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COMUNE DI BARCHI

PROVINCIA DI
REGIONE MARCHE
PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i., recante
“Nuovi criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”)

REALIZZAZIONE DI UN PARCO
FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
(SITO IN LOCALITÀ SAN BARTOLO)
ELABORATO
1 RELAZIONE GENERALE
Cod. Doc.: 01- DOC-REL1

Richiedente: COPIE n.: 4 PROGETTO


(Soggetto responsabile ex art. 2, comma 1, lettera h, DM 19 Febbraio 2007 e s.m.i.)
COMUNE DI BARCHI Rif. Incarico: PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO

Sede Municipale – Piazza Vittorio Emanuele, 6 – 61040 Barchi (PU) n. …………


email: comune.barchi@provincia.ps.it - tel. centralino: 0721 97152 - fax: 0721 981025 del ………….
Progetto sviluppato con la collaborazione di:
SIC 1 S.r.l. – Impresa Pubblica operante nel Settore dei Progetti Revisione:
tecnologicamente innovativi rivolti alle Pubbliche Amministrazioni n. 01/09 Versione: approvata
Sede: Via P. Lumumba, 42/F – 60033 Chiaravalle (AN) del 05/01/2009
email: info@sic-1.it - tel. centralino: 071 7450764 - fax: 071 7450194

TECNICI:
Coordinatore Generale del Progetto, Consulenza Specialistica per l’Impianto Fotovoltaico, l’Inserimento Stampa: Data:
Urbanistico e la suddivisione in Stralci funzionali:
Dott. Ing. Paolo Pennelli – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A360, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo) Originale 05/01/2009
Consulenza Specialistica per l’Impianto Fotovoltaico, gli Impianti Elettrici e la suddivisione in Stralci funzionali:
Dott. Ing. Luca Ferracuti Pompa – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A344, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo) Procedimento in ottemperanza della
Consulenza Specialistica per le Opere Civili ed i Calcoli Strutturali e per il Coordinamento della Sicurezza Delibera del Consiglio Comunale n. 50,
in fase di progettazione: approvata nella seduta del 10/11/2008
Dott. Ing. Cesare Liberati – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A213, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata)

Consulenza Specialistica Geologica e Geotecnica: Barchi Energia e


Dott. Geol. Oreste Schiavoni – Studio Associato di Geologia GEO 2000 – via del Commercio, 3 – 63100 Ascoli Piceno
(Iscritto al n. 499, dell’Albo dell’Ordine dei Geologi della Regione Marche) Futuro S.r.l.
Società Uninominale comunale
Collaborazione Tecnica per gli Impianti Elettrici: incaricata delle progettazioni
P.I. Diego Piermaria – PRIESA S.r.l. – via Y. Gagarin, 183 – 61100 Pesaro Sede in P.zza Vittorio Emanuele, n. 6
(Iscritto al n. 263, dell’Albo del Collegio dei Periti Industriali della Provincia di Pesaro e Urbino) 61040 Barchi (PU)
tel.: 0721 97152 – fax: 0721 981025
Collaborazione Tecnica per i rilievi topografici: email: comune.barchi@provincia.ps.it
Geom. Piernicola Salvi – Via delle Campanule, 5 – 63100 Ascoli Piceno
(Iscritto al n. 974, dell’Albo del Collegio dei Geometri della Provincia di Ascoli Piceno)

il Responsabile Unico del Procedimento: il Coordinatore Generale del Progetto: Consulenza Specialistica:
Dott. Arch. Fabrizio Carbonari Dott. Ing. Paolo Pennelli Dott. Ing. Luca Ferracuti Pompa
(Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale) (Iscritto al n. A360, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri (Iscritto al n. A344, dell’Albo dell’Ordine degli
della Provincia di Fermo) Ingegneri della Provincia di Fermo)

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COMUNE di BARCHI Rev.: 01 – 09
PROVINCIA di PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

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INDICE

PREMESSA ............................................................................................................................... 2
1. OGGETTO ............................................................................................................................. 2
1. UBICAZIONE ......................................................................................................................... 3
3. ASPETTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO DEFINITIVO ................................................. 3
3.1 Criteri adottati per le scelte progettuali ........................................................................ 4
3.2 Aspetti dell’inserimento dell’intervento sul territorio ..................................................... 5
3.3 Le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti .............................. 6
3.4 Criteri di progettazione delle strutture e degli impianti.................................................. 8
4. ASPETTI AMBIENTALI ......................................................................................................... 8
4.1 Topografia, geologia, idrologia, idrogeologia, geomeccanica e sismicità del sito ......... 9
5. RECUPERO E SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA ........................................... 10
6. IDONEITÀ DELLE RETI ...................................................................................................... 11
7. VERIFICA E RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE ....................................................... 12
8. OPERE ESISTENTI ............................................................................................................. 13
9. CRITERI, INDICAZIONI E TEMPI PER LA REDAZIONE DEL
PROGETTO ESECUTIVO - TEMPI DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA ................................ 14
9.1 Progetto esecutivo: criteri e indicazioni per la red.ne e composizione degli elaborati 14
9.2 Progetto esecutivo: tempi di redazione ...................................................................... 16
9.3 Tempi di realizzazione dell’opera .............................................................................. 16
10. RISPONDENZA AL PROGETTO PRELIMINARE.............................................................. 17
10. 1 Urbanistica, vincoli e procedure autorizzative ......................................................... 17
10.2 Attestazione di rispondenza del progetto definitivo al progetto preliminare .............. 18
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(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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PREMESSA
La presente relazione è resa conformemente all’art. 9, dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo
12 Aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, pubblicato nella G.U. della Repubblica
italiana del 2 maggio 2006, n. 100, s.o. n. 107, così come modificato ed integrato dal decreto
legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito con legge 12 luglio 2006, n. 228, art. 1-octies.
Lo scopo del presente documento è quello di fornire tutti gli elementi atti a dimostrare la
rispondenza del progetto definitivo alle finalità dell’intervento, il rispetto del prescritto livello
qualitativo, dei conseguenti costi e dei benefici attesi.
La progettazione è stata elaborata secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 12 Aprile
2006, n. 163 ed, inoltre, tenendo conto e conformemente, al disposto del DM 19 febbraio 2007
e s.m.i., in particolare per ciò che riguarda i peculiari aspetti relativi alla assegnazione delle
tariffe incentivanti.

