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LE BIOMOLECOLE

Le biomolecole, dette anche macromolecole, sono molecole molto importanti per la


vita. Generalmente le macromolecole costituiscono gli esseri viventi oppure vengono
prodotte da essi. Queste grandi molecole biologiche sono composti chimici costituiti
essenzialmente da tre elementi:carbonio, idrogeno e ossigeno.

Le biomolecole sono dei polimeri, cioè molecole formate da più monomeri legati fra
loro. I polimeri vengono formati tramite reazioni di condensazione o disidratazione
che eliminano le molecole d’acqua. Invece, per demolire i polimeri, le cellule
utilizzano le reazioni di idrolisi, dove aggiungendo una molecola d’acqua il legame si
spezza. Per formare e per spezzare i legami chimici, questi due processi richiedono
particolari proteine chiamate enzimi. Le principali biomolecole sono: i carboidrati, i
lipidi, le proteine e gli acidi nucleici.

I CARBOIDRATI

I carboidrati, chiamati anche zuccheri o glucidi, sono composti organici costituiti da


atomi di carbonio,di idrogeno e di ossigeno. Le funzioni dei carboidrati nel corpo
umano sono la produzione di energia e la riserva di energia. Essi si possono
classificare in chimica come aldosi (di loro i più noti sono gliceraldeide, ribosio,
galattosio e glucosio) che hanno dunque un gruppo –CHO oppure possono essere
chetosi (di loro invece i più famosi sono diidrossipropanone,chiamato anche
diidrossiacetone, e quello più importante: il fruttosio) che invece hanno un gruppo
chetonico C=O all’interno della catena. In base al numero di atomi i carboidrati
possono essere triosi(con 3 atomi di carbonio),pentosi(5) ed esosi(6). A seconda della
quantità di monomeri che li compongono, essi possono essere monosaccaridi,
disaccaridi e oligosaccaridi, polisaccaridi.

1. Il monosaccaride, o zucchero semplice, è un carboidrato che non può essere


ulteriormente idrolizzato a composto più semplice. ( una molecola polare la cui
formula è CnH2nOn). I più rilevanti hanno 5 o 6 atomi di carbonio e la loro
struttura è ad anello. Per esempio, il glucosio forma un esagono mentre il
fruttosio forma un pentagono. Monosaccaridi sono il glucosio, il fruttosio e il
galattosio. Essi sono solubili in acqua, cristallini e fermentescibili;

2. Il disaccaride è un composto organico che si ottiene quando le cellule


sintetizzano due monosaccaridi mediante una reazione di condensazione. I
disaccaridi sono il saccarosio, il lattosio e il maltosio. Essi sono solo solubili in
acqua e cristallini.
3. L’oligosaccaride è un’unione di più monosaccaridi che contiene almeno due
unità di monosaccaride (disaccaridi,trisaccaridi ecc.) che sono uniti mediante
legami covalenti. Essi vengono idrolizzati e i loro componenti vengono usati
come fonte di energia. Il maltodestrine è un oligosaccaride.

4. I polisaccaridi sono polimeri formati dall'unione di molti monosaccaridi


I più importanti sono l’amido, il glicogeno e la cellulosa. Quest’ultima, per
esempio, è composta da più di 3000 unità. Essi sono insapori e non solubili in
acqua.

Esempi di zuccheri semplici sono il glucosio che è contenuto nelle cellule di tutti gli
organismi, il fruttosio che è presente nelle frutta e nel miele, il galattosio che è un
componente del latte.

I LIPIDI

I lipidi sono insolubili perché sono molecole apolari. L’olio e l’acqua non si
mischiano mai proprio perché l’olio è un lipide. I lipidi sono una classe di idrofobici,
detti idrorepellenti, e sono costituiti per lo più da atomi di carbonio e di idrogeno. Un
grasso è una molecola che si ottiene quando si uniscono il glicerolo (una molecola a 3
atomi di carbonio) e degli acidi grassi che sono costituite da lunghe catene
carboniose. I lipidi comprendono 3 classi: i trigliceridi, i fosfolipidi e gli steroidi.

