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Fatica dei materiali

Introduzione
Deformazione - Durata (Strain - Life)
Corso di Costruzione di macchine
Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

Antonio Gugliotta

Fatica a basso numero di cicli


Deformazione – Durata, H-N (“Strain-Life”)
METODO:

Condurre prove a controllo di deformazione sul materiale


Utilizzare i dati del materiale di base e la storia di carico
(deformazione) e/o il modello di “notch root stress-strain”
(tensione-deformazione alla radice dell’intaglio) per
determinare il comportamento del componente

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Fatica a basso numero di cicli
Deformazione – Durata, Introduzione
STORIA:
Metodo sviluppato per primo da Coffin and Manson (1950)
per problemi di fatica a basso numero di cicli (turbine a
gas e reattori nucleari).
Metodo perfezionato negli anni 60 (Morrow, Neuber, etc.)
per far fronte ad una più vasta varietà di problemi di fatica.

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Fatica a basso numero di cicli


Deformazione – Durata, Introduzione
Punti di forza:
Tiene conto della deformazione plastica.
Può essere più facilmente estrapolato ad altri casi:
Geometria dell’intaglio
Materiali
Casi di carico
Carico multi - assiale
Può tener conto di tensioni residue e carichi ad ampiezza
variabile
Si può combinare con l’analisi a creep per applicazioni ad
alte temperature.

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Fatica a basso numero di cicli
Deformazione – Durata, Introduzione
Punti di debolezza:
L’analisi è più complessa.
Disponibilità di dati dei materiali.
Metodo abbastanza recente – meno esperienza.

APPLICAZIONI:
Alte temperature + carico ciclico
Fatica a basso numero di cicli
Carico ad ampiezza variabile

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Fatica a basso numero di cicli


L’importanza della deformazione plastica
L’innesco della cricca è
causato da deformazioni
plastiche locali Comportamento
Modello delle tensioni e elastico

influenza sul
comportamento a fatica
Tensione

Comportamento
Stima della durata nella reale

regione a basso numero di


cicli (LCF)
Tener conto dell’accumulo
del danno causato da carico Deformazione
ad ampiezza variabile

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Fatica a basso numero di cicli

V
Risposta del materiale in termini di
Tensione - Deformazione H

Relazione tensione-deformazione alla


radice dell’intaglio

F
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Fatica a basso numero di cicli


Prova in controllo di carico (tensione)
Prova di flessione rotante

F F F F

Il provino è in controllo di carico


V

H

Un carico eccessivo causa collasso

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Fatica a basso numero di cicli
Prova in controllo di spostamento (deformazione)
Prova a controllo di deformazione assiale (test
servoidraulico
F Attuatore Valvola di
idraulico controllo

Estensometro Sistema di
Segnale controllo
estensometro
Input

F
V

Il provino è in controllo di
deformazione H

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Comportamento del Componente
F
L’intero componente è sotto
controllo di carico o di tensione

Il materiale alla radice dell’intaglio


è sotto controllo di spostamento o
di deformazione

F
Per lunghe durate la deformazione alla radice dell’intaglio
è fondamentalmente elastica
Per brevi durate a fatica la deformazione alla radice
dell’intaglio ha una rilevante componente plastica
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Fatica a basso numero di cicli
Similitudine
Correlare:
Il comportamento del materiale alla radice
dell’intaglio con
Test su provini sotto controllo di deformazione
Il danneggiamento a fatica alla radice
dell’intaglio è equivalente ad una cricca
passante in un provino

Il metodo STRAIN LIFE predice la vita


corrispondente alla nucleazione del
Lunghezza
difetto (NI) della cricca

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Comportamento del materiale
Curva Tensione - deformazione monotona
A
F = Carico applicato F
l0 = Lunghezza iniziale A0
d0 = Diametro iniziale
A0 = Area iniziale
l = Lunghezza istantanea l0 l
d = Diametro istantaneo
A = Area istantanea
d0

F
d

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Fatica a basso numero di cicli
Comportamento del materiale
Curva Tensione - deformazione monotona
Tensioni (S) e deformazioni (e) ingegneristiche

P l  l0 'l
S e
A0 l0 l0

Tensioni (V) e deformazioni (H) reali

P ldl l
V
A
H ³l0 l ln
l0

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Comportamento del materiale
Si può dimostrare che sino a quando nel provino non si
manifesta il fenomeno della “strizione” (necking):
V S(1  e) H ln(1  e)

x Vf, Hf
VHreale
Tensione ingegneristica, S
Tensione reale V

S-e ingegneristica

+Rottura
Sy

E = 'S/'e

Deformazione ingegneristica, e
Deformazione reale H

Confronto tra tensioni-deformazioni ingegneristiche e reali


Nota: per piccoli valori di deformazione i valori reali sono uguali a quelli ingegneristici

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Comportamento del materiale
Resistenza “reale" alla frattura V f (True Fracture Strength)

Pf
Vf
Af
Pf = Carico alla frattura, Af = Area alla frattura

Duttilità “reale" alla frattura H f (True Fracture Ductility)


A0 1
Hf ln ln
Af 1  RA
RA = riduzione di area = (A0 - Af)/ A0
Nota: La resistenza reale alla frattura e la duttilità reale alla frattura sono misure
alternative alla resistenza (SR, SS) e duttilità (% elongazione, % riduzione
d’area)
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Fatica a basso numero di cicli


Comportamento del materiale
Relazione tensione-deformazione
Obiettivo: ottenere una relazione semplice tra tensione e
deformazione
P
Deformazione totale H t V

Ht He  H p
Scarico
elastico

Deformazione elastica H e Hp He H
Ht

Parte della deformazione annullata allo scarico


V
He
E
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Fatica a basso numero di cicli
Comportamento del materiale
Relazione tensione-deformazione (cont)
Deformazione plastica H p V
P

Deformazione permanente
Relazione non-lineare tra V e HP Scarico
elastico
Modello di Ramberg-Osgood
(relazione empirica) Hp He H
Ht

§V ·
1/ n

V K (H p )n Hp ¨ ¸
©K ¹
K = Coefficiente di resistenza
n = coefficiente di strain-hardening

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Fatica a basso numero di cicli


Comportamento del materiale
Relazione tensione-deformazione (cont)
P
V

V §V ·
1/n

Ht ¨ ¸
E ©K ¹ Scarico
elastico

Hp He H
Ht

Nota: K può essere espresso in termini dei valori di V e H corrispondenti


alla frattura:
Vf
K
H
n
f

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Fatica a basso numero di cicli
Comportamento del materiale
Valutazione di K e n :
Condurre test di trazione
Registrare tensioni (S) e deformazioni (e) ingegneristiche
Registrare i valori di frattura reali (Vf , Hf )
Convertire i valori ingegneristici ai valori di tensione reale
(V) e deformazione reale (H)
Calcolare la deformazione plastica reale
V
Hp H
E
Usando l’analisi di regressione (power equation) sulla
tensione reale (V) e deformazione plastica reale (Hp)
calcolare il coefficiente di resistenza (K ) e il coefficiente di
strain-hardening (n )

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Fatica a basso numero di cicli


Applicazioni:

Modello semplice tensione-deformazione a tre parametri


(E, K, n)
Operazioni di strain o work hardening
Operazioni di formatura plastica

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Fatica a basso numero di cicli
Risposta del materiale al carico ciclico:

Deformazioni plastiche
H 1 5
2
0
4 6
3
V

H

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