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FUOCO

Il fuoco è l'effetto di una combustione in cui si ha la manifestazione di un bagliore


brillante (detto "fiamma") in concomitanza con il rilascio di una grande quantità di calore e
di gas. Tale processo consiste in una reazione di ossidazione esotermica irreversibile,
durante la quale un combustibile si converte in prodotti gassosi (in genere anidride carbonica
e monossido di carbonio).
Quando il fuoco si propaga in maniera incontrollata provocando danno a cose o
persone si parla di "incendio".
Il termine "fuoco" deriva dal termine latino focus che indicava in origine il focolare e a
mano a mano sostituì, specie nell'ambito popolare, il termine ignis che possedeva il vero
significato di fuoco. Secondo le ricostruzioni linguistiche sembra sia collegato al verbo
latino foveo e al greco φῶς, phṑs, ossia «luce»[4].
Controllare il fuoco è stata una delle prime grandi conoscenze apprese dal genere
umano, e molto probabilmente quella più utile nella lotta per la sopravvivenza dei primi
ominidi,
 L'abilità nel controllare il fuoco è una delle principali caratteristiche che distinguono
l'uomo dagli altri animali. La capacità del fuoco di generare luce e calore ha reso possibili
migrazioni verso climi più freddi e ha dato agli uomini la possibilità di cuocere il cibo.
I segnali prodotti con il fuoco - così come quelli ottenuti con il relativo fumo - costituirono
un primitivo utilizzo del fuoco come mezzo di comunicazione. L'utilizzo del fuoco per la
cottura dell'argilla nei tempi antichi ha portato all'invenzione della ceramica: in alcuni siti
archeologici della Repubblica Ceca sono stati trovati reperti in argilla cotta risalenti a circa
26.000 anni fa.[1] Il fuoco inoltre ha reso possibile lo sviluppo della metallurgia.
Il controllo del fuoco prevede tre tappe: conservazione del fuoco, trasporto del fuoco,
produzione del fuoco. Si suppone che il passaggio da una tappa all'altra abbia richiesto
alcune decine di migliaia di anni. L'esperienza diretta nella conservazione, trasporto e
produzione del fuoco suggerisce che questi importanti momenti nella storia dell'umanità
siano avvenuti grazie all'intuizione, e non alla casualità.
Non si conosce con esattezza il periodo in cui l'uomo abbia iniziato a domesticare il
fuoco. Una testimonianza certa si trova in una caverna a Zhoukoudian (in Cina) dove sono
presenti resti di combustione da parte di Homo erectus risalenti a circa 400.000 anni fa.
[1] Allo stesso periodo risalgono altre testimonianze di uso del fuoco in un sito
archeologico in Torralba (Spagna).[5]
L'Homo sapiens ha quindi continuato ad usare il fuoco come uno strumento
fondamentale nell'amministrazione del territorio. Ad esempio le immense praterie nel Nord
America sono il risultato delle pratiche degli indiani d'America di appiccare il fuoco alle
foreste allo scopo di favorire il pascolo dei bisonti.[6] In maniera analoga gli aborigeni
dell'Australia fino all'Ottocento svolgevano pratiche di deforestazione allo scopo di favorire
la caccia di selvaggina.[7]
Elementi essenziali[modifica | modifica wikitesto]

Il triangolo del fuoco

Sebbene la reazione di combustione da cui ha origine il fuoco sia "autoalimentata" (cioè


utilizza il calore svolto dalla reazione stessa per procedere) perché tale reazione abbia
inizio è necessario una fonte di innesco, che può essere costituito ad esempio da un
fiammifero o accendino. Una volta che la reazione di combustione ha inizio, l'azione
dell'innesco non è più necessaria in quanto il combustibile bruciando fornisce l'energia
necessaria al proseguimento della reazione, che continua finché tutto il combustibile non è
stato consumato. L'innesco, assieme al combustibile e al comburente (in genere ossigeno)
costituiscono il cosiddetto "triangolo del fuoco" e sono gli elementi necessari perché una
reazione di combustione abbia luogo.

Effetti associati al fuoco


Fiamme e fumo in concomitanza di un incendio boschivo.

