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Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA

N. 3289

DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori SERRA, D’ALIA, BAIO, CAROFIGLIO,
DEL VECCHIO, DE SENA, DI GIACOMO, LUMIA, MUSSO, PERDUCA,
PETERLINI, PORETTI, SBARBATI, THALER AUSSERHOFER e TOTARO

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L’8 MAGGIO 2012

Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile


in materia di affidamento condiviso

TIPOGRAFIA DEL SENATO (135)


Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – N. 3289
XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

Onorevoli Senatori. – Il presente disegno dalla formulazione attuale del testo, che nel-
di legge nasce dietro sollecitazione della so- l’iter precedente ha sofferto di gravi manipo-
cietà civile, spinta dal permanere dello stato lazioni, che lo hanno qua e là privato della
di malessere della famiglia separata da colle- esplicita e inequivocabile prescrittività.
garsi alle modalità di applicazione della Una prescrittività resa necessaria dalla vera
legge 8 febbraio 2006, n. 54, e si fonda sul- rivoluzione della scala delle priorità, che l’af-
l’osservazione della relativa giurisprudenza fidamento condiviso ha ribaltato, rispetto ai
nell’arco di oltre sei anni dalla sua introdu- criteri adottati per decenni nei tribunali ita-
zione, documentata da uno studio dell’asso- liani, nei quali l’affidamento a un solo geni-
ciazione nazionale Crescere insieme, che tore era considerato come la forma da privile-
dopo avere partecipato alla stesura della giare, perché più adatta a limitare i danni che
legge ne ha monitorato le disfunzioni appli- i figli subiscono dalla separazione dei geni-
cative ed elaborato i correttivi (cfr. M. Ma- tori: adatta, in particolare, al contenimento
glietta, L’affidamento condiviso. Come è, della conflittualità, una delle principali condi-
come sarà, F. Angeli, 2010; e Affido condi- zioni per realizzare davvero l’«interesse del
viso: una revisione necessaria per abbattere minore». Un concetto che i fautori dell’affi-
le resistenze, Editoriale in Guida al Diritto damento condiviso hanno recisamente conte-
– Famiglia e Minori, (10) 2010, pagine stato, ritenendo, al contrario, che fosse pro-
7-9). Il testo dunque, pur accogliendo istanze prio l’affidamento esclusivo a non poter es-
già segnalate al Parlamento da altri disegni sere stabilito quando il conflitto è acceso, poi-
di legge, tiene conto dei più recenti orienta- ché crea una grave discriminazione tra parti
menti della dottrina e in particolare dei risul- in disaccordo, giungendo a prevedere che le
tati dell’indagine conoscitiva disposta dalla decisioni del quotidiano siano assunte dal ge-
Commissione Giustizia del Senato nel nitore affidatario anche quando i figli si tro-
2011, dedicando particolare attenzione alle vano presso l’altro: nulla di più provocatorio
richieste ivi presentate dall’associazione per e intrinsecamente adatto a creare rancori, an-
la promozione sociale Figli x i Figli (audi- che dove non ve ne fossero. Tuttavia tale ra-
zione del 26 luglio 2011), composta da figli dicato pregiudizio ha comportato a suo tempo
di genitori separati ormai adulti, che si muo- l’ostracismo della giurisprudenza nei con-
vono per preservare da inutili aggiuntive sof- fronti delle forme bigenitoriali di affidamento
ferenze i bambini che oggi vivono la mede- (congiunto, alternato), per cui il legislatore
sima esperienza, portando la propria testimo- del 2006 ha intelligentemente provveduto a
nianza. spazzare via il preconcetto secondo il quale
Come è noto, a dispetto del costante avan- se non c’è collaborazione è necessario ricor-
zare nel mondo occidentale del principio rere all’affidamento esclusivo, introducendo
della bigenitorialità, in Italia solo assai fati- la possibilità di un esercizio separato della
cosamente, con un lavoro di quattro legisla- potestà per le decisioni ordinarie, che elimina
ture, si è riusciti a far passare come forma ogni preoccupazione proprio per i casi di ele-
privilegiata l’affidamento condiviso. Allo vata conflittualità.
stesso modo la sua concreta applicazione in- Tuttavia il lungo periodo trascorso dalla
contra sensibili ostacoli essenzialmente a sua introduzione ha dimostrato una sordità
