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PROVINCIA DI
REGIONE MARCHE
PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i., recante
“Nuovi criteri per l’incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO
FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
(SITO IN LOCALITÀ SAN BARTOLO)
ELABORATO
1 RELAZIONE GENERALE
Cod. Doc.: 01- DOC-REL1
TECNICI:
Coordinatore Generale del Progetto, Consulenza Specialistica per l’Impianto Fotovoltaico, l’Inserimento Stampa: Data:
Urbanistico e la suddivisione in Stralci funzionali:
Dott. Ing. Paolo Pennelli – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A360, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo) Originale 05/01/2009
Consulenza Specialistica per l’Impianto Fotovoltaico, gli Impianti Elettrici e la suddivisione in Stralci funzionali:
Dott. Ing. Luca Ferracuti Pompa – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A344, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Fermo) Procedimento in ottemperanza della
Consulenza Specialistica per le Opere Civili ed i Calcoli Strutturali e per il Coordinamento della Sicurezza Delibera del Consiglio Comunale n. 50,
in fase di progettazione: approvata nella seduta del 10/11/2008
Dott. Ing. Cesare Liberati – Studio Tecnico Associato “PENTA” – P.zza del Popolo, 50 – 63023 Fermo
(Iscritto al n. A213, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Macerata)
il Responsabile Unico del Procedimento: il Coordinatore Generale del Progetto: Consulenza Specialistica:
Dott. Arch. Fabrizio Carbonari Dott. Ing. Paolo Pennelli Dott. Ing. Luca Ferracuti Pompa
(Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale) (Iscritto al n. A360, dell’Albo dell’Ordine degli Ingegneri (Iscritto al n. A344, dell’Albo dell’Ordine degli
della Provincia di Fermo) Ingegneri della Provincia di Fermo)
INDICE
PREMESSA ............................................................................................................................... 2
1. OGGETTO ............................................................................................................................. 2
1. UBICAZIONE ......................................................................................................................... 3
3. ASPETTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO DEFINITIVO ................................................. 3
3.1 Criteri adottati per le scelte progettuali ........................................................................ 4
3.2 Aspetti dell’inserimento dell’intervento sul territorio ..................................................... 5
3.3 Le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti .............................. 6
3.4 Criteri di progettazione delle strutture e degli impianti.................................................. 8
4. ASPETTI AMBIENTALI ......................................................................................................... 8
4.1 Topografia, geologia, idrologia, idrogeologia, geomeccanica e sismicità del sito ......... 9
5. RECUPERO E SMALTIMENTO DEI MATERIALI DI RISULTA ........................................... 10
6. IDONEITÀ DELLE RETI ...................................................................................................... 11
7. VERIFICA E RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE ....................................................... 12
8. OPERE ESISTENTI ............................................................................................................. 13
9. CRITERI, INDICAZIONI E TEMPI PER LA REDAZIONE DEL
PROGETTO ESECUTIVO - TEMPI DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA ................................ 14
9.1 Progetto esecutivo: criteri e indicazioni per la red.ne e composizione degli elaborati 14
9.2 Progetto esecutivo: tempi di redazione ...................................................................... 16
9.3 Tempi di realizzazione dell’opera .............................................................................. 16
10. RISPONDENZA AL PROGETTO PRELIMINARE.............................................................. 17
10. 1 Urbanistica, vincoli e procedure autorizzative ......................................................... 17
10.2 Attestazione di rispondenza del progetto definitivo al progetto preliminare .............. 18
COMUNE di BARCHI Rev.: 01 – 09
PROVINCIA di PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
PREMESSA
La presente relazione è resa conformemente all’art. 9, dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo
12 Aprile 2006, n. 163, recante “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in
attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE”, pubblicato nella G.U. della Repubblica
italiana del 2 maggio 2006, n. 100, s.o. n. 107, così come modificato ed integrato dal decreto
legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito con legge 12 luglio 2006, n. 228, art. 1-octies.
