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Il DIRITTO PRIVATO è la branca del diritto che regola i rapporti tra i soggetti civili della società (soggetti privati)

che
istaurano un tipo di rapporto orizzontale e che sono dotati di parità di poteri.

La società è un gruppo di uomini organizzato che deve osservare le norme giuridiche, emanate dagli organi
statali.

Il diritto privato si distingue in:

1. DIRITTO PRIVATO PATRIMONIALE: riguarda gli interessi di patrimonio, valutabili economicamente

2. DIRITTO PRIVATO NON PATRIMONIALE (o indisponibili): interessi non economici ma esistenziali.

Il diritto non patrimoniale deve prevalere su quello patrimoniale

Principio di ragionevolezza—> analizzare i casi alla luce del diritto e delle leggi. Le soluzioni dipendono
esclusivamente dai singoli casi pratici

1. GIUSTIZIA DISTRIBUTIVA: (tipica del diritto pubblico) serve per la distribuzione del reddito

2. GIUSTIZIA COMMUTATIVA: per il diritto privato è considerata come lo strumento per contemperare gli
interessi degli uomini

Principi fondamentali per il diritto privato sono:

- SOLIDARIETÀ (art 2)—> è un dovere di tutti i cittadini. Permette che il più forte debba aiutare il più debole. La
repubblica ha il dovere di essere solidale, come tutti i cittadini e gli organi statali

- UGUAGLIANZA (art 3)—> attraverso le norme di diritto privato la repubblica rimuove gli ostacoli che impediscono
l’uguaglianza: casi uguali trattati ugualmente e casi diversi trattati diversamente

CODICE CIVILE: è l’insieme delle norme che devono essere lette alla luce della costituzione

È suddiviso in 6 libri-> 2969 articoli-> comma + novelle successive

1. Delle persone e della famiglia

2. Successioni causa di morte

3. Proprietà e diritti reali

4. Delle obbligazioni

5. Diritto commerciale e del lavoro

6. La tutela dei diritti

IL RAPPORTO GIURIDICO
È la relazione o il rapporto, tra due o più soggetti, regolata dal diritto. Meglio dire che è il rapporto tra situazioni
soggettive. È regolamento di interessi (ordinamento del caso concreto)
- I soggetti = titolari delle posizioni in cui si articola il rapporto

- Situazioni giuridiche soggettive = posizioni giuridiche dei soggetti del rapporto

L’interesse, verso il quale il soggetto del rapporto è proteso, si divide in:

1. INTERESSE A CONSEGUIRE un bene—> è l’utilità che un soggetto attende da un altro soggetto attraverso una
prestazione

2. INTERESSE A CONSERVARE un bene—> conservare un’utilità o un vantaggio

• INTERESSE PATRIMONIALE—> vantaggio economico

• INTERESSE NON PATRIMONIALE—> vantaggio spirituale

LE POSIZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE


Concetto che qualifica una somma di comportamenti umani come permessi o dovuti. Il concetto è compreso
all’interno del rapporto giuridico

ATTIVE 1. DIRITTO SOGGETTIVO


= potere 2. DIRITTO POTESTATIVO
3. INTERESSE LEGITTIMO
4. POTESTA’

PASSIVE 1. OBBLIGO
= dovere 2. DOVERE
3. SOGGEZIONE

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Le posizioni giuridiche soggettive si acquistano:

- a titolo originario: il titolare del diritto lo acquista per legge, senza che altri glielo abbiano trasmesso. Si acquista
in virtù della legge. Esiste a prescindere dalla situazione giuridica precedente.

Si costituisce autonomamente nella titolarità dell’acquirente.

Si consegue o con semplici fatti o con avvenimenti naturali (separazione dei frutti dall’albero)

• Accessione

• Possesso vale titolo

• Usucapione

- A titolo derivativo: si producono in forza di un atto di trasferimento della situazione giuridica soggettiva dal
precedente titolare, al nuovo.

Deriva da un precedente titolare che ne perde la titolarità (alienate, dante causa) che trasferisce lo stesso
diritto ad un altro soggetto che ne diventa lui stesso il titolare (acquirente, avente causa)

= l’avente causa acquista il diritto corrispondente a quello del quale era titolare il dante causa

• A titolo universale-> insieme di diritti considerati in un tutt’uno. Vengono considerati come fossero un unico
diritto, anche se sono una molteplicità di diritti.

- l’unica successione a titolo universale certa è quella mortis causa. Tra i vivi è incerta

Ex. eredità—> eredità di una massa di diritti trasmessi da un soggetto ad un altro. Viene trasmessa
tutti, indistintamente
• A titolo particolare-> viene trasmesso un singolo diritto

Ex. compravendita; legato

—> il trasferimento si definisce anche “successione”-> Successione a titolo universale e successione a titolo
particolare

Differenza tra i due titoli —> non può essere trasferito un diritto che non si possiede o un diritto maggiore di
quello che si ha.

—> Per il titolo derivativo:

- = si trasmettono i vizi del titolo di acquisto della situazione soggettiva del precedente titolare

- = si trasmettono le limitazioni del titolo stesso tra i due titolari

- L’avente causa non viene riconosciuto come proprietario se il dante causa aveva acquistato un titolo
dichiarato nullo

- Se l’avente causa acquista un bene coperto da una garanzia ipotecaria-> il diritto che acquista
rimane gravato dall’ipoteca

DIRITTO SOGGETTIVO

“Potere di agire per la soddisfazione di un proprio interesse, protetto dall’ordinamento giuridico”


Potere di un soggetto garantito dall’ordinamento. È una creazione dottrinale fatta da studiosi del diritto

- Il soggetto è autorizzato dall’ordinamento di produrre il diritto in potere di agire

Potere di agire = potere di chiedere al giudice una sentenza


che tuteli il proprio interesse e la sua soddisfazione

- i diritti soggettivi sono tutti AZIONABILI davanti al giudice

- La ragione del potere di agire è l’interesse del diritto soggettivo (è ineliminabile)

L’interesse è il risultato dell’interpretazione delle norme e dei fatti concreti

AZIONE O DOMANDA GIUDIZIARIA: Atto mediante il quale una persona affermando esistente una concreta volontà
di legge a sé favorevole, invoca l'organo dello stato (giudice) perché attui tale volontà.

La domanda è il primo atto del processo: chi la propone è l'attore (actor); colui, nei confronti del quale è proposta, è il
convenuto (reus).

Il titolare del diritto soggettivo può solo compire comportamenti che siano giustificati dall’interesse, posto a
fondamento della situazione soggettiva

Il diritto soggettivo si divide in:

A. FACOLTA’—> è una pretesa di tuti i soggetti di diritto di intervenire per godere di un bene o impedire il
godimento di un bene (= diritto di astenersi)

Possibilità di utilizzare un bene a cui corrisponde un dovere generico di astensione a carico di un altro
soggetto

B. PRETESA—> potere di esigere da altri soggetti un determinato comportamento, in via obbligatoria. Ex diritto di
credito
Il comportamento può essere: omissivo, dare, fare, missivo

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DIRITTO SOGGETTIVO ASSOLUTO—> è il potere attribuito al titolare del diritto di far valere, nei confronti di tutti i
soggetti dell’ordinamento, il diritto stesso. Ex. Diritto della personalità, diritti dei beni immateriali
Gli altri soggetti non dell’ordinamento non possono intervenire nei seguenti diritti

DIRITTO SOGGETTIVO RELATIVO—> diritto fato godere solo nei confronti di un singolo individuo o determinati
soggetti. Ex. Diritto di credito

DIRITTO POTESTATIVO

“potere di determinare cambiamenti a proprio vantaggio della situazione giuridica di un altro soggetto, che, rispetto a
tale potere, è in una posizione di soggezione”
- è il potere di modificare, UNILATERALMENTE, la situazione giuridica di un altro soggetto —> diventa situazione
giudica sfavorevole

- È detto anche potere formativo: solo il titolare del diritto può costituire, modificare o estinguere il diritto

- SOGGEZIONE: Il soggetto a cui viene modificata la situazione giuridica deve subire, non si può opporre perché
è assoggettato. È impossibilitato ad evitare l’esercizio del potere—> situazione passiva conseguente al diritto
potestativo

- Il diritto potestativo ha luogo con la manifestazione volontaria del soggetto titolare e con la sentenza del giudice

Esempi:

- diritto di sciogliere il contratto della comproprietà


- RECESSO CONTRATTUALE (art 1373)
Scioglimento, unilaterale, di un vincolo contrattuale. Deve rispettare questi casi:

• Se previsto dalla legge = recesso legale

• Se previsto dal contratto = recesso contrattuale

• Se le prestazioni non sono ancora iniziate -> è stata modificata-> si accetta anche se le prestazioni
sono avvenute ( = reso di un bene acquistato online), sempre però entro un determinato periodo di
tempo

ONUUUUUIIIOOOOOERE (è passiva!!!!!!!)RTYUIOI

“È il potere condizionato e libero al compimento di determinati atti per ottenere interessi specifici”
- il potere è libero ma necessitato-> è una condizione che consente la realizzazione dell’interesse

- = comportamento non obbligatorio

Esempio:

- ONERE DELLA PROVA (art 2697)


È la prova di fatti e situazioni che deve essere posta nelle mani del giudice affinché egli ne possa avere la
dimostrazione concreta

• non è obbligatoria, ma la sua presenza può portare alla vincita della causa giuridica

• Serve per far valere i diritti che si rivendicano

POTESTA’

“Potere attribuito ad un soggetto per la realizzazione di interessi altrui” (vs diritto soggettivo-> l’interesse vale per il
soggetto a cui è indirizzato il diritto)

- il titolare del diritto è obbligato ad esercitarlo = ufficio (dovere)

Esempio:

- POTESTA’ GENITORIALE (art 316)


I soggetti minorenni sono incapaci di agire -> non possono compiere azioni, se non in casi particolari

• I minorenni sono sotto l’autorità dei genitori

• I genitori devono agire non per i loro interessi ma per quelli dei propri figli

INTERESSE LEGITTIMO

“Pretesa alla legittimità dell’azione amministrativa”


L’interesse legittimo è correlato alla potestà.

L’amministrazione pubblica deve agire secondo i principi del buon andamento della P.A., principio di uguaglianza,
legalità—> l’interesse legittimo giustifica l’intervento di controllo sulla correttezza dell’operato del titolare della
potestà

- Gli organi dello stato devono sottostare alle norme -> i cittadini, a cui vengono violati i diritti, devono rivendicare
il loro interesse legittimo in sede di giurisdizione ordinaria

Esempio: ammessa la risarcibilità della lesione dell’interesse legittimo

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I SOGGETTI DEL RAPPORTO
1. PERSONE FISICHE 2. PERSONE GIURIDICHE

- soggetti dotati di fisicità


- centro di imputazione di situazioni attive e passive, indicate dal diritto

- Trovati dal diritto - Sono create dal diritto e valgono esclusivamente per questo

- Complesso di beni, persone

- Titolare del diritto sulla proprietà di beni

CAPACITA’ GIURIDICA

“È l’attitudine di un soggetto ad essere titolare di diritti e di doveri. Il soggetto è un centro autonomo di imputazione di
situazioni giuridiche soggettive attive e passive”
—> è lo strumento che permette di descrivere l’astratta idoneità alla titolarità delle situazioni giuridiche soggettive

• ACQUISTO per nascita —> - separazione dal corpo materno + valutazione della respirazione polmonare + nascita,
dell’individuo, vivo

1. NASCITURO CONCEPITO—> colui che nascerà dalla donna ma ancora non è avvenuta la separazione
dei corpi

L’attribuzione dei diritti è sospesa fino alla nascita—>solo se il bambino nascerà allora acquisirà i
diritti

2. NASCITURO NON CONCEPITO—> è il figlio di una madre vivente, ma che ancora non è stato nemmeno
concepito.

- vale per il testamento, eredità e donazioni (art 784))

- se nasce entro 300 giorni (dalla stesura del testamento) allora è considerato Non concepito

- Acquisto subordinato alla nascita

l’individuo, che ha il diritto di nascere vivo (art 2, 36) viene risarcito in caso di lesioni apportategli da medici o soggetti
terzi per azioni negligenti

• PERDITA con la morte —> avviene l’estinzione dei diritti:

- Diritti personali (si perdono con la morte)

- Diritti patrimoniali personali (non si estinguono con la morte)

- Aspetto statico = il soggetto è il portatore di interessi

- L’età dell’individuo non compromette lo status personae: in qualsiasi età si diventa titolari di situazioni giuridiche
soggettive

CAPACITA’ DI AGIRE

“Capacità di manifestare validamente la propria volontà per acquisire, modificare, estinguere situazioni giuridiche
soggettive e di esercitare diritti o assumersi obblighi giuridici.”

