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STATO E CHIESA CATTOLICA

36. RAPPORTI TRA LO STATO E LA CHIESA CATTOLICA. Art. 7 Cost., è Lo Stato e la Chiesa, sono , ciascuno nel
proprio ordine, indipendenti e sovrani. I rapporti tra questi ordinamenti, sono regolati da veri e propri
accordi. I Patti Lateranensi. I Patti Lateranensi , possono essere modificati con legge ordinaria, purchè le
modificazioni siano concordate fra le parti. Se manca l’accordo, lo Stato può procedere egualmente alle
modifiche, ricorrendo però, al procedimento di revisione costituzionale.. - ad essere costituzionalizzato ,
non è il contenuto dei Patti, bensì il principio pattizio - le norme dei Patti Lateranensi resistono
all’abrogazione di norme di leggi ordinarie - si ritiene che possano derogare anche alle norme di rango
costituzionale , in quanto tali norme pattizie sono a carattere speciale. - L’unico limite è rappresentato dai
principi supremi dell’ordinamento costituzionale. Il 18 febbraio del 1984, è stato stipulato un nuovo
accordo tra Repubblica italiana e Santa sede con cui sono state apportate delle modificazioni all’originario
del 1929. • Es. è stato abrogato il principio della religione di Stato, a conferma della neutralità dello Stato in
materia religiosa. A. Rapporti tra lo Stato e le altre Confessioni Religiose Ex art. 8 è le confessioni religiose,
diverse dalla cattolica, hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con
l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato, sono regolati per legge, sulla base di intese con
le relative rappresentanze. 48 42. DIRITTO ALLA SALUTE. ART. 32 1) La Repubblica tutela la salute come
fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti 2)
Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. 3)
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La Salute,
costituisce lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, oggetto di specifica tutela da parte
dell’ordinamento, che consente all’individuo di integrarsi nel suo ambiente naturale e sociale. Il secondo
comma del dettato costituzionale si sostanzia nel diritto a rifiutare le terapie, quale risvolto negativo del
diritto alla salute. Il difficile bilanciamento tra tutela della vita e autodeterminazione individuale , è risolto
nel senso più favorevole dell’autodeterminazione individuale. Ciò che viene in rilievo è dunque il consenso
informato, esisto di una scelta spettante al solo paziente , ma compiuta con l’indispensabile apporto delle
conoscenze mediche, secondo quella che viene definita l’alleanza terapeutica tra medico e paziente. • in
questo ambito si è parlato di testamento biologico, cioè la dichiarazione di una persona, pienamente
capace di intendere e di volere, che dia disposizioni in merito alle eventuali terapie che desidera ricevere e
quelle da rifiutare nel caso in cui successivamente si trovi in uno stato di incoscienza celebrale irreversibile.
A. Diritto all’Ambiente Dal punto di vista costituzionale, l’ambiente non è stato preso in considerazione.
Tuttavia, dottrina e giurisprudenza hanno potuto ricavare indirettamente un principio di protezione
mediante l’interpretazione degli articoli 2 , 9 e 32. Con l’art. 2, la costituzione riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo … Con l’art. 32 , il diritto alla salute Art. 9 è tutela il Paesaggio. B. Libertà Artistica,
Scientifica ed Insegnamento Art. 33 Cost: - l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. - La
Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi - Enti
e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione , senza oneri per lo Stato - Le istituzioni di
alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle
leggi di Stato.

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