Lo scopo del presente documento è quello di fornire tutti gli elementi atti a dimostrare la
rispondenza del progetto definitivo alle finalità dell’intervento, il rispetto del prescritto livello
qualitativo, dei conseguenti costi e dei benefici attesi.
La progettazione è stata elaborata secondo quanto previsto dal Decreto legislativo 12 Aprile
2006, n. 163 ed, inoltre, tenendo conto e conformemente, al disposto del DM 19 febbraio 2007
e s.m.i., in particolare per ciò che riguarda i peculiari aspetti relativi alla assegnazione delle
tariffe incentivanti.
1. OGGETTO
Oggetto del progetto definitivo è la realizzazione di un impianto fotovoltaico, di potenza
nominale pari a 680 kW, da realizzare nel Comune di Barchi (PU), in loc. San Bartolo, che
sia conforme alle prescrizioni di cui al DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.. recante “Criteri e modalita'
per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte
solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”.
L’impianto sarà del tipo grid connected e l’energia elettrica prodotta sarà riversata
completamente in rete, con allaccio in Media Tensione in modalità trifase.
Il Committente è il Comune di Barchi, legalmente rappresentato dal Responsabile Unico del
Procedimento, Dott. Arch. Fabrizio Carbonari, Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale, che
dispone dell’autorizzazione all’utilizzo dell’area su cui sorgerà l’impianto in oggetto, essendo lo
stesso Comune di Barchi, proprietario dell’area.
Il Comune di Barchi, a seguito della realizzazione del progetto, potrà richiedere al Soggetto
Attuatore del citato DM 19 febbraio 2007, il G.S.E. S.p.a., il riconoscimento del diritto
ventennale a godere della “Tariffa Incentivante”, prevista quale incentivo in conto produzione.
Lo stesso Comune, in tale procedimento, assumerà la denominazione di Soggetto
Responsabile, così come definito, ex art. 2, comma 1, lettera g, del DM 28 luglio 2005 e s.m.i..
La Denominazione dell’impianto, prevista nell’iter di incentivazione, è “IMPIANTO
FOTOVOLTAICO SAN BARTOLO”.
Nella presente relazione saranno utilizzati i termini e le definizioni riportate nell’art. 2 del D.M.
COMUNE di BARCHI Rev.: 01 – 09
PROVINCIA di PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
19 Febbraio 2007 e s.m.i., “Criteri e modalita' per incentivare la produzione di energia elettrica
mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto
legislativo 29 dicembre 2003, n. 387”.
Con Delibera del Consiglio Comunale n. 50, del 10/11/2008, si è dato avvio al procedimento
che ha portato, tra l’altro, anche alla redazione del presente progetto definitivo, per mezzo
dell’incarico di fornitura di servizi, conferito dal Comune di Barchi, alla propria società
uninominale Barchi Energia e Futuro S.r.l..
In seguito all’ottenimento delle autorizzazioni ed alla realizzazione dell’impianto, si darà corso
alla presentazione della domanda di incentivazione ai sensi del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i..
Nell’ambito dello stesso procedimento, la stessa società uninominale comunale, Barchi Energia
e Futuro S.r.l., ha incaricato l’impresa pubblica SIC 1 S.r.l., della quale lo stesso Comune di
Barchi è socio, della fornitura di servizi e consulenze, in merito alla predisposizione ed alla
attuazione di quanto necessario per pervenire al permesso di costruire ed esercire un impianto
di produzione elettrica solare fotovoltaico.
2. UBICAZIONE
L’impianto fotovoltaico, oggetto della presente relazione, sarà ubicato in Comune di Barchi
(PU), in Località San Bartolo, e sarà installato su terreno, univocamente individuato al
Catasto Terreni del Comune di Barchi (PU), al Foglio 6, Particelle nn. 343, 344, 345, 346,
347, 348, 349, 350, 351, 352, 353, 354, 355, 356, 357, 358, 359, 360, 362, 364, e 366.
