aillaud, Cltft pour Gngll) m •L'Oetl• 179 lnovcmb~ 1969), pp ~.2·~9. dr
unche LJ Grilndt &rn~ Gft~IT\ m •L'Architecture d'Au)Ourd'hut• 14-1 (~augno 19691,
pp 19 22; cd anche Gc:rald Gusiot·Twbot. ALun Da') u Gr.JIIdt &mt J Gn~m. ullt
J E,.,tlt AtiiJuJ Pangt 1972 La m.anOUlZ.3. dt scn-w soculì. le (';li'CJlU dc:.1 UbPQnt c l.1
lomananu dai lu~i di U\'Oro hanno comunque gr.t\'etncntc compromesso !V• ~iti
deU 'mtet\'cnto
l'Ili
Nore
Mll» 1956 L n commento all'.uullit d1 W'horf Sl tro\"ll nd m10 ameolo ,\ltn 11nJ ,\.Jtur~ m
Pw:blo Arrhrt«turc in An~tnan Indran Art Fomt .mJ Tr11Jt1um, Minneo~pol~ 19ì2. pp
H-41 Cfr anche il mio api!IO Pucblo .\tumttiltfl \'tll.lg~ DJnC(. lctt in nou 'Il i. c.ap l
Cfr m generale Barb.u·u Ro~ Gtus 0/denburt ~C\Io· York 19i0, ~. m pan1col.are,
B:ubara J l:bkdl, 0Jd 0/J~nbr.rr.. Ob;~Xt mio .\lonJI~<tart, POUJd~na 19i l pp 31 -3-1
Rc:\Tier Banham ot.. pp 191 192. B~gn~be ciwe .a quoto punto .anche l edtftCJO
della facolta cL ton;~. CU)truuo daJ.unes urlmg per l Unl\cnuo~ dt C-unbnd~e \·~ 1.1
Ime degh anru ma 11nchc qut"t'open mosm1 ìnl~m c:\1denu matrici ecblruUÌ\'ÌSli~
Ctò m.l!Jirado $OnO ddl'opinione che l'm:hitttrunJ di 'urlin11 per l'audacu ~pt~o:olo).J e
rob~Uw delle sue compoiWoru ~ per l'uso ~prqpudtato ed o tcnt;uo dc1 m.mom c del
veuu, debba essere, m gcncr.slc. co~tdcrnrn ptuuosto come l ulumil crede Jdls ~rande
tradtztone deU'architcuuro \11toriana l'<lpcrn degl1 'mithsons mo!>trn in confronto. un
1111eggiamento molto p1ù problcmmico c concenualc Quanto a1 c.:nllc.:t. l'lltllvuu d1Banhnm
continua Jd encre di grande Interesse, m!Ùgmdo qwtlchc mopponuna dl{(fC.$SIOne 1Th~
Archt/t!(/UU n/ \f!t'/1-'1 tlflpt·t~J Ellnrom!fmt. 1969 r[r, Il ArrhtUitllf.J ti'ZII)flt t prog~/11), J
cur.a dt G Pem c A Pducc.a. Clldauu, Bologrua 19701 u n A"tbt(tl/t t ltcmCJ
nel/ a:rcburl/urJ moJun.z. 11 curu dt GIO\Oinru ~loralmo. Latera Roma B.an 19i ; Lùs
Angtlts Th~ Arthtlt!Ciur~ u/ Fuur &o!,;.rts 1911
L'lsututo tcrn1co d1 Oclft costrutto da \':m dm Broek c: BJkcma ncgl1 anru 1952-~~
L open dJ quesu llfchnem mentertbbe un commtruo psu approlondno La loro duesJ
nformata d1 Na!tele Obnda., co truita od 1960. può a\'c:r mtluC1Ullto la Ch1esa d.s Rochc-
Ster dt Kahn ed anchl' alcune opere dt P~er ~Jilluci Cfr Banham ot fsgg 203-10~
Archrgwrt i: .mche t1 Ulolo cL una nVJSta. che dovrebbe m tcona C.$ ere pubbi.Jau una
\'Ohu all'anno-anche se m pru11c.1 le adenze non sono Sl'1llpre rispat.stc Cfr , dt Ptter
Cook, Archtt«turt A cllon and Pl.m Londra 1969 lu it. Archnrnuro, anone c progétto, a
CUiil dJ G Peto e A Pducct, Uldmni. Bologna 1970 c Exp~,.unt11l Archtt«tur,,
Londra 1970 Cfr anche RohtOO L.mthu. s~ Dtr«tro,. ,, En,.llsb tl,l'(htt«ltlr~ ~C\Io
York 1969
Per t1 gruppo ~leubol~ta, dr . •Ardutecrunl DesiJm•, numen pcoali ddl onobre
196-1. mii8810 1965 c l'1lllll!liO 196/ ed molrre Robin Bo\'d, ,\ eu• Drrccttom m )ap.m~u
Arrbtucturt, NC'Jo• York 1%9
Cfr. Amtmcan Archllt,turr .md UrhJmrm ot, lìgg 426, 427 Tu11.1qu~tu lìornun1di
forme Cilindriche m Amcrlc.;~ e in Giappone. mente prub.ilillmc:me ddl'inOuenzo di un
progmo non rcibzziilO cL Kahn,l.i ~oga ~lilkveb lmtd 11961·651 tfr John Jocob~U.
