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VADEMECUM DPCM, DECRETI LEGGE E DIRITTI DEL CITTADINO

MOLTO IMPORTANTE: Quando vi fermano filmate con il cellulare per la vostra tutela e come
successiva prova in caso di processo.

Posso filmare gli agenti di polizia? SI


Possono sequestrarmi il cellulare? NO, possono sequestrarmi degli oggetti solo se colti in
flagranza di reato (ad esempio se ho in mano una pistola e la sto utilizzando contro qualcuno), se sto
filmando con il mio cellulare non è reato. Se dovesse capitare che l’agente di polizia vi sequestri
con la forza il vostro cellulare commette un reato!

Posso condividere il filmato su internet e sui social? NO, ma potete utilizzare il filmato come
prova in caso di processo.

Nell’ambito della polizia amministrativa ha sempre la facoltà di identificare le persone, ma non


siete obbligati ad avere con voi il documento ad esempio se state camminando per strada. Nel caso
succedesse darete i vostri dati e sarete accompagnati in caserma solo per essere identificati.

Gli agenti devono identificarsi sempre a piedi, diverso se venite fermati per un blocco con
l’automobile.

Chiedere nome e cognome, il grado e la placchetta di riconoscimento portate sulla giacca della
divisa. (nel 99% vi dirà che non si identifica, ma dopo aver fatto il verbale sarà costretto a scrivere
il suo nome e cognome, è sempre bene chiederlo perché se non si identificasse è un irregolarità ed
un illecito disciplinare).

È utile fare notare agli agenti che i DPCM sono contro la costituzione? Assolutamente SI

Lei sa che queste norme la cui violazione lei mi sta contestando sono in contrasto con la
costituzione? Si rende conto che Lei ha giurato sulla costituzione? Lo sa che in data 27/01/21 è stata
emessa una sentenza contro l’illegittimità dei DPCM dal tribunale di Reggio Emilia?
(viene rilevata l’indiscutibile illegittimità del DPCM 08/03/20, come pure tutti quelli
successivamente emanati dal Capo del Governo. Un DPCM non può disporre alcuna limitazione
della libertà personale, trattandosi di fonte meramente regolamentare di rango secondario e non
già di un atto normativo avente forza di legge, secondo corollario del medesimo principio
costituzionale è quello secondo il quale neppure una LEGGE o un atto amministrativo avente forza
di legge, qual è il decreto legge potrebbe prevedere in via generale e astratta, nel nostro
ordinamento, l’obbligo di permanenza domiciliare disposto nei confronti di una pluralità
indeterminata dei cittadini.)
Art 13 La libertà personale è inviolabile.
art 16 Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio
nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di
sicurezza.
Art 17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in
luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere
dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di
incolumità pubblica.
Art 28. I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente
responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di
diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
È utile denunciare l’agente? SI, non per iattanza o cattiveria, ma poiché applicano delle norme
manifestamente illegittime ed omettono di esercitare un controllo che dovrebbe essere esercitato
sulla costituzionalità di quello che gli viene detto.

Ricordiamo che il codice di ordinamento militare (Carabinieri e GDF) prevede l’obbligo di


disobbedire all’ordine manifestamente illegittimo (l’agente può dire al suo superiore che gli sta
dando un ordine incostituzionale).

MOLTO IMPORTANTE: Le leggi si reggono sull’effettività, ovvero sulla generale osservanza da


parte delle persone, se tutti accettiamo queste normative e non facciamo niente ad un certo punto
anche i giudici diranno “va beh forse è incostituzionale, ma c’è una generale accettazione, una
prassi di obbedienza” (la famosa costituzione materiale, diritto vivente) quindi dite NO!

Il verbale deve essere sempre redatto in 2 copie (tenete la vostra copia), il nome, cognome e numero
di matricola dell’agente deve essere sempre scritto chiaramente. Se non dovessero scriverlo non ci
preoccupiamo è un vizio del verbale (peggio per loro in sede processuale), quindi non insistiamo.

Spesso il verbale non viene fatto immediatamente, ma viene detto che vi arriverà a casa. In realtà è
un illegittimità del verbale, poiché la norma sugli illeciti amministrativi legge 689 del 1981 dice che
la contestazione deve essere immediata, ma anche su questo evitate di fare notare gli errori che
stanno facendo gli agenti poiché in sede processuale saranno tutte cose a vostro favore.

Il verbale si può firmare? SI, è semplicemente la firma di una notifica e non perché ammetto di
essere colpevole.

Posso sempre aggiungere una dichiarazione al verbale? SI

Nel caso in cui mi contestino delle circostanze non vere si consiglia sempre di dare una
dichiarazione e firmare il verbale (esempio: non aveva la mascherina con se ed invece io c’è l’avevo
in tasca – oppure si stava spostando da un comune ad un altro ed invece non è vero – non rispettava
il divieto di assembramento, questo va segnalato dicendo che l’agente non aveva nessuno strumento
di misurazione per certificare ciò che mi viene contestato).

Possono impedirmi di dare una dichiarazione? Assolutamente NO.

Se volete contestare la multa non dovete assolutamente pagarla, poiché con il pagamento
ammettereste la colpa e non potreste fare ricorso.

Nei 30 giorni dalla notifica posso mandare delle osservazioni al prefetto della provincia (sono
facoltative), servono per anticipare tutta una serie di difese e servono per un altro fondamentale
scopo, ovvero per contestare al prefetto il difetto di motivazione (mando le osservazioni tramite pec
o raccomandata con ricevuta di ritorno, se il prefetto quando emette il provvedimento definitivo mi
da un foglio prestampato senza specificare le motivazioni commette una violazione amministrativa
per difetto di motivazione). Il prefetto avrebbe 60 giorni prima di rispondere alle vostre
osservazioni.

