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Servizio Infermieristico e Tecnico e Dipartimento Medico II

ASSESSMENT
FIM (Funtional Independence
Measure): una scala
di valutazione per la Riabilitazione
A cura di: Sandra Comastri Infermiera U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale
Roberto Giorgini Infermiere U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale
Dott.ssa Donatella Procicchiani U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale

Il lavoro infermieristico in una U.O. di riabilitazione è profondamente diver- surare la disabilità è quello di cal-
so dal lavoro in un reparto per acuti. colare il grado di dipendenza del
Il nostro obiettivo è il recupero delle abilità necessarie per le attività per- paziente nelle varie attività e non
sonali della vita quotidiana. Il paziente viene stimolato continuamente la qualità delle sue prestazioni.
alla massima collaborazione, lo spazio ed il tempo sono organizzati con Non si misura quanto bene il pa-
questo scopo. ziente esegue una certa attività,
I pazienti vengono alzati ogni mattina, a turno vanno in palestra per il ma di quanta assistenza ha biso-
trattamento riabilitativo, mangiano seduti al tavolo, vengono messi a gno per compierla. Ad esempio,
letto per il riposo post-prandiale. un paziente che cammini lenta-
Nel primo pomeriggio sono alzati di nuovo, alcuni per il lavoro in pale- mente con una vistosa zoppia e
stra, altri per ricevere le visite, altri per guardare la TV. Cenano seduti al ciò nonostante sia autonomo,
tavolo, poi tornano a letto. conseguirà punteggi superiori a
Il ritmo di vita deve essere lo stesso che avranno a casa. quello che si meriterebbe se valu-
Le infermiere svolgono una parte importante del programma riabilitati- tassimo la velocità di marcia e la
vo, in modo da raggiungere le tre ore di trattamento previste dalle linee simmetria tra le escursioni artico-
guida ministeriali. lare del lato destro e sinistro. La
In particolare, si occupano dell’addestramento per le attività di cura del- misura di disabilità nelle attività
la persona, e del nursing uro-riabilitativo. L’evacuazione dell’alvo avvie- personali della vita quotidiana
ne secondo i ritmi fisiologici e con l’aiuto di lassativi, raramente si ri- (ADL: activities of daily living) è
corre al clistere. Le infermiere assistono i pazienti nel trasferimento let- un indice fondamentale per valu-
to-carrozzina, li accompagnano in bagno, li aiutano ad alzarsi e sedersi tare l’efficacia e l’efficienza del ri-
sul WC. Lavorano anche sul versante cognitivo, stimolando l’attenzione, covero.
la memoria, la comunicazione verbale e le relazioni interpersonali. Il grado di autosufficienza non so-
Da ultimo ricordiamo la partecipazione al team interprofessionale, per lo riflette il complesso dei miglio-
valutare la disabilità all’ingresso e alla dimissione, preparare i progetti ramenti clinici, ma è anche un im-
ed i programmi riabilitativi, scambiare informazioni, trovare strategie portante fattore predittivo del co-
per fronteggiare le situazioni più complesse. sto socio-assistenziale del pazien-
Da anni utilizziamo la FIM (Funtional Independence Measure) per valuta- te, della durata della degenza, del-
re la disabilità funzionale dei pazienti all’ingresso, all’uscita e per mo- la possibilità che il paziente rientri
nitorare l’andamento del recupero durante la terapia riabilitativa. a domicilio o venga trasferito in al-
I risultati sono inviati ad una banca dati nazionale che li confronta con tre strutture, della sua soddisfa-
quelli del resto d’Italia. zione per la qualità della vita. Per
La FIM è una scala di misura della indipendenza funzionale ampiamen- esempio in una popolazione di
te utilizzata nelle degenze riabilitative degli Stati Uniti, dove è conside- emiplegici mi aspetterò che l’auto-
rata molto utile anche per qualificare il carico di lavoro infermieristico. nomia del controllo sfinterico pre-
La FIM non è fatta per misurare quello che il soggetto dovrebbe fare, o ceda il recupero dell’autonomia
potrebbe fare, se alcune circostanze cambiassero. Ad esempio, tutti nella locomozione. Nei paraplegi-
sappiano che un paziente depresso potrebbe fare molte più cose di ci, al contrario, l’autonomia nella
quelle che realmente fa. In questo caso tuttavia il soggetto dovrà essere locomozione in carrozzina può es-
valutato per ciò che fa effettivamente. Il criterio più conveniente per mi- sere raggiunta indipendentemen-