Aspetto dinamico = il soggetto, con la capacità di agire, diventa operatore giuridico attivo

È l’attitudine o idoneità a disporre di un diritto-> vale per i diritti patrimoniali, diritti disponibili, diritti non patrimoniali

- Indica l’aspetto dinamico. Il soggetto diventa un operatore giuridico attivo

- è relativa: perché varia e si modula in base alle situazioni a cui si riferisce

- è finalizzata a scopi precisi

—> = Acquistare il diritto-> compiere un atto che permette di ottenere un diritto

- si ACQUISTA con la maggiore età e per emancipazione per matrimonio

- La si PERDE con la morte e per interdizione

La capacità di agire è relativa —> si modula in base alle caratteristiche della situazione alla quale si riferisce

- incapacità dei minori e degli interdetti giudiziali e interdetti legali

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LIMITAZIONI della capacità di agire
Il soggetto privato della sua capacità di agire

A. MINORE ETA'

La legge stabilisce l’acquisizione della capacità di agire solo con il raggiungimento del 18esimo anno di vita

—>il minorenne ne è privo fino alla maggiore età = Incapacità e limitazione assoluta e totale che vale per:

1. Atti negoziali

2. Atti giuridici in senso stretto

3. Capacità di stare in giudizio

Ma ci sono delle eccezioni perché per alcuni atti sono limitati nell’agire—> “capacità di agire speciale”

• matrimonio dai 16 anni = emancipazione per matrimonio, autorizzata dal giudice .

• riconoscimento del figlio naturale e del lavoro (protezione del minore-lavorare)

2012—> introduzione della CAPACITA’ DI DISCERNIMENTO: un minore può capire e comprendere il senso
della realtà che lo circonda, anche della realtà giuridica.

Il minorenne deve possedere consapevolezza e criteri-guida relativamente alle materie in cui


può operare

- È una maturità tale che permette ai minori di effettuare atti della vita quotidiana ( comprare quaderni ecc..)
“atti minuti”. Altrimenti il figlio, secondo una finzione, diventa il rappresentante dei genitori —> basta che il
figlio, che rappresenta il genitore incapacitato di compiere azioni, abbia la capacità di discernimento

- Il minorenne, con la capacità di discernimento, afferma le proprie esigenze e sviluppa la propria personalità

—>Il genitore deve compiere atti, che riguardano il minorenne, deve avere l’autorizzazione del giudice-> se
ciò non avviene l’atto è ANNULLATO-> dichiarato inefficace nei confronti del minore

B. INTERDIZIONE: riguarda i maggiorenni ed è una limitazione assoluta. Deve essere tutelato l’infermo di mente

1. INTERDIZIONE GIUDIZIALE—> per maggiorenne in abituale stato di infermità mentale (= alterazione


delle facoltà mentali). L’infermità deve essere commisurata in base al soggetto, sua condizione sociale,
interessi patrimoniali che possiede

L’infermità deve essere abituale e durevole. Deve riguardare sia le facoltà intellettive che volitive

Ha il fine di:

- tutelare il soggetto che non provvede ai suoi interessi

- Evitare inconvenienti creati dall’individuo infermo

Coincide con la incapacità totale di agire—> Il soggetto non può compiere né atti di ordinaria
amministrazione (conservano il patrimonio del soggetto) né atti di straordinaria amministrazione (che
comportano diminuzione del patrimonio, ex una vendita o acquisto)

- l’interdizione deve essere dichiarata dal giudice con una sentenza e si compie quando il soggetto
non è idoneo a compiere atti poiché non è consapevole.

Sentenza = tutela del soggetto incapace con la quale viene indicato il tutore—> è un
maggiorenne che deve accompagnare il soggetto inabilitato

- la sentenza è costitutiva—> un soggetto che prima era capace di agire, dopo la sentenza,
diventa incapace

Il TUTORE stipula gli atti propri del soggetto—> tutore è il rappresentante dell’incapace

- gli atti possono essere annullati

—> il soggetto inabilitato può compiere determinati atti di ordinaria amministrazione, solo se voluti dal
giudice

2. INTERDIZIONE LEGALE —> il soggetto viene privato della capacità di agire.

È una pena accessoria che consegue ad una pena detentiva per più di 5 anni per reato doloso (se
commesso per coscienza e volontà), se condannato all’ergastolo-> la capacità è persa per sempre

C. INABILITAZIONE-> limitazione relativa o parziale della capacità di agire.

L’incapace è limitatamente capace di agire, solo per gli atti di ordinaria amministrazione. È incapace per gli
atti di straordinaria amministrazione

Bisogna tutelare il patrimonio del soggetto incapace + evitare effetti pregiudizievoli dell’attività
negoziale

- viene giudicato con sentenza costitutiva per:

• Infermità mentale non grave

• Attualità del pericolo di pregiudizio economico

• Prodigalità-> concedere beni al altri soggetti senza motivazioni. Eccessiva larghezza nello spendere

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• Abuso di sostanze stupefacenti

• Menomazioni psicofisiche

- Gli viene assegnato un CURATORE—> non si sostituisce all’incapace nel compimento di atti giuridici, ma è
un assistente. Il curatore si affianca all’inabilitato e lo coadiuva nell’atto emesso dal soggetto inabile. È più
forte la volontà del curatore perché è lui che chiede l’autorizzazione al giudice di compiere atti

- Difronte al giudice va sia il curatore che il soggetto inabile

- Il soggetto inabile può compiere atti di ordinaria amministrazione e per quelli di straordinaria amministrazione
deve essere aiutato dal curatore

D. INCAPACITA’ NATURALE (art 428)—> capacità di intendere e di volere, anche se transitoria, dovuta da
qualsiasi causa. Alterazione momentanea della psiche e della sfera emozionale che ha determinato l’incapacità nella
valutazione dell’atto compiuto (incoscienza e inconsapevolezza)

- Non è stata accertata legalmente, quindi legalmente sarebbe ancora capace di agire anche se non pienamente
consapevole

- —> Extrema ratio per tutelare chi, incapace di intendere e di volere, non è legalmente capace di agire (che viene
invece dichiarata dalla incapacità giuridica)

- È un presupposto della incapacità giuridica

- Vale per tutti i casi diversi dalla incapacità di agire

Il soggetto, quando compie un preciso atto e non è capace di intendere e di volere, si dice incapace naturale —> gli
atti che sono stati compiuti in queste circostanze sono ANNULLATI a patto che il soggetto dimostri che:

1. L’atto ha recato pregiudizio al patrimonio

2. Che l’altro soggetto con cui si è stipulato l’atto sappia il fatto che il soggetto era incapace di intendere e di
volere—> dimostrazione della MALAFEDE dell’altro contraente: conoscenza della incapacità del soggetto
per tutelare l’affidamento della controparte (fiducia nella realizzazione di un contratto)

—> La malafede vale per i CONTRATTI ma non vale per gli ATTI UNILATERALI-> dichiarazione di volontà che
proviene de una sola parte o da un solo soggetto (dichiarante).

- Si deve dimostrare solo il grave pregiudizio del soggetto interessato

Esempio:

- remissione del debito = negozio unilaterale a vantaggio patrimoniale ( = arricchimento indiretto per chi non deve
pagare il debito)

—> Solo entro 5 anni si può effettuare l’azione giudiziaria per l’annullamento del contratto

ISTITUITI A PROTEZIONE DEGLI INCAPACI


1. Responsabilità genitoriale —> riguarda la minore età. I genitori hanno la responsabilità

2. Tutela—> per interdetti e minori di età se non esistono genitori

3. Curatela—> per istituzione del curatore

4. Amministrazione di sostegno

RESPONSABILITA’ GENITORIALE (art 315, 316) o “ufficio di diritto privato”

“È il potere-dovere dei genitori di proteggere, educare, istruire i figli e di curarne gli interessi patrimoniale. Le azioni
devo essere effettuate a vantaggio del figlio.”

Compete ad entrambi i genitori che la devono svolgere nei confronti degli interessi dei figli minori.

Deve essere esercitata in comune accordo dei due genitori, tendendo conto delle inclinazioni del figlio, delle
capacità, aspirazioni -> i genitori devono curare il minore attraverso l’ascolto delle esigenze del figlio, una volta
computi i 12 anni (età minima per capacità di discernimento)

Le azioni del genitore devono essere indirizzate e guidate dal figlio stesso

—> È una potestà esercitata dai due genitori—> BIGENITORALIETA’ e diritto del figlio alla bigenitoralietà: la cura del
figlio deve essere rivolta sia agli aspetti patrimoniale che personale (assistenza morale = diritto di essere amato dai
genitori)

Se un genitore non tiene conto di queste condizioni, viene violato l’articolo del codice civile

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1. Cura dei beni:
• Atti di ordinaria amministrazione-> disgiuntamente dai coniugi (art 320)

• Atti di straordinaria amministrazione-> congiuntamente dai coniugi e con autorizzazione giudice tutelare

• Usufrutto legale (art 324)

2. Cura della persona:


• Sicurezza

• Salute

• Moralità

- Per alcuni atti è necessario l’intervento del giudice

- È un istituto di diritto civile-> ma viene repressa a causa di qualsiasi abuso o condotta dolosa che compromette un
pregiudizio per il figlio

AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO

Istituto introdotto nel 2004. È un istituto meno invasivo e flessibile: rispetta le condizioni di vita, l’autonomia e le
esigenze del beneficiario

Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno è capace di agire, salvo che per quegli atti, presenti nel decreto del
giudice, in cui sia necessaria la presenza dell’amministrazione

Il soggetto infermo, mentalmente o fisicamente, viene accompagnato dall’amministrazione di sostegno se


impossibilitato di provvedere ai suoi interessi parzialmente o temporaneamente,

Il beneficiario dell’amministrazione chiede al giudice di attribuirgli una persona che lo affianchi che viene indicata dal
soggetto beneficiario (può essere parente, amico e può essere anche retribuito)

Impersona prerogative sia del tutore (= rappresentante.) e del curatore (assiste e non sostituisce il
beneficiario in atti indicati dal giudice)—> il giudice stesso che decide quale persona deve sostenere il
beneficiario.

Serve o la singola firma o la doppia firma

Il soggetto che subisce l’amministrazione non è incapace ma ha impedimenti che non gli consentono di effettuare
atti di sua competenza —> serve la DELEGA (intervento del giudice)

—>Opposto dell’interdizione (incapacità di agire assoluta. Sono presenti eccezioni in cui il soggetto PUO’
agire autonomamente): chi gode dell’amministrazione di sostegno è capace di agire tranne per alcuni atti
indicati dal decreto del giudice in cui interviene l’amministratore. Sono indicati solo gli atti in cui il soggetto
NON può agire

- l’amministratore ha l’obbligo di informare tempestivamente il beneficiario prima del compimento degli


atti. In caso di dissenso, interviene il giudice tutelare

- Se gli atti compiuti eccedono i poteri conferitegli o violano la legge-> l’atto è annullabile

TUTELA dei MINORI

Viene concessa solo quando manca la tutela dei genitori perché è assente oppure è limitata (morte sospensione,
scomparsa).

Il tutore ha compiti di cura e di sostentamento del soggetto.

- deve svolgere il compito con fedeltà, gratuità, doverosità

- Ha la gestione degli interessi del soggetto + autonomia decisionale

- Deve rappresentarlo negli atti civili e amministrativi

- Deve provare all’istruzione, educazione ma non al suo mantenimento

Il tutore viene convocato per nomina dal Tribunale. Il giudice prima deve ascoltare le richieste del minore

Viene sottoposto al controllo da parte dell’autorità giudiziaria e non può compiere atti se non ne fa richiesta al giudice
—> è necessaria l’elenco degli atti in cui non è necessaria la richiesta del giudice tutelare

- viene sostenuto anche dal Protutore

- Tutore e protutore non possono acquistare beni

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CURATELA

Gli organi dell’istituto della curatela sono: giudice tutelare, Tribunale, curatore

—> il curatore protegge gli interessi patrimoniali degli emancipati

- non ha poteri di amministrazione, di rappresentanza e di cura del minore

- Il suo dovere è quello di dare il suo consenso per lo svolgimento degli atti di straordinaria amministrazione da
parte del minore emancipato legalmente (Senza l’autorizziate del giudice)

Il minore agisce secondo la sua volontà. Il curatore deve stabilire se le azioni, proposte dal soggetto, siano conformi
agli interessi dei minori

- il curatore non le può negare. Può esprimere il suo consenso e permettere la modificazione dell’atto

- Se manca la volontà del minore = atto nullo

- Se manca l’assenso del curatore = atto annullabile

PERSONA GIURIDICA
Persona o ente di diritto privato: centro di imputazione di diritti e di doveri.

