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[Role of echocardiography on the diagnosis is


ventricular dyssynchrony in patients selected
for cardiac resynchronization.]

Article in Recenti progressi in medicina · February 2013


DOI: 10.1701/1241.13710 · Source: PubMed

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0 76

8 authors, including:

Ivano Bonadei Enrico Vizzardi


Università degli Studi di Brescia Università degli Studi di Brescia
104 PUBLICATIONS 240 CITATIONS 215 PUBLICATIONS 1,091 CITATIONS

SEE PROFILE SEE PROFILE

Antonio Curnis Marco Metra


Università degli Studi di Brescia Università degli Studi di Brescia
228 PUBLICATIONS 2,060 CITATIONS 615 PUBLICATIONS 23,265 CITATIONS

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1 Editoriale Recenti Prog Med 2013; 104: …-…

Ruolo dell’ecocardiogramma
nella valutazione della dissincronia ventricolare
nei pazienti candidabili alla resincronizzazione cardiaca
Ivano Bonadei, Enrico Vizzardi, Antonio D’Aloia, Filippo Quinzani, Marco Magatelli,
Francesca Salghetti, Antonio Curnis, Livio Dei Cas

Riassunto. La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) Role of echocardiography in the diagnosi of ventricular dys-
attualmente rappresenta un trattamento per lo scompenso synchrony in patients selected for cardiac resynchronization.
cardiaco refrattario alla terapia medica ottimizzata. Tutta-
via, circa il 30%-45% dei pazienti selezionati secondo le li- Summary. Currently, cardiac resynchronization therapy
nee-guida, sono non responder alla CRT. Dal momento che (CRT) is a treatment for heart failure refractory to optimized
la CRT è un trattamento invasivo, i candidati a tale terapia medical therapy. However, approximately 30% -45% of pa-
dovrebbero essere scrupolosamente selezionati per garan- tients selected according to the guidelines, are “non re-
tire un ottimale beneficio clinico e strumentale. Nonostan- sponders” to CRT. Since the CRT is an invasive treatment, the
te la sua dimostrata efficacia nel ridurre mortalità ed ospe- candidates for such therapy should be carefully selected to
dalizzazioni in pazienti affetti da scompenso cardiaco cro- ensure an optimal clinical benefit and instrumental. Despite
nico in terapia medica ottimale, la diagnosi di dissincronia its demonstrated effectiveness in reducing mortality and
non è facile. Da un lato alcuni indici ecocardiografici si sono hospitalizations in patients with chronic heart failure on op-
dimostrati inaffidabili; dall’altro, parametri più complessi timal medical therapy, the diagnosis of dyssynchrony is not
necessitano ancora di essere validati prima di essere imple- easy. On the one hand, some echocardiographic indices
mentati nell’uso clinico di routine. Lo scopo del nostro scrit- have proved unreliable, other, more complex parameters
to è stato quello di valutare le tecniche ecocardiografiche still need to be validated before being implemented in clin-
consolidate e non, nella risposta dei pazienti alla CRT. ical routine. The purpose of our review was to evaluate
echocardiographic techniques and not consolidated in pa-
tient response to CRT.

Parole chiave. Dissincronia ventricolare, ecocardiografia, Key words. Cardiac resynchronization, chronic heart fail-
insufficienza cardiaca cronica, resincronizzazione cardiaca. ure, echocardiography, ventricular dyssynchrony.