Gli elementi caratteristici del fuoco sono le fiamme, il rilascio di calore e dei gas prodotti
dalla combustione. A tali effetti possono aggiungersi altri effetti secondari, che si
realizzano solo in presenza di determinate condizioni.
Uno di tali effetti è il fumo, che ha luogo quando parte dei prodotti della combustione
formano delle particelle solide finissime che vengono trascinate dai gas prodotti dalla
combustione.
Inoltre se la reazione di combustione avviene in maniera improvvisa può avere luogo
un'esplosione: in tal caso oltre alle fiamme e al rilascio di calore si hanno improvvise e
pericolose variazioni di pressione che costituiscono la cosiddetta "onda d'urto", che si
propaga nell'aria ad elevata velocità.

Metodi per produrre il fuoco

Scintille prodotte dallo sfregamento della pietra focaia di un accendino.


Il fuoco può essere prodotto attraverso procedimenti di natura meccanica o fisica.
Tra i metodi meccanici si annoverano:
•frizione o confricazione: ottenuta sfregando due legnetti, uno più duro e uno più
morbido finché non si genera il calore necessario ad innescare la combustione;[3]
•percussione: consiste nel percuotere un frammento di pietra focaia (ad esempio selce
piromaca) in modo da generare una scintilla che viene diretta sull'"esca", costituita da
paglia o altro materiale facilmente infiammabile.[3] Sullo stesso meccanismo si basa
l'accendino, in cui l'esca è sostituita da gas infiammabile.
Tra i metodi fisici si annoverano:
•la concentrazione dei raggi solari in un punto per mezzo di uno specchio o una
lente;
•l'uso di scintille elettriche come fonte di innesco;i comuni accendigas funzionano
sfruttando tale meccanismo.

Ruolo in ecologia
Il fuoco svolge in ecologia un ruolo importante negli ecosistemi in cui si ha scarsità di
piogge e in cui la vegetazione sia costituita da arbusti o erbe, in quanto riesce a decomporre
in maniera rapida i vegetali, rifornendo il terreno di sostanze nutritive che non sono
altrimenti disponibili in assenza di acqua.
In seguito ad un incendio, le piante mostrano una risposta differente: alcune di esse,
chiamate pirofite hanno ritmi di moltiplicazione e riproduzione più veloci in concomitanza
degli incendi; a tale scopo le pirofite sono andate incontro nel corso della loro evoluzione
ad una serie di adattamenti, tra cui ad esempio lo sviluppo di una spesso strato di sughero
come protezione dalle fiamme; altre specie, chiamate antrofite prediligono le aree
incendiate per la loro crescita.

Applicazioni
Le applicazioni del fuoco sono numerose. Oltre al suo uso come fonte di energia, il
fuoco è usato per svariati scopi, ad esempio per la
cottura di cibi in cucina, come
fonte di riscaldamento, come
fonte luminosa, per
lavorare alcuni materiali (ad esempio cottura della ceramica e fusione dei metalli), come
arma bellica (armi incendiarie), in
spettacoli di intrattenimento di vario genere (giocoleria col fuoco, spettacoli di
mangiafuoco, fuochi d'artificio), come
tecnica di deforestazione, per
inviare segnalazioni e nelle
operazioni di cremazione dei defunti.

Il fuoco nella cultura


«Il fuoco attrae l'uomo che vi si identifica.»

(Elias Canetti)
L'importanza che il fuoco rivestiva nella vita delle civiltà antiche e di quelle più arcaiche
pare la spiegazione più ragionevole per l'enorme diffusione di miti che ne riguardano
l'origine. Le problematiche dovute alla sua conservazione, la sua capacità di prodursi
spontaneamente e l'apparente vita propria di cui è dotato possono altresì dare ragione
della sua collocazione nell'ambito del sacro e dei conseguenti fenomeni di culto del fuoco.
Il fuoco è un elemento chiave in molti riti di passaggio, celebrazioni o feste che marcano il
momento di passaggio dell'individuo, della comunità umana o del mondo da una
condizione all'altra.
Mitologia
Secondo i miti più antichi, il fuoco ha origine divina, non umana. Per questo gli uomini
hanno dovuto in qualche modo "rubare" il fuoco agli déi. Vengono riportate numerose
varianti del furto del fuoco, in culture molto distanti e diverse fra loro. Questo furto viene di
solito perpetrato ai danni degli dei da un essere divino o semidivino, talvolta anche con
intenti malefici come nel caso di Azaze nel Libro di Enoch. Altri famosi miti riguardanti il
furto del fuoco, per citare i più noti, riguardano Prometeo nella mitologia greca, Mātariśvan
nel Ṛgveda.

