La Seconda guerra mondiale è una conseguenza del ventennio tra le due
guerre. Una conseguenza voluta da alcune potenze come la Germania e l’Italia che nel 39’ non era ancora pronta. Altri “regimi fantoccio “si allearono ai fascismi. Dall’altro lato le potenze antifasciste come Francia, Inghilterra e poi USA, i cui interessi nazionali sarebbero crollati in caso di vittoria nazista. Anche l’URSS era il nemico politico della Germania, ma tra il 38’ e il 39’ stringono un patto di non belligeranza. Fu solo una tattica da parte della Germania per prendere tempo, perché di lì a poco Hitler avrebbe attaccato la Polonia e nel 41’ l’URSS. Il Giappone si allineò alla Germania e nel 41’si illude di indebolire gli americani a seguito dell’attacco a Pearl Harbour. A queste forze regolari si aggiunge quella irregolare dei movimenti resistenziali, che con modi e tempi diversi insorgono contro gli occupanti nazi-fascisti. Si organizzarono anche dall’esilio a Londra. Resistenze deboli ma eroiche in Polonia e a Praga, più forti in Francia, la quale verrà spaccata in due. De Gall, un generale che non si piegò; le forze della montagna sono più popolari invece, uniti da ideali comunisti e sociali. Anche in Jugoslavia, che era divisa tra occupanti italiani e tedeschi; a capo della resistenza jugoslava Mihelovic. In Italia la resistenza raggruppava differenti ideologie esplose all’occupazione da parte dei nazisti dell’Italia: accettarono il rischio di essere sterminati o deportati (700.000). Alcuni di questi preferirono restare nel campo di concentramento piuttosto di essere reclutati nella Repubblica di Salò. L’invasione della Polonia fu la punta dell’iceberg, sotto stanno tutti gli attacchi delle forze revisioniste alla pace mondiale stabilita a Versailles (Fiume, Carpi, Mercimur, Etiopia). Tra le cause c’è il tentativo delle potenze europee di appacificare Hitler, poi l’Anoclun di parte dell’Austria, l’occupazione della Boumia e la richiesta di ottenere carte bianca su Danzica. Nel maggio del 39’ l’Italia occupa l’Albania e in quel momento si configura il patto d’acciaio. Nel 40’ i tedeschi entrano a Parigi e si espandono su tre fronti. L’Italia non era ancora pronta e la Germania non aveva comunicato tempistiche, solo allora dichiarò guerra alla Francia sperando di salire sul carro dei vincitori. Partecipa anche il tentativo al tentativo di blitz su Londra, l’unica resistenza democratica in Europa, fallito. Attacco in Grecia non riuscito, i tedeschi dovettero intervenire, ne conseguirà una subordinazione dell’Italia alla Germania, allargando il campo anche ai Balcani. Svolte radicali sono l’attacco all’URSS e l’attacco a Pearl Harbor. Le potenze antifasciste iniziano a pianificare la resistenza con delle conferenze, organo di consultazione e pianificazione che le forze antagoniste non ebbero mai a causa del loro eccessivo nazionalismo. Veniva stesa una carta atlantica che avrebbe ispirato questa guerra, premessa delle Nazioni Unite. Giro di boa alla fine del 42’ con importanti vittorie americane, inglesi e sovietiche, che schiacceranno le forze naziste in una, meno in Africa. Nel 43’ primi bombardamenti in Sicilia, l’Italia capitolò e Vittorio Emanuele III arrestò Mussolini, messo in minoranza dal suo stesso partito. Governo Badoglio emergerà dalla corona. Le forze dei nazismi sono allo stremo perché gli americani stanno riconquistando le Maldive nel pacifico, per poi riprendere l’Europa con lo sbarco in Normandia, nel giugno del 44’. I fronti da cui difendersi diventano troppi per i nazisti. Capitolano Parigi e Berlino, conferenze dei vincitori che riorganizzano la spartizione del mondo. In oriente ancora si combatte perché il Giappone resiste, allora l’esercito americano decise di ricorrere al lancio delle bombe nucleari su Hiroshima e Nagasaki, quegli ordigni hanno lanciato anche un messaggio di forza all’URSS. La Germania non era pronta per una guerra sul lungo periodo.