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clinica e terapia
Gestione dell’anafilassi
in Pronto Soccorso
Paolo Borrelli*°, Massimo Pesenti Campagnoni*
*Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione, Ospedale Regionale, Aosta
°Ambulatorio di Allergologia, Medicina e Chirurgia d’Urgenza e Accettazione, Ospedale Regionale, Aosta
SINTESI
L’anafilassi è una sindrome clinica acuta, improvvisa, sistemica. no velocemente, da manifestazioni cutanee a reazioni d’organo
Essa è dovuta a una reazione da ipersensibilità grave e pericolo- molteplici, culminando in asma severo, ipotensione e shock. In
sa per la vita a tutte le età. L’anafilassi dipende dal rilascio in cir- questo lavoro vengono presentati due casi clinici con l’intento di
colo di mediatori chimici liberati da mastociti o da basofili atti- proporre, in base alle attuali evidenze, il migliore approccio tera-
vati dopo una reazione allergica o senza il diretto coinvolgimen- peutico possibile e le istruzioni da fornire al paziente dopo la di-
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to del sistema immunitario. L’anafilassi può evolvere, più o me- missione dal reparto d’emergenza.
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da alcune settimane soffre di prurito e bruciore agli Autori specificano che non è necessaria la presenza di
occhi se svolge le pulizie di casa e che in occasione grave ipotensione e broncospasmo per definire una
di una festa ha manifestato edema delle labbra dopo reazione come anafilattica.
aver gonfiato dei palloncini per addobbare la casa.
La paziente è confusa, parzialmente collaborante, Come viene classificata?
pallida, sudata. In posizione supina, con gli arti infe-
riori sollevati si rilevano: pressione arteriosa di 75/50 Il termine anafilassi allergica dovrebbe esser usato
mmHg, frequenza cardiaca pari a 120 battiti al mi- quando è possibile determinare una patogenesi im-
nuto, frequenza respiratoria di 20 atti al minuto e sa- munologica dipendente dall’attività degli anticorpi
turazione d’ossigeno del 90%. Si pratica adrenalina IgE (anafilassi allergica IgE-mediata) o provocata da
intramuscolo 0,5 ml alla diluizione di 1 : 1000, nel immunocomplessi IgG, complemento o da meccani-
frattempo, reperite due vene periferiche, si infondo- smi cellulomediati (anafilassi allergica non IgE-me-
no 1000 ml di liquidi cristalloidi, idrocortisone 100 diata). Tutte le reazioni a patogenesi non immunolo-
mg endovena, antistaminico parenterale e si sommi- gica, in passato definite anafilattoidi, dovrebbero es-
nistra ossigenoterapia ad alti flussi. ser indicate come anafilassi non allergica (Figura 1).
Dopo il rapido miglioramento e un periodo di osser-
vazione di 12 ore, la paziente viene dimessa con te- Qual è l’incidenza?
rapia cortisonica e antistaminica per os da assumere Difficile è stabilire la reale incidenza dell’anafilassi fi-
per i successivi cinque giorni. Le si consiglia inoltre no a quando la sua definizione, il corretto utilizzo
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di non ingerire alimenti o farmaci diversi da quelli delle codificazioni ICD (International Classification of
noti per esser ben tollerati fino ad avvenuta valutazio- Diseases) e i criteri diagnostici non saranno condivisi
ne allergologica. I test cutanei confermano una reale e applicati universalmente3. Infatti, gli studi epide-
tolleranza nei confronti degli anestetici locali. Essi di- miologici differiscono non solo per le diverse carat-
mostrano però un’allergia al lattice della gomma che teristiche delle popolazioni in esame, ma soprattutto
chiarisce sia l’edema labiale dopo aver gonfiato i pal- per la non unanime definizione di anafilassi. Anche
loncini, sia la sindrome orale allergica ai frutti sopra se sottostimata, sicuramente la sua incidenza è in au-
descritti (di cui è nota la reattività crociata con gli al- mento nei Paesi occidentali per tutte le fasce d’età e
lergeni della Hevea brasiliensis, pianta da cui si estrae per entrambi i sessi. Si suppone che il suo aumento
il lattice), sia i sintomi lamentati in casa, nelle vici- sia associato al particolare stile di vita dei Paesi be-
nanze di una stella di natale (Euphorbia pulcherrima), nestanti che comporta un incremento dell’atopia, al
pianta ornamentale apparentata botanicamente con
sempre maggiore consumo di farmaci e al cambia-
Hevea brasiliensis. Si è optato per la sospensione del-
mento delle abitudini alimentari. Dai pochi studi re-
l’enalapril a favore di valsartan e da alcuni mesi è sta-
periti in letteratura l’incidenza stimata dell’anafilassi
ta intrapresa la terapia desensibilizzante sublinguale
nella popolazione generale varia tra 10 e 21 ca-
per il lattice della gomma.
