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“I REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI”

Quadro normativo, Regolamento del Comune di Parma - Gli


obblighi in materia di acustica

Parma, 25 febbraio 2013

N401P 1
INDICE

‰ QUADRO NORMATIVO PUBBLICISTICO


1 LA LEGGE 26 OTTOBRE 1995,
1. 1995 n.
n 447
2. IL D.P.C.M. 5/12/97
3. IL REGOLAMENTO REGIONALE TIPO
4. LA LEGGE 7 LUGLIO 2009, N. 88

† IL NUOVO REGOLAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE


DI PARMA
TITOLO II – REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI

N401P 2
QUADRO NORMATIVO
PUBBLICISTICO

N401P 3
LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447
“Legge Quadro sull’inquinamento acustico”

Art. 1
Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente
esterno
t e dell’ambiente
d ll’ bi t abitativo
bit ti dall’inquinamento
d ll’i i t acustico,
ti aii
sensi e per gli effetti dell’articolo 117 della Costituzione.

Art 3
Art. 3, c.
c 11, lett.
lett e)
Competenze dello Stato
Competono
p allo stato la determinazione dei requisiti
q acustici delle
sorgenti sonore e dei requisiti acustici passivi degli edifici e dei
loro componenti, allo scopo di ridurre l’esposizione al rumore.

Tali disposizioni sono state ottemperate con la pubblicazione del


D.P.C.M. 5/12/1997, pubblicato sulla G.U. del 22/12/97

N401P 4
LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447
“Legge Quadro sull’inquinamento acustico”

Art. 3, c. 1, lett. f)
(come modificato dalla L. 07/07/2009, n. 88)
C
Competenze
t dello
d ll Stato
St t
L’indicazione, con uno o più decreti del Ministro delle infrastrutture
e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della
tutela del territorio e del mare, dei criteri per la progettazione,
l’esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle
infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall’inquinamento
acustico.

Questo decreto non è ancora stato pubblicato. Ne consegue che dal


20 febbraio 1998, i costruttori sono tenuti a garantire i nuovi
requisiti anche se, a tutt’oggi, manca un fondamentale riferimento
normativo.

N401P 5
LEGGE 26 OTTOBRE 1995, n. 447
“Legge
gg QQuadro sull’inquinamento
q acustico”

Art. 6, c. 1, lett. e)
C
Competenze
t dei
d i Comuni
C i
Compete ai Comuni l’adozione di regolamenti per l’attuazione
della disciplina statale e regionale per la tutela
dall’inquinamento acustico.

Nella Provincia di Parma, pochi sono i Comuni che hanno già attuato
tale disposizione in modo specifico anche se, contestualmente al
recepimento della zonizzazione acustica comunale, numerose
amministrazioni hanno adottato specifici regolamenti comprensivi
dei requisiti acustici passivi, non necessariamente come modifica del
regolamento edilizio.
edilizio

N401P 6
CONSIDERAZIONI GENERALI

La persistente mancanza della normativa prevista dalla legge


quadro indurrebbe ad escludere l’esistenza
l esistenza di obblighi giuridici
sanzionabili a carico delle imprese; tuttavia non è così, alla stregua
di norme extra-giuridiche e di principi generali che sono anch’essi
fondativi di responsabilità
responsabilità, come confermato dalla giurisprudenza in
materia non solo di inquinamento acustico ma anche di elettrosmog.

In materia
i di compravendita
di immobiliare,
i bili la
l Cassazione
i civile
i il ha
h
avuto modo di statuire che “Nel caso di vendita di immobile
soggetto a rumori derivanti da quello del vicino, il venditore
risponde
i d della
d ll garanzia
i per i vizi
i i della
d ll cosa venduta”.
d t ”

N401P 7
IL D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997

N401P 8
D.P.C.M. 5/12/1997

Campo di applicazione (art. 1)

Il decreto determina i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne


agli edifici ed i requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro
componenti ti in
i opera, all fine
fi di ridurre
id l’esposizione
l’ i i umana all
rumore.

