Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Principio di Funzionamento:
Una sostanza liquida a bassa tensione superficiale (ed elevato potere
bagnante) suscettibile di penetrare entro discontinuità superficiali anche molto
fini, viene deposta sul pezzo da testare
I difetti superficiali assorbono il liquido per capillarità e non per gravità
Tale prerogativa, che risulta la base di tutta la metodologia di controllo, rende facilmente ispezionabili superfici
di difficile accesso indipendentemente dalla loro posizione.
Anche tra una molecola d'acqua e l'altra esistono forze di attrazione che prendono il nome di
forze di coesione.
Quando l'acqua è contenuta in un tubo dal diametro grande, il numero delle molecole d'acqua
a contatto con il vetro è relativamente piccolo. Quando invece si tratta di un tubo capillare, il
numero di molecole dell'acqua a contatto con il vetro è molto più grande, quindi prevalgono
le forze di adesione sulle forze di coesione. L'acqua sale per un certo tratto lungo il tubo di
vetro, mentre la superficie del liquido non si presenta piana ma curva, con la concavità verso
l'alto.
Breve storia del metodo LPI
Nella retina esistono due tipi di fotorecettori, che, per la loro forma, sono
denominati bastoncelli e coni. I bastoncelli sono sensibili alla luce blu-verde,
hanno un picco di sensibilità per una lunghezza d’onda di 498 nm e vengono
utilizzati per la visione in condizioni di luce molto fioca. Essi forniscono una
percezione grossolana dei movimenti attraverso la rilevazione di cambiamenti di
intensità luminosa lungo il campo visivo.
I coni invece sono sensibili alla luce intensa e ad essi si deve la nitida visione
diurna e la percezione dei colori. Pigmenti presenti in diversi tipi di coni sono
sensibili, rispettivamente, al rosso, al verde e al blu.
Sensibilità al contrasto
Nell’esecuzione di un controllo con liquidi penetranti, se il penetrante è del
tipo visibile, la sensibilità dell’occhio al contrasto diventa di fondamentale
importanza.
Tuttavia, il legame con tali caratteristiche, non è diretto, infatti, spesso oggetti
grandi non sono più facilmente visibili di altri piccoli, a causa di un basso
livello del contrasto.
Sensibilità al contrasto
Sensibilità al contrasto
La curva a destra, mostra la risposta dell’occhio nelle
normali condizioni di illuminazione ed è detta risposta
fotopica. In tali circostanze, sono i coni a permettere la
visione, in quanto i bastoncelli diventano soprasaturi e
non trasmettono alcun segnale.
ASCIUGATURA
• Prima dell’immersione nel penetrante, la superficie dei pezzi deve essere resa perfettamente
asciutta onde evitare che residui d’acqua possano permanere all’interno delle discontinuità.
• L’asciugatura può essere fatta all’aria ambiente o con l’ausilio di forni a circolazione d’aria calda
e lampade a raggi infrarossi.
• La temperatura dell’aria non deve comunque superare i 70°
• È consentito soffiare preventivamente la superficie dei pezzi con aria compressa e filtrata
(pressione massima 70 kPa)
2. Applicazione del liquido penetrante
CLASSIFICAZIONE PRODOTTI
LIQUIDO PENETRANTE RIMOZIONE PENETRANTE SVILUPPATORE
Tipo Descrizione Metodo Descrizione Forma Descrizione
Liquido penetrante
1/I A Acqua a A secco
fluorescente
Liquido penetrante
2/II B Emulsionante lipofilico b Idrosolubile
rosso
C Solvente c Idrosospensione
Base solvente a
D Emulsionante idrofilico d/e
rapida evaporazione
3. Attesa del tempo di penetrazione
Sensibilità dei liquidi penetranti: capacità del liquido a penetrare nelle discontinuità aventi piccole
dimensioni, differente natura e geometria, in diverse condizioni di rugosità superficiale e sul maggior
numero di materiali ispezionabili.
