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LAVORO
E
IMPRESA
Internet
per
il
successo
del
turismo
enogastronomico
di
Pasquale
Stefanizzi
L’idea
è
quella
di
sviluppare
un
portale
web
che
funga
da
pia9aforma
di
incontro
tra
domanda
ed
offerta
di
prodo<
di
turismo
enogastronomico.
Lo
scopo
è
agevolare
l’incontro
tra
domanda
e
offerta.
Il
turismo
enogastronomico
è
una
nicchia
di
mercato
che
vale
ben
cinque
miliardi
e
si
conferma,
anno
dopo
anno,
il
vero
motore
della
vacanza
Made
in
Italy,
considerato
che
il
nostro
Paese
è
l’unico
nel
mondo
a
poter
offrire
ben
176
denominazioni
di
origine
riconosciute
a
livello
comunitario
e
4.396
specialità
tradizionali
censite
dalle
regioni,
mentre
sono
477
i
vini
DOC
(senza
parlare
poi
delle
numerose
eOche9e
IGT).
Il
portale
serve
proprio
a
conce9ualizzare
e
professionalizzare
la
funzione
di
promozione
dei
prodo<
di
turismo
enogastronomico
(in
primis
verso
i
mercaO
esteri)
offrendo
la
necessaria
visibilità.
Di
quante
strade
del
vino,
strade
del
gusto
e
dei
sapori
non
si
conosce
nemmeno
l’esistenza?
Il
portale
ha
l’obie<vo
di
restringere
e,
dove
possibile,
colmare
il
gap
informaOvo.
Il
turismo
enogastronomico
è
un
nuovo
modo
di
viaggiare
che
sta
conquistando
un
numero
sempre
crescente
di
appassionaO,
alla
ricerca
di
sapori
e
di
tradizioni
autenOche.
In
questo
contesto,
infa<,
il
cibo
assume
un
ruolo
nuovo,
diventando
il
medium
di
un
territorio,
di
una
cultura
e
dei
valori
legaO
alla
terra
ed
alle
proprie
radici.
I
tour
enogastronomici,
in
Italia,
sono
all’incirca
tanO
quanO
sono
le
località
e
le
mille
combinazioni
possibili
che
possono
collegarli,
visto
l’enorme
patrimonio
di
prodo<
Opici
e
di
rice9e
regionali.
RICERCA
E
SCIENZA
PiaLaforma
Avanzata
di
Simulazione
e
Training
per
la
Chirurgia
Laparoscopica
Pediatrica
di
Giovanni
Aloisio
Obie<vo
del
proge9o
è
sviluppare
una
pia9aforma
avanzata
che
possa
fornire
supporto
al
chirurgo
impegnato
in
una
procedura
chirurgica
mini-‐invasiva
non
solo
nella
diagnosi
e
la
pianificazione
preoperatoria,
ma
anche
nel
training
chirurgico
uOlizzando
un
simulatore
virtuale.
La
chirurgia
miniinvasiva
consiste
in
un
insieme
di
tecniche
chirurgiche
che
consentono
di
raggiungere
un
organo
senza
ricorrere
all'incisione
chirurgica
classica.
Ci
si
avvale
di
sonde
di
piccolo
calibro
(da
3
a
5
mm.)
e
fibre
o<che
dotate
di
microtelecamere
inserite
nell'organismo
a9raverso
incisioni
di
piccole
dimensioni,
de9e
"porte",
che
consentono
di
eseguire
l’operazione
dall’esterno,
guardando
un
monitor.
La
pia9aforma
digitale
dovrà
perme9ere
di
costruire
in
modelli
3D
degli
organi
dei
diversi
pazienO
partendo
dalle
loro
immagini
mediche
e
di
inserire
tali
modelli
nel
simulatore
virtuale
per
perme9ere
al
chirurgo
di
effe9uare
l’operazione
in
ambiente
virtuale
prima
di
farla
sul
paziente
reale.
Tale
simulatore,
pertanto,
differirà
da
quelli
commerciali
in
quanto
sarà
permesso
al
chirurgo
di
addestrarsi
in
ambiente
virtuale
sui
casi
clinici
che
dovrà
operare
e
non
su
casi
generici
come
nel
training
con
i
simulatori
commerciali
disponibili
sul
mercato.