Introduzione così come un miglioramento dell’insufficienza mi-


tralica funzionale (IM) immediatamente dopo la sti-
La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) molazione6,7. Gli effetti cronici della CRT includono
attualmente rappresenta un trattamento per lo miglioramento della capacità funzionale e della sin-
scompenso cardiaco refrattario che utilizza un par- tomatologia in circa il 70% dei pazienti, incremento
ticolare dispositivo (pacemaker o defibrillatore) de- della frazione d’eiezione (FE) e diminuzione del vo-
terminante una stimolazione sincrona dei due ven- lume telesistolico a 6 mesi, associati a riduzione di
tricoli, mediante l’applicazione di due cateteri ven- mortalità o reospedalizzazione per SC dal 30% al
tricolari a livello endocardico, rispettivamente al- 40% ad un follow-up medio di 29 mesi8-11.
l’apice del ventricolo destro e ad una vena laterale o Tuttavia, nonostante questi risultati prometten-
posteriore del ventricolo sinistro. In accordo con le ti, circa il 30%-45% dei pazienti selezionati secondo
più recenti linee guida europee, la CRT è racco- le linee guida, sono non responders alla CRT12.
mandata nei pazienti in ritmo sinusale, affetti da Dal momento che la CRT è un trattamento in-
scompenso cardiaco (SC) con frazione d’eiezione vasivo, i candidati a tale terapia dovrebbero esse-
≤35%, in terapia medica ottimale, rispettivamente re scrupolosamente selezionati per garantire un ot-
con QRS ≥120 msec (NYHA III-IV) oppure QRS timale beneficio clinico e strumentale.
≥150 msec (NYHA II) (Classe I, livello di evidenza
A)1, soprattutto in presenza blocco di branca sini-
stro completo (BBSx), che rappresenta un indice Valutazione ecocardiografica convenzionale
prognostico negativo2. della dissincronia
Gli effetti acuti della CRT comprendono un in-
cremento della pressione arteriosa, del dP/dT mas- La maggior parte dei parametri ecocardiografi-
simo ventricolare sinistro, della gittata cardiaca3,4 ci si basa sull’identificazione della dissincronia in-
in assenza di incremento del consumo di ossigeno5, traventricolare.

Dipartimento di Medicina Sperimentale e Applicata, Sezione di malattie Cardiovascolari, Università di Brescia.


Pervenuto il 25 luglio 2012.
2 Recenti Progressi in Medicina, 104 (2), febbraio 2013

Pitzalis et al. hanno identificato il ritardo di con- Lo studio PROSPECT


trazione tra setto e parete posteriore (SPWMD) in
M-Mode come indice di dissincronia. Tale parame- Le metodiche ecocardiografiche appena citate
tro è risultato predittore di risposta alla CRT sia in sono state valutate successivamente nello studio
termini di rimodellamento inverso del VSx13 sia co- multicentrico PROSPECT (Predictors of response
me miglioramento delle ospedalizzazioni per SC14. to Cardiac Resynchronization Therapy) con l’in-
Tuttavia, l’avvento delle nuove metodiche eco- tento di mostrare il potere predittivo dei diversi
cardiografiche, basate sullo studio della velocità parametri su endpoints quali la risposta clinica e
Doppler delle pareti ventricolari mediante Doppler la riduzione del volume tele sistolico ≥15% a 6 me-
Tessutale (DTI), ha permesso una quantificazione si dalla CRT20.
più accurata della dissincronia intraventricolare. Yu In questo trial sono stati arruolati 498 pazienti
et al.15 furono i primi ad introdurre il DTI nella pra- con indicazione standard alla CRT secondo le linee
tica clinica valutando la deviazione standard (DS) guida europee di allora1. Risposta clinica si è avu-
dell’intervallo di tempo compreso tra l’inizio dell’ on- ta nel 69% dei pazienti con CRT mentre risposta
da Q all’ECG e il picco di velocità sistolica di ciascun ecocardiografica nel 56%. Inaspettatamente lo stu-
segmento miocardico (Ts-SD) su un modello di 12 dio PROSPECT ha mostrato alcuni limiti dei pa-
segmenti. Un valore di Ts-SD >33 ms identificava rametri ecocardiografici convenzionali per quanto
un grado significativo di dissincronia intraventrico- riguarda accuratezza e riproducibilità nel predirre
lare meritevole di CRT, in grado di predire il rever- la risposta alla CRT (tabella 1), documentando una
se-remodeling del ventricolo sinistro15. Sempre uti- marcata variabilità interosservatore nell’analisi
lizzando il DTI, Bax et al.16 individuarono un ritar- delle stesse immagini da parte dei 3 laboratori di
do ≥60 ms nel raggiungimento del picco di velocità ecocardiografia prescelti per l’elaborazione dei da-
sistolica del segmento basale del setto rispetto a ti, con scarsa sensibilità e specificità degli indici di
quello della parete laterale come indice predittivo velocità regionale derivati dal TDI ed evidenzian-
di risposta acuta alla CRT, valutata in termini di in- do solo una buona riproducibilità dell’IVMD e de-
cremento della FE. Calcolando tale ritardo sui seg- gli indici di durata globale della sistole rispetto al-
menti basali di 4 pareti (setto, laterale, anteriore ed la diastole.
inferiore), gli stessi autori identificavano un ulte- I risultati del trial possono essere dovuti alla
riore valore di cut-off ≥65 ms, capace di predire non selezione non accurata dei pazienti; infatti il 20%
solo un miglioramento clinico ma anche una pro- della popolazione inclusa presentava una FE
gnosi più favorevole a lungo termine17. >35% e il 37% dei pazienti volume tele sistolico
La dissincronia interventricolare, principal- ventricolare sinistro <65 mm, suggerendo un qua-
mente valutata come ritardo interventricolare dro meno severo di SC rispetto a quello osservato
meccanico (IVMD), è invece definita come la diffe- nei piccoli studi monocentrici effettuati in prece-
renza temporale tra eiezione ventricolare destra e denza. Inoltre sono state osservate sia elevate
sinistra. Un IVMD ≥40 ms o il tempo all’inizio del percentuali di ecocardiogrammi non valutabili,
flusso aortico (intervallo pre eiettivo VS) ≥140 ms per quanto riguarda il DTI e per M-Mode, sia ele-
viene considerato significativo18. Richardson et vati gradi di intervariabilità, indicando dunque
al.19 hanno evidenziato come i beneficî della CRT una mancanza di standard di acquisizione di da-
siano maggiori nei pazienti con IVMD >49 ms. ti e variabili.