Soddisfare, come in precedenza evidenziato, circa il 300 % dei fabbisogni elettrici diurni del
Comune di Barchi, con energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresenterà un notevolissimo
risultato nell’ambito dello sviluppo delle politiche ambientali, con evidenti ricadute positive,
anche in termini di immagine, per l’intero territorio comunale.
Rispetto a ciò, il “consumo di suolo” necessario al raggiungimento di questo ambizioso
obiettivo, risulta modestissimo.
Considerando, infatti, che il territorio del Comune di Barchi si estende per circa 1.725 ettari e
che l’impianto ha una superficie complessiva di circa 2,5 ettari, risulta, in termini numerici, che il
rapporto tra le due superfici è pari a circa 0,0015, cioè pari a 1,5 millesimi.
In termini di utilizzo del territorio comunale, dunque, per raggiungere l’ambizioso
obiettivo ambientale dell’autoproduzione per iniziativa pubblica, del 300 % del
fabbisogno elettrico diurno della città, è necessario “sacrificare” solamente un millesimo
e mezzo, del territorio comunale, rammentando, comunque, che l’area di che trattasi è già
stata urbanizzata quale zona produttiva P.I.P., ovvero, in un certo senso, risulta già “sottratta”,
alla naturalità del paesaggio agrario del Comune di Barchi.
Rispetto ad altre considerazioni, circa l’inserimento ambientale dell’impianto, rimane solo da
ricordare che le installazioni fotovoltaiche non producono nessun tipo di emissioni in atmosfera,
né radiazioni elettromagnetiche rilevanti per la salute umana, né, ancora, nessun tipo di
emissione di rumori, potendo sostanzialmente essere considerati inerti, da un punto di vista
ambientale.
Per la valutazione dell’impatto paesaggistico, sempre tenendo in giusto conto, il rapporto tra i
benefici ambientali e le conseguenze dell’opera, essendo la stessa esente da vincoli specifici, ai
sensi del vigente P.R.G., ci si può riferire alle visualizzazioni paesaggistiche della realizzazione
dell’impianto, sviluppate all’elaborato progettuale 29-DWG-TAV-12 – “CONFIGURAZIONE DI
PROGETTO: RENDERING“.
progettazione (documenti obbligatori, caratteristiche del progetto, ecc.), sia a riguardo dei
materiali da utilizzare (compatibilità elettrica ed elettromagnetica, marchi di qualità, prestazioni,
ecc).
Le scelte dei materiali impiegati, quindi, hanno dovuto fare riferimento a questo quadro
normativo obbligatorio, in certo senso “standardizzato”, il quale, di per sé, garantisce, nella sua
applicazione, l’alta qualità costruttiva e prestazionale dei materiali utilizzati.
I riferimenti normativi, relativi alla scelta dei componenti e dei materiali utilizzati, e la loro
elencazione e descrizione, sono contenuti negli elaborati progettuali, 04-DOC-REL4 “RELAZIONE
SPECIALISTICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO”, E 05-DOC-REL5, “RELAZIONE SPECIALISTICA
IMPIANTO ELETTRICO E CALCOLI ELETTRICI DI DIMENSIONAMENTO”.
La scelta del tipo di moduli fotovoltaici, invece, fatta salva anche per essi, l’applicazione delle
obbligatorie norme tecniche in materia di qualità e compatibilità, è stata effettuata a partire da
considerazioni relative alle specificità del sito di installazione.
L’esigua superficie a disposizione per la realizzazione dell’impianto, appena 2,5 ettari circa,
costituisce anche rispetto a questo aspetto, un vincolo che non lascia molta libertà di
movimento ai progettisti.
Data la limitata superficie disponibile (resa ancor più esigua, quale superficie utile, dall’orografia
del sito), l’installazione di un numero elevato di inseguitori solari renderebbe, per via dei costi di
investimento connessi, molto incerta la previsione della convenienza stessa dell’impianto.
Se, infatti da un lato gli inseguitori solari consentono di incrementare la produzione globale dei
moduli anche di un 15 o 25 % (in dipendenza di diversi fattori), dall’altro, tale soluzione, è
fortemente limitata dallo spazio disponibile per la loro installazione.
