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Da Arthur Schnitzler
1.
LA PROSTITUTA
LO STUDENTE
LA PROSTITUTA: scrive Telefonami, mio angelo bello. Non vuoi venire con me? Dai, vieni. Ti
puoi fidare di me.
LO STUDENTE: scrive Non ho tempo. Il mio collega dorme nella mia stessa stanza.
LA PROSTITUTA: scrive Arriverai prima che se ne accorga. Con me per un po’ starai meglio del
solito… Manda una foto. Lo studente prende il cellulare e telefona.
LO STUDENTE: Guardandoti bene da vicino, mi sa che hai proprio ragione…Ti dico subito che
non ho denaro. Non vuoi denaro? Se le cose stanno così… Va bene, mi hai convinto… ma veloce,
non mi devono scoprire. Cosa studio? Ah, lascia perdere, adesso capisco perché lo fai gratis, è
questo il tuo modo di farmi eccitare? Troppe domande, vogliamo cominciare? Baciare è quello che
più mi piace, quando sto con una che mi piace. Manda un’altra foto. Conosci bene come fare
impazzire un uomo. Mi vuoi come amante? Sarei troppo geloso. Ah, e in che modo? No, ho paura
che il mio coinquilino si svegli. Continua, non fermarti. Ecco, brava, così…
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LA PROSTITUTA: scrive Se avessi potuto vederti sarebbe stato più piacevole.
LO STUDENTE: scrive È sempre la stessa cosa, no? Dai, vado, ciao
LA PROSTITUTA: scrive Quanta fretta Prima mi dici almeno come ti chiami? O preferisci restare
bigpianobeast?
LO STUDENTE: scrive Che ti importa del mio nome?
LA PROSTITUTA: scrive Io mi chiamo Leocadia.
LO STUDENTE: scrive Leocadia? Che cazzo di nome…
LA PROSTITUTA: Grazie. Senti, la prossima volta però mi devi pagare.
LO STUDENTE: scrive Vaffanculo troia! Mi hai preso per l’unico stronzo che paga? a voce Ti
saluto, Leocadia...
LA PROSTITUTA: scrive Vaffanculo coglione!
2.
LO STUDENTE
LA STUDENTESSA
3.
LA STUDENTESSA
IL PROFESSORE
LA STUDENTESSA: Salve prof, grazie per avermi risposto. Le volevo dire che la lezione di ieri
era proprio bella. Come sempre del resto.
IL PROFESSORE: Mi senti? Chiara? Come va?
LA STUDENTESSA: Eh no, non sono Chiara…
2
IL PROFESSORE: Ah, scusa Giulia!
LA STUDENTESSA: Già. Comunque scusi se c'è poca luminosità nella stanza.
IL PROFESSORE: Tranquilla. Sotto i riflettori ci trovi gli attori. Le persone sincere stanno al buio.
LA STUDENTESSA: Grazie per le sue lezioni, anche se è solo l’assistente, prof. sono piene di
spunti letterari. Ma c'è qualcuno con lei o è da solo?
IL PROFESSORE: No, non sono solo, sono insieme a te. Giulia si sbottona. Ma Giulia che fai?
LA STUDENTESSA: Niente, c’è molto caldo.
IL PROFESSORE: Si comprendono molte cose da come si sta davanti alla Webcam.
LA STUDENTESSA: Scommetto che ha compreso un sacco di cose riguardo Chiara.
IL PROFESSORE: Ma figurati, è una bella ragazza, un po’anonima però. E poi è fidanzata.
LA STUDENTESSA: Però è stato il primo nome che le è venuto in mente appena sono entrata in
chiamata
IL PROFESSORE: Ma che c’entra, posta foto ovunque, col suo ragazzo hanno passato l’isolamento
insieme, a giudicare da instagram.
LA STUDENTESSA: E lei è attivissimo su instagram.
IL PROFESSORE: Senti, Giulia.
