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ST O R I A
DELL' ANTICO E NUovo
TESTAMENTO
Del P A D R E
D. AGOSTINO CALMET
Benedettino della Cong. de Santi Vitone
ed Idolfo, Abate di S. Leopoldo
di Nancy
TA' AD OTTA DAL FA ATN CESE
V O L. III
Dall'anno 2561 del mondo al 2956 -
R O MA M D C C XC VII
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LA STORIA
D E L L AN TI C o
T E STA M E N T O
a
LIBRO TE Rzo.
Dopo la morte di Giosuè, gli Anziani ch'eran sms
An. del M.
vissuti con esso lui e con Mosè, presero il gover 256I
e i seguenti
no del popolo. Erano gravissimi personaggi, ed sino verso l'
anno del M.
univano una gran pietà a molta esperienza e dire 258I.
zione. Come essi avevano acquistata una grand' Avanti G.C.
I439.
autorità nella nazione, mentre vissero e gover CAPIT. I.
Governo de
narono, l'Israele restò ossequioso nel servizio gli Anziani ,
-- del Signore; ma subito dopo la loro morte, si i quali succe
dettero aGio
videro regnare l'obblivione di Dio e il disprezzo suè -
delle sue leggi. L'Israele fece alleanza co Cana
nei, e dopo di essersi unito colle loro figliuole
-per via de'legami del maritaggio, imitarono ben
presto la loro idolatria, e cadettero in disordini
del tutto simili a quelli, che avevano tanto irri
tato il Signore contro que popoli. Vissero nell'
anarchia e nell'indipendenza, e la libertà onde
godevano degenerò ben presto in isfrenatezza (a).
Quindi per punirli e per chiamarli a penitenza, il
Signore gli abbandonò a diversi nemici, come
vederassi nella continuazione di questa storia. Ma
non cadettero ad un tratto nell'eccesso del disor
dine ; la lor caduta seguì come grado a grado.
4 LA STORIA º.
Guerra del
la tribù di Poco dopo la morte di Giosuè, gl'Israeliti ri
e e - a - -
ºiº
Adomibcontro
esec . solvettero di soggiogare tutto il rimanente de Ca
nanei ch'erano nella loro porzione, e consultaro
no il Signore per sapere chi averebbe a comin
ciar quella guerra. Il Signore rispose, che Giu
da si sarebbe posto all'impresa, ed i Cananei sa
rebbono abbandonati nelle sue mani. La tribù di
Giuda prese dunque le armi, ed invitò la tribù di
Simeone ad unirsi ad essa (b), impegnandosi di
-
andare anch'ella ad aiutar Simeone per soggioga
re i Cananei ch'erano nella sua parte. Le due tri
bù assaliron Adonibesec, re di Besec; lo vinse
ro e gli uccisero diecimila uomini; lo presero
anche mentre fuggiva, e lo condussero nel loro
campo. Gli furono troncate l'estremità de piedi
e delle mani, e disse: Io ho fatto troncare l'estre
mità de piedi e delle mani, a settanta re, i quali
mangiavano sotto la mia mensa gli avanzi di quan
to m'era portato in cibo: Iddio mi ha trattato
come ho trattati gli altri. Fu poi condotto in Ge
rusalemme dove morì. I figliuoli di Giuda aveva
no presa quella città, e vi avevano posto il fuoco,
ma con misericordia fuor di tempo fecero grazia.
a Gebusei che vi abitavano,e ve li lasciarono, con
tentandosi d'impor loro un tributo. Ma questi vi si
fortificarono, e ne discacciarono alla fine que di
t
Giuda e di Benjamino: di modo che al tempo di
Davide Gerusalemme era ancora de Gebusei.
Di là i figliuoli di Giuda e di Simeone andaro
no nel paese de'monti che sono al mezzodi della
-
Terra promessa: assalirono Sefaat, la presero e
mandarono a fil di spada quanto vi fu ritrovato ;
le cambiarono il suo nome antico, e la chiama
-
º -
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6 LA ST O R I A
tel. Le tribù di Manasse, di Aser, e di Nefta-,
li, non vollero sterminare gli abitanti delle cit
tà di lor porzione; vollero piuttosto averle tri
butarie; ma divennero elleno stesse ben presto
-
soggette a loro nemici. º
CAPIT. II, La tribù di Dan (d) si trovò di maniera tale ri
I Daniti van
no ad impa stretta nella sua porzione dagli Amorrei, i quali
dronirsi
Lais.
di ne occupavano la maggior parte, che un nume
Anno incer ro di Daniti fu costretto andare a cercare altrove
to e
º un luogo per abitarvi (e). Mandarono subito de
gli uomini per cercare una città della quale po
tessero impadronirsi. Nel passare giunsero alla
casa di Micas ne'monti di Efraim, dove trovaror
no un giovane Levita chiamato Gionatan , uno
de'nipoti di Mosè, per via di Gersam, che s'im
pacciava di consultare il Signore e di predir l'avve
nire. Gli domandarono se il loro viaggiò sarebbe
stato felice, ed avendo il Levita data ad essi una
risposta favorevole, andarono a Lais città situata
appié del Libano, e vicino alla sorgente del Gior
dano; ed osservarono che non sarebbe malagevo
le impresa il prenderla, perchè la città stava in
d
- (d) Judic.1.34. -
(e) 10sue xix.47. Judic, xvi 11. 1. 6 seq.
e
-e
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 7
con essi. Ne fece da principio qualche difficoltà;
ma vedendo che avevano già preso l'Efod e tutto
il resto , e gli proponevano di essere il Sacerdote
e il Ministro di tutta la lor tribù, si lasciò persua
dere, e lasciò Micas suo padrone. -
Lº Efod ed i
L'Efod , i Terafimi, e le figure superstiziose Terafimi di
di Micas vi restarono, e furono per gran tempo Micas nella
città di Dan.
una piedica ed un motivo di caduta all'Israele .
I popoli vicini, in vece di andare a consultare il
Signore in Silo, ch'era lontano da quel luogo,
venivano a Dan ; e il pravo costume non potè es
sere sradicato da Israele se non nella cattività di
Babilonia. Si trovarono sempre in Dan o degl'ido
li o delle figure superstiziose. Geroboamo vi po
se uno de'suoi vitelli d'oro, ed i discendenti di
Gionatan vi servirono di sacerdoti in tutto il tem
po che l'Arca fu in Silo, ed anche dipoi, quan
do Geroboamo re d'Israele vi stabilì il culto de'
Ee 4
8 LA STORIA
vitelli d'oro ; il che durò sinchè i re di Assiria
trasportarono le dieci tribù.di là dall'Eufrate.
CAPIT. III. Poichè abbiamo parlato dell'idolo di Micas e
storia dell'i-
dolo di Mi de'Terafimi che consultavansi nella sua casa , è
Cas a
a proposito lo scoprire l'origine del falso culto .
Una donna vedova della tribù di Efraim (f) aveva
un numero di figliuoli di già adulti; avendo per
duta una somma di undici sicli , che sono 19
lire otto soldi o circa di moneta di Francia ,
fece gran romore, e proferì molte maledizioni
contro colui che le aveva preso il danaio. Micas
uno de suoi figliuoli venne a dirle che aveva in ma
no il danajo, ch'ella credeva perduto, e nello stes
so tempo ne fede ad essa la restituzione. La don
na ricevette il danajo, colmò suo figliuolo di ogni
sorta di benedizioni, e gli manifestò che voleva
impiegarlo nel fare un Efod, ovvero un ornamen
to sacerdotale, ed una figura di getto, ed era sua
intenzione di depositar l'Efod, e la figura nella
di lui casa, e di stabilirvi un oratorio dome
stico. - - . -
(A) ludic.xx.
() 1.Aeg. vi 1. ro. Verem xl. 41. 1. Macbab. 11 r. 46.
I2 LA ST O RIA
tanto peccato. S'inviò subito alla tribù di Benja
mino per far de lamenti dell'attentato di quel di
Gabaa, e per domandar ad essi che dassero i rei
per farne un esempio. Ma in vece di mostrar or
rore di quel delitto, si prepararono a difendere Ga
baa, e posero in piede un esercito di venticinque
mila uomini, senza numerare gli abitanti di Ga
baa, ch'erano in numero di 7oo uomini, i quali
combattevano egualmente colla mano sinistra che
colla destra, ed erano sì destri frombolieri, che
-
averebbono potuto colpire in un capello, senza
che il loro sasso un pò poco si allontanasse. L'eser
cito d'Israele era di quattrocentomila uomini, e
ſfu risoluto di eleggere da quel numero dieci uo
mini da cento, cento da mille, e mille da diecimi
la, affinchè portassero de viveri al rimanente dell'
ſesercito che doveva fare la guerra a Benjamino.
Prima di entrare in azione, tutto l' esercito si
adunò nella casa di Dio in Silo, e consultarono
Itutti il Signore per sapere chi dovesse comanda
re all'esercito contro Gabaa . Il Signore ri
spose che Giuda sarebbe il generale delle armi.
Non lo consultarono se fosse d'uopo far la guer
ira al lor fratello; la cosa loro sembrava sì giu
sta che non credevano aver bisogno di consul
tare sopra di ciò il Signore. Ma l'avvenimento
fece vedere che le voci ed i consigli di Dio sono in
infinito superiori a quelli degli uomini. La matti
na seguente assai per tempo marciarono contro
Gabaa, quelli di Benjamino uscirono contro di
essi, lor presentarono la battaglia, e loro ucci
sero ventiduemila soldati. Glº Israeliti costernati
andarono a piangere persino alla notte avanti al
Signore, di cui verisimilmente era stata portata
l'Arca nel campo, e lo consultarono dicendo :
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 13
Dobbiamo noi cominciar di nuovo a combattere
contro i nostri fratelli figliuoli di Benjamino ? Il
Signore rispose: Marciate contro di essi e pre
sentate lor la battaglia. Nel dì seguente si presen
tarono di nuovo avanti Gabaa, e quelli della cit
tà cogli altri Benjamiti uscirono contro di essi
con tantº impeto, che loro uccisero ancora diciot
tomila combattenti. Iddio voleva reprimere la va
na confidenza che gli Israeliti avevano nelle proprie
lor forze, ed insegnar loro che la vittoria molto
meno dipende dal numero e dal valor delle trup
pe, che dal soccorso del Signore; e sovente ci
risponde secondo la nostra inclinazione, per pu
nirci di nostra presunzione e di nostro orgo
glio. - - - - -
i (l) ludioxx. -
I6 LA STORIA
si mandò a quei di Benjamino ch'erano sopra la
rupe di Remmon, per offerir loro la pace, e per
invitarli a venire all'adunanza di Silo. Vi venne
-ro in numero di 6oo uomini, e furono date ad
essi le 4oo fanciulle ch'erano state riserbate dal
saccheggio di Jabes. Ma come questo numero non
era ad essi bastante, ed erano state uccise tutte
le donne e le fanciulle di Benjamino, gli anziani
d'Israele consigliarono ai dugent'uomini di Benja
mino i quali non avevano mogli, il rapire di quel
le che dovevano venire alla solennità del Signore,
la quale ben presto doveva celebrarsi in Silo, di
cendo ad essi: Le fanciulle verranno alla festa a
schiere, cantando e danzando secondo il costume,e
voi vi nasconderete dentro le vigne: allorchè elleno
saranno giunte al luogo opportuno, uscirete dalle
vigne, ed ognuno di voi rapirà quella che gli ca
piterà fra le mani. Allora vi ritirerete dentro le
vostre abitazioni ; e quando i loro padri, ed i lo
ro fratelli verranno a lagnarsi di voi, accusando
vi di vostra violenza, noi lor diremo: Abbiate
compassione di essi; perchè non le hanno prese,
come in guerra i vittoriosi prendono le donne in
ischiave; ma avendovi pregati di dar loro le vo
stre figliuole in maritaggio, le avete ad essi ne
gate, perchè non potevate concederle ad essi sen
za peccato. Il progetto fu mandato ad esecuzione,
e così ebbe fine la guerra contro Benjamino. La
tribù si rimesse ben presto, fu sempre assai uni
ta a quella di Giuda, e si distinse di molto pel suo
valore. Aod secondo Giudice d'Israele, e Saul
primo re degli Ebrei, furono presi dalla tribù di
Benjamino. - - -
(m) Judic. 1 1 1. 8.
(m) Dall'anno del mondo 3591 perfino al 3599. f
-
22 LA ST O R I A
sei once di giro nell'estremità grossa, ch'è arma
ta di una grossa vanga, forte e massiccia, e dall'
altra di una punta di ferro (s). E' credibile non si
servisse di quello stromento se non per mancanza
di migliori armi, avendo loro vietato i Filistei
º
verisimilmente l'uso e la fabbrica d'ogni sorta di
stromenti di guerra.
IV. Servitù
sotto Jabin re I figliuoli d'Israele dopo la morte d'Aod co
d'Asor, minciarono di nuovo a fare il male alla presenza
del Signore (t), e il Signore gli abbandonò nel
le mani di Jabin re de Cananei, il quale regnava -
Atm. del M. disse: Va, col valore e col coraggio onde sei ri
2759
Av.G.C.I.241
pieno libera l'Israele dalla possanza de Madianiti:
sappi che son quell'io che ti ho mandato da parte
del Signore. Gedeone gli rispose: Ah, mio Si
gnore, e come, vi prego, potrò io liberar l'Is
raele? Voi sapete che la mia famiglia è l'ultima di
Manasse, ed io l'ultimo della casa di mio padre.
L'angelo del Signore rispose: Io sarò teco, e bat
terai i Madianiti come se non fossero che un sol
uomo. Gedeone gli disse: Se voi siete che mi par
late, e mi mandate, datemi un segno il quale
mi serva di prova, che questa non è illusione: e
non vi ritirate di quì se prima io non ritorno a
voi con un sacrifizio che sono per offerirvi. L'an
giolo del Signore gli disse: Va, attenderò il tuo
ritorno .