si/100.000 abitanti per anno4,5. Da studi retrospetti-
Vi è consenso unanime sulla
definizione di anafilassi?
Nonostante il fenomeno dell’anafilassi sia stato de-
scritto da Portier e Richet più di cento anni fa1, non Anafilassi
vi è consenso unanime sulla sua definizione. Il pun-
to della discordia è essenzialmente se considerare
l’orticaria generalizzata con o senza angioedema co-
me semplice reazione allergica acuta o come primo Anafilassi Anafilassi
stadio dell’anafilassi. allergica non allergica
Secondo la revisione della nomenclatura delle reazio-
ni allergiche redatta nel 2001 dall’Accademia Euro-
pea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI)2,
l’anafilassi è considerata una «reazione d’ipersensibi- Anafilassi Anafilassi
lità grave, pericolosa per la vita, generalizzata o si- allergica allergica non
stemica. Di norma essa procede gradualmente ini- IgE-mediata IgE-mediata
10 ziando con orticaria o angioedema, evolvendo in rea-
zione d’organo molteplice spesso accompagnata da Fig. 1 - Anafilassi, classificazione eziopatogenetica (Revisione della nomencla-
asma severo e culminate in ipotensione e shock». Gli tura delle reazioni allergiche da parte dell’EAACI)2.
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vi risulta che l’incidenza dell’anafilassi nei reparti Quali sono le cause più frequenti?
d’emergenza americani e inglesi ammonta a un caso
Farmaci, alimenti, veleni d’imenotteri, pollini, mice-
su 1100-2300 accessi6,7, con un aumento di circa 7
ti, acari, elminti sono le principali cause d’anafilassi.
volte in poco più di un decennio8. Anche per l’anafi-
La lista delle sostanze iatrogene che possono provo-
lassi fatale si dispone di dati probabilmente sottosti-
care anafilassi allergica o non allergica è in costante
mati (come considerare alcune morti improvvise e al-
aumento vista la continua commercializzazione di
cune morti a eziologia dubbia?). Secondo uno studio,
nuove molecole. I farmaci più frequentemente coin-
circa la metà delle 164 morti per anafilassi da causa
volti sono le penicilline, le cefalosporine, i sulfami-
accertata nel Regno Unito in un periodo di 8 anni è
dici, le tetracicline, i FANS, gli ACE-inibitori, gli ane-
da attribuire a causa iatrogena, le rimanenti sono da
dividere quasi equamente tra il veleno d’imenotteri e stetici generali, gli antisieri, gli ormoni, i mezzi di
gli alimenti9. contrasto. Non va dimenticato il lattice della gom-
ma, seconda causa d’anafilassi intraoperatoria nell’età
adulta e prima nell’età pediatrica. Il veleno di alcuni
Quali sono i meccanismi imenotteri appartenenti alla famiglia delle apidi (Apis
che la provocano? mellifera) o delle vespidi (Vespa crabro, Vespula germa-
Durante l’anafilassi i mastociti tessutali e i basofili cir- nica, Polistes dominulus) può provocare gravi reazioni
colanti si attivano liberando numerosi mediatori chi- sistemiche in soggetti predisposti e appartenenti a
mici. Queste cellule effettrici possono esser stimola- particolari categorie lavorative a rischio (vigili del
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te da vari meccanismi. Il primo dipende dal ricono- fuoco, giardinieri, contadini…).