LA STUDENTESSA: Prof. perché sta abbassando la telecamera?
IL PROFESSORE: Giulia non essere pudica…lo sappiamo entrambi che lo vuoi anche tu. E poi
dammi del tu… sbottonati ancora un po’ quella camicetta, forza.
LA STUDENTESSA: Beh allora l’hai capito prof che ho sempre avuto una cotta per te. Ma che fai?
IL PROFESSORE: Dimmi, come mi chiamo… si vede il braccio che fa su e giù per masturbarsi
LA STUDENTESSA: Roberto; sei tu quello che ricorda i nomi sbagliati tono timidamente
ammiccante
IL PROFESSORE: Eddai, non fare la gelosa che poi mi diventa come il marmo. Spogliati dai…mi
fai impazzire.
LA STUDENTESSA: Potrebbe venire la mia coinquilina.
IL PROFESSORE: E anche se viene?
LA STUDENTESSA: Eh non è che mi può trovare nuda davanti al PC, non tutti abbiamo la fortuna
di essere “soli”.
IL PROFESSORE: Chiudi la porta a chiave e tocca quei seni per me, oh sì Giulia mia, tutti te li
lecco, mi fai morire.
LA STUDENTESSA: Prof, così no però…
IL PROFESSORE: Ssh abbassa la voce.
LA STUDENTESSA: Se non la smetti chiudo la chiamata.
IL PROFESSORE: A casa mia non c'è nessuno, tranquilla.
LA STUDENTESSA: Sei il mio professore…
IL PROFESSORE: Oh si ti vorrei proprio portare dietro la lavagna in ginocchio a farmi un bel
pompino per punirti, monella.
LA STUDENTESSA: Sì, però io non vedo un cazzo. inizia a toccarsi il seno un po’ titubante,
frastornata ma con fare eccitato. Però prof guarda che voglio venire anch’io…
IL PROFESSORE: Oh sì...ascolta…fammi vedere quel bel culo che hai…sì…
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IL PROFESSORE: Sei venuta?
LA STUDENTESSA: No, per niente.
IL PROFESSORE: Comunque, devo andare, la mia compagna è in tv stasera.
LA STUDENTESSA: Ma stai chiudendo quindi?
IL PROFESSORE: No, dai… Il tempo di una sigaretta, vah.
LA STUDENTESS: Va beh, niente… ci vediamo a lezione domani.
IL PROFESSORE: Scusa? Non ho sentito bene. scrive Studia le fasi del pensiero Kantiano, per
l’esame, mi raccomando.
3
4.
IL PROFESSORE
L’ATTRICE
Videochat. Lei è in ginocchio con le mani giunte, la sua stanza in penombra. Silenzio.
IL PROFESSORE: Che ti succede? Cosa stai facendo?
L’ATTRICE: Sto pregando.
IL PROFESSORE: Credi in Dio?
L’ATTRICE: Sicuro...Una volta tanto potresti pregare anche tu. La tua dignità non ne soffrirà. Sai
per chi sto pregando?
IL PROFESSORE: Per un qualche Dio, immagino.
L’ATTRICE Esattamente!
IL PROFESSORE: Ti sei collegata altre volte?
L’ATTRICE: Eccome, l’ho fatto per anni!
IL PROFESSORE: Con chi?
L’ATTRICE: Con Lui
IL PROFESSORE: Ah, già!
L’ATTRICE: Adoro quell'uomo!...
IL PROFESSORE: L’ho capito.
L’ATTRICE: Ti sto annoiando?
IL PROFESSORE: Tu, annoiarmi?... Tu non sai quello che sei per me... Tu sei un mondo a parte...
Sei il divino, il genio... Sei... Sei la sacra Purezza... Sì, tu... Beh, ora potresti illuminare la camera.
L’ATTRICE: Va bene.