1. OGGETTO
Oggetto del progetto definitivo è la realizzazione di un impianto fotovoltaico, di potenza
nominale pari a 680 kW, da realizzare nel Comune di Barchi (PU), in loc. San Bartolo, che
sia conforme alle prescrizioni di cui al DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.. recante “Criteri e modalita'
per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte
solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”.
L’impianto sarà del tipo grid connected e l’energia elettrica prodotta sarà riversata
completamente in rete, con allaccio in Media Tensione in modalità trifase.
Il Committente è il Comune di Barchi, legalmente rappresentato dal Responsabile Unico del
Procedimento, Dott. Arch. Fabrizio Carbonari, Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, che
dispone dell’autorizzazione all’utilizzo dell’area su cui sorgerà l’impianto in oggetto, essendo lo
stesso Comune di Barchi, proprietario dell’area.
Il Comune di Barchi, a seguito della realizzazione del progetto, potrà richiedere al Soggetto
Attuatore del citato DM 19 febbraio 2007, il G.S.E. S.p.a., il riconoscimento del diritto
ventennale a godere della “Tariffa Incentivante”, prevista quale incentivo in conto produzione.
Lo stesso Comune, in tale procedimento, assumerà la denominazione di Soggetto
Responsabile, così come definito, ex art. 2, comma 1, lettera g, del DM 28 luglio 2005 e s.m.i..
La Denominazione dell’impianto, prevista nell’iter di incentivazione, è “IMPIANTO
FOTOVOLTAICO SAN BARTOLO”.
Nella presente relazione saranno utilizzati i termini e le definizioni riportate nell’art. 2 del D.M.
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19 Febbraio 2007 e s.m.i., “Criteri e modalita' per incentivare la produzione di energia elettrica
mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”.
Con Delibera del Consiglio Comunale n. 50, del 10/11/2008, si è dato avvio al procedimento
che ha portato, tra l’altro, anche alla redazione del presente progetto definitivo, per mezzo
dell’incarico di fornitura di servizi, conferito dal Comune di Barchi, alla propria società
uninominale Barchi Energia e Futuro S.r.l..
In seguito all’ottenimento delle autorizzazioni ed alla realizzazione dell’impianto, si darà corso
alla presentazione della domanda di incentivazione ai sensi del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i..
Nell’ambito dello stesso procedimento, la stessa società uninominale comunale, Barchi Energia
e Futuro S.r.l., ha incaricato l’impresa pubblica SIC 1 S.r.l., della quale lo stesso Comune di
Barchi è socio, della fornitura di servizi e consulenze, in merito alla predisposizione ed alla
attuazione di quanto necessario per pervenire al permesso di costruire ed esercire un impianto
di produzione elettrica solare fotovoltaico.

2. UBICAZIONE
L’impianto fotovoltaico, oggetto della presente relazione, sarà ubicato in Comune di Barchi
(PU), in Località San Bartolo, e sarà installato su terreno, univocamente individuato al
Catasto Terreni del Comune di Barchi (PU), al Foglio 6, Particelle nn. 343, 344, 345, 346,
347, 348, 349, 350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 362, 364, e 366.

3. ASPETTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO DEFINITIVO


(art. 9, comma 2, lettera a), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

Al presente progetto definitivo, si giunge dopo l’effettuazione di verifiche progettuali di massima,


inerenti soprattutto la fattibilità dell’intervento da un punto di vista tecnico-economico.
L’idea originaria, prevedeva la realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza nominale
di 1.000 kW: viste le recenti modificazioni della normativa regionale in materia di V.I.A. (due
modifiche introdotte dalla regione Marche nel 2007), le quali oggi prevedono che per impianti
con superficie radiante inferiore ai 5.000 mq, di moduli fotovoltaici, non sia più necessaria
l’effettuazione dello “screening” di V.I.A., il Comune ha deciso di optare per la realizzazione di
un impianto con superficie radiante totale di moduli fotovoltaici, inferiore a 5.000 mq.
Perciò, rispetto alle prescrizioni normative riguardanti la stesura del progetto definitivo, quale
avanzamento della progettazione, che deve essere sviluppato in modo congruente alle
indicazioni delle verifiche progettuali di massima, nel seguito, si farà logico ed implicito
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riferimento alle conseguenze “quantitative”, indotte da tale scelta dimensionale.

3.1 Criteri adottati per le scelte progettuali


Le scelte delle varie soluzioni, adottate con la progettazione definitiva, si basano sui seguenti
criteri principali:
1. Soddisfazione di massima dei requisiti di base imposti dalla committenza;
2. Rispetto delle Leggi e delle normative di buona tecnica vigenti;
3. Conseguimento delle massime economie di gestione e di manutenzione
degli impianti progettati;
4. Ottimizzazione del rapporto costi/benefici ed impiego di materiali componenti
di elevata qualità, efficienza, lunga durata e facilmente reperibili sul mercato;
5. Riduzione delle perdite energetiche connesse al funzionamento dell’impianto
al fine di massimizzare la quantità di energia elettrica immessa in rete;
i quali, poi, sono gli stessi criteri, sulla base dei quali, nella prassi, viene sviluppata la
progettazione preliminare di opere pubbliche.
In aggiunta a ciò, il progetto definitivo, è stata redatto tenendo conto di due fattori contingenti,
inerenti lo situazione del mercato dei moduli fotovoltaici e dei conduttori elettrici.
Partendo dalla constatazione che l’importo dei lavori è costituito per una percentuale di circa
l’80%, dalle sole forniture dei moduli fotovoltaici, degli inverter, degli inseguitori e dei cavi
elettrici necessari, il Comune di Barchi ha dato chiara indicazione, riguardo al fatto che lo
sviluppo della progettazione esecutiva, potrà essere eseguito solamente dopo avere esperito
Procedura Negoziata, ai sensi dell’art. 221, comma 1, lettera j), del Decreto legislativo 12 Aprile
2006, n. 163, per l’acquisto di opportunità degli stessi moduli fotovoltaici e delle altre forniture, a
prezzi sensibilmente inferiori a quelli praticati sul mercato.
In questo senso, la scelta del tipo di moduli fotovoltaici, previsti nel presente progetto definitivo,
viene intesa come indicazione del tipo ottimale di tale componente l’impianto, che andrà
verificata a livello di progetto esecutivo, qualora l’espletamento della Procedura Negoziata
d’acquisto, confermi la disponibilità, per il Comune di Barchi, di tale tipo moduli fotovoltaici.
Viceversa, dovendo o volendo scegliere (reputando una eventuale maggiore convenienza) un
tipo diverso di moduli fotovoltaici, si dovrà verificare se l’architettura impiantistica, qui prevista, è
compatibile o meno, rispetto alla loro utilizzazione, oppure se sia necessario, nello sviluppo del
progetto esecutivo, apportare le necessarie varianti, in special modo a riguardo della strategia
di conversione della corrente continua.
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3.2 Aspetti dell’inserimento dell’intervento sul territorio


