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GEOGRAFIA E TURISMO
Il turismo ha acquisito sempre più importanza negli ultimi decenni e dunque tante regioni sono
diventate ‘regioni turistiche’: una regione turistica ‘attiva’ dove partono i flussi turistici e ‘passiva’
che attrae flussi di persone che trascorrono parte del loro tempo libero dal lavoro e spendono i loro
redditi percepiti altrove. Così la tipologia dei consumi risulta diverso e superiore a quanto
richiederebbe la popolazione locale.
La geografia, considera il turismo come espressione e misura della capacità degli uomini di
organizzare lo spazio, per metterlo meglio al suo servizio rispettando la natura. Lo considera come
un fattore di sviluppo regionale ed esamina i nodi e le regioni turistiche per valutarne il grado di
maturità e le loro prospettive.
RIFLESSIONI “postmoderne”:
dalla geografia tradizionale a quella più attuale
Nella fase attuale del postmodernismo, vanno presi in considerazione alcuni concetti che con il tempo sono
stati rivisitati e sono essenziali nel turismo:
- LUOGO Contesto simbolico che l’uomo lavora per agire nel mondo (connotazione non univoca
perché è anche SIMBOLICO e non solo SPAZIALE). La scelta che viene fatta rispetto ad un luogo in
particolare è determinata da elementi d’identità che rappresentano il significato delle scelte fatte
dall’uomo proprio perché rappresenta qualcosa di unico. Una località turistica per essere tale deve
essere percepita come luogo turistico dal turista stesso.
Anche il concetto di paesaggio muta e si è evoluta nel tempo. Il paesaggio è la maniera in cui la modernità
concepisce il mondo sottoforma di luogo, una rappresentazione nella mente del turista, di tipo iconico.
- PERCEZIONE molto importante nel discorso postmoderno. Permette di costruire al turista un’idea di
ciò che andrà a visitare (che non è sempre veritiera alle descrizioni sul web o dei cataloghi).
- PAESAGGIO: Il concetto del paesaggio ha assunto una dimensione più ampia e organica grazie alla
convenzione europea del paesaggio nel 2000. Le caratteristiche del paesaggio sono dovute da una
concezione culturale e naturale.
Importanti per la ricerca geografico-turistica diventano le reti tessute dalle persone e dai gruppi nelle diverse
parti del mondo. Il turista da passivo diventa attivo grazie alla sua consapevolezza e alla società in cui vive
che è in continua evoluzione.
A questo punto possiamo confermare che la regione turistica passiva e la regione turistica attiva non
esistono più. Per tanto non esistono più bacini di domanda e bacini di offerta. Ogni turista percepisce un
LUOGO TURISTICO in maniera diversa, in base alla sua percezione.
La Liguria è stata una regione che è riuscita a reinventarsi il turismo. Principalmente era un turismo legato al
clima, in epoca moderna era legato al turismo balneare, mentre in epoca post modera le esigenze del turista
sono cambiate.
Ogni regione è capace di reinventarsi dal punto di vista turistico, perché è capace di rispondere alle esigenze
del tipo di turismo.
Esistono:
- CITTA’ INDUSTRIALI
- CITTA’ TURISTICHE/BALNEARI
Milano e Torino sono diventate città non solo legate al turismo passivo ed industriali, ma possiamo dire che
in lettura postmoderna, si sono organizzate anche dal punto di vista turistico. Si cerca quindi di dare
opportunità di eventi che diventano motivo di attrazione turistica in queste città come L’EXPO o EVENTI
SPORTIVI. In tal senso di modifica il volto delle città industriali.
Alla fine degli eventi però, al territorio rimangono le strutture che non sempre vengono sfruttate per eventi
futuri.
L’incentivo per attivare flussi turistici è la competizione. Ogni regione turistica deve avere inventiva nel
mercato, proprio perché il turista è alla ricerca dell’unicità. L’immagine turistica diventa nella riflessione
postmoderna oggetto principale di indagine nella geografia turistica, apportatrice di modifiche territoriali.
Negli anni Venti/Trenta nel Nord America e dagli anni 50 in Europa, il turismo da élitario diviene di
massa. Dopo gli anni 60 si consolida la società postindustriale e si modificano le prassi turistiche.
Infine, al turismo di massa tradizionale si affianca la figura del nuovo- turista e del post-turista.
- il ‘nuovo turista’ è esigente nei confronti della qualità del servizio e offerta e in più vuole essere
un protagonista e non solo consumatore;
- il ‘post-turista’ è in grado di cogliere tutto ciò che è presente nel territorio per soddisfare i propri
desideri culturali, estetici, ecc…
Mentre per quanto riguarda la domanda turistica delle regioni di outgoing, si può conoscere e
misurare riguardo alcuni indicatori:
- la ‘propensione netta’ (percentuale delle persone che hanno compiuto un viaggio in una
determinata area, in un determinato periodo e delle persone totali presenti nell’area);
‘propensione lorda’, data nel rapporto percentuale tra il numero dei viaggi compiuti e la
popolazione tot.