1. Enti amministrativi: es. la fondazione

- insieme di persone ma che hanno FUNZIONE SERVENTE

- Il patrimonio che viene versato dai soggetti è finalizzato ad uno scopo. Dopo ciò i soggetti partecipanti non
hanno rilievo

Lo scopo da perseguire viene indicato a priori, l’elemento personale non può incidere nella volontà
dell’ente amministrativo. I partecipanti non possono intervenire nelle decisioni

La creazione della fondazione necessita dell’atto costitutivo e dello statuto

Se la fondazione si registra-> acquista la personalità giuridica + funzione costituiva

- si compone solo degli amministratori: devono gestire il patrimonio in visa dello scopo

- Le fondazioni sono controllare e vigilate dalle autorità amministrative

2. Enti associativi: è fondamentale la presenza di un gruppo di soggetti organizzati che mettono in comune dei
fondi e beni economici (=FONDO COMUNE o PATRIMONIO ) che viene destinato al compimento di scopi precisi

- l’Ente rappresenta tutti i soggetti che si sono accordati assieme

- Il patrimonio, una volta formato, non fa capo ai singoli soggetti che lo hanno versato ma esclusivamente
all’ente stesso

- I soggetti partecipanti continuano ad operare attivamente nella società-> gli associati si riuniscono assieme
per prendere decisioni che seguano l’indirizzo dello scopo indicato

L’organo assembleare è sovrano e predominante. La volontà dei partecipanti è fondamentale

- Lo scopo è ALTRUISTICO o ideale—> scopo non lucrativo: non arricchisce gli associati

È possibile che la società persegua attività economiche ma gli utili guadagnati devono essere
reinvestiti e messi a servizio dell’associazione

Associazione-> scopo ideale. Attività economica è facoltativa ed eventuale: è considerata strumentale per la
ritenzione dei guadagni

Società-> scopo egoistico: svolgere attività economica (è essenziale) organizzata e in via professionale, basata sullo
scambio e sul mercato, al fine di distribuire gli utili che provengono dall’attività effettuata

Si parla di PATRIMONIO e di CAPITALE

Patrimonio: entità oggettiva e reale, si basa sui conferimenti dei soci. Conferimento in denaro o in natura

Capitale: entità numerica. Cifra e valore contabile. Si stimano i conferimenti iniziale dei conferimenti (quelli in
natura devono essere convertiti in valore numerico)

Il capitale ha funzioni importanti:

1. funzione organizzativa-> CAPITALE NOMINALE

gli utili vengono destinati ai soci, in base alla loro partecipazione alla società e al capitale sociale, con
le quote

In Assemblea i voti dei soci dipende dalla loro percentuale di partecipazione

Il capitale rappresenta un’entità rigida-> non può essere modificata, eccetto casi particolari (con
maggioranze assembleari previsti dalla legge)

2 . CAPITALE SOCIALE: dice ai creditori della società su quanto denaro si fa affidamento per la restituzione
dei debiti.

- La cifra non deve essere falsificata ma deve essere realistica

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- Deve essere ridotta la cifra del capitale quando le perdite sono 1/3 del capitale.

- I creditori devono fare affidamento ai 2/3 del valore del capitale

- Nasce per la distribuzione dei guadagni—> LUCRO SOGGETTIVO e AUTODESTINAZIONE dei risultati

1. Società lucrativo

2. Società mutualistiche: vantaggio economico per gli associati—> scopo mutualistico

3. Società consortili: nascono tra i soci per gestire al meglio le fasi di più imprese. Le imprese pongono un
patrimonio comune

ASSOCIAZIONI
Associazione = organizzazione stabile costituita da una pluralità di persone

Elemento materiale = organizzazione dell’ente, uomini e mezzi, in funzione del fine e dello scopo (fondamentale)

Attività economica: attività produttiva o di erogazione, svolta con metodo economico-> avviene coprendo i costi
sostenuti con i ricavi ricevuti

L’attività economica non è incompatibile con lo scopo dell’associazione ma è strumento rispetto allo scopo
ideale

Il lucro permane all’interno dell’associazione in varie maniere, permane nel FONDO COMUNE (non si
parla di patrimonio —> LUCRO OGGETTIVO

—> finché dura l’associazione non sono ammesse la divisione del fondo comune e dei contributi.

Con lo scioglimento dell’ente è permesso 



Il fondo comune è costituito da:

- contributi degli associati

- Beni acquistati con i contributi

- Diritti a carattere patrimoniale (dei quali l’ente è titolare

- Titoli azionari intestati all’associazione

Organi:

- assemblea: organo sovrano a cui spettano le decisioni importanti + determinazione dell’indirizzo politico-
programmatico + individuazione degli amministratori

- Amministratori: a loro spetta la gestione dell’associazione + agiscono e rappresentano all’esterno in nome


dell’ente stesso. Sono responsabili nei confronti dell’ente

1. ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE—> hanno ottenuto il riconoscimento con un atto amministrativo = iscrizione


nel registro delle persone giuridiche o presso la Prefettura (svolge attività a livello nazionale) o presso la Regione
(preordinate a svolgere attività a livello regionale)

-> il riconoscimento determina l’ autonomia patrimoniale perfetta: limitazione della responsabilità per i
debiti contratti dall’associazione, solo con il patrimonio in comune. I singoli associati non ne rispondono

I soci sono responsabili sono delle azioni svolte e delle violazioni degli obblighi inerenti alle loro
funzioni (mala gestio)

Il riconoscimento deve essere richiesto:

- domandato alla Prefettura

- aprire un conto bancario dell’associazione in cui versare soldi = solidità dell’associazione

- Atto costituivo: presa delle decisioni iniziali della associazioni + dichiarata la volontà dei partecipanti di
creare un ente —> determina la nascita dell’ente

- Statuto: è il documento in cui sono presenti le norme che governano l’associazione + scopo + ordinamento
interno ed amministrativo —> regola il funzionamento

Sono presenti i nomi degli amministratori, quali hanno il potere di rappresentanza, casi di nomina e
revoca degli amministratori

L’amministrazione richiede sia lo Statuto che l’Atto costituto (possono essere o lo stesso documento o due separati),

Ogni modificazione, dello statuto e dell’atto costituivo, deve essere approvata nelle medesime modalità per il
riconoscimento

—> Democraticità o principio maggioritario:

1. Profilo interno—> l’Assemblea prende le decisioni in base alla maggioranza. Permette la partecipazione a
tutti i componenti, con pari dignità

- Quorum costitutivo: maggioranza per la creazione dell’associazione

- Quorum deliberativo: maggioranza per prendere decisioni

2. Profilo esterno—> l’associazione è una struttura aperta: permette l’accesso a tutti, compatibilmente con
l0interesse perseguito

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La libertà di associazione è tutelata dalla costituzione (art 19), basta che si basi sulla democraticità e sulla
pacificazione + art 18 Cost.

2. ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE—> ai debiti che fanno capo all’associazione possono rispondere
soltanto coloro che, come associati, hanno agito in nome e per conto dell’ente—> coloro che possono
sottoscrivere atti che impegnano l’ente (amministratori dell’associazione) e NON tutti i soci

Gli amministratori rispondono alle obbligazioni assunte

—> Associazione prive di personalità giuridica + Autonomia patrimoniale imperfetta

Pubblicità dichiarativa-> gli amministratori devono

Gli organi sono: l’Assemblea e gli amministratori

FATTI, ATTI, NEGOZI


1. Fatti naturali: accadimenti in rerum natura: il sole sorge

2. Fatti giuridici: avvenimenti naturali che hanno effetti giuridici (= conseguenze rilevanti per il diritto, modificazioni
del diritto): un bambino che nasce acquista la capacità giuridica)

- Fatti in senso stretto—> la coscienza e volontà dell’uomo non hanno rilevanza: nascita del bambino (non
serve che la gravidanza sia stata voluta.

C’è il diritto della madre all’anonimato-> pur di far nascere il figlio, ella può partorire
autonomamente. Il bambino viene assegnato ad una struttura)

- Atti giuridici—> azioni umane in cui rileva la coscienza e volontà dell’uomo che lo ha posto in essere :
riconoscimento del figlio non matrimoniale

L’uomo deve volere l’atto, anche l’ottenimento degli effetti giuridici non è di sua volontà

- Negozio giuridico—> atti giudici in cui è necessaria la consapevolezza e la volontarietà, umana, degli effetti:

• contratto (accordo di due o più parti per creare o estinguere un diritto?)

—> stipulazione del contratto o unilaterale e bilaterale o plurilaterale (a seconda se sia necessaria la
volontà di uno o di due soggetti interessati-> “comunione di scopo”)

Il vizio di volontà ?

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Diritti assoluti e relativi
DIRITTI ASSOLUTI
conferiscono al titolare il potere di esercitare il diritto nei confronti di tutti gli altri soggetti dell’ordinamento, i quali non
possono astenersi e nemmeno rivendicarsi. Interesse a conseguire

Sono: diritti alla personalità, diritti reali, diritti su beni immateriali

1. DIRITTI DELLA PERSONALITA’:

Sono assoluti. Ineriscono alla persona umana e sono strettamente legati alla persona stessa. Sono attributi
essenziali, immancabili. Essere persona fisica = possedere diritti personali

La persona = soggetto titolare della situazione + punto di riferimento oggettivo della tutela

Sono volti a tutelare e a realizzare le esigenze di carattere esistenziale e anche materiale.

- Non sono patrimoniali—> non sono inalienabili (non si possono trasmettere ad altri soggetti né a titolo
oneroso né a titolo gratuito)

- Sono imprescrittibili (Non si perdono mai) e inalienabili

La tutela della persona umana segna il grado di civiltà di un ordinamento

- Livello internazionale ed europeo—> Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, Patti dell’Onu..

- Livello nazionale—> le norme sono contenute nella costituzione, codice civile (5-10, 2043) , codice penale (si
vietano atti lesivi della vita. Integrità fisica e psichica) e in leggi complementari

TEORIA ATOMISTICA (insieme dei diritti della personalità espressamente disciplinati) oppure TEORIA MONISTA
(esistenza di un unico diritto della personalità che riassume tutti gli altri)

Persona = valore prioritario. Il problema della tutela della persona è un problema unitario = bene protetto

La persona è talmente importante che a lei viene attribuita sia la capacità di agire che giuridica

Classificazione dei diritti alla personalità:


Se si ledono questi diritti, vengono risarciti, seppur sia difficile quantificarli-> in via equitativa il risarcimento viene
stabilito dal giudice

1. Danno morale o biologico: sofferenza psichica dovuta alla sofferenza fisica

2. Danno esistenziale: sofferenza indotta dal pregiudizio della società

3. Danno soggettivo

Questi diritti sono fisici ma in ogni caso interessano anche la psiche —> sono diritti psico-fisici

1. Diritto alla vita e all’integrità fisica (art 32 cost. e 5 codice c.)-> ha rilevanza costituzionale: è un diritto
fondamentale—> Diritto a nascere e diritto a nascere vivo.

- Diritto alla salute: è un interesse pubblico. Tutelare anche l’integrità della stirpe

Viene contestato il principio dell’assoluta disponibilità del corpo-> non si deve verificare una diminuzione
permanente dell’integrità fisica

• Negata la laicità di un libero e arbitrario potere di autodeterminazione del singolo

• La lesione a fini terapeutici ha fondamento nel principio della solidarietà costituzionale

• Paziente ha diritto del trattamento sanitario mediante il consenso informativo; ha diritto di rifiutare
trattamenti sanitari necessari alla sua sopravvivenza; diritto alle disposizioni anticipate del trattamento (se
si capisce un’eventuale incapacità futura di autodeterminazione)

Salute = fenomeno valutabile in termini statici, individuali, ma anche in relazione al sano e libero sviluppo della
persona—> è una UNITA’ PSICOFISICA DELLA PERSONA. La tutela della salute = realizzazione della dignità e della
libertà della persona

Salute come stato di benessere—> (nozione positiva) è una condizione di equilibrio psichico e fisico
esprimibile dal punto di vista, oltre che sanitario, anche sociale ed ambientale -> la persona si integra nel suo
ambiente naturale e sociale

Salute connessa anche alle funzioni affettive e relazionali

—> il diritto alla salute è una situazione soggettiva complessa e azionabile difronte al giudice

- Diritto alla vita:

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Vita = è un bene inteso non in senso naturalistico e biologico ma in senso normativo-> pretesa ad avere una
vita libera e dignitosa.

Non solo obbligo di non attentare alla vita o all’integrità fisica ma anche di portare soccorso fisico,
penale e civile

1. art 555 codice penale: nega il diritto all’omicidio colposo e doloso e lesioni fisiche (che non
comportano direttamente la morte) o omicidio oltre l’intenzione del soggetto

2. legge 194-> “la legge tutela la vita umana dal suo inizio”.

