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146 La sonata

ferisco parlare di classicità, di Biedermeier e di rom .. ro11zantica ' 4i


/ti ,of!liJ/1/ÌCII
. . . . ant1cis"" Lu ,1111u
me di fenomeni stonCI m parte contemporanei tra di l .. ,o co. li ua prima sonata, si pone al di fuori della cultura do-
oro.
zio de a i5 cultura viennese, e crea un colpo di scena, eccitante e
Le sonate di W eber minante , a di carattere nettamente teatrale.
. uietante,
inq d • e ·1 trio d e1 M muetto
.· .
precisano questo carattere gene-
L'a agio 1
Nell'opera per pianoforte di Weber troviamo comp . . ·.
. 1 . . . h ..
me i due concerti e e vanaz1om, e e s1 msenscono ide
. os1z1on1
. , co.
. ente teatrale !n
c~rat~ere_ nett~mente mel~drammatico, per-
·· · 1 B' d · · 01og1ca...... rtc~rn li stilemi imp1egat1 e ~l upo d1 stru~entazt?~e fanno pensa-
te e suhsucamente ne te erme1er, e troviamo comp . . _.,.en.
. e . k
me l'Invito alla danza e 11 oncertstuc , cui il Bied
os1z1001
. , co.
chea gscene d'opera. A?che m B_eet?o~en_, s1 sa, ~1 m~o~trano con-
· d errne1er sta r~ nte riferimenti, suggest1om d1 timbro, g1och1 d1 volumi e
stretto. Delle quattro sonate, ch e qm, ato il tema dell . u~uam;e mutuati dall'orchestra . In Beethoven il riferimento è pe-
sono le cose we benane· d a stu d'1are, e' f orse Biedermeier ala r1cer . ca, di, masmpre sin f omeo,
· mentre ·m W e b er e' l' opera 1·mca
· che s1· d e-
non lo sono le altre tre . Pr1m~, . r? se nello sfondo e non soltanto nello sfondo. Attraverso le quat-
Biedermeier, no; classiche, neppure. Ma neppure rom . h · lmea onate anc h e attraverso le quattro sonate nasce l' opensta. d e1
per lo meno in quanto sonate. Il blocco delle quattro s anttc _e! ta:co ca;ciatore, dell'Oberon, dell'Euryanthe , che lascia alle sue
Weber non s1. co11ega aff atto con c10 .' ch e 1a sonata sarà dur onate d1.
s;alle le prove giovanili cli, ~ilv~na e. di Abu-Hassan.
romanticismo, così come il Concertstuck non si lega al coante 11 Accanto al melodramma e 11 v1rtuos1smo strumentale, specie vio-
. C .. k . ncerto
romantico_: son~te e oncertst~c. preannunciano piuttosto •la fan- linistico, che desta l'attenzione di Weber: l'attacco del Minuetto ,
tasia pluntemat1ca del romanticismo, basata su melodie di melo- ;1d esempio, mima chiaramente un'entrata misteriosa dell'orche-
drammi. stra accompagnante seguita dal! 'imperiosa apparizione del violino
Ques~o ~a~attere'. teatrale più che drammatico, delle maggiori ,nlista :
opere piamsuche d1 Weber compare fin dalla Sonata in do mag-
giore op. 24, composta nel 1812 (Beethoven aveva terminato nel ,Wenuello
Allegl'o.
1810 la Sonata op. 81). La Sonata op. 24 inizia con un accordò
fortissimo, ed un arpeggio, risoluto, di settima diminuita. Un ac'. ...
.
corda che potrebbe risolvere, normalmente, in otto diverse tona-
lità e, eccezionalmente, in altre otto. Un campo aperto, dunque, su
sedici delle ventiquattro tonalità in uso all'infaio dell'Ottocento.. =
Sedici su ventiquattro; ma tra le sedici non c'è il do maggiore, to-
nalità della sonata.