Nelle regioni di transito, la domanda si può conoscere attraverso i dati dei caselli
autostradali, porti, ecc… distinguendo tra chi viaggia a fini turistici e chi no.
L’OFFERTA TURISTICA
L’offerta turistica indica la quantità delle strutture ricettive, pararicettive (ristorazione) e
complementari (divertimento, relax…). Essa è una funzione del costo e della qualità della
manodopera, della disponibilità e del costo dell’area dove si localizza l’attività turistica,
l’accessibilità da altre regioni, dalla promozione e pubblicità effettuata.
Per quanto riguarda
-Le attrezzature ricettive si distinguono in esercizi alberghieri (alberghi, motel…) ed esercizi extra-
alberghieri (campeggi, villaggi…).
- Anche le strutture pararicettive si possono distinguere in base al periodo di apertura,
gestione, dimensione…
- Le attrezzature complementari si distinguono in relazione al tipo di turismo al quale si
rivolgono (per stabilimenti balneari si fa riferimento al num. di ombrelloni, per i porti il numero
dei posti in barca per gli approdi).
Le attrezzature ricettive si distinguono in base al periodo di apertura, gestione, dimensione e
categoria. Accanto a queste ci sono le seconde case (sono proprietà di privati che affittano ai turisti
per un certo periodo di tempo. Questo però non permette la formazione di un nuovo tipo di
turismo perché non permette allo stesso tempo la costruzione di un hotel che potrebbe creare
nuovi posti di lavoro. Però un vantaggio può essere la ristrutturazione di un’area che altrimenti
sarebbe stata abbandonata e che la manutenzione da un’occasione di lavoro ai residenti) o anche
alberghi sostenibili e diffusi (hanno lo scopo di valorizzare la cultura di una località e non è la tipica
struttura dell’hotel, ma è dispersa in modo che il turista possa approcciare con la cultura della
località).
EVENTO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA:COME SI DIVENTA CAPITALE DELLA CULTURA
Il ruolo del grandi eventi oggi rappresenta l’esempio più significativo di come il turismo sia
responsabile dei beni, servizi e del denaro. Quindi oggi le città sono in competizione e tra questi
eventi c’è il titolo di “capitale europea della cultura”. Tale idea la ebbe la Ministra della Cultura, la
quale voleva far incontrare scienziati e intellettuali da tutto il mondo in modo da poter sviluppare
una coscienza comune.
Sei anni prima dell’elezione gli Stati selezionati ricevono un invito a presentare candidature, le città
interessate presentano una proposta, viene fatta una prima selezione, le città nelle shortlist
presentano un’altra proposta più dettagliata, la giuria seleziona una città per ogni Stato invitato.
Plovdiv è la prima Capitale europea della Bulgaria, mentre le Capitali europee della cultura del 2020
sono Galway e Rijeka.
TURISMO E COMMERCIO
Le regioni di incoming ricevono flussi di merci che vanno al di là del consumo. Accanto ai flussi delle
persone marciano i flussi delle merci in base alla richiesta dei turisti nelle strutture.
Il flusso delle merci è importante in termini economici. Nella ristorazione si pone il problema del
flusso delle merci per questione di reperibilità a livello locale e non locale. C’è una riflessione
importante da fare a livello di consumo dei turisti che movimentano il commercio locale.
- TOURISM SHOPPING acquisti che i turisti compiono durante i viaggi in località turistiche. Non
costituiscono lo scopo principale del viaggio (sia per indumenti che per la ristorazione)
- SHOPPING TOURISM Lo shopping diviene lo scopo principale in località che non sono
turistiche (Es. Outlet). In questo caso le località non attrattive divengono attrattive grazie allo
shopping.
Nelle attività commerciali organizzate e consumate in funzione dell’ambiente, l’ambiente stesso
diventa un marchio di fabbrica. (Es. pesto alla genovese rappresentato sul vasetto dal vulcano nel
napoletano).
- RIVOLUZIONE DIGITALE la costruzione di un itinerario avviene online dal 91% dei turisti,
attraverso smartphone, tablet ecc...). tutto questo avviene anche nella fase di fruizione per la
ricerca di monumenti, ristoranti e negozi (quando si è in loco).
Il turismo in termini occupazionali rivoluziona la distribuzione della popolazione attiva nei nostri
settori economici. Stiamo vivendo una terziarizzazione nell’economia, perchè il settore terziario
sostiene sia il settore primario che il suo settore stesso in maniera autonoma. In questo settore
terziario c’è il turismo che permette di soddisfare notevolmente la domanda di lavoro. Il problema è
però capire se il capitale umano che lavorativamente parlando si rivolge al settore del turismo.
