Sei sulla pagina 1di 6

“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ

MASSIMILIANO
la gara a chi faceva più casino” PEGGIO

DOSSIER

ECONOMIA&FINANZA

EDIZIONI LOCALI

FIRME

LETTERE&IDEE

PRIMO PIANO

SPORT

TEMPI MODERNI

TOP NEWS / PRIMO PIANO

MENU TOP NEWS ABBONATI


“Io, casseur glio di immigrati e la gara a chi faceva più
casino”
Viaggio tra gli arrestati della guerriglia torinese, ragazzi di periferia, reclutati
tra amici
“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ
MASSIMILIANO
la gara a chi faceva più casino” PEGGIO

IRENE FAMÀ MASSIMILIANO PEGGIO

PUBBLICATO IL
28 Ottobre 2020


«L’
altra sera in piazza c’era una gara a chi faceva più casino. A chi
faceva di più. Tra noi e gli altri gruppi di periferia: Vallette,
Mira ori, Barriera Milano». I disordini, le pietre, i saccheggi dei
negozi dello shopping scoppiati dopo la manifestazione di piazza Castello, a
Torino, contro le restrizioni anti-contagio e la crisi economica, li spiega così Nizar
Haddouni, 18 anni, ragazzo di Barriera.

Seduto di fronte a un piatto di frutta secca, famiglia marocchina ma nato a


Torino, aspetta di comparire in tribunale. È tra gli 11 arrestati e i 5 denunciati per i
disordini che hanno devastato il centro di Torino, con attacchi alle forze
dell’ordine, schierate a protezione del palazzo della Regione e Prefettura. Vive in
una casa di ringhiera, a Porta Palazzo, un alloggio umido che sa di «Banlieue».
Famiglie magrebine, cinesi, centroafricane. Il nome non è sul campanello, ma
scritto sulla parete del pianerottolo con una freccia che indica la porta. Il centro
di Torino è a due passi, ma da questo pianerottolo sembra lontanissimo.

Ecco chi sono, almeno in parte, i protagonisti della serata di follia che ha
incendiato la città. Barricate, cassonetti in amme, inseguimenti della polizia, i
negozi di via Roma danneggiati e razziati. Per il furto nel negozio Gucci sono
astati arrestati due fratelli egiziani che vivono a Barriera di Milano, il quartiere col
più alto tasso di criminalità, spaccio. Luogo di immigrazione, di sogni che spesso
si infrangono. Il primo ha 19 anni, l’altro 16. Sono già noti alla giustizia. Il
“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ
Mohamed, il maggiorenne, è già stato condannato per resistenza MASSIMILIANO
e lesioni. Il
la gara a chi faceva più casino” PEGGIO
fratello minorenne ha preso borse, cinture e scarpe Gucci e le ha buttate in un
cantiere edile del centro, per nasconderle. Con l’intenzione di recuperarle dopo i
tafferugli. Gli agenti hanno visto tutto e li hanno arrestati. Anche le telecamere
hanno ripreso la loro azioni. «Sono andati in piazza perché hanno saputo di
questa manifestazione. Loro studiano. Quello più grande sta seguendo un corso
da barista» dice la madre, disperandosi. «Io non lo so cosa è successo, non mi
hanno detto nulla. Sono stati arrestati, mi hanno convocata in Questura. Magari si
sono fatti prendere dal momento, ma non hanno mai fatto nulla di male. Sono
bravi ragazzi, non lo so. Davvero non lo so». Perché sono andati in piazza
Castello? «Chiamati da un amico».

George Luca Hooper, 20 anni, nato in Inghilterra e residente nell’hinterland


torinese è stato arrestato nella prima fase della serata. Famiglia perbene, passione
per la chitarra. «Non è stato violento, la polizia se l’è presa con noi che non
facevamo niente. Luca è stato preso a pugni in testa in modo ingiusti cato»
racconta l’amica, Rebecca, infermiera a un passo dalla laurea, che era con lui.
Cuoco disoccupato, Luca si è iscritto a Giurisprudenza. Ad attirarlo in piazza
Castello, come tutti gli altri, è stato il tam tam sui social con la diffusione di un
volantino che prometteva «casino». Pubblicato su pro li e chat Telegram, diceva:
«Fate girare. Non sarà una manifestazione di categoria, ma la protesta del
popolo». Fatto da chi? Sta indagando la polizia.