Il Comune di Barchi, quale Ente locale, con l’iniziativa di realizzare l’impianto fotovoltaico di che
trattasi, ha inteso apportare il proprio contributo, al raggiungimento degli obiettivi ambientali,
perseguiti dalle attuali politiche energetiche, nazionali e comunitarie.
Per far ciò, ha incaricato la società uninominale comunale, Barchi Energia e Futuro S.r.l., di
fornire i servizi necessari all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione ed
all’esercizio dell’impianto.
Barchi Energia e Futuro S.r.l., è definita “Impresa Pubblica”, ai sensi dell’art. 3, comma 28 del
Decreto Legislativo 12 Aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”.
Questi due fatti, rendono il senso dei risvolti di utilità sociale che caratterizzano l’iniziativa.
Risulta questo, quindi, il presupposto principale rispetto al quale valutare l’inserimento
dell’intervento sul territorio.
Con questo intervento, in autoproduzione di iniziativa pubblica, si potranno coprire i fabbisogni
elettrici diurni di circa 2.500 abitanti equivalenti, definiti in base alla stima del consumo medio,
riferibile alle fattispecie territoriali, tipiche della provincia italiana (parametri medi: potenza
utenza domestica 3 kW, consistenza del nucleo familiare 3,4 persone, fattore di
contemporaneità 0,3) .
Avendo Barchi, una popolazione di circa 985 abitanti, ciò sta a significare che, con tale
intervento, non solo il 100% dei consumi elettrici diurni, della popolazione comunale, saranno
soddisfatti con energia elettrica, proveniente da fonte rinnovabile, ma anche che il Comune
produrrà in esubero un ulteriore 194% dell’energia consumata.
In termini ambientali è come dire che, il Comune di Barchi, azzererà le sue “emissioni
climateranti” , derivanti dal consumo elettrico domestico, per sé ed anche per altri due
Comuni di pari popolazione.
Come anche richiamato nelle motivazioni che sono state alla base delle determinazioni politiche
dell’Ente comunale, che hanno portato all’avvio dell’iter di realizzazione dell’impianto, ciò potrà
permettere una ricaduta positiva nei termini della possibilità di utilizzare parte dei proventi, sia
per migliorare i servizi resi ai cittadini, sia per prevedere nuovi ed ulteriori investimenti pubblici.
A riguardo dell’aspetto ambientale, le ricadute del’intervento sul territorio, si valutano rispetto a
due diversi tipi di considerazione:
a) il vantaggio ambientale rappresentato dalla produzione di energia da fonti rinnovabili;
b) il possibile impatto relativo all’utilizzazione del suolo, destinato alla realizzazione
dell’impianto.
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Soddisfare, come in precedenza evidenziato, circa il 300 % dei fabbisogni elettrici diurni del
Comune di Barchi, con energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresenterà un notevolissimo
risultato nell’ambito dello sviluppo delle politiche ambientali, con evidenti ricadute positive,
anche in termini di immagine, per l’intero territorio comunale.
Rispetto a ciò, il “consumo di suolo” necessario al raggiungimento di questo ambizioso
obiettivo, risulta modestissimo.
Considerando, infatti, che il territorio del Comune di Barchi si estende per circa 1.725 ettari e
che l’impianto ha una superficie complessiva di circa 2,5 ettari, risulta, in termini numerici, che il
rapporto tra le due superfici è pari a circa 0,0015, cioè pari a 1,5 millesimi.
In termini di utilizzo del territorio comunale, dunque, per raggiungere l’ambizioso
obiettivo ambientale dell’autoproduzione per iniziativa pubblica, del 300 % del
fabbisogno elettrico diurno della città, è necessario “sacrificare” solamente un millesimo
e mezzo, del territorio comunale, rammentando, comunque, che l’area di che trattasi è già
stata urbanizzata quale zona produttiva P.I.P., ovvero, in un certo senso, risulta già “sottratta”,
alla naturalità del paesaggio agrario del Comune di Barchi.
Rispetto ad altre considerazioni, circa l’inserimento ambientale dell’impianto, rimane solo da
ricordare che le installazioni fotovoltaiche non producono nessun tipo di emissioni in atmosfera,
né radiazioni elettromagnetiche rilevanti per la salute umana, né, ancora, nessun tipo di
emissione di rumori, potendo sostanzialmente essere considerati inerti, da un punto di vista
ambientale.
Per la valutazione dell’impatto paesaggistico, sempre tenendo in giusto conto, il rapporto tra i
benefici ambientali e le conseguenze dell’opera, essendo la stessa esente da vincoli specifici, ai
sensi del vigente P.R.G., ci si può riferire alle visualizzazioni paesaggistiche della realizzazione
dell’impianto, sviluppate all’elaborato progettuale 29-DWG-TAV-12 – “CONFIGURAZIONE DI
PROGETTO: RENDERING“.