Tabella 1. Principali risultati dello studio PROSPECT.

Misura Tecnica Cut-off per Ecocardio- Variabilità Variabilità Sensibilità Specificità


dissincronia grammi intraosserva- interosserva-
valutabili (%) tore (%) tore (%)

SPWMD M-Mode ≥130 ms 72 24,3 72,1 64 52


Intervallo
di preeiezione VS PW-Doppler ≥140 ms 95 3,7 6,5 72 44

IVMD PW-Doppler ≥40 ms 92 NA NA 60 54


Tempo di riempimento
in relazione
alla lunghezza PW-Doppler ≥40% 85 NA NA 41 74
del ciclo cardiaco

Bax index Color coded DTI ≥60 ms 67 NA NA 53 69


Yu index Color coded DTI ≥31,4 ms 50 11,4 33,7 78 31
I. Bonadei et al.: Ruolo dell’ecocardiogramma nella valutazione della dissincronia ventricolare nei pazienti candidabili alla resincronizzazione cardiaca 3

Le nuove metodiche ecocardiografiche longitudinale in proiezione apicale. Gli autori han-


no mostrato che pazienti che presentavano strain
Al fine di migliorare sensibilità e specificità del- delay index ≥25% presentavano una maggior ri-
la metodiche ecocardiografiche nel predirre la ri- sposta alla CRT (sensibilità 95%, specificità 83%)
sposta alla CRT, oltre alle tecniche convenzionali sia nei pazienti ischemici che non ischemici.
già trattate, ne sono state sviluppate altre che va- La seconda metodica citata, basata sull’appli-
lutano la dissincronia non solo in termini di velo- cazione dell’ecocardiografia tridimensionale, è sta-
cità tessutale ma anche in termini di deformazio- ta sperimentata da Kapetanakis et al.28. Il razio-
ne sistolica (strain) dei singoli segmenti, grazie al- nale si basa sul principio per cui, in presenza di
l’applicazione dell’analisi dello strain DTI. La de- una normale sincronia di contrazione, tutti i seg-
formazione di parete, piuttosto che la velocità, ri- menti miocardici raggiungono il minimo volume
flette forse più efficacemente il grado di ritardo telesistolico nello stesso momento del ciclo cardia-
temporale e quindi di dissincronia a carico di cia- co. La presenza di una condizione di asincronismo
scun segmento miocardico. In un lavoro di Mele et determina una dispersione dei tempi necessari a
al. è stata applicata l’analisi dello strain su un mo- ciascun segmento per ottenere il minimo volume. Il
dello a 12 segmenti miocardici in 37 pazienti af- grado di dispersione temporale esprime in misura
fetti da SC candidati alla CRT, utilizzando come direttamente proporzionale il livello di dissincro-
indice di dissincronia la DS degli intervalli di tem- nia delle pareti del ventricolo sinistro. Gli autori
po calcolati dall’onda Q al picco negativo della cur- hanno calcolato un indice sistolico di dissincronia
va di strain. Un valore di cut-off ≥60 ms era in gra- (SDI), espresso in percentuale, derivato dalle cur-
do di identificare i “responder”, definiti in base ad ve volumetriche regionali di 16 segmenti e defini-
una riduzione del VTS VS ≥15% e/o all’incremento to come la DS dei corrispettivi tempi necessari per
della FE ≥20%, con un potere predittivo del 98%21. il raggiungimento del minimo volume sistolico
Tuttavia anche questa modalità di analisi presen- (Tmsv-DS); un valore ≥15% identifica i pazienti
ta importanti limiti, quali la scarsa riproducibilità, con il più alto livello di dissincronia, eleggibili per
la presenza di artefatti che talora rendono difficil- la CRT, in quanto caratterizzati da una risposta fa-
mente interpretabili le curve e l’elevata dipenden- vorevole in termini di riduzione dei volumi e di in-