IL PROFESSORE: Meee, quante icone sacre… è come se fossimo in un altro universo. Puro,
divino. Mi sento così all’oscuro del tuo nuovo mondo. L’attrice tira fuori dalla borsetta una piccola
icona incorniciata e la porge davanti a sé. Che cos'è?
L’ATTRICE: La Madonna. La porto sempre con me… Tu invece, senti, chi stai tradendo in questo
momento?
IL PROFESSORE: Beh, non sto tradendo proprio nessuno.
L’ATTRICE: A me puoi dirlo, perché anche io tradisco qualcuno.
IL PROFESSORE: Ci credo!
L’ATTRICE: Sai chi è?
IL PROFESSORE: Amore mio, ora mi chiedi troppo.
L’ATTRICE: Roberto, sto cercando di entrare nel ruolo della suora peccaminosa dell’800 per la
fiction, non lo capisci?
IL PROFESSORE: Hai ragione, scusa. Vediamo, tradisci il prete della tua parrocchia!
L’ATTRICE: No a lui le donne non interessano... Non lo sai?
IL PROFESSORE: Vero!
L’ATTRICE: Dai, mandami un bacio.
Il profressore le manda un bacio.
L’ATTRICE ridendo: Che bacio è?
IL PROFESSORE: Ma perché mi tormenti così?
L’ATTRICE: Ascolta, ti dico una battuta e tu mi rispondi così, naturale: “Rodrigo vorresti diventare
il mio amante?”
Cominciano a spogliarsi.
IL PROFESSORE: Non c' è dubbio che al momento io sia il più vicino a diventarlo.
L’ATTRICE: Allora dai amante mio, dimmi: chi sto tradendo?
IL PROFESSORE: Chi?... Forse me...
L’ATTRICE: No è più facile…
IL PROFESSORE: Oppure uno... che non hai ancora mai visto… che non conosci affatto... che però
è tuo, ma che non riesci mai a individuare...
4
L’ATTRICE: Ti prego, finiscila con queste stupide perifrasi da scrittore fallito... è Dio!
IL PROFESSORE:...Sì, va bene, Dio… ma, Spogliati… Fatti vedere… Così… Sì...
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L’ATTRICE: E' più piacevole fare così che recitare stupide battute... non ti pare?
IL PROFESSORE: Be', io penso che sia meglio per te recitare di tanto in tanto un ruolo più
intelligente.
L’ATTRICE: Alludi alla tua commedia, vanitoso che non sei altro.
IL PROFESSORE: Sicuro.
L’ATTRICE: E' una commedia davvero strepitosa!
IL PROFESSORE: Vedi!...
L’ATTRICE: Sì, sei un vero e proprio genio, Robbie!
L’ATTRICE: Hai bisogno di altre conferme?
IL PROFESSORE: Oh, amore mio...
L’ATTRICE: Rodrigo.
IL PROFESSORE: Mi chiamo Roberto. Allora che cosa sono io per te, se anche adesso pensi a
Rodrigo?
L’ATTRICE: Come sei stupido. Dai, dammi un bacio…
5.
L’ATTRICE
LA GIORNALISTA
6.
LA GIORNALISTA
LA MOGLIE
LA MOGLIE: Ehi! Hai finito di lavorare?
LA GIORNALISTA: No. Aspetto che le ultime persone se ne vadano a casa... E niente, mi sono
sentita sola… e ho deciso di chiamarti.
LA MOGLIE: Sul serio?
LA GIORNALISTA: Forse sarebbe ora di incontrarci.
LA MOGLIE: Perché?
LA GIORNALISTA: È da un po’ che chattiamo e finiamo per fare sesso….
LA MOGLIE E…?
6
LA GIORNALISTA: Conoscendoci meglio, ho pensato che potesse accadere qualcosa di più...che
si potesse... instaurare un rapporto… sì, di amicizia...o altro.
LA MOGLIE: Capisco. E se... per me non fosse la stessa cosa?