3.3 Le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti


L’impianto fotovoltaico è sostanzialmente un impianto elettrico, collegato alla rete di
distribuzione locale.
Nella scelta dei materiali prescelti, sia per quanto attiene alle prestazioni che alla qualità, vi è
poca libertà di scelta, nell’ambito delle prerogative del progettista.
Questo tipo di impianti, infatti, come previsto dallo stesso D.M. 19 Febbraio 2007 e s.m.i., di
incentivazione del fotovoltaico, a partire dalla norma tecnica basilare CEI 0-2, presentano un
alto livello di regolamentazione tecnica obbligatoria, sia a riguardo della architettura della
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progettazione (documenti obbligatori, caratteristiche del progetto, ecc.), sia a riguardo dei
materiali da utilizzare (compatibilità elettrica ed elettromagnetica, marchi di qualità, prestazioni,
ecc).
Le scelte dei materiali impiegati, quindi, hanno dovuto fare riferimento a questo quadro
normativo obbligatorio, in certo senso “standardizzato”, il quale, di per sé, garantisce, nella sua
applicazione, l’alta qualità costruttiva e prestazionale dei materiali utilizzati.
I riferimenti normativi, relativi alla scelta dei componenti e dei materiali utilizzati, e la loro
elencazione e descrizione, sono contenuti negli elaborati progettuali, 04-DOC-REL4 “RELAZIONE
SPECIALISTICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO”, E 05-DOC-REL5, “RELAZIONE SPECIALISTICA
IMPIANTO ELETTRICO E CALCOLI ELETTRICI DI DIMENSIONAMENTO”.
La scelta del tipo di moduli fotovoltaici, invece, fatta salva anche per essi, l’applicazione delle
obbligatorie norme tecniche in materia di qualità e compatibilità, è stata effettuata a partire da
considerazioni relative alle specificità del sito di installazione.
L’esigua superficie a disposizione per la realizzazione dell’impianto, appena 2,5 ettari circa,
costituisce anche rispetto a questo aspetto, un vincolo che non lascia molta libertà di
movimento ai progettisti.
Data la limitata superficie disponibile (resa ancor più esigua, quale superficie utile, dall’orografia
del sito), l’installazione di un numero elevato di inseguitori solari renderebbe, per via dei costi di
investimento connessi, molto incerta la previsione della convenienza stessa dell’impianto.
Se, infatti da un lato gli inseguitori solari consentono di incrementare la produzione globale dei
moduli anche di un 15 o 25 % (in dipendenza di diversi fattori), dall’altro, tale soluzione, è
fortemente limitata dallo spazio disponibile per la loro installazione.
Quando le “maglie” della disposizione degli inseguitori, divengono troppo fitte, producendo un
avvicinamento degli stessi sotto un certo limite critico, gli effetti delle ombreggiature reciproche
possono vanificare i vantaggi potenzialmente ottenibili in termini di produzione.
In questo senso, allora, il poter installare un minor numero di inseguitori, è l’unica garanzia di
massima produttività che si può ottenere quando, come nel caso di che trattasi, la superficie
disponibile alla loro installazione è molto limitata.
L’unico modo per installare un minor numero di inseguitori, è quello di poter disporre di moduli
fotovoltaici molto potenti (215 – 240 Wp), i quali consentono, a parità di potenza installata
nell’impianto, una loro migliore allocazione sul terreno, alla ricerca della configurazione di
minimo ombreggiamento reciproco. Ovvero, consentono, per tale minor numero di inseguitori
possibile, di allocare gli stessi in modo da non subire l’ombreggiamento, causato da ostacoli
naturali, eventualmente presenti nel sito.
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Per il progetto definitivo, dunque, fatta salva la condizione espressa al punto 3.2, si è scelto di
utilizzare dei moduli fotovoltaici tipo, della potenza di 225 Wp (a questo proposito si veda
l’elaborato 04-DOC-REL4 “RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO”).

3.4 Criteri di progettazione delle strutture e degli impianti


Per quanto attiene alla funzionalità ed alla sicurezza dell’opera, non sussistono peculiarità che
impongano particolari accorgimenti progettuali.
Conseguentemente, i criteri seguiti per la progettazione delle strutture e degli impianti, rispetto a
questi due aspetti, non si discostano dagli usuali criteri di buona tecnica, applicati
conformemente alle normative obbligatorie vigenti.
Per quanto attiene all’economia di gestione, si richiama il fatto che una delle specificità più
notevoli degli impianti fotovoltaici, e quella di presentare costi di gestione (ma anche rischi
industriali) caratteristicamente molto contenuti.
I bassi costi di gestione e la grande affidabilità dei componenti, consentono di non prevedere
alcun criterio progettuale, specifico o particolare, a riguardo delle conseguenze delle scelte,
sulla futura economia di gestione dell’impianto.

4. ASPETTI AMBIENTALI
(art. 9, comma 2, lettera b), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

Il terreno su cui sorgerà l’impianto, è attualmente nel pieno possesso del Comune di Barchi, in
quanto di sua proprietà.
Non sono, perciò previsti espropri.
Non si prevedono, in connessione con la realizzazione dell’opera, anche per le motivazioni
espresse al punto 3.2, misure mitigative e compensative dell’impatto ambientale, territoriale e
sociale.
Non sussistono interferenze ambientali.
Le interferenze di reti, sono trattate al paragrafo 7 della presente Relazione Generale.
Il progetto definitivo ha, viceversa, approfondito le questioni relative ai caratteri ambientali del
sito, soprattutto in relazione agli aspetti geologici.
Tali aspetti, trattati nel seguente punto 4.1, sono stati indagati, dal Comune stesso, a mezzo di
opportuni ed accurati sondaggi, già all’epoca della urbanizzazione relativa alla realizzazione
della Zona P.I.P., i quali sondaggi, tra l’altro, in tema di interesse archeologico, non hanno
evidenziato emergenze, confermando quanto assunto a riguardo, nella fase della valutazione di
massima della fattibilità dell’impianto.
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4.1 Topografia, geologia, idrologia, idrogeologia, geomeccanica e sismicità del sito


L’orografia del sito, quale risulta dai lavori svolti per l’urbanizzazione relativa alla realizzazione
della Zona P.I.P. , si presenta regolarmente digradante verso Sudest, con moderata pendenza,
in alcune porzioni, presenta ostacoli (pali di illuminazione) alla radiazione solare: questa
caratteristica è stata determinante per la verifica della superficie netta disponibile, per la
allocazione degli inseguitori solari, e per il calcolo della distanza minima di non
ombreggiamento reciproco.
Le indagini topografiche (si veda in proposito l’elaborato progettuale 19-DWG-TAV2 “STATO DI
FATTO: RILIEVO DELL’AREA”), hanno consentito di verificare che, rispetto al posizionamento
scelto per gli inseguitori solari, in tutta l’estensione del terreno, sussistono sia la minimizzazione
degli ombreggiamenti, dovuti ai fattori esterni, sia un accettabile angolo minimo di elevazione
solare sull’orizzonte, al di sopra del quale, non si verificano fenomeni di ombreggiamento
reciproco.
La verifica è stata condotta utilizzando l’ingombro degli inseguitori, derivante dalla scelta del
tipo di modulo fotovoltaico previsto in progetto (potenza del singolo modulo di 225 Wp): quale
indicazione per la redazione del progetto esecutivo, si prescrive lo svolgimento di un’ulteriore
verifica, nel caso si concludesse la sunnominata Procedura Negoziata, con l’acquisto di moduli
fotovoltaici di potenza inferiore.
Per il posizionamento degli inseguitori solari, che hanno una direzione del loro asse
longitudinale, che decorre da Nord a Sud, si è dovuta prevedere una sistemazione del terreno,
che ha modificato la pendenza originaria della Zona P.I.P., dalla direzione verso Sudest, a
quella verso Sud (si veda in proposito l’elaborato progettuale 22-DWG-TAV5 “CONFIGURAZIONE
DI PROGETTO: SISTEMAZIONE GENERALE DELL’AREA PROFILI DELLE SEZIONI CON SCHEMA
DEGLI STERRI E DEI RIPORTI”).
Per ciò che attiene i caratteri ambientali riferibili , in senso ampio, alla geologia del sito (ovvero
geologia, idrologia, idrogeologia, geomeccanica e sismicità), sono state esperite approfondite
indagini.
Le criticità emerse dopo l’esecuzione dei sondaggi, già all’epoca della urbanizzazione relativa
alla realizzazione della Zona P.I.P., in accordo anche con le previsioni di P.R.G., evidenziavano
la necessità di attenersi a precauzioni tecniche specifiche, in merito alla presenza di fenomeni
di instabilità superficiale del terreno.
La Relazione di Indagine Preliminare Geologica, allegata al progetto definitivo, pur non
giudicando, ad una prima analisi, fattori ostativi, circa la fattibilità dell'opera, rileva però, per
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