MolO
sono
i
vantaggi
per
il
paziente:
l'intervento
è
meno
cruento
e
devastante,
le
fasce
e
i
muscoli
vengono
punO
e
divaricaO
invece
di
essere
tagliaO,
si
consente
un
rapido
recupero
clinico
e
psicologico
del
paziente
ed
una
notevole
riduzione
del
tempo
di
degenza
ospedaliera,
con
significaOvo
abba<mento
dei
cosO.
TECNOLOGIA
1. REMOCEAN
–
Remote
Sensing
of
Ocean
Waves
di
Francesco
Serafino
I
ricercatori
dell'IREA-‐CNR
hanno
sviluppato
una
innovaOva
metodologia
per
la
sOma
accurata
delle
correnO
superficiali
anche
nel
caso
più
complesso
di
immagini
acquisite
da
navi
in
movimento,
o
in
condizioni
atmosferiche
estreme,
di
no9e
o
con
scarsa
visibilità.
L'dea
imprenditoriale
si
basa
sul
sistema,
denominato
REMOCEAN,
che
consente
l'accesso
in
tempo
reale
ai
parametri
che
cara9erizzano
lo
stato
del
mare
e
che
possono
rappresentare
un
uOle
ausilio
alla
navigazione.
I
principali
campi
di
applicazione
del
sistema
REMOCEAN
sono:
•
Navigazione:
il
sistema
REMOCEAN
rappresenta
un
uOle
supporto
alla
navigazione
sia
per
le
imbarcazioni
militari
che
civili.
Per
le
navi
di
grandi
dimensioni,
sarà
in
grado
di
sfru9are
appieno
la
tecnologia
e
le
competenze
sviluppate
per
il
monitoraggio
di
un
largo
numero
di
parametri;
per
le
piccole
si
prevede
una
versione
"light"
della
versione
completa,
di
basso
costo
e
rivolta
specificamente
ad
imbarcazioni
che
non
posseggono
una
tecnologia
radar
sofisOcata;
•
Energia:
REMOCEAN
come
sistema
di
generazione
di
energia
ele9rica
che
sfru9a
la
presenza
delle
correnO
marine,
rappresentando
un
uOle
strumento
sia
nella
fase
della
scelta
dei
siO
di
istallazione
sia
nel
monitoraggio
dei
siO
stessi.
•
TrasporO:
REMOCEAN
può
essere
usato
per
le
navi
da
crociera
,
per
imbarcazioni
di
grandi
dimensioni,
per
migliorare
la
sicurezza
a
bordo
di
flo9e
di
pescherecci,
per
la
navigazione
di
cargo
e
navi
porta-‐container.
•
Militare:
il
sistema
REMOCEAN
può
essere
uOlizzato
per
la
navigazione,
l'aiuto
alla
pianificazione
delle
ro9e,
per
manovre
complesse
in
mare
e
in
generale
in
condizioni
di
mare
estremo
e
di
scarsa
visibilità
o
per
facilitare
le
operazioni
di
a9erraggio
e
il
decollo
dei
velivoli
nelle
portaerei.
•
Sicurezza
off-‐shore:
REMOCEAN
consente
di
segnalare
la
presenza
e
avvicinamento
di
onde
anomale
e
di
monitorare
lo
stato
del
mare
durante
le
mareggiate
consentendo
di
a<vare
i
sistemi
di
evacuazione
e
di
sicurezza.
•
Sicurezza
cosOera:
il
sistema
REMOCEAN
installato
su
postazioni
fisse
di
terra
in
prossimità
di
porO
o
in
punO
strategici
perme9e
di
monitorare
le
aree
sogge9e
a
rischi
di
onde
anomale
e/o
mareggiate
e
può
rappresentare
un
uOle
supporto
per
le
manovre
di
grandi
navi
all'interno
e
all'esterno
del
porto.
•
Ricerca
naufraghi:
REMOCEAN
consta
di
una
estensione
dell'applicazione
che
ha
lo
scopo
di
fornire
uOli
informazioni
per
l'individuazione
di
ogge<
e/o
persone
disperse
in
mare.
UOle
supporto
durante
gli
intervenO
di
soccorso.
•
Pesca
ed
acquacoltura:
REMOCEAN,
fornendo
le
mappe
di
corrente
superficiale,
può
rappresentare
un
uOle
strumento
per
la
messa
a
punto
di
modelli
di
gesOone
della
pesca
e
per
individuare
e
monitorare
i
siO
di
istallazione
delle
vasche
per
l'acquacoltura.