Quando le “maglie” della disposizione degli inseguitori, divengono troppo fitte, producendo un
avvicinamento degli stessi sotto un certo limite critico, gli effetti delle ombreggiature reciproche
possono vanificare i vantaggi potenzialmente ottenibili in termini di produzione.
In questo senso, allora, il poter installare un minor numero di inseguitori, è l’unica garanzia di
massima produttività che si può ottenere quando, come nel caso di che trattasi, la superficie
disponibile alla loro installazione è molto limitata.
L’unico modo per installare un minor numero di inseguitori, è quello di poter disporre di moduli
fotovoltaici molto potenti (215 – 240 Wp), i quali consentono, a parità di potenza installata
nell’impianto, una loro migliore allocazione sul terreno, alla ricerca della configurazione di
minimo ombreggiamento reciproco. Ovvero, consentono, per tale minor numero di inseguitori
possibile, di allocare gli stessi in modo da non subire l’ombreggiamento, causato da ostacoli
naturali, eventualmente presenti nel sito.
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PROVINCIA di PESARO E URBINO
PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
Per il progetto definitivo, dunque, fatta salva la condizione espressa al punto 3.2, si è scelto di
utilizzare dei moduli fotovoltaici tipo, della potenza di 225 Wp (a questo proposito si veda
l’elaborato 04-DOC-REL4 “RELAZIONE SPECIALISTICA IMPIANTO FOTOVOLTAICO”).
4. ASPETTI AMBIENTALI
(art. 9, comma 2, lettera b), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)
Il terreno su cui sorgerà l’impianto, è attualmente nel pieno possesso del Comune di Barchi, in
quanto di sua proprietà.
Non sono, perciò previsti espropri.
Non si prevedono, in connessione con la realizzazione dell’opera, anche per le motivazioni
espresse al punto 3.2, misure mitigative e compensative dell’impatto ambientale, territoriale e
sociale.
Non sussistono interferenze ambientali.
Le interferenze di reti, sono trattate al paragrafo 7 della presente Relazione Generale.
Il progetto definitivo ha, viceversa, approfondito le questioni relative ai caratteri ambientali del
sito, soprattutto in relazione agli aspetti geologici.
Tali aspetti, trattati nel seguente punto 4.1, sono stati indagati, dal Comune stesso, a mezzo di
opportuni ed accurati sondaggi, già all’epoca della urbanizzazione relativa alla realizzazione
della Zona P.I.P., i quali sondaggi, tra l’altro, in tema di interesse archeologico, non hanno
evidenziato emergenze, confermando quanto assunto a riguardo, nella fase della valutazione di
massima della fattibilità dell’impianto.
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
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DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
l'area in esame, un naturale degrado superficiale per alcuni versi accelerato dall'azione
dell'uomo.
In tali condizioni, il P.R.G., prescrive, l'esecuzione di idonei drenaggi superficiali e profondi, i
quali sono già presenti nell’area, realizzati all’epoca della urbanizzazione dell’area.
Dal punto di vista geologico ed idrogeologico, dunque, le indagini hanno confermato la fattibilità
dell’intervento, anche perché, tutto il complesso dell’impianto, non prevede nessun
componente, tecnico o edilizio, interrato oltre la profondità massima di sessanta centimetri
(Cavidotti elettrici).
Per altro, le fondazioni di ogni opera civile presente, sono superficiali, del tipo a trave rovescia.
Dal punto di vista idrologico, dunque, essendo già presenti i drenaggi profondi, i quali non
verranno interessati né dalle sistemazioni del terreno, né dalle opere di fondazione o
impiantistiche previste, le indagini hanno evidenziato che gli interventi necessari sono
unicamente quelli relativi alla gestione delle acque meteoriche superficiali.
Tale problematica si risolve agevolmente, attraverso la manutenzione, con le usuali
agronomiche, della superficie a prato, che ricoprirà completamente il terreno oggetto
dell’intervento: in questo senso si dovrà avere speciale cura, anche nella scelta di opportune
essenze erbacee.