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l'area in esame, un naturale degrado superficiale per alcuni versi accelerato dall'azione
dell'uomo.
In tali condizioni, il P.R.G., prescrive, l'esecuzione di idonei drenaggi superficiali e profondi, i
quali sono già presenti nell’area, realizzati all’epoca della urbanizzazione dell’area.
Dal punto di vista geologico ed idrogeologico, dunque, le indagini hanno confermato la fattibilità
dell’intervento, anche perché, tutto il complesso dell’impianto, non prevede nessun
componente, tecnico o edilizio, interrato oltre la profondità massima di sessanta centimetri
(Cavidotti elettrici).
Per altro, le fondazioni di ogni opera civile presente, sono superficiali, del tipo a trave rovescia.
Dal punto di vista idrologico, dunque, essendo già presenti i drenaggi profondi, i quali non
verranno interessati né dalle sistemazioni del terreno, né dalle opere di fondazione o
impiantistiche previste, le indagini hanno evidenziato che gli interventi necessari sono
unicamente quelli relativi alla gestione delle acque meteoriche superficiali.
Tale problematica si risolve agevolmente, attraverso la manutenzione, con le usuali
agronomiche, della superficie a prato, che ricoprirà completamente il terreno oggetto
dell’intervento: in questo senso si dovrà avere speciale cura, anche nella scelta di opportune
essenze erbacee.
La gestione delle acque meteoriche provenienti dalla superficie coperta della cabina BT/MT,
non necessitano di particolari accorgimenti, in relazione alla esiguità della superficie coperta.
Dal punto di vista sismico, le indagini hanno confermato la sismicità del sito, per cui si è fatta
salva la rispondenza delle costruzioni previste alle normative sismiche vigenti.
In questo senso non sono stati necessari particolari accorgimenti progettuali, in quanto non è
prevista la presenza di personale giornalmente impiegato nell’impianto ed inoltre, nel verificarsi
di tale presenza, si è rilevato il fatto che le attività di gestione saranno svolte quasi
esclusivamente all’aperto.
I rapporti sulle indagini e le prove svolte, in merito alla geologia, idrologia, idrogeologia,
geomeccanica e sismicità del sito, costituiscono l’elaborato progettuale 02-DOC-REL2
“RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA: RELAZIONE DI INDAGINE GEOLOGICA”.

5. RECUPERO E SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA


(art. 9, comma 2, lettera c), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

I volumi dei materiali di cava, per la realizzazione dell’opera risultano molto esigui, per cui non
sussistono particolari problemi per il loro reperimento.
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

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Per la realizzazione dell’accesso e del piccolo piazzale interno alla recinzione, previsti agli
elaborati progettuali, sono necessari circa 60 mc di misto granulometrico stabilizzato, il quale
potrà essere reperito, senza l’onere della preventiva programmazione della fornitura e della
preventiva verifica della disponibilità, presso cave site nei pressi del cantiere.
Per quanto concerne la gestione dei materiali di scavo, derivanti quasi esclusivamente dalla
sistemazione del terreno e dalla realizzazione delle fondazioni, si prevede che essi siano in
parte riutilizzati in situ, per il loro spandimento e livellamento, sul terreno, per uso agronomico.
Nelle previsioni di progetto definitivo, risulta che l’intervento comporti la necessità dello
smaltimento di materiali di risulta, per altro non considerati rifiuti dalla vigente normativa (terra di
scavo), per un totale di 3.295 mc.
Tale aspetto andrà verificato, nel progetto esecutivo, per cui, quale indicazione per la redazione
dello stesso, si prescrive l’effettuazione di un nuovo ed accurato bilancio volumetrico dei
materiali di risulta.
Nel merito degli aspetti riguardanti questi temi, si consulti l’elaborato 07-DOC-REL7 “RELAZIONE
TECNICA: GESTIONE DEI MATERIALI DI CAVA E BILANCIO RIFIUTI”.

6. IDONEITÀ DELLE RETI


(art. 9, comma 2, lettera e), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

La cantierizzazione dell’opera, non comporta rilevanti problemi a riguardo dell’idoneità delle reti
esterne di servizi, atti a soddisfare le esigenze connesse.
Sono presenti sia le reti elettriche che quelle idriche, effettivamente in grado di soddisfare le
necessità associate allo svolgimento dei lavori.
Per ciò che attiene i servizi igienici, necessari per i lavoratori, si sono previsti bagni chimici, in
quantità commisurata alle prevedibili esigenze, come prescritto ai sensi delle vigenti norme in
materia.
Per l’approfondimento su questi aspetti si demanda all’elaborato progettuale 14-DOC-REL14
“PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO, CON STIMA DEGLI ONERI DELLA SICUREZZA DEL
CANTIERE ”.
Per ciò che attiene all’idoneità delle reti esterne di servizi, atti a soddisfare le esigenze
connesse alla fase di esercizio dell’impianto, si rileva che la stessa normativa, di cui al DM 19
febbraio 2007 e s.m.i., prevede l’immissione in rete di tutta la futura produzione elettrica, quale
obbligo in capo al Gestore Locale di Rete (ENEL DISTRIBUZIONE S.p.a.).
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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La sezione di rete elettrica in MT, individuata per la connessione dell’impianto, si trova a breve
distanza dal confine dell’immobile oggetto dell’intervento, in Località San Bartolo (Cabina di
Media tensione).
Essa appare perfettamente in grado di sostenere il carico che verrà immesso in futuro.
Per la definizione del punto di connessione e delle modalità della sua realizzazione si consulti
l’elaborato progettuale 40-DWG-TAV23 “IMPIANTO ELETTRICO: SCHEMA PLANIMETRICO DI
COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA”.
Il fabbisogno di corrente elettrica, relativo all’esercizio dell’impianto, è molto limitato e si
configura quasi esclusivamente quale fabbisogno elettrico per i servizi ausiliari (quali
l’illuminazione notturna o l’impianto di sorveglianza ed anti intrusione).
L’entità di tale fabbisogno, non rende necessarie verifiche di idoneità, rispetto alle
caratteristiche della rete di alimentazione esistente.