Il professionista nel turismo oltre ad essere abile ni parametri delle 4 P nel marketing (far funzionare il
PRODOTTO, PREZZO, PUBBLICITA’ FAR VENIRE IL CLIENTE NEL PLACE), deve conoscere le regole del
potere politico, delle pubbliche relazioni e deve essere a conoscenza dei contesti geografici.
La reperibilità dl personale alberghiero proviene da Paesi esteri, pertanto ha portato ad un flusso
migratorio, in relazione ad una serie di carenze quantitative (mancanza di personale a sufficienza) e
qualitative (mancanza di soggetti qualificati).
Il turismo è un settore che deve essere organizzato e gestito meglio senza improvvisazioni.
Il trattato Schengen ha portando tutto ciò che è relativo all’UE dentro, e tutto ciò che non è relativo all’UE fuori.
GEOPOLITICA CRITICA
All’interno della geopolitica il turismo viene utilizzato per creare ‘discorso geopolitico’ che comprende
concetti e ideologie attraverso cui noi diamo senso al mondo, all’interno di una costruzione che ci dice chi
siamo ‘noi’ e chi gli ‘altri’. (es. il manifesto di circa otto metri posto sul “muro di separazione” tra Israele e
Palestina che recita in 3 lingue: “la pace sia con voi” o anche le bandiere della Repubblica cinese sugli edifici
del Bund di Shangai che indicano la chiusura del periodo degli insediamenti internazionali delle potenze
coloniali.
Tipologie di turismo:
Riguardo la motivazione (tematica della geografia umana), si svolgono diverse tipologie di turismo che
si possono praticare in diversi momenti dell’anno.
La motivazione nella domanda è fondamentale, poiché a seconda della motivazione che il turista
sente, si possono distinguere diverse tipologie di turismo che può essere naturalistico, balneare,
rurale, religioso, culturale, della memoria, sportivo, sociale ecc..
TURISMO NATURALISTICO
Nell’Ottocento con le origini del turismo si ipotizzò che l’uomo avrebbe cercato il proprio habitat. Da
allora il mito dell’”integrità” naturale dei luoghi non è mai svanito. Infatti si è cercato di trovare tratti
di superficie terrestre dove l'uomo non ha portato nessuna forma di inquinamento, dove non ha
impresso tracce della sua presenza.
Dopo la Rivoluzione industriale questa idea si è sempre più allontanata anche se continua è la
richiesta del turista post-moderno a praticare turismo naturalistico in quanto questo tipo di turista
cerca il contatto, il dialogo con la Natura.
Quindi oggi non si può parlare di autenticità (Esempio del Cervino, l'isola di Tino, La Spezia e il Parco
nazionale delle Cinque Terre).
E’ un tipo di turismo che si occupa della tutela dell’ambiente. È evidente che con la rivoluzione
industriale, l’idea che sia assente l’intervento dell’uomo sui territori, ha fatto si che si siano creati
impatti importanti con la natura.
Oggi con questo tipo di turismo, si cerca il contatto con la natura perché la vita è diventata
“alienante”. Questo tipo di turista è alla ricerca di località dove l’uomo non ha portato nessuna
forma d’inquinamento e non ha impresso tracce della sua presenza.
Il turismo naturalistico è tuttora una delle prassi più richieste anche dal turista postmoderno che
cerca il contatto con la natura distante dalla sua quotidianità.
Trovare oggi tratti di superficie terreste totalmente naturali è oggi praticamente impossibile, se non
in via esclusiva di zone protette e parchi naturali. Possiamo sostenere questo perché anche le aree
di montagna sono state contaminate dall’ingegno umano, con la costruzione di impianti sciistici che
modificano l’aspetto naturale.
Sosteniamo anche che il turismo non è un fattore di degrado per l’ambiente se si applica una
politica di sostenibilità. È necessaria un’educazione ambientale.
TURISMO ETNOLOGICO
Anche sul piano culturale non esistono sulla Terra lembi di superficie non intaccate da
condizionamenti esterni.
QUESTO è un tipo di turismo che punta all’incontro con una cultura autentica e indigena diversa dalla
propria e soprattutto che si rifà al concetto di scoperta di determinate terre prima dell’arrivo del
turismo.
Con l’avvento del turismo è un dato di fatto che le culture degli abitanti locali s’incontra con la cultura
di chi visita quel paese stesso, ed entrambe le parti sono condizionate a cambiamenti. Bisognerebbe
intendere quindi, che tipo di cambiamento avviene.
Il rischio è la museificazione delle culture, pertanto il turista dovrebbe avere una sorta di educazione e
responsabilità della comunità locale, in grado di offrire un “servizio autentico di qualità”.