Definizioni (art. 2)

1. Gli ambienti abitativi sono distinti nelle categorie indicate nella tabella A
del decreto;
2. Sono componenti degli edifici le partizioni orizzontali e verticali;
3. Sono servizi a funzionamento discontinuo gli ascensori, gli scarichi
id
idraulici,
li i i b
bagni,
i i servizi
i i igienici
i i i i e lla rubinetteria;
bi tt i
4. Sono servizi a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento,
aerazione e condizionamento;
5. Le grandezze cui far riferimento sono definite nell’allegato A.
N401P 9
D.P.C.M. 5/12/1997
/ /

Valori limite (art. 3)

Al fine di ridurre l’esposizione


p umana al rumore,, sono riportati
p in
tabella B i valori limite delle grandezze che determinano i requisiti
passivi dei componenti degli edifici e delle sorgenti sonore interne.

N401P 10
Tabella A+B
categoria Isolamento Isolamento Livello di Livello di rumore
partizioni di facciata calpestio
interne discontinuo continuo

R’W D2mn,T,W L’n,W LASmax LAeq


A) residenze
C) Alberghi,
pensioni 50 40 63 35 35
B) Uffici
F) Attività
ricreative, di 50 42 55 35 35
culto
G) Attività
commerciali

D) Ospedali,
Ospedali
cliniche, case 55 45 58 35 25
di cura

E) Attività
scolastiche 50 48 58 35 25
N401P 1
ISOLAMENTO AI RUMORI
D.P.C.M. 5/12/1997
AEREI
Indici definiti nell’Allegato A

ISOLAMENTO AI RUMORI AEREI

R’W (per divisori interni verticali o orizzontali)


Indice di valutazione del ppotere fonoisolante apparente
pp del
divisorio (riferito a elementi di separazione tra due distinte unità
immobiliari)
Esprime approssimativamente la riduzione che il suono subisce
passando dal locale “sorgente” al locale “ricevente”.

Più è alto migliore è ll’isolamento


isolamento

N401P 12
ISOLAMENTO AI RUMORI
D.P.C.M. 5/12/1997
AEREI
Indici definiti nell’Allegato A

ISOLAMENTO AI RUMORI AEREI

D2m,nT,w (per facciate e divisori confinanti con l’esterno)


Indice di valutazione dell
dell’isolamento
isolamento acustico di facciata,
normalizzato rispetto al tempo di riverberazione.
Esprime approssimativamente la riduzione che il suono subisce
passando dall’esterno
dall esterno all’interno
all interno dell’edificio
dell edificio.

Più è alto migliore è l’isolamento

N401P 13
D.P.C.M. 5/12/1997

Indici definiti nell’Allegato A

ISOLAMENTO AL RUMORE DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI

LAeq (per gli impianti a funzionamento continuo)


Livello continuo equivalente
q di pressione
p sonora,, ponderata
p A.
E’ il valore riferito agli impianti di riscaldamento, aerazione e
condizionamento.

LASmax (per gli impianti a funzionamento discontinuo)


Livello massimo di p pressione sonora,, ponderata
p A,, con costante
di tempo slow.
E’ il valore riferito agli ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi
igienici, rubinetti.
N401P 14
D.P.C.M. 5/12/1997

Indici definiti nell’Allegato A

ISOLAMENTO AI RUMORI IMPATTIVI

L’nT,w (per divisori orizzontali, escluse le coperture non


praticabili ed i solai che insistono su spazi non abitabili, quali
cantine, autorimesse, etc.)
Indice di valutazione del livello del rumore di calpestio
normalizzato rispetto al tempo di riverberazione.
Esprime il valore di rumorosità che penetra nell’ambiente
sottostante a seguito della percussione (effettuata con
macchina normalizzata di calpestio) del pavimento soprastante.

Più è basso migliore è ll’isolamento


isolamento
N401P 15
D P C M 5/12/1997
D.P.C.M.
DPCM 5/12/97
Tutte le elencate grandezze devono essere considerate in opera.
Questa scelta permette di caratterizzare acusticamente i
componenti edilizi tenendo conto delle reali condizioni di
installazione e quindi garantisce una più corretta valutazione delle
loro prestazioni finali.
finali
Il decreto tuttavia presenta numerose carenze, in particolare:
1) i riferimenti alle norme tecniche che il DPCM utilizza sono spesso
errati ed inoltre soggetti ad aggiornamenti a cui il DPCM non fa
esplicito riferimento;
2) Il LAeq riferito agli impianti tecnologici a funzionamento continuo
in allegato A è fissato a 25 dB(A), mentre in tabella B a 35 dB(A);
3) non sono considerati edifici a destinazione mista (ad es.
es di tipo
residenziale/terziario o residenziale/artigianale);
4)) L’edilizia residenziale p
pubblica non è trattata;;

