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ed è stato
ritrovato in Giordania: veniva preparato macinando fra due pietre una miscela di
cereali e mescolandola con acqua. L'impasto finale veniva cotto su una pietra
rovente.[1]
Intorno al 3500 a.C.[senza fonte] gli Egizi scoprirono la fermentazione, con cui un
impasto lasciato all'aria veniva cotto il giorno dopo; ne risultava un pane più
soffice e fragrante. Per gli Egizi il pane non era solo una fonte di cibo ma anche
di ricchezza.
In ricordo dell'Ultima cena di Gesù Cristo il pane azzimo, sotto forma di ostie,
viene utilizzato nell'Eucaristia da alcune confessioni cristiane (cattolici di rito
latino, luterani), mentre altre Chiese (riformate, ortodosse, etc.) utilizzano pane
lievitato.