La gestione delle acque meteoriche provenienti dalla superficie coperta della cabina BT/MT,
non necessitano di particolari accorgimenti, in relazione alla esiguità della superficie coperta.
Dal punto di vista sismico, le indagini hanno confermato la sismicità del sito, per cui si è fatta
salva la rispondenza delle costruzioni previste alle normative sismiche vigenti.
In questo senso non sono stati necessari particolari accorgimenti progettuali, in quanto non è
prevista la presenza di personale giornalmente impiegato nell’impianto ed inoltre, nel verificarsi
di tale presenza, si è rilevato il fatto che le attività di gestione saranno svolte quasi
esclusivamente all’aperto.
I rapporti sulle indagini e le prove svolte, in merito alla geologia, idrologia, idrogeologia,
geomeccanica e sismicità del sito, costituiscono l’elaborato progettuale 02-DOC-REL2
“RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA: RELAZIONE DI INDAGINE GEOLOGICA”.
I volumi dei materiali di cava, per la realizzazione dell’opera risultano molto esigui, per cui non
sussistono particolari problemi per il loro reperimento.
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PROGETTO DEFINITIVO
(progetto redatto in conformità alle disposizioni di cui all’Allegato I, del DM 19 febbraio 2007 e s.m.i.)
REALIZZAZIONE DI UN PARCO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE Data: 05/01/09
DELLA POTENZA NOMINALE DI 680 kW
Per la realizzazione dell’accesso e del piccolo piazzale interno alla recinzione, previsti agli
elaborati progettuali, sono necessari circa 60 mc di misto granulometrico stabilizzato, il quale
potrà essere reperito, senza l’onere della preventiva programmazione della fornitura e della
preventiva verifica della disponibilità, presso cave site nei pressi del cantiere.
Per quanto concerne la gestione dei materiali di scavo, derivanti quasi esclusivamente dalla
sistemazione del terreno e dalla realizzazione delle fondazioni, si prevede che essi siano in
parte riutilizzati in situ, per il loro spandimento e livellamento, sul terreno, per uso agronomico.
Nelle previsioni di progetto definitivo, risulta che l’intervento comporti la necessità dello
smaltimento di materiali di risulta, per altro non considerati rifiuti dalla vigente normativa (terra di
scavo), per un totale di 3.295 mc.
Tale aspetto andrà verificato, nel progetto esecutivo, per cui, quale indicazione per la redazione
dello stesso, si prescrive l’effettuazione di un nuovo ed accurato bilancio volumetrico dei
materiali di risulta.
Nel merito degli aspetti riguardanti questi temi, si consulti l’elaborato 07-DOC-REL7 “RELAZIONE
TECNICA: GESTIONE DEI MATERIALI DI CAVA E BILANCIO RIFIUTI”.
La cantierizzazione dell’opera, non comporta rilevanti problemi a riguardo dell’idoneità delle reti
esterne di servizi, atti a soddisfare le esigenze connesse.
Sono presenti sia le reti elettriche che quelle idriche, effettivamente in grado di soddisfare le
necessità associate allo svolgimento dei lavori.
Per ciò che attiene i servizi igienici, necessari per i lavoratori, si sono previsti bagni chimici, in
quantità commisurata alle prevedibili esigenze, come prescritto ai sensi delle vigenti norme in
materia.
Per l’approfondimento su questi aspetti si demanda all’elaborato progettuale 14-DOC-REL14
“PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO, CON STIMA DEGLI ONERI DELLA SICUREZZA DEL
CANTIERE ”.
Per ciò che attiene all’idoneità delle reti esterne di servizi, atti a soddisfare le esigenze
connesse alla fase di esercizio dell’impianto, si rileva che la stessa normativa, di cui al DM 19
febbraio 2007 e s.m.i., prevede l’immissione in rete di tutta la futura produzione elettrica, quale
obbligo in capo al Gestore Locale di Rete (ENEL DISTRIBUZIONE S.p.a.).