Oggi un inizio del genere non provoca più il senso di sorpresa'
che provocava nell'ascoltatore del 1812. Ma non è difficile invece ·
immaginare - se si hanno il senso e il gusto della storia : . _q~an-
to dovesse sentirsi disorientato, da un simile inizio,. chi era abitua-
to a distinguere auditivamente le tonalità e a riconoscere nella re-
te delle strutture tonali il valore formante dello ·schema della so-
nata. Per trovare un qualcosa d'analogo, nella .classicità viennese',
bisognerà aspett~re l'ultima sonata di Beeth?ven, l'op. 1, II: Cet
tamente: la tensione creata dal maestoso dell òp. 111 .~a~a di moe-
to maggior peso e di altra natura, cioè cosmica. Il ventiseienne V(!.
ber non nutre ambizioni altrettanto grandi. E tuttavia, con 1101·
Il
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Ed il finale, che non per nulla sarà ri"b La so1rata , 0111 • ,ornantica
,.,.. sonata , di Beethoven. M a non ha m · se' mente
· d'1 bee-
b1·1 e d a Alk an, scopre i·1 senso ipnotico ehattezzato
r
.
a·,
A
.1 . perpetu a~,,ct 01
porane~ dell 0 1 anche difficile da analizzare secondo gli schemi
te crea in un pubblico di massa: il Motoe i movimento i~l?z %.
thoven1ano, e esi·ca Nel primo tempo colpisce prima di tutto la
ganini, scritto dopo il 1830, riprenderà se pe?'etuo op. 11 ~~san.
della son ata d'e1as .
didascalie: .
«con amma», «morend o», «pass1onato»,
.
ca ~iver~a, questa scoperta weberiana. mp icemente, in un'./a- abbondan~a 1 «espressivo», «dolce», «leggieramente», «con mol-
Si puo osservare· che una tendenza alla t . Po- «con p ass1one»' dolore», «agitato» · (L"
iszt, e h e pu bbli '
co una rev1-·
scorso strumentale si affaccia anche in Beetheatrahzzazione del d' ' Lietto»
tau d • «con nata vi aggiunse, d'i suo, «con grazia»; · Chopm,· d an-
. . . , . . oven e d ,.
d i mmore capacita creativa, m Hummel e · ·D ' a un llveU s10. ne . e11 a soll'allievo
' Georges M ath"ias, cerco' una vota 1 d"1 sugge-
op . 1 3 d 1· H umme I ( 1803) e Ia sonata Le re tour àussek p : L? Sonatao
10
( 1807) appartengono alla stessa temperie ideol . ~rzs ~1 Dussek
5 onata op . 24 d 1. W e b er, e Ia stessa temperiogica
1
d~ }ezi ne :n'episodio indicato da Weber «con dolore», dicendo-
st~on~r o, 0 angelo passa in cielo»). L'abbondanza di didascalie
'd in cu. 1 nascela 0
gli e. e .«oulgono al sentimento dell'esecutore fa pensare ad un so-
l'attenzione del Beethoven delle sonate op. 26 (l~oei)1o~ica muove che si riv ogrammatico, o per 1o meno a d una ·
concezione teatra1e.
(1801), op. 31 n. 2 (1802), op. 53 ( 1 s03 ) op (• P- 2 7,n,2 strato
L'uso del pr tremolo (~11•· · · poi· a1 termine
. in1z10, · d e il s~i·1uppo e al.-
queste sonate d i. Beet hoven, e non senza 'una . pr f I d04) · T.utte
57 8
.l d . . . o on a ragion l'inizio della riespos1z1~~e) fa pensare a ~ugg~stl?n_i or~hestrali,
saranno pred i ette ai romantici, verranno -inglobate 11 . . e, rché il tremolo non si incontra nella musica piamsttca di Mozart
romantica · e d"iventeranno esempi· probanti • del «rom ne at' cu•1tura ~edi Beethoven, è raro in Schubert e in Chopin, ed è frequente
· · J d" B h
spintua e i eet oven. M I
a a teatraliz .
zaz10ne del an 1c1smo.