Non importa che i decenni passino, tutto per il mercato turistico deve rimanere così com’è secondo la
tradizione, anche se nella realtà quotidiana molte cose sono cambiate.
ES. Geisha che risiede nelle okiya (置屋) "case delle geisha a Kyōto.
TURISMO BALNEARE
Giotart ha coniato l’espressione “turismo eliotropico e balneatropico” proprio a significare
che la motivazione del flusso turistico è oggi la ricerca dei posti soleggiati.
Tra le due guerre mondiali il turismo marittimo era invernale poiché i turisti ricercavano un clima
più mite. Dopo la seconda guerra mondiale, il turismo marittimo si sposta ai mesi estivi. La vacanza
estiva divenne quella balneare caratterizzata dalle tre S (sea, sun and sand) dove ci fu il boom della
costa adriatica e della Versilia. Successivamente si aggiungono altre S (sex and spirit) e anche sport.
La deterritorializzazione del fenomeno turistico non ha risparmiato il turismo balneare. Quindi per
deterritorializzazione si intende che si può realizzare il turismo balneare anche in altri spazi (piscine,
parchi acquatici) o comunque dove c'è acqua.
IL TURISMO TERAPEUTICO
Questo tipo di turismo era praticato da Napoleone III e per lunghi anni era praticato per curare
patologie. Ma a volte poteva essere un alibi per visitare località climatiche. Inoltre ci sono tante
località che sono specializzate in questo tipo di turismo. L’alibi terapeutico c’è stato fino agli anni
Sessanta del XX sec. quando molte località termali e climatiche si sono dovute “re-inventare” sotto
la nuova forma di turismo “del fitness”.
Si prende come esempio di alibi il turismo “culturale”, in quanto il turismo è restio nell’ammettere
che l’unica motivazione della vacanza è quella culturale. Anche se negli ultimi anni si è evoluto.
Anche altri tipi di turismo possono essere dedicati a quello culturale come il turismo congressuale o
il turismo business-leisure non solo perché alcune parti del soggiorno sono a fini culturali, ma anche
perché si possono organizzare viaggi a fini culturali per particolari categorie professionali. In
entrambi i casi, si tratta di un tipo di turismo improprio in quanto sono dei viaggi compiuti con una
motivazione economica e con alcuni momenti di relax, enogastronomici…
A proposito di turismo professionale, sta acquisendo sempre più importanza il MICE (si tratta di uno
dei comparti turistici a più alto tasso di crescita e riguarda la partecipazione alle riunioni, conferenze
ed eventi; per quanto riguarda l’incentive, l’attività è di riposo).
Anche il turismo scolastico offre la possibilità di viaggi di istruzione o culturali e rientra nel turismo
culturale, organizzato verso mete italiane o internazionali.
La cultura quindi è presente come motivazione anche in altri tipi di turismo.
HOST E GUEST
Rappresenta l'incontro tra autoctoni e turisti e si può presentare una tipologia caratterizzata da:
1. Incertezza: autorità e comunità locale hanno un atteggiamento incerto nei confronti del
turismo, caratterizzato da aspettative o da timori;
2. Divisione: gli autoctoni si dividono in indifferenti, curiosi o scettici nei confronti del turismo;
3. Entusiasmo: i locali collaborano con le autorità alla costruzione di strutture per i turisti;
4. Imitazione: la comunità locale, in base alla propria situazione economica o sociale rispetto
ai turisti, assume un atteggiamento di imitazione dei loro comportamenti.
Vi possono essere anche tensioni come avvenne a Barcellona, Palma de Maiorca, Venezia. Queste
tensioni sono particolarmente presenti in città che vivono il turismo in una maniera ingombrante,
ovvero gli autoctoni riscontrano problemi poiché non riescono più a vivere una vita normale
essendo la città invasa da turisti.
Per risolvere questi problemi la politica può fare da intermediario operando nella gestione del
territorio in una ottica sostenibile.
Domenico Ruocco ha sintetizzato l’evolversi della scienza geografica, considerando i rapporti tra
l’uomo e la natura per fini turistici dividendo il tutto in fasi:
- la prima fase, che ha caratterizzato la cultura geografica dal XIX sec. sino alla Grande guerra, viene
definita del “determinismo ambientale”. Quindi il turista ha una missione civilizzatrice, mentre la
comunità locale è sfavorita nel suo sviluppo dagli aspetti ambientali nei quali vive;
- la seconda fase, dalla fine dell’Ottocento fino alla Seconda Guerra mondiale è quella del
“possibilismo”. Il turismo conosce il passaggio dalla modalità elitaria a quella di massa
(urbanizzazione delle aree turistiche);
- la terza fase, fra le due guerre sino agli Sessanta, Settanta del XX secolo, ci fu il
“volontarismo” sino ad arrivare al turismo di massa vero e proprio;
- nella quarta fase, Ruocco indica che dopo gli incidenti ambientali (es. nube di diossina a Seveso)
ci fu un punto di svolta che comportò la fine dell’atteggiamento “volontarista”.