N401P 16
DPCM 5/12/97 D.P.C.M. 5/12/1997

5) ll’isolamento
isolamento di facciata non è riferito alla classe acustica di
pertinenza (ZAC);
6) non è specificato il campo di applicazione del DPCM (nuove
costruzioni?
t i i? EEsistenti?
i t ti? Ri
Ristrutturazioni?).
t tt i i?) Si veda d a ttall proposito
it il
parere del Ministero dell’Ambiente n. 88/siar/99 del 9 marzo
1999, che comunque non precisa l’eventuale cogenza dei risultati
nei confronti delle ristrutturazioni di edifici vincolati dal punto di
vista storico-architettonico;
7)) non sono definite le p
procedure amministrative di verifica e
neppure le relative competenze;

La succitata
i nota “chiarificatrice”
“ hi ifi i ”d dell Ministero
i i d
dell’Ambiente
ll’ bi
nonché i successivi pareri dottrinali/tecnici, non risolvono
definitivamente i dubbi in proposito
N401P 17
D P C M 5/12/1997
D.P.C.M.

Parere del Ministero dell’Ambiente Servizio Inq. Atmosferico e


acustico,
ti n. 88/siar/99
88/ i /99 ddell 9 marzo 1999

In merito ai diversi dubbi interpretativi


p sorti con la p
pubblicazione del decreto
in oggetto, il Ministero dell’ambiente ha precisato quanto segue:

Sono soggetti al totale rispetto del decreto tutti gli edifici


per i quali debba essere rilasciata una concessione edilizia
e/o
/ siano soggetti
gg agli
g adempimenti
p di cui all’art. 8 della
L.Q. 447/95;

Sono soggetti al rispetto dei limiti specifici tutti i nuovi


impianti tecnologici, siano essi installati ex novo che in
sostituzione di altri già esistenti;

N401P 18
D.P.C.M. 5/12/1997

Non sono soggetti


gg all’adeguamento
g delle caratteristiche
passive delle pareti e dei solai gli edifici che non siano
oggetto di totale ristrutturazione. In particolare,
ll’accertato
accertato superamento dei limiti degli impianti tecnologici
dovrà essere risolto con un intervento sull’impianto ma
senza adeguare le caratteristiche passive delle pareti già
esistenti;

Un impianto di condizionamento o riscaldamento


autonomo
t deve
d essere considerato
id t come impianto
i i t
tecnologico dell’edificio alla stregua di un impianto
centralizzato, altrimenti verrebbe inficiata la validità
costruttiva tecnologica di quest’ultimo se un’analoga
condizione non fosse posta anche per impianti tecnologici
aggiunti
gg successivamente all’edificio ed asserviti soltanto
ad una parte di esso;
N401P 19
D.P.C.M. 5/12/1997

Il valore di LAeq
q indicato in 25 dB(A)
( ) alla voce: “rumore
prodotto dagli impianti tecnologici” dell’Allegato A, viene
poi indicato in maniera differenziata ai “requisiti acustici
passivi degli edifici,
edifici dei loro componenti e degli impianti
tecnologici” della tabella B. Trattasi questo di mero lapsus
calami di cui, più volte, è stata richiesta a codesto ufficio
una errata corrige da ufficializzare sulla G.U.;
GU;

Nella tipologia “Impianti tecnologici condominiali”, non


paiono potersi ricomprendere le categorie delle serrande,
cancelli, porte basculanti e comunque tutti quei sistemi
utilizzati a chiusura di aree o locali carrabili. Ad avviso di
questo servizio, tali dispositivi debbono essere
regolamentati da norme di Polizia municipale;

N401P 20
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
Visto che il decreto sulla progettazione dei requisiti
acustici previsto dalla legge 447/95 all’art. 3, comma 1,
lettera f, non è stato emanato, il D.P.C.M. 5/12/97 trova
applicazione?
li i ?

Risposta del Ministero dell


dell’Ambiente:
Ambiente:
Il D.P.C.M. 5/12/07 trova sempre applicazione sino alla
sua esplicita abrogazione, modifica o sostituzione.

N401P 21
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
Se un Comune nel proprio regolamento edilizio o di igiene non richiama il
D.P.C.M. 5/12/97, il committente dell’opera, il costruttore e il progettista sono
obbligati
bbli ti a rispettare
i tt il decreto?
d t ?