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te dai miglioramenti nell’autono- Nome____________________


mia del controllo sfinterico. Il pun-
teggio FIM è un indice generale di Programmazione FIM quindicinale
gravità della disabilità e varia du-
rante il trattamento riabilitativo, DATA

motivo per cui le variazioni del INSERIRE IN OGNI COLONNA UN PUNTEGGIO FIM DA 1 A 7
OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT
punteggio FIM possono essere Team IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT Team OBT

considerate indici dell’effetto della NUTRIRSI

terapia riabilitativa. Si possono RASSETTARSI


confrontare i propri dati FIM con i
LAVARSI
dati nazionali: tempi medi di de-
genza a parità di patologia e pun- VESTIRSI VITA
IN SU
teggi FIM al momento del ricove- VESTIRSI VITA
ro e della dimissione. IN GIU'
IGIENE
PERINEALE
ATTRIBUZIONE
VESCICA
DEL PUNTEGGIO
La scala FIM viene utilizzata entro ALVO

48 ore dal ricovero del paziente. TRASF. LETTO

Lo strumento richiede la valuta- SEDIA CARR.

zione integrata da parte dell’infer- TRASF. WC

miere, del fisioterapista, dell’OTA TRASF. VASCA-


che insieme, al letto del paziente, DOCCIA

formulano i punteggi. CAMMINO-


CARROZZINA
Dopodiché questa prima valuta-
SCALE
zione viene discussa con il team
che, oltre alle figure professionali COMPRENSIONE

prima citate, comprende il fisiatra


ESPRESSIONE
e la logoterapista. A partire dalla
RAPPORTI CON
valutazione iniziale attraverso la ALTRI
scala FIM, il team professionale SOLUZIONE

formula gli obiettivi riabilitativi da PROBLEMI

verificare ogni quindici giorni. MEMORIA

E’ molto importante leggere con


attenzione la definizione delle va- * la presente programmazione dovrà essere compilata tutte le mattine escluse le domenich

rie voci della scala FIM prima di


iniziare ad usarla. Nel valutare il buire un punteggio ad una voce, le attività descritte in condizioni di
soggetto bisogna concentrarsi su bisogna sapere se la completa au- ragionevole sicurezza.
ciascuna specifica voce indipen- tosufficienza richiede che siano Il soggetto correrebbe dei rischi
dentemente dalle altre. Per esem- eseguite tutte le attività previste nel compiere l’attività da valutare?
pio, quando si assegna un punteg- dalla definizione della voce stessa, In tal caso il punteggio sarà 1 .
gio al controllo sfinterico non bi- oppure se è sufficiente che il sog- Ciascuna delle 18 voci della FIM
sogna farsi influenzare da consi- getto ne segua alcune. Per esem- può ottenere un punteggio massi-
derazioni sul livello di autosuffi- pio, la voce rassettarsi include la- mo di 7 e un punteggio minimo di
cienza nel recarsi in bagno o nel- varsi i denti, pettinarsi, lavarsi ma- 1. Non è previsto che una voce
l’utilizzare il WC. Queste informa- ni e faccia, e radersi o truccarsi il non sia misurabile, tutte le voci
zioni verranno censite nella valu- viso. La voce comunicazione com- devono ricevere un punteggio.
tazione della capacità di trasferi- prende la comprensione di comu- Il punteggio totale può variare tra
mento. Analogamente, la valuta- nicazione percepita per via uditiva 126 e 18.
zione della cura del viso non deve o visiva. Qualora i punteggi FIM si rivelino
risentire della capacità di accedere Ciascuna definizione sottende che superiori quando le misure sono
al lavandino. Quando si deve attri- il soggetto sia in grado di svolgere eseguite in palestra rispetto ai
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assistenti (insieme o in sequen-
za), o il soggetto si rifiuta, o è im-
pedito dall’organizzazione per
motivi di sicurezza o perchè man-
cano gli strumenti (vasca da ba-
gno, doccia, scale...).