La vita inizia con la creazione dell’embrione materno; oppure dopo il terzo mese; solo dopo il
concepimento o con il fecondamento

La legge permette l’interruzione della gravidanza (art 4 della legge 194)-> per esempio la vita può
essere interrotta se comporta la perdita della vita della madre: diritto vita concepito vs vita madre-> si
preferisce la vita della madre per maggiori interessi rispetto a quella di un futuro nascituro

Se il marito è contrario all’aborto ma la moglie è concorde-> prevale volontà della donna

Aborto permesso, con la volontà della donna, se crea problemi seri di natura psichica della madre
(entro i primi 90 gg)-> si cerca di effettuare una cura psichica prima della scelta dell’aborto

3. Art 6—> dopo i primi 90 gg può essere praticato quando :

- Ci sono problemi di malformazioni fisiche del bambino e ciò comporterebbe gravi cause e
ripercussioni fisiche, mentali della donna e comprometterebbe anche la sua vita

- problemi fisici del bambino che nasce

4. Legge 40 del 2004—> ricorso alla procreazione assistita per permettere la nascita (INSEMINAZIONE
ARTIFICIALE in vitro o provetta) quando:

- Art 4: casi di sterilità o infermità inspiegate da atto medico

- Fecondazione eterologa e omologa

- Comma 3 dell’articolo 4: è stato abrogato dalla Corte Costituzionale-> si vietava la fecondazione

- Utero in affitto: sarebbe vietato dalla Corte Costituzionale ma viene effettuato ugualmente, in altri
paesi che lo permettono

(Genitore biologico: colui che ha il DNA del figlio-> è il genitore che ha partorito)

- Gli embrioni che non vengono utilizzati vanno conservati e non possono essere trattati come oggetti (es
per fare sperimenti Scientifici)—> art 13: è vietata la sperimentazione su qualsiasi embrione umano,
selezioni a scop eugenetico (tecniche di manipolazione e selezioni per alterare il patrimonio genetico
dell’embrione), interventi di clonazione, interventi di ibridi (fecondazione di embrioni umani con altri non
umani). Vietata la soppressione di embrioni (poi rinvia all’articolo sull’aborto)

Già dalla fecondazione la vita nasce-> ecco perché vengono inserite questi articoli

5. Art 5 del c.c.—> vietati gli atti di disposizione del proprio corpo che cagionano una diminuzione
permanente della integrità fisica o se contrari ad una apposita legge o al buon costume o all’ordine pubblico

Es. donazione del cuore mentre l’uomo è in vita; la prostituzione

Non si possono fare donazioni in cambio di denaro

6. Diritto di morire

2. Diritto al nome: nome= elemento essenziale dell’uomo di cui non se ne può privare. Valore emblematico nel
riconoscimento della persona

Funzione innegabile di identificazione sociale della persona. La tutela del nome ha importanza privata e
pubblica

Nome = prenome (concordato da entrambi i genitori e dichiarato dall’ufficiale di stato civile) +


cognome

- art 7 c.c.—> se venisse violato il diritto al Nome-> ABUSO del nome: interviene l’autorità giudiziaria (azione
inibitoria) e in determinati casi è previsto il risarcimento

Vietata azione di reclamo e di usurpazione

- Art 22: vietato il nome per motivi politici

2. Diritto all’onore e reputazione: non è tutelato dal codice civile ma Codice penale.

Onore = stima di me stesso e coraggio delle proprie azioni

deriva dalle caratteristiche della persona

Le violazioni del diritto all’onore posso essere querelate se fuori dal contesto amicale -> INGIURIE

Reputazione = stima di me che hanno altri soggetti della cerchia civile. È sempre tutela dal codice penale che
punisce il reato di DIFFAMAZIONE (parlar male o attribuire cose disdicevoli in modo indiretto)

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Forme di tutela: risarcimento del danno subito + azione inibitoria

3. Diritto alla riservatezza e protezione dei dati


Decreto legislativo del 2013 + GDPR —> tutti i dati sensibili, che attendono al rivelare attributi della persona umana,
devono essere trattati con accorgimenti per tutelare la riservatezza della persona umana

Trattamento dei dati per evitare che siano venduti-> a meno che il soggetto, che cede i propri dati, non ne
stabilisca l’uso + immagazzinamento nelle banche-dati dove sono conservate con cautela

- diritto all’oblio: diritto di non diffondere pubblicamente informazioni personali (es riferimenti alla vita privata)

4. Diritto all’immagine: altro segno distintivo dell’uomo (assieme al nome)


- Art 10: autorità giudiziaria interviene per far cessare l’abuso del diritto dell’immagine

Le immagini altrui possono essere utilizzate solo se dietro consenso della persona e se non rechino pregiudizi alla
reputazione e al decoro dei soggetti interessati.

- Ci sono dei casi in cui la legge prevede la pubblicizzazione dell’immagini—> la legge esonera dal consenso:
vale per le persone famose + personaggi pubblici o che svolgono importanti cariche: DIRITTO DI CRONACA
+ se la finalità è di giustizia o di polizia

5. Diritto all’identità personale


Deriva dall’insieme dei diritti precedenti

Lesioni alla personalità e strumenti di tutela —> si deve considerare se esistono 3 condizioni:

- rilevanza costituzionale dell’interesse leso

- Gravità dell’offesa: deve superare la soglia della minima tollerabilità

- Serietà del pregiudizio

2. DIRITTI REALI

Sono tipi di diritti assoluti. Hanno come oggetto una res (una cosa)—> consentono al loro titolare l’utilizzo di un bene
(= cosa in senso giuridico)

Caratteristiche:

1. Immediatezza: il titolare può esercitare il diritto senza cooperazione altrui

2. Assolutezza: sono solo quelli stabiliti dalla legge (sono a numero chiuso), i cittadini non ne possono creare altri.
Valgono nei confronti di tutti (erga omnes)

3. Diritto di seguito: possibilità di esperire le azioni a tutela di questi diritti, da parte di chi si trova ad essere titolare e
contro chi se ne appropria successivamente

Il diritto di seguito non è un diritto personale, è indipendente dal soggetto che lo ha costruito perché insiste e
segue solamente la res, la cosa.

- es diritto di usufrutto

BENE
- art 810: sono cose che possono formare oggetto di diritto

- Sono cose che hanno un’attitudine a soddisfare i bisogni umani (ex risorse della natura)

- possono essere materiali, immateriali

- Art 812 del c.c: distinzione dei beni-> causa una differenziazione riguardo la circolazione dei beni = per trasferire
un diritto che ha per oggetto questi beni, si deve adoperare delle forme particolari a seconda che sia il bene
registrato o meno

1. BENI MOBILI: categoria residuale dei beni immobili (sono definiti per esclusione) + le energie naturali con
valore economico

• Registrati—> iscritti in pubblici registri (automobili, aereomobili, navi). Il regime di circolazione


prevede l’atto scritto (come per i beni immobili)

• Non registrati—> (biciclette) hanno una diversa legge di circolazione che prevede l’atto scritto e la
prescrizione

2. BENI IMMOBILI: tutto ciò che è incorporato, artificialmente (edificio) e naturalmente (piantagione), al
suolo (corsi d’acqua). tutto ciò che non può essere trasportato da un luogo ad un altro senza alterarne la
forma o la sostanza. Sono anche compresi i bagni, i mulini e gli edifici galleggianti

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L’acquisto e la trasmissione dei beni immobili—> per atto scritto e per trascrizione (necessario per rendere
l’atto efficace nei confronti dei terzi)

- Art 816 c. c—>

• “universalità di fatto” dei beni mobili (pinacoteca, enoteca, biblioteca)—> relazioni fra più cose appartenenti allo
steso proprietario e destinate ad una stessa funzione

• “universalità dei diritti”: vale per i beni immobili.

• Combinazione di cose: è la connessione di diversi oggetti tra di loro che, prendendo la loro funzione iniziale,
adempiono a scopi differenti. Non c’è coesione fisica tra gli oggetti. Una cosa composta non può esistere con
la mancanza di un elemento (automobile)

Altre classificazioni dei beni:

- beni pubblici (necessariamente o accidentalmente demaniali) e privati

- Beni divisibili e indivisibili

- Beni fungibili e infungibili

- Beni generici e specifici

- Beni fruttiferi e infruttiferi

- Beni produttivi e improduttivi

- Beni consumabili e inconsumabili

PERTINENZE: art 817 c.c


—> La pertinenza è caratterizzata dall'oggettiva destinazione, durevole, di una cosa a servizio od ornamento di
un'altra La destinazione è stabilita o dal proprietario della cosa principale oppure da chi è legittimato.

La destinazione non è né occasionale né temporanea ma durevole.

Il rapporto pertinenziale si instaura tra: beni materiali e immateriali; beni immateriali e materiali; beni materiali e
materiali.

Classificazione dei diritti reali:

1. Su COSA PROPRIA: la proprietà


2. Su COSA ALTRUI o diritti reali minori—> Insistono su cose di proprietà di altri.

attribuiscono al titolare poteri di utilizzazione economica del bene, inferiori a quelli che spettano al
proprietario, in quanto hanno come oggetto cose che appartengono, in proprietà, a un soggetto diverso dal
titolare del diritto reale minore.

Sono presenti due soggetti diversi: titolare del diritto e proprietario della cosa)

- Di godimento: permettono l’utilizzazione diretta della cosa e ricavarne direttamente i vantaggi economici

ex usufrutto

- Di garanzia: attribuiscono al titolare la possibilità di fare espropriare il bene, in caso di mancato esercizio del
diritto. Sono pegno e ipoteca.

PROPRIETA’ PRIVATA (art 832 c.c)


È il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi
stabiliti dall’ordinamento

- diritto di godere: Il proprietario gode i frutti del diritto. Decide come, se e quando utilizzare la propria cosa

- Diritto di disporre: lo può alienare ad altri soggetti (trasferimento proprietà e vendita). Porre in essere atti
traslativi.

Questo diritto permette la decisione della destinazione economica del bene e anche della scelta del tempo di
utilizzazione.

Godimento e disposizione sono strettamente collegati alla funzione che la proprietà deve svolgere in concreto. In
base a questa, entrambi vengono riempiti di contenuto.

• LIMITI NEGATIVI: Alla pienezza e all’esclusività del diritto della proprietà privata si affiancano i limiti ed obblighi che
individuano la situazione soggettiva della proprietà

Limiti ed obblighi fanno parte del contenuto del diritto

• LIMITI POSITIVI: con l’espressione “osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento” -> la funzione deve essere
solidare e sociale

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Caratteri del diritto di proprietà:

1. Pienezza: al proprietario del diritto è permessa ogni lecita utilizzazione del diritto, salvo atti di emulazione (se
arrecano danni ad altri. Fatti con animo nocente)

2. Imprescrittibilità: è l’unico diritto patrimoniale che non è sottoposto alla prescrizione-> è un diritto che non si
può perdere

3. Elasticità: il diritto di proprietà (NUDA PROPRIETA’) può essere limitato dalla coesistenza sullo stesso bene di un
altro diritto reale—> Il diritto di proprietà è limitato da un altro peso, indicato da un altro diritto reale (DIRITTO
MINORE)

Elasticità del diritto di godere e di disporre-> poi aggiunta di un altro diritto che ne limita il potere del primo
diritto, al quale vengono compresse le facoltà

Quando il diritto minore viene meno, il diritto di nuda proprietà riacquista i massimi poteri

Es il diritto di proprietà di un appartamento viene limitato dal diritto di comproprietà con un altro
soggetto-> quando la comproprietà termina, il diritto di proprietà si riespande

4. Perpetuità: la durata del diritto di proprietà. Il diritto non ha un tempo massimo stabilito, entro il quale può essere
fatto valere.

ARTICOLO 42 COST.
“La proprietà è pubblica o privata, i beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. (1° comma)
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti
allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. (2° comma)
La proprietà privata può essere, nei casi previsti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi di interesse
generale. (3° comma)
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima, testamentaria e i diritti dello stato sulle eredità. (4°
comma)

—> nel codice civile del 1942, l'Articolo era stato pensato per la proprietà terriera—> le terre furono rese produttive.

Ci si allontana dal dogma volontaristico ed individualistico e si procede verso il sistema produttivo


(SOLIDARIETA’ PRODUTTIVISTICA)

La proprietà, se prima veniva intesa solo come fonte di godimento economico, ora si inserisce in una
complessità di rapporti economici—> Ora vale anche per le aziende ecc..

Il 2° comma fu frutto di lotta, per essere inserito all’interno dell’articolo-> con l’espressione “osservanza degli
obblighi stabiliti dall’ordinamento” = la proprietà privata deve assolvere la sua funzione sociale: deve essere utile alla
società e il soggetto che ne possiede non ne può decidere l’utilizzo (LIMITI POSITIVI)

Se non viene rispettata la funzione sociale della proprietà terriera-> Lo stato poteva espropriare la terra
posseduta e cederla ad altri soggetti interessati

I beni comuni appartengono a tutti e non solamente ai privati (es acqua, autostrade)

—> la proprietà privata non è estrattiva (il bene viene utilizzato fino a quando non si consuma completamente solo
per produrre vantaggi personali)-> l’utilizzo dei beni deve essere fatto in modo che la natura sia rispettata

Comma 3-> parla dell’espropriazione

ESTENSIONE DEL DIRITTO


- in senso orizzontale—> la proprietà si estende al suolo ed al sottosuolo, con tutto ciò che vi si trova, fino
all’infinito. Non ci si può opporre all’attività di terzi in tale spazio se non si abbia interesse ad escluderla.