Quindi ci fu un passaggio dall’ “tecnocentrismo” all' ”ecocentrismo”, caratterizzato da un
rapporto con la natura rispettoso.
Dalla Dichiarazione di Stoccolma(1972) al Rapporto Bruntland (1987), si definisce il
concetto di “sviluppo sostenibile” nelle sue dimensioni:
- ambientale: richiede di conservare il capitale naturale per cui l’uso deve rispettare i vincoli dati da
parte dei sistemi ecologici;
- economica: richiede di integrare nel calcolo economico anche il capitale naturale (sistemi
naturali, patrimonio artistico…);
- sociale: richiede un miglioramento qualitativo delle condizioni di vita (servizi sanitari,
educativi…) e lavoro, rispetto delle tradizioni locali e i cambiamenti negli stili di vita dei
consumatori.
Successivamente c’è il modello di Miossec (1973) che distingue anch’esso cinque fasi
evolutive, caratterizzate da un livello di crescita dell’industria turistica e indicando anche un
livello di sviluppo nelle rete di trasporti e nelle strutture.
Fase 0 o “pre-turistica” si ha quando il territorio non è visitato dai turisti o è solo attraversato:
- non ci sono vie di comunicazione;
- la domanda non lo percepisce come luogo turistico;
Fase 1 o “pioniera”: il turismo si affaccia in una sola località ma isolata rispetto al resto della
regione:
- gli autoctoni si dividono in indifferenti, scettici, ecc… nei confronti del nuovo fenomeno
turistico;
Fase 2 o “dell'imitazione”: sull'onda del successo della stazione pioniera e si moltiplicano le località
turistiche nella regione:
- i turisti aumentano e migliorano la loro percezione della regione;
- i locali collaborano con le autorità per la costruzione di strutture per i turisti;
Fase 3 o “dell'organizzazione”: il territorio si organizza in stazioni specializzate, a volte integrate
gerarchicamente o in concorrenza:
- la comunità locale, in base alla loro situazione economica e sociale rispetto ai turisti,
assume un atteggiamento di imitazione;
Fase 4 o “satura”: la gerarchizzazione è la specializzazione delle stazioni all'interno della
regione è in fase di declino:
- la comunità locale vive un periodo di crisi economica e sociale e per non emigrare deve
“reinventarsi”.
I MARCHI DI QUALITÀ
I marchi in generale e le certificazioni di qualità sono nati a fini aziendali e riferiti ai prodotti, ma le
certificazioni di qualità hanno riguardato anche gli enti locali territoriali e rafforzato l’immagine
turistica. I soggetti che istituiscono o gestiscono un marchio di qualità sono registrati a norma del
D.L. 59/2010 di attuazione della Direttiva europea 2006/123, presso il Ministero dello Sviluppo
Economico. Ci sono alcuni esempi:
- LE BANDIERE BLU: è un riconoscimento delle località marine nato nel 1986 e ha come scopo
quello di promuovere lo sviluppo sostenibile;
date da Foundation for environmental education
-LE BANDIERE ARANCIONI: lanciate dal Touring Club nel 1999 per le località
dell’entroterra;
- LE BANDIERE VERDE AGRICOLTURA E LE BANDIERE LILLA: sono nati in Italia
nel 2003 e nel 2012 ed hanno come scopo la valorizzazione turistica. Il primo, tutela
l’ambiente rurale e quindi risultano d’immagine per le località agrituristiche. Il secondo,
premia quei comuni che hanno prestato attenzione e sensibilità verso il turismo disabile;
- I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA: riferito ai borghi marittimi o dell’entroterra, i piccoli
comuni italiani con un centro storico o una frazione dalla tipicità storica. Il 2017 è stato
l’anno dei borghi italiani, proclamato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo;
- OSPITALITÀ ITALIANA che è iniziata come certificazione degli alberghi e si è esteso
anche a strutture come ristoranti, agriturismi, B&B, agenzie di viaggi… Dal 2009
l’iniziativa è uscita dai confini nazionali per raggiungere i ristoranti italiani presenti in tutto il
mondo. Gli obiettivi della certificazione sono riconoscere e sviluppare la qualità del servizio e della
gestione, fornire elementi di miglioramento agli operatori, creare opportunità di promozione;
- LE CERTIFICAZIONI INTERNAZIONALI ED EUROPEE. L’ente che desidera ottenere la certificazione
UNI EN ISO 14001, dopo aver predisposto un Sistema di Gestione
Ambientale deve presentare una domanda per poter fare una fase “istruttoria” e a una fase
“valutativa”. Tali procedure devono per esempio accertare processi di efficienza ambientale,
l’assenza di agenti inquinanti, un livello di inquinamento acustico…
Successiva alla certificazione ISO 14001 è la possibilità di ottenere la registrazione europea EMAS.
