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Rizzo Lezione 3 – individuo e “mercato”

Tramite l’idea di proprietà c’è questa idea di INDIVIDUO che si realizza tramite il possesso di PROPRIETà.

Percorso della storia politica, l’indipendenza americana, Inghilterra = padre tiranno.

Versante economico: Nascita dell’economia politica e concetto del mercato,del nuovo concetto di
mercato.

Mercato,2 accezioni diverse,noi usiamo due concezioni diverse: 1. Luogo fisico,dove la gente va e compra
(accezione descrittiva)

2. completamente nuovo,uso del termine mercato in un accezione astratta,quando diciamo “lanciare un


prodotto sul mercato” in quel caso mercato è un costretto astratto,coincide col mondo intero,questo
spazio virtuale su cui le merci vanno ad essere acquistabili e questo carattere di indeterminatezza,questo
spazio aperto alla compravendita dove domanda e offerta s’incontrano che è oggetto di riflessione da parte
di alcuni pensatori inglesi della fine del 700 che elaborano un idea affascinante,ossia che il mercato intenso
in questo senso astratto,ha una propria logica naturale che prescinde dall’intervento dell’uomo,questa
logica consiste nel fatto che l’incontro di domanda e offerta realizza automaticamente il miglior equilibrio
possibile tra le risorse,il prezzo delle merci,sarà determinato dall’ incontro tra domanda e offerta e sarà
quello il prezzo giusto. (NOTA: in antico regime le merci erano soggette ad una serie di condizionamenti e
di decisioni e di discipline che avevano a che fare con le corporazioni,con le classi sociali con privilegi,serie
di norme particolari,INVECE QUI NON CI SONO PIU’ CONDIZIONAMENTI) Questo equilibrio realizza un bene
per tutti,la via della ricchezza per le nazioni,ossia quello di lasciare libero la circolazione delle merci e che
vada tutto sul MERCATO.

Economia politica: perché è un modello,questo della libera mano del mercato che realizza il miglior
equilibrio possibile tra le risorse,è una concezione che a che fare con l’organizzazione della Polis stessa,è
un fatto intrinsecamente politica.

Alla fine del 700,negli anni 80 del 700 si svolge in Inghilterra un dibattito molto importante a proposito
delle leggi a tutela dei poveri,c’era un sistema di assistenza pubblica basata sulla rete delle parrocchie,una
serie di legge pour lose,che diventano soggetto di discussione (abolizione o meno). L’idea di proteggere e
assistere e di NON permettere alla mano d’opera di stare sul mercato è qualcosa che non fa del bene ma
del male all’economia e al benessere collettivo. Nel ambito di questo dibattito un signore di nome
Townsend,questo signore racconta una specie di parabola durante questo dibattito: che ha a che fare con i
spagnoli al tempo della conquista delle colonie sudamericane,in cui gli spagnoli facendo rotta verso le
americhe,individuano un isola sulla quale fanno tappa ,una isola dotata di acqua,in cui le flotte possono
appoggiarsi. Per trovare del cibo ci lasciano delle capre,quando tornano trovano che le capre si sono
moltiplicate a dismisura,infestando e distruggere la vegetazione,allora per ridimensionare il numero delle
capre ci lasciano anche dei cani,al passaggio successivo trovano che i cani si sono moltiplicati grazie al fatto
che hanno fatto che hanno molto cibo ,le capre sono diminuite,ma nel tempo si è realizza un equilibrio
“omeostatico” tra la popolazione dei cani e quella delle capre, perché quando le capre diminuiscono di
numero i cani sono troppi,iniziano a morire di fame e muoiono i piu’ deboli,quindi diminuendo i cani
aumentano nuovamente le capre. Quindi rispetto alle risorse disponibili si crea un equilibrio naturale tra
capre e cani. E’ una storia feroce ma molto interessante per diverse ragioni:

Non serve la mano dell’uomo,una volta avviato questo meccanismo che è di equilibrio naturale,il
concetto di naturale è molto importante perché significa che l’economia ha delle proprie leggi che si
sottraggono alla scelta politica,anzi la cosa migliore è non intervenire,la cosa migliore è non alterare
questo equilibrio che si è venuto a creare. Non serve uno stato,non serve una legge,anzi bisogna
astenersene e questo è un modello rispetto alle risorse sociali disponibili.

Lo scopo di questa storia nel dibattito è che la morte di un certo numero di persona abbandonate a se
stesse,prive all’improvviso di qualsiasi sostegno che fino a quel momento avevano avuto appartiene
all’ordine naturale delle cose,naturale proprio perché economico,questa è la dimensione politica del
meccanismo politico basato sull’equilibrio naturale delle risorse .

Questa storia di Townsend non rimane confinata al dibattito delle poor lose ma viene ripresa da Maltus a
proposito del controllo della popolazione e dell’importanza della quantità di popolazione rispetto alle
risorse disponibili e attraverso maltus arriva anche darwin,che è un lettore che utilizza Maltus. L’idea di
una selezione naturale,sopravvivenza dei soggetti piu’ adatti all’ambiente quindi TRANSITA.

Nell’economia politica che nasce alla fine del 700,c’è l’idea che gli individui siano attori economici
razionali,i protagonisti sono intanto gli individui,liberati da tutti i pesi e da tutte le restrizioni,che fanno
quello che vogliono in base alla loro razionalità,i soggetti agiscono economicamente in modo
razionale,studiano sulla base delle informazioni che hanno sul mercato,scelgono le merci migliori al
prezzo migliore,fanno le scelte che per loro sono piu’ utili. Individuo protagonista con la sua razionalità
del modello economico che qua nasce,chiaramente LIBERISTA anzi NEOLIBERISTA.