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La sezione di rete elettrica in MT, individuata per la connessione dell’impianto, si trova a breve
distanza dal confine dell’immobile oggetto dell’intervento, in Località San Bartolo (Cabina di
Media tensione).
Essa appare perfettamente in grado di sostenere il carico che verrà immesso in futuro.
Per la definizione del punto di connessione e delle modalità della sua realizzazione si consulti
l’elaborato progettuale 40-DWG-TAV23 “IMPIANTO ELETTRICO: SCHEMA PLANIMETRICO DI
COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA”.
Il fabbisogno di corrente elettrica, relativo all’esercizio dell’impianto, è molto limitato e si
configura quasi esclusivamente quale fabbisogno elettrico per i servizi ausiliari (quali
l’illuminazione notturna o l’impianto di sorveglianza ed anti intrusione).
L’entità di tale fabbisogno, non rende necessarie verifiche di idoneità, rispetto alle
caratteristiche della rete di alimentazione esistente.
Si rileva che l’ombreggiamento causato dai conduttori di che trattasi, influenzerebbe in modo
non trascurabile la produzione, configurandosi, quindi, come causa di interferenza.
Tutte le altre linee menzionate ai successivi punti 2), 3) e 4), decorrono profondità tali da non
creare interferenze con la realizzazione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico.
A tale riguardo, giova ricordare che la profondità massima di scavo, nell’ambito dei lavori di
realizzazione dell’impianto fotovoltaico, è prevista essere pari a 60 cm e che le fondazioni delle
opere civili (basamenti degli inseguitori e della cabina elettrica), sono superficiali, del tipo a
trave rovescia.
Tali caratteristiche garantiscono rispetto alla non interferenza di queste reti con l’impianto
fotovoltaico.
Viceversa, la rete enumerata al precedente punto 4), quella di drenaggio profondo delle acque
meteoriche (dimensionata in base alla previsione di ampie superfici impermeabili da drenare,
che ora non si realizzeranno più), dopo la messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico, rimarrà
perfettamente funzionante e garantirà lo smaltimento, anche di eventi meteorici importanti.
Non si sono rilevate, oltre a quelle descritte, altre infrastrutture di reti esistenti.
Nel merito, riguardante gli aspetti puntuali della risoluzione delle interferenze, operata con la
progettazione definitiva, si consulti l’elaborato 09-DOC-REL9 “RELAZIONE TECNICA:
INTERFERENZE DI RETI” .
8. OPERE ESISTENTI
(art. 9, comma 2, lettera g), dell’Allegato XXI, al Decreto legislativo 12 Aprile 2006, n. 163)
Le opere esistenti nel sito oggetto dell’intervento, rilevanti ai fini della realizzazione del progetto,
sono le linee elettriche aeree (illuminazione) e la strada di servizio alla lottizzazione, descritte al
precedente paragrafo 7.
Per tale linea, è prevista la modifica dello stato attuale, ai fini della realizzazione dell’impianto
fotovoltaico, in quanto interferente fisicamente.
La modifica verrà eseguita, con lo smontaggio dei pali di illuminazione, per i quali, come
prescrizione per la redazione del progetto esecutivo, dovrà essere valutata la possibilità di
riutilizzo, come elementi illuminanti il perimetro dell’impianto fotovoltaico, in luogo di quelli
previsti dal presente progetto definitivo.
Verificando la fattibilità di tale operazione, si può prevedere che la stazione appaltante potrà
trarne un vantaggio economico, in termini di forniture evitate.
L’unica prescrizione, da vagliare nel progetto esecutivo, per questioni inerenti le manutenzioni,
riguarda l’obbligo di permettere l’accesso al fondo al proprietario delle linee (ENEL).
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A riguardo della strada di servizio alla lottizzazione, essa verrà riutilizzata, tal quale, quale
strada di accesso all’impianto, fino al cancello di ingresso.
