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7.15
Va al lavoro.
–
18.00
Torna dal lavoro.
–
18.20
Si siede sul portico con bicchiere n. 1 in mano.
–
18.30
Rientra in casa per la cena.
–
19.00
Ricompare sul portico con bicchiere n. 2 in mano.
–
19.25
Bicchiere n. 3.
–
19.45 Comincia a sbraitare contro tutti.
–
22.35
Smette di sbraitare contro tutti.
–
ORARI DI OLLY
Imprevedibili.
VEDO, VEDO…
Da: utentegenerico033
A: Madeline F. Whittier <madeline.whittier@gmail.com>
Oggetto: RE: Ciao
Inviata il: 4 giugno, ore 20.07
Ciao,
Ricetta del ciambellone
Per l’impasto:
Per la glassa:
(Numero di porzioni: 0)
Madeline Whittier
P.S. Non sono una spia!
PRIMO CONTATTO, PARTE TERZA
Madeline: Ciao.
Olly: ciao
Madeline: Non ero sicura di trovarti online stasera.
Stai bene?
Olly: sì
Madeline: Che cosa è successo? Perché era così
arrabb iato?
Olly: non so di che cosa stai parlando
Madeline: Di tuo padre, Olly. Perché era così
infuriato?
Olly: tu hai i tuoi segreti. io i miei
Madeline: Okay.
Olly: okay
«T I prego, Carla…»
Lei taglia corto. «E io che credevo fossi tranquilla.»
«Infatti. Sono tranquilla. Voglio solo incontrarlo…»
«Non possiamo sempre ottenere ciò che
desideriamo», ribatte lei con voce piatta, dalla quale
intuisco che si tratta della classica frase che usa con la
figlia. Mi accorgo anche che si è pentita di averlo detto
proprio a me, ma nonostante questo non apre più bocca.
DIAGNOS I
S INTOMI
Nausea
Tachicardia
Difficoltà di concentrazione
Stomaco che fa le capriole
Sensazione di stordimento
CAUS E
La RIA è in genere scatenata dal contatto con l’oggetto dei
propri desideri. I sintomi si manifestano non solo durante, ma
anche prima e dopo il contatto. Nei casi più gravi, il solo
evocare l’oggetto dei desideri può scatenare la sintomatologia
tipica. Associata all’incapacità di smettere di pensare al
suddetto oggetto, la malattia [continua a leggere]
PROSPETTIVE
Madeline: Ciao.
Olly: ciao
Madeline: Come stai? Com’è andato il week end?
Olly: bene. tutto a posto
Olly: e a te?
Madeline: Bene, ma ho av uto parecchio da fare. L’ho
trascorso quasi tutto a fare gli esercizi di calcolo
infinitesimale.
Olly: ahh, il calcolo infinitesimale. la matematica del
cambiamento
Madeline: Wow. A llora non scherzav i quando hai detto che ti
piace la matematica?
Olly: no
Madeline: Scusami per l’email.
Olly: a quale parte ti riferisci?
Madeline: A tutta. Ce l’hai con me? No, sì, forse?
Olly: no sì forse
Madeline: L’idea era che non usassi tutte e tre le risposte.
Olly: perché me l’hai mandata?
Madeline: Ho av uto paura.
Olly: di cosa?
Madeline: Di te.
Madeline: Neanche tu mi hai scritto, però.
Olly: sei tu che non v olev i
Madeline: …
Olly: i tre puntini significano che non dici niente per
l’imbarazzo o che stai pensando?
Madeline: Entrambe le cose.
Madeline: Perché ti piace così tanto la matematica?
Olly: e a te perché piacciono così tanto i libri?
Madeline: Non è la stessa cosa!
Olly: perché?
Madeline: In un libro ci puoi trov are il senso della v ita.
Olly: la v ita ha un senso?
Madeline: Non stai dicendo sul serio.
Olly: perché no
Olly: e quale sarebbe, il libro dov e si trov a il senso della v ita?
Madeline: Ok ay, magari non sarà in un singolo libro, ma se
leggi abbastanza alla fine lo trov erai.
Olly: è questo il tuo piano?
Madeline: Be’, il tempo non mi manca.
Madeline: …
Olly: pensi?
Madeline: Sì. Ho trov ato una soluzione al nostro problema.
Olly: sono tutt’orecchi
Madeline: Decidiamo di essere solo amici, ok ay ?
Olly: ok ay
Olly: ma tu smettila di guardarmi i muscoli
Madeline: A mici, Olly !
Olly: e gli occhi
Madeline: E tu smettila con la storia delle mie lentiggini.
Madeline: E dei miei capelli.
Olly: e delle tue labbra
Madeline: E della tua fossetta.
Olly: ti piace la mia fossetta?
Madeline: A mici!
Olly: ok ay
IL TEMPO
NUMERO DI:
lividi invisibili:
Incerto
Annuisco.
Annuisco di nuovo.
ORARI DI OLLY
ORARI DI MADDY
6.50
Aspetta di vedere comparire Olly alla finestra.
–
6.55
Fa i salti di gioia.
–
7.25
Si dispera.
–
8.00-15.00 – Ignora l’infermiera Perfidia. Segue le lezioni.
Fa i compiti. Legge. Controlla ossessivamente se ha
ricevuto messaggi. Legge un altro po’.
15.40
Aspetta di vedere arrivare l’auto di Olly.
–
15.45
Fa i salti di gioia.
–
16.00
Esegue altri compiti. Legge ancora.
–
18.00-21.00 – Cena/dopocena con la mamma.
21.01
Aspetta di vedere comparire Olly alla finestra.
–
21.05
Fa i salti di gioia. Mima le risposte alle sue domande.