Sacralità e riti
Lo stesso argomento in dettaglio: Pira funeraria.
Il fuoco è un elemento chiave in moltissimi riti e funzioni cultuali, nelle più diverse regioni
del mondo. Basti pensare ai riti funerari, diffusi in molte parti del globo, in cui vige l'usanza
di cremare i morti, o ai riti del Sacrificio, dove si bruciano le offerte confidando nella
capacità del fuoco di divenire elemento mediatore nella comunicazione tra l'uomo e il
divino. In molte culture il fuoco riveste anche una funzione importante in molti riti di
passaggio e di purificazione.
Culto e religioni
Lo stesso argomento in dettaglio: Divinità del fuoco.
In alcune religioni esistono specifiche divinità strettamente collegate al culto del fuoco.
Religioni – diodo del fuoco, candelle, candellabri

Festività legate al fuoco in Europa


Sono numerose le festività legate al fuoco in Europa:
fuochi di quaresima,
fuochi pasquali,
fuochi di Beltane,
fuochi di mezza estate o di San Giovanni,
fuochi di Sant'Antonio abate, nei pressi di Napoli,
fuochi della vigilia di Ognissanti,
fuochi del solstizio d'inverno.
Esse rappresentano spesso un richiamo ai posizione della Terra rispetto al Sole in quanto
coincidono con i due punti di mutamento del suo corso attraverso il cielo, quando esso
raggiunge rispettivamente la sua più alta e la sua più bassa elevazione meridiana in
occasione del solstizio d'estate e d'inverno. Tali festività hanno anche però una valenza
purificatoria.[8]

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Il fuoco è l'elemento che più ha cambiato la vita dell'uomo sulla Terra. Da calore, da luce, affascina
col gioco delle sue fiamme. Grazie al fuoco si possono creare delle cose o distruggere.
Anche se all'inizio e` stato un fattore di paura, una volta che l'uomo e` riuscito a controllarlo e`
iniziato il suo sviluppo inarrestabile.
Il fuoco è l'effetto di una combustione in cui si ha la manifestazione di un bagliore brillante (detto
"fiamma") in concomitanza con il rilascio di una grande quantità di calore e di gas. Tale processo
consiste in una reazione di ossidazione esotermica irreversibile.
Gli elementi essenziali del fuoco sono: combustibile,
innesco e
comburente (in genere ossigeno).
Gli elementi caratteristici del fuoco sono le fiamme, il
rilascio di calore e dei
gas prodotti dalla combustione.
A tali effetti possono aggiungersi altri effetti secondari - solo in determinate condizioni (il fumo,
l'esplosione).

ACCENDERE IL FUOCO
Metodi meccanici: - frizione o confricazione: ottenuta sfregando due legnetti, uno più duro e uno
più morbido finché non si genera il calore necessario ad innescare la combustione;
- percussione: consiste nel percuotere un frammento di pietra focaia (ad
esempio selce piromaca) in modo da generare una scintilla che viene diretta sull'"esca", costituita da
paglia o altro materiale facilmente infiammabile. Sullo stesso meccanismo si basa l'accendino, in
cui l'esca è sostituita da gas infiammabile.
Metodi fisici: - la concentrazione dei raggi solari in un punto per mezzo di uno specchio o una
lente;
- l'uso di scintille elettriche come fonte di innesco; i comuni accendigas funzionano
sfruttando tale meccanismo

Il fuoco e` stato utilizzato dall'uomo:


– inizialmente per riscaldarsi e rendere le sue dimore più confortevoli e salubre, e poi per
colonizzare nuove aree geografiche in zone più fredde,
– fonte di luce, poteva prolungare le attività umane anche nelle ore notturne, (Nelle caverne
francesi di Lascaux e La Mouthe sono state trovate numerose lampade a grasso animale)
– per difendersi dagli animali selvatici e dai suoi nemici ( “olio della Media”, “fuoco
greco”, napalm)
– arma di caccia (dirigere gli animali in uno spazio che facilitasse l’accerchiamento e quindi
la cattura)
– diversificazione dei cibi - più digeribili, più sani (eliminazione dei parassiti e tossine con la
cottura), più teneri (determina la variazione cranio-facciale – riduzione dei canini,
mandibola meno forte ==> aumento dell'area cerebrale, miglioramento della digestione). La
conservazione dei cibi determina la sicurezza alimentare e l'abbondanza. – stando intorno ai
focolai si e` sviluppato il linguaggio, il pensiero e la scrittura (chiacchierare, prendere
decisioni di gruppo e raccontarsi storie, disegnare), e migliorata la comunicazione, sono
stati consolidati i rapporti umani, (socializzazione, rapporti affettivi), la meditazione,
– creazione di altri materiali e manufatti (terracotta, metalli, vetro) – nasce l'artigianato
– tecnica di deforestazione
– inviare segnalazioni
– cremazione dei defunti
– spettacoli di intrattenimento di vario genere (giocoleria col fuoco, fuochi d'artificio)