2. Jenuinō
truly
what
something
is
said
to
be,
authenYc
di
Giacomo
Bracci
Jenuinō
è
un
movimento
culturale
nato
dal
basso
che
risponde
ai
bisogni
di
un
consumatore
sempre
più
esigente
nell'essere
informato
su
ciò
che
acquista
e
mangia.
Jenuinō
non
fa
commercio,
ma
e
una
società
di
consulenza
di
service
design
e
un'associazione
culturale
senza
scopo
di
lucro
impegnata
nel
riportare
cibo
sano,
stagionale,
arOgianale,
localizzato
e
tracciabile
al
100%
sulle
tavole
dei
consumatori,
coinvolgendoli
dire9amente
in
tu9e
le
fasi
di
lavorazione,
dalla
sua
creazione
fino
ad
apprezzarne
la
cultura,
le
persone
e
i
luoghi
dove
tali
prodo<
prendono
vita.
La
nostra
missione
e
quindi
quella
di
partecipare
allo
sviluppo
di
un
futuro
sano
e
sostenibile,
aiutando
a
colOvare
cibo
con
integrità
morale
ed
eOca
mediante
la
partecipazione
a<va
della
nostra
comunità.
Intendiamo
fornire
agli
agricoltori
gli
strumenO
per
essere,
nel
prossimo
futuro,
totalmente
indipendenO,
anche
da
jenuinō.
L'approccio
'dal
basso',
intende
“bypassare”
la
filiera
dei
supermercaO
con
le
loro
spese
di
markeOng,
packaging
e
adverOsing
offrendo
un'alternaOva,
posizionandoci
come
facilitatori
tra
piccole
fa9orie
orientate
alla
qualità
e
consumatori
che
siano
in
grado
di
riconoscerla
e
apprezzarla.
Jenuinō
funge
da
ponte
fra
famiglie
che
producono
e
famiglie
che
consumano,
senza
intermediari,
accorciando
al
minimo
la
filiera
e
garantendo
la
qualità
dei
prodo<.
Investendo
alla
fonte
e
provvedendo
a
garanOre
un
mercato
a9raverso
vendite
pre-‐pagate,
i
consumatori
abbassano
drasOcamente
il
costo
dei
generi
alimentari
da
loro
acquistaO
e
aiutano
a
creare
una
stabilità
finanziaria
nelle
operazioni
delle
fa9orie
consorziate
lasciando
ai
fa9ori
il
solo
compito
di
concentrarsi
su
una
produzione
di
qualità
che
è
ovviamente
limitata.
Mediante
la
creazione
del
primo
consorzio
di
fa9orie
design-‐driven
e
crowd-‐funded,
è
possibile
sviluppare
una
community
creaOva
di
amanO
del
cibo
in
Italia.
I
trasporO
seguono
una
logica
di
sostenibilità;
faremo
parOre
i
nostri
furgoni
a
GPL
solamente
a
pieno
carico,
rifornendo
così
un
elevato
numero
di
famiglie
e
riducendo
al
minimo
l'impa9o
ambientale.
E'
meglio
un
solo
furgone
che
consegna
a
tante
famiglie
in
un
solo
giorno
o
lasciare
che
quest'ulOme
vadano
a
fare
la
spesa
con
i
propri
mezzi,
con
stress
e
dispendio
di
energie
che
ne
conseguono?
Anche
i
contenitori
sono
pensaO
e
realizzaO
per
essere
riuOlizzaO;
al
momento
della
consegna
riOreremo
bara9oli,
confezioni
e
panieri,
che
riuOlizzeremo
per
l'ordine
successivo.
Il
territorio
di
riferimento
è
l’area
economicamente
depressa
della
Maremma
Toscana,
in
Provincia
di
Grosseto,
a
sud
della
Toscana.
Il
proge9o
prevede
circa
12
mesi
per
il
totale
sviluppo.
ENERGIA
E
AMBIENTE
Realizzazione
di
un
impianto
industriale
per
il
riuYlizzo
di
ceneri
volanY
di
carbone
ammalorate
di
Gianluca
InYni
Un
impianto
nella
zona
industriale
di
Brindisi
per
tra9are
le
ceneri
della
locale
centrale
termoele9rica
e
renderle
uOlizzabili
nell’industria
del
cemento.
