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numeri primi
Ciao, sono contento che abbia deciso di approfondire ulteriormente l’argomento.
In questo PDF, più breve dell’articolo, scoprirai i principali problemi irrisolti
relativi ai numeri primi e le più importanti applicazioni di tale classe di numeri alla
realtà. Ne vedrai delle belle ;)
Esistono infiniti numeri primi p tali che anche p + 2 sia un numero primo.
Nel corso degli anni sono stati raggiunti alcuni risultati parziali, il più recente dei
quali (2013) mostra che esistono infiniti numeri primi tali che la loro distanza sia
un numero minore o uguale a 600.Si è giunti poi ad altri risultati parziali, ma non
si è ancora riusciti a dimostrare che esistano infiniti primi gemelli. Potresti
provarci tu ;)
Affermazione di Opperman
Fra il quadrato di un numero e il quadrato di quel numero più o meno il numero
stesso, esiste sempre almeno un numero primo.
Questa ipotesi, verificabile sperimentalmente per i primi numeri primi, se
opportunamente dimostrata permetterebbe di avere un’idea ben più chiara sulla
frequenza con la quale si presentano i numeri primi.
Affermazione di Brocard
Fra i quadrati di due numeri primi consecutivi, maggiori di due, ci sono almeno
quattro numeri primi.
Anch’essa facilmente verificabile empiricamente, ma non ancora dimostrata. Per
esempio, presi 5 e 7, tra il 25 e il 49 ci sono almeno 4 numeri primi, in particolare
possiamo trovare 29, 31,37,41,43,47. Ci sono ancora molti problemi che
rimangono aperti; ad esempio:
- sono infiniti i numeri primi della forma (n^2 +1) ?
- esiste sempre un numero primo tra (n^2) e (n + 1)^2 ?
Quindi sono tutte affermazioni chiare per numeri piccoli, ma non ancora
dimostrate in generale. Ora vediamo di passare a questioni alle quali magari sei
più interessato. Vediamo di rispondere alla domanda “Ma sono solo interessanti da
studiare i numeri primi o hanno anche qualche utilità pratica?!”. Beh, come
penso si possa intuire i numeri primi sono fondamentali in molti settori della
matematica applicata, nella prossima sezione troverai qualcosa che spero sia
interessante, ma ho soprattutto deciso di sfruttare questo PDF per fornirti i mezzi
per approfondire ancora. Troverai infatti molti link a risorse esterne (articoli,
video…) che senz’altro ti permetteranno di comprendere meglio ciò che qui posso
solo accennare.
Il principio che rende i numeri primi elemento portante della crittografia è che
mentre risulta ‘facile’ moltiplicare tra loro due numeri primi e ottenere un numero
fattorizzato, è molto più ‘difficile’ scoprire, partendo dal numero ottenuto dal
prodotto, quali siano i numeri primi da moltiplicare tra di loro per ottenerlo.
Il numero 23224 può essere scritto nel seguente modo 2^2*3*12*149. Penso non
sia quindi difficile capire che andare da destra a sinistra, svolgendo semplicemente
il prodotto non sia per nulla complicato. Fare l’opposto può essere già più
complicato, anche se per numeri del genere i computer non hanno grossi problemi.
Quando però iniziano a crescere, eh li si che si complica il tutto!
Quindi l’applicazione principale dei numeri primi risiede proprio nella crittografia,
basata sulla difficoltà di fattorizzare un numero grande in fattori primi.
Ovviamente il tutto è molto più complesso di come te lo sto presentando. Proprio
per questo ho deciso di scrivere qui sotto qualche domanda alla quale puoi trovare
risposta cliccandovi sopra (verrai indirizzato ad un video/articolo apposito)
Riguardo alla crittografia per il momento è tutto, ma nel momento in cui sto
scrivendo questo PDF mi è arrivato il libro Codici Segreti che come intuibile,
parla proprio di crittografia. Viste le recensioni mi sento di consigliartelo ancora
prima di leggerlo, lo trovi QUI. Ovviamente appena lo concludo troverai una
recensione sul sito mathone.it nella sezione Libri.
Tuttavia i numeri primi non sono utili solo per la crittografia, sono ‘utilizzati’
anche in natura. Dalle cicale per esempio!
Perchè il ciclo vitale dura proprio 17 anni? Perchè proprio un numero primo? Ci
sono anche le Magicicada tredicim il cui ciclo dura 13 anni, altro numero primo.
Si è scoperto che esse sfruttano dei numeri primi quali cicli di vita per evitare i
parassiti. Per pure ragioni evolutive. Infatti essendo un numero primo divisibile
solo per uno e per se stesso, qualsiasi sia la lunghezza del ciclo vitale dei parassiti
la probabilità di incontrarli è assai rara.
Davide