7. VERIFICA E RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE


(art. 9, comma 2, lettera f), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

Nell’area oggetto dell’intervento, sono presenti quattro infrastrutture di reti:


1) Linea elettrica interrata in bt, a servizio dei pali di illuminazione, installati durante i lavori
di realizzazione dell’area artigianale, decorrente da Nord a Sud, lungo il decorso della
particella n. 362, che attraversa il terreno oggetto dell’intervento, al margine della strada
di servizio interna alla lottizzazione;
2) Linea telefonica interrata, decorrente da Nord a Sud, lungo il decorso della particella n.
362, che attraversa il terreno oggetto dell’intervento, al margine della strada di servizio
interna alla lottizzazione, con diramazioni predisposte verso l’interno dei lotti;
3) Linea idrica interrata, decorrente da Nord a Sud, lungo il decorso della particella n. 362,
che attraversa il terreno oggetto dell’intervento, al margine della strada di servizio
interna alla lottizzazione, proveniente dalla strada provinciale;
4) Linea idrica di drenaggio delle acque meteoriche, decorrente da Ovest a Est, che
attraversa il terreno oggetto dell’intervento, in senso trasversale.
Per ciò che attiene alla linea di cui al punto 1), essa presenta degli stacchi fuori terra, costituiti
dai pali che sostengono i corpi illuminanti.
Tale linea esplica interferenze produttive nei riguardi dell’impianto, per mezzo
dell’ombreggiamento che i pali di illuminazione ad essa associati, possono sicuramente indurre
sul campo fotovoltaico.
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

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Si rileva che l’ombreggiamento causato dai conduttori di che trattasi, influenzerebbe in modo
non trascurabile la produzione, configurandosi, quindi, come causa di interferenza.
Tutte le altre linee menzionate ai successivi punti 2), 3) e 4), decorrono profondità tali da non
creare interferenze con la realizzazione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico.
A tale riguardo, giova ricordare che la profondità massima di scavo, nell’ambito dei lavori di
realizzazione dell’impianto fotovoltaico, è prevista essere pari a 60 cm e che le fondazioni delle
opere civili (basamenti degli inseguitori e della cabina elettrica), sono superficiali, del tipo a
trave rovescia.
Tali caratteristiche garantiscono rispetto alla non interferenza di queste reti con l’impianto
fotovoltaico.
Viceversa, la rete enumerata al precedente punto 4), quella di drenaggio profondo delle acque
meteoriche (dimensionata in base alla previsione di ampie superfici impermeabili da drenare,
che ora non si realizzeranno più), dopo la messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico, rimarrà
perfettamente funzionante e garantirà lo smaltimento, anche di eventi meteorici importanti.
Non si sono rilevate, oltre a quelle descritte, altre infrastrutture di reti esistenti.
Nel merito, riguardante gli aspetti puntuali della risoluzione delle interferenze, operata con la
progettazione definitiva, si consulti l’elaborato 09-DOC-REL9 “RELAZIONE TECNICA:
INTERFERENZE DI RETI” .

8. OPERE ESISTENTI
(art. 9, comma 2, lettera g), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

Le opere esistenti nel sito oggetto dell’intervento, rilevanti ai fini della realizzazione del progetto,
sono le linee elettriche aeree (illuminazione) e la strada di servizio alla lottizzazione, descritte al
precedente paragrafo 7.
Per tale linea, è prevista la modifica dello stato attuale, ai fini della realizzazione dell’impianto
fotovoltaico, in quanto interferente fisicamente.
La modifica verrà eseguita, con lo smontaggio dei pali di illuminazione, per i quali, come
prescrizione per la redazione del progetto esecutivo, dovrà essere valutata la possibilità di
riutilizzo, come elementi illuminanti il perimetro dell’impianto fotovoltaico, in luogo di quelli
previsti dal presente progetto definitivo.
Verificando la fattibilità di tale operazione, si può prevedere che la stazione appaltante potrà
trarne un vantaggio economico, in termini di forniture evitate.
L’unica prescrizione, da vagliare nel progetto esecutivo, per questioni inerenti le manutenzioni,
riguarda l’obbligo di permettere l’accesso al fondo al proprietario delle linee (ENEL).
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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A riguardo della strada di servizio alla lottizzazione, essa verrà riutilizzata, tal quale, quale
strada di accesso all’impianto, fino al cancello di ingresso.
Per la porzione interna alla recinzione, viceversa, si esplicita la prescrizione della verifica sulla
sua dismissione o del suo riutilizzo, in sede di redazione del progetto esecutivo, quando si avrà
contezza del tipo di moduli fotovoltaici da utilizzare, ovvero del tipo di sistemazione esecutiva
(quota ed inclinazione) del terreno sul quale installare gli inseguitori solari.
Per ciò che attiene alla valorizzazione architettonica, essa si persegue attraverso la
rinaturalizzazione del sito di intervento, la quale è consentita, per mezzo della creazione del
soprassuolo prativo, proprio dal bassissimo impatto che hanno, in termini di cementificazione
superficiale, gli inseguitori installati su fondazioni superficiali a trave rovescia.