1. Un trigliceride è proprio questo, cioè l’unione di un glicerolo ( o glicerina) e 3


molecole di acidi grassi, i quali possono essere saturi se hanno legami singoli
C-C o insaturi se hanno legami doppi C=C. Se ci sono legami doppi e quindi se
gli acidi grassi sono insaturi allora la catena carboniosa si piega. Se a
temperatura ambiente sono solidi vengono detti grassi, se sono liquidi si
chiamano oli. Un lipide è formato da una testa che è il glicerolo e da 3 codine
che sono gli acidi grassi che si legano alla testa, ossia al glicerolo. La funzione
dei lipidi è quella di accumulare energia a lungo termine e anche quella di
isolamento termico. Grazie a queste caratteristiche dei lipidi, animali come le
foche, le balene e gli orsi polari hanno una quantità enorme di grasso
sottocutaneo che li permette di sopravvivere a temperature molto basse.
2. Un fosfolipide è il principale componente della membrana che riveste le
cellule, chiamata membrana plasmatica. I fosfolipidi sono molto simili ai
trigliceridi solo che questi al posto del terzo acido grasso troviamo un gruppo
fosfato carico negativamente. Questa differenza è molto importante, perché al
posto del glicerolo c’è una molecola polare il ché vuol dire che si scioglie
facilmente nell’acqua. La testina del fosfolipide si dice idrofila. Le codine
invece sono sempre idrofobe, cioè lipidiche e rimangono insolubili nell’acqua.
Di conseguenza i fosfolipidi si dispongono con tutte le teste rivolte verso
l’acqua mentre le codine stanno al centro dunque sono coperte dalle testine
idrofile. Per questa ragione i fosfolipidi sono ideali per la formazione della
membrana plasmatica.
3. Lo steroide è un lipide il cui scheletro carbonioso è composto da 4 anelli uniti
fra loro. Gli steroidi hanno la funzione di segnalatori che vengono praticamente
rilasciati dal corpo per comunicare ad altre parti del corpo che azione svolgere.
Esempi di steroidi sono il colesterolo che viene usato dal corpo per creare gli
ormoni steroidei che servono a loro volta per la crescita e lo sviluppo sessuale.

LE PROTEINE

Le proteine sono polimeri formati da monomeri chiamati amminoacidi e in


particolare derivano dalla combinazione di 20 amminoacidi. In natura ci sono
moltissimi amminoacidi però nel nostro corpo vi sono solo 20 tipi di questi. Tutti
gli amminoacidi possiedono un gruppo carbossilico –COOH, un gruppo amminico
–NH2,un atomo di idrogeno e una parte variabile che si indica con R e che
determina le proprietà della molecola. Tutti questi si legano a un atomo centrale di
carbonio. Ogni proteina ha una struttura tridimensionale unica che corrisponde a
una specifica funzione. Esistono 8 tipi principali di proteine:

1. Gli enzimi sono proteine che velocizzano le reazioni chimiche della cellula;
2. Le proteine strutturali compongono i peli dei mammiferi e i tessuti
connettivi come i tendini, i legamenti, la cartilagine e così via;
3. Le proteine contrattili, come l’actina e la miosina, permettono ai muscoli di
contarsi;
4. Le proteine di difesa combattono le infezioni come gli anticorpi;
5. Le proteine regolatrici, dette anche proteine-segnale, contribuiscono alla
comunicazione tra le cellule;
6. Le proteine-recettore si trovano all’interno delle membrane delle cellule e
facilitano il riconoscimento di alcune molecole;
7. Le proteine di trasporto spostano le sostanze nel corpo. Un esempio è
l’emoglobina che, grazie al ferro che contiene, questo si lega all’ossigeno e
rende possibile il trasporto di quest’ultimo;
8. Le proteine di riserva sono una fonte di sostanze nutritive. Per esempio
l’ovoalbumina dell’albume dell’uovo.