Lo stesso richiamo che ha portato in piazza due amici barman, cui il lockdown
precedente ha sottratto il lavoro. Lo loro rabbia li ha fatti abboccare. Sono andati
a curiosare e si sono ritrovati agli arresti domiciliari per resistenza a pubblico
uf ciale. «Eravamo lì a curiosare. Sono stato arrestato perché lmavo la polizia
schierata. Non ho fatto resistenza. Ho un video che lo dimostra» dice Yohannes
Giamaico, 22 anni, residente in un casa popolare di Pino Torinese, in cima alla
collina. Il suo amico, accorso in aiuto nel parapiglia con la polizia, è stato anche
lui arrestato: Federico Sodano, 26 anni, glio di un esponente locale di Fratelli
d’Italia. Il giovane, respinge la ricostruzione contenuta nelle accuse. «Mai fatto
resistenza» dice. Domani comparirà in tribunale. E poi ci sono Franco Alejandro
Pereyra, 23 anni, su Facebook di atteggia da gangster. E ancora. Miriam
Schiavone, 27 anni; Andrea Asinari, 35 anni; Gabriele Mazzeo, 23 anni.

Eppure l’altra notte è successo qualcosa. C’è stato un mix esplosivo ben
“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ
orchestrato. Ne è convinto il questore Giuseppe De Matteis, «parlando di regia di
MASSIMILIANO
la gara a chi faceva più casino” PEGGIO
violenza» per i fatti accaduti in piazza Castello, ben diversi dal presidio di piazza
Vittorio con commercianti e artigiani. Chi ha devastato Torino ha agito a volto
coperto. «Erano presenti personaggi di spessore criminale». Gli investigatori
parlano di soggetti ultrà Granata e della Juve. Loro, una probabile regia. Da mesi
senza stadio, hanno riversato sulla città decine di bombe carta e razzi pirotecnici.
Sono comparsi ovunque, come se fossero stati nascosti in precedenza lungo i
percorsi di rivolta e pronti all’uso. Gli investigatori sono convinti che qualcuno
abbia anche pagato per scatenare la rivolta. Le gang, di periferia, sono accorse
all’appello. «Devastiamo tutto».

SEGNALA UN ERRORE IN
QUESTO ARTICOLO ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti

CORONAVIRUS

ECONOMIA E FINANZA

• Coronavirus: “Con un lockdown a Natale in fumo 25 miliardi di spesa delle famiglie”

• Furlan, “Preoccupano le tensioni sociali, adesso sostegno ai più colpiti”

• Boicottaggio dei prodotti turchi, l’Arabia Saudita si schiera con la Francia

LETTERE E IDEE

• Il governo e la gestione del consenso l’obbligo di pensare al futuro

• Ma il virus non è uguale per tutti

• Se i governi procedono a tentoni

TEMPI MODERNI
TEMPI MODERNI

• Il fascino del Love Book, regalo cool che piace ai Millennial

• Il cioccolato alla moda è vestito con “abiti” super chic


“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ
MASSIMILIANO
• Amadeus: “Il virus non la gara
frena a chi faceva
Sanremo. piùaicasino”
Ora tocca giovani conquistare l’Ariston”
PEGGIO

SPORT

• Ecclestone, i 90 anni di Mister Formula 1

• Il Psg contro la squadra di Erdogan

• Juve, punti buttati col Verona e prestazione con molte ombre

EDIZIONI LOCALI

• Ecco come mangiare ai tempi del lockdown: la ricette di chef stellati e della gente
comune

• Il primo passo del nuovo Motovelodromo: “Sarà un luogo di integrazione sociale”

• Il sogno di Arianna che crea i videogiochi per i non vedenti

STAMPA PLUS

• Vercelli, il talento letterario di Primo Levi debuttò sul settimanale del Pci

• Cuneo, nei disegni di Leonardo i paesaggi della bargiolina

• Il Piemonte omaggia undici eroi della Resistenza senz’armi

FIRME

• Il senso di nitudine

• Buone idee, e idee ottime

• Vite sospese tra pandemia e democrazia


Scrivi alla redazione
Pubblicità
Dati Societari
Contatti
Privacy
Sede
“Io, casseur glio di immigrati e di IRENE FAMÀ
MASSIMILIANO
Codice Etico la gara a chi faceva più casino” PEGGIO

GNN - GEDI gruppo editoriale S.p.A.


Codice Fiscale 06598550587
P.iva 01578251009

Potrebbero piacerti anche