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Lezione online 1
L’ACCENTO FORTE
L’accento, nel parlato normale, è un’emissione di voce più marcata. Le sillabe su cui cade l’accento forte si dicono
toniche; le altre sillabe, quelle su cui la voce scivola con minor forza, sono dette atone.
Pronunciando di seguito tante parole che hanno lo stesso numero di sillabe e l’accento sempre nella stessa posizione,
otteniamo un ritmo:
• Casa – mare – sole – rete – pane – sale
• Tavolo – dondolo – musica – spigolo – botola – singolo – cavolo
• Colorato – disegnato – generato – limitato – rotolato – visitato
Prendiamo la prima successione: pronunciamo le parole facendo corrispondere ciascuna sillaba forte con il battito delle
mani. Questo è un vero ritmo:
IL RITMO
Il ritmo è una successione regolare di accenti (Video)
per accedere copia il link: https://www.youtube.com/watch?v=VBCCeGHfoik
Quando, in una successione ritmica, l’accento forte cade ogni due pulsazioni si ottiene un ritmo binario:
Quando, in una successione ritmica, l’accento forte cade ogni quattro pulsazioni si ottiene un ritmo quaternario:
Se raggruppiamo gli accenti a gruppi di due, di tre o di quattro, a seconda della loro successione, possiamo dire che
“misuriamo” il ritmo ovvero gli diamo una misura binaria, ternaria o quaternaria.
Per ottenere il raggruppamento, dobbiamo inserire una linea verticale prima di ogni accento forte.
• Questa linea verticale si chiamerà stanghetta divisoria o, più semplicemente stanghetta.
• Il raggruppamento di battiti, ovvero di accenti, tra una stanghetta e l’altra, si chiama misura o battuta
• Alla fine dell’ultima misura si mette una stanghetta doppia
• Quando vogliamo ripetere una sezione di battute, alla stanghetta doppia aggiungiamo due puntini:
Esempio di tempo binario: filastrocca “IN UN COPPO”, prova a dirla accentuando ogni tempo forte (il primo tempo di
ogni battuta):
Per completare il ripasso ti chiedo di andare alla pagina 11 del libro di Teoria e Solfeggio e leggere anche da lì la
spiegazione di “RITMO”. Continua fino all’inizio della pagina 12 dove troverai la definizione dei “TEMPI SEMPICI” che
non sono altro che i tempi BINARI, TERNARI e QUATERNARI che abbiamo già imparato e ripassato oggi
Esercitazione:
Nel tuo libro di teoria e solfeggio dalla pagina 8 fino alla metà della pagina 10 troverai delle spiegazioni in quanto
riguarda alla durata delle note, le pause e l’orientamento del gambo delle note.
Leggi anche questo per rinfrescare la tua memoria.
1) Scrivi una frase ritmica di 8 battute in ritmo quaternario utilizzando le figure ritmiche che conosci.
Ricordati che per scrivere una frase ritmica non c´è bisogno di utilizzare un foglio a pentagramma.
2) Dopo di aver letto la spiegazione in quanto riguarda ai TEMPI SEMPLICI rispondi: ¿Che gli caratterizza?