Tucntwb-C~nllll) Ar.hllt'tlur~ Thr .\lLJJI~ }"e.zrs 1 9~0 1965, NC\Io York 1966: e Robcn
A ~l tem. ,\t!U Dtr~ti/QnJ tn Affltnt:an ArdJJt«t~~tt ~C\Io \ urk 1%9.
Ctr. A~tt~nGJn tlrd~tl~lurè' (UIJ UrbJfllS1'fr. al , pp 22~-226.
I"J I
Architerrura moderna
nello steiSO tempo la confutu10ne. dd m10 prettdeme lavoro )ull archneuura della Greaa
dasstca. che risale. nell'tmpostazionc: e ndJ'ispiruJooe. a quqth anm che ho dcfìnno come:
gh anru dc:lla fase •«<IClJ• c:d tdeah:.ua ddl'an:buettUI'll comc:mporane. cfr rh~ E.1rlb.
th~ T~mpk. and th~ Gu.h Gr~~k 511CT~d Arr:hrt«Jur~ ' N ' llovc:n 1962, nuova edwonc
ampluua. Ncw York 1969
Su quesu aqwmc:nu vale forse b pcn:1 di nt:~rc ancora un11 volta un'o!)ervazlOne dt
levt U'D~to~ pc:ralrro C1111tO rc:cc:mcmente con tale: fr«:quc:tUll, c con r.anua mststcn-
za. cLu cmtn archttettOntCl che 10 stesso lo nomino ooo scrwa qualche CSJUZlOnc: Secondo
l..c:\1- trauss. comunque la dil.fc:reJU;J fm 1 dar pcnodJ può C$SCR: adeguatamente: dc:scntta
dal dtstocco tntc:rcono fra 1 àUOt ste5S1 maodt cb •an•ftçu• uuuunlc: c: la prettdc:nte
unpmtaLJone edtalctuca. dd petUtcro sa.rtriano dr <.14udc Le-\·•· trauss, Th~ Sat·ag~
Attnd, Chu:ago 19{'16 Clip 9, • ll.isto11 aod Dialecuc•, pp. 2-15-269 (cd. ongmale, LA p~nsi~
ram_oo~~. Panga 1962. U'Dd n Il p~mtn-o uk·JU,W, a cu111 d t Paolo Cllruso. D a88Jatore,
Milano 196-1). Cfr. mnche la pre(..-edente nota -19. In Americ-a questo cambiamento h11
indubbiamente pon1110 con 'ié 11nchc connotaZioni meno rn~ionuli c più. pc:r cosl dire,
emotive: connowtom che, tnevltabtlmerne, io tc:mo che: si muml~uno anche m questo
stesso hbro, m mantc:l'll rìn 1roppo trupan:me. TutLI\'Iil non posso fan! a meno dt cnan!, a
quc:sto propostto, lo 1plcndido ~o. dal solido unpwuo olJlll)auco, .1nchc se: d 'ispirazione:
non meno prolondamcnt~ senUJ'DelUalc. dd m10 .untco Charlcs Reach ( Th~ Grunmt u/
Alflmc~. N~ York 1970). m onore dd quale ho nprcso la atwonc: tb \\"albce tevc:ru
con cw ~ apre quoto capnolo anche: se la cilUJooe, con;iderando ti souotnolo, può
sembrati! forse un po' ~castJOll