- In senso verticale—> La proprietà si estende nell’ambito dei propri confini.

LIMITI E LIMITAZIONI
L’estensione del diritto di proprietà può restringersi in forza di limiti o limitazioni.

1. Limiti: sono imposti dalla legge e sono diretti all’assicurazione della funzione sociale. In più regolano i rapporti
con il vicinato

2. Limitazioni: fattispecie che limitano convenzionalmente il diritto

Il diritto assoluto stabilisce dei limiti sia nell’interesse pubblico che privato:

1. Limiti o vincoli dell’interesse pubblico—> danno diritto all’indennità

• Espropriazione

• Occupazione di urgenza

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• Requisizione

2. Limiti dell’interesse privato—> riguardano la proprietà immobiliare e sono volti a disciplinare i rapporti con i
proprietari confinanti + assicurano la funzione sociale della proprietà (art 42)

Alcuni limiti ed obblighi sono:

• Legislazioni speciali in materia edilizia, urbanistica, locazione

• Tutela dell’ambiente e valutazione dell’impatto ambientale

• Limitazioni assolute, parziali (espropriazione)

ESPROPRIAZIONE (Art 834 c.c)

È la sottrazione o il condizionamento coattivo della proprietà con lo scopo di destinarla ad una finalità diversa di
interesse generale e che risponda ad una funzione socialmente utile

La proprietà passa dal soggetto privato all’ente pubblico.

Il potere di espropriare è riconosciuto alla pubblica amministrazione

- Al proprietario, che viene sottratto il diritto, viene corrisposto un INDENNIZZO (secondo criteri indicati dalla legge)
in denaro o in lotti edificabili

- Interviene l’autorità giudiziaria—> Il principio è che prevale l’interesse pubblico rispetto a quello privato

- Occupazione inappropriata: se la P.A. procede illegalmente-> oltre all’indennizzo deve corrispondere il risarcimento
del danno aggravato da un valore aggiuntivo, la restituzione dell’immobile e anche l’eventuale struttura che è stata
costruita

ATTI EMULATIVI E RAPPORTI CON IL VICINATO (ART 833)

Sono finalizzati al temperamento fra il diritto al libero esercizio della proprietà privata e il diritto di altri di non vedersi
leso nella propria situazione di godimento

“il proprietario non può compiere atti che abbiano il solo scopo di danneggiare il vicino”
Sono tutti gli atti con cui il proprietario reca fastidio agli altri-> si dicono emulativi quando:

1. Manca l’utilità

2. Vi è intenzione di nuocere

Es.: piantare alberi per oscurare il panorama al vicino

Il titolare della situazione giuridica soggettiva può compiere un atto di facere (costruire muro che copre la visuale)
oppure omissivo (non demolire il muro che copre la visuale)

Ci si chiede se sia importante la consapevolezza del soggette agente di nuocere altre situazioni giuridiche

—> l’ordinamento stabilisce che è emulativo qualsiasi atto che rechi un pregiudizio oggettivo (molestia,
nocumento)ad altre situazioni soggettive tutelate dall’ordinamento.

Deve essere considerata l’UTILITA’ dell’atto lesivo compiuto—> bilanciamento tra i diversi interessi:
proporzionalità tra i vantaggi conseguiti dall’uno e le molestie subite dall’altro

1. IMMISSIONI

Il proprietario può impedire queste immissioni che derivano dal fondo del vicino, solo se superano il criterio oggettivo
della “normale tollerabilità”:

• Le immissioni di fumo

• Di calore

• I rumori

• Gli scuotimenti

• Simili propagazioni

—> bilanciamento tra gli interessi del proprietario e del vicino

- L’autorità giudiziaria deve contemperare gli interessi per potere valutare l’entità delle immissioni

- Autorità giudiziaria, per esempio in un condominio, valuta i decibel

2. DISTANZE (ART 873 C.C.)

Sono disciplinate dai regolamenti comunali e, in mancanza di questi, dal C.C.

Il C.C. stabilisce una distanza minima di 3 mt tra le costruzioni.

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I regolamenti possono stabilirne una maggiore.

—> L’inosservanza è sanzionata con il risarcimento del danno e con l’obbligo di rimozione.

3. ACCESSO AL FONDO (art 842 e 843 c.c.)

In certe circostanze il proprietario non può impedire ai terzi l’accesso al proprio fondo.

1. Caccia e pesca, salvo che sia chiuso o vi siano colture danneggiabili.

2. Per costruire o riparare un muro od altra opera comune o del vicino.

3. Per recuperare un animale o una cosa. In caso di danno è dovuta un’indennità

4. LUCI, VEDUTE O PROSPETTI (art 900 c.c. e ss.)

Norme che mirano a coordinare l’esigenza di aria e luce del proprietario con quella del vicino di non essere
disturbato

- Luci: aperture che consentono solo il passaggio di luce ed aria senza vista del fondo del vicino.

Devono avere un’inferriata ed un’altezza minima da terra di 2,5 mt.

- Vedute o prospetti: aperture che danno la vista sull’esterno o permettono di affacciarsi.

Non si possono aprire sul tetto o sul fondo, aperto o chiuso, del vicino se non vi è almeno 1,5 mt.

5. STILLICIDIO (art. 908 c.c.)

Il proprietario deve costruire i tetti in modo che le acque piovane scolino sul suo fondo e non su quello del vicino.

ACQUE (ART. 909 C.C. E SS.)

La norma trova la sua ragione nell’importanza vitale dell’acqua, la quale è un bene di pubblico interesse.

MODI DI ACQUISTO

1. TITOLO ORIGINARIO: chi acquista non lo prende 2. TITOLO DERIVATIVO: c’è un nesso di
da un precedente soggetto ma in virtù della legge
derivazione.

Viene acquistato con la trasmissione del diritto

• Occupazione

• Invenzione
L’alienate può trasferire il diritto all’acquirente,
• Accessione
in quanto egli sia proprietario di quel diritto

• Usucapione
-> se io non possiedo la proprietà non la
posso cedere o trasferire = la legittimazione a
disporre deriva dalla titolarità del diritto

il diritto è una catena: Se l’alienate acquista il diritto che è stato alienato—> travolge anche l’acquisto successivo
dell’acquirente = il diritto è annullato

Si deve valutare il possesso del diritto a ritroso, che il diritto che è stato trasferito sia legittimo

• Contratti traslativi (che trasferisce) della proprietà

• Successioni a causa di morte

• Altri modi stabiliti dalla legge

OCCUAPAZIONE (art 923 c.c)

È un atto giuridico in senso stretto

“Presa di possesso delle cose abbandonate (res derelictae) o di nessuno (res nullius)”

L’impossessamento di un bene è accompagnato dalla volontà di renderlo proprio

- Res derelictae: bisogna capire se l’oggetto è stato abbandonato o è stato smarrito. Dipende dall’entità
dell’oggetto

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- Res nullius: beni mobili che non appartengono a nessun soggetto o che non lo sono mai state (uccelli che
volano, pesci catturati)

Caratteri essenziali:

1. IMPOSSESSIBILITA’: ottenere la materiale disponibilità del bene

2. INTENZIONE DI FAR PROPRIA LA COSA: ai fini dell’occupazione

INVENZIONE

L’invenzione vale per gli oggetti smarriti

L’oggetto deve essere portato al Comune ( o al sindaco) del luogo in cui è stato trovato-> si rende pubblico, nell’albo
pretorio, dell’oggetto smarrito.

1. Se il soggetto proprietario ne fa reclamo e ne dimostra il suo possesso, allora gli viene restituito.

2. Se invece, passa 1 anno, e non si dimostra nessun proprietario-> allora chi lo ha trovato ne diventa
proprietario

—> può esser trovato un bene mobile di pregio nascosto o sotterrato del quale si può trovare il proprietario

Se questo bene è anche un bene culturale: la proprietà è riservata allo Stato . Ma al soggetto che lo ha
trovato spetta un premio

Tutela verso il legittimo proprietario: è beni immobili vacanti sono di proprietà dello stato

ACCESSIONE

“Il proprietario di un un bene acquista la proprietà delle cose secondarie che sono congiunte al suo bene (principale)

Qualunque cosa sia ancorata al suolo diventa di proprietà di chi possiede il suolo.

Il proprietario acquista il bene che si eregge sopra il suolo di sua proprietà—>

- Sono opere fatte da terzi soggetti con materiale proprio

- Sono opere fatte da terzi con materiali altrui

- sono le opere compiute dal proprietario del suolo con materiale altrui

Tipi:

1. Unione da beni mobili a immobili


2. Unione da beni immobili a mobili:
• Alluvione—> incremento lento e progressivo di un fondo causato dal distacco di detriti da un altro fondo e
trasportati progressivamente dall’acqua dei fiumi o torrenti

• Avulsione—> si verifica quando una porzione considerevole e riconoscibile di terra, per violenza delle acque
di un torrente o di un fiume, è staccata da un fondo e trasportata a ridosso di un altro fondo inferiore o
situato sulla riva opposta; la parte staccata spetta al proprietario del fondo cui si è unita, il quale deve però
pagare all’altro proprietario un’adeguata indennità.

• Isole nei fiumi: terreno acquistato dal demanio

• Alveo abbandonato: terreno acquistato dal demanio

3. ACCESSIONE INVERTITA Art 938 c.c

“è prevista l’occupazione, in BUONA FEDE, di una porzione di fondo attiguo al proprio, per la costruzione di un
edificio, da parte del costruttore.”

Il costruttore non è il proprietario del suolo ma solo dell’edificio costruito.

- se il costruttore non riceve una opposizione da parte del proprietario del suolo-> entro 3 mesi (dall’inizio della
costruzione) ne acquista la proprietà pagando il doppio del valore del fondo

- Il proprietario del suolo viene tutelato: può opporsi e richiedere il risarcimento dei danni, se l ‘occupazione è
vista come un atto illecito

Anche la P.A. può occupare fondi di proprietà privata—> ma solo perché l’interesse generale prevale sul privato

—> in ogni caso, o P.A o privati, si deve valutare l’interesse più meritevole (delle due parti coinvolte)

Particolarità—> Viene attratta la proprietà del suolo dalla proprietà della costruzione = il bene immobile viene attratto
dal bene mobile

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4. Da mobile a mobile: fenomeno espansivo della proprietà che, per un fatto naturale o voluto dall’uomo, più cose
appartenenti a diversi proprietari sono unite o mescolate in modo da formare un tutt’uno.

- L’espansione di una proprietà comporta necessariamente il restringimento di un’altra

• Unione: le cose sono distinguibili ma non sono più separabili. I singoli elementi non perdono la loro identità.

esempio una pietra preziosa inserita all'interno di una spilla

• Commissione: le cose non sono più distinguibili e riconoscibili. Ex lo svuotamento in un silos sacchi di grano di
proprietari differenti.

La proprietà altrui diventa comune in proporzione al valore, salvo che una cosa non valga molto di più, nel qual caso
il proprietario della cosa principale acquista la proprietà del tutto

5. Specificazione: si acquista la proprietà di una cosa concreta con materiale altrui

—> Taluno elabora con il proprio valore una materia altrui acquistando la proprietà della nuova cosa.

(costruire una barca con legno altrui)

Si tratta di un conflitto non tra due proprietari ma tra la proprietà e il lavoro.

Si risolve valutando l’interesse che prevale—> la proprietà viene assegnata:

- O al costruttore che opera

- O al proprietario dei materiali

Il lavoro viene sempre tutelato benché sia finalizzato alla creazione di una “cosa nuova”

AZIONI A DIFESA DELLA PROPRIETA’


Se il proprietario che possiede un bene, viene spossessato di questo, da un soggetto che non né proprietario né ha
un titolo per possedere o detenere il bene

—> il soggetto reagisce con la richiesta di restituzione del bene al soggetto che glielo ha sottratto: AZIONE DI
RIVENDICAZIONE: azione recuperatoria per rivendicare il bene e ripossederlo.