L’impianto
uOlizzerà
un’innovaOva
procedura
di
tra9amento
delle
ceneri
che
consenOrà
di
mantenere
un
loro
residuo
carbonioso
compaObile
con
le
norme
europee
UNI
EN.
L’impianto
fornirà,
inoltre,
alcuni
servizi
aggiunOvi,
tra
i
quali
lo
stoccaggio
delle
ceneri.
La
posizione
della
stru9ura
consenOrebbe
di
abba9ere
i
cosO
di
trasporto
delle
ceneri,
trovandosi
questa
ad
una
distanza
rido9a,
rispe9o
ai
potenziali
uOlizzatori
delle
risorse
prodo9e
dall’impianto.
INFRASTRUTTURE
“System
design”
applicato
alla
progeLazione
di
filiere
agro
–
energeYche:
recupero
di
residui
e
miYgazione
dei
cambiamenY
climaYci
di
Massimo
Monteleone
Ado9ando
i
criteri
del
“system
design”,
l’idea
(nata
da
un
gruppo
di
ricercatori
dell’Universita`
di
Foggia)
ha
l’obie<vo
di
valutare
e
definire
efficienO
condizioni
tecnologiche
che
consentano
il
recupero,
la
trasformazione
e
l’impiego
produ<vo
di
materiali
di
scarto,
o9enuO
come
residuo
dei
processi
termochimici
o
biochimici
per
la
generazione
di
energia
a
parOre
da
biomasse
agro-‐forestali.
Pertanto,
s’intende
proporre
una
significaOva
estensione
ed
arOcolazione
di
due
differenO
Opologie
di
filiere
agro-‐energeOche,
le
quali
provvedono
alla
colOvazione,
raccolta,
condizionamento,
trasporto
ed
uOlizzo
energeOco
delle
biomasse.
In
parOcolare,
si
vuole
prefigurare
un
processo
di
riciclo
integrale
(o
tendenzialmente
tale)
dei
flussi
di
materia
nonché
l’a<vazione
di
processi
produ<vi
supplementari,
integraO
a
quelli
di
Opo
principale,
in
grado
d’impiegare
proficuamente
materia
ed
energia
residuali,
altrimenO
inuOlizzaO
ed
ogge9o
di
onerose
procedure
di
smalOmento.
La
presente
proposta
intende
rispondere
all’esigenza
di
contribuire
ad
una
generazione
d’energia
rinnovabile
secondo
un
modello
produ<vo
di
Opo
“distribuito”,
incentrato
sulla
“piccola
scala”
(o
minima
potenza
generaOva)
nonché
sulla
dire9a
prossimità
fra
punto
di
produzione
energeOco
e
punto
di
uOlizzazione
finale.
In
conformità
alla
logica
di
una
filiera
agro-‐energeOca
“corta”
ed
“integrata”,
l’azienda
agro-‐forestale
è
essa
stessa
responsabile
dell’approvvigionamento
delle
biomasse
desOnate
all’impianto,
detentrice
dell’impianto
di
produzione
d’energia
e
produ9rice
finale
dell’energia,
desOnata
all’autoconsumo
o
alla
vendita.
2. Banche,
migranY
e
imprese:
una
relazione
da
costruire
di
Angela
Stefania
BerganYno
Il
proge9o,
promosso
da
un
gruppo
di
docenO
dell’Università
di
Bari
“Aldo
Moro”,
può
essere
fa9o
rientrare
nell’ambito
dei
proge<
di
cosidde9o
“welcome
banking”,
espressione
che
viene
uOlizzata
per
indicare
realtà
bancarie
tese
all’accoglienza
verso
i
migranO
e
verso
le
enOta`
unbanked,
ovvero
quelle
fasce
sociali
che
per
diverse
ragioni
non
hanno
accesso
ai
servizi
bancari.
L’idea
proge9uale
è
dunque
quella
di
creare,
con
il
supporto
scienOfico
dell’Università
e
d’accordo
con
uno
o
più
isOtuO
bancari,
dei
centri
interculturali
di
mediazione
finanziaria
con
compiO
di
supporto
amministraOvo
consulenziale,
diffusione
delle
informazioni
e
formazione
per
la
clientela
dei
migranO.
Il
centro
avrebbe
un
duplice
target,
la
clientela
business
e
la
clientela
family:
con
riferimento
all’imprenditori
dei
migranO,
l’idea
di
base
consiste
nell’offrire
servizi
di
consulenza
a
supporto
delle
categorie
target
di
migranO
individuate
sulla
base
di
cara9erisOche
geografiche
e
socio-‐demografiche.
