Concilio di Trento-Dichiarazione comune sulla giustificazione
Il grande evento ecclesiale del XVI secolo, che colpì in modo negativo la Chiesa in generale, fu lo scisma che ebbe luogo con le chiese del Nord Europa. La Chiesa si è fratturata per varie questioni politiche, sociali e religiose. Ci sono stati molti disaccordi, che perdurano fino ad oggi, ma che si sono sforzati di sanare attraverso alcuni atti ecumenici congiunti. Il Concilio di Trento ha cercato di difendere la posizione cattolica e di dare una risposta alle questioni luterane. Uno dei punti più importanti è la questione della giustificazione. Ciò che sta sotto questo tema è il rapporto che esiste tra la libertà umana e la grazia. E anche, l'altro tema importante è come si concepisce il peccato e la giustificazione nella dottrina cattolica e nella dottrina luterana. Si è dato un grande sviluppo teologico da parte dei cattolici a partire dalla spiegazione data da Trento. Un punto che mi colpisce è la frase di Lutero, l'uomo è "al tempo stesso giusto e peccatore". È un punto centrale nella dottrina luterana. Credo che Lutero abbia sempre voluto dare la centralità all'azione di Cristo come l'unico capace di fare giusto (di dare la grazia e la santificazione) all'uomo. Da qui, analizzando la parte cattolica e quella luterana, posso dire che siamo davanti al punto centrale della vita di ogni uomo sulla terra. La sua vita è sempre la lotta tra il bene e il male. L'uomo deve riconoscersi peccatore, deve sapere che rimane in lui l'impronta del peccato originale che si manifesta attraverso la concupiscenza. È un essere bisognoso sempre della misericordia e dell'azione di Dio nella sua vita. Da sé non può ottenere la giustificazione, ha sempre bisogno dell'intervento di Dio nel suo cuore. Deve dare il suo assenso libero e consapevole davanti al Signore perché sperimenti la salvezza. La mediazione della Chiesa, come istituzione voluta da Dio, è importante (e necessaria, secondo il mio punto di vista cattolico) perché si sperimenti l'azione salvifica di Cristo. A questo punto, è necessaria l'istituzione-Chiesa per ottenere questa giustificazione o basta la sola fede? Se basta la sola fede per il perdono dei peccati, come avere la certezza di essere stato perdonato e giustificato da Dio? Da qui nasce la necessità di entrare in dialogo ecumenico con i luterani per raggiungere un consenso su molti punti della dottrina sulla giustificazione. Lo sviluppo della teologia sistematica in questi tempi deve essere caratterizzato dalla sua apertura e non dalla sua rigidità. Un atteggiamento difensivo e apologetico non serve a nulla. I cattolici devono modificare o cedere di più su alcuni punti della dottrina, o sono i luterani che devono rendersi conto dei loro errori teologici?