Essa è più impegnativa perché vengono presi nei confronti del pubblico degli impegni che devono
essere rispettati nelle scadenze. Simili a questi sono le certificazioni ISO 14014 ed “UE-ecolabel”, i
quali verificano la qualità del prodotto che immettono sul mercato. ISO 22000 e BS OHSAS 18001,
infine, attestano gli standard in termini di sicurezza alimentare e di sicurezza sul lavoro.
Turismo e immagine
DAI VIDEOGIOCHI AL TURISMO VIDEOLUDICO
Con l’evoluzione della tecnologia degli ultimi anni, i videogiochi sono diventati un sofisticato
prodotto multimediale. Il fenomeno del virtuale ha stuzzicato la curiosità del consumatore per
cercare di capire di cosa si tratta, soprattutto dal punto di vista geografico.
A causa della progressiva diffusione su un pubblico di varie età e generi, questo prodotto
multimediale è riuscito a creare non solo un business economico, ma anche ad acquisire una
straordinaria importanza in nuovi ambiti, diventando così interessante oggetto di studi e ricerche
sociali.
I videogiochi ricoprono un particolare interesse ai fini geografici, dove ci si sofferma su uno
scenario in particolare in cui il soggetto gioca. Riescono inoltre ad offrire ambientazioni complete
e tridimensionali di intere città o siti geografici, che possono essere immaginari, identici o ispirati
a quelli reali.
Questo strumento virtuale è capace di creare nuovi luoghi mentali in grado di far percepire al
giocatore la sensazione di trovarsi completamente immerso nell’ambientazione e di creare
emozioni. Questo processo è detto quindi “turismo e immagine”, in quanto viene studiato
l’immaginario dello scenario e le emozioni scaturite da parte di chi gioca.
Il processo sensuale che coinvolge il giocatore può essere:
- Visuale in oggettiva esterna all’azione di gioco, dove l’esperienza risulta più o meno
immersiva nei confronti dell’ambiente di gioco.
- Visuale in soggettiva dove il giocatore vive in prima persona un’esperienza coinvolgente
nell’ambiente di gioco.
In entrambi i casi, il giocatore è in grado di riconoscere i SITI e di collegarli alla realtà.
Con l’avvio della tecnologia, l’ambiente di gioco acquisisce un’importanza massima poiché lo
sguardo del giocatore si muove in uno spazio nel contempo reale e virtuale definito “IPER-
LUOGO”, Cioè uno spazio che possiede una propria identità.
Si è accostato al viaggio virtuale l’esperienza turistica, proprio perché la tecnologia ha permesso
di far vivere al giocatore un’esperienza SIMILTURISTICA. Per questo motivo i luoghi nel quale è
ambientato il prodotto multimediale, spesso hanno come sfondo un’ambientazione storica, in cui
i siti sono fedelmente riprodotti e offrono la possibilità di vivere un’esperienza denominata a
questa maniera.
Spesso i videogiochi forniscono alcuni ausili propri del viaggio, come mappe virtuali che
richiamano le carte turistiche, oppure le guide che ricordano le guide turistiche. A questo modo si
avvicina il giocatore alle esperienza di un viaggio reale.
Questa forma di viaggio virtuale non può essere però considerata una vera e propria esperienza
turistica, in quanto manca lo spostamento fisico di una persona da una località all’altra.
Ad un certo punto nel turista scaturisce la voglia di visitare il sito che ha sempre visualizzato
attraverso lo schermo, pertanto il turismo basato sull’esperienza dei videogames si divide in tue
tipi:
- Turismo “per” il videogioco in cui il giocatore diventa un turista vero e proprio spinto
dall’interesse di raggiungere le località che ospitano eventi videoludici.
- Turismo “del” videogioco in cui il giocatore diventa un turista perché la location è riuscita a
diventare nella sua mente un luogo turistico, e per tale motivo egli parte alla ricerca del
confronto con la realtà. Una volta raggiunta la località ricercata si sofferma a cercare
analogie e differenze tra la realtà e il mondo virtuale.
La “gamisfication” è in grado di indurre l’utenza a comportamenti attivi, come il mettersi in
viaggio per andare a visitare la location da cui gli sviluppatori del videogioco hanno tratto
ispirazione per la creazione dell’ambientazione.
Da un paio di anni gli sviluppatori dei videogiochi hanno mostrato maggior interesse per le
località italiane. Questo potrebbe offrire un occasione interessante per il rilancio turistico
dell’Italia.
