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La
scala
ORAC
è
usata
dai
nutrizionisti
per
identificare
quali
cibi
offrono
una
capacità
più
alta
di
assorbire
i
radicali
liberi.
Più
un
alimento
può
“neutralizzarei
radicali
liberi”,
più
alto
è
il
valore
in
ORAC.
MIGLIORARE
LA
QUALITÀ
DEL
VINO:
GLI
ANTIOSSIDANTI
NATURALI
DR.
Vincenzo
Longo,
Responsabile
della
Sezione
di
Pisa
dell'Istituto
di
Biologia
e
Biotecnologia
Agraria,
CNR
DESCRIZIONE
DEL
METODO
ORAC
Il
metodo
ORAC
è
un
sistema
in
grado
di
determinare
la
capacità
antiossidante
di
composti
polari
e
apolari.
Gli
antiossidanti
vengono
fatti
reagire
con
i
radicali
perossilici
(pro-‐ossidanti)
in
presenza
di
fluoresceina
che
funziona
da
rivelatore
dello
svolgimento
della
reazione.
Finchè
gli
antiossidanti
sono
in
grado
di
catturare
i
radicali,
essi
proteggono
la
fluoresceina
dal
decadimento;
terminato
l’effetto
degli
antiossidanti,
i
radicali
reagiscono
con
la
fluoresceina
che
perde
fluorescenza.
Il
tempo
di
decadimento
della
fluorescenza
è
proporzionale
alla
quantità
ed
all’attività
degli
antiossidanti
presenti
nel
campione.
Il
valore
numerico
delle
unità
ORAC
si
esprime
in
µmoli
di
equivalenti
Trolox
e
si
calcola
valutando
l’area
sottesa
dalla
curva
di
decadimento
della
fluorescenza
in
presenza
del
campione,
sottratta
del
bianco
e
rapportata
a
quella
del
Trolox,
un
analogo
idrosolubile
della
vitamina
E,
che
funziona
da
standard.
COME
GLI
ANTIOSSIDANTI
NATURALI
CONTRASTANO
L’EFFETTO
DEI
RADICALI
LIBERI
L’ossidazione
e
i
radicali
liberi
sono
ben
conosciuti
e
ampiamente
trattati
in
letteratura
scientifica.
E’
appurato
che
un
intenso
processo
ossidativo
porti
al
danno
cellulare.
Prevenire
o
limitare
tale
danno
migliora
lo
stato
di
salute
delle
persone.
L’ossigeno
è
fondamentale
per
la
vita
ma
al
tempo
stesso
è
un
forte
ossidante
e
tale
azione
può
essere
arginata
dagli
antiossidanti.
Tra
gli
antiossidanti
si
annovera
una
famiglia
di
composti
chimici
detti
flavonoidi
(polifenoli).
In
natura
sono
stati
identificati
circa
4000
flavonoidi
che
costituiscono
una
classe
superiore
di
antiossidanti
e
sembrano
essere
i
responsabili
della
maggior
parte
del
potere
di
rimozione
di
sostanze
ossidanti,
esercitato
da
frutta
e
verdura.
In
questi
ultimi
tempi
i
consumatori
sono
diventati
molto
attenti
agli
alimenti
contenenti
antiossidanti.
Medici
e
nutrizionisti
consigliano
una
dieta
ricca
di
frutta
e
verdura
poiché
questi
alimenti
presentano
notevoli
quantità
di
questi
“spazzini”
di
radicali
liberi;
il
cioccolato
è
anch’esso
un
cibo
molto
ricco
di
tali
sostanze,
ma
anche
il
the
e
la
frutta
rossa
-‐
una
tazza
di
tè
verde
(150
grammi)
fornisce
1880
ORAC;
una
porzione
di
uva
rossa
(150
grammi)
1950
ORAC.
Una
dieta
con
grandi
quantità
di
tali
nutrienti
potrebbe
contrastare
malattie
degenerative,
cardiovascolari
e
cancro.
Sono
stati
anche
svolti
studi
su
alimenti
e
processi
di
invecchiamento.
Tra
i
più
importanti
si
cita
la
ricerca
condotta
presso
il
Dipartimento
degli
Stati
Uniti
dell’
Agriculture
Human
Nutrition
Research
Centre
e
presso
la
Tufts
University
di
Boston.
I
risultati
di
tali
studi
suggeriscono
che
consumare
frutta
e
verdura
con
elevati
valori
ORAC
può
aiutare
a
rallentare
il
processo
di
invecchiamento
sia
del
corpo
sia
del
cervello.
È
stato
stimato
che
ogni
persona
dovrebbe
introdurre
una
quantità
di
3000-‐5000
unità
ORAC
al
giorno
per
godere
pienamente
dei
benefici
degli
antiossidanti
contenuti.
Uno
studio
condotto
alla
Tufts
University
di
Boston
ha
coinvolto
36
persone,
uomini
e
donne
con
età
compresa
tra
i
20
e
gli
80
anni.
Tutti
quanti
nell’anno
che
precedeva
lo
studio
assumevano
5
porzioni
al
giorno
di
alimenti
ricchi
di
antiossidanti.
Durante
lo
studio
le
porzioni
furono
duplicate
e
portate
a
10
al
giorno.
Prima
dello
studio
i
partecipanti
in
media
assumevano
quotidianamente
circa
1.670
ORAC;
incrementando
l’assunzione
a
10
porzioni,
i
livelli
di
ORAC
si
attestarono
tra
le
3.300
e
le
3.500
unità
al
giorno:
circa
il
doppio
della
precedente
capacità
antiossidante
fornita
dagli
alimenti.
Anche
attraverso
un
altro
studio,
all’università
di
Boston
videro
che
nel
sangue
un’alimentazione
particolarmente
ricca
di
antiossidanti
può
incrementare
il
valore
di
ORAC
dal
13
al
25%.
Documento
divulgato
a
cura
di
www.freewine.eu
marzo
2011
Freewine®
è
un
disciplinare,
conseguito
tramite
un
protocollo
tecnico
non
vincolante.
Questo
disciplinare
ha
l'obiettivo
di
apportare
consistenti
riduzioni
della
quantità
di
solfiti
aggiunti
nei
vini
prodotti
dalle
aziende
aderenti.