Devo sempre indossare la mascherina all’aperto? Assolutamente NO, Il DPCM dice che bisogna
avere sempre con se la mascherina e che va indossata nei luoghi al chiuso.
Quando devo indossarla all’aperto? Quando non è garantita la condizione di isolamento (la
distanza di 1 metro) da persone non conviventi (esempio: se faccio una passeggiata con mia
moglie/ragazza/figli/parenti conviventi non devo portare la mascherina – se sto camminando e sono
da solo non devo portare la mascherina).

Le norme più restrittive fatte da alcune regioni hanno valore? NO, perché violano il DPCM.

Se sono senza la mascherina con dei miei amici cosa fare? Bisogna dire che l’obbligo di
mascherina è una violazione grave di uno dei diritti più importanti della costituzione ovvero quello
della libertà personale art13. e della convezione dei diritti dell’uomo.

L’agente di polizia dicendomi di mettermi la mascherina non mi sta istigando a violare la


legge 152 del 1975 e l’Art 85 del testo unico delle leggi della pubblica sicurezza dove è vietato
andare in giro in luogo pubblico con volto coperto? SI e gli si può contestare la violazione.

Possiamo definire la mascherina un trattamento medico? SI, poiché viene definito come
profilattico. I TSO sono vietati sia dal convenzione di Oviedo, dall’art 32 della Costituzione (La
Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti
dal rispetto della persona umana.) e dalla legge 219 del 2017 (legge sul consenso informato),
servirebbe una prescrizione medica ed un consenso informato alla luce di un colloquio con un
medico che mi spieghi perché io dovrei portarla, quali sono le utilità della mascherina, i rischi ed i
benefici. Anche questo conviene dichiaralo e che venga messo a verbale in caso di contestazione.

Essendo una valutazione medica ed è un imposizione medica che viene commessa dall’agente di
polizia con una serie di implicazioni anche gravi se io impongo a qualcuno l’utilizzazione di un
presidio sanitario in realtà sto anche esercitando abusivamente la professione medica che da agente
non potrei esercitare ovviamente. Specificare che l’agente non aveva a disposizione un mezzo per
misurare la distanza.

L’autocertificazione bisogna compilarla obbligatoriamente? Assolutamente NO, non dovete


compilarla a meno che non siate all’aeroporto poiché la compagnia aerea non vi farebbe partire, ma
comunque per una questione pratica se volete partire compilatela anche se rimane illegittima.
In ogni caso non è prevista in nessuna delle norme in materia covid (decreti legge, DPCM). Le
autocertificazioni sono state inserite in una serie di circolari del ministero degli interni, ma non
hanno alcuna efficacia obbligatoria.

Perché non né utile, ma anzi dannoso fare l’autocertificazione? Questa è prevista da una
normativa dpr 445 del 2000 (prevede che si possa certificare la residenza, lo stato di famiglia, i titoli
di studio ecc…). è espressamente vietata per quanto riguarda gli stati di salute (esempio: che non ho
il covid, che non ho avuto sintomi, che non ho avuti contatti con malati di covid ecc… queste cose
dovrebbe certificarle un medico e non io autocertificandomi). Non compilatela MAI, non è prevista
da nessuna norma, non c’è nei DPCM ne nei decreti legge. Se l’agente di polizia dovesse insistere
nel farvi compilare l’autocertificazione non dovete assolutamente compilarla, ma piuttosto dovete
chiedergli cortesemente se sa dove è la norma che prevede l’obbligo dell’autocertificazione,
ovviamente non essendoci alcuna norma non potrà rispondervi. Se dovesse farvi la multa sarà
annullata successivamente in sede processuale.

Che cosa i pubblici ufficiali hanno diritto di chiedermi e cosa no? Loro non possono chiedermi
dove sto andando ed io non sono in dovere di dirglielo (esempio: tutto ciò che riguarda la nostra
salute o quella di altri nostri amici, parenti ecc… sono dati sensibili che non dobbiamo divulgare a
nessuno) in realtà dovrebbero munirsi del trattamento dei dati personali. Se dovessi spostarmi da un
medico per motivi di salute non sono tenuto a dire il nome ed il cognome del medico ne dove si
trova poiché sarebbe una violazione della privacy.

L’abitazione è concepita anche come albergo quindi se io dovessi andare per 1 settimana in vacanza
questa diventa la mia abitazione e quindi lo spostamento è legittimo.

Passeggiata nella regione vicina, non dire mai cose false, dire semplicemente che sto esercitando un
diritto della costituzione art.16.

La normativa che limita o vieta lo spostamento dei cittadini è incostituzionale (viola l’art.16) è vero
che prevede per ragioni sanitarie di limitare gli spostamenti, ma questa limitazione di spostamenti
deve essere innanzi tutto adottata con una legge (leggi non c’è ne sono in questo ambito, al massimo
dei decreti legge che poi sono stati convertiti, ma non una legge d’iniziativa parlamentare ed in
secondo luogo tutte le leggi sono soggette ad un canone di razionalità, cioè il legislatore non può
svegliarsi una mattina e dire vi chiudo tutti in casa perché è meglio così evitiamo di ammalarci, il
tema è che la legge dovrebbe essere fondata su una base razionale e su una valutazione e
dimostrazione scientifica in questo caso.

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