causa di resistenze culturali degli operatori alla riforma largamente prevalente da parte
del diritto, peraltro favorite per alcuni aspetti degli addetti ai lavori, quanto meno per ciò
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riguarda gli aspetti sostanziali dei provvedi- impegnati a fornire personalmente al figlio
menti, non potendosi certamente l’utenza ac- i beni e i servizi che gli abbisognano, nel-
contentare di un cambiamento puramente no- l’ambito di una normale quotidianità, non
minalistico, quand’anche disposto. delle situazioni eccezionali. Viceversa com-
Infatti dal momento in cui è entrata in vi- piti di cura non se ne assegnano mai al «ge-
gore la nuova normativa si è assistito al pro- nitore non collocatario», ma gli si chiede di
liferare di sentenze in cui, soprattutto inizial- passare del denaro all’altro perché gestisca
mente, l’affidamento condiviso veniva ille- ogni necessità. In questo modo, oltre tutto,
gittimamente negato per motivi non diretta- sono stati ignorati gli aspetti più importanti
mente attribuibili al soggetto da escludere, della forma diretta del mantenimento, quelli
ma esterni – a dispetto di quanto stabilito relazionali: come l’occasione per far godere
dall’articolo 155-bis, primo comma – come al figlio la gratificante sensazione che en-
la reciproca conflittualità, l’età dei figlio, la trambi i genitori hanno su di lui uno sguardo
distanza tra le abitazioni. attento e premuroso; che nessuno di essi è
E non meglio sono andate le cose sul esonerato dal raccogliere le sue esigenze
piano dei contenuti, dovendosi assistere allo della vita quotidiana; che non è obbligato a
smantellamento in sede applicativa dei pila- rinunciare al proprio tempo libero del fine
stri portanti della riforma, benché diritti della settimana, che preferisce ovviamente trascor-
personalità attribuiti ai figli e pertanto indi- rere con i coetanei, perché altrimenti perde
sponibili. A partire da quell’equilibrio nella del tutto di vista uno dei genitori. Insomma
presenza dei genitori («rapporto equilibrato il senso del messaggio del legislatore era
e continuativo») e dalla necessaria partecipa-
con tutta evidenza quello di una permanenza
zione di entrambi non solo agli obblighi eco-
del figlio in una condizione il più possibile
nomici, ma all’uso concreto e diretto di tali
vicina alla normalità del vissuto precedente.
risorse a vantaggio dei figli, espresso dall’e-
Ma ciò non è stato assolutamente inteso e
splicito riconoscimento del loro diritto «a ri-
si è preferito sacrificare i suoi diritti (e ov-
cevere cura, educazione e istruzione» da en-
viamente il suo interesse) privilegiando
trambi i genitori.
quello degli adulti (rectius, dei cattivi geni-
È stata infatti introdotta la figura del «ge-
tori), i quali sono ben felici di chiudere
nitore collocatario», di origine esclusiva-
mente giurisprudenziale, che trascorre con i ogni loro rapporto, guadagnando i padri as-
figli un tempo largamente prevalente, resta senti una pressoché totale indipendenza dalla
comunque e sempre nella casa familiare a vita precedente e le madri egocentriche la
prescindere dal titolo di proprietà e gestisce possibilità di gestire i figli e il relativo con-
i figli praticamente a sua discrezione. In so- tributo economico in totale autonomia. An-
stanza è stata riprodotta nella prassi la figura che perché comunque, quando al genitore
e il ruolo del «genitore affidatario», la- non collocatario viene chiesto di trasferire
sciando all’altro il vecchio, risicato, «diritto del denaro – che sa di avere prodotto con
di visita». E che le cose stiano cosı̀ sul piano la propria fatica e che è destinato alle esi-
della concretezza lo si vede ancor meglio genze dei figli – all’ex partner, magari con
considerando la soluzione pressoché univer- altri convivente, senza delega e senza rendi-
salmente adottata per quanto riguarda gli conto, non stupisce che la sua classica rea-
aspetti economici, che negano quella che do- zione sia quella di cercare di sottrarsi al pa-
veva semplicemente costituire l’estrinseca- gamento, con il risultato di un’altissima per-
zione del fondamentale diritto dei figli alla centuale di inadempienze e una crescita
«cura». In altre parole i genitori, entrambi af- esponenziale della conflittualità, a danno es-
fidatari, avrebbero dovuto essere entrambi senzialmente della prole.
