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Le biomolecole sono dei polimeri, cioè molecole formate da più monomeri legati fra
loro. I polimeri vengono formati tramite reazioni di condensazione o disidratazione
che eliminano le molecole d’acqua. Invece, per demolire i polimeri, le cellule
utilizzano le reazioni di idrolisi, dove aggiungendo una molecola d’acqua il legame si
spezza. Per formare e per spezzare i legami chimici, questi due processi richiedono
particolari proteine chiamate enzimi. Le principali biomolecole sono: i carboidrati, i
lipidi, le proteine e gli acidi nucleici.
I CARBOIDRATI
Esempi di zuccheri semplici sono il glucosio che è contenuto nelle cellule di tutti gli
organismi, il fruttosio che è presente nelle frutta e nel miele, il galattosio che è un
componente del latte.
I LIPIDI
I lipidi sono insolubili perché sono molecole apolari. L’olio e l’acqua non si
mischiano mai proprio perché l’olio è un lipide. I lipidi sono una classe di idrofobici,
detti idrorepellenti, e sono costituiti per lo più da atomi di carbonio e di idrogeno. Un
grasso è una molecola che si ottiene quando si uniscono il glicerolo (una molecola a 3
atomi di carbonio) e degli acidi grassi che sono costituite da lunghe catene
carboniose. I lipidi comprendono 3 classi: i trigliceridi, i fosfolipidi e gli steroidi.
LE PROTEINE
1. Gli enzimi sono proteine che velocizzano le reazioni chimiche della cellula;
2. Le proteine strutturali compongono i peli dei mammiferi e i tessuti
connettivi come i tendini, i legamenti, la cartilagine e così via;
3. Le proteine contrattili, come l’actina e la miosina, permettono ai muscoli di
contarsi;
4. Le proteine di difesa combattono le infezioni come gli anticorpi;
5. Le proteine regolatrici, dette anche proteine-segnale, contribuiscono alla
comunicazione tra le cellule;
6. Le proteine-recettore si trovano all’interno delle membrane delle cellule e
facilitano il riconoscimento di alcune molecole;
7. Le proteine di trasporto spostano le sostanze nel corpo. Un esempio è
l’emoglobina che, grazie al ferro che contiene, questo si lega all’ossigeno e
rende possibile il trasporto di quest’ultimo;
8. Le proteine di riserva sono una fonte di sostanze nutritive. Per esempio
l’ovoalbumina dell’albume dell’uovo.
Visto che le proteine sono costituite da amminoacidi che sono dei monomeri, allora è
chiaro che le proteine si comportano come i polimeri. Difatti le proteine si formano
tramite reazioni di condensazione. In questo caso gli amminoacidi si legano tramite
un legame covalente che si chiama legame peptidico. La sequenza formata da due
amminoacidi si definisce dipeptide e, se ci sono più amminoacidi la catena sarà
polipeptide. Le proteine funzionano correttamente se hanno una determinata struttura
tridimensionale . Tuttavia accade il contrario se queste vengono alterate nella
denaturazione (l’alterazione della struttura tridimensionale di una proteina che causa
una perdita della usa solita funzionalità ) che è un processo chimico in cui le catene
polipeptidiche si svolgono e perdono così oltre la loro forma specifica anche la loro
funzione.
I 20 amminoacidi si dividono in 3 gruppi: gli idrofobici che sono apolari e sono 9 , gli
idrofili che sono polari e sono 6, e di nuovo un gruppo chiamato idrofili ma con
carica ionica dove vi sono due gruppi, gli acidi che sono 2 e i basici che sono 3.
I LIVELLI STRUTTURALI
Gli acidi nucleici sono polimeri costituiti da monomeri detti nucleotidi che possono
essere chiamati anche polinucleotidi. Esistono due tipi di acidi nucleici: il DNA o
acido desossiribonucleico che contiene le informazioni ereditarie necessarie per la
sintesi delle proteine e il RNA o ribonucleico che è trascritto dal DNA e viene
tradotto in sequenze di amminoacidi. Un nucleotide è composto da uno zucchero, da
un gruppo fosfato e da una base azotata che è una molecola che contiene azoto. Negli
acidi nucleici i polimeri si creano tramite l’unione dello zucchero di un nucleotide e il
fosfato del nucleotide successivo. La differenza sostanziale tra DNA e RNA sta nel
fatto che il RNA ha come zucchero il ribosio mentre il DNA ha il desossiribosio che
ha un ossigeno in meno e anche il tipo di basi azotate: nel DNA esse sono (A)
adenina, (T) timina, (C) citosina e (G) guanina mentre nel RNA sono le stesse a parte
la timina al cui posto troviamo (U) uracile. Un’altra differenza è che il RNA è
composto da un solo filamento di polinucleotidi e invece il DNA è composto da due
filamenti che formano una doppia elica. I due filamenti sono tenuti insieme dai
legami idrogeno che si originano fra le basi azotate. Queste ultime possono essere
pirimidine se le loro molecole sono formate da due anelli e purine se al contrario ne
hanno solo un anello.