Risposta del Ministero dell’Ambiente:


I valori
l i espostii nell D.P.C.M.
D P C M rappresentano valori
l i di riferimento
if i e per questo
motivo è opportuno che le P.A., a livello locale, valutato il contesto ambientale
proprio, provvedano ad adeguare i propri regolamenti edilizi; da ciò discende
che i Comuni, nei propri regolamenti edilizi sono tenuti a recepire o quantomeno
menzionare il decreto. Qualora il regolamento edilizio o di igiene non richiami
espressamente il D.P.C.M. 5/12/97, il richiamo allo stesso si intende effettuato in
via implicita, considerata anche la prevalenza della legislazione nazionale, dalla
quale
l trae
t origine
i i il suddetto
dd tt DD.P.C.M.,
P C M su quella
ll regionale
i l e il limite
li it ddelle
ll norme
secondarie, quali regolamenti provinciali e comunali, costituito dall’impossibilità
di contrastare norme statali. Pertanto, il D.P.C.M. trova applicazione anche in
mancanza di indicazioni da parte delle Amministrazioni locali.

N401P 2
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
Per una nuova abitazione, i requisiti acustici del D.P.C.M. 5/12/97 sono
indispensabili per l’agibilità?

Risposta del Ministero dell’Ambiente:


L’Amministrazione preposta al rilascio del certificato di agibilità, secondo quanto
di
disposto d
dall’art.
ll’ 25 ddell Testo
T Unico
U i dell’Edilizia
d ll’Edili i è il Comune,
C che
h rilascia
il i llo
stesso laddove prenda atto della sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene,
salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati.
Pertanto il D.P.C.M. 5/12/97, determinando i requisiti acustici passivi degli
edifici, promuove una riduzione dell’esposizione umana al rumore incidendo
quindi sulla salubrità del luogo di vita.
Lo Scrivente, perciò, ritiene che anche i requisiti acustici degli edifici debbano
rientrare
i t tra
t quelli lli necessarii aii fi
finii del
d l conseguimento
i t d
dell certificato
tifi t di agibilità,
ibilità
fermo restando che non è competenza del Ministero dell’Ambiente determinare
le condizioni necessarie al rilascio del certificato

N401P 23
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
L’art. 15 della Legge Comunitaria 2009, approvata dal Parlamento ma
non ancora p pubblicata,, comporta
p la disapplicazione
pp del D.P.C.M.
5/12/97 (la norma è stata pubblicata su G.U. n. 146 del 25/06/2010, in
vigore dal 10/07/2010)

Risposta del Ministero dell’Ambiente:


L’art. 15 della Legge Comunitaria 2009 non comporta la disapplicazione
del D
D.P.C.M.,
P C M ma ne sospende l’applicazione
l applicazione dei rapporti tra privati
privati,
fermo restando l’applicazione dei rapporti pubblicistici.

N401P 24
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
Nelle abitazioni il requisito di rumorosità (LAeq) degli impianti a
funzionamento continuo,, stabilito dal D.P.C.M. 5/12/97,, è 25 dB o 35
dB?

Risposta del Ministero dell’Ambiente:


Ai sensi dell’art. 2 del D.P.C.M. 5/12/97, le grandezze cui far riferimento
nella determinazione del limite di rumorosità prodotta dagli impianti a
funzionamento continuo o discontinuo sono definite nell’ALLEGATO A,
che
h costituisce parte integrante deld l Decreto.
Come stabilito nel suindicato Allegato, per gli impianti a funzionamento
continuo il limite previsto è pari a 25 dB (A) LAeq.

N401P 25
NUOVO PARERE MINISTERO AMBIENTE
(U.prot.DVA-2010-0020117 del 13/08/2010)

Domanda:
Nelle abitazioni i requisiti di rumorosità (LAeq) degli impianti a
funzionamento continuo e discontinuo,, stabiliti dal D.P.C.M. 5/12/97,, si
applicano anche ai locali adiacenti appartenenti alla stessa unità
immobiliare?

Risposta del Ministero dell’Ambiente:


Si ritiene che i criteri stabiliti dal D.P.C.M. 5/12/97 non si applicano ai
locali adiacenti appartenenti alla stessa unità immobiliare in quanto le
d
disposizioni d
dello
ll stesso si intendono
d riferite
f a unità
à immobiliari
bl
differenti.