Il giudice, dopo esser informato dal soggetto che ha subito la perdita, deve agire nella tutela del soggetto che è stato
privato del diritto

—> l’azione di rivendicazione

- = azione di accertamento (o azione dichiarativa), da parte del giudice, per decidere chi sia il proprietario reale del
diritto

- È imprescrittibile-> allora il diritto di proprietà non si può prescrivere

- Esperita dal proprietario per rivendicare la proprietà di un bene da chi lo possiede o detiene

- PROBATIO DIABOLICA: presentare da parte del soggetto, a cui è stato sottratto il bene, la prova (onere della
prova)

È l’attore a dimostrare il proprio diritto di proprietà-> ma deve dimostrare che l’avente causa era proprietario..
(e cosi indietro fino a quando non trovo il dante causa che ha acquistato il titolo originale). Se non si riesce si
ricorre ad altri metodi, come l’usucapione—> questo perché l’onore della prova è molto difficile nel diritto
derivativo

L’onere della prova incombe sull’attore, salvo determinate eccezioni

AZIONE CIVILE—> 3 soggetti:

1. Attore: colui che prende iniziativa per compiere l’azione giudiziaria (attraverso l’Atto di citazione: atto con il quale
l’attore chiama in giudizio il Convenuto)

esperisce l’azione di rivendicazione

2. Convenuto: se citato, deve comparire in via obbligatoria davanti al giudice e si deve difendere. Compie la
Comparsa di risposta (o difesa): contestazione, punto per punto, delle offese a lui attribuite

—>Quando si formula una citazione si chiede allo stato di tutelare il proprio diritto e l’azione è una cosa
importante che comporta dei costi pubblici.

La lite temeraria nasce quando l’attore cita in giudizio una persona anche se è lui ad aver torto evidente, dovrà in

caso ripagare. Un soggetto merita tutela solo se il diritto é fondato.

3. Giudice: pozione di terzietà-> deve capire chi tra i due soggetti ha ragione. Il giudice deve giudicare se esiste o
meno la volontà di agire dell’attore (in mancanza di ciò, egli non l’accetta)

- Il giudice opera secondo il “principio della corrispondenza tra richiesto e pronunciato”-> deve attenersi a
quello che ha pronunciato

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- Il principio che vale nel processo civile è il “principio dispositivo”: il giudizio è nelle disponibilità delle parti, le
parti orientano le decisioni il giudice (nel senso che deve pronunciarsi su quello che gli è stato richiesto),
sebbene decida, alla fine, in autonomia

- “Principio della disponibilità delle prove da parte del giudice”: il giudice valuta liberamente le prove fornite
dall’attore, ma può lui cercarne altre

- “principio della conoscenza delle leggi da parte del giudice”: solo il giudice sa quali leggi deve applicare in
determinate situazioni

AZIONE NEGATORIA—> esperita dal proprietario per far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati da altri sul bene

Non accerto il diritto di proprietà ma di far negare dal giudice il fatto che non esistono dritti reali minori altrui
sul bene che il soggetto originario ha il diritto

DIFESA DELLA PROPRIETA’


1. AZIONE DI REGOLAMENTO DI CONFINI: richiesta al giudice perché questi stabilisca il confine tra due fondi
quando queso è incerto

Non manca il confine ma non si conosce

2. AZIONE DI OPPOSIZIONE DI TERMINI: richiesta al giudice perché questi apponga o ripristini, a spese comuni, i
confini tra fondi contigui quando questi manchino o siano irriconoscibili, ma non contestati

DIRITTI REALI
DIRITTI REALI DI GODIMENTO

1. SUPERFICIE

“Il proprietario può costituire il diritto di fare e mantenere sul suolo una costruzione a favore di altri, che ne acquista la
proprietà”

il diritto di superficie si concretizza in un diritto reale che si distingue rispetto all'accessione, dal momento che
consente al costruttore di conservare la proprietà della costruzione effettuata su suolo altrui, così tenendo separate le
due proprietà (quella del suolo e quella del manufatto).

L’ordinamento stabilisce che la proprietà del suolo non debba essere separata da quella di tutto ciò che si costruisce
sopra questa-> duplice accezione :

- proprietà su una costruzione già presente su un suolo di altri

- acquisto della proprietà di una costruzione che si edifica e si mantiene sul suolo altrui

Può alienare la proprietà della costruzione già esistente separatamente dalla proprietà del suolo

1. Costituzione: per contratto, per testamento, per usucapione.

2. Durata:

- a tempo determinato: al termine il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione

- A tempo indeterminato

3. Estinzione:

- Il diritto di superficie non si estingue per il perimento della costruzione (perchè segue non la cosa ma il diritto di
proprietà)

- La superficie si estingue anche per rinuncia del superficiali e per consolidazione: le qualità di proprietario e di
superficiali si uniscono in un unico soggetto .

—> Concetto di EDIFICAZIONE e COSTRUZIONE

entrambi comportano l’acquisto della proprietà su un suolo di terzi ma comportano situazioni differenti

- diritto alla costruzione—> La proprietà si acquista a titolo derivativo. Prima si ottiene il diritto ad edificare, poi si
costruisce ed infine si ottiene la proprietà sull’edificio creato

- Diritto ad edificare—> la proprietà della costruzione è a titolo originario. Il diritto si prescrive

Se la costruzione già esiste—> si costituisce il diritto di proprietà

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Se si acquista il diritto di proprietà—> è imprescrittibile

2. ENTITEUSI

“Attribuisce al titolare lo stesso potere di godimento del fondo che spetta al proprietario, con l’obbligo di migliorarlo e
di pagare al concedente un canone periodico”

—> i diritti reali possono essere “diritti di godimento delle cose altrui”: sono diritti che non riguardano il proprietario
ma bensì il bene come oggetto della proprietà

questi diritti danno luogo a situazioni reali minori—> hanno un contenuto minore rispetto alla proprietà sul
bene considerato. Comprende i poteri che non sono più esercitabili dal proprietario

—> ma questi tipi di situazioni minori danno origine ad un altro tipo di proprietà: “situazioni reali limitate di
godimento su cose altrui”

- godono della proprietà elastica (del diritto della proprietà): quando il diritto altrui viene meno, la proprietà si
riespande

Sono: l’usufrutto, l’uso e abitazioni, le servitù

3. USUFRUTTO

“Diritto reale di godimento che attribuisce al titolare la facoltà di godere di un bene e dei suoi frutti, nel rispetto della
destinazione economica del bene e con la restituzione alla scadenza”

Limitazioni:
- il bene deve essere restituito

- Non se ne può trarre godimento perpetuo ma solo in relazione alle utilità che cede

- Requisito essenziale: TEMPORANEITA’

L’usufruttuario gode del bene e dei frutti che questo genera (utilità che cede) ma con la limitazione di rispettare la
destinazione economica che viene stabilita dal proprietario

Usufruttuario diverso dal proprietario

La destinazione economica si può modificare con il consenso del proprietario

Nudo proprietario-> viene svestito del suo bene—> trasferisce la nuda proprietà (e non tutto il bene posseduto)

Riserva a se stesso l’usufrutto e trasferisce ad altri la nuda proprietà

—> = Scinde la facoltà di disporre e di godere

La nuda proprietà si acquista quando l’usufruttuario muore (termina con la vita dell’usufruttuario) —>
la nuda proprietà si riespande.

- Comprare la nuda proprietà conviene, comprare l’usufrutto non conviene molto perché al termine
della vita —> la durata dell’usufrutto si commisura con la vita del primo usufruttuario e il bene
torna al nudo proprietario.( che torna ad essere Pieno proprietario)

L’usufruttuario può vendere l’usufrutto = vendita del godimento del bene

Costituzione:
1. USUFRUTTO LEGALE—> secondo la legge

La legge prevede a favore del soggetto (es i genitori) di godere dei beni di altri soggetti (i minori)

Ex Usufrutto legale dei genitori sui beni dei figli

2. Per VOLONTA’ UMANA—> per contratto, per negozio unilaterale, per testamento

3. USUCAPIONE—> modo di acquisto di tutti i diritti reali di godimento a modo originale

L’usufrutto è CEDIBILE—> è trasmissibile ma la cessione non può eccedere la durata originaria (perchè l’usufrutto è
una situazione a termine)

Azienda: complesso di beni (universalità di diritto)—> può essere venduta o data in usufrutto

Tipologia:
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- USUFRUTTO CONGIUNTIVO: è costituito nei confronti di più persone. Se una delle persone muore prima, è
possibile che l’usufrutto accresca nei confronti di quelle vive e si concentri su quella sopravvissuta

- USUFRUTTO SUCCESSIVO: è vietato. Consiste nel passaggio dell’usufrutto da una persona all’altra quando una
di queste muoia (dichiarazione testamentaria)—> si traferisce inter vivo, a titolo oneroso

Durata usufrutto:
- non oltre la morte dell’usufruttuario originale. Non è trasmissibile mortis causa

- Massimo 30 anni, se a favore delle persone giuridiche e delle società

Oggetto dell’usufrutto:
Il bene dell’usufrutto deve essere: fruttifero, inconsumabile (perchè deve essere restituito) ma anche di quelli
consumabili (prende il nome di “quasi usufrutto)

• Beni mobili

• Beni immobili

• Titoli di credito

• Universalità

• Aziende

• Prodotti dell’ingegno

Diritti e vantaggi dell’usufrutto:


- l’usufruttuario gode del bene ed è in possesso della cosa stessa

- Far propri i frutti civili e naturali della cosa

- Cedere il proprio diritto con atto tra vivi-> = vendita dell’usufrutto

- Indennità per i miglioramenti apportati e di ritenere le addizioni se ciò non altera il bene (es cambiare il pavimento
di una casa presa in usufrutto-> quando viene restituito la casa vale di più)

- Locare il bene

- Concedere ipoteca sull’usufrutto

FRUTTO: articolo 820 c.c

1. Frutti naturali: sono quelli che provengono direttamente dalla cosa. Può o meno esserci stato l’intervento umano

Prodotti agricoli, la legna, cave, prodotti delle miniere

2. Frutti civili: sono quelli che si traggono da una cosa come rispettivo del suo godimento

LOCAZIONE: contatto con cui il soggetto Locatore concede ad un altro soggetto, Locatario, un bene, tramite un
corrispettivo

- Diritto del locatario non è un diritto cedibile.

- È ammessa la sublocazione con il consenso del Locatario

Locatario = detentore qualificato del bene

Locatore = possessore del bene

Usufruttuario = possessore.

l’usufruttuario come possessore potrebbe usucapire il bene, il locatario mai (perchè è un detentore)

L’usufrutto non può essere creato se il soggetto non possiede già il bene

Obblighi nascenti dall’usufrutto

1. INVENTARIO = lista dettagliata dei beni ricevuti in usufrutto —> a garanzia del fatto che quando si restituisce il
bene deve essere compreso di tutti gli elementi presenti prima della cessione

2. “Usare la diligenza”: comportarsi in modo tale da rispettare l’utilizzazione economica del bene. Rispetto delle
regole di prudenza, perizia-> per tutelare il nudo proprietario

Padre di famiglia = uomo medio

- non si richiede una diligenza tecnica e professionale ma solo quella media (regole di comune esperienza)

Estinzione dell’usufrutto
1. Prescrizione per non uso ventennale—> per tutelare chi utilizza e gode dei beni. Chi possiede un bene ma non
ne gode vuol dire che non è interessato realmente al bene (= prescrizione)

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Chi perde l’usufrutto può essere acquistato da altri soggetti

2. Morte dell’usufruttuario

3. Estinzione per consolidazione: riunione nella stessa persona delle facoltà di nudo proprietario + usufruttuario

Avviene perché il soggetto che è usufruttuario del bene, poi acquista la nuda proprietà da un altro individuo

4. Totale perimento del bene—> la cosa si distrugge per caso fortuito (evento sottratto alla volontà)

5. Abuso del diritto—>Mutamento della destinazione economica senza il consenso del proprietario-> comporta la
perdita dell’usufrutto

6. Annullamento, rescissione, risoluzione del contratto—> casi in cui si perde l’usufrutto

7. Scadenza del termine se presto nel titolo costitutivo

8. Rinuncia dell’usufrutto

USO e ABITAZIONE

Sono analoghi all’usufrutto ma si differenziano circa l’aspetto quantitativo—> i poteri, di chi gode dell’uso e
dell’abitazione, sono limitati ai bisogni del titolare di questi diritti e alla sua famiglia

USO: “Il titolare può servirsi della cosa e, può raccoglierne i frutti per quanto occorre ai bisogni suoi e della sua
famiglia”
L’uso è una situazione giuridica personalissima

ABITAZIONE: Chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia.

—> Sia per l’uso che per l’abitazione:

Il bene non è del titolare ma gli viene concesso per godimento

- limitazioni soggettive per determinati bisogni —> la limitazione non riguarda l’utilizzo della cosa ma solo il
godimento delle utilità

- Non si può cedere a soggetti qualunque —> è vietata la locazione o la cessione o essere oggetto di testamento

- Si costituiscono per usucapione, volontariamente (testamento e contratto) o per legge

- Si estinguono con la morte del titolare perché sono temporanei

SERVITU’ PREDIALI

È una situazione reale di godimento.“È il peso imposto, sopra un fondo, per l’utilità di un altro fondo appartenete a un
diverso proprietario”

La limitazione del godimento di un fondo si trasmette anche a chi acquista il fondo, gravato da servitù, indipendente
da chi, in quel momento, è il proprietario (fondo servente). Chi invece detiene il fondo originale (fondo dominante)

Presupposti:
1. Esistenza dei 2 fondi: FONDO DOMINANTE-> colui che riceve l’utilità. FONDO SERVENTE-> colui che sopporta
un peso a favore dell’altro fondo

2. Necessaria la SITUAZIONE DI SERVIZIO: la restrizione di un godimento comporta l’ampliamento di un’altra utilità

3. VICINITAS (i fondi devono essere vicini e non per forza contigui)-> permette al fondo dominate di ricevere le utilità
dal fondo servente

4. UTILITA’

- I proprietari dei due fondi devono essere diversi

- Ci si deve riferire a situazioni distinte (e non a soggetti distinti)

- Non sono servitù personali ma PREDIALI (= fondi)—> le persone sono sostituibili ma i fondi restano. Per questo le
servitù si trasmettono ai soggetti che si cedono la stessa servitù.

