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Esempio di studio qualitativo di un circuito non-lineare del II ordine
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Sensibilità Differenziale
∂A
S =
A
∂R1
R1
A
L’espressione di S
R1 può essere calcolata facilmente per differenziazione:
⎡ R2 ⎤ ∂A ⎡ R2 ⎤
A=⎢ ⎥ e quindi S =
A
=−⎢ 2 ⎥
⎣ R1 + R2 ⎦ ∂R1 ⎣ (R1 + R2 ) ⎦
R1
A
Se si vuole calcolare la SENS di A rispetto alla conduttanza G1 e cioè S
G1 basta
sostituire in A le conduttanza al posto delle resistenze e differenziare
⎡ G1 ⎤ ∂A ⎡ G2 ⎤
A=⎢ ⎥ e quindi S =
A
=⎢ 2 ⎥
⎣ G1 + G2 ⎦ ∂G1 ⎣ (G1 + G2 ) ⎦
G1
∂A ∂A ∂R1
E’ facile verificare che S = =
A
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Metodo della rete aggiunta (Adjoint Network) - Resistori.
Fig. 1 Circuito N
∑B VB φB = 0 e ∑B ψB IB = 0 (1)
e cioè
Per il circuito N che ha un solo ingresso e una sola uscita e contiene solo resistori la
(4) diventa
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dove il pedice S è relativo al lato con il generatore, il pedice O è relativo al lato dove
è presa l’uscita e il pedice G è relativo ai resistori in N caratterizzati da IG = GVG
Se G varia e assume il valore G + δG si ha
Trascurando l’ultimo termine perchè del secondo ordine e dato che IG = GVG la (6a)
diventa
Il termine in parentesi quadra si annulla se (φG = GψG), cioè se nel circuito aggiunto
Na ogni lato i-esimo è costituito da un resistore che ha la stessa conduttanza G dell’i-
esimo lato di N in quanto φG = GψG. è il legame costitutivo, fino ad ora rimasto
indeterminato, di un resistore in termini di variabili corrente-tensione nel circuito
aggiunto.
Sotto questa ipotesi la (5) diventa
La SENS di una grandezza rispetto alla variazione del valore di una conduttanza G si
ottiene definendo in modo opportuno gli input e gli output della rete aggiunta.
Con riferimento al partitore di tensione le grandezze alle porte del circuito N sono
Fig. 2
Fig. 3
cioè
δVO = ∑G VGψGδG = V1ψ1δG1 + V2ψ2δG2 (8c)
da cui
La SENS rispetto alla variazione di un parametro si può pertanto calcolare con due
analisi numeriche, una su N e una Na, calcolando le tensioni sull’elemento oggetto
della variazione.
Confrontando con la differenziazione diretta:
R1 G2 RR 1
V = = ψ1 = 1 2 =
R1 + R2 G1 + G2 R1 + R2 G1 + G2
1
e quindi
∂A G2
S =
A
= V 1ψ 1 = C.V.D.
∂G1 (G1 + G2 ) 2
G1
Nota 1
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Nota 2
Dalla (8) si ricava anche la SENS di un grandezza (output) rispetto alla variazione del
valore del generatore (input). Infatti ponendo δG = 0, essendo ψS = 0 φO = 1 e δI0 = 0
si ha
δVO/δVS = - φS
e similmente
δVO/δIS = ψS
Nella (5) alla sommatoria relativa ai resistori si aggiunge una sommatoria che ha per
ogni VCCS i seguenti quattro termini, due per la porta 1 (V1 = grandezza di
controllo) e due per la porta 2 (I2 = grandezza controllata)
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Per un CCCS in N con legami costitutivi V1 = 0 e I2 = αV1 il termine analogo alla
(12) diventa -ψ2I1δα con legami costitutivi in Na ψ1 = αψ 2 e φ2 = 0 cioè un VCVS
sempre con il controllo sul lato 2 e la grandezza controllata sul lato 1.
per cui
Nella (5) alla sommatoria relativa ai resistori si aggiunge una sommatoria che ha per
ogni OP-AMP i seguenti quattro termini, due per la porta 1 e due per la porta 2
V1 = kV2 da cui δV1 = kδV2 + δkV2 (trascurando i termini del 2° ordine) (15)
I2 = - kI1 da cui δI2 = - kδI1 - δkI1 (trascurando i termini del 2° ordine) (16)
Nella (5) alla sommatoria relativa ai resistori si aggiunge una sommatoria che ha per
ogni TI i seguenti quattro termini, due per la porta 1 e due per la porta 2
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Se nel circuito aggiunto scegliamo come lati 1 e 2 corrispondenti al TI i seguenti
legami costitutivi ψ1 = kψ2 e φ2 = -kφ2 e li sostituiamo nella (18) si ha
(V2φ1 + ψ2I1)δk
Da cui, come nella (9) si può calcolare la SENS di una grandezza (nella (9) V0 )
rispetto al parametro k del TI. I legami costitutivi del circuito aggiunto individuano
un TI identico a quello di N. Il TI, come i resistori, è un elemento reciproco e quindi
auto-aggiunto, mentre generatori pilotati e OP-AMP non lo sono.
V1 = rI2 da cui δV1 = rδI2 + δrI2 (trascurando i termini del 2° ordine) (19)
V2 = - rI1 da cui δV2 = - rδI1 - δrI1 (trascurando i termini del 2° ordine) (20)
Nella (5) alla sommatoria relativa ai resistori si aggiunge una sommatoria che ha per
ogni GI i seguenti quattro termini, due per la porta 1 e due per la porta 2
(φ1I2 - φ2I1)δr
Da cui, come nella (9) si può calcolare la SENS di una grandezza (nella (9) V0 )
rispetto al parametro r del GI. I legami costitutivi del circuito aggiunto individuano
un GI come quello di N ma con rapporto di girazione r di valore opposto (-r anziché
r). Il GI è un elemento anti-reciproco e quindi non auto-aggiunto, come i generatori
pilotati e l’OP-AMP.
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Errata Corrige Appunti 2007-08
Errata Corrige
Pagina di copertina Fondamenti di teoria dei circuiti Circuiti lineari e non lineari
McGraw-Hill 1987 Jackson 1991
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