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RISCHIO

ESPLOSIONE
Mantova 2 Aprile 2008

IL RISCHIO DI
ESPLOSIONE
Baldini Monica – Andromeda srl
Cosa si intende per atmosfera esplosiva?
 E’ una miscela di aria a condizioni atmosferiche, con
sostanze infiammabili allo stato gassoso, vapori, nebbie o
polveri in cui dopo ignizione la combustione si propaga
nell’insieme della miscela incombusta

 Si tratta di un processo chimico esotermico.

 Quando tale reazione avviene in uno spazio confinato, essa


provoca un aumento rilevante e tempestivo della pressione.

Convegno ATEX 1. Il rischio di esplosione 2


Possibili fonti di nubi esplosive
 Una singola dispersione di dimensioni notevoli, causata da
una rottura, un danneggiamento, un evento catastrofico

 Una fuoriuscita continua ad es. da un serbatoio o da una


conduttura

Convegno ATEX 1. Il rischio di esplosione 3


Quando può avvenire un’ esplosione?

Combustibile
Il comburente più comune è l'ossigeno
dell'aria, ma anche altre sostanze possono

Comburente comportarsi da comburenti: es.


nitriti , nitrati , cloro (perclorati) , fluoro ,
ozono, permanganati , perossidi , ossidi .

Innesco

Miscela esplosiva

Convegno ATEX 1. Il rischio di esplosione 4


Sostanze Infiammabili
Il presupposto per l’origine di una esplosione è che siano presenti
delle sostanze infiammabili nel processo di lavorazione o di
produzione; ciò significa che è impiegata almeno una sostanza
infiammabile come materia prima o derivato o sottoprodotto.

In generale si possono considerare infiammabili tutte quelle


sostanze che sono capaci di sviluppare una reazione
esotermica di ossidazione.
sostanze classificate come (67/548/CEE) :
•infiammabili (R10),
•facilmente infiammabili (F o R11),
•estremamente infiammabili (F+ o R12)
•che possono dare origine a sostanze infiammabili (R15 o R17),
•nonché tutte le altre sostanze e preparati non ancora
classificati, ma che siano da considerare infiammabili.
Convegno ATEX 1. Il rischio di esplosione 5
Polveri Combustibili
Tipologia della polvere : deve essere una polvere combustibile (può
essere sia di origine organica sia inorganica)
 sostanze organiche naturali (farina, zucchero, prodotti alimentari, ecc.)
 sostanze organiche sintetiche (plastiche, pigmenti, pesticidi, prodotti
chimici, ecc.)
 prodotti farmaceutici (acido acetilsalicilico, paracetamolo, vitamina C,
stearato di calcio)
 derivati del carbone
 metalli ossidabili (alluminio, magnesio, zinco, ferro, ecc.).

Granulometria : le dimensioni delle particelle di polvere sono


considerate critiche al di sotto dei 500 µm

Adeguata dispersione in aria

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Fonti di Innesco
 FIAMME
 MATERIALI INCANDESCENTI
 SUPERFICI CALDE
 SALDATURA E TAGLIO
 FRIZIONE E IMPATTO
 SCINTILLE ELETTRICHE
 COMPRESSIONE ADIABATICA
 AUTOACCENSIONE
 SOSTANZE PIROFORICHE
 ELETTRICTA’ STATICA

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