Gedeone essendo dunque entrato in sua casa,
fece cuocere un capretto, d'una misura di farina
fece de pani senza lievito, ed avendo posta la car
ne in un canestrino, e il brodo in una pentola,por
tolli sotto la quercia, e gli offerì all'angelo del Si
gnore. L'angelo gli disse: Prendi la carne ed i
pani senza lievito, mettili sopra questo sasso, e
versavi sopra il brodo della carne. Il che fatto, l'an
gelo del Signore stese l'estremità del bastone che
teneva in mano, e toccò la carne ed i pani senza
lievito; e subito uscì dal sasso un fuoco che con
sumolli, e nello stesso tempo l'angelo sparì dagli
occhi suoi. Gedeone spaventato, gridò: Ah, Si
gnor mio Dio, ho veduto l'angelo del Signore
faccia a faccia! Ma il Signore gli disse: La pace
sia con te, non paventare, non morirai . Gedeo
ne eresse nello stesso luogo un altare, e denomi
nolo: La pace del Signore. Nella notte seguen
te il Signore gli disse: Prendi il toro di tuo pa
DELL'ANT.TEST. Lib.III. 29
sm
dre, ed un altro toro di sette anni, rovescia l'al An del M.
2759
tare di Baal che a tuo padre appartiene, ed ab Av.G.C.1241
batti il bosco ch'è d'intorno all'altare. Innalza
un altro altare al Signore sullo stesso sasso, sul
quale offeristi il tuo sacrifizio: offerisci il toro di
sette anni in olocausto sopra l'altare che sarà da te
fabbricato, ed offerisci in ostia pacifica l'altro to
ro: brucia le vittime sopra un fuoco fatto colle
legna del bosco che hai tagliato.
Gedeone prese dunque dieci de'suoi servi, e
fece quanto il Signore gli aveva comandato. Non
volle tuttavia farlo di giorno, perchè temeva i
domestici di suo padre e gli uomini della città di
Efra: ma lo fece in tempo di notte. Gli abitanti
della città avendo la mattina veduto il bosco ab
battuto , l'altare di Baal demolito, e il toro po
sto sopra l'altare di nuovo eretto, cominciarono
a dire fra essi: Chi ha fatta quest'azione ? ed aven
do inteso ch'era Gedeone, dissero a Joas suo pa
dre: Fa venir qui Gedeone, affinchè sia fatto mo
rire, perchè ha distrutto l'altare di Baal ed ha ta
gliato il bosco che gli era d'intorno. Joas rispo
se: Appartiene a voi forse il far le vendette di Baal
e il combatter per esso ? Se Baal è dio , si ven
dichi di colui che ha distrutto il suo altare; e il
nemico di questo dio, prima che sia giunto il do
mane, perisca . Dopo quel giorno Gedeone fu
chiamato Jerobaal, perchè suo padre aveva detto:
Baal si vendichi e si difenda (h); il che fu da esso
espresso in termini, che hanno della somiglianza
s col nome Ebreo Jerobaal. -
deone non fosse destinato da Dio per liberarlo da' An. del M.
2759
Madianiti, lo seguì con tutta la confidenza : li Av.G.C.124.I
condusse (i) subito alla fontana di Arad, che pren
de la sua sorgente appiè de monti di Gelboe, e
va a cader nel Giordano ne contorni di Betsan.
I Madianiti erano accampati dietro que monti fra
Gelboe ed Ermon, vicino ad Endor ed al mon
te Tabor. Allora il Signore disse a Gedeone: Hai
molta gente con te, Madian non sarà abbandona
to nelle mani di tanti, affinchè l'Israele non si
glori ed attribuisca a sè la vittoria, dicendo: Col
le mie proprie forze mi son liberato da Madiani
ti. Dì dunque al popolo: Che colui il quale teme
il pericolo se ne ritorni; e ventidue mila uomi
ni si ritiraron dal campo. -
() Judit vi 1.
32 L A ST O R IA
-
An.del M.
2759
potere. Tutto il rimanente del popolo sia li
cenziato. -
Av.G.C.1241
Gedeone avendo dunque presi de viveri per la
sua schiera, ed avendo data ad ognuno una trom
ba, avanzossi verso il nemico. Ma nella notte
seguente il Signore gli disse: Scendi nel campo
de nemici : prendi teco Fara tuo servo, ed as-,
colta ciò che diranno i Madianiti: ciò ti darà co
raggio di attaccarli con intrepidezza maggiore.
Gedeone ubbidì ; e mentre si avvicinava alla van
guardia, udì un soldato che raccontava un suo
sogno al suo compagno. Parevami, diceva, di
vedere come un pane d'orzo cotto sotto la eenere,
che girava e scendeva nel campo de' Madianiti.
Ed essendosi abbattuto in una tenda, l'ha scossa
e rovesciata a terra. Colui che ascoltava il so
gno, rispose: Questo altro non è che la spada di
Gedeone figliuolo di Joas, cui il Signore ha dati
nelle mani i Madianiti e tutto il lor campo. Ge
deone assicurato da quanto aveva udito, rese gra
zie a Dio, ed essendo ritornato alle sue genti, lo
ro raccontò quanto era seguito, e disse lor, che
il Signore si era dichiarato troppo evidentemente
in lor favore, e non avevano che a marciare co
me a vittoria certa.
CAPIT. XI
Vittoria di Avendo divisi i suoi trecentº uomini in tre cor
Gedeone con
tro i Madia
pi, diede in mano ad ognuno di essi una tromba
niti ed un vaso voto, con una lampada accesa, na
scosta nella concavità del vaso. Diede loro per
grido incitativo a battaglia, Al Signore ed a Ge
deone, e lor ordinò di avanzarsi ognuno dal suo
canto persino al campo, e di far quanto fare lo
avesser veduto. Si presentarono dunque tutti in
una sol volta intorno al campo sulla mezza not
te , ed avendo Gedeone a un tratto suonata la
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 33 e----
tromba e spezzato il vaso in cui la lampada era na An.del M,
scosta, i suoi trecentº uomini fecer lo stesso, e 2759
Av.G.C. 124I
senza confondersi con que vari popoli che com
ponevano l'esercito di Madian, e senza avanzarsi
molto nel loro campo ; allora furono testimoni
del disordine ch'entrò fra nemici. Ognuno più
non pensò che a fuggire, e nell'imbarazzo in cui
erano, stimandosi vicendevolmente tanti nemici,
sfoderavano la spada gli uni contro gli altri, e di
questa maniera ne perì un grandissimo numero
Coloro che presero la fuga, si salvarono verso il
Giordano, verso Betsetta ed Abelmeula: ma Ge
deone aveva avuta l'accortezza di mandare in tut
ta la tribù d'Efraim, per avvisare che fosse occu
pato ogni guado del Giordano da Betsan persino
a Betebera, e fossero uccisi tutti i nemici che si
presentassero a passare il fiume.
Risposta
Dall'altra parte le tribù di Aser, di Neftali, e º insolente di
di Manasse, che furono spettatrici della rotta de' queº di Socot
a Gedeone.
Madianiti, si posero ad incalzarli persino al Gior
dano. Gedeone co' suoi, e coloro che poteron
seguirli, passarono il fiume, ed incalzarono pu
re i fuggitivi : ma giunti a Socot, si trovarono sì
stanchi, che più non potevano andare innanzi .
Gedeone domandò a quel di Socot qualche vetto
vaglia per alimento delle sue genti, ma gliela ne
garono, dicendogli con oltraggio: Forse hai in
tuo potere Zebee e Salmana capi de Madianiti,
che ci domandi così de viveri per le tue genti?
Gedeone sdegnato per la loro risposta li mi
nacciò di fare schiacciare i loro corpi sotto le spi
ne e triboli del deserto, dacchè avesse presi Ze
bee e Salmana. Essendo partito da Socot giunse
a Fanuel, dove fece le stesse domande che aveva
fatte a Socot, ma gli fu risposto lo stesso: e Ge
Vol. III. G9
s
34 LA STO RIA
An. del M. deone disse loro che demolirebbe la loro torre,
2759
-
All. del M.
uccidici. Gedeone dunque gli uccise, e tolse ad 2759
Av.G.C. 124,
essi i lor ornamenti, come pure quelli che pende
van dal collo del loro cammelli.
7 Avanzandosi poi verso il Giordano, trovò al
cune persone che gli portavano le teste di due
principi di Madian, nomati Oreb e Zeeb (k), che
furono ritrovati l'uno nella concavità di un sasso,
e l'altro in un luogo sotterraneo in cui conserva
vasi il vino e l'olio; furono decapitati nello stesso
luogo, e portate le lor teste in trionfo di là dal
Giordano. Coloro che le portavano erano della
tribù di Efraim, e giunti alla presenza di Gedeo
ne, gli dissero: Perchè non ci hai avvisati allor
che assalisti i Madianiti? Com'eglino si riscalda
vano, ed erano in procinto di fargli violenza,
Gedeone con un tratto di moderazione e di sa
viezza, loro rispose: Che cosa ho io fatto che sia
eguale a quanto faceste ? Un grappolo d'uva d'E-
fraim, non val più di tutte le vendemmie di Abie
zer? (Abiezer era capo della famiglia di Gedeo
ne. ) Il Signore ha dati nelle vostre mani i prin
cipi di Madian Oreb e Zeeb: che ho fattº io che
si accosti a questo fortunato successo ? Con queste
parole placolli. -
CAPIT. XII.
Dopo questa gran vittoria, i figliuoli d'Israele L'Israele dà
conferirono a Gedeone l'autorità suprema, dicen la dignità re
ale a Gedeo
dogli: Sii nostro principe, e comandaci tu, tuo lle ,
Gg 2
36 L A ST O R I A
s7 Ti fatto per le mie mani, è che mi doniate gli orec
Aviº, chini d'oro che avete raccolti nel vostro bottino.
(I Madianiti portavano tutti degli orecchini d'oro
-,
alle orecchie. Subito stesero per terra un man
tello, e gettarono sopra di esso gli orecchini che
avevano tolti al nemico, e il peso si trovò ascen
dere a mille settecento sicli d'oro. Il siclo pesa
una mezz'oncia; così i mille e settecento sicli
fanno 85o once . Questo gli fu dato, oltre gli
abiti, gli ornamenti, i monili preziosi, le colla
ne d'oro, tanto quelle del re di Madian , quanto
quelle che portavano i lor cammelli, che apparte
nevano di diritto a Gedeone, come capo dell'im
presa, e principe del popolo in quella guerra.
Gedeone che aveva mostrato in tutto quell'affare
tanta pietà, modestia, ed alienazione da ogni inte
resse, oscurò tutte le sue azioni coll'abuso che
fece degli orecchini d'oro che gli furon concessi.
Ne fece un Efod, cioè un ornamento sacerdota
le, accompagnato da figure superstiziose che col
locò in Efra sua patria, e furono a tutto l'Israe
le un motivo di caduta , perchè andarono a
sconsultarlo, con disprezzo del Tabernacolo del
Signore; e questo trasse l'ira di Dio sopra la fa
miglia di Gedeone, e come ben presto lo vedre
mo, fu la causa di sua rovina. Gedeone governò
l'Israele nel rimanente di sua vita, e il paese go
dette la pace in tempo del suo governo. Passaro
no quarant'anni dalla liberazione procurata da Ba
rac e da Debora persino a quella di Gedeone. Il suo
governo durò nove anni o circa (l). Mentre vis
se, mantenne il popolo nel servizio del Signore,
ma subito dopo la sua morte, gli Israeliti rica
() Dall'anno del mondo 2759, sino all'anno 2768,
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 37
i dettero nelle lor consuetudini antiche, abbando
narono il Signore, si diedero all'idolatria, ed º
An. del M.
Gedeone morì in una felice vecchiezza,e fu sep 2768
) Av.G.C.I.232
pellito in Efra nel sepolcro di suo padre. Lasciò CAP. XIII,
morendo settanta figliuoli, che aveva avuti di Morte di Ge
molte mogli. I figliuoli d'Israele non si ricorda deone. .
rono del servizi che aveva prestati alla sua patria,
e non si pensò di dare il governo del popolo ad
alcuno dei suoi figliuoli, come pareva se ne aves
se avuto il desiderio dopo la vittoria ch'egli ri
portò contro i Madianiti. Fra i suoi figliuoli uno
era Abimelec nato di una concubina che Gedeo
ne aveva in Sichem (n). Questi risolvette di farsi
riconoscere come principe per lo meno in Sichem,
ed andò a questo fine a ritrovare i parenti di sua
madre, e disse loro: Parlate, vi prego, in mio
favore agli abitanti di Sichem, e rappresentate lo
ro, esser molto più vantaggioso per essi l'avere
un sol signore, che l'essere dominati da settanta
figliuoli di Gedeone, e che dall'altra parte io so
no, per dir così, lor carne, e lor sangue, es
sendo nato di una famiglia della loro città. I pa
renti di Abimelec avendo dunque parlato a Siche
miti, lor persuasero di ricevere Abimelec per lo
ro principe, ed eglino gli posero in mano settan
ta sicli d'argento (o), ch'erano in deposito nel
tempio di Baal-Berit. Abimelec con quel danaio
assoldò una truppa di miserabili e di vagabondi,
(m) Judlc.vr.rr.33: Sopra Baal-Berit si può vedere il no
stro Comento sopra i Giudici v1 11. 33. e la Dissertazione
sopra la divinità de' Filistei, nel principio del primo libro
de Re. (n) Judlc. 1x. -
Gg 4
“o-
4o : LA STORIA -
An. del M.
2769
discordia fra gli abitanti di Sichem ed Abimelec,
Av.G.C.1231 eglino si sollevarono contro di esso, e gli tesero
delle insidie sul monte, a fine di farlo uccidere
quando venisse a Sichem, perchè probabilmente
faceva la sua ordinaria dimora in Efra, nella casa
di Gedeone suo padre: Abimelec aveva nella cit
tà di Sichem un amico chiamato Zebul, che egli
vi aveva stabilito governatore, e che avendo ve - 2-
duto quanto seguiva, ne avvisò con segretezza
Abimelec. Intanto coloro ch'erano stati posti in
imboscata, e quelli della città spogliavano impu
nitamente i passeggieri, come in tempo di guer
ra; ed essendo giunto il tempo delle vendemmie,
si adunarono nel tempio di Baal-Berit per diver
tirsi, e fra le grida di gioia profferirono mille
imprecazioni contro Abimelec, ed oltraggiaro
no con parole Zebul governatore della città.
Gaal figliuolo di Obed fu quello che più si di
stinse colla sua insolenza, e giunse persino a di
re, che se volevasi riconoscerlo come re, ave
rebbe sterminato Abimelec. -
l
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 41
combatti contro quelle genti ch'erano tanto da te amm
An.del M.
disprezzate ? Gaal uscì dunque di Sichem a vista di 2769
Av.G.C.123r
tutto il popolo, ed avendo presentata la battaglia,
Abimelec lo pose in fuga, lo incalzò e lo cacciò
persino dentro Sichem. Abimelec restò in Rama,
e Zebul discacciò Gaal da Sichem. -
CAPIT. xV.
Tola settimo Dopo la morte di Abimelec (r), Tola suo zio
Giudice d'I-
sraele.
paterno, della tribù d'Issacar, che dimorava in
Semir ne monti d'Efraim, fu capo d'Israele. Go
vernò per lo spazio di ventitrè anni (s), e fu sep
- pellito in Samir. Non è nota alcùna cosa partico
Am.del M.
lare del suo governo. Ebbe per successore Jair
2795 di Galaad: ma la sua autorità si stese principal
Av.G.C.12oy mente sopra le terre del di là dal Giordano. Jair
Jair ottavo
Giudice d'I-
sraele -
fu Giudice per lo spazio di ventidue anni, e fu
sotterrato in Camon. Aveva trenta figliuoli, che
cavalcavano altrettanti asini, ed erano principi di
trenta città nel paese di Galaad, le quali erano de
(r) Judic. X.
(s) Dall' anno del mondo 2772, sino all' anno 2795.
A
DELL'ANT. TEST. Lib.III. 43 ,
nominate dal nome del loro padre, Arot Jair,
cioè a dire, città ovvero agghiaccio di Jair. Ca
valcar gli asini, era contrassegno di distinzione e
di dignità. Erano questi animali la cavalcatura or
dinaria delle persone nobili e ricche. s -
Au.del M.
2799
tutti i falsi dei che avevano adorati, e non pre
Av.G.C.I2oI sentarono più il loro culto che al Signore . Per
questa cagione si lasciò muovere, e li liberò nel
la maniera che siamo per riferire. -
(a) Iudic.xr. - - .
DELL' ANT. TEST. Lib. III. 45, a
vogliamo soddisfare a quanto ti promettiamo. An. del M.
2817
Jefte marciò dunque colla sua schiera in soccor Av.G.C.1183
so degl'Israeliti , ed essendo stato riconosciuto Lamenti de»
gli Ammoni
per principe del popolo di consenso comune, lo ti contro i Fi
ro espose tutti i mezzi che credeva propri per gliuoli d'I-
sraele e
condurre a fine la guerra a lor vantaggio, e disse
loro ch'era prima necessario inviare degli amba
sciadori ai capi degli Ammoniti per sapere ciò
che li movesse a dichiarare ad essi la guerra. Fu
rono dunque mandati dei deputati al re di Ammon
per domandargli quali fossero i suoi motivi di la
mento contro gl'Israeliti. Il re degli Ammoniti
rispose: Mi lagno che l'Israele venendo d'Egitto
ha preso il mio paese, da confini dell'Arnon
persino a Jaboc, e persino al Giordano. Me ne
sia fatta la restituzione, e rimarremo in pace.
Avendo i deputati riferita la risposta, Jefte gl'
inviò di nuovo un ordine di dire al re d'Ammon:
Gl'Israeliti non hanno preso nè il paese di Moab
nè quello di Ammon . Mosè avendo mandato a
domandare il passo al re di Moab per le sue terre,
e questi avendolo negato, l'Israele andò girando
d'intorno al paese de Moabiti, e venne per la
parte d'oriente ad accamparsi al di là dell'Arnon,
senza voler entrare nel paese di Moab, perchè l'
Arnon è il confine di quel paese. Mentr'era in
quel luogo Mosè inviò degli ambasciadori a Seon
re degli Amorrei, per domandargli il passo per
le sue terre. In vece di concederlo, li trattò con
disprezzo , e marciò contro gl'Israeliti con un
esercito formidabile persino a Jasa. Ma il Signo
re diede Seon in mano degl'Israeliti, restò scon
fitto, e tutto il suo paese soggiogato, dall'Arnon
persino a Jaboc, e dal deserto che è all'oriente,
persino al Giordano all'occidente. Qual diritto
46 L A ST O R I A
An.del M. avete voi dunque al presente di venire a doman
2817
Av.G.C.I183 dare un paese che ho conquistato in buona guer
ra, e datomi in potere dal mio Dio ? Non crede
te voi di aver ragione di possedere ciò che appar
tiene a Camos vostro dio, e tutto ciò di ch'egli
vi ha dato il godimento? E non volete che io go
da di quanto il Signor nostro Dio si è acquistato
colle sue vittorie ? Seon poteva essere un usurpa
tore ; ma la guerra che ho dichiarata a Seon è
giusta, e mi dà una ragione legittima nelle con
quiste che ho fatte contro di esso. Balac re di
Moab che allora regnava , sapeva senza dubbio
tanto bene i suoi diritti e le sue giuste pretensio
ni, quanto voi lo potete sapere, e pure ha egli
prodotti lamenti contro Israele ? gli ha forse di
chiarata la guerra per ridomandare ciò che oggi
voi richiedete ? Sono già trecent'anni che abitia
mo in questo paese, senz'essere stati turbati nel
nostro possesso, e voi venite ora ad inquietarci,
come se possedessimo ciò ch'è vostro ? L' Israele
non è quello dunque che a voi fa ingiuria; voi la
fate ad esso dichiarandogli una guerra ingiusta.
Il Signore ne giudichi , e sia l'arbitro di questa
giornata, fra l' Israele ed i figliuoli di Ammon .
Ma il re di Ammon non si rese a queste ragioni:
di modo che fu necessario dall'una e dall'altra
parte il non pensare più ad altro, che a preparar.
Voto incon
si alla guerra.
siderato di Jefte dunque ripieno dello spirito di saviezza e
Jefte. Vitto di fortezza, scorse tutto il paese di là dal Giorda
ria da esso ri
portata con no ch'era abitato dagl'Israeliti,ed adunò un esercito
tro gli Am
moniti . poderoso. Fece voto al Signore, se gli avesse da
ta la vittoria contro i figliuoli di Ammon, di of.
ferirgli in olocausto la prima persona che fosse
uscita dalla porta di sua casa, per venire incontro
e
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 47
-
ad esso, allorchè ritornasse vittorioso dal paese An, del M.
2817
degli Ammoniti. Avendo dunque adunate le sue Av.G.C.1183
truppe in Masſa di Galaad, marciò contro i fi
gliuoli di Ammon, gli assalì, li vinse, prese loro
venti città, e depredò il lor paese da Aroer, per
sino a Mennit, e persino ad Abel delle vigne. Gli
Ammoniti restarono molto umiliati in quella guer
ra,e vi perdettero un gran numero di combattenti.
Ma allorchè Jefte veniva da Masſa nella sua ca CAP. XVII.
La figliuola
sa, l'unica sua figliuola venne incontro ad esso di Jefte è sa
crificata al
cantando e danzando al suono di tamburelli. Je Signore se
fte avendola veduta lacerò le sue vestimenta, e le condo il vo
to di suo pa
disse: Ah infelice che io sono! Mia figliuola, tu dre
Vol.III.a H h
5o LA STORIA
sa
An.del M. -
2823
quanti generi, e tante figliuole quante nuore, cen
Av. G.C.II77 to venti persone nella sua famiglia, senza nume
rare i nipoti e le nepoti che ne nacquero. Questo
era allora considerato come la maggior felicità,
e il maggior contrassegno di benedizione e di fa
vore, che Iddio potesse dare ad un uomo. Giu
dicò l'Israele per lo spazio di sett'anni (b), ed
Ajalon unde
essendo morto,fu seppellito in Betlemme sua patria,
cimo Giudi. Ad Abesan succedette Ajalon di Zabulon, di
ce d'Israele.
cui non si sa cosa particolare. Giudicò l'Israele
per lo spazio di dieci anni (c); e fu sotterrato in
Zabulon . .
Abdon duo
decimo Giu Abdon, figliuolo d' Illel di Faraton gli succe
dice d'Israe
8 e dette. Ebbe una numerosa famiglia. Da quaranta -
figliuoli che aveva allevati, vide nascere trenta ni
poti, i quali cavalcavano sopra settant'asini, cioè i
dire erano tutti ricchi, ed avevano qualche digni
tà nel paese (d). Abdon fu capo, ovvero Giudice
d'Israele per lo spazio di ott'anni (e), ed essendo
morto fu sotterrato in Faraton nella porzione di
Efraim sopra un monte denominato Amalee, di
cui non è nota la situazione. -
VII. Servitù
sotto i Fili
Fra tutte le oppressioni alle quali furono sogget
stei. ti gl'Israeliti al di qua del Giordano, quella de'
Filistei è la più lunga e la più importante, perchè
durò quarant'anni (f), nel tempo di tutto il Giu
dicato del sommo Sacerdote Eli, e sotto Sansone;
e
Nel principio di questa servitù de'figliuoli d'Is An.del M.
raele sotto i Filistei, Iddio preparò al suo popo 2848
Av.G.C.1152
lo un liberatore nella persona di Sansone, la di CAP. XIX.
Predizione
cui nascita fu del tutto miracolosa come pure la della nascita
vita. Viveva in Saraa nella tribù di Dan un uo di Sansone e
mo denominato Manue, la di cui moglie era ste i
rile (g). L'angelo del Signore apparve a questa
donna e le disse: Concepirai e partorirai un figli
uolo . Guardati dal ber vino, ovver altro liquo
re sufficiente a cagionar la briachezza, e dal man
giar cosa impura. Il figliuolo che Iddio ti conce
derà, sarà Nazareo e consacrato al Signore sino
dal ventre di sua madre. Il rasoio non passerà sul
suo capo, e comincierà a liberar l'Israele dalle
mani de' Filistei, -
- H h 2 -
d
52 LA STORIA
An.del M.
2848
fanciullo. Il Signore esaudì la sua orazione, l'an
Av.G.C.II5a gelo apparve di nuovo alla moglie di Manue,
mentr'era sola nel campo. Subito ella corse a dar
né avviso al marito, e Manue essendo giunto alla
presenza dell' angelo, gli domandò s'egli fosse
colui che si era fatto vedere a sua moglie, e ciò
che voleva si facesse al bambino che nascer do
veva. L'angelo gli disse che nulla aggiungnere do
vea a quanto aveva detto a sua moglie.
Manue supplicò l'angelo, da esso non creduto
per anche se non un uomo, di aggradire che gli
offerisse un capretto. L'angelo gli disse che qua
lunque istanza potesse fargli, non averebbe man
giato di quanto gli avesse posto alla mensa, ma
che se voleva fare un olocausto, l'offerisse al Si
-.
(i) Judic.x1v.
Hh 3
sa
54 LA STORIA
Am del M.
2849
parlò alla fanciulla che aveva veduta in Tamnati,
Av.G.C.II5f e gli fu concessa in maritaggio. Fu stabilito il
giorno per le nozze, e Sansone se ne ritornò con
suo padre e sua madre. Indi a poco andato per is
posar la fanciulla, usci di strada per andare a ve.
dere il lione che aveva ucciso, e lo trovò di già
diseccato; di modo che delle api si erano ritirate
nella sua gola, e vi avevano fatto un favo che
era pieno di mele. Sansone prese il favo di mele,
e lo mangiava ancora quando venne a ritrovare
suo padre e sua madre, e lor ne diede una par
te, senza dir loro in qual luogo lo avesse pre
so. E' verisimile ch'egli di già pensasse a quanto
fece dipoi nella cerimonia delle sue nozze.
An 2.del
86
M., Essendo giunto alla casa del padre della sua spo
ei e e
- h. 4 ,
56 LA ST O R I A -
Sansone si
Indi a poco tempo venne nella valle di Sorec, lascia rapire
dove concepì dell'affetto verso una donna chia dall'
verso
amore
Dali
mata Dalida. Avendolo saputo i principi de Fili da .
stei, andarono ad abboccarsi colla donna, e le º
º r
6o L A S T O R I A
An.del M. e gli disse che i Filistei venivano a lanciarsi sopra
2887
Av.G.C.III3 di esso. Ma Sansone ruppe ancora le nuove funi,
come si romperebbon le fila . - ,
Sansone re
Avvicinandosi dunque alle due colonne, e tenen vescia il tem
dole abbracciate l'una colla mano destra, l'altra pio di Da
gon , ed uc
colla mano sinistra, invocò il Signore e gli disse: cide più di
62 LA STORIA
-
An. del M.
2887
Signor mio Dio, sovvengavi di me, restituitemi
Av.G.C.III3 la mia pristina forza, affinchè io mi vendichi
in questo giorno de' miei nemici, che mi hanno
tremila Fili fatto perdere gli occhi ; e nel fare uno sforzo per
stei - Egli
stesso resta far cadere le due colonne, disse: Muoja Sansone
oppresso sot
to la rovina
co' Filistei. E nello stesso tempo il tempio fu ro
del tempio, vesciato sopra i principi de' Filistei e sopra il po
polo tutto , di modo che ne uccise in maggior co
pia morendo, di quello ne aveva ucciso in vita -
I suoi parenti vennero in Gaza per prendere il suo
corpo, e lo seppellirono nel sepolcro di suo pa
dre, fra Saraa ed Estaol. Aveva esercitato l'uffi
zio di Giudice e di liberatore d' Israele sotto il
e
Pontificato del sommo Sacerdote Eli per lo spazio
di venti anni (q).
Anno incer
to -
Nel tempo di uno de' Giudici d' Israele seguì
CAP. XXIII, la storia di Rut. Ma siccome non è noto con cer
Storia di Rute
º
tezza sotto qual Giudice ella sia seguita (r) la met
tiamo in questo luogo, come introduzione alla
storia di David, di cui saremo ben presto obbli
gati a parlare . Nel témpo di uno de' Giudici d'
Israele (s) sopraggiunse una carestia nel paese,
che costrinse un uomo di Betlemme, città di Giu
da, andare ad abitare nel paese di Moab co suoi
due figliuoli. Questi chiamavasi Elimelec, e sua
moglie Noemi : l' uno dei suoi figliuoli chiama
vasi Maalon e l' altro Chelion. Essendo nella ter
ra di Moab, Elimelec morì, e lasciò Noemi co'
suoi due figliuoli. Ella lor diede in mogli in quel
paese due donne Moabite. Maalon sposò Kut, e
(q) Dall'anno del mondo 2868 sino all'anno 2888.
(r)Gli Ebrei credono che Boos sia lo stesso che Abesan
Usserio crede che la carestia della quale si parla nel libre
di Rut, succedesse sotto il Giudicato di Samgar,
(!) Auth 1.1.2.6 c. - -
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 63
Chelion Orfa. Dimorarono per lo spazio di dieci Anno incerè
to e
anni nelle terre di Moab . Essendo morti Maalon -
o cau rie - i
Vol.III. Ii
p
66 L A ST O R I A
e
-
v
66 LA ST O R I A
-
a
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 67
si tratta: si levava dal proprio piede la scarpa, e Anno incer
si dava al suo parente. Mosè ordina ancora altra to -
a
DELL'ANT.TEST. Lib.III. 69 -
sa
mio servizio un Sacerdote fedele e che opererà An.del M.
secondo il mio cuore, e la di cui famiglia sarà 2851
Av.G.C.II49
sempre costante. Allora chiunque resterà di tua
discendenza, verrà nel Tabernacolo a domattare
che si preghi per esso, ed offerirà una moneta
d'argento ed un pane, dicendo: Datemi vi pre
go, un posto nell'ultime classi de Sacerdoti, af.
finchè io abbia con che alimentarmi. Passaggio
del Sacerdo
Per intendere il discorso di quest'uomo di Dio zio dalla fa
è bene l'osservare che Aronne ebbe per successo miglia di E
leazar in
re Eleazar suo primogenito, padre di Finees (a), quella d'Ita
IIlar e
cui il Signore aveva promesso che il Sacerdozio sa
rebbe restato per sempre nella sua famiglia, in con
siderazione del zelo che aveva mostrato contro
l'idolatria di Beelfegor . Tutta volta il Sacerdo
zio era passato, non si sa per qual ragione, nè
in qual tempo dalla famiglia di Eleazar e di Finees, ve
(º) 1.Aeeg.11.3o.
l
74 L A ST O R I A
Sacerdoti serventi per avere con che sostentarsi (c).
An.del M. In quel tempo la parola del Signore era rara
286I
v.G.C.II39 e preziosa in Israele, e pochissime vi erano le
p. XXVII. persone alle quali il Signore si manifestasse (d).
Il Signore Ora gli occhi d' Eli erano serrati per la sua
comincia a
comunicarsi
a Samuel.
grand'età, nè più poteva vedere. Un giorno men
tr'era coricato nel suo letto, il Signore si mani
festò a Samuele, e gli parlò la mattina assai per
tempo, prima che fosse giorno, e fossero spente
le lampadi ch'erano collocate nel Santa sopra il can
delliere d'oro. Samuele dunque avendo udito come
la voce d'Eli che lo chiamava, si alzò e corse a
domandargli ciò che desiderasse. Eli gli disse che
non lo aveva chiamato, e se ne ritornasse a con
tinuare il suo sonno. Non istette gran tempo co-.
ricato , che di nuovo udì la stessa voce che lo
chiamava: si alzò di nuovo e corse a domandare
ad Eli ciò che desiderasse . Eli gli disse di ritor
nar nel suo letto. Alla fine per la terza volta il
Signore lo chiamò , ed essendo Samuele andato
ad Eli, il vecchio gli disse , di ritornare a cori
carsi, e di dire se fosse chiamato per la quarta vol
ta: Parlate, Signore, perchè il vostro servo as
colta. Samuele non aveva per anche appreso a di
stinguere la voce del Signore , e Iddio non si
era per anche manifestato a lui. Ma Eli che ave
va maggior esperienza non dubitò che non fosse
una voce soprannaturale che lo chiamasse .
Essendosi dunque Samuele addormentato di
nuovo, il Signore ritornò a chiamarlo per nome,
e Samuele rispose : Eccomi , Signore, parlate
perchè il vostro servo ascolta. Il Signore gli dis
(c) Vedasi il Comento sopra il 1. de'Re 11.36.e la Dis
sertazione sopra la successione de sommi Sacerdoti, nel
principio del libro de' Giudici. (d) 1.Afeg.III.1.
e
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 75 s
se: Son per fare una cosa in Israele, che alcuno An.del M.
2861
non potrà udire, senza avere in amendue gli orec Av.G.C.1139
chj il bucinamento. Darò il compimento a tutto
ciò che ho risoluto contro Eli e contro la sua fa
miglia: comincierò e condurrò a fine , perchè
sapendo che i suoi figliuoli si guidavano d'una ma
niera indegna, non gli ha ripresi. Ho perciò giu
rato che l'iniquità di sua famiglia non sarà espiata
nè colle vittime nè co'donativi; nulla sarà bastan
te per istornare gli effetti di mia vendetta. Samue
le essendosi alzato la mattina, andò ad aprire le
porte della casa del Signore, e temeva di dire ad
Eli quanto aveva udito. Ma Eli lo fece venire a
sè, lo pregò con istanza, e gli comandò ancora
di dirgli quanto il Signore gli aveva rivelato,senza
nascondergli ovvero inorpellargli cosa alcuna.
Samuele ubbidì, ed Eli rispose: Iddio è il padro
ne; faccia quanto è grato agli occhi suoi .
Dopo quel tempo il Signore apparve sovente a
Samuele in Silo, ed alcuna delle sue parole non
cadette a terra, e non restò senza esecuzione a
ed in modo che ben presto tutto Israele conobbe
che Samuele era suscitato dal Signore nell'Israele,
per essere il suo fedel profeta.
Poco dopo la morte di Sansone, la guerra co An.a888 del M.
(e) r.Aeg.1v.1.2.& c.
v DELL'ANT. TEST. Lib. III. 77
dizione dell'uomo di Dio. Nello stesso giorno An. 2888del M.
a
78 LA ST O R I A
An. del M.
2888
all'Arca del Signore. Eglino lo rialzarono, e lo
Av.G.C.IIIa riposero nel suo luogo; ma nella mattina seguen
A te trovarono il corpo di Dagon nel suo luogo,
ma smozzicato, di modo che il capo e le mani
erano separati dal busto, e gettati sulla soglia del
la porta del tempio. Il dio Dagon era una figura
che aveva dell'uomo o della donna e del pesce.
Aveva il capo, le braccia, il corpo d'uomo, e
dal ventre in giù terminava in pesce, avendo la
coda ripiegata in semicircolo per la parte di die
tro. I sacerdoti Filistei in memoria di quanto
era seguito al loro dio, non posano mai il piede
sulla soglia della porta del Tempio; saltano ov
vero fanno un passo largo di sopra di essa; e So
fonia (g) denomina per derisione i Filistei, co
loro che saltano per disopra la soglia della porta.
Flagelli aº Intanto la mano del Signore si fece sentir pe
º
i º quali il Si
gnore fa sog sante sopra quelli di Azot, e li ridusse ad un'e-
giacere le
persone e le strema desolazione. Fece soggiacere quelli della
campagne de' città e della campagna ad una infermità nella par
Pilistei
te dalla quale escono gli escrementi, il che ne fe
ce morire un gran numero; e si vide uscire ne'lo
ro campi e nel loro villaggi una moltitudine infi
nita di topi che cagionarono uno strano guasto.
Di modo che gli Azoti che più degli altri avevano
sentiti que flagelli della mano di Dio, e non po
tevano dubitare che non fossero un gastigo del po
co rispetto che avevano avuto verso l'Arca del
Signore, presero la risoluzione di restituirla a co
loro che l'avevano posta nel loro tempio. Man
darono dunque de messaggieri a principi de Fili
stei, e loro dissero: Che volete facciamo dell'
Arca del Dio d'Israele ? Quelli di\ Get furono di
-
–
An. del M infermità dalla quale foste assaliti nell'ano, e de'
2888
Av.G.C.III.2
topi che hanno disertate le vostre campagne. Con
questo darete gloria al Dio d'Israele, ed egli leve
rà la sua mano da voi, da'vostri dei, e dalle vostre
terre. Se dubitate che il Signore sia quello che vi
ha flagellati , prendete un carro nuovo, ed at
taccatevi due vacche le quali non abbiano mai por
tato il giogo, ed attualmente allattino i lor vitel
li. Chiuderete i vitelli dentro la stalla, e dopo
aver posta l'Arca sul carro, cogli ani e co topi
d'oro rinchiusi dentro una cassetta, lasciate anda
re le vacche ovunque vorranno. Se vanno verso
Betsame nel paese d'Israele,giudicherete che il Dio
d'Israele vi averà fatti tutti i mali a quali soggia
ceste: se non vi vanno, conosceremo che la sua
mano non ci ha flagellati; ma che i flagelli son ca
suali, e sopraggiunti a noi come gli altri avveni
menti umani. -
L'Area giu
gne nel ter
ritorio di
Il consiglio de' Sacerdoti fu seguito. Le vacche
TBetsame, attaccate al carro che portava l'Arca, andarono
muggendo a dirittura a Betsame senza volgersi nè
a destra nè a sinistra, ed i principi de' Filistei le
seguirono sinchè furono giunte sopra le terre di
Betsame. I Betsamiti segavano allora le biadene
loro campi, ed avendo veduta l'Arca che ritor
nava, restarono colmi di gioia, e il carro an
dò ad arrestarsi nel campo di un abitante di Bet
same nomato Giosuè. Era nello stesso luogo un
gran sasso, ed i Betsamiti avendo tagliato in pez
zi il legname del carro, uccisero le vacche, le
posero sopra quelle legna, e le bruciarono in
olocausto al Signore. I Sacerdoti ed i Leviti che
si trovarono nella città, e ne'luoghi vicini essen
dovi accorsi, presero l'Arca e la posero sopra il
sasso di cui abbiamo parlato, e per le lor mani
-
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 81
e
rà sopra di essi. - -
a
86 L A S TO RI A
An.del M. stre biade e di vostre vigne, per avere di che som
29o8
Av.G.C.Io92 ministrare a suoi eunuchi, ed agli uffiziali della
sua casa. Impiegherà i vostri giovani, i vostri ser
vi, le vostre serve, i vostri bestiami per suo ser.
vizio . Prenderà la decima del vostri animali, e
voi gli sarete soggetti. Allora vi stancherete di
portare il giogo: vederete con dolore che le co
se stesse che il re ha diritto di esiger da voi con
giustizia, saranno domandate con rigore e con in
solenza: esclamerete allora contro il vostro re,
ed implorerete il soccorso del Signore; ma egli
non vi esaudirà, perchè voi stessi lo avete come
costretto a darvi un re nell'impeto del suo sde
gno (p) - -
An.del M.
29o9 Il popolo non volle entrare nelle ragioni del
Av.G.C.Io91 Profeta, e persistette nel voler avere un re. Il
Profeta disse dunque ad essi di ritornarsene nelle
CAP, XXXI,
Saul figliuo
loro case, e che quando fosse il tempo, mande
lo di Cis è rebbe a chiamarli per dar fine a quanto domanda
mandato a. vano con tanto calore. Iddio non differi di mani
cercar l'asi
ne di suo pa festare a Samuele la sua volontà. Un uomo chia
dre.
mato Cis della tribù di Beniamino, uomo poten
te e ricco (q), avendo perdute alcune delle sue
asine, mandò Saul suo figliuolo insieme con un
servo a cercarle. Saul era il più bell'uomo d'I-
sraele, il più ben formato di sua persona, e d'una
statura sì vantaggiata che superava con tutto il suo
capo tutto il rimanente del popolo: in somma era
di una grandezza e di un'aria degna d'impero -
Saul e il suo servo essendo dunque partiti di Ga
baa, luogo di lor dimora, scorsero i monti d'Ef
raim, ch'erano al settentrione di Gabaa; di là
vennero nel paese di Salissa nella tribù di Dan :
Kk 4
88 - LA ST O RIA
-
An. del M gnerete in entrare nella città, e prima ch'egli sia
29o9
Av.G.C. Io91
asceso all'eminenza sulla quale si dee offerire il
sacrifizio, e si dee fare il convito. Non si farà
-
cosa alcuna fin ch'egli non vi sia giunto; perchè
egli dee benedir l'ostia, e dopo i convitati comin
cieranno a mangiare.
Ascesero dunque a Ramata, e Samuele aven
doli veduti, venne incontro ad essi per far loro
accoglienza. Perchè il Signore aveva rivelato nel
dì precedente a Samuele che nel giorno seguente
alla tal ora, gli averebbe inviato colui ch'egli de
stinava a governare il suo popolo, e nello stesso
momento lo spirito di Dio interiormente gli dis
se: Ecco l'uomo di cui ti ho parlato : questi re
gnerà sopra il mio popolo. Saul avvicinandosi a
Samuele gli domandò : Dimmi ti prego ov'è la
casa del veggente ? Samuele rispose: Son io il
veggente. Vieni meco sopra quest'eminenza,
affinchè mangiamo insieme, domattina te ne ri
tornerai, e ti dirò quanto hai più a cuore. E
quanto alle asine che hai perdute, sono già tre gior
ni, non ne essere in pena, perchè son ritrovate:
e di chi sarà quanto è di migliore in Israele, se
non di te e di tutta la casa di tuo padre ? Saul
sorpreso da questo discorso, rispose a Samuele tut
to modestia: Non son io della tribù di Benjami
no, che è la minore di tutto Israele? E la mia fa
miglia non è ella la minore di tutte le famiglie di
questa tribù è Perchè dunque il mio Signore mi
parla di codesta maniera ? -
9o LA ST O R I A
A TM tro tre tortore, e l'altro un urna piena di vino;
Av.dºor, dopo averti salutato ti presenteranno due pani, che
dalle lor mani riceverai . Verrai poi alla collina
di Dio dov'è la guarnigione de' Filistei. (Questa
collina era l'eminenza che dominava sopra Ga
baa patria di Saul. ) Essendo entrato nella città,
t'incontrerai in una schiera di profeti che scende
ranno dal luogo eminente profetizzando, ed
avendo alla testa loro delle persone che suone
ranno ogni sorta di stromenti. Ti unirai ad essi,
lo Spirito del Signore t'inspirerà, profetizzerai
con essi, e sarai cambiato in altro uomo. Dopo
di ciò fa quanto ti sarà dal Signore inspirato, per
chè il suo spirito è con te. Anderai prima di me
in Galgala, dove verrò a vederti a fine di offeri
re per te un olocausto, e de sacrifizi di rendi
mento di grazie . Mi vi attenderai per sette gior
ni, e ti farò sapere ciò che averai a fare.
Appena Saul ebbe lasciato Samuele, si trovò
cambiato in altro uomo. Iddio gli diede un cuor
nuovo e sentimenti degni del grado, a cui lo chia
mava, e nello stesso giorno quanto il profeta
gli aveva predetto, gli avvenne. Entrò in Ga
Saul fra i
Profeti.
baa, e mentre saliva sopra il colle del Signore si
-
abbattè in una schiera di profeti; lo spirito di Dio
s'impossessò del suo interno, e cominciò a pro
fetizzare fra loro, cioè a dire, a cantare, a lo
dar Dio, ed a fare tutti i movimenti che l'entu
siasmo fa produrre da coloro che vengono tra
sportati ed animati dallo spirito di Dio. Dopo
ch'ebbe cessato di profetizzare, andò al luogo
eminente, dove suo padre verisimilmente aveva
la sua abitazione . Tutti coloro che lo cono
scevano, avendo veduto ciò ch'era seguito, e co
me aveva profetizzato fra Profeti, dicevan fra
-
s-as-a-
loro: Che cosa è dunque succeduto al figliuolo di An.del M.
29o9 -
Cis? Saul è forse profeta? Altri rispondevano : Av.G.C. Io9I
E chi è il padre degli altri Profeti? Lo spirito non
inspira dove vuole ? Dopo quel tempo queste pa
role passarono in proverbio: Saul è forse profe
ta? Allorchè Saul giunse alla sua casa, suo zio
gli domandò delle notizie del suo viaggio: Saul
gli raccontò quanto aveva fatto, e la sicurezza
che Samuele gli aveva data che le asine erano ri
trovate, ma non gli manifestò cosa alcuna di quan
to il profeta gli aveva detto sopra la sua dignità v
reale. -
C. XXXII.
Indi a poco , Samuele fece adunare tutto il Adunanza di
popolo in Masſa , per manifestare a tutti l'ele Masfa, nella
quale Saul è
zione che il Signore aveva fatto di un re, per eletto per via
delle sorti
chè sopra di essi esercitasse il suo comando. Fe
ce lorda principio un discorso, nel quale rinfac
ciò ad essi la loro ingratitudine verso Dio che gli
aveva colmati di tanti beni: loro disse che la do
manda fatta da essi di un re, era il contrassegno
più sensibile del disprezzo che facevan del Signo
re, che il domandare un altro capo era aperta
mente un rigettarlo ; che tuttavia perchè si osti
navano nel voler avere un principe, Iddio era
per darne uno ad essi; lo farebbe eleggere per
via delle sorti, affinchè sapessero che alcun uomo
non aveva avuto parte nella sua elezione, ed al
cuno non concepisse gelosia nè contro colui che
facesse l'elezione, nè contro colui sopra il quale
cadesse la sorte. Li separò dunque prima per tri
bù e per famiglie maggiori, e poi cavò a sorte.
In primo luogo la sorte cadette sopra la tribù di
Beniamino. Si gettò poi la sorte sopra le famiglie
di questa tribù e cadette sopra la famiglia di Me
tri; da essa si giunse persino alla casa di Cis; ed
e si ama
s 922 LA ST O R I A
Atl.del M. alla fine alla persona di Saul. Fu subito cercato
29o9
Av.G.C.Io91 ma non trovossi. Consultarono poi il Signore,
-
94 LA STORIA -
(x) 1.Reg.x11.
º -
96 LA STORIA -
u
An.del M. do alzate le vostre voci al Signore, egli vi ha man
29o9
- Av.G.C.Io9I dati de'liberatori in persona di Gedeone, di Ba
rac, di Jefte, e degli altri Giudici d'Israele. Io
stesso coll'aiuto del Signore , vi ho salvati dalla
servitù de' Filistei. Stanchi alla fine del mio go
verno mi siete venuti a dire che volevate un re,
rigettando indirettamente il Signore ch'era vostro
monarca. Iddio vi ha concesso quanto era da voi
domandato ; ed è pronto a colmarvi di felicità ,
purchè voi e il vostro re siate ad esso fedeli. Ma
se vi renderete ribelli alla sua parola, e disubbi
dienti a suoi voleri, la mano del Signore sarà so
pra di voi, com'è stata sopra i vostri antenati. Per
imprimere più al vivo negli animi vostri quanto
vi ho detto , considerate il miracolo che il Si
gnore è per fare agli occhi vostri. Ora non é egli
il tempo della mietitura del formento? cioè a di
re, la stagione dell'anno in cui la pioggia è più
rara nel paese ; pure son per invocare il Signo
re, ed egli farà scoppiare il tuono, e cader delle
piogge, affinchè comprendiate sino a qual punto
gli sia dispiaciuta la risoluzione che avete presa
di avere un re.
Nello stesso tempo, il Profeta alzò le sue vo
ci al Signore, e il Signore fece a un tratto mug
gire il tuono e cadere ruscelli di piogge: tutto il
popolo ne restò sbigottito, e temette la potenza
del Signore e di Samuele, e tutti pregarono il
Profeta d'interceder per essi affinchè non moris
sero, e Iddio lor perdonasse il peccato che ave
van commesso col chiedere un re. Samuele loro
fece coraggio e disse: Che quand'eglino fossero
stati strettamente uniti al Signore , il Signore
non gli averebbe abbandonati.; ch'egli ave
rebbe continuato a pregare per essi e ad insegnar
DELL'ANT. TEST. Lib. IIÌ. 97 -
loro la giustizia e la strada del retto. Che s'egli An.del M.
no poi avessero perseverato nella loro infedeltà e 29o9
Av.G.C.1e91
nella loro disubbidienza, il Signore li farebbe pe
rire insieme col loro re. Tutto ciò segui nel pri
mo anno del regno di Saul. -
(y) 1 Reg.x111.
Vol.III. L l
- e
- - -
r
98 , LA STORIA
a-
An. del M. so (z): ma nel settimo giorno vedendo che non
-
-
29II
Av.G.C.Io89
veniva, si fece portar defle vittime, un olocau
sto, ed un ostia pacifica, ed offerì l'olocausto al
Signore. Appena aveva terminato il sacrificio,
Samuele giunse. Saul andò incontro ad esso per
salutarlo. Il Profeta gli disse: E che mai hai fat
to? Saul rispose: Vedendo che i miei soldati mi
lasciavano, e si ritiravano gli uni dopo gli altri,
che il nemico mi strigneva, e tu non venivi nel
giorno assegnato, ho detto: I Filistei vengono
ad assalirmi, e non ho per anche fatti i sacrifizi
per placare il Signore: costretto dunque dalla neº
cessità, ho offerto l'olocausto.
Saul è riget
tato dal Si
Hai fatto un grand'errore, Samuele gli rispose,
gnore per a col disubbidire al comandamento che avevi ricevu
vere disubbi
dito a Samu to dal Signore tuo Dio. Se ciò non avessi fatto, il
el, che gli Signore averebbe stabilito per sempre il tuo tro
aveva detto
di aspettarlo no sopra l'Israele ; ma non sussisterà il tuo re
- per sette gi.
Orni e
gno. Il Signore ha cercato un uomo secondo il
suo cuore, e lo ha destinato ad esser capo del suo
popolo, perchè non hai osservato quanto ti ave
va imposto. Samuele si ritirò da Galgala, venne
a Gabaa della tribù di Benjamino, e Saul ve lo
seguì colle poche truppe ch'eran seco restate in
Galgala. Ne fu fatta in Gabaa la rassegna, e non
vi si trovarono che seicent'uomini o circa. L'eser
cito de Filistei se ne stava sempre a Macmas, ed
uscirono dal loro campo tre compagnie per an
dare a foraggio nelle terre degli Israeliti. L'una
prese il cammino d'Efra verso il paese di Saul,
l'altra marciò verso Betoron nella tribù di Dan,
e la terza andò verso la valle di Seboim, sulle
spiagge del mar Morto. - - - -
v
(2) 1.A eg.xr 11,8, - -
-
DELL' ANT. TEST. Lib. III. 99 A
e
Ora non trovavansi fabbri in Israele, perchè i An.del M.
29 II
Filistei per impedire agli Israeliti il fabbricare spa A v. G.C.Io89
de o lance, avevano loro vietato l'avere fra lo I Filistei tol
gono l'uso
ro fabbri o lavoratori di ferro, di modo che, per delle armi a
far fabbricare o rassettare gli stessi stromenti dell' gli Israeliti -
Non trova
agricoltura, erano costretti andare da Filistei, e vansi allora
fabbri nell'I-
servirsi del loro artefici ; ma quanto alle armi, i sraele .
Filistei non ne fabbricavan per essi, e loro non
ne permettevano l'uso. Eglino non eran dunque
armati che di fionde,di mazze, di stromenti di agri
coltura, di bastoni indurati al fuoco, di frecce;
e nel giorno della battaglia, non si trovò alcuno
nell'esercito fuorchè Saul e Gionata suo figliuolo,
che avesse una spada ovver una lancia in mano.
L'esercito de' Filistei, non ostanti i tre distac C. XXXV.
Gionata va
camenti che n'erano stati fatti, era ancora assai nel campo
de' Filistei.
numeroso, ed occupava il passo di Macmas verso
Gabaa, dov'era Saul insieme con Samuele. Un
giorno Gionata disse al suo scudiere (a): Andia
mo persino al campo de' Filistei: e non ne disse
pur una parola al re suo padre, ch era nell'altra
estremità di Gabaa co' suoi seicentº uomini sopra
la rupe di Remnon, vicino a Magron; e col som
mo Sacerdote Achias il quale portava l'Efod, e
consultava il Signore quando il caso lo richiede
va ; perchè l'Arca era nel campo (b). Ora il
luogo per cui Gionata procurava di penetrare
nel campo de' Filistei, era munito dall'una e dall'
altra parte da due rupi moltº alte e molto scoscese
che si ergevano in punte a guisa di denti, l'una del
le quali chiamavasi Boses e l'altra Sene; l'una era
situata dalla parte del settentrione dirimpetto a
Macmas, e l'altra dalla parte del mezzodì, di
(a) 1.Reg.viv. (b) 1.Reg.x1v.18.
\ - - L 1. 2
v
Ioo LA STORIA
rimpetto a Gabaa . Gionata disse dunque al suo
scudiere : Passiamo persino dentro al campo di
queste genti incirconcise, per vedere se il Signo
re sarà con noi , perchè gli è facilegualmente il
concedere la vittoria tanto al piccol numero, quan
to al grande. Andiamo , soggiunse , ad essi -
Quand'eglino ci averanno veduti, se ci dicon:Fer
matevi, e noi verremo a voi ; ci fermeremo nel
nostro posto, e non anderemo più avanti. Ma se
ci dicono : Venite qui: vi anderemo ; sarà quel
lo un certo presagio che il Signore gli averà dati
in nostro potere . Allorchè dunque i Filistei gli
ebbero scoperti dal loro campo, dissero: Ecco
gli Ebrei ch'escono dalle caverne nelle quali si
erano nascosti : ed i più avanzati dissero ad essi
ad alta voce: Venite qui e vi faremo vedere qual
che cosa. Allora Gionata disse al suo scudiere: An
diamo arditamente; son nostri. Si posero dunque
a rampicare sulla rupe con molto sforzo, ed es
sendo giunti persino a'nemici, si avventarono con
tro di essi con tant'impeto che rovesciarono a ter
ra quanti lor vennero incontro. Gionata uccide
va da una parte, e il suo scudiere dall'altra; ste
sero sul campo venti uomini o circa , nella metà
di tanto terreno, quanto un paio di buoi ne pos
sono arare in un giorno (e), cioè a dire, nello
spazio di 7o piedi o circa di lunghezza . Allora il
terrore ingombrò l'animo de' Filistei. Il disordi
ne s'impossessò del loro spirito, e non solo quel
li ch'erano nel campo, ma anche coloro ch'erano
usciti per far delle ruberie, furono sorpresi dallo
spavento. Lo scompiglio entrò nelle lor truppe,
(c) Secondo Plinio l. 18. c. 3: lo spazio che un bue può
arare in un giorno è di 12o piedi di larghezza e di 14o di
lunghezza. La metà di questa lunghezza e di 7o piedi
DELL'ANT. TEST. Lib.III. 1o1
-
volsero le armi loro gli uni contro gli altri, e cre An del M.
29II
dendo che tutto l'esercito degli Ebrei gli incalzas Av.G.C.Io89
se, non pensarono che a prender la fuga, gli
uni dall'una, gli altri dall'altra parte.
Intanto colui che faceva la sentinella nel picco
Vittoria mia
lo esercito di Saul, gettato lo sguardo a quella racolosa ri
parte, vide il disordine, e ne diede pronto l'av ortata - da
ionata con
viso a Saul. Si prese informazione se alcuno fos tro i Filistei,
se fuori del campo, e trovossi che Gionata e il
suo scudiere erano assenti. Allora Saul disse al
sommo Sacerdote Achias che consultasse il Signo
re. Mentre ancora parlava, e il sommo Sacerdo
te aveva le mani alzate per consultar Dio, si udì
distintamente un gran romore che più non per
mise il dubitare esser l'esercito nemico in rotta :
disse dunque al sommo Sacerdote di abbassare le
mani, e subito gridò alle armi. Si corse verso il
campo de' Filistei, e si trovò tutto coperto di
morti. Saul colle sue genti si pose ad incalzare i
fuggitivi: il suo piccolo esercito si trovò ben
presto rinforzato da un gran numero d'Israeliti
che si erano uniti a nemici, e da quantità d'altri
che si eran nascosti; di modo che si vide alla te
sta di diecimila combattenti. Allora fece avanti
tutto il popolo questa imprecazione con giura
mento: Maledetto colui che mangerà prima del
la sera, e prima che io mi sia vendicato de' miei
nemici. Furono dunque incalzati i nemici da Ma
cmas persino a Betaven, ovvero Betel verso l'o-
riente, e persino ad Ajalon verso l'occaso .
Ora mentr era incalzato il nemico seguì un ac
cidente che turbò la gioia di quella gloriosa gior
nata. Gionata che aveva sì fortunatamente co
minciato l'affare, non era con Saul, allorchè vie
tò il mangiare persino alla sera. Mentre seguiva
Ll 3
I O2 LA ST O R I A
-
e ti o
(d) I ſeeg.x1v.47.52. (e) 1.4’eg.xv.
- (ſ) Exod.xvi 1- 14- 15- -
DELL' ANT. TEST. Lib. III. 1o5
Stermina nel suo paese tuttociò che ha vita, dall' "TT"
uomo persino alla bestia; non risparmiare alcuno, av dioyo
non aver compassione nè della moglie nè de'figli- prima dell'
uoli; non perdonare nè meno a bambini che suc- * ."
ciano le mammelle. Non desiderare cosa alcuna,
nè conserva la minima parte di quanto troverai
fra le speglie. Iddio ha condannato quel popolo
all'anatema. Saul per ubbidire a questi comanda
menti adunò il suo popolo, e ne fece la rassegna
come un pastore fa la denumerazion del suo greg
ge. Trovò dugentomila uomini d'Israele, senza
numerare diecimila uomini della tribù di Giuda.
Allora fece dire a Cinei, discendenti di Jetro:
Separatevi dagli Amaleciti, affinchè non restiate
inviluppati nella loro sconfitta, perchè voi avete
usata misericordia verso i figliuoli d'Israele, al
lorchè ritornavano dall'Egitto.
I Cinei si separarono dunque dagli Amaleciti,
e Saul avendo marciato verso l'Arabia petrea,
giunse alla città d'Amalec, e tese delle insidie
nella valle ch'era avanti alla città. Gli Amaleciti
uscirono in campagna, e posero le loro truppe
in ordine di battaglia: ma Saulli vinse, e con
tinuando la sua vittoria li tagliò a pezzi in tutta
l'ampiezza del paese, che è da Evila verso l'im
boccatura dell'Eufrate nel golfo Persico, persi
no a Sur ch'è dirimpetto all'Egitto nell'Arabia
petrea. Fu necessario molto tempo per soggioga
re un popolo potente, dilatato, e che non ave
va quasi abitazion fissa. Saul prese Agag loro re,
e gli conservò la vita. Riserbò ancora quanto vi
era di migliore nelle greggi di pecore, di capre,
e negli armenti; quanto vi era di più prezioso ne'
mobili e nelle vesti, e generalmente quanto vi era
di più bello e di migliore. Gl'Israeliti non ucci
-
ro6 LA STORIA
iT sero, e non fecero perire secondo le leggi dell'
293o
Av.G.C. Io7o anatema, se non quanto vi era di più disprezzabi
rima dell'
a Volgare,
le e di più vile. - -
ll
DELL'ANT. TEST.Lib. III. 1o7
chè eri piccolo agli occhi tuoi, disse Samuele, An.del M.
293o
non ti ho io reso capo di tutte le tribù d'Israele? Av.G.C.Ic7e
Il Signore ti ha consacrato re d'Israele, ti ha Prima dèll'
Era volgare
mandato a questa guerra, e ti ha detto: Va, fa Io74
mettere a fil di spada tutti quel colpevoli degli
Amaleciti. Fa loro una guerra sanguinosa e senza
misericordia; non la perdonare ad alcuno. Perchè
dunque non hai ascoltata la voce del Signore ?
Perchè l'amor del bottino ti ha egli accecato per
peccare contro il tuo Dio ? Saul per iscusarsi,
rispose a Samuele: E non ho io seguito appuntino
tutti gli ordini del Signore? Non ho io seguita la via
che mi ha mostrata? Ho condotto prigione Agag
re di Amalec, ed ho sterminati gli Amaleciti. E'
vero che il popolo ha preso del bottino, de'buoi,
e delle pecore, come le primizie di quanto è sta
to tolto al nemico; ma lo ha preso per sacrificar
lo al Signore nostro Dio, in Galgala sopra il suo
altare. -
C. XXXIX.
Due anni o circa dopo quanto abbiamo detto, Guerra de'
i Filistei adunarono tutte le sue truppe per com Filistei con
tro gl'Israe
battere contro l'Israele (h) . Si accamparono fra liti .
Soco ed Azeca sui confini di Dommim . Saul dal An. del M.
2942
suo canto coll'esercito d'Israele venne ad accam Av.G.C.1o58
Prima dell'
parsi nella valle del Terebinto, Questi luoghi so Era volgare
- Io62
(ò 1 Regºvi I e - - - - z -
II2 LA ST O R I A
t
An.del M. no al mezzodì di Gerusalemme e di Betlemme,
2942 avendo all'oriente Masfa ed al mezzodì Maceda. I
Av.G.C.Io58
Prima dellº due eserciti si posero in ordinanza di battaglia, ed
Fra volgare
Io62 ognuno occupò l'eminenza ch'era più a suo vantag
gio, di modo che fra essi era una valle, e mentre
stavano l'uno in faccia all'altro attendendo fosse da
to il segno per cominciare il combattimento, uscì
dal campo de' Filistei un gigante chiamato Goliat,
nativo di Get, che aveva sei cubiti ed un palmo di
altezza, cioè dodici piedi e mezzo o circa: portava
in capo un elmo di bronzo, ed era vestito di una
corazza fatta a squame, che pesava cinque mila
sicli di bronzo, cioè centocinquantasei libbre ed un
quarto, prendendo il siclo per mezz'oncia e la
libbra di sedici once.Aveva sopra le gambe una la
stra di bronzo che gli copriva tutta la parte an
terior della gamba, dalle ginocchia persino a pie
di. Uno scudo parimente di bronzo gli copriva
le spalle ; perchè di codesta maniera gli antichi
portavano gli scudi fuori del combattimento. Il
legno della sua lancia era grosso come un subbio
de tessitori, cioè, come il grosso legno , in
torno al quale avvolgono il filo, ovver la tela -
Il ferro di sua lancia pesava seicento sicli, cioè
Goliat sfida
poco meno che venti libbre.
tutto l'eser Quest' uomo venne dunque a presentarsi fra i
ito d'Israe
9 o
due eserciti preceduto dal suo scudiere che porta
va il suo scudo, e gridava a battaglioni d'Israe
le: Perchè siete voi qui venuti ? Non siete venuti
per combattere ? Non son io Filisteo e voi servi
di Saul è Eleggete un uomo fra voi e venga a
battersi meco a corpo a corpo. S'egli ardisce di
venir meco alle mani,e mi toglie la vita, noi saremo
a voi soggetti ; se io ho sopra di esso il vantag
gio, e l'uccido, noi vi domineremo, e sarete
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 113
a noi sottomessi. Goliat ritornava poi nel campo
de' Filistei , e si vantava insolentemente, dicen g"º Ie58
do : Ho sfidato in questo giorno tutto l'esercito rima dell'
Era volgare
d'Israele , e loro ho domandato un uomo per I06?
venire a combattere contro di me ; ma non vi è
stato chi abbia avuto l'ardire di comparire.
Tutto l'esercito d'Israele era pieno di timore
e di maraviglia, a vista dell'uomo mostruoso,
e Saul aveva una specie di confusione per non
trovar alcuno da opporgli . Intanto il Filisteo
presentavasi fra i due eserciti ogni giorno, mat
tina e sera, e ciò per lo spazio di quaranta giorni.
Ora Isai di Betlemme, di cui abbiamo di sopra
parlato, aveva tre de' suoi figliuoli nell'esercito
di Saul . Davide ch'era il più giovane di tutti,
era ritornato dalla corte di Saul da gran tempo
nella casa di suo padre, e continuava a pascere co
me prima le di lui greggi. Isai disse dunque a Da
vide: Prendi per i tuoi fratelli una misura di farina
d'orzo e questi dieci pani,va persino al campo e por
tali ad essi. Prendi parimente queste dieci caciuo
le recenti, per l'uffiziale che comanda a tuoi fra
telli, ed intendi come stieno di sanità, ed in qual
compagnia sieno arrolati. Davide avendo lascia
to un uomo alla custodia del suo gregge, partì la
mattina per tempo, ed andò all'esercito, come
suo padre glielo aveva comandato. Allorchè egli
giunse, i due eserciti erano a fronte per venire
alle mani, e già si udivano le voci dei soldati che
si animavano al combattimento. Davide lasciò
quanto aveva portato in guardia ad un uomo
ch'era a custodire il bagaglio, corse al luogo
della battaglia, e s'informò della sanità dei suoi
fratelli e dello stato in cui si trovassero. “
Mentre ancora parlava, Goliat uscì dal campo
Vol. III. M m
e
r 14 LA STORIA -
7 2942
TTI de' Filistei, e cominciò a sfidare gl'Israeliti, com'
- a e -
d
-
Intanto Davide avendo preso il bastone che
l
portar soleva, scelse nel torrente cinque pietre ben
ripulite, le pose dentro il suo zaino, e tenendo
in mano la sua fionda, andò arditamente contro
il Filisteo. Goliat subito avanzossi, avendo in
nanzi a se colui che portava il suo scudo; ed al
lorchè si avvicinò a Davide, ed ebbe veduto ese
M m 2
116 L A ST O R I A
An. del M. ser un giovane rubicondo ed assai ben fatto, lo
2942
Av.G.C.Ioy8 disprezzò, e gli disse: Sonio dunque un cane ,
Prima dell' che tu vieni a me col bastone ? Ed avendolo ma
Era volgare
Io62 ledetto in nome de' suoi dei, si pose a sedere, e
soggiunse: Vieni, e darò la tua carne a mangiare
agli uccelli del cielo ed alle bestie della terra .
Ma Davide gli disse : Tu vieni contro di me
colla spada, colla lancia, e collo scudo; ed io ven
go contro di te nel nome del Signore degli eserciti,
del Dio delle truppe d'Israele, alle quali in questo
giorno insultasti. Il Signore darà te in mio potere,
ti troncherò il capo e darò i corpi morti de' Filistei
agli uccelli del cielo ed alle bestie della terra, affin
chè tutto il mondo sappia che v'è un Dio in Israe
le , e tutta la moltitudine che ci vede , sappia
che il Signore non concede la vittoria nè per la
spada, nè per la lancia, ma ch'egli è l'unico arbi
tro della guerra e padrone della sorte dell'armi .
Goliat è at Nello stesso tempo il Filisteo alzossi e cammi
terrato , ed
ucciso da nò contro Davide. Ma quando egli fu a tiro ,
Davide . Davide si affrettò, pose una pietra nella sua fion
da, corse contro di esso, e gli scagliò una pietra
nel fronte con tal forza, che gli fracassò il cra
nio, s'immerse dentro la fronte, e lo fece cade
re colla faccia a terra. Subito Davide corse sopra
di esso, e come non aveva spada, si gettò sopra
il Filisteo, trasse la di lui spada dal fodero, e ter
minò di privarlo di vita, troncandogli il capo.
Così riportò la vittoria contro il gigante con una
fionda e con un sasso.
I Filistei vedendo che colui il qual era tutta la
fortezza del lor esercito, era così atterrato, co
minciarono a darsi alla fuga, egl'Israeliti alzando
un gran grido, gl'incalzarono persino nel loro
paese, e nelle lor città di Saraa, di Get, e di
DELL'ANT, TEST. Lib. III, 117 -
I 18 LA ST O R I A -
m
An.del M. dal popolo, e in specie dagli uffiziali di Saul -
2943
Av.G.C.Ie57 Ma questo principe non lo vedeva di buon oc
chio dopo quanto era succeduto nel ritorno dal
a
la battaglia, nel che parve essergli stato preferi
to Davide. Nel giorno che seguì al combatti
mento, lo spirito maligno s'impossessò di Saul ,
e stava in mezzo alla sua casa come uomo rapi
to fuor di se stesso. Davide suonava l'arpa alla
sua presenza per distruggere la sua grave malin
conia. E Saul avendo in mano una lancia, l'av
ventò contro Davide con intenzione di trafigger
lo contro il muro; ma Davide si scansò, ed evi
tò per due volte il colpo.
Sauf cerca di Saul gli fece ancora sentire in altre occasioni
far perir Davi
de per mano
gli effetti del suo odio e della sua gelosia. Non
de' Filistei. lasciò cosa alcuna per farlo perire, sotto lo spe
zioso pretesto di procurargli la gloria. Lo po
se alla testa di mille uomini, e lo espose alle im
prese più perigliose. Ma il Signore lo favoriva
in tutto, e sempre si distinse egualmente col suo
valore e colla sua condotta. Si acquistò la stima
e l'affetto di tutto l'Israele, e principalmente del
le truppe che conduceva alla guerra . Tutto ciò
non faceva che aumentare il mal umore di Saul
contro di esso. Il principe un giorno gli disse:
Tu vedi Merob mia primogenita; ella ti è da me
destinata in isposa. Sii solamente valoroso ; e fa
le guerre del Signore. Ma nello stesso tempo di
ceva fra se : Non voglio io stesso farlo morire,
voglio che muoia per mano de' Filistei. Davide ri
spose al re: Chi son io, qual azione ho fatto, qual è la
amiglia di mio padre in Israele, sicchè io ardiscaso
lo pensare a divenir genero del re? Ma essendo giun
to il tempo in cui Merob doveva esser data a Da
vide, Saul la diede ad Adriel di Molat.
a
(l) 1. Reg.xix
. DELL'ANT. TEST- Lib. III. 12 I.
-a
l
DELL'ANT. TEST. Zib. III. 125
di trovato del tutto mondo. Nel dì seguente ch' An. del M.
2943
era il giorno di sabato, il luogo di Davide pure Av.G.C.Io57
si trovò voto, e Saul disse a Gionata : Perchè il
figliuolo d'Isai non è venuto a mangiar qui nè
jeri, nè oggi? Gionata gli disse: Mi ha pregato
con istanza di permettergli l'andare a Betlemme,
perchè uno dei suoi fratelli è venuto ad invitarlo
ad un sacrifizio solenne che si offerisce in quella
città; egli per questa cagione non è venuto a man
giare col re. Saul acceso di grave sdegno, disse a
Gionata: Figliuolo di donna prostituita, ignoro
io forse che tu sei amico del figliuolo d'Isai, a -
tua confusione ed a confusione dell'infame tua
madre? Intanto che egli viverà non sarà mai in
sicuro, nè tu, nè il tuo regno. Manda dunque
con ogni celerità a cercarlo, e conducilo a me,
perchè è necessario che muoia: Ma che ha egli
fatto, Gionata replicò; perchè farlo morire? Saul
senza rispondergli prese la lancia per trafiggerlo,
Gionata si alzò dalla mensa e ritirossi senza pren
der cibo. Allora conobbe non esservi alcuna spe
ranza di far cambiare a Saul la risoluzione che
aveva presa di far perire Davide.
Nel giorno seguente assai per tempo Gionata
andò in campagna nel luogo determinato, e dis
se al servo che lo accompagnava: Va; portami
le frecce affinchè io tiri. Nello stesso tempo scoc
cò una freccia, e come il servo correva per cer
carla ne scoccò un'altra e gridò: Ella è più lon
tana, corri. Questo era il segno di cui era con
venuto con Davide, per fargli sapere che doveva
andarsene, e che Saul aveva risoluta la sua mor
te. Il servo avendo raccolte le frecce, le ripor
tò a Gionata senza comprender cosa alcuna di
quanto seguiva, perchè non vi erano se non Gio
I 26 L A S T O R I A -
-
An. del M. nata e Davide che lo sapessero. Allora Gionata
2943
Av.G.C.Io57. disse al suo servo di riportare alla città il suo ar
co e le sue frecce: e Davide venne vicino a Gio
nata allorchè lo vide solo. In avvicinarsi fece tre
riverenze profonde, chinandosi persino a terra.
Gionata lo abbracciò con tenerezza, ed amendue
si strussero in pianto, molto più però Davide ..
Va in pace, Gionata disse a Davide, quanto ab
biamo giurato fra noi sarà costante, e il Signore
sarà testimonio degl'impegni fra te e me, fra la
tua e la mia discendenza, per sempre. Gionata
se ne ritornò a Gabaa, e Davide andò a Nobe a
CAP XLIII. ritrovare il sommo Sacerdote Achimelec (o).
Davide fug Achimelec restò molto sorpreso in vederlo, e
ge,e va a do
mandare de' gli disse: Come sei così solo e senza seguito? Da
viveri ad A
chimelec ,
vide gli disse: Il re mi ha datº ordine di partir so
lo e con segretezza per un affare pressante, ed io
ho assegnato il luogo alle mie genti, perché mi
attendano. Se dunque hai qualche cosa da man
giare, quando anche non fosse che cinque pani,
o che che sia, dammelo. Achimelec rispose: Non ho
qui pani ordinari, ma ho solo del pane santifica
to; puoi portartelo teco, purchè le tue genti si
eno pure, principalmente quanto alle donne. Da
vide rispose: Da due giorni che siamo partiti,
quanto alle donne, non ce ne siamo accostati; e
quando mi sono partito colle mie genti, tutti era
vamo puri : quando fosse succeduto qualche cosa
nel tempo del nostro viaggio, sarà mia cura,
che gl'impuri non se ne servano, che prima non
si sieno purificati. Ben si vede, da quanto si è
detto, che Davide qui non dice la verità, perchè
seco non aveva alcuno: ma quanto al rimanente,
(o) 1. Reg.xx1. - -
DELL'ANT.TEST. Lib.III. 127 s
Av.G.C.Ips?
Il sommo Sacerdote gli diede dunque de pani di
Proposizione ch'erano stati tolti nel giorno prece
dente dall'altare d'oro, per metterne degli altri
caldi come praticavasi in tutti i giorni di sabato
(p). Davide pregò ancora il sommo Sacerdote di
consultare il Signore sopra il successo del suo vi
aggio (q) ; e gli domandò se ivi si trovasse a ca
so una spada o una lancia; perchè, soggiunse, non
ho nemmeno avuto il tempo di prendere la mia
spada e le mie armi, tanto l'ordine del re preme
va . Achimelec gli rispose: Ecco la spada di Go
liat il Filisteo che hai ucciso, inviluppata in un
mantello dietro l'Efod; prendila, se la vuoi. Da
vide disse: Dammela; non potresti trovarmene
una migliore. Davide uscì dunque munito de'pa
ni di proposizione, ed armato di quella spada, e Davide si ri
tira appresso
ritirossi appresso Achis re di Get, - il re di Get -
-
Gli uffiziali di Achis avendo veduto Davide An.del M.
2944
dissero al re: Non è questi Davide ch'è come il Av.G.C.Io56
Prima dell'
re del suo paese? Non è stato cantato in suo ono Era volgare
re nelle pubbliche danze: Saul ne ha ucciso mil Io6o
le, e Davide diecimila? Davide avendo udito que
sto discorso, comprese che aveva tutto a temere
nella corte di quel principe. Si finse dunque in
sensato, dava di petto negli stipiti delle porte, e
lasciava scorrere la propria sciliva sopra la sua bar
ba. Allora Achis disse alle sue genti: Ben vedevate
che quest'uomo era pazzo; perchè me l'avete con
dotto? Mancano forse pazzi nel paese, per con
durvici questo a fare delle follie alla mia presen
za? Così Davide fuggì dalle mani di Achis re di
.(r) 1, Reg.xx11.
-
a
An.del M. poi alle guardie che lo circondavano: Avventa
2944
Av.G.C. Io56
tevi contro i Sacerdoti del Signore, ed uccidete
Prima dell' li, perchè sono d'intelligenza con David : han
Era volgare
Io6o ho saputo che fuggiva, e non me ne hanno dato
Saul fa ucci l'avviso. Ma gli uffiziali del re non osarono per
dere il som
mo sacerdo riverenza metter le mani sopra i Sacerdoti del Si
te Achime
lec, e 85 Sa gnore . Il re ordinò dunque a Doeg di farli mo
cerdoti. rire. Egli si lanciò sopra di essi, e gli uccise
tutti, in numero di ottantacinque uomini, che
portavano l'Efod di lino. Saul andò poi a Nobe,
ch'era la dimora de Sacerdoti, e fece mettere a
fil di spada quanto vi ritrovò, uomini, donne,
fanciulli, e persino i bambini di latte, senza ri
sparmiare nè men gli animali.
Abiatar si Ora uno de' figliuoli di Achimelec chiamato
ritira appres.
so Davide. Abiatar essendo fuggito da quella strage, si ritirò
presso Davide, e riferì ad esso quanto Saul ave
va fatto per causa sua a Sacerdoti del Signore.
Ben sapeva, gli rispose Davide, che Doeg l'Idu
meo essendosi ivi trovato mentre io vi era, non
averebbe lasciato di darne a Saul l'avviso. Io so
no il reo di tutto il sangue della casa di tuo pa
dre. Resta meco e non temere ; se alcuno tente
rà privarmi di vita, tenterà pure di darti la mor
te; e se io sarò in sicuro, tu parimente lo sarai.
Davide libe
ra Ceila dall' In quel tempo giunse l'avviso a Davide, che
esercito de i Filistei avevano fatta una irruzione nel paese di
Filistei.
Giuda, assalivano la città di Ceila, fra Ebron
ed Eleuteropoli, e depredavano le aie nelle quali
gl'Israeliti avevano adunate in fasci le biade, per
batterle (s). Davide sopra ciò consultò il Signore
per mezzo di Abiatar, che aveva portato seco
l'Efod, e faceva l'uffizio di sommo Sacerdote
appresso Davide. Disse dunque al Signore: Do
(5) 1.Reg.xx11 r.
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 131 -
J
a
- - - s.
132 IL A S T O R I A
-
An. del M. Davide sapendo tutta la mala volontà di Saul,
2945
Av.G.C. IoS5
non osò più esporsi al pericolo nè dentro la cit
Prima dell' tà, nè in campagna aperta: ma si ritirò ne'mon
3Era volgare
Io59 ti, e ne boschi, dove non poteva esser incalza
CAP. XLV.
Davide nel
to da un esercito intero. Dimorò gran tempo nel
deserto di deserto di Zif, in distanza d'otto miglia da E
Zif: Giona
ta venne a ri bron verso l'oriente. Gionata figliuolo di Saul
trovarlo, avendo inteso che vi era colle sue genti, andò a
visitarlo, lo fortificò, e lo consolò di molto col
dirgli : Non temere, perchè Saul mio padre non
potrà nè assalirti nè coglierti all'improvviso. Sa
rai re d'Israele; mio padre stesso n'è persuaso ;
so che il Signore ti ha promessa la real dignità.
Io non ti domando che il secondo posto nel tuo
regno. Rinnovarono dunque insieme il lor giu
ramento, e la loro alleanza, e Gionata se ne
I Zifei sco.
ritornò segretamente alla propria abitazione .
prono a Saul In quel tempo gli abitanti di Zif vennero a ri
che Davide è
uel lor paese, trovar Saul in Gabaa, e gli dissero: Non sai che
Davide è nascosto vicino a noi nel luogo più
folto della foresta, verso il colle di Achila ? Poi
chè desideri dunque di arrestarlo, non hai che a
venire, e sarà nostra cura il darlo, o re, in tuo
potere. Saule li colmò di benedizioni, come suoi
sudditi fedeli, e persone ch' entravano ne' suoi
interessi. Andate, disse loro, fate ogni sorta di
diligenza, cercate con tutta l'attenzione possibi
le, considerate bene dov'esser possa, venite in
cognizione di chi può averlo veduto, perchè egli
ben sa che io lo cerco, e vive molto guardingo.
Andate dunque ed esaminate i luoghi, ne quali è
solito di nascondersi, e ritornate da me, affinchè
io possa venire con voi: quand'egli si fosse riti
rato nel centro della terra, vi anderò a dissotter
rarlo, accompagnato da quanti uomini sono in
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 133 -
Giuda.I Zifei ritornarono dunque per saper ancora An. del M.
2945
più distintamente il luogo, in cui si era ritirato Av.G.C.Io55
Davide. -
Prima dell'
Fra volgare
Intanto Davide avendo avuto indizio dell'in Io59
tenzione degli abitanti di Zif, si ritirò molto più
addentro nella parte meridionale di Giuda, ver
so l'Arabia petrea. Andò a Maon, al mezzodì
della città di Jessimon , ovvero Esmona. Saules
sendone avvisato, vi andò subito colle sue trup
pe, ma Davide si ritirò in una caverna scavata nel
sasso. Non osò tuttavolta in essa serrarsi; ne us
cì, e camminava a lato al monte da una parte,
mentre Saul andava dall'altra. E come le truppe
di Saul erano in maggior numero di quelle di Da
vidé, questi disperava poter salvarsi dalle mani
.
S
de' suoi nemici, che lo circondavano per ogni
parte. Ma nello stesso tempo giunse un corriere
che diede avviso a Saul, che i Filistei avevano fati
ta una irruzion nel paese, il che costrinse Saul
ad abbandonar la sua impresa, per andare a far
fronte a Filistei. Così Davide restò libero dal pe
ricolo, e fu data la denominazione di Pietra di
separazione, a quel monte.
Indi a poco (t) Davide si avvicinò a Gerusa CAP. XLVI.
lemme ed a Betlemme, e venne ad abitare ne' Davide si ri
tira ne' con
contorni di Engaddi sulle spiagge del mar Morto. torni di En
Erano in quel paese de monti inaccessibili, e gaddi.
delle vaste caverne nelle quali potevano nascon
dersi molte persone. Saul fu ben presto informa
to del luogo in cui si era ritirato Davide. Venne
con tremila uomini scelti da tutto Israele, verso
Engaddi, avendo risoluto di trovarlo, quando
anche fosse nascosto fra le più inaccessibili rupi.
() 1. Keg.xx1v. v ,
Nn 3
- I 34 LA STORIA
a
An. del M. Mentre Saul era in que monti, si sentì stimolato
2946 da una necessità naturale, ed entrò in una caver
Av.G.C.Io54
Prima dell' na, dentro la quale solevano i pastori ritirare le
Era volgare
Io58 pecore in tempo di notte, e ne calori eccessivi.
Saul essendo Ora Davide e le sue genti erano nascoste nel fon
entrato in una
caverna , e do alla stessa caverna. Saul che veniva dal chiaro
Davide aven
dogli reciso non ve li vide ; ma eglino che da gran tempo
I'estremità di eran chiusi in quel luogo, e ritirati nella parte
sua casacca,
Saul confessa più oscura della caverna, senza difficoltà lo distin
di aver torto sero. Dissero dunque sottovoce a Davide: Ecco
di così perse
guitare Davi
de.
la più bella occasione che mai aver possi di ucci-,
dere il tuo nemico. La provvidenza qui lo con
duce fra le tue mani. Davide si avanzò pianpiano,
ma in vece di ferirlo, si contentò di recider
gli l'estremità della casacca, che forse aveva la
sciata per poco tempo. E subito si pentì fra sè
stesso di aver reciso in quella guisa l'estremità
dell'abito del suo re, credendo fosse quello un
mancar al rispetto, di cui eragli debitore. Le sue
genti volevano avventarsi contro Saul; ma le ar
restò rimostrando loro esser egli il lor principe
e il loro re, esprimendosi che non permetterebbe
mettessero le mani loro sopra l'unto del Signore.
Saul essendo uscito dalla caverna senz' essersi
accorto di cosa alcuna, andò ad unirsi alle sue
genti. Ma Davide lo seguì, dicendo ad alta vo
ce : Mio Signore e mio re. Saul si volse indie
tro, e Davide abbassandosi persino a terra, gli
disse: Perchè ascolti i discorsi di coloro che ti di
cono: Davide non cerca se non l' occasione di
privarti di vita? Ora vedi che il Signore ti ha da
to in mio potere dentro la caverna; ho avuto il
pensiero e il modo di ucciderti, ma mi sono aste
nuto di stendere la mia mano contro la sacra per
sona del signor mio, che è l'unto del Signore,
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 135 -
Vedi tu stesso, mio padre, se questa è l'estremità An. del M.
2946
di tua casacca ch'è fra le mie mani, e se da me
Av.G.Ciº54
Prima dell
dipendeva il privarti di vita: dopo di ciò ben puoi ra volgare
credere che io non son reo di alcun male contro Io58
di te. E tuttavia cerchi tutti i mezzi di farmi pe.
rire. Il Signore sia giudice fra me e te. Ad esso
appartiene il farmi giustizia; ma quanto a me che
che succeda, non attenterò mai cosa alcuna contro la
tua persona. E proprietà degli empi il fare azioni
empie, secondo l'antico proverbio. Così guardi
mi Iddio dallo stendere la mano sopra di te. E chi
perseguiti, o re d'Israele, chi perseguiti ? Perse
guiti un cane morto , ed una pulce . Il Signore
sia giudice fra te e me; egli prenda la mia difesa,
º e degnisi liberarmi dalle tue mani.
Cessato ch'ebbe Davide di parlare, sul gli dis
se: Non è ella questa la tua voce che io sento, o
mio figliuolo Davide ? Nello stesso tempo versò
delle lagrime e gettando un gran sospiro,soggiun
se : Tu sei più giusto di quello io sono : tu
non mi hai fatto che del bene, ed io non ti ho re
so che del male, e mi hai anche dato un gran contras
segno dell'affetto che hai verso di me, perchè
avendomi il Signore dato in tuo potere, mi hai
conservata la vita. Chi è colui che avendo trova
to con suo vantaggio il proprio nemico, lo lasci
andare senza fargli alcun male? Il Signore ricom
pensi la bontà che in questo giorno mi hai mostra
ta. E come so per cosa certa che regnerai, e
possederai il regno d'Israele, giurami pel Signore
che non distruggerai la mia discendenza dopo di
me, e non farai perire il mio nome dalla casa di
mio padre. Davide glielò giurò; così Saul ritornò
alla sua abitazione, e Davide e le sue genti si ri
tirarono in luoghi di maggior sicurezza.
N n 4
136 LA STO RI A -
e-o
An. del M.
2948
poichè i Gessuri, e Gersi erano Cananei, e gli
Av.G.C. Io 52 Amaleciti erano discesi da Esaù ; ma gli uni e
Prima dell'
Era volgare
gli altri erano condannati all'anatema dal Signo
lo56 re, e per conseguenza nemici irreconciliabili del
l'Israele . Abitavano sopra il torrente ch'è al
mezzodì della Palestina, tirando verso l'Egitto,
perchè quelle terre che da tanti secoli sono deserte,
erano allora abitate (a) . -
146 L A ST O R I A
v-
An. del M. seguirono Davide allorchè se ne ritornò a Sice
2949
Av.G.C. Io5I leg, come lo diremo qui appresso.
Prima dell' Saul dal suo canto adunò il suo esercito, e
Era volgare
Io55 venne ad accamparsi su monti di Gelboe, ed
Saul si prepa avendo veduta la moltitudine de' Filistei, ne re
ra a combat
tere contro i
Filistei .
stò turbato, e il timore lo prese sin nell'intimo
del suo cuore. Volle consultare il Signore col
mezzo de'Sacerdoti ch'erano seco. Ma Iddio non
)
diede alcuna risposta nè per via dell'Urim e Tum
mim , nè per bocca de' Sacerdoti, nè col mezzo
de'sogni, nè colla voce de'Profeti, di modo che
non più sapendo a chi volgersi, disse a suoi uffi
ziali : Cercatemi una donna che abbia lo spirito
di Pitone, una indovinatrice, una di quelle ma
ghe che parlano dal ventre (d), affinche io vada
a consultarla. Le sue genti gli dissero: Ve n'è una
in Endor, appiè del monte Gelboe, due leghe o
Saul va a
consultare u circa in distanza dal campo dell'Israele. Ora Saul
na Maga,e fa
ch'ella susci
qualche tempo prima aveva discacciati gli indovi
ti l'anima di ni ed i maghi dal suo regno, e faceva rigorosa
Samuele . mente osservare le leggi di Mosè (e) che vietano il
consultare questa sorta di gente, ed ordinano di
farle morire. Saul per non essere conosciuto,
fu dunque costretto andarvi nottetempo, e cam
biarsi di vesti: ed essendo giunto in Endor nella
casa della maga, le disse: Consulta per me lo spi
rito di Pitone, e chiamami in questa vita colui
che da me ti sarà nominato. Tu sai, gli rispose
la maga, quanto ha fatto Saul, e di qual maniera
ha sterminati i maghi, e gli indovini da tutte le
sue terre: perchè dunque mi tendi un'insidia, af
finchè io perda la vita? Saul le giurò per lo Si
-
(d) Vedasi il Coment. sop. 1.Reg.xxv111.
(e) Levit,x1x.3 1. & Deut. xvr 1 1. I 1. - e
DELL' ANT. TEST. Lib. III. 147
e
gnore che non le sarebbe succeduto alcun male. An. del M.
La donna gli disse: Chi vuoi vedere? Saul rispo 2949 ,
Av.G.C. Ioyr
se : Suscitami Samuele. La donna avendo fatti i Prima dellº
suoi scongiuri e le sue invocazioni, ed avendo Era volgare
Io55
veduto comparir Samuele, gettò un gran grido,
e disse a Saul : Perchè mi hai tu ingannata ? tu sei
Saul . Il re le disse: Non temere. Che hai vedu
to è disse la maga. Ho veduto degli dei che usci
vano dalla terra: o piuttosto ho veduto un giudi
ce d'un sembiante in tutto divino, che usciva co
me dal suo sepolcro. Saul le disse: Qual è la di
lui figura? El'è, disse, di un vecchio coperto di
un mantello. A questo contrassegno conobbe ch'
egli era Samuele, e gli fece una riverenza pro
fonda, abbassandosi persino a terra. Allora Sa
muele disse a Saul Perchè hai turbato il mio ripo
so, col farmi chiamare? Saul rispose: Sono in
un'estrema ansietà. I Filistei mi assaliscono e mi
) stringono, e il Signore si è ritirato da me, nè ha
voluto rispondermi, nè col mezzo de Profeti,
nè per via de'sogni ; son venuto perciò a consul
tarti, per sapere da te ciò che far debbo. Samue
le gli disse: Perchè ti volgi a me avendoti il Si
gnore abbandonato, ed essendo passato al tuo
competitore? Il Signore ti tratterà come l'ho det
to da sua parte, lacererà il tuo regno e lo toglie
rà a forza dalle tue mani, per darlo al tuo gene
rò Davide ; e ciò in gastigo di non aver eseguito
il comando del Signore,di metter Amalec in ester
minio . Tu e l'Israele sarete abbandonati nelle
mani de'Filistei; domani sarete meco tu e tuo fi
gliuolo: e il Signore darà in potere de' Filistei
l'esercito e il campo d'Israele. - - - -
(f) 1.Reg.xxix.
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 149
-
del suo signore . Non è egli colui, del quale le An.del M.
donne d'Israele dicevano ne'loro canti d'allegrez 2949
Av.G.C.Io5I
za, Saul ne ha ucciso mille, e Davide diecimila ? rima dell'
ra volgare
Achis chiamò dunque Davide, e gli disse: Viva Mogs
il Signore, quanto a me non trovo in te che fedeltà,
e rettitudine: non posso in maniera alcuna la
gnarmi di tue azioni : non ho che a darti ogni lo
de ; ma tu non sei gradito da principi del nostro
esercito; ritornatene dunque e va in pace, affin
chè non offendi gli occhi de'Filistei. Che ho dun
que fatto, gli rispose Davide, dal tempo che mi
son presentato a te sino a questo punto , per
non lasciarmi andare a combattere contro i nemi-.
ci di te, mio signore, e mio re? Quanto a me,
Achis gli disse, son persuaso del tuo affetto pel
mio servizio, ti considero come un angelo di
Dio: ma i principi de'Filistei hanno risoluto di
non permetterti il ritrovarti con esso loro nella
battaglia. Sii perciò pronto colle tue genti per do
mattina alla partenza. -
- v.
(º) Vedasi Mum. xxx1.27. (i) 1. Reg. Xxx1.
3
DELL'ANT. TEST. Lib.III. 153
e
rè sopra di esso. Gli arcieri de' Filistei lo assali An. del M.
2949
rono, e restò pericolosamente ferito. Allora Av.G.C.Io51
Saul disse al suo scudiere : Sfodera la tua spada ed Prima dell'
Era volgare
uccidimi, affinche questi incirconcisi non m' in le55
sultino di vantaggio col privarmi di vita. Ma il
suo scudiere del tutto confuso, ricusò di farlo,
e Saul prese la propria spada, vi si appoggiò sul
la punta, e lasciandosi cadere di sopra si trafisse.
Il suo scudiere vedendo ch era morto, si gettò
da sè ancora sopra la propria spada, e morì vici
no ad esso. Così tutto l'esercito d'Israele fu po
sto in rotta, ed i Filistei riportarono una com
piuta vittoria. Nel giorno seguente essendo ve
nuti i nemici per ispogliare coloro ch erano re
stati morti sul campo, trovarono Saul ed i suoi
tre figliuoli, ed avendo troncato il capo a Saul,
lo spogliarono delle sue armi, le mandarono nel
tempio di Astarot, ed appesero il suo corpo alle
mura di Betsan, altrimenti Scitopoli denominata.
Intanto fu sì grande nel paese lo spavento, che
coloro i quali erano ne contorni della valle di
Jezrael dov'era seguita la battaglia, e quelli pure
ch' erano di là dal Giordano, lasciarono le loro
abitazioni, ed abbandonarono le loro città, per
salvarsi. I Filistei approfittandosi del disordine s'
impadronirono di molte città degli Israeliti, e vi
stabilirono la loro dimora . E' verisimile che in
quella occasione si rendessero padroni di Betsan,
che non era molto distante dal luogo, in cui era
seguito il combattimento. Inviarono nello stesso
tempo de' corrieri per tutto il lor paese per an
nunziare a Filistei la morte di Saul e de' suoi tre
figliuoli, e la gran vittoria che avevano riporta
ta contro di essi, affinchè ne fossero rese grazie
agli dei del loro paese nel loro tempi.
v
154 LA STORIA
An.del M. Ora gli abitanti di Jabes avendo inteso l'inde
2949
Av.G.C.Io51
gno trattamento che i Filistei avevano fatto a Saul,
Prima dell' unirono i più valorosi fra essi, che camminarono
Era volgare
1o55 tutta la notte, e vennero a prendere il suo corpo
Gli abitanti e quelli de' suoi tre figliuoli ch'erano appesi alle
di Jabes in
Galaad tol mura di Betsan,e li portarono nella città di Jabes,
gono i corpi
di Saule e de dove li bruciarono, raccolsero le lorossa, le sep
suoi figliuoli. pellirono con onore nel querceto di Jabes, fece
ro loro onorevoli funerali, e digiunarono ne' set
te giorni del lutto. Il motivo che gli impegnò in
quest'azione, era la gratitudine che conservava
no per lo servizio per l'addietro prestato ad essi
da Saul, liberando la loro città dagli Ammoniti
che l'assediavano, e volevano cacciar l'occhio de
stro a tutti i suoi abitanti (k) .
1Davide rice Appena Davide erasi fermato due giorni in Si
ve l'avviso celeg dopo il suo ritorno dall'aver incalzati gli
della morte
di Saul . Amaleciti (l), ricevette l'avviso della sconfitta e
della morte di Saul. Nel terzo giorno giunse un
uomo il quale veniva dal campo di Saul, lacero
nelle vesti, e sparso di polvere il capo. Essendo
giunto alla presenza di Davide, lo salutò con pro
strarsi persino a terra. Davide gli disse: Donde
vieni ? Rispose: Io sono fuggito dal campo d'I-
sraele. Che cosa è seguito ? soggiunse Davide;
dammene notizia. La battaglia è seguita, rispose,
il popolo ha presa la fuga, molti sono restati uc
cisi, e Saul ancora e Gionata suo figliuolo sono re
stati fra morti. E come sai tutto ciò è ripigliò
Davide. Il giovane gli soggiunse: Mi sono tro.
vato a caso sul monte di Gelboe, e vi ho trova
to Saul che si era gettato sulla punta della sua spa
da, e come i carri ed i cavalieri si avvicinavano,
-
156 LA STORIA
m
An.del M. contro l'Unto del Signore? Nello stesso tempo
- dºssi Davide chiamò uno de' suoi, e gli disse: Avven
• A----
An del M.
Intanto Abner parlò agli anziani d'Israele, e
Prima dell
gli esortò a riconoscer Davide per loro re, poi
Era volgare chè Iddio gli aveva promessa la dignità reale: dis
Io48 se lo stesso a quelli di Beniamino, e quando li vi
de disposti a fare quanto fosse in piacer di Davi
de, andò a visitarlo in Ebron, accompagnato da
venti uomini, per rendergli conto della disposi
zione degli animi, e della situazion degli affari -
Davide l'accolse con allegrezza, e gli fece un
gran banchetto, come pure a tutti coloro ch'era
no in sua compagnia. Dopo ciò Abner se ne ri
tornò, e lasciando Davide, gli disse: Vado ad
adunare tutto Israele, affinchè ti riconosca, co
me io faccio, per signore e per re. Strignerò al
leanza teco a nome di tutto il popolo, affinchè
sii solo re di tutto Israele. Davide ricondusse
Gioab uccide
Abner a tras
Abner, e lo lasciò andare in pace.
In questo mentre Gioab giunse dalla campagna
-
l
dimento, colle sue genti. Aveva tagliata a pezzi una turba
-
DELL'ANT. TEST. Lib. III. 163
-
di ladri, e tolto ad essi un gran bottino. Gioab An. del M.
avendo inteso che Abner era venuto a visitar Da 2956
Av.G.C.Ic44
vide, che Davide lo aveva accolto, e lo aveva Prima dell'
Èra volgare
rimandato in pace, si presentò al re, e gli disse: Io45
Che hai tu fatto? Perché hai lasciato partir Ab
ner? Ignori qual uomo egli sia, e che qui non
è venuto, se non per riconoscere lo stato di tue
forze e de'tuoi affari? Nello stesso tempo uscì,
e mandò senza saputa di Davide, della gente die
tro ad Abner per farlo ritornare, come da parte
del re. Abner era di già alla cisterna di Sira,
venti stadi o una lega o circa in distanza da E
bron, quando le genti di Gioab lo raggiunsero,
Ritornò senza aver dubbio di cosa alcuna. Subi
to giunto alla porta di Ebron, fu tirato da Gioab
in disparte, come per parlargli in segreto, e nel
lo stesso tempo lo percosse nell'anguinaja, uc
cidendolo a tradimento, per vendicare la morte di
suo fratello Asael che da Abner era stato trafitto -
i Davide avendo inteso quanto era seguito, dis Tutto di Da
vide nella
se : Siamo innocenti io ed il mio regno avanti morte di Ab -
al Signore, del sangue d'Abner figliuolo di Ner. ner.
164 LA ST O RI A
iT sogliono morire i codardi. (L' ebreo secondo
2956 la lettera: Abner è egli morto com' è morto Na
º" bal ? ) Le tue mani non sono state legate, come
tra 1o48 gare ra,
legansi
ed ai coloro che non
tuoi piedi sonosono
fatti stati
prigionieri
avvinti didalguer
fer
ro. Ma sei morto come gli uomini di coraggio,
che cadono sotto la mano del figliuoli d' iniqui
tà. Tutto il popolo replicò il Cantico, e raddope
piò le sue lagrime e i suoi lamenti. -
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