LA GIORNALISTA: Ci resterei malissimo. Devo ammettere che tutte quelle che ho incontrato
prima di te erano troppo delle santarelline, a me... piacciono più le tipe ... intraprendenti.
LA MOGLIE: Divertita Sei molto brava a fare la corte...
LA GIORNALISTA: Ho perso troppo tempo appresso agli uomini…
LA MOGLIE: Ma dai, e che significa?! E spiegami un po’ come erano ste tipe…
LA GIORNALISTA: Di certo molto stronze...
LA MOGLIE: Ti prego!... Solo questo?...
LA GIORNALISTA: In un certo senso… ma si sa che poi questo tipo di ragazze vanno in giro a
fare le zoccole, non solo in rete.
LA MOGLIE: Mm.. allora forse anche io dovrei esserlo un po’ di più… se la vedi così...
LA GIORNALISTA: Ma che dici! Sono certa che tu non sei quel tipo di ragazza.
LA MOGLIE: Certo, certo. Parlo così, tanto per dire. Ma invece: raccontami un po’ qualche
episodio, qualche aneddoto strano…
LA GIORNALISTA: Su cosa?...
LA MOGLIE: Sulle tue esperienze…Una volta, quando abbiamo iniziato a chattare, ti chiesi se
avevi una ragazza o se avevi già provato qualche esperienza del genere prima...
LA GIORNALISTA: E ti ho già detto che le ho avute… niente di serio e mai concluse...Perché ti
importa così tanto questa questione?
LA MOGLIE: Non hai detto tu che era ora di conoscerci meglio?
LA GIORNALISTA: Cosa vuoi sapere di preciso?
LA MOGLIE: C’erano donne sposate... tra quelle?
LA GIORNALISTA: Come ti è venuta in mente una domanda del genere?
LA MOGLIE: Vorrei sapere se... insomma... se tu...
LA GIORNALISTA: Non ci proverei mai con donne impegnate... ...Non è che è successo a te e per
sentirti meno in colpa, stai cercando di capire se l’ho fatto io?
LA MOGLIE: Ma che dici?!..
LA GIORNALISTA: Immagina il loro tipo di vita. Bugie, imbrogli, volgarità…
LA MOGLIE: Sì, certo, hai ragione, ma un diversivo si deve pur provare in una coppia! Altrimenti,
la vita matrimoniale sarebbe così poco eccitante.
LA GIORNALISTA: Ma poi la pagano a caro prezzo….
LA MOGLIE: Allora... hai provato! Chi era? La conosco? E’ qualcuno di famoso? Se sì, devi per
forza dirmelo!
LA GIORNALISTA: Ti prego, non ne parliamo più.. Te l’ho detto, ormai vedo solo te...
LA MOGLIE: Ti prego, non prendermi per il culo…
LA GIORNALISTA: Perché non ci vediamo?.Mi piaci da morire…. ti vorrei abbracciare...
toccare… sentirti tra le mie mani...
LA MOGLIE: Oh sì…
LA GIORNALISTA: Sei così bella!... Bella!..
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LA MOGLIE: Oggi ci abbiamo dato dentro entrambe direi...
LA GIORNALISTA: Cazzo, sì.
LA MOGLIE: Ah... magari...
LA GIORNALISTA: Cosa?
LA MOGLIE: Nulla…Ci sentiamo, dai…. Ciao.
LA GIORNALISTA: Ciao.
LA GIORNALISTA Spegne la videochiamata.
LA MOGLIE: ...Magari potremmo rivederci….
7
7.
LA MOGLIE
IL MARITO
8.
IL MARITO
LA PROSTITUTA
IL MARITO: Cazzo! Era da dieci anni che non mi accadeva di fumare così… Non ricordo più
nulla… È strano come tutte le donne in certi momenti si assomiglino...
LA PROSTITUTA: Ciao, dolcezza!
IL MARITO: Buon giorno.