L’IMPORTANZA DELL’USO
DELLA SCALA FIM
NELL’ESPERIENZA
DEGLI INFERMIERI DELL’RRF
Da circa dieci anni utilizziamo
quotidianamente la scala FIM per
tutti i degenti ricoverati presso la
nostra Unità Operativa. Ciò com-
porta un’impegno di circa 40 mi-
nuti per la prima valutazione al
letto del paziente, successivamen-
te la valutazione giornaliera attra-
verso la scala richiede un tempo di
punteggi ottenibili in reparto, si de- con il paziente.
pochi minuti per ogni paziente.
ve registrare il punteggio inferiore. 4-1: c’è contatto fisico con l’assi-
L'utilizzo della scala ha fortemen-
Ciò perchè il paziente rivela di non stente
te accomunato le attività fra le va-
padroneggiare a sufficienza l’attivi- 4: il contatto con l’assistente è mi-
rie figure professionali; in partico-
tà in questione, oppure perchè nimo
lare, ogni professionista non lavo-
troppo esauribile o non motivato 3: c’è maggiore contatto fisico, op-
ra per compiti o mansioni distac-
per trasferire nella vita quotidiana il pure il paziente fa metà del lavoro,
cate ma vi è un'integrazione delle
risultato ottenuto durante il tratta- o per metà del tempo
attività, un quotidiano confronto
mento. Si deve registrare il punteg- 2: il soggetto produce meno di
ed un lavoro di interazione che tie-
gio inferiore, perchè questo deve metà del lavoro e/o per meno del
ne in considerazione tutti i bisogni
indicare ciò che il paziente è capa- metà del tempo.
del paziente visti ed affrontati dal-
ce di effettuare in condizioni abi- 1: il soggetto segue meno del 25%
le diverse figure professionali con
tuali. Nell’incertezza tra 2 punteggi del lavoro, o sono necessarie due
l'unico obiettivo di un lavoro di
si sceglie sempre il più basso.

Autosufficienza: 7-6: soggetto au-


tosufficiente, non ha bisogno di
persone vicino.
7: situazione normale.
6: autonomo con adattamenti, ne-
cessita di adattamenti ambientali,
ausilii, precauzioni per evitare ri-
schi, un tempo più lungo (triplo).

Non autosufficienza: 5-1: necessita


dell’aiuto di una o più persone.
5: nessun contatto fisico con l’as-
sistente, sono necessari soltanto
suggerimenti e sorveglianza, l’as-
sistente si limita a predisporre o
adattare favorevolmente l’ambien-
te, senza il minimo contatto fisico

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Nome____________________ Cognome_____________________________
team atto a ridurre/eliminare le
disabilità funzionali del paziente.
Programmazione FIM quindicinale L'uso della FIM stimola a lavorare
con fisioterapisti, logoterapisti, fi-
N∞ letto
DATA
13-02- 14-02- 16-02- 17-02- 18-02- 19-02- 20-02- 21-02- 23-02- 24-02- 25-02- 26-02-
04 04 04 04 04 04 04 04 04 04 04 04 15
siatri, infermieri, ota ed è in grado
INSERIRE IN OGNI COLONNA UN PUNTEGGIO FIM DA 1 A 7
OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT OT LT CHI FA CHE
di accomunare queste diverse fi-
Team IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT IP FT Team OBT COSA
gure per migliorare il processo ri-
NUTRIRSI
7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 abilitativo.
RASSETTARSI
4 4 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 6-7
Per ulteriori informazioni inerenti
LAVARSI l’utilizzo della Scala FIM rivolgersi
1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3-2 IIPP
VESTIRSI VITA a Raffaella Catellani, infermiera
IN SU 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4-5 IIPP del Reparto Recupero e Rieduca-
VESTIRSI VITA
IN GIU' 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 4-5 FT con pinze zione Funzionale.
IGIENE
PERINEALE 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6 FT-IIPP

VESCICA
5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 IIPP

ALVO
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6-7 IIPP
TRASF. LETTO
SEDIA CARR. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 1 1 1 6 FT-IIPP

TRASF. WC
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6 FT-IIPP
TRASF. VASCA-
DOCCIA FT
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6
CAMMINO-
CARROZZINA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6 FT

SCALE
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6 FT

COMPRENSIONE
7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7

ESPRESSIONE
7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7
RAPPORTI CON
ALTRI 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 7 7 7 7 7 7 7 7 7 6-7
SOLUZIONE
PROBLEMI 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6-7

MEMORIA
7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7

* la presente programmazione dovr‡ essere compilata tutte le mattine escluse le domeniche

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