“Assassin’s Creed 2” può essere un esempio di lancio turistico del borgo di Monteriggioni, grazie
ai videogiochi e alla letteratura. Il videogioco è ambientato in epoca rinascimentale di città
italiane tra cui Firenze, Forlì, Venezia, Roma e Monteriggioni, dando così vita ad un turismo di
interesse videoludico in luoghi dove è già affermato l’interesse artistico, storico e culturale.
Sono stati creati dei veri e propri itinerari dedicati al turismo videoludico, in cui gli stessi turisti a
notare alcune differenze in loco tra il mondo virtuale e il mondo reale.
Un altro esempio di videogioco popolare è “Father and Soon” ambientato nelle diverse epoche
della città partenopea che ha raggiunto un forte incremento di flussi turistici a posteriori del
successo del videogioco dal 2016 al 2017.
Dal punto di vista organizzativo, inoltre, ci sono in Italia alcune iniziative come il portale web
IVIPRO.
IMMAGINE E VIP
Una delle motivazioni che possono cooperare al lancio turistico di una località è data dalla presenza
dei VIP come nel caso di Porto Cervo.
Ampi stati della popolazione imitano da sempre i comportamenti delle classi sociali che vengono
considerate più elevate. Anche il turismo non si distingue da questo processo e ne è molto
indirettamente interessato.
Oltre ai VIP capaci di lanciare una località turistica, possono essere un esempio anche i poeti, i
letterati, i giornalisti, gli attori, i cantanti e i politici. La loro presenza viene sottolineata in funzione
dell’immagine che gli operatori turistici vogliono dare alla loro località.
Se da una parte la presenza “spontanea” dei VIP in una stazione turistica viene ampliamente
sottolineata dagli operatori turistici locali, dall’altra parte sono gli stessi operatori turistici che invitano
i grandi personaggi a trascorrere un periodo di tempo presso le loro strutture, affinché possa essere
“costruita” un’immagine turistica.
IMMAGINE E LETTERATURA
Vi sono alcuni casi in cui la costruzione dell’immagine turistica di una località è incentrata attorno alla
letteratura. Questo avviene quando la località è stata oggetto di un’opera letteraria celebre (per
esempio il lago di Como, celebre per i Promessi Sposi, oppure Monteriggioni, un riferimento letterario
alla Divina Commedia). Si costruisce così, un’immagine turistica.
Spesso i versi di un opera letteraria vengono utilizzati anche come messaggi promozionali a favore di
una località turistica.
I geografi iniziano a considerare il testo letterario sotto una prospettiva differente, in quanto permette
di accrescere l’interesse del “turista colto”.
Altre volte invece la costruzione dell’immagine turistica di una regione non viene costruita dalla
letteratura, ma anche dalla scienza e dagli eventi politici.
IMMAGINE E MASSMEDIA
I mass media hanno un ruolo molto importante per le immagini. Attraverso le serie tv, documentari e
spot vengono trasmesse al pubblico delle immagini in maniera positiva. Queste ci spingono a volerle
visitare, in quanto costruiscono l’immagine di una località e nel contempo valorizzarla . Per questo
Si cerca di mettere in risalto immagini che siano interessanti e che possano essere definite come
“attrattori” con degli aspetti positivi, celando gli aspetti negativi. In questo caso la realtà è filtrata.
Il cinema diventa uno degli elementi di promozione di determinate località turistiche. La terra (specie
il paesaggio montano)è vista come un incanto. Tutto ciò non fa altro che accrescere il desiderio del
turista che intende trascorrere le sue vacanze in montagna.
La stampa a larga diffusione è un altro importante elemento di promozione dell’immagine turistica, in
quanto l’immagine è veicolata attraverso la stampa stessa.
La televisione è diventata oggi il mezzo di privilegio per la diffusione di messaggi promozionali e dei
documentari, spesso anch’essi responsabili della formazione delle mode turistiche. In tal senso le
immagini trasmesse possono essere di diverso tipo. Nel caso dei documentari viene proposta un
immagine che non è solamente legata agli attrattori visti in un’ ottica positiva, ma anche alle
problematiche che sono presenti nelle località. In questo caso le immagini non appaiono tutte uguali e
la realtà non è filtrata.
Per la promozione turistica è stata utilizzata anche la “free press” col fine della divulgazione del
messaggio ad un pubblico più vasto per poterne trarre benefici promozionali.
Le mostre e fiere nazionali e internazionali specializzate nel turismo sono sono altri veicoli per la
diffusione al grande pubblico dell’immagine turistica di una località. Un esempio emblematico è la BIT
Borsa Internazionale del Turismo a Milano.
Internet è un altro strumento di comunicazione sul veicolo dell’immagine turistica. Oggi una località
turistica risulta “inesistente” se non ha il suo sito web che deve essere realizzato da specialisti.