scimento diretto di un allergene da parte delle IgE Nel caso d’anafilassi da cibo sono abitualmente coin-
specifiche situate sulla loro membrana. Gli altri av- volte le proteine di cereali, latte, uova, pesce, crosta-
vengono senza il coinvolgimento delle IgE, ma per at- cei, gruppo “noci e semi”, ma anche gli allergeni di al-
tivazione del sistema del complemento da parte di so- cuni frutti o vegetali se ingeriti crudi (per questi ultimi
stanze esogene (alcuni farmaci, mezzi di contrasto, avviene spesso una reazione crociata da analogia strut-
protamina) o endogene (triptasi), per diretta attiva- turale tra le proteine dei cibi e gli allergeni di alcuni
zione cellulare non immunomediata (sostanze ipero- pollini). Due particolari forme d’anafilassi sono quelle
smolari, mezzi di contrasto, anestetici generali, sfor- indotte da sforzo fisico e da sforzo fisico postprandiale
zo fisico), per alterato metabolismo dell’acido arachi- (quest’ultima ancora suddivisa in dipendente o non di-
donico (aspirina e FANS) ovvero per cause non me- pendente dall’ingestione di cibo specifico). La loro pa-
glio specificabili. togenesi è in parte ancora da chiarire. In esse l’eserci-
L’istamina, la triptasi, la callicreina, l’eparina sono al- zio fisico, in concomitanza di una determinata tempe-
cuni dei mediatori chimici preformati, depositati in ratura esterna, del grado d’umidità, senza o con l’assun-
granuli secretori citoplasmatici e quindi liberati in zione di cibo e alcol, determina la reazione sistemica.
circolo a seguito di stimolazione. Altre molecole qua- Infine, in circa il 30% dei casi l’eziologia dell’anafilassi
li la prostaglandina D2 (PGD2), i leucotrieni C4, D4, non è determinata con certezza (anafilassi idiopatica)
E4 (LTC4, LTD4, LTE4), alcune interleuchine e il Pla- non solo nell’immediatezza dell’evento acuto, ma an-
telet Activating Factor (PAF) sono invece sintetizzati che dopo successive indagini allergologiche.
de novo e liberati nell’ambiente extracellulare suc-
cessivamente. I mediatori chimici dell’anafilassi agi- Quali sono le caratteristiche
scono sulla muscolatura liscia dei vasi a livello cuta-
neo e mucosale, aumentano la permeabilità vascola-
cliniche?
re, provocano infiammazione e danno d’organo con L’anafilassi è quasi sempre imprevedibile, a volte evi-
conseguente ipovolemia, broncospasmo, effetto ino- tabile in soggetti con precedenti reazioni da analoga
tropo negativo, ipertono vagale. Si comprendono eziologia. Colpisce qualsiasi fascia d’età e in qualsiasi
quindi i sintomi e le manifestazioni cliniche di orti- area geografica. I quadri clinici e la sua gravità variano
caria, angioedema, dispnea e grave ipotensione. Al- in funzione delle caratteristiche del soggetto (sensibi-
cuni dati sperimentali e clinici indicano che il cuore lità, predisposizione genetica, età, comorbidità, terapie
umano può esser sia la sede sia il bersaglio finale del- concomitanti) e dipendono dall’entità, dalla rapidità e
l’anafilassi10. Ciò può avvenire in particolare nei pa- dalla via tramite cui avviene l’esposizione. Importante
zienti affetti da cardiomiopatia dilatativa e ischemi- risulta il luogo ove avviene la reazione che condiziona
ca. Tali soggetti, rispetto alla popolazione sana, pre- la rapidità del soccorso medico. Reazioni più gravi av-
sentano un numero maggiore di mastociti cardiaci vengono in pazienti affetti da asma bronchiale, cardio-
11
tra i miociti, nella tonaca avventizia e nella placca miopatia ischemica o dilatativa, età avanzata (eccetto
ateromasica10. l’anafilassi da cibo che è più frequente nelle prime tre
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dell’adrenalina intramuscolare è da dimezzare nei pa-
FR > 25, GCS < 15
zienti che assumono beta-bloccanti compresa la for-
mulazione in collirio per evitare l’esclusiva stimola-
Come gestire un caso d’anafilassi zione α-adrenergica e gli effetti da ipertono vagale;
a gravità media-severa? analoga precauzione è consigliata anche in caso di
concomitante terapia con antidepressivi triciclici e
In caso d’anafilassi è consigliabile, quando possibi-
inibitori delle monoaminossidasi18. Parziale controin-
le, gestire il paziente in area d’emergenza latex-safe
dicazione all’utilizzo di adrenalina avviene nel caso di
nel dubbio di una reazione allergica al lattice. Non
recente uso di cocaina.