Per la porzione interna alla recinzione, viceversa, si esplicita la prescrizione della verifica sulla
sua dismissione o del suo riutilizzo, in sede di redazione del progetto esecutivo, quando si avrà
contezza del tipo di moduli fotovoltaici da utilizzare, ovvero del tipo di sistemazione esecutiva
(quota ed inclinazione) del terreno sul quale installare gli inseguitori solari.
Per ciò che attiene alla valorizzazione architettonica, essa si persegue attraverso la
rinaturalizzazione del sito di intervento, la quale è consentita, per mezzo della creazione del
soprassuolo prativo, proprio dal bassissimo impatto che hanno, in termini di cementificazione
superficiale, gli inseguitori installati su fondazioni superficiali a trave rovescia.
9.1 Progetto esecutivo: criteri e indicazioni per la redazione e composizione degli elaborati
I Criteri basilari per la redazione del progetto esecutivo devono essere congruenti a quelli
seguiti nello sviluppo delle progettazioni, fino all’attuale stato di approfondimento; essi sono:
1. Soddisfazione di massima dei requisiti di base, imposti dalla committenza;
2. Rispetto delle Leggi e delle normative di buona tecnica vigenti;
3. Conseguimento delle massime economie di gestione e di manutenzione
degli impianti progettati;
4. Ottimizzazione del rapporto costi/benefici ed impiego di materiali componenti
di elevata qualità, efficienza, lunga durata e facilmente reperibili sul mercato;
5. Riduzione delle perdite energetiche connesse al funzionamento dell’impianto
al fine di massimizzare la quantità di energia elettrica immessa in rete.
Le indicazioni particolari per la redazione del progetto esecutivo, sono espresse attraverso le
due seguenti prescrizioni:
- lo svolgimento di un’ulteriore verifica, sul numero degli inseguitori necessari e sul loro
posizionamento, al fine di evitare ombreggiamenti reciproci, nel caso venga conclusa
la sunnominata Procedura Negoziata, con l’acquisto di moduli fotovoltaici di potenza
inferiore a quella prevista di 225 Wp;
- lo svolgimento di un’ulteriore verifica, al riguardo della sistemazione definitiva del
terreno, dipendente a sua volta, dal numero di inseguitori necessari;
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In definitiva, la redazione del progetto esecutivo, dovrà tenere in conto delle determinazioni, in
merito a questi ultimi aspetti, le quali potranno essere assunte dal Committente, su consiglio dei
tecnici, solamente dopo l’esperimento della Procedura Negoziata per l’acquisto dei moduli
fotovoltaici.
agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla
legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonché del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, articolo 14.
8. (abrogato dall'articolo 280 del decreto legislativo n. 152 del 2006)
omissis
in base al quale si verifica che, non sussistendo ulteriori autorizzazioni da richiedere, non si
dovrebbe dar luogo al procedimento sopra menzionato.
In realtà, il Comune di Barchi intende comunque procedere alla richiesta di
Autorizzazione Unica Regionale, da presentare alla provincia di Pesaro e Urbino, la qual
cosa è comunque consentita dalle vigenti normative.
La zona oggetto dell'intervento, ai sensi del vigente P.R.G., ricade all'interno di Zona Produttiva
D2.2, destinate ad usi produttivi compatibili con le finalità e l’uso previsti dal presente progetto
definitivo.
In base a queste considerazioni, si evince che la realizzazione dell'impianto fotovoltaico risulta
compatibile con l’inquadramento urbanistico, per cui risulta, che le verifiche effettuate a livello di
progetto definitivo, confermano le previsioni delle valutazioni progettuali di massima effettuate.
Per ciò che attiene l’iter autorizzativo, l’elenco qui di seguito, indica il da farsi:
a) inoltrare la richiesta di autorizzazione Unica Regionale alla Provincia di Pesaro e Urbino;
b) successivamente al rilascio della Autorizzazione di cui al punto a), Invio al Gestore Locale
di Rete, la richiesta di comunicazione del punto di connessione alla rete Elettrica.
ATTESTA
la rispondenza del progetto definitivo alle valutazioni progettuali di massima effettuate, in merito
all’opera di che trattasi.
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