Un buon rivelatore deve poter essere facilmente distribuito sotto forma di strato sottile
sulla superficie in esame allo scopo di:
• Agire uniformemente nell’estrazione del penetrante dalle discontinuità agevolandone la
fuoriuscita per adsorbimento
• Costituire uno sfondo suscettibile di dare, in luce bianca, un buon contrasto di colore
rispetto alle indicazioni
• Non risultare fluorescente all’osservazione sotto lampada di Wood
Classificazione e proprietà dei rivelatori
Rivelatori asciutti
• Polvere di silice amorfa, polialcoli, carbonati insolubili
• Granulometria 2-4 micron
Le indicazioni tendono a rimanere col tempo più luminose e più Non crea un buon contrasto
Polvere secca distinte Difficile assicurare una copertura omogenea dell'intera
Applicazione semplice superficie
Molto portatile
Facile da applicare alle superfici
Il rivestimento bianco che si produce, determina un buon contrasto
Non acquoso Più difficile pulire la superficie testata dopo il controllo
per cui è utilizzabile sia con sistemi visibili che fluorescenti
Le indicazioni si manifestano velocemente e bene sono definite
Fornisce la più alta sensibilità
6. Esame delle indicazioni
• In questa fase viene condotta l’ispezione visiva vera e propria dei segnali
prodotti dal trattamento, impiegando l’opportuno tipo di illuminazione.
• L’esame deve essere effettuato dopo che sia trascorso un certo tempo (detto
“tempo di rilevamento”) compreso tra 7 e 30 minuti.
• Qualora si esegua l’esame con lampada ultravioletta (penetranti
fluorescenti) l’operatore deve avere l’accortezza di abituare la vista al buio per
almeno 5 minuti prima dell’ispezione.
Pulizia post-esame
Dal punto di vista chimico i liquidi penetranti sono nella maggior parte di natura organica a peso
specifico molto basso come miscele di: alcoli, oli minerali o vegetali e prodotti di sintesi a base di
petrolio. (Attualmente sono prodotti anche liquidi water-based)
Tutti i prodotti da utilizzare devono essere chimicamente inerti nei confronti dei materiali da
esaminare, specialmente per ciò che concerne i fenomeni di corrosione
Proprietà fisico-chimiche:
Altre caratteristiche:
• Devono essere facilmente spruzzabili sulla superficie per fornire una copertura totale
ed uniforme
• Devono poter essere drenate dal difetto per azione capillare
• Devono restare intrappolate all’interno del difetto ma nel contempo essere
facilmente rimovibili dal resto della superficie.
• Devono restare fluide durante tutta la durata della prove per poter essere richiamate
alla superficie durante la fase di sviluppo
• Non devono avere tendenza ad evaporare
• Devono essere altamente visibili (o fluorescenti) per poter produrre indicazioni
facilmente rilevabili
• Non devono essere pericolose o nocive per l’operatore che le maneggia
Tensione superficiale, viscosità
La Tensione superficiale (γ) è definita come
l’energia richiesta per aumentare l’area della
superficie del liquido di una unità.
Si misura pertanto in J/m2 oppure in N/m
In altri termini, la tensione superficiale può essere
pensata come la forza che agisce tra le molecole
alla superficie di un liquido
Vantaggi:
• Il metodo è altamente sensibile alla presenza di piccole discontinuità superficiali
• Esistono poche limitazioni pratiche al suo impiego. Possono essere testati materiali
metallici e non metallici, magnetici e amagnetici, conduttivi e non conduttivi
• Possono essere ispezionate grandi aree e grandi volumi rapidamente e a basso costo
• Geometrie anche complesse sono testate comunemente
• Le indicazioni relative ai difetti sono prodotte direttamente sulla superficie e
costituiscono una traccia visibile dell’entità del difetto
• La disponibilità dei liquidi penetranti in formato spray rende il metodo facilmente
portabile
• I consumabili (penetranti e rivelatori) e tutto l’equipaggiamento associato hanno
basso costo
Vantaggi e svantaggi del metodo
Svantaggi:
• Possono essere visualizzati solo difetti superficiali o che comunque sfociano in superficie
• Il metodo funziona solo su superfici di materiali relativamente non porosi
• La pulizia pre-trattamento è essenziale (i contaminanti possono nascondere la presenza di difetti)
• Tutti i residui delle lavorazioni meccaniche devono essere rimossi prima di iniziare l’ispezione
• L’operatore deve avere accesso diretto alla superficie da testare
• La finitura superficiale e la rugosità possono influenzare significativamente la sensibilità del test
• Devono essere eseguite e controllate numerose operazioni (in genere almeno 5)
• È necessario ripulire la superficie al termine della prova
• Il metodo richiede lo stoccaggio e il trattamento opportuno delle sostanze chimiche impiegate
•Non si possono rivelare difetti troppo grossi, che siano accessibili anche all'acqua e che quindi non trattengano il
penetrante.
•Non si possono rilevare difetti troppo piccoli, non penetrabili dal liquido stesso o che non possano accumularne
una sufficiente quantità.
•L'interpretazione dei risultati lascia un certo margine alla soggettività e all'esperienza interpretativa dell'operatore.
Interpretazione dei test LPI