La relazione, sulla quale si basa la servitù, è riferita alle situazioni soggettive

Fondi = luoghi di esercizio della servitù

—> La servitù si estingue solo se il fondo perisce e con lui anche la situazione soggettiva

—> La servitù si estingue quando i due soggetti diversi diventano uno solamente (servente + dominanti)-> le qualità
si sommano

- il diritto di servitù non coincide con il Fare—> ciò il fondo servente non deve agire nei confronti del fondo
dominante ma deve al massimo Sopportare o Non fare (omissivo)—> SERVITU’ NEGATIVA (non fare)

sopportare: accettare di sopportare situazioni a vantaggio del fondo dominante

(fondo A deve sopportare il passaggio dell’acquedotto per garantire il passaggio dell’acqua verso il fondo B)

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ex diritto di passaggio quando il fondo è intercluso-> servitù di passaggio tra fondo dominate (gli viene data la
facoltà di passare e servente (subisce il passaggio dell’altro fondo)

Fondo A vs Fondo B. Il fondo A ha solo un modo di passaggio (passare per il fondo B). Con la servitù viene
concesso il passaggio a vantaggio del fondo A

Se i fondi vengono concessi ad altri soggetti—> anche per questi vale il diritto della servitù

Abbandono del fondo servente verso quello dominante

—> il fondo servente si abbandona della sua proprietà e la cede al dominante per non aggravarsi delle spese

Mantenere la pulizia di una strada, a scapito del fondo A, per consentire il passaggio al fondo B

Utilità:
- vantaggio futuro (e non solo presente)

- Maggiore amenità o comodità

- Inerenza a destinazione industriale

Costituzione:
- in via COATTIVA: nonostante la volontà contraria del fondo servente, si costruisce la servitù—> per la
soddisfazione esclusiva del fondo dominante

Anche se la servitù è prevista dalla legge, c’è bisogno o della stipulazione del contratto o una sentenza del
giuridico.

—> Il contratto non si stipula volontariamente ma è indispensabile l’accordo tra i titolari delle situazioni
giuridiche

—> servitù su bene mobile si avvale della trascrizione su registri immobiliari (quindi non basta il
rifermento alla legge)

- In via VOLONTARIA: quando la legge non prevede la servitù e hanno per oggetto una qualsiasi utilità che dipende
dalla volontà dei soggetti

Si crea con contratto, testamento

Classificazione:
1. SERVITU’ NEGATIVA: caratterizzate dalla proibizione a carico della situazione servente di compiere atti

2. SERVITU’ AFFERMATIVA: sono a favore del fondo dominante—> richiede il comportamento attivo del fondo
servente.

• Continue: attività dell’uomo solo nella fase anteriore all’esercizio (ex costruzione dell’acquedotto)

• Discontinue: per il loro esercizio è richiesta l’attività dell’uomo (ex. Passaggio dell’acqua sull’acquedotto:
motivo per cui è stato costruito e deve essere sfruttato)

È importante stabilirlo ai fine della prescrizione (da quale momento inizia a decorrere il termine di
prescrizione)

1. Dal momento della violazione del diritto-> per le servitù negative, affermative, continue

2. Da quando si è esercitato il diritto per l’ultima volta (ex ultimo passaggio)-> per le servitù discontinue

Secondo il loro manifestarsi:

- APPARENTE: comporta la creazione di un bene o cosa visibile e manifesta, anche permanente (ex acquedotto)

Affinché sia evidente l’esercizio deve essere svolto con opere artificiali, naturali

- Solamente quelle apparenti si possono usucapire—> per l’usucapione è necessario l’utilizzo continuo del bene,
solo riferito al bene che si possiede e di cui si ha la disponibilità permanente del bene

- È prevista la destinazione del padre di famiglia—> è un modo di acquisto a titolo originario che ha luogo
quando, su due fondi divisi ma appartenenti in origine ad un solo titolare, sono state effettuale opere (prima di
essere divise) a servizio di una parte del fondo

- NON APPARENTE: non si creano opere visibili

Estinzione delle servitù:


- prescrizione per non uso ventennale

- Scadenza del termine se previsto dal titolo

- Verificarsi della condizione risolutiva (se prevista nel titolo)-> avvenimento futuro e incerto al verificarsi del quale
vengono meno gli effettivi un contratto

- Congiunzione (riunione in capo di un unico titolare della proprietà dei due fondi)

- abbandono del fondo servente a favore del proprietario del fondo dominante

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Esercizio delle servitù: sono strumenti che servono a soddisfare i bisogni del fondo dominante con le minori
aggravazioni per il fondo servente—> admincula servitutis (facoltà accessorie)

- il titolare del fondo dominante non deve aggravare la situazione soggettiva del fondo servente, non oltre i limiti del
titolo

- Il titolare del fondo servente non deve diminuire l’esercizio della servitù o renderla più difficile

POSSESSO

“potere sulla cosa che si manifesta in una attività corrispondente all’esercizio della proprietà o di un altro diritto reale”


Il possesso si pone sul piano della fattispecie cioè dei fatti e degli atti giuridici, la proprietà sul piano degli effetti.

- potere di fatto: potere su una cosa. Il possesso non è una situazione giuridica soggettiva e attiva. È un potere che
si esercita ed è una SITUAZIONE DI FATTO

Ha due elementi necessari:

- Corpus possessiunus: bene che è di possesso del soggetto = elemento naturale (elemento distintivo con la
detenzione)

- Intenzione di possedere la cosa come se il soggetto avesse il diritto stesso e come fosse il proprietario—>
ANIMUS POSSEDENDI = elemento psicologico

Il possesso è un’ombra del diritto (imago iuris) relativo ad un bene ma non è certo che dietro all’ombra ci sia
realmente un diritto o se si comporta come vera proprietaria anche se non lo è realmente

Interesse di un terzo nel sapere questa relazione

(Ex possiedo un computer e ne faccio quello che voglio perché mi comporto da proprietario)

- Possessore: titolare di un diritto reale. La buona fede del possessore si presume

- Ladro o rapinatore: possessore di mala fede (si dimostra). È colui che sottrae un bene di valore al proprietario

Vantaggi del possesso:


Benché il possesso non è un diritto, ad esso vengono garantite delle tutele:

- Posizione di convenuto nell’azione di rivendicazione-> dimostrazione di avere il diritto da parte del soggetto che
possiede il possesso

- Azione di reintegrazione nella situazione di fatto—> spetta al possessore

- Diritto al rimborso di spese sostenute per la cosa

1. POSSESSORE DI BUONA FEDE: colui che ignora di ledere l’altrui diritto.

È possessore di buona fede chi possiede ignorando l’altruitá della cosa e l’ipotesi di chi è convinto di essere
proprietario del bene per averlo acquistato da chi reputava essere il legittimo proprietario. La buona fede ovviamente
non giova se l'ignoranza dipende da una colpa grave

Il codice civile riconosce al possessore in buona fede:

1. il diritto di far propri i frutti prodotti della cosa fino al giorno della rivendicazione,

2. il diritto ad un’indennità

3. un particolare strumento di autotutela cioè il diritto di ritenzione (di non restituire la cosa finché non gli sia
corrisposta l’indennità dovuta.)

2. POSSESORE DI MALA FEDE:

• Usucapione ordinaria se sono in mala fede

• Usucapione abbreviata se sono in bene fede

—> acquisto del possesso: regola del POSSESSO VALE TITOLO (art 1153)

“La proprietà di un bene mobile si acquista sulla base del possesso di buona fede e di un

titolo astrattamente idoneo al trasferimento della proprietà”

= Legge di circolazione dei beni mobili non registrati: per tutelare la certezza dei traffici giuridici (i beni mobili sono
fatti per circolare

Requisiti essenziali:

- possesso

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- Buona fede dell’acquirente: ignora il fatto che chi ha venduto il bene non sia stato il vero titolo

- Trasferimento tramite titolo astrattamente idoneo

Il soggetto che vende il bene mobile non registrato crede di essere proprietario —> è un acquisto fatto per legge, a
titolo originario (non importa più se il soggetto da Chi è stato acquistato il bene sia stato o meno il proprietario)->
ma la buona fede si presume sempre

Chi compra non ha il dovere di svolgere indagini dirette e verificare se l’alienante è proprietario, compra senza il
rischio di dover restituire la cosa. Il ruolo di questa regola il sistema economico è la rapidità e la sicurezza del traffico
giuridico affinché si incrementi la produzione e consumi.

Chi acquista il bene mobile non registrato lo acquista libero da tutti i pesi altrui (se c’erano altri diritti reali sul bene
stesso non valgono più)

—> l’acquisto si può concludere anche sono oralmente, non è necessario l’atto scritto

DETENZIONE

È al pari del possesso

Il detentore è colui che ha la disponibilità del bene materiale ma gli manca l’animus possedendi—> ha l’animus
detinendi—> perché riconosce l’altruità del possesso del bene

- si può detenere o nel proprio interesse = detentore qualificato (es locatario che vive in una casa per proprio
interesse)

- Per interesse altrui (in particolare modo nel possessore) = detentore semplice (chi detiene per scopi di sevizio e di
ospitalità)

Il detentore sarebbe colui che pur godendo della cosa non hai intenzione di utilizzarla in qualità di proprietario.

Se è possessore o detentore—> chiedere al soggetto in questione in virtù di quale titolo è in rapporto con il bene
considerato

L’animus del soggetto non si può capire dall’esterno. Il corpus è un elemento comune invece

- titolo = contratto di comodato, locazione, affitto (diritti personali di godimento)—> è un detentore

- Titolo = contratto di un costitutivo reale (proprietà e diritti minori)—> è un possessore

(ex il giardiniere che porta a casa gli attrezzi con cui lavora = possessore; se lascia gli attrezzi = detentore)

(ma per chi abita su una casa o dispone di beni immobile—> va chiesto se è possessore o detentore)

Detenzione come possesso mediato: il soggetto cede in prestito un proprio bene, ma lo continua a possedere

COMODATO D’USO—> il comodante cede ad un soggetto, comodatario, un bene proprio (mobile o immobile) come
prestito affinché se ne serva per un determinato uso e poi lo restituisca

= prestito d’uso gratuito. È una detenzione qualificata

LOCAZIONE—> prestito dietro canone pattuito e non gratuito

Entrambi fanno sì che lui che tiene il titolo abbia il diritto di godere del bene

Comodatario = locatario

Mutamento della detenzione in possesso: chi detiene un bene muta la propria intenzione e desidera possederlo?

Persona ha rapporto con il bene-> lo possiede ma si parla di possesso o detenzione?

- se ha diritto personale di godimento = detentore

- Se ha diritto reale sul bene = possessore

—> Si può mutare la detenzione in possesso per poter usicapire il bene o per ragioni personali

1. Solo se esiste un titolo proveniente dall’atto di un terzo soggetto—> è colui che si presenta come vero
proprietario e vende il bene.

2. in forza di atto formale fatto dal detentore verso il possessore (quando l’affittuario non vuole pagare più la
casa perché vuole ritenersi proprietario)

Interversione del possesso: chi possiede è colui che esercita un potere di fatto, che corrisponde ad una attività
corrispondente ad un diritto reale.

Chi è possessore si comporta come se fosse usufruttuario o proprietario

Se il soggetto è un usufruttario può cambiare il possesso? Da possesso da usufruttuario a possesso da


proprietario?

Si fa ricorso all’usucapione: serve a chi non ha il titolo costitutivo del suo diritto ad acquistare il diritto
a titolo originale.

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Deriva:

- Titolo proveniente da un terzo

- Atto formale

USUCAPIONE Art. 1158 c.c.