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Tutto ciò dunque attesta che dei principi dente: il genitore che passa più tempo con
della riforma del 2006 non si è salvato prati- il figlio potrebbe essere il più abbiente, a ta-
camente nulla. cere della possibilità di compensazione me-
Né c’è da sperare che le sunnominate «de- diante l’assegnazione di opportuni capitoli
vianze» restino confinate al periodo iniziale di spesa. Ancora più bizzarro il ragiona-
di applicazione della legge, che sia una que- mento sviluppato dalla sentenza n. 785 del
stione di tempo o che si possa sperare in un 2012, la quale dopo avere sostenuto per l’af-
cambiamento culturale e quindi basti atten- fidamento condiviso che è «non solo affida-
dere. Purtroppo neppure questo si sta verifi- mento ad entrambi, ma fondato sul pieno
cando. Ad esempio, per quanto attiene alla consenso di gestione, sulla condivisione, ap-
conflittualità una sentenza di Cassazione punto» nel caso specifico ad elevata conflit-
del 2008, la n. 16593, aveva chiarito che tualità e collaborazione zero, anziché conclu-
non può essere utilizzata per negare l’affida- dere, caso mai, che non avrebbe dovuto di-
mento condiviso. Ma recentemente, nella sporsi l’affidamento condiviso, non lo conte-
sentenza della Suprema corte del 19 maggio sta, ma ne rifiuta uno dei suoi più caratteriz-
2011, n. 11062 (I sezione civile), si sostiene zanti aspetti, il mantenimento per capitoli di
che la decisione censurata (ovvero avere ne- spesa, proprio la forma che non prevede inte-
gato l’affidamento condiviso) «si fonda ... razioni tra i genitori.
sulla verifica di una estrema e tesa conflit- Resta il fatto – tecnicamente di grande ri-
tualità preclusiva della tendenzialità collabo- lievo – che nell’arco di sei mesi sono state
rativa tra le figure genitoriali necessaria ad esperite numerose audizioni in materia, che
assicurare le basi minimali di una cogestione hanno visto confermare l’antica contrapposi-
responsabile delle scelte inerenti la vita quo- zione. Da una parte la società civile, la fami-
tidiana dei figli». E non diversamente si ar- glia separata al completo di ogni sua compo-
gomenta nella sentenza n. 18867 del 15 set- nente a sostenere i progetti di riforma; dal-
tembre 2011, sempre dovuta alla I sezione l’altra gli operatori del diritto – per la verità
civile («avuto riguardo al suo superiore e con alcune importanti voci di segno contrario
prevalente interesse nonché all’incapacità – schierati a difendere la formulazione at-
dei genitori di evitare conflitti tra di loro in tuale, anche se tenacemente avversata per
funzione di tale interesse, fosse allo stato im- dodici anni, ma che ha dato prova in sede
pensabile disporre l’affidamento condiviso»). di applicazione di essere aggirabile. In una
Stessa cosa si è verificata per la forma di- fase dell’iter parlamentare destinata a una
retta del mantenimento. Se la sentenza sintesi finale prima del voto, appare oppor-
n. 23411 del 2009 ne riconosce la priorità tuno, se non doveroso, che un disegno di
(«l’assegno per il figlio» può essere disposto legge che viene presentato in tal punto tenga
«in subordine, essendo preminente il princi- conto del lavoro già eseguito dalla Commis-
pio del mantenimento diretto da parte di cia- sione Giustizia del Senato e tracci una sintesi
scun genitore»), si capovolge il giudizio se- dei contributi offerti dalle audizioni, in modo
condo la sentenza n. 22502 del 2010, ove si da poter riformulare il testo fruendo del loro
sostiene che la differenza nei tempi della fre- contenuto.
quentazione è sufficiente a determinare la Da parte dunque dei contrari al nuovo in-
necessità di un assegno. Viceversa, è ovvio tervento sono state espresse varie preoccupa-
che non è la differenza dei tempi della fre- zioni che tuttavia non appaiono coerenti con i
quentazione a determinare l’esigenza di un disegni di legge in discussione. Ad esempio è
assegno, ma al più di essa si tiene conto stata censurata la doppia residenza dei figli,
nel caso in cui per altri motivi l’assegno si con impossibilità di individuare medici e
sia reso indispensabile. La ragione è evi- scuole di riferimento e caos anagrafico (ma
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è previsto il doppio domicilio); deprecata la nale, scientificamente attendibile, che attesti