N401P 26
CONFRONTO CON ALTRE REALTA’ EUROPEE

Elenco dei requisiti legali in 24 Paesi europei pubblicati da Birgit Rasmussen in


“Classificazione
Classificazione acustica delle abitazioni – Sintesi delle procedure utilizzate in Europa
ed interazione con i limiti di legge”, presentato alla Convention Nazionale del Gruppo
di Acustica Edilizia, a Ferrara, 11-12 Marzo 2009.
Birgit Rasmussen è incaricata del Gruppo di Lavoro “Requisiti d’isolamento acustico e
classificazione acustica – Armonizzazione dei concetti” dell’Associazione Europea di
Acustica (EAA TC-RBA WG 4, European Acoustics Association, Technical Committee –
Room and Building Acoustics, Working Group 4).

Detti requisiti legali del potere fonoisolante apparente R’w e dell’isolamento al


calpestio normalizzato L’n,w tra abitazioni, vigenti nei vari Paesi, sono riportati nei
diagrammi che seguono. I valori sono stimati equivalenti, basati su presupposti
riguardanti i locali ed i tipi di costruzione. Quando il valore è un intervallo è assunto il
valore medio. Da un Paese ad un altro la conversione esatta non è sempre possibile.
Nei diagrammi i valori dei vari Paesi sono in ordine decrescente per R’w e crescente
per L’n
L n,w
w (nei diagrammi originali in inglese sono riportati in ordine alfabetico del
nome del Paese).
Questi diagrammi di R’w e di L’n,w sono entrambi in ordine decrescente di qualità
acustica. (I valori di R’w sono limiti minimi di fonoisolamento, che se diminuiscono
riducono la qualitàà acustica. I valori di L’n,w sono limiti massimi di calpestio, che se
aumentano riducono la qualità acustica.)
N401P 27
CONFRONTO CON ALTRE REALTA’ EUROPEE

Diagramma R’w

N401P 28
CONFRONTO CON ALTRE REALTA’ EUROPEE

Diagramma L’n,w

N401P 29
IL REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO REGIONALE
(L R 33/90)
(L.R.
Delibera di Giunta Regionale n. 593 del 28/2/1995
e requisiti
i iti cogenti
ti Allegato
All t A1
Delibera di Giunta regionale n. 268 del 22/2/2000

FAMIGLIA 5
PROTEZIONE DAL RUMORE

N401P 30
Allegato A/1 FAMIGLIA 5 aggiornato al : pag.: 1/1
20/12/1999
PROTEZIONE DAL RUMORE

PROPOSIZIONE ESIGENZIALE (secondo la direttiva 89/106 cee)

Il controllo dei requisiti acustici dei locali è uno dei requisiti che concorrono
al mantenimento dell’equilibrio omeostatico dell’uomo ed in particolare al
soddisfacimento dell’esigenza del benessere uditivo.

L’opera d
L’ deve essere concepita
it e costruita
t it in
i modod che
h il rumore, cuii sono
sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità, si mantenga a
livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti
condizioni
di i i di sonno, di riposo
i e di lavoro.
l
La famiglia è costituita dai seguenti requisiti:

RC 5.1: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREI

RC 5.2: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI IMPATTIVI

N401P 31
FAMIGLIA 5
PROTEZIONE DAL RUMORE

RC 5.1:
51 RC 5.2:
52
ISOLAMENTO ACUSTICO AI ISOLAMENTO ACUSTICO AI
RUMORI AEREI RUMORI IMPATTIVI

RC 5.1.1: RC 5.1.2: (L’nT,w)


REQUISITI RUMORE
ACUSTICI PRODOTTO
PASSIVI DELLE DAGLI IMPIANTI
PARTIZIONI E TECNOLOGICI
DELLE CHIUSURE

a) Partizioni interne (R’W) a) Servizi a funz. discontinuo (LASmax)

b) Chiusure esterne (Dnw) b) Servizi a funz. continuo (LAeq)


N401P 32
METODI DI VERIFICA

METODI DI VERIFICA PROGETTUALE:

1. SOLUZIONI TECNICHE CERTIFICATE;


2. METODI DI CALCOLO (QUALORA MANCHINO
SOLUZIONI DI CUI AL PUNTO 1.);

3 SOLUZIONI TECNICHE CONFORMI;


3. CONFORMI

A LAVORI ULTIMATI:

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ dell’opera realizzata al


progetto, nel caso siano stati utilizzati i metodi 1, 2, 3. In
tal caso non sarà necessario verificare il raggiungimento
del livello di prestazione con la prova in opera.