"Si acquista la proprietà o altro diritto reale di godimento in virtù del possesso e del decorso del tempo”
—> il possesso continuato nel tempo, secondo la legge, determina l’acquisto a titolo originario di:

- bene immobili

- Proprietà

- Beni mobili registrati e non registrati

- Diritti di godimento. Non le servitù non apparenti

Fondamento dell’usucapione:

- esigenza di certezza delle situazioni giuridiche e sulla circolazione della ricchezza—> un compratore può essere
titubante nell’acquistare a causa dell’incertezza della qualità de proprietario perché si considera a rischio verso
terzi, nel caso lo dovesse acquistare

- Impiego delle risorse—> si premia chi, pur non possedendo il bene, lo rende produttivo. Si penalizza, sottraendogli
il bene, chi lo possiede ma non lo sfrutta

Requisiti generali:
1. Possesso continuo e ininterrotto del bene—> il possesso deve essere continuo e non frazionato o interrotto nel
corso del tempo. Deve essere fluido

2. Non violento né clandestino ma pacifico—> (ex acquisto di un bene sotto violenza) deve essere pubblico

3. Protratto per un certo tempo = decorso del tempo

Non è necessaria la sentenza di accertamento (=prova del diritto di proprietà) perché l’usucapione avviene per legge
e per il trascorrere del tempo —> automaticità dell’acquisto

Possesso dell’usucapione ordinaria


• Pacifico

• Pubblico

• Continuo

• Non interrotto

• Mala fede—> non importa se esiste la mala fede. C’è la consapevolezza di ledere l’altrui diritto e di possedere un
usucapione contro altri (minuto 29???)

Serve un decorso del tempo maggiore

—> 20 ANNI per beni immobili (1158) e universalità di mobili (1160 I co.)

—> 10 ANNI per mobili registrati

Possesso dell’usucapione abbreviata


• Pacifico

• Pubblico

• Continuo

• Non interrotto

• Buona fede dell’usucapente—> ignoranza di ledere altri soggetti. Ignoranza soggettiva—> allora vengono ristretti
gli anni

• Titolo astrattamente idoneo—> atto di venduta con cui il venditore era il mala fede ma l’acquirente era di buona
fede

• Trascrizione titolo—> strumento per risolvere la controversia tra più acquirenti che desiderano uno stesso bene e
dal medesimo dante causa. Il venditore lo vende a più soggetti.

Si risolve con chi ha trascritto per primo il contratto di acquisto con scrittura privata autenticata, sentenza del
giudice—> chi per primo trascrive, prevale

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Questo viene effettuato solo se la catena di trascrizione è continua e non interrotto: principio della
trascrizione continua fino a quando si scopre chi ha acquistato a titolo originario

Trascrizione—> Agenzia delle entrate-> si compila il modulo di trascrizione. In questo modo, in maniera
esplicita, si determina che il soggetto, per primo, ha effettuato la trascrizione

La trascrizione viene fatta a favore dell’acquirente e contro il venditore

—> 10 ANNI per beni immobili (1159), universalità di mobili (1160 II co.)

—> 3 ANNI per mobili registrati

Beni mobili—> possesso vale titolo vale se:


- Titolo astrattamente idoneo e buona fede—> acquisto immediato

- Se manca il titolo—> ci si avvale dell’usucapione ordinaria

• 10 ANNI Possesso di buona fede (1161 I co.)-> dopo queso tempo si acquista la proprietà

• 20 ANNI Possesso di mala fede (1161 II co.)

Interruzione
1. È interrotta quando il possessore è stato privato del possesso per oltre un anno-> il termine di 1 anno determina
l’interruzione

2. L’interruzione si ha come non avvenuta se è stata proposta l’azione diretta a recuperare il possesso e questo è
stato recuperato

AZIONE A DIFESA DEL POSSESSO


Il presupposto è la Prova del possesso: è irrilevante che il possessore sia titolare del diritto reale e che il bene possa
formare o meno oggetto di diritto reale

1. Azione di reintegrazione o spoglio: volta a reintegrare il possesso, entro 1 anno dallo spoglio o dalla
scoperta (se è clandestino), di chi ne è stato spogliato.

Non deve dimorare di essere il titolare ma deve solo dire che prima possedere e che ora non lo è più perché è stato
spogliato de bene.

Viene richiesta dal soggetto spogliato, verso il giudice, per ottenere la reintegrazione del possesso (= restituzione).

- L’azione di sottrazione del bene può essere avvenuta sai clandestinamente che violentemente

- È un’azione cautelare. Il giudice deve accertare i fatti e non il diritto—> deve agire celermente

“allo spogliato deve essere restituito il bene.”

—> Tutelare ciò ne va della pace sociale altrimenti tutti si farebbero giustizia autonomamente

—> È concessa anche al non possessore, al detentore qualificato (locatario, comodatario), tranne che abbia la
detenzione per ragioni di servizio (custode di un palazzo) di ospitalità

(L’inquilino o locatario paga il canone dell’affitto. Dà le chiavi al proprietario perché la caldaia è rotta ed egli può
entrare per aggiustarla

Il padrone di casa entra in casa e crea danno alla casa, per sua volontà

L’inquilino è stato spogliato del bene-> si reca dal giudice e chiede l’azione di reintegrazione)

(Azione di rivendicazione: a tutela della proprietà. Accertamento della proprietà in capo di chi rivendica il bene)

2. Azione di manutenzione: Volta ad eliminare, da parte del giudice, una turbativa riguardante un bene
immobile, un diritto reale su un bene immobile, o un’universalità di mobili.

—> Deve essere richiesta entro 1 anno dalla turbativa

Prerequisiti che deve avere il possesso:

- deve essere continuativa da 1 anno

- Deve essere acquistato in modo non violento

—> Volta ad eliminare un comportamento. È detta anche azione recuperatoria: il fine è quello di rimettere un
soggetto nel possesso del bene

Molestia = atto che impedisce al possessore di godere del bene che ha in suo possesso.

Molestia di diritto o di fatto

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AZIONI DI NUNCIAZIONE
1. Denunzia di nuova opera (art. 1171 c.c.)—> Azione cautelare volta ad evitare un danno derivante da un’opera
intrapresa e non ancora terminata sul proprio o sull’altrui fondo

2. Denunzia di danno temuto (art. 1172 c.c.) —> Azione cautelare volta ad evitare che derivi un danno grave alla
cosa da parte di un’opera già esistente

COMUNIONE Art. 1100 c.c.


Situazione di contitolarità di diritti reali e situazioni patrimoniali—> La proprietà, o altro diritto reale di godimento,
spetta in comune a più persone ed è nella titolarità di più soggetti: “COMUNIONE ORDINARIA”

Nella comunione i poteri di godimento sono diversi da quelli che possiede un unico titolare→ le situazioni di
godimento dei contitolari si limitano e vincolano a vicenda (Es nessuno, autonomamente, può mutare la destinare del
bene in comune)

Tipi di comunione:

1. Volontaria—> Si realizza per volontà delle parti, tramite un accordo

2. Incidentale —> Si attua indipendentemente dalla volontà delle parti ma da un evento casuale (coeredi: sono
persone successori del defunto, che hanno accettato l’eredità a loro devoluta, sono stati nominati eredi in parti
uguali, di un bene diviso equamente)

3. Forzosa—> imposta dalla legge (condominio: delle parti sono in comune e sono stabilite della legge->
compartecipazione delle spese condominiale di tutte quei beni in comune). La comunione forzosa non si può
sciogliere

Il diritto non insiste sull’intero bene ma su una sua quota ideale—> Ogni partecipante ha il medesimo diritto sulla sua
quota

(Comproprietà: contitolarità del diritto di proprietà)

QUOTA:

Diritto della pars quota—> si possono vendere

—> quota = Frazione ideale, matematica, del tutto. Salvo diversa previsione, si presumono uguali tra i partecipanti

La quota attribuisce:

- poteri di godimento e di disposizione (partecipazione dei soggetti ai vantaggi)

- Partecipazione agli svantaggi (spese per la conservazione del bene)

Uso della quota


—> Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune

1. Non alterare la destinazione della cosa

2. Chi la possiede ha il diritto di cederla

3. Non impedire lo stesso agli altri partecipanti

Diritto sulla quota


—> A ciascun partecipante spetta un diritto sulla sua quota del bene

• Diritto di disporre della quota

• Diritto di cederne il godimento ad altri (nei limiti della quota)

• Contribuire alle spese generali e necessarie per la conservazione e per il godimento

Diritto allo scioglimento (art. 1111 c.c.)


—> Ciascun partecipante può domandare la divisone delle quote bene.

Al posto della quota si cede una parte del bene (se è divisibile: casa si divide in stanze) ma esistono anche beni
indivisibili

Si fa attribuzione del tutto bene ad un proprietario e chi ha la proprietà totale paga il conguaglio (valore delle
quote in denaro)

—> Ma ci sono delle ECCEZIONE (la comunione viene vista in un’ottica transitoria, le eccezioni fanno si che lo
scioglimento avvenga con semplicità):

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1. Patto di non divisione (art 1111)-> patto in virtù del quale si stabilisce che il bene non si può dividere prima
che passi un certo periodo di tempo di 10 anni—> la contitolari ha un tempo minimo stabilito

Se uno dei comproprietari dice che questo pregiudicherebbe il suo interesse-> si chiede al giudice (e non con il
singolo patto) di sciogliere la comunione e di chiedere il conguaglio. Ciò avviene però dopo i 5 anni (ore 1.23

2. Cose che divise cesserebbero di servire all’uso a cui sono destinate->

A. Se si tratta di cose divisibili: i partecipanti possono chiedere lo scioglimento della comunione (a meno che non
sia forzosa e che non esista un patto di Non divisione)

- divisione convenzionale -> può essere fatta d’accordo tra i partecipanti

- Divisione giudiziaria -> se fatta dal giudice

In ogni caso vale il principio della retroattività—> ciascun contitolare si considera come se fosse stato, sin dall’inizio,
l’unico proprietario del bene

B. Se si tratta di cose indivisibili: non si può sciogliere ma i partecipanti possono alienare il bene e dividere il
ricavato in base alle quote

Amministrazione (art. 1105 c.c.)


—> Ciascun partecipante ha diritto di concorrere nell’amministrazione della cosa

1, Ordinaria amministrazione—> maggioranza semplice dei comproprietari

2. Straordinaria amministrazione—> maggioranza qualificata dei 2/3

3. Atti di disposizione, alienazione—> unanimità

CONDOMINIO Art. 1117 c.c.


Forma di proprietà degli edifici che combina aspetti della proprietà individuale e della comunione

= Proprietà individuale di piani (o porzioni), sviluppati verticalmente con la presenza di parti in comune

Ha una finalità strumentale-> realizzazione di più diritti appartenenti a patrimoni distinti

Comunione forzosa delle parti comuni (art. 1117 c.c.)

—> Sulle parti comuni il diritto dei singoli segue le regole della comunione

Ma ci sono delle eccezioni:

1. Non si può cedere la quota del bene comune separatamente dalla proprietà esclusiva (si deve vendere tutta la
parte proprio)

2. Non ci si può liberare dall’obbligo delle spese di manutenzione rinunciando al diritto sulle cose comuni (si devono
pagare le spese in comune)

Nel 2012 c’è stata una riforma con cui il legislatore ha ampliato la categoria delle parti comuni ma anche stesso
l’applicabilità della disciplina del condominio a nuove tipologie residenziali

= edifici connotati da una pluralità di unità immobiliari con parti comuni ma poste in orizzontale (villetta
schiera).

—> Sono quindi edifici strutturalmente autonomi ma con una serie di opere, di servizi o di impianti comuni ,
Fenomeno conosciuto come Supercondominio.

- costituzione per atto di trasferimento di unità immobiliare che passa da un unico proprietario originario cioè il
costruttore ad altri soggetti.

- Sulle parti comuni il diritto di ciascuno è commisurato al valore della proprietà esclusiva in millesimi.

- Le parti comuni sono indivisibili ammenoché non ci sia il consenso di tutti condomini e la divisione non porti
pregiudizi per nessuno.

- Il contributo di ciascuno alle spese per la conservazione e il godimento delle parti comuni dipende dalla
destinazione del servizio: se le parti comuni servono nello stesso modo tutti alle spese si contribuisce in maniera
proporzionale alla quota di proprietà esclusiva; se invece servono in misura diversa sono ripartite in proporzione
all’uso del servizio in questione.

MULTIPROPRIETÀ
Un immobile viene ceduto, con atti separati, ad una pluralità di acquirenti

Si caratterizza per l’esistenza di una comunione e per il godimento della cosa comune, esercitabile per ognuno, in un
arco spaziale e temporale limitato

vincoli:

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- vincoli della comunione

- Limite all’esercizio del potere di godimento—> Ciascun acquirente ha diritto di utilizzazione esclusiva dell’unità
prescelta solo per un determinato periodo di tempo (proprietà turnaria)

> Problema di qualificazione

1. Diritto reale limitato

2. Diritto di obbligazione

Il rapporto si instaura:

- regolamento predisposto dalla società immobiliare o promotore —> regolamento = documento che stabilisce le
parti in comune della multiproprietà, le spese generali e altre informazioni

- Accettazione del regolamento con atti di acquisto delle singole QUOTE di multiproprietà

- Viene anche emanato un atto scritto contenente: arco di tempo in cui il diritto viene esercitato dai singoli, oneri ,
indicazioni degli acquirenti

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