disponendo di tale area, utilizzare esclusivamente
materiale certificato come latex-safe collocato in un
Quando e a che dose utilizzare l’adrenalina
apposito carrello. Conservare la calma infondendo
endovena?
fiducia al paziente. Raccogliere una rapida anam-
nesi anche con l’ausilio di parenti o accompagnato- La via endovenosa è correttamente usata solo sotto
stretto monitoraggio elettrocardiografico, in ambiente
ri. Mantenere il soggetto in posizione supina, ad ar-
adeguato e da parte di personale esperto. Deve esser
ti inferiori sollevati, reperire due accessi venosi pe-
somministrata in tutti casi ove la via intramuscolare e
riferici attivandosi per l’utilizzo dei farmaci e dei
le terapie di supporto non hanno portato miglioramen-
presidi d’emergenza. Garantire la pervietà e la pro- to clinico17. Si raccomanda di usare adrenalina ev alla
tezione delle vie aeree, valutare la necessità d’intu- soluzione 1 : 10000. Procedere come segue: diluire 1
bazione tracheale. Esaminare frequentemente i pa- fiala di adrenalina 1 : 1000 in soluzione fisiologica 9
rametri vitali, eseguire monitorizzazione ECG. Se ml, ottenendo così adrenalina a soluzione 1 : 10.000.
possibile, misurare il PEF prima e dopo terapia, Diluire 1 ml di soluzione di adrenalina 1 : 10.000 in 9
somministrare ossigenoterapia ad alti flussi. Se ml di soluzione fisiologica somministrando ev in bolo
l’anamnesi, la clinica e le procedure già eseguite de- lento in 5 minuti. La dose può esser ripetuta una o due
pongono verso la diagnosi di anafilassi non bisogna volte ogni 10 minuti secondo necessità. Allo scopo di
ritardare la somministrazione di adrenalina, vero evitare frequenti somministrazioni si può anche som-
cardine terapeutico dell’anafilassi. Il suo uso tardivo ministrare l’adrenalina ev in infusione continua: dilui-
è correlato con una prognosi peggiore14. L’inocula- re 1 fiala di adrenalina soluzione 1 : 1000 in fisiologi-
zione di adrenalina sfrutta contemporaneamente gli ca 500 ml e regolare l’infusione della pompa alla velo-
effetti α1- e α2-adrenergici (vasocostrizione, aumen- cità di 0,5-2 ml/min (pari a 1-4 µg/min).
to delle resistenze vascolari periferiche, diminuzio-
ne dell’edema mucosale), β1- (effetto inotropo po- Esistono altri trattamenti di supporto19-22?
sitivo) e β2-adrenergici (broncodilatazione, diminu- Ossigeno
13
zione del rilascio di mediatori chimici da parte di In corso d’anafilassi si assiste a un deficit di perfusio-
basofili e mastociti) (Figura 2). ne e di ossigenazione degli organi vitali. Sommi-
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zione dell’ipoperfusione e dell’ipossia. Devono esser ta dal medico dimettente. Tutti i pazienti dimessi dal
infusi importanti quantità di liquidi possibilmente a Pronto Soccorso dovrebbero assumere terapia anti-
pressione positiva (4-8 litri di soluzione isotonica cri- staminica e steroidea per 3-5 giorni.