Queste: ossen'UI<.lnt wno d risultato eli ww ncerc1o1 SCJJUnanalc: s\'ol~ all'Umvennà di
Yalc. M>IIO Ll m~ upc:msaonc: pnma da W. Pcrkm.s Fo cd ora da Jane AodrC'\l'S, la cui
tesi dedicata pc:r l'appunto .ù fenomeno ddle mobtlr homrs do\mbe esc:n! termuuua
emro ti 197-1
.JOUl Prouve c un in~n.tnte dJ ulc:nto cd è anche uoo dci pnncipali cspc:ru amte:m-
poranei sui problcnu rd.atl\ 1 alle co<mJZiom in metallo leggero• .ill'mdust.nalJz:u.nonc: cd
a1b prd'ubbncaz10ne c:dt!Jlla-nc:.lù miglior tndi2aone dd dc:tc:rmmi1mo qrunuralc carat-
tcnmco ddla <.CUoia francese Cfr lea.o ProU\'é, Un~ Arch zucJurr pJr l'lndusln~ a eut11 dt
Bencdikt Jluber c: Jc:an Cùudc: temegger. Zun11o 197 1. trod inglo.e Pr~fabnOJttun
SJrudur~s 11nd Ek mrnts ol cun cb AlCXlllldcr Lieo.·cn, 1\ew York 1971 Prouv~. in un ceno
~MO. riduce l'mtero procCSM) ddln composizione nrchitc:nonica allo pro~c:ttwonc dt
smgoli componenti qruHurnli, e, in questo suo aucggiwnento, esprime un punto di visto
dinmetroJmeme opposto rispc:uo a qucllo di Emilc: Aùlaud. il ~ronde: studioso di problema
ambtc:ntali Sembro1 quas1 che Lt cultura fnmcc::sc sta sempre stata caranc:IÌ223ta dull'osdllo
z.ionc: fra queste: due o~~aom annnomichc: cd mconcihabili. che: (on.e sono nuscnc: 11
uova~ un ~upcramcnto ed una qmC!'i. solo oci grand! monumc:nu delle omedrah gouche
l..c Corbus:ter è un OISO a pane: Sta come imerpn:te dc:t problemi SOC'Ialt della nostra c:poa.
che come: maMro nd sen~ piu tnduJonaJe dd tcrmme, e creatOre di (o~ la SUA Jtgura
!ll!mbra divc:nt~. dJ llllJlO m anno. ~re ptù m:amca ed trraggJungahil~ d.llfcrmu dt
quella da Wn~t che: st presenta IJl\."eee col passare dc:ltc:mpo, con C'DI'llltc:.nmche scmp~
paù umane: c:. quast. familian La scompl.l:SI dJ Le Corbuster. Mtcs e Wnght lasoa do
\'UOU che non saranno probabilmente colmau pnma del! awc:nto da una nuova er11, sqnau
da ~vtluppt archnc:uomo complcumcnte ong1nali, avvento che:, m questo momento. non
)C!Jlbra ceno •mmmc:ntc:
N ore
"' QuQ,tO prO{lttto lu llllchc \'Ìnto un premiO. nd l9il: c probabilmente. prc to o t.lrd.i,
una rc:al.izutu: dr. •Pro-~re.)l\'c Arch.tLeaun:a, gcnrutio 19ì2. pp. 64 M.