Solitamente più il sito è efficace e più riesce a classificarsi nelle prime posizioni nei risultati dei
principali motori di ricerca. Oggi il web è importante anche per la pianificazione di un viaggio.
IMMAGINE E CARTOGRAFIA
Il ruolo della cartografia è notevole per la promozione turistica. Particolare importanza ricopre lo
studio della cartografia turistica, al fine di studiare le modifiche che il turismo ha causato sul
territorio o anche per orientarsi. La carta geografica è piana, in quanto ha due dimensioni,
altrimenti si ha un plastico o un globo; ridotta perché riproduce la superficie terrestre in misure più
piccole rispetto alla realtà; simbolica perché per dare informazioni ci si serve di simboli presenti
nella legenda.
La carta turistica rappresenterà le vie di comunicazione, gli ostacoli alla viabilità, i centri abitati presi
in considerazione rispetto ai servizi ricettivi presenti e all’importanza storica, artistica e naturale, la
presenza di strade panoramiche, belvedere, ecc…
Quindi questo strumento condiziona l’immagine di una località.
La nascita della cartografia turistica è avvenuta in epoca romana e come esempio c’è la Tabula
Peutingeriana: carta itineraria romana del IV sec. In essa le forme del territorio sono molto
improprie mentre precise risultano le indicazioni delle strade, le distanze varie… Nel Medioevo
questo strumento aveva come scopo quello di condurre i pellegrini alle loro mete, soprattutto a
Roma e Santiago di Compostela. Nell’età moderna, invece, si affermò il mezzo ferroviario che ha
segnato una tappa importante, dato che gli itinerari erano rigidi hanno ridotto le carte turistiche a
strisce lunghe e strette (es. in Italia ci sono le produzioni
cartografiche dell’Istituto Geografico Militare, che adatta i fogli alle esigenze turistiche).
Però, oggi, la cartografia tematica è quella più conosciuta.
IMMAGINE ED ETICA
L’eticità delle esperienze turistiche proposte dai vari operatori (come nel caso dell’acquisto di pacchetti comprensive di
donazioni), è una pratica consueta nel mondo. Solitamente è praticato dal turista che ha il coraggio di lottare per i diritti umani.
Gli aggettivi che più di frequente accompagnano il sostantivo “turismo” nel mercato contemporaneo, il turista tradizionale, oltre
all’etico pratica:
- Turismo consapevole: scegliendo un modo corretto di fare turismo in base alle proprie azioni.
- Turismo responsabile: scoraggia le attività dannose per la società.
- Turismo solidare: tutela le attività delle comunità locali.
- Turismo d’incontro: da molto spazio all’incontro con gli autoctoni.
- Turismo comunitario: permette di immergersi totalmente nella vita della comunità locale
- Turismo equo: si adopera affinché la ricaduta dei benefici economici venga distribuita equamente nella comunità locale.
- Turismo partecipativo
- Turismo creativo: offre la possibilità di sviluppare il potenziale creativo dei turisti attraverso corsi o esperienze di
apprendimento.
- Turismo ecologico: rispetto e valorizzazione dell’ambiente
- Turismo ambientale
- Ecoturismo
- Turismo lento, non frettoloso per godersi la località al meglio
Se si analizzano diversi tipi di turisti, si noterà che accanto ai turisti tradizionali si affermano i nuovi turisti, caratterizzati dalle 3 L.
Quest’ultimi sono turisti di un ceto benestante, provenienti da paesi dove l’economia è avanzata e il grado d’istruzione è più
elevato. Essi sono alla ricerca di paesaggi autentici e sono più sensibili e rispettosi della diversità culturale della comunità locale.
Il turismo etico è “una moda turistica nuova” alla quale è stata fatta corrispondere un’offerta adeguata da soddisfare. La
diffusione del turismo etico è data anch’esso dai mass media e dalle associazioni internazionali e nazionali per la diffusione di
tale pratica.
Esempi emblematici sono l’assemblea generale dell’OMT e le “Conferenze internazionali”.
Alcune pratiche turistiche però pongono gravi problemi etici come il dark tourism e il turismo sessuale. Riguardo il primo si tratta
della visita dei luoghi e siti che hanno come particolarità quella di essere stati teatri di morte, ponendo quindi problematiche di
genere etico. Per quanto riguarda il secondo, si tratta del turismo sessuale, dove molto spesso vengono coinvolti minori in
pratiche di prostituzione.
È stata fondata un organizzazione che combatte questa piega. Nasce ECPAT – end child prostitution in Asian Tourism, una
campagna per rispondere a una grave emergenza del turismo sessuale nel Sud-est asiatico per poter difendere i diritti dei minori
e condannare chi in patria abusa di un minore all’estero.
Nozioni extra
Lackage, Quando gli introiti di una regione di incoming tornano alla regione di outgoing in quanto
magari merci e servizi hanno sede in quest’ultima