stalloide), sfruttando accessi venosi plurimi e con Nei casi di anafilassi a media o severa entità nei con-
cannule di calibro adeguato. Durante la RCP si deve fronti di allergeni o sostanze non facilmente evitabili
somministrare senza esitazione adrenalina ev ad alte si dovrebbe aggiungere la prescrizione di adrenalina
dosi al dosaggio di 1-3 mg da ripetere ogni 3 minuti, autoiniettabile15,16,18 (Figura 3). Occorre insegnare
passando se necessario al dosaggio di 3-5 mg ogni 3 la corretta tecnica di utilizzo della penna-siringa, ri-
minuti, fino ad arrivare all’infusione continua di 4-10 cordando al paziente di verificare periodicamente la
µg/min. Il ritmo di arresto nell’anafilassi corrisponde sequenza delle fasi d’inoculazione tramite simulazio-
frequentemente a una asistolia/Pulseless Electrical Ac- ne, di controllare la scadenza del prodotto e la pre-
tivity (PEA). Seguendo l’algoritmo dell’arresto senza senza della confezione sempre a portata di mano.
polso, considerare, in base all’evoluzione del ritmo L’adrenalina autoiniettabile pronta all’uso può essere
cardiaco, il bolo di atropina 1 mg ev eventualmente
ripetibile dopo 3-5 minuti e l’eventuale shock. La
somministrazione di antistaminici e steroidi paren- TAB. 4
terali durante l’arresto cardiaco non si dimostra riso-
Come ridurre il rischio di punture d’imenottero.
lutiva, ma può acquisire importanza dopo l’avvenuta
resuscitazione. Tenersi lontano da fiori e frutti maturi
Se si lavora in giardino indossare cappello, guanti, camicia
Quanto deve durare a maniche lunghe e pantaloni lunghi
l’osservazione dopo la risoluzione Evitare vestiti di colori sgargianti, preferire il bianco o il kaki
dell’anafilassi? Evitare l’uso di profumi, spray per capelli, creme solari,
shampoo profumati
In circa il 20% dei casi l’anafilassi ha andamento bi- Evitare movimenti bruschi in presenza di api o vespe
fasico. In letteratura sono descritti casi di recidiva Non camminare scalzi nei prati
dei sintomi fino a 38 ore dal primo episodio23, an- All’aperto: non lasciare avanzi di dolci o carne, non bere
che se la quasi totalità degli episodi avviene entro bibite da lattine lasciate aperte
le 2-8 ore. I pazienti che hanno risposto al tratta- Tenere chiuse e ben pulite le pattumiere
mento in emergenza richiedono quindi un periodo Non spostare tronchi caduti o ceppi; le vespe vi nidificano
d’osservazione più o meno prolungato. Non vi so- Tenere le finestre chiuse durante il giorno, o meglio, utilizzare
no dati evidence based che stabiliscano la sua preci- le zanzariere
sa durata19. L’osservazione clinica, monitorizzando Indossare guanti, casco e occhiali in moto o bicicletta
i parametri vitali, per un periodo di 24 ore dopo la Se ci sono imenotteri che sciamano nelle vicinanze, farli 15
remissione dell’episodio sarebbe l’ideale, ma non rimuovere chiamando i vigili del fuoco o (in caso di api)
sempre è praticabile20. la locale associazione apistica
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Sistemica
– impugnare l’iniettore tenendo
l’estremità in plastica nera a contatto
Storia di reazioni sistemiche severe con la coscia a 90°
con dispnea o ipotensione? – premere con forza sulla pelle: si
sentirà lo scatto dell’ago (non inietta-
No Sì
re mai in vena o sulla natica)
– tenere la siringa in posizione per al-
meno dieci secondi fino a quando
Stabilire rischio Prescrivere adrenalina4,5 l’ago non sarà penetrato e la dose di
farmaco somministrata
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Basso Alto3
– massaggiare la sede d’inoculo per
alcuni secondi.
Non Prescrivere
prescrivere adrenalina4,5
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ABSTRACT
Anaphylaxis is a severe life threatening generalized or systemic skin manifestations and itching to a multiple organ reaction
hypersensitivity reaction that can affect all ages. The reaction often dominated by severe asthma and culminating in hypoten-
originates from the discharge of chemical mediators released by sion and shock. In this work two clinical cases are presented.
either mast cells or by basophils activated after an allergic re- They are meant both to suggest the best therapy on the ground
action or without any direct action of the immune system. Ana- of evidence based medicine and to counsel the patient after his
phylaxis usually develops gradually most often starting with discharge.
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