Visto che le proteine sono costituite da amminoacidi che sono dei monomeri, allora è
chiaro che le proteine si comportano come i polimeri. Difatti le proteine si formano
tramite reazioni di condensazione. In questo caso gli amminoacidi si legano tramite
un legame covalente che si chiama legame peptidico. La sequenza formata da due
amminoacidi si definisce dipeptide e, se ci sono più amminoacidi la catena sarà
polipeptide. Le proteine funzionano correttamente se hanno una determinata struttura
tridimensionale . Tuttavia accade il contrario se queste vengono alterate nella
denaturazione (l’alterazione della struttura tridimensionale di una proteina che causa
una perdita della usa solita funzionalità ) che è un processo chimico in cui le catene
polipeptidiche si svolgono e perdono così oltre la loro forma specifica anche la loro
funzione.

I 20 amminoacidi si dividono in 3 gruppi: gli idrofobici che sono apolari e sono 9 , gli
idrofili che sono polari e sono 6, e di nuovo un gruppo chiamato idrofili ma con
carica ionica dove vi sono due gruppi, gli acidi che sono 2 e i basici che sono 3.

I LIVELLI STRUTTURALI

1. La sequenza di amminoacidi nella catena polipeptidica costituisce la struttura


primaria di una proteina. I gruppi funzionali di due amminoacidi reagiscono tra
loro dando origine a un legame peptidico. L’ossatura di una catena
polipeptidica è formata dalla successione regolare di –N–C–C–N–. Ogni
amminoacido ha un caratteristico gruppo R e tutti gli amminoacidi della catena
polipeptedica sono uniti da legami peptidici.
2. La struttura secondaria è formata da catene polipeptidiche. Questa è
caratterizzata da legami idrogeno tra gli NH ammidici ed i gruppi carbonilici
dello scheletro polipeptidico. I tipi di struttura secondaria più diffusi
nelle proteine sono l'alfa-elica, il foglietto beta-ripiegato e il ripiegamento-beta.
3. La struttura terziaria dà origine a una macromolecola, con una specifica forma
tridimensionale. La superficie esterna di tale macromolecola presenta gruppi
funzionali che sono in grado di svolgere particolari reazioni chimiche con altre
molecole precise. Le interazioni tra i gruppi R sono responsabili della struttura
terziaria.
4. L’ultimo livello strutturale è la struttura quaternaria che è il risultato della
maniera in cui tutte le subunità polipeptidiche si legano insieme e
interagiscono fra loro.

GLI ACIDI NUCLEICI

Gli acidi nucleici sono polimeri costituiti da monomeri detti nucleotidi che possono
essere chiamati anche polinucleotidi. Esistono due tipi di acidi nucleici: il DNA o
acido desossiribonucleico che contiene le informazioni ereditarie necessarie per la
sintesi delle proteine e il RNA o ribonucleico che è trascritto dal DNA e viene
tradotto in sequenze di amminoacidi. Un nucleotide è composto da uno zucchero, da
un gruppo fosfato e da una base azotata che è una molecola che contiene azoto. Negli
acidi nucleici i polimeri si creano tramite l’unione dello zucchero di un nucleotide e il
fosfato del nucleotide successivo. La differenza sostanziale tra DNA e RNA sta nel
fatto che il RNA ha come zucchero il ribosio mentre il DNA ha il desossiribosio che
ha un ossigeno in meno e anche il tipo di basi azotate: nel DNA esse sono (A)
adenina, (T) timina, (C) citosina e (G) guanina mentre nel RNA sono le stesse a parte
la timina al cui posto troviamo (U) uracile. Un’altra differenza è che il RNA è
composto da un solo filamento di polinucleotidi e invece il DNA è composto da due
filamenti che formano una doppia elica. I due filamenti sono tenuti insieme dai
legami idrogeno che si originano fra le basi azotate. Queste ultime possono essere
pirimidine se le loro molecole sono formate da due anelli  e purine se al contrario ne
hanno solo un anello.

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