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ATTO I Orfeo è cosí dolce nel narrare la sua disperata passione, che a

poco a poco gli spiriti infernali si placano e si dileguano,


L’opera è introdotta da una brillante ouverture che non lasciandogli il passo.
anticipa affatto le situazioni del dramma, ma si presenta come
un brano gioioso. In un «recesso delizioso» di boschetti, prati, fiori, spazi
ombrosi, corsi d'acqua, venti, uccelli canori, Euridice,
In un boschetto di allori e cipressi accanto alla tomba di accompagnata da Ombre celesti di Eroi ed Eroine, che vivono
Euridice, pastori e ninfe seguaci di Orfeo recano corone di fiori in serenità e senza dolore, canta le bellezze del luogo e poi se
e di mirto: mentre alcuni ardono dei profumi e depongono fiori ne va. Giunge poi Orfeo. Egli contempla la luminosa bellezza
sopra e intorno alla tomba, altri cantano esortando la defunta dei luoghi che lo circondano, ma non può godere di questa
ad ascoltare i lamenti del marito disperato, che giace sopra un dolcezza, poiché non ha che un desiderio: vuole rivedere
grande sasso. Poiché egli vuole restare solo col suo dolore, Euridice. Infine il coro, ballando e cantando, gliela rende in
congeda i compagni. nome di Amore. Orfeo senza guardarla la prende per mano e
Orfeo chiama, cerca, piange il suo bene, e poi, adirato contro la guida sulla via del ritorno.
gli dei malvagi, decide di scendere nell'Averno per impietosirli ATTO III
e recuperare la consorte, senza la quale non può vivere.
Improvvisamente appare Amore, messaggero di Giove. Attraverso un tortuoso labirinto, Orfeo si affretta a lasciare
l'Averno conducendo con sé Euridice. Ma la fanciulla rediviva,
Impietosito dal suo dolore, il signore degli dèi concede al dopo la prima sorpresa, non riesce a intendere il
cantore di scendere al regno dei morti : se riuscirà, con il suo comportamento dello sposo e lo assilla di domande. Come è
canto, a placare le divinità infere, potrà riavere Euridice; ma giunto al regno dei morti; e perché non le rivolge uno
Giove pone una condizione: Orfeo non dovrà guardare la sguardo? Forse il suo amore per lei è finito? Orfeo non riesce a
sposa prima di aver rivisto la luce e non le dovrà neppure contenersi quando la fanciulla le dice che preferisce morire
rivelare questo segreto. piuttosto che vivere senza il suo amore: si volge, e in quel
Se non manterrà fede al patto perderà l’amata per sempre. momento Euridice spira ai suoi piedi.
Spaventato e stupito, Orfeo immagina il risentimento e
l’equivoco di Euridice, pur cosciente della difficoltà di Invocandola, disperato, Orfeo vuole darsi la morte per
mantenere la promessa, si accinge all’impresa. raggiungerla. Ma, ancora una volta, interviene Amore; gli dèi,
commossi, rendono la sposa allo sposo, ed Euridice vivrà
accanto ad Orfeo.
ATTO II
Davanti al tempio dedicato ad Amore, Orfeo, Euridice,
Nei tenebrosi recessi dell'Averno, al di là del fiume Cocito, le circondati da eroi, eroine, pastori e ninfe, celegrano il ritorno
Furie e gli Spettri danzano una ridda infernale e cercano di alla vita della fanciulla e la vittoria dell’amore sulla morte.
ostacolare il passaggio al temerario mortale. Ma il canto di
I CARISSIMI
L'Ensemble cameristico "I Carissimi" è nato nel 2011
ed è intitolato in onore del musicista italiano Giacomo
Carissimi. Il compositore romano si può considerare come
uno dei maestri che contribuirono più efficacemente a
perfezionarne le forme musicali del Barocco.
Il canto di Carissimi ha della grazia, vi si nota soprattutto
un'espressione vera e spirituale, sostenuta da un'armonia
che, senza essere sapiente come quella dei maestri
dell'antica scuola romana, è molto pura.
La sua musica è, alla luce di ogni evidenza, il prototipo
della musica moderna.
L'ensemble che si è raccolto attorno alla figura del
Compositore fra i più importanti del Barocco musicale
Italiano è formato da validi musicisti che vantano
esperienze professionali di rilievo in Italia e all'estero.
Il coro "Vox Fabrica" G.Carissimi, nato per volontà del
M° Edmondo Mosé Savio nel 2011 è composto da cantanti
affermati e che solitamente affrontano un percorso solistico
o coristico di alto profilo professionale.

Personaggi e Interpreti:

Orfeo: Mariateresa Bonera


Euridice: Daniela Capelletti
Amore: Francesca Caobelli
Ballerina: Marina Rossi
Voce Narrante: Valeria Lotta
Testi: Roberto Guarneri
Ideazione, direzione artistica e
riduzioni strumentali: Edmondo Mosè Savio

Clavicembalo Francese Bizzi copia Blanchet 1736

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