«divisione del tempo dei figli minori in mi- questi presunti danni è stato citato.
sura uguale presso ciascun genitore, senza al- Sull’altro fronte, anzitutto le reali aspira-
cuna distinzione dell’età dei figli stessi e zioni dei figli di genitori separati (ovvero il
senza alcuna considerazione delle loro esi- loro «interesse») sono state espresse dall’as-
genze di vita» (ma la pariteticità è prevista sociazione che li rappresenta (Figli x i Figli),
nelle responsabilità e nei doveri di cura, non che le ha cosı̀ riassunte:
nel 50 per cento dei tempi); giudicato impro- «Condividiamo tutti i contenuti sostanziali
ponibile il mantenimento diretto perché con dei ddl in esame e tra questi, in particolare,
esso verrebbe «imposta per legge una formale consideriamo del tutto irrinunciabile che:
e presunta parità economica dei genitori a) si permetta ai figli di avere davvero
senza alcun riferimento alla diversità delle un rapporto "equilibrato e continuativo" con
loro condizioni reddituali e patrimoniali in entrambi i genitori, cancellando la strava-
concreto, avvantaggiando in tal modo ingiu- gante figura (in un sistema che si vuol defi-
stificatamente il genitore economicamente nire bigenitoriale) del genitore collocatario, e
più forte» (ma di questo non c’è traccia nelle ammettendo di conseguenza una frequenta-
proposte, che mantengono la proporzione tra zione mediamente bilanciata, con pari oppor-
oneri e risorse individuali); affermato che il tunità per noi figli di rapportarci con l’uno e
passaggio preliminare informativo sulle po- l’altro genitore, e il doppio riferimento abita-
tenzialità della mediazione familiare com- tivo attraverso la doppia domiciliazione;
porta la penalizzazione da parte del giudice b) si attribuiscano compiti di cura a en-
del genitore che non abbia voluto effettuare trambi i genitori, disponendo che entrambi
il percorso (ma non è prevista alcuna rela- debbano preoccuparsi delle necessità dei fi-
zione da parte del centro, per cui il giudice gli, ciascuno per la propria parte, e provve-
non ha alcuna nozione di chi eventualmente dere personalmente ad esse attraverso il
non abbia aderito); fino a lamentare reiterata- mantenimento diretto;
mente «l’eliminazione della possibilità di di- c) si promuova efficacemente la media-
sporre indagini per individuare la capacità zione familiare, per aiutare i genitori a co-
reddituale dei genitori» (una soppressione vi- struire accordi, disponendo l’obbligo di una
ceversa non prevista). Ciò che invece è preventiva informazione su di essa prima di
emerso chiaramente dalle voci contrarie è adire le vie legali, quando gli animi sono
stata l’ostilità al modello stesso dell’affida- meno esacerbati ed è massima la probabilità
mento bigenitoriale – scelto dal legislatore di successo.
nel 2006 e già approvato dal Parlamento – Questi sono gli aspetti sui quali nelle aspi-
in nome dell’interesse del minore. Ne forni- razioni dei figli di genitori separati non si
sce una chiara prova la difesa a oltranza della possono fare sconti».
distinzione dei genitori in «collocatario» e Né i figli sono restati soli in questo tipo di
«non collocatario» che la norma non prevede, richieste. LADDES Family FVG (Libera as-
ma di cui è stata deprecata «l’abolizione». In sociazione Donne Divorziate E Separate) ha
pratica, una gestione bilanciata e comparteci- dichiarato in Senato:
pata e una frequentazione equilibrata, ovvero « ... possiamo elencare con assoluta con-
i diritti riconosciuti al minore dal primo vinzione ciò che massimamente sarebbe utile
comma dell’articolo 155 del codice civile, è alla famiglia separata – e soprattutto ai figli
stata respinta definendola «affidamento alter- – ovvero che:
nato», che sarebbe stato bocciato «dagli psi- non si creino tra i genitori divisioni fit-
cologi». Tuttavia nessuno studio longitudi- tizie di importanza e di ruolo distinguendo il
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genitore collocatario dal non collocatario, tipo di attività lavorativa e sociale, cosa im-
circostanza che spinge in massimo grado al possibile se si continua ad attribuirle in mi-
conflitto; sura prevalente fatiche e doveri nella cura
esista una pariteticità tra i genitori da dei figli;
intendersi come pari assunzione di doveri auspica che i disegni di legge 957 e 2454,
nei confronti dei figli e pari obbligo di sacri- che rendono ineludibile il diritto del minore
ficare tempo, risorse e ambizioni personali ad avere effettivamente un rapporto equili-
per dedicarsi alla loro educazione e cura; brato e continuativo con entrambi i genitori,
al fine di soddisfare gli obblighi di cui investiti entrambi di identiche responsabilità
sopra, ci siano tempi di frequentazione non e gravati in pari misura dei sacrifici necessari
rigidamente basati su una divisione al 50 all’accudimento dei figli, riceva rapida ap-
per cento, ma tali da consentire lo svolgi- provazione».
mento delle suddette funzioni, organizzati il
più possibile flessibilmente e compatibil- Resta il fatto che, chiarite le posizioni dei
mente con più generali e oggettive condi- due schieramenti – la famiglia separata, i
zioni, come la distanza tra le abitazioni e professionisti della separazione – e specifi-
l’età dei figli, e ovviamente tali da rispettare cato che nessuno studio scientifico dimostra
il già affermato diritto dei minori ad un rap- la pericolosità di un vero doppio affida-
porto equilibrato e continuativo con ciascuno mento, resta da verificare se esiste la prova
dei genitori. In altre parole, non parità nel contraria. E su questo punto, al di là dell’am-
breve periodo, ma il rispetto di pari opportu- pia documentazione (ad esempio, W. V. Fa-
nità, cosı̀ da poter constatare che facendo la bricius, Listening to Children of Divorce, in
media su tempi lunghi il principio dell’equi- Family Relations, 2003, 52, 385-396; M. K.
librio è stato osservato; Pruett, R. Ebling e G.M. lnsabella, Critical
aspects of parenting plans for young chil-
i figli possano sentirsi a casa propria sia
dren: Interjecting data into the debate about
dalla madre che dal padre, e quindi un dop-
overnights, in Family Court Review, 42 (1),
pio domicilio;
2004, pp. 39-59; A. Sarkadi, R. Kristiansson,
entrambi i genitori si occupino concreta-
F. Oberklaid e S. Bremberg, Fathers’involve-
mente di loro e provvedano ai loro bisogni, e
ment and children’s developmental outco-
quindi il mantenimento diretto;
mes: a systematic review of longitudinal stu-
la coppia sia portata a conoscenza del-
dies, in Acta Pediatrica 97, 2008, pp. 152-
l’esistenza di uno strumento altamente effi-
158; eccetera), un parere terzo indubbia-
cace nel supportare la ricerca di accordi, e
mente autorevole tanto più in quanto prