l a c a n t i n a d e l m e s e
di Pierpaolo Rastelli – Enogastronomo
I maestri
del dolcetto
Nei dodici ettari di vigneti coltivati con
i metodi dell’agricoltura biologica in una zona del
cuneese particolarmente vocata alla viticoltura,
la famiglia Marenco produce una variegata collezione di vini,
su cui troneggia il famoso Dolcetto di Dogliani Doc
In fatto di vini molti tendono a legare la regione
Piemonte a Barolo e Barbaresco. Senza dubbio
si tratta di prodotti magnifici che rappresentano,
però, solo una parte del composito universo
enoico regionale. Ad esempio, a Dogliani, sem-
pre in provincia di Cuneo, l’uva protagonista non
è mai stata il nebbiolo bensì il dolcetto. Per chi
non ha confidenza con il vino è facile cadere
nell’inganno che il nome faccia riferimento al suo
sapore. Invece è proprio il contrario: dal dolcetto
normalmente si ottengono rossi robusti, ricchi di
corpo e profumi, decisamente asciutti. L’equivo-
co nasce molto indietro, quando più che al me-
todo produttivo ci si rivolgeva alle qualità del
mosto, poco acido e dotato di un buon corredo
zuccherino.
Dai bianchi giovani
ai rossi da dessert
Il dolcetto è diffuso anche in altre zone ma trova
a Dogliani la culla e il luogo dove si esprime al
meglio. Qui la famiglia Marenco produce vino da
quattro generazioni e da una ventina di anni usa
la coltivazione biologica per i propri 12 ettari vita-
ti nella famosa sottozona “Madonna delle Gra-
zie”. La produzione è oggi nelle mani di Claudio
Marenco, figlio di Aldo, che crea una linea ben
diversificata.
Sebbene quasi tutti i vini siano rossi, l’azienda
non si fa mancare un bianco ottenuto da un
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foto di Luigi Trasatti
vitigno abbastanza raro, la favorita; da essa crea il SoleLuna,
vino semplice, leggero, votato a un consumo da giovane. Tra
i filari non manca l’onnipresente barbera. La famiglia Maren-
co ne crea due versioni. La Pirona è una classica lettura
giovanile, fresca e dal buon nerbo al palato. Alla Balin sono
riservate le uve più mature: affinata in legno per un anno, ha
profumi di more e leggera vaniglia poi ritrovati in un gusto alco-
lico e di decisa astringenza tannica. La specialità della casa è il
Dolcetto di Dogliani Doc: il Pirun, dal carattere appuntito, e il più
consistente Bric, offrono entrambi facile bevibilità, ottima fre-
schezza e netti profumi floreali. Altro discorso per il Parlapà, un
Dogliani Docg: molto scuro, olfatto di confettura di frutti di bosco
e palato strutturato, alcolico, con un’abbondante presenza di
tannini. Infine una curiosità. Quando la stagione lo permette,
rendendo le uve dolcetto perfette dal punto di vista sanitario e
ricche di zuccheri, le si coglie dopo un’attenta selezione e le si
lascia appassire per un paio di mesi sui graticci. Se ne ottiene
un vino rosso da dessert chiamato Dulcis in Fundo che per una
volta non tradisce il nome di partenza dell’uva di Dogliani.
DOVE SI TROVA
L’azienda di Aldo Marenco si trova nella Frazione Pamparato, Borgata
Pironi n. 25, Dogliani (Cn); Tel. 0173721090, www.marencoaldo.it
Piccolo dizionario enologico
Sottozona
Zona geografica contenuta all’interno di una Doc che indica un
territorio particolarmente vocato, capace storicamente di dare
uve di qualità superiore.
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 i n e n o t e c a
Nei dintorni
di Offida
Offida Pecorino Mida Doc 2007
f Caratteristiche
Una visione molto personale del Pecori-
no quella fornita dalla minuscola cantina
di Paolo Corradetti e Maria Letizia Allevi:
fermentato e affinato in barrique, ha
profumi balsamici e affumicati mentre al
palato ha notevole forza e struttura.
f Ama i sapori complessi
Provatelo con olive farcite all’asco-
lana, fricassea di verdure, tagliolini
di Campofilone al sugo rosso di
cozze, chichiripieno (tradizionale
focaccia di Offida con peperoni,
tonno e capperi).
Prezzo in enoteca: 8 euro
f Dove trovarlo
Maria Letizia Allevi
Contrada Pescolla 28
63030 Castorano (AP)
Tel. 3494063412
www.vinimida.it
Offida Rosso Lupo del Ciafone
Doc 2005
f Caratteristiche
Possente rosso a base di montepulciano
(70%) e cabernet sauvignon (30%), affi-
nato in barrique. Ha intenso olfatto di
ciliegie, peperone verde e leggeri tratti
affumicati. In bocca è pieno e avvolgen-
te, molto ricco.
f Con i piatti del territorio
Ottimo con il Fricandò (stufato di
verdure marchigiano), la zuppa di
lenticchie di Castelluccio, i passatel-
li asciutti con fonduta di casciotta di
Urbino e il tartufo nero. Tra i for-
maggi predilige il pecorino dei
Monti Sibillini.
Prezzo in enoteca: 9 euro
f Dove trovarlo
San Filippo
Contrada Ciafone n. 17/A,
loc. Borgo Miriam - 63035 Offida (AP)
Tel. 0736889828
www.vinisanfilippo.it
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