4. PROVA IN OPERA
N401P 3
METODI DI VERIFICA
RC 5.1: ISOLAMENTO ACUSTICO AI RUMORI AEREI

RC 5.1.1: RC 5.1.2:
REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DELLE RUMORE
PARTIZIONI E DELLE CHIUSURE PRODOTTO
DAGLI IMPIANTI
TECNOLOGICI

a) Partizioni interne (R
R’W
W) b) Chiusure esterne (Dnw)

IN SEDE PROGETTUALE IN SEDE PROGETTUALE IN SEDE


PROGETTUALE
SOLUZIONE TECNICA CERTIFICATA
METODI DI CALCOLO A, B METODI DI CALCOLO C, D
DESCRIZIONE
SOLUZIONE TECNICA CONFORME DETTAGLIATA DELLE
SOLUZIONI TECNICHE
A LAVORI ULTIMATI
A LAVORI ULTIMATI
• DICHIARAZIONE DI CONFORMITA
CONFORMITA’
• PROVA IN OPERA PROVA IN OPERA
N401P 34
LA LEGGE 7 LUGLIO 2009
2009, N
N. 88
Come modificata dalla Legge 04/06/2010, n. 96
(in vigore dal 10/07/2010)

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti


dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee

N401P 35
LEGGE 7 LUGLIO 2009, N. 88
(come modificata dalla Legge 04/06/2010, n. 96)

Disposizioni per ll’adempimento


adempimento di obblighi derivanti
dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee
Art. 11,, c. 1,,
Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di
inquinamento acustico

1. il Governo è delegato ad adottare, con le modalità e secondo i princìpi e


criteri direttivi di cui all'articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e
successive modificazioni,
modificazioni entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore
della presente legge (n.d.r. termine 29/07/2010), uno o più decreti
legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia
di:
- tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo
dall'inquinamento acustico;
- requisiti acustici degli edifici;
- determinazione e gestione del rumore ambientale;
N401P 36
Art. 11, c. 2,

2. I decreti di cui al comma 1 sono adottati anche nel rispetto dei seguenti
principi e criteri direttivi:

a) riordino, coordinamento e revisione delle disposizioni


vigenti, con particolare riferimento all'armonizzazione delle
previsioni contenute nella legge 26 ottobre 1995, n. 447, con
quelle recate dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194, nel
rispetto della normativa comunitaria in materia;

b) definizione dei criteri per la determinazione dei requisiti acustici


passivi
i i degli
d li edifici
difi i nell rispetto
i tt dell'impianto
d ll'i i t normativo
ti
comunitario in materia di inquinamento acustico, con
particolare riferimento alla direttiva 2002/49/Ce del
Parlamento europeo e del Consiglio
Consiglio, del 25 giugno 2002.
2002

A tutt’oggi, nessuno dei decreti legislativi preannunciati è stato


emesso
N401P 37
Art. 11, c. 5,

In attesa dell'emanazione
dell emanazione dei decreti legislativi di cui al comma
1, l'articolo 3, comma 1, lettera e), della legge 26 ottobre 1995,
n. 447, si interpreta nel senso che la disciplina relativa ai requisiti
acustici passivi degli edifici e dei loro componenti non trova
applicazione
pp nei rapporti
pp tra p
privati e,, in p
particolare,, nei rapporti
pp
tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi, fermi restando gli
effetti derivanti da:

- pronunce giudiziali passate in giudicato;

- corretta esecuzione dei lavori a regola d


d'arte
arte asseverata da un
tecnico abilitato;

N401P 38
Sentenza Tribunale di Lodi n. 1106_8/10/2010

All immobile costruito dalla ditta (omissis) (con permesso di


“All’immobile
costruire rilasciato in data successiva il 20/02/1998), va
pertanto applicato il D.P.C.M. 05/12/97, rientrando tra gli
immobili classificati in base a quel decreto come ambiente di
categoria
g A. Le variazioni legislative
g successive non incidono su
detta costruzione, potendo trovare semmai applicazione solo
relativamente alle opere che verranno realizzate dopo l’entrata in
vigore della nuova normativa”

N401P 39
Regole dell’arte

La carenza di un immobile sotto ll’aspetto


aspetto acustico rimane pur
sempre un vizio della cosa, che può essere fatto valere in forza
degli artt. 1490 e 1491 c.c., regolanti i vizi della cosa oggetto di
compravendita, ovvero degli artt. 1667-1669 c.c., in materia di
appalto.
pp

Esiste inoltre l’obbligo sancito dall’art. 1176, c.2 c.c (dovere di


diligenza).

Le regole dell’arte saranno quelle adeguate alle esigenze ed agli


scopi cui ll’opera
opera è destinata secondo la sua funzione tipica ed a
quegli altri risultati che siano stati menzionati o siano impliciti
nel contratto come elementi rilevanti (Cass. N. 5694/1979)

N401P 40
Regole dell’arte

Ad esempio:

1) Norme UNI in materia di edilizia;

2) le
l regole
l indicate
i di dalla
d ll letteratura
l tecnica;
i

3) Le stesse regole del D.P.C.M. 05/12/97

N401P 41
IL decreto legge 13 maggio 2011, n. 70
Semestre Europeo
Prime disposizioni urgenti per l'economia
(GU n. 110 del 13-
13-5-2011 )

N401P 42
Art. 5 Costruzioni private
1. Per liberalizzare le costruzioni private sono apportate modificazioni alla
disciplina vigente nei termini che seguono:
e) per gli edifici adibiti a civile abitazione l'"autocertificazione" asseverata da
un tecnico abilitato sostituisce la cosiddetta relazione "acustica";
acustica ;

5. Per semplificare il procedimento per il rilascio del permesso di costruire


relativamente agli edifici adibiti a civile abitazione, alla Legge 26 ottobre
1995, n. 447, all'articolo 8, dopo il comma 3, e' aggiunto il seguente:
''3-bis. Nei comuni che hanno proceduto al coordinamento degli strumenti
urbanistici
banistici di cui
c i alla lettera
lette a b)
b), comma 1,1 dell'articolo
dell'a ticolo 6,
6 per
pe gli edifici adibiti
a civile abitazione, ai fini dell'esercizio dell’attività edilizia ovvero del rilascio
del permesso di costruire, la relazione acustica e' sostituita da una
autocertificazione del tecnico abilitato che attesti il rispetto dei requisiti di
protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento";

N401P 43
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE
(Allegato al nuovo RUE, adottato con D.C.C. il 27/01/2009 ,
in vigore dal 29 settembre 2010 – ALLEGATO C2

N401P 4
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE
TITOLO II – REQUISITI
Q ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI

Art. 4 –Riferimenti legislativi

Il riferimento legislativo principale è costituito dal D.P.C.M.


05/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi
degli edifici”:

Art. 5, c. 1 – Chiarimenti e ulteriori prescrizioni rispetto al D.P.C.M.


05/12/1997

Il rispetto dei requisiti acustici dovrà essere documentato mediante


collaudo in opera, effettuato a conclusione dei lavori da parte di
tecnico competente in acustica ambientale,
ambientale da svolgere prima del
rilascio del certificato di abitabilità/agibilità.
N401P 45
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

Art. 5, c.2
Ai fini dell’applicazione del limite di potere fonoisolante apparente si adotta
l definizione
la d fi i i di unità
i à immobiliare
i bili d
data d ll’
dall’art. 2 del
d l D.M.
D M 02/01/1998 n.
28 : “L’unità immobiliare è costituita da una porzione di fabbricato o da un
insieme di fabbricati ovvero da un’area che, nello stato in cui si trova e
secondo l’uso locale, presenta potenzialità di autonomia funzionale e
reddituale”.

V l
Valgono i ognii caso le
in l seguenti
ti precisazioni
i i i e puntualizzazioni:
t li i i

• Non sono da intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M.