za della metodica dall’esperienza dell’operatore. cremento della FEVS. Marsan et al.29 hanno valu-
Più recentemente, la dissincronia ventricolare tato il valore predittivo di tale parametro e hanno
sinistra ha costituito oggetto di studio mediante notato come un SDI ≥ 5,6% aveva una sensibilità
l’applicazione di metodiche indipendenti dal Dop- del 88% e una specificità del 86% nel prevedere la
pler, come l’analisi speckle-tracking (SPT) 22,23 o riduzione acuta del VTS VS da CRT.
l’ecocardiogramma tridimensionale (ECO3D)22. La
prima si avvale di un software capace di analizza-
re le immagini bidimensionali in scala di grigio, Conclusioni
elaborando il movimento frame by frame di mar-
ker acustici naturali, definiti appunto speckle. La Nonostante la dimostrata efficacia della CRT nel
dislocazione di tali marker durante ogni singolo ridurre mortalità ed ospedalizzazioni in pazienti af-
frame del ciclo cardiaco non è altro che l’espressio- fetti da scompenso cardiaco cronico in terapia me-
ne del movimento tessutale e può essere rielabo- dica ottimale, la diagnosi di dissincronia non è faci-
rata in termini di velocità o di deformazione, in le. Da un lato, alcuni indici ecocardiografici si sono
senso radiale, circonferenziale e longitudinale. dimostrati inaffidabili; dall’altro, parametri più
In particolare, Suffoletto et al.24 furono i primi a complessi necessitano ancora di ulteriore validazio-
mostrare come il ritardo tra i picchi di strain ra- ne prima di essere implementati nell’uso clinico di
diale del setto interventricolare rispetto alla pare- routine. Sono necessari, inoltre, studi multicentri-
te posteriore ≥130 ms, calcolato mediante SPT sul- ci, con rigorosi criteri di selezione dei pazienti e con
l’asse corto parasternale, risultava in grado di pre- personale adeguatamente addestrato sulle tecniche
dire in acuto un incremento dell’ictus volume ≥15% ecocardiografiche (recenti o meno), per ridurre al
e della FE dal 26% al 29%. Lo stesso parametro ri- minimo gli errori di variabilità interosservatore.
maneva un buon predittore di risposta al pacing
anche nel follow-up a 3 mesi. Gorcsan et al.25 han-
no dimostrato come la dissincronia, valutata me- Bibliografia
diante combinazione di DTI longitudinale e SPT ra-
diale, è stata in grado di predire un miglioramento 1. Authors/Task Force Members, Dickstein K, Vardas
della FEVS dopo CRT con sensibilità dell’88% e PE, Auricchio A, et al.; ESC Committee for Practice
specificità dell’80%, rispetto alle due metodiche Guidelines (CPG), Vahanian A, Auricchio A, Bax J, et
prese singolarmente. Tanaka et al.26 hanno valuta- al. 2010 Focused Update of ESC Guidelines on devi-
to lo strain SPT radiale in asse corto e quello tra- ce therapy in heart failure: an update of the 2008
ESC Guidelines for the diagnosis and treatment of
sversale in 3 camere apicale, dimostrando che l’as- acute and chronic heart failure and the 2007 ESC
senza di dissincronia in tali distretti determinava guidelines for cardiac and resynchronization thera-
una minor risposta alla CRT. Lim et al.27 hanno in- py. Developed with the special contribution of the
trodotto un altro marker di dissincronia, denomi- Heart Failure Association and the European Heart
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4 Recenti Progressi in Medicina, 104 (2), febbraio 2013

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