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Cossu 4Bs

La prospettiva

La prospettiva, altro non � che un artificio geometrico che consente di


rappresentare su una superficie piana un oggetto cos� come appare all�occhio umano.
Quindi, tra le tecniche di rappresentazione � quella che consente una
visualizzazione degli oggetti pi� vicina alla realt�.
I primi esempi dell�uso della prospettiva compaiono nell�arte figurativa romana in
modo embrionale, privo di regole e codifiche precise. Si parla pi� che altro di un
tentativo di rappresentazione prospettica basata sulla sensibilit� e sull�intuito
dell�artista. Una vera e propria rivoluzione della tecnica la si ebbe nel
quattordicesimo secolo ad opera dell�artista e architetto�Filippo
Brunelleschi�(1377 � 1446). Con la sua grande maestria e la conoscenza approfondita
del disegno tecnico, l�architetto fiorentino adotta per la prima volta il sistema
di rappresentazione prospettica a un unico punto di fuga, per cui ne � anche
l�inventore. La diffusione di questa tecnica fu rapida e accolta ben volentieri,
perch� in un�epoca di rinnovamento come il Rinascimento anche le novit� nel disegno
rappresentavano una svolta in quella direzione.
La prospettiva consente, quindi, di vedere gli oggetti esattamente come li
percepisce l�occhio umano. Immaginiamo, quindi, di guardare un oggetto senza
muovere la testa e contemporaneamente con tutti e due gli occhi (visione
binoculare). Possiamo definire un�cono visivo�che partendo dall�occhio
dell�osservatore includa tutto l�oggetto da osservare. Questo dipende ovviamente
dalla dimensione dell�oggetto e dalla distanza dell�osservatore da questo.
Dall�esperienza condotta scientificamente, si � dimostrato che l�angolo migliore di
apertura del cono visivo deve essere compreso tra i 30� e i 40�. Coni ottici con
apertura maggiore generano aberrazioni ottiche simili a quelle che i fotografi
ottengono usando un grandangolare come obiettivo per la loro macchina fotografica.

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