–
22.01
Si dispera, a oltranza.
–
ISTRUZIONE SUPERIORE
Cara mamma,
la prima cosa è che ti voglio bene. Questo lo sai già, ma
potrebbe essere l’ultima occasione che ho per dirtelo.
Quindi. Ti voglio bene. Ti voglio bene. Ti voglio bene.
Sei una persona intelligente, forte, gentile e altruista.
Non avrei potuto desiderare una madre migliore di te.
So che non capirai quello che sto per dirti. Non so
nemmeno se lo capisco io.
Se sono viva lo devo a te, mamma, e te ne sono tanto,
tanto grata. Se sono sopravvissuta così a lungo e se ho
avuto l’occasione di conoscere la mia piccola parte di
mondo, lo devo a te. Ma non mi basta. Non è colpa tua. È
questa vita impossibile.
Non lo faccio solo per via di Olly. O forse sì. Non lo so.
Non so come spiegartelo. Olly c’entra e non c’entra. È
come se non potessi più guardare il mondo con gli occhi di
prima. Ho scoperto questa nuova parte di me stessa
quando è arrivato lui, e la nuova parte di me non sa come
restarsene buona e tranquilla a osservare tutto da lontano.
Ti ricordi quando abbiamo letto insieme per la prima
volta Il Piccolo Principe? Ci sono rimasta così male che alla
fine morisse. Non capivo come potesse scegliere la morte
solo per ricongiungersi alla sua rosa.
Ma adesso credo di capirlo. Non stava scegliendo di
morire. La sua rosa era tutta la sua vita. Senza di lei, non si
sentiva realmente vivo.
Non lo so, mamma. Non so che cosa sto facendo, so
solo che devo farlo. Qualche volta vorrei tornare a essere
quella di prima, ignara di tutto. Ma non posso.
Mi dispiace. Perdonami. Ti voglio bene.
Maddy
I CINQUE SENSI
UDITO
La tastiera dell’allarme cerca di annunciare la mia fuga
emettendo un sonoro biiip ogni volta che premo un
numero. Posso solo sperare che la mamma non lo senta
perché non è un rumore che si aspetta e perché la sua
camera è troppo lontana dall’ingresso.
La porta si sblocca con un sospiro.
Sono fuori.
Il mondo è così silenzioso che ruggisce.
TATTO
La maniglia metallica della porta d’ingresso è fredda e
liscia, quasi scivolosa. È facile lasciarla andare, e lo
faccio.
VISTA
Sono le 4 del mattino ed è troppo buio per cogliere i
dettagli. I miei occhi distinguono soltanto i contorni delle
cose, sagome indistinte sullo sfondo del cielo notturno.
Albero grande, albero più piccolo, scalini, giardino,
vialetto lastricato che conduce a un cancello con una
staccionata su entrambi i lati. Cancello, cancello,
cancello.
OLFATTO
Sono nel giardino di Olly. L’aria è piena, satura di
profumi: fiori, terra, la mia paura crescente.
Immagazzino tutto nei polmoni. Poi lancio dei sassolini
contro la sua finestra, ansiosa di vederlo uscire.
GUSTO
Me lo ritrovo davanti, sbigottito. Non dico una parola,
ma premo le mie labbra contro le sue. All’inizio è rigido,
confuso e restio, ma poi cede. Tutt’a un tratto mi stringe
forte a sé. Con una mano mi accarezza i capelli e con
l’altra mi cinge la vita.
Il suo sapore è identico a come me lo ricordavo.
ALTRI MONDI
***
Da: utentegenerico033@gmail.com
A: Madeline F. Whittier
Oggetto: (nessuno)
Olly: e le pillole?
Madeline: Le pillole cosa?
Olly: per un paio di giorni hanno funzionato. può anche darsi
che riescano a metterle a punto, alla fine
Olly: maddy ?
Madeline: Niente pillole
Olly: cioè?
Madeline: Quelle pillole non sono mai esistite. Mi sono
inv entata tutto per conv incerti a v enire con me.
Olly: mi hai mentito?
Olly: ma potev i morire e la colpa sarebbe stata mia
Madeline: Non sono sotto la tua responsabilità.
***
9.00
Esce di casa per andare al lavoro.
–
20.30 Sale malfermo i gradini del portico ed entra in casa
– barcollando. È già ubriaco?
21.00
Ritorna sul portico con un bicchiere in mano.
–
22.15
Stramazza sulla poltrona azzurra.
–
Qualche tempo dopo – Rientra in casa incespicando.
ORARI DI KARA
Sconosciuti.
ORARI DI OLLY
Sconosciuti.
CINQUE SILLABE
Da: utentegenerico033
A: Madeline F. Whittier
<madeline.whittier@gmail.com>
Oggetto: limerick n. 1
Inviata il: 16 ottobre, ore 6.14
Da: utentegenerico033
A: Madeline F. Whittier
<madeline.whittier@gmail.com>
Oggetto: limerick n. 2
Inviata il: 17 ottobre, ore 20.03
Da: utentegenerico033
A: Madeline F. Whittier
<madeline.whittier@gmail.com>
Oggetto: haiku n. 1
Inviata il: 31 ottobre, ore 21.07
cinque sillabe
ed eccone altre sette
oh maddy ti amo
QUI E ORA
Signorina Whittier,
Cordiali saluti,
dott.ssa Melissa Francis
PROTEZIONE
C’ERA una volta una ragazza la cui vita era tutta una
menzogna.
IL VUOTO
Da: madeline.whittier@gmail.com
A: utentegenerico033@gmail.com
FINE
RINGRAZIAMENTI
www.sperling.it
www.facebook.com/sperling.kupfer