Questo modello si basa su diverse forzature,perché la mano invisibile non è affatto detto che regoli nel
migliore dei modi la distribuzione delle risorse per tutti e non solo che gli individui agiscano
razionalmente sul mercato senza tenere conto di emozioni individuali,collettive,istituzioni e le logiche
politiche.

Questa del mercato è un astrazione TOTALE che però appare DEL TUTTO CREDIBILE a cavallo tra 700 e
800 e oltre del tutto CREDIBILE,perché? Perché è in corso la rivoluzione industriale che da l’idea e desta un
entusiasmo negli inglesi l’impressione e l’idea che ci sia un PROGRESSO INARRESTABILE che il
meccanismo messo in moto non può che migliorare il benessere collettivo. La rivoluzione industriale come
sfondo su cui non entriamo da l’idea che tutto l’ordinamento sociale possa venire a dipende dal mercato
che sia l’elemento di sviluppo collettivo inarrestabile che non fa che aumentare la ricchezza di tutti. Con una
fiducia nelle virtù taumaturgiche del libero mercato, significa che tutto guarisce che i problemi sociali
scompariranno da soli nel momento in cui le persone andranno sul mercato ad offrire la propria forza
lavoro,che tutte le merci saranno in vendita,che anche il denaro sarà “in vendita” e non bloccato ,soldi
investiti,le ricchezze devono stare sul mercato devono circolare libere. SOLDI che in antico regime erano
bloccati in vari modi non solo dalle leggi ereditarie e dall’improduttività da molti capitali,ma anche
dall’improduttività della terra,dei signori feudali che non gestivano le proprietà razionalmente.

Questo porta sul piano economico ad una visione liberista (fiducia di libero scambismo,s’introduce un
principio in Europa che è quella della clausola della nazione piu’ favorita introdotta in molti trattati
commerciali,significa che se italia fa un accordo commerciale con la francia fissando le tariffe doganali per
le proprie merci a 50 ,adottando la clausola automaticamente se la francia stipulerà un accordo per avere
dazi doganali piu’ bassi,es 30,automaticamente 30 diventerà anche il dazio rispetto alle merci italiane,è una
corsa al ribasso che non può che non fondarsi sull’ottimismo che la libera circolazioni delle merci non può
che favorire il benessere collettvo)
Attorno a questa idea di LIBERTA’,tra queste libertà sancite dal codice civile,il contratto è un elemento
CHIAVE,contratto come istituto,il modo in cui si gestisce e si trasmette,ci si relaziona agli altri esprimendo la
propria libertà volontà contrattuale facendo accordi, E’ un modello nuovo di uomo che nasce che non è
bloccato da norme e regole di privilegio o di soggezione ma può esprimersi attraverso la proprietà.

Contratto: incontro tra due volontà libere padrone di se stesse,che possono fare quello che vogliono fare
ciò che vogliono con i loro possedimenti ,adulti e emancipati,che ovviamente vale per le donne perché
malgrado il principio dell’eguaglianza di tutti i cittadini per le donne valgono delle restrizioni per
l’esercito delle loro libertà,pur possedendo sono soggette alla figura patriarcale (la gestione della
proprietà è soggetta all’autorizzazione prima del padre e poi del marito). Questo perché erano considerate
piu’ fragili e meno razionali perché meno padrone di se stesse. Le donne non possono gestire liberamente
la proprietà perché soggette alla povertà maritale,soggette a questo perché piu’ fragili e meno razionali e
perché l’interesse della famiglia è unitario.

Attorno a quest’idea di libertà politica ed economica noi possiamo pensare come si costituisca un ceto
sociale al suo interno molto variegato (borghesie,tante borghesie,alta borghesia,piccole
borghesie,borghesie delle professioni). Borghesie che sono protagoniste delle richieste di libertà,dopo il
congresso di vienna quando si torna ad un regime che vorrebbe essere assolutista ,di sovranità derivata da
Dio. E’ questo che hanno in testa i liberali dei moti liberali,i carbonari quelli che vogliono l’indipendenza
dagli stranieri e lottano contro l’assolutismo delle monarchie locali, esercitare le libertà affermate nella
costituzione del 91,pensano a monarchie costituzionali e pensano al fare affari all’esercizio della loro
individualità economica facendo affari. (Liberalismo politico)

Il modello dello stato liberale consiste in un arena delle libertà per i cittadini,libertà negative,tutti i corpi
intermedi sono scomparsi,da una parte lo stato dall’altro gli individui,nasce un altro concetto in questo
periodo,quello della società civile,che ha senso come espressione in quest’ottica e in questo contesto di
liberazione rispetto a tutte le appartenenze intermedie,di individuo liberi e razionali ed eguali che si
organizza attorno liberamente attraverso le associazioni varie che compongono la società civile (es i
partiti,i sindacati,i club,tutto quello a cui noi tutti possiamo costruire forme d’aggregrazione esprimono la
società civile,un espressione che contiene in se il presupposto che sia civile e non politica,che non sia
quindi pubblica non organizzata dallo stato ma espressione delle nostre libertà di cittadini)

Altro concetto nuovo della contemporaneità è quello di opinione pubblica,legata al diritto di voto,libertà
d’opinione ed espressione,stampa e aggregazione e mercato (comprende il lavoro,la terra e il
denaro),individui liberi che possono fare quello che vogliono e che la legge garantisce i contratti che
possono fare e le loro libertà e che non possono essere arrestati senza un intervento della magistratura e
quindi senza che il potere esecutivo possa sopravanzarli e schiacciarli in qualche modo.

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