,discors
. "fica t~n d enza. a vo Igersi verso il ,pubblico o stru. solo in Liszt.
menta~• I e he sigm di Se si volta pagina e si legge l'andante in do minore, secondo
massa mvece che verso il pubblico del salotto intellettuale,, inve- tempo della sonata, l'impressione di una scrittura orchestrale vie-
ste Beethoven solo marginalmente, ed appare già superata nella ne riconfermata: tema di suono tenuto e cantabile, quasi clari-
Sonata caratteristica «L'addio, l'assenza, il ritorno» (180 9_-18ro), netto, su accordi staccatissimi, quasi pizzicati degli archi ; poi la
assai più ascrivibile, in senso lato, all'estetica simbolista' piuttosto melodia passa al registro medio-grave, con sonorità che richiama-
che alJ'estetica del caratteristico. no l'unisono di violoncelli e fagotti, e più avanti si individuano
Weber, al contrario di Beethoven, approfondirà il discorso ini- facilmente altri timbri strumentali (viole, corni, ecc.). L'attacco
ziato con la Sonata op. 24, e tutte le sue sona_te trover_anno ~r~- del Menuetto capriccioso mostra l'alternarsi di archi e strumentini,
chie aperte, per così dire, nel periodo !om~nt1co. r~rsmo _la Prt· e l'attacco del rondò metamorfosa la sonorità di flauto, clarinetto
ma, stilisticamente non matura e ,i n parte, dicev~, Bi~d~rrn~ier: r · e fagotto.
sta in repertorio fino alla grande guerra. Resta m reP.ertorio 11.6· Sta nascendo, nel pianoforte, la sonorità dell'orchestra di We-
nale ribattezzato come già detto, perpetuum mobile{ ed es~guito ber._ Nel _1816 l'orchestra di Weber non era ancora quello che noi
come' pezzo staccato. ' · 1•· atas1ane-I1 dgfii abbia~o in_ mente per «orchestra di Weber»: né la sonorità
Ma resta in repertorio mtera son 'i h e f e due sinfome (1807), né la sonorità dei due concerti per pia-
Ia versione· • • I e sia
origma · m · una versione · di· Adolph
., Hense e8
d t emodo no ~rte_ ( 181 o e 181 2) era la sonorità del Weber maturo, che si
rende virtuosisticamente più complessa e pm adatta a f a~ melo- ~ ; ; 10rava a intravvedere soltanto nei due concerti per clarinetto
di brillare ai pianisti che eseguono le spettacolose para ra dei 11 · 1:-,a _Son~t'! op. 39 rappresenta dunque anche uno studio
1
drammatiche degli anni trenta. • rò dai romantici co_1on timbrici e dei loro impasti, studio da cui deriverà - e
Prediletta fra tutte le sonate di Weber fu pe . è contelJI· no
tron v1cevers
. a - i·1 partlco
· 1are colore dell'orchestra di Weber: al-
la Seconda, op. 39, scritta nel 1816. La Sonata op. 39 e i'kov· C'èmotivo
. per cons1·derare Ia sonata con attenzione.
.
t Brahms e a I
1 Henselt pubblicò versioni «diflicoltate» delle quattro sb1a ei.,. versione henseh L'idea 1;tne il problema delle didascalie, da cui siamo partiti .
skij trascrissero per la mano sinistra il P_erpetu,z:"!. mdej eNovecento, d~ J~sedd alla men: u~ so_S t rato programmatico s'affaccia irresistibilmente
tiana della Sonata op . 24 fu ancora eseguita, all !ruzL
ersione brahmsian e. appiamo, da documenti sicuri, che Weber aveva im-
Lhevinne, e fu ripresa nel 1971 da _Iva1: D~vis; v da Backhaus.
Perpetuum mobile venne ancora eseguita, m g1ovm '

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