9. CRITERI, INDICAZIONI E TEMPI PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO


ESECUTIVO - TEMPI DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA
(art. 9, comma 2, lettera h), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

9.1 Progetto esecutivo: criteri e indicazioni per la redazione e composizione degli elaborati
I Criteri basilari per la redazione del progetto esecutivo devono essere congruenti a quelli
seguiti nello sviluppo delle progettazioni, fino all’attuale stato di approfondimento; essi sono:
1. Soddisfazione di massima dei requisiti di base, imposti dalla committenza;
2. Rispetto delle Leggi e delle normative di buona tecnica vigenti;
3. Conseguimento delle massime economie di gestione e di manutenzione
degli impianti progettati;
4. Ottimizzazione del rapporto costi/benefici ed impiego di materiali componenti
di elevata qualità, efficienza, lunga durata e facilmente reperibili sul mercato;
5. Riduzione delle perdite energetiche connesse al funzionamento dell’impianto
al fine di massimizzare la quantità di energia elettrica immessa in rete.
Le indicazioni particolari per la redazione del progetto esecutivo, sono espresse attraverso le
due seguenti prescrizioni:
- lo svolgimento di un’ulteriore verifica, sul numero degli inseguitori necessari e sul loro
posizionamento, al fine di evitare ombreggiamenti reciproci, nel caso venga conclusa
la sunnominata Procedura Negoziata, con l’acquisto di moduli fotovoltaici di potenza
inferiore a quella prevista di 225 Wp;
- lo svolgimento di un’ulteriore verifica, al riguardo della sistemazione definitiva del
terreno, dipendente a sua volta, dal numero di inseguitori necessari;
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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- lo svolgimento di un’ulteriore verifica, al riguardo dello smaltimento di materiali di


risulta, con l’effettuazione di un accurato bilancio volumetrico, dipendente, a sua
volta, dalla configurazione della sistemazione definitiva del terreno.
Gli elaborati costituenti il progetto esecutivo saranno quelli previsti all’art. 19, dell’Allegato XXI,
al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163.
Su questo punto vi è da specificare che, a livello di progettazione esecutiva, dovrà essere
prodotta anche la documentazione necessaria, relativa ai Contratti ed ai Capitolati Speciali, di
cui all’art. 18, dello stesso Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163.
Il Contratto è necessario qualora il Committente decida di affidare la realizzazione dell’opera,
tramite Appalto di lavori pubblici: nel caso di che trattasi, il Comune di Barchi, ha determinato di
incaricare la società uninominale comunale Barchi Energia e Futuro S.r.l., di fornire i servizi di
progettazione, realizzazione e gestione.
Quest’ultima, quale società pubblica, operante nei Settori Speciali, di cui alla Parte III del
Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” potrà avvalersi delle
possibilità date, ai sensi dell’art. 215, dello stesso “Codice degli Appalti Pubblici”, di realizzare i
lavori in economia ed in Appalto di Lavori.
Tali possibilità sono rese percorribili, proprio per le determinazioni relative alla scelta dello
svolgimento della già nominata Procedura Negoziata per l’acquisto dei moduli fotovoltaici, in
quanto, qualora la stessa pervenisse a buon fine, per l’economia dell’opera, si dovrebbero
scorporare, conseguentemente, gli importi dei lavori da quelli delle forniture.
Risulterebbe, in tal caso, che l’importo complessivo dei lavori (Opere Civili, Impianti Ausiliari,
ecc.) sarebbe di entità inferiore alla soglia comunitaria prevista dalla legge.
Non conoscendo a priori (né potendo decidere in merito da parte dei progettisti) le
caratteristiche del tipo di moduli fotovoltaici da impiegare, vi potrà essere una rimodulazione del
progetto, in dipendenza del tipo di moduli che si deciderà di acquistare, in accordo con il
Committente, sia in termini di architettura elettrica (numero e tipo di inverter necessari) sia in
termini di specifici, di altri componenti e materiali o prestazioni e lavorazioni, attualmente non
sono stati redatti, per il presente progetto definitivo, i Capitolati Speciali relativi ai due aspetti
fondamentali dell’opera:,
- il primo relativo alle caratteristiche delle forniture elettriche;
- il secondo relativo alle caratteristiche dei moduli fotovoltaici;
i quali saranno prodotti, all’atto della redazione del progetto esecutivo.
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(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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In definitiva, la redazione del progetto esecutivo, dovrà tenere in conto delle determinazioni, in
merito a questi ultimi aspetti, le quali potranno essere assunte dal Committente, su consiglio dei
tecnici, solamente dopo l’esperimento della Procedura Negoziata per l’acquisto dei moduli
fotovoltaici.

9.2 Progetto esecutivo: tempi di redazione


Ove l’esito della Procedura Negoziata per l’acquisto dei moduli fotovoltaici, evidenzi la scelta
del Committente di moduli dalle caratteristiche rispondenti a quelle previste, dal presente
progetto definitivo (potenza del singolo modulo ≥ 225 Wp), concordemente al Cronoprogramma
di cui all’elaborato progettuale 13-DOC-REL13, si prevede che per la redazione del progetto
esecutivo siano necessari 20 giorni, a decorrere dall’affidamento dell’incarico.
In caso contrario, dovendo cioè riconsiderare, nella necessità dell’utilizzazione di diversi moduli
fotovoltaici, l’architettura impiantistica, il tempo massimo stimabile con le dovute cautele, non si
ritiene essere superiore ai 40 giorni.
Anche per questa ragione, inerente i tempi, oltre a quelle già sopra richiamate, contenute alle
pagg. 11 e 12, dell’elaborato progettuale 04-DOC-REL4 “RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO
FOTOVOLTAICO”, sorge l’obbligo del Tecnico di richiamare la massima attenzione del
Committente stesso, sulle necessità, le limitazioni, le controindicazioni e le cautele evidenziate
nelle argomentazioni che indicano nei 225 Wp di potenza di picco del singolo modulo, il limite
minimo per l’ottimale scelta del tipo di moduli fotovoltaici da impiegare.

9.3 Tempi di realizzazione dell’opera


La realizzazione delle Opere Civili non direttamente connesse al montaggio degli inseguitori, si
riducono semplicemente alla costruzione della recinzione e della Cabina BT/MT (la quale poi, a
livello di progetto esecutivo, potrà anche essere scelta, con ulteriore semplificazione, tra quelle
prefabbricate reperibili in commercio).
La parte principale e più onerosa dei lavori, si riduce quindi al montaggio degli inseguitori, i quali
sono in numero di 29 e, tutti, tipologicamente identici.
Di qui discende, in relazione alla valutazione dei tempi di realizzazione dell’opera, il fattore
principale di cui bisogna tenere conto, che è quello della ripetitività delle lavorazioni.
Proprio per questo, sarà possibile, come anche si evince dal Diagramma di GANNT riportato
all’elaborato progettuale 13-DOC-REL13 “CRONOPROGRAMMA”, organizzare in cantiere la
contemporaneità delle diverse fasi di lavorazione, gestendo ed ottimizzando le attività, da parte
della Direzione dei Lavori.
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(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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Il tempo stimato per la durata dei lavori è di 120 giorni.