– Le prove che Homo Erectus 1,4 milioni di anni fa usava il fuoco sono state trovate in
moltissimi siti su tutti i continenti.
Il fuoco è un elemento chiave in moltissimi riti e funzioni cultuali, nelle più diverse regioni
del mondo.
- riti funerari, diffusi in molte parti del globo, in cui vige l'usanza di cremare i morti. Il
fuoco come forma di rispetto (la fiamma sempre accesa al milite ignoto). Le forze
dell'ordine hanno come simbolo le fiamme – carabinieri, guardia di finanza, polizia, vigili
del fuoco)
– riti del Sacrificio, dove si bruciano le offerte confidando nella capacità del fuoco di
divenire elemento mediatore nella comunicazione tra l'uomo e il divino (incenso, cibi). -
– riti di passaggio e di purificazione. In molte religioni antiche - massima importanza la
conservazione di una fiamma costantemente accesa all’interno dei vari templi. Questo
compito affidato a caste sacerdotali degne di grande fiducia. Nell'antica Roma esistevano
delle sacerdotesse chiamate vestali che avevano il compito di tenere sempre acceso il fuoco
nel tempio di Vesta, la dea del focolare domestico.
* Nel Cristianesimo e nell’Ebraismo il fuoco ha il ruolo di punizione divina inflitta ai
peccatori per espiare (inferno).
Nell’Antico Testamento si narra, Genesi, 19,23-26 di come il Signore fece piovere sopra
Sodoma e Gomorra fuoco e zolfo. Candelabro a 7 braccia nell-ebraismo.

MITOLOGIA
Secondo la mitologia greca, Prometeo rubò il fuoco agli dei per donarlo agli umani
bisognosi di aiuto, trasmettendone in loro la potenza; fu per questo punito dagli dèi che lo
incatenarono a una montagna mentre un'aquila gli divorava il fegato. Gli antichi greci
distinsero inoltre la forza distruttiva del fuoco (aidelon) generalmente associata al dio Ade,
dalle sue potenzialità creative, associate a Efesto.

STORIA
in tutte le epoche storiche il fuoco ha accompagnato l'uomo, permettendoli di superare le tantissime
sfide. Il fuoco ha permesso all'uomo la sopravvivenza ed il suo progresso (riscaldamento,
alimentazione, colonizzazione di nuovi territori, difesa, caccia, artigianato, comunicazione,
spiritualità, divertimento, ecc.)

LETTERATURA - Scrittori e poeti sono rimasti affascinati dalle fiamme

SACRO FUOCO DELL`ARTE – quadri, statue (statua della Liberta)


“Guarnica” - Pablo Picasso

MUSICA I rumori e le fiame del fuoco hanno ispirato molti musicisti


Brian Wilson scrisse “The Mrs O'Leary's Cow” e presse il Grammy – ispirata all'incendio di
San Francisco del 1871 (La mucca della sig.ra O'Leary aveva datto un calcio alla lampada a
petrolio. Prese fuoco il fienile e da lì tutta la città.) - inglese
TECNOLOGIA
Il fuoco permise il passaggio dall'età della pietra all'età dei metalli.
– Con i motori a vapore e` arrivata la Rivoluzione industriale.
– Ogni settore economico necessita il fuoco per il suo funzionamento (metallurgia, alimentare,
farmaceutico, ceramica, vetreria, chimica, ecc

Incendi famosi
Roma – Nerone
Londra – 1666
Chicago – 1871
Australia – 2019

SPORT Fiamma olimpica

SPEGNERE IL FUOCO Vigili del fuoco specializzati. Secondo la causa scatenante


dell'incendio si usano metodi e materiali diversi per lo spegnimento.

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