05/12/97 le partizioni tra unità immobiliari e ambienti (es.
05/12/97, (es ingressi,
ingressi
androni, vani scale, ecc…), che non costituiscano unità immobiliare a sé
stante;

N401P 46
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

• Per gli edifici adibiti ad uffici (categoria B) sono da intendersi elementi di


separazione
i soggetti
tti all D.P.C.M.
D PC M 05/12/1997 le
05/12/1997, l partizioni
ti i i che
h separano
due unità immobiliari distinte e non le partizioni che separano due o più
uffici all
all’interno
interno della stessa unità immobiliare;

•Per gli edifici adibiti ad alberghi (categoria C), sono da intendersi elementi
di separazione
i soggetti
tti all D.P.C.M
D P C M 05/12/1997,
05/12/1997 le
l partizioni
ti i i che
h separano
due unità immobiliari distinte e le partizioni che separano due o più
camere/appartamenti
/ pp all’interno della stessa unità immobiliare;;

N401P 47
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

• Per gli edifici adibiti ad ospedali (categoria D), sono da intendersi elementi
di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/1997, le partizioni che separano
due reparti o due unità immobiliari distinte e non le partizioni che separano
due o più sale/camere di degenza all’interno dello stesso reparto e della
stessa unità immobiliare;

•Per gli edifici adibiti ad attività scolastiche (categoria E), sono da intendersi
elementi di separazione soggetti al D.P.C.M 05/12/1997, le partizioni che
separano dued scuolel diverse
di o due
d unità
ità immobiliari
i bili i distinte
di ti t e non lel
partizioni che separano due o più aule all’interno della stessa scuola e della
stessa unità immobiliare. Per gli edifici scolastici deve però essere
assicurato anche il potere fonoisolante delle strutture divisorie interne tra i
singoli spazi stabilito dal D.M. 18/12/1975;

N401P 48
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

• Per gli edifici adibiti ad attività ricreative o di culto (categoria F), sono da
intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M. 05/12/1997, le
partizioni che separano due unità immobiliari distinte;

•Per gli edifici adibiti ad attività commerciali (categoria G), sono da


intendersi elementi di separazione soggetti al D.P.C.M
D P C M 05/12/1997,
05/12/1997 le
partizioni che separano due unità immobiliari distinte;

•Nel caso di strutture di confine tra unità immobiliari a destinazione diversa,


diversa
si applica il valore limite di potere fonoisolante apparente più restrittivo;

N401P 49
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

•Ai fini dell’applicazione del limite di livello di rumore di calpestio dei solai, i
valori limite riportati in tabella B del D.P.C.M. 05/12/1997, sono da
considerarsi riferiti all
all’ambiente
ambiente disturbante e non al disturbato, in modo
che i limiti più restrittivi si applichino alle attività potenzialmente più
disturbanti. Inoltre tali limiti sono da applicare soltanto ai solai tra unità
immobiliari distinte,
distinte seguendo le stesse precisazioni ripotate per
l’applicazione del limite di potere fonoisolante apparente eccetto la
precisazione “VIII”;

•I valori massimi di livello sono prodotto da impianti tecnologici sono quelli


stabiliti dalla tabella B del D.P.C.M. 05/12/1997. Tali livelli devono essere
misurati in ambienti abitabili diverso da quello in cui il rumore si origina; si
raccomanda però il rispetto dei suddetti valori limite, aumentati di 10 dBA,
anche all’interno degli ambienti in cui il rumore si origina, a meno che non
siano
i l
locali
li tecnici
t i i;
N401P 50
IL REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNALE

Art. 16 - sanzioni

Il mancato rispetto del presente Regolamento è soggetto alle


sanzioni amministrative previste dall’art. 10 della Legge
26/10/1995 n. 447 (”Legge quadro sull’inquinamento acustico”) e
dall’art
dall art. 16 della Legge Regionale 09/05/2001 n.
n 15 (
(“Disposizioni
Disposizioni
in materia di inquinamento acustico”).

N401P 51
SOSPENSIONE?
ESTRATTO DAL PROCESSO VERBALE N. 76 DELL’ADUNANZA
DELL ADUNANZA DELLA
GIUNTA COMUNALE IN DATA 11/11/2010

Deliberazione n. 1511/76
/

Oggetto: Piano anticrisi: proroga delle misure in materia edilizia e


contestuale esplicitazione delle linee di indirizzo in merito all’adozione di
ulteriori misure anticrisi nell’ambito degli interventi di pianificazione
urbanistica – dichiarazione di intenti dell’Amministrazione comunale e
contestuale adeguamento
g delle modalità di versamento del credito edilizio e
del contributo per la città pubblica. I.E.

i) Valutare la possibile “sospensione” dell’obbligatorietà prevista dalla


variante generale cartografica e normativa al RUE vigente, in merito
all’obbligo del deposito del collaudo acustico in sede di richiesta di
certificato di conformità edilizia/agibilità, in attesa del riordino complessivo
della normativa nazionale vigente;
N401P 52

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