10. RISPONDENZA AL PROGETTO PRELIMINARE


(art. 9, comma 3, dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)

10. 1 Urbanistica, vincoli e procedure autorizzative


Si ritiene che non sia necessaria l’Autorizzazione Unica Regionale, ai sensi dell'art. 12 del
D.Lgs. 387/03, in quanto il Progetto prevede un impianto fotovoltaico con superficie totale dei
moduli inferiore ai 5.000 mq (LEGGE REGIONALE 14 aprile 2004, n. 7, Allegato B2, punto 6),
lettera n decies)).
In tali condizioni, vale il combinato disposto di cui all’art. 12, comma 5, del D.Lgs. 387/03:
Art. 12. Razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative
1. Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le
infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi del comma 3,
sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti.
omissis
3. La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli
interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa
vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti
stessi, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate, nel rispetto delle
normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che
costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico. A tal fine la Conferenza dei servizi è convocata dalla
regione entro trenta giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione. Resta fermo il pagamento del diritto
annuale di cui all'articolo 63, commi 3 e 4, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla
produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n.
504, e successive modificazioni. Per gli impianti offshore l'autorizzazione è rilasciata dal Ministero dei trasporti, sentiti
il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con le
modalità di cui al comma 4 e previa concessione d'uso del demanio marittimo da parte della competente autorità
marittima.(comma così modificato dall'articolo 2, comma 154, legge n. 244 del 2007)
4. L'autorizzazione di cui al comma 3 è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le
Amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge 7
agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni e integrazioni. In caso di dissenso, purché non sia quello espresso
da una amministrazione statale preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, o del patrimonio storico-
artistico, la decisione, ove non diversamente e specificamente disciplinato dalle regioni, è rimessa alla Giunta
regionale ovvero alle Giunte delle province autonome di Trento e di Bolzano. Il rilascio dell'autorizzazione costituisce
titolo a costruire ed esercire l'impianto in conformità al progetto approvato e deve contenere l'obbligo alla rimessa in
pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito della dismissione dell'impianto o, per gli
impianti idroelettrici, l'obbligo alla esecuzione di misure di reinserimento e recupero ambientale. Il termine massimo
per la conclusione del procedimento di cui al presente comma non può comunque essere superiore a centottanta
giorni.(comma così modificato dall'articolo 2, comma 154, legge n. 244 del 2007)
5. All'installazione degli impianti di fonte rinnovabile di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c) per i quali non è
previsto il rilascio di alcuna autorizzazione, non si applicano le procedure di cui ai commi 3 e 4. Ai medesimi impianti,
quando la capacità di generazione sia inferiore alle soglie individuate dalla tabella A allegata al presente decreto, con
riferimento alla specifica fonte, si applica la disciplina della denuncia di inizio attività di cui agli articoli 22 e 23 del
testo unico di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni. Con decreto del Ministro dello sviluppo
economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la Conferenza
unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, possono
essere individuate maggiori soglie di capacità di generazione e caratteristiche dei siti di installazione per i quali si
procede con la medesima disciplina della denuncia di inizio attività.(comma così modificato dall'articolo 2, comma
154, legge n. 244 del 2007)
omissis
7. Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati
anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici. Nell'ubicazione si dovrà tenere conto delle disposizioni
in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

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agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla
legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonché del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, articolo 14.
8. (abrogato dall'articolo 280 del decreto legislativo n. 152 del 2006)
omissis

e di cui all’art. 5, comma 7 del DM 19 febbraio 2007:


Art. 5. Procedure per l’accesso alle tariffe incentivanti
omissis
7. Ai sensi dell’art. 12, comma 5, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, per la costruzione e l’esercizio di
impainti fotovoltaici per i quali non è necessaria alcuna autorizzazione, come risultante dalla legislazione nazionale o
regionale vigente in relazione alle caratteristiche e alla ubicazione dell’impianto, non si da luogo al procedimento
unico di cui all’art. 12, comma 4, del medesimo decreto legislativo29 dicembre 2003, n. 387, ed è sufficiente per gli
stessi impianti la dichiarazione di inizio attività. Qualora sia necessaria l’acquisizione di un solo provvedimento
autorizzativo comunque denominato, l’acquisizione del predetto provvedimento sostituisce il procedimento unico di
cui all’art. 12 del decreto legislativo29 dicembre 2003, n. 387. ….. Omissis….

in base al quale si verifica che, non sussistendo ulteriori autorizzazioni da richiedere, non si
dovrebbe dar luogo al procedimento sopra menzionato.
In realtà, il Comune di Barchi intende comunque procedere alla richiesta di
Autorizzazione Unica Regionale, da presentare alla provincia di Pesaro e Urbino, la qual
cosa è comunque consentita dalle vigenti normative.
La zona oggetto dell'intervento, ai sensi del vigente P.R.G., ricade all'interno di Zona Produttiva
D2.2, destinate ad usi produttivi compatibili con le finalità e l’uso previsti dal presente progetto
definitivo.
In base a queste considerazioni, si evince che la realizzazione dell'impianto fotovoltaico risulta
compatibile con l’inquadramento urbanistico, per cui risulta, che le verifiche effettuate a livello di
progetto definitivo, confermano le previsioni delle valutazioni progettuali di massima effettuate.
Per ciò che attiene l’iter autorizzativo, l’elenco qui di seguito, indica il da farsi:
a) inoltrare la richiesta di autorizzazione Unica Regionale alla Provincia di Pesaro e Urbino;
b) successivamente al rilascio della Autorizzazione di cui al punto a), Invio al Gestore Locale
di Rete, la richiesta di comunicazione del punto di connessione alla rete Elettrica.

10.2 Attestazione di rispondenza del progetto definitivo al progetto preliminare


Visto l’art. 9, comma 3, dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163, recante
“Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive
2004/17/CE e 2004/18/CE”, inoltre, visto e redatto, quanto precede, affermato e dichiarato,
nella presente Relazione Generale del progetto definitivo, visti e redatti tutti gli elaborati grafici e
documentali, componenti il progetto definitivo stesso, con la presente dichiarazione, si
COMUNE di BARCHI Rev.: 01 – 09
PROVINCIA di PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW

RELAZIONE GENERALE Pag.: 19 di 19

ATTESTA
la rispondenza del progetto definitivo alle valutazioni progettuali di massima effettuate, in merito
all’opera di che trattasi.

il Coordinatore Generale del Progetto:


Dott. Ing. Paolo Pennelli
(iscritto al n. A360, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Fermo)

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