.. Clurb \\"'. ~t uorc. Plu~ lt ln il.6111sa. ,mJ s~ 1/lt Lit.hts Up. tn •Penpccu•, Il
(19671. pp. 3-t .n
Robcn \'cm un DcnliC Scou Bro\1.-n, e Sle'\:en henour, Lumu:t,/m<'l Lrr V~as, at ,
~prauuuo pp 1·61
l'lh
Fonti delle illustrnztona
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scnntska. IIJ l "· Ccnrro cwico di \'emi), NN Ha\cn, C.onn rRudolphl
a~"nlltsilo. 6}: 117 118, Pro~ttto 82, JjJ
per il quantcrc dt Munkkmaemt. 62: An ,\ 0111 ~au, 40u, 53 , reaz:ioru comro
116 l'Art Nom ·t'au m Gerrnanta, 4)
Accademua aerun11u11C'll statunnerut", Co -Attraverso ti con unente 1J
lorado pnn~t' r\ktdmore:. ~·mgs & Audnono Kres,rc M l f C.ambndjlc
Mcmll 111 ,\l&M f unncnl, 1U9
Acropoh d1 Atene: .. ~>c compos1m·o 67s. Auduono Mlllson du Peuple, Bruxelles
11J !Vtctor Honal, 40. 43, .JS
Adlcr & ullJVan, Mutl•o d1 archucuuna. Autonm~. Rue dc Ponthteu, Panga
Guaranl) BUJldmt~ Buffalo. 35s. 50. 88 l PerrctJ. j l
98, J]; \X'atml·nt~ht Butldmg t Louu,
l5s. Sb; JU ~bjZanlnt \'<'alkn-. Ch•a Bank of En~. Londra 1Soanc1 2b. ~
go, 35. 29 1cfr anche ulliv~~n, Lou~ J Barocco, 24ss. 28s ) l. 40 19-21 -IO
Aldunt~er. \' Quan•erc di Fuchsenfcldhof ·BanagJ11 c Vntona·, pro~euo per una
A1ll.aud Emilc 92 Quunicn: La Grande sccnognflll all'apcno Pactrobuf'J(o rVe-
Bome Grit~n~ . 92. 167 snm e Pop<)\•at. 94, 171
• A1mream carrwms 100. 181 Bauhaus Ocssau lvrop1~ 46. 5~ 6!-iO
Alumni McmoruaJ llaU , Il T l ~hcsl, 9j Behrcns. Pctcr, Turbmcnfabnk rfabbnC'll
Amba}ciata dcgh Suau Umu a Nuova DcJ. d1turbme costnma per la dm a A I: G 1.
hi, lndll IStonc:l, IlO Berlino, -H, 47; J6
Amt m'ofl Archlltrlllrr 1md l'rbamJm, Bel}l. Max. 27. 42. lahrhundcnhalle IBre
!Scullyl, 98s slavta), 27, 42; 7
Ames Gare lodJ.lc Nonh Easton IRI· Bcrlagc b7
charcùonl, .H . r Boull~ 59
Arch•~trams, 95ss Brown. Ocm~ !>coli \' Pro!!!C:LIOdd un·
Archncuura ~nappon~. 38, 50 tro ovtco di Thousand Oah
Archncuurll ptta 29 b7~. 73 Il l J Brundl~chi. 64
Arrhncuura rina~c•mnu.tlt' 31 35 56 i l Bumham & Root l<tudtn d1 archneuura).
l numen m tondo 1 nlcnsrono 2lle pllj!me dd tcqo, quelli m con•~'O alle illustiUIOni
l~
Indice analitico
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Indice analitico
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Indice analitico
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Indice analitico
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Indice analitico
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Indice analitico
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Bruto di stmnpuc nd lllCX
dJ onob~ 1981
dalla NUOVA 11NEC
Albaime (Mi)
spedmone m wbommentO
pomle n. ediwnale
aut. Dli622471PIIJ
din:%ione PT MILano
Quesro libro ha a,·uro negli U.S.A. un grande successo. È uno ~Jntes1, ~riHJ brii·
lamememe e con spregludlcuez.za, di 200 anru dt archtrerrura occ1denrale. dilla n-
voluz1one mdusmale a oggi l,;n discorso sull ':~rchiterrura (ncchJSslmo d1 nferi-
memi sroric1, dJ affimcj nnvenure, rome SJ nota anche dalla mtel!Jgeme ed
musU31e scelra tconografiCl l che si fa discorso sull'uomo moderno.
Come up1co degli amertruru. le srurrure politiche vengono chtamate m CJusa nella
defantz1one dea conremporanei linguaggi archirenoruo U pumo d1 'tStJ extraeu-
ropeo è un uhenore elemento dJ Interesse per noi, di un l1bro che comunque p.lS·
sa in rassegna e collega le ptù ~igoificntive figure del XIX e del XX c;ecolu.