All’interno
di
tali
centri
di
consulenza,
gli
operatori
dovranno
essere
adeguatamente
formaO
alle
discipline
economiche,
bancarie
e
d’azienda,
e
potrebbero
rappresentare
un
“ponte”
tra
banche
e
migranO
per
offrire
mediazione
presso
gli
isOtuO
di
credito
interessaO
all’iniziaOva.
Con
riferimento
alle
famiglie
di
migranO
presenO
sul
territorio,
i
centri
dovrebbero
occuparsi
di
svolgere
un
ruolo
di
“facilitatori”
al
fine
di
bancarizzare
segmenO
di
clientela
unbanked
ma
potenzialmente
reddiOzi
dal
lato
bancario.
Il
fine
ulOmo
sarebbe
quello
di
perme9ere
la
nascita
di
una
relazione
posiOva
tra
migranO
e
banche,
con
ricadute
posiOve
in
termini
di
inclusione
sociale.
Tali
centri
dovrebbero
perme9ere
lo
sviluppo
di
un
prodo9o
di
garanzia
complementare
a
quello
bancario
classico,
ispirandosi
ai
criteri
del
microcredito,
e
coinvolgendo,
oltre
agli
isOtuO
di
credito,
associazioni
di
categoria
e
associazioni
di
migranO.
CULTURA
E
SOCIALE
Oikos
il
progeLo
per
uno
sYle
di
vita
sostenibile
di
KaYa
Manca
L’idea
mira
a
promuovere
e
valorizzare
uno
sOle
di
vita
lento,
raccontando
il
territorio,
la
bellezza
della
sua
natura,
i
suoi
abitanO
e
le
sue
economie
sostenibili.
Il
proge9o
intende
promuovere
la
nascita
di
una
Comunità
Di
PraOca
capace
di
incidere
sulle
scelte
significaOve
del
territorio
anche
a9raverso
proge9ualità
e
iniziaOve
legate
alla
economia
della
cultura.
L'obie<vo
è
quello
di
promuovere
la
cultura
della
lentezza
per
vivere,
tutelare
e
valorizzare
il
territorio,
contribuendo
in
questo
modo
allo
sviluppo
sostenibile
locale,
regionale
e
nazionale.
Il
proge9o
è
supportato
da
una
rivista
(Oikos
Sostenibile),
legata
ad
una
serie
di
a<vità
di
promozione
e
comunicazione
(e
quindi
di
Opo
cartaceo,
online
e
sul
campo)
delle
praOche
quoOdiane
sostenibili
e
me9endo
in
valore
le
esperienze
e
le
buone
praOche
presenO
sul
territorio
salenOno,
ma
non
solo.
L’idea
propone
di
dare
una
risposta,
a9raverso
un
ruolo
a<vo
dell’imprenditoria,
all’inadeguatezza
delle
risorse
pubbliche
disponibili
rispe9o
al
grave
e
diffuso
degrado
delle
Scuole
del
Paese.
Si
tra9a,
pertanto,
di
un
Programma
nazionale
di
PPP
per
la
sostanziale
riqualificazione
delle
infrastru9ure
scolasOche
pubbliche
gesOte
dai
Comuni
e
dalle
Province,
allo
scopo
di
garanOrne
la
massima
sicurezza,
funzionalità
per
una
moderna
dida<ca,
sostenibilità
ambientale
e
qualità
edilizia,
innovando
anche
il
modello
di
servizio
offerto
dalla
polarità
scolasOca
al
territorio.
L’idea
nasce
su
iniziaOva
dell’ANCE,
la
quale
(a
parOre
dal
2008)
ha
sviluppato,
a9raverso
la
propria
rete
di
associazioni
territoriali
e
imprese,
un
modello
innovaOvo
d’intervento
sul
parco
edilizio,
che
vede
la
centralità
di
arOcolate
formule
di
Partenariato
Pubblico
Privato
e
che
prospe9a
con
decisione
l’istanza
della
sosOtuzione
edilizia
degli
edifici.
Il
Programma
si
propone
di
intervenire
in
tu9e
le
aree
del
Paese,
con
una
diversa
modulazione
del
modello
d’intervento
a
seconda
dei
parametri
economici
e
della
capacità
d’offerta
del
territorio
in
cui
si
sviluppa
l’iniziaOva.