LA PROSTITUTA: Te ne vai?
IL MARITO: È veramente tardi.
LA PROSTITUTA: Dunque vai via? Sì, arrivederci.
LA PROSTITUTA: Perché mi guardi così?
IL MARITO: La mattina abbiamo tutti un aspetto così innocente... Quanti anni hai?
LA PROSTITUTA: Quanti me ne dai?
IL MARITO: Ventiquattro.
LA PROSTITUTA: Sì, certo!
IL MARITO: E da quanti anni fai...
LA PROSTITUTA: …la puttana? Da un anno.
IL MARITO: Da poco.
LA PROSTITUTA: Meglio tardi che mai.
IL MARITO: Sei contenta di quello che fai? Intendo dire, te la passi bene?
LA PROSTITUTA: Oh, per me va sempre bene.
IL MARITO: Già... Senti, non hai mai pensato che potevi fare una vita diversa? Sei una ragazza
davvero bella. Potresti ad esempio sposarti.
LA PROSTITUTA: Perché pensi che non lo sia?
IL MARITO: Non andresti con tutti.
LA PROSTITUTA: Ma io non vado con tutti. Grazie a Dio non sono ridotta così male e posso
scegliere. Io, vado...
IL MARITO: A fare che?
LA PROSTITUTA: A cercare clienti.
IL MARITO: Ah, certo... Ciao.
LA PROSTITUTA: Ciao.... Torna presto.
IL MARITO: Senti, per te è indifferente...no?
LA PROSTITUTA: Cosa?
IL MARITO: Intendo dire, lo fai senza provare piacere. Per te è la stessa cosa che un uomo sia
giovane o vecchio, e se...
LA PROSTITUTA: Ma che domande mi fai? Io comunque non mi sposerei, neanche per tutto l’oro
del mondo. Forse in futuro.
IL MARITO: Ah… ho capito chi è che mi ricordi...
9
LA PROSTITUTA: Somiglio a qualcuna?
IL MARITO: Gli occhi... ciao, vado.
LA PROSTITUTA: Ciao.
IL MARITO: Ma dimmi... non ti stupisce?
LA PROSTITUTA: Che cosa?
IL MARITO: Che io non ti chieda niente?
LA PROSTITUTA: Ci sono parecchi uomini che di mattina non lo fanno.
IL MARITO: È bello che almeno non fingi... Senti, ritornerò presto a trovarti.
LA PROSTITUTA: Bene.
IL MARITO: Mi dai gli estremi della tua carta?
LA PROSTITUTA: Li trovi sul sito. Basta cercare Leocadia.
IL MARITO: Leocadia... Bene... Allora buona giornata. Senti, Leocadia, ti capita spesso che un
cliente paghi senza fare nulla?
LA PROSTITUTA: No, non è mai accaduto.
IL MARITO: Cosa pensi di me allora? Pensi di non piacermi?
LA PROSTITUTA: Perché non dovrei piacerti? Stanotte ti sono piaciuta!
IL MARITO: Mi piaci anche ora.
LA PROSTITUTA: Ma stanotte ti piacevo di più.
IL MARITO: Perché lo pensi?
LA PROSTITUTA: Perché mi fai una domanda così idiota?
IL MARITO: Questa notte... io non sono entrato in chat solo per parlare?
LA PROSTITUTA: Certo, per parlare e...
IL MARITO: E…?
LA PROSTITUTA: Non te lo ricordi più?
IL MARITO: Io ho... noi siamo stati insieme... sì...
LA PROSTITUTA: Ma ti sei addormentato.
IL MARITO: Già... E mi hai ricordato un’altra persona.
LA PROSTITUTA: Sarebbe stato bello se avessimo solo parlato. Sarebbe stata quasi
un’avventura... E invece è accaduto quello che accade sempre in queste circostanze. Ciao.
IL MARITO: Addio...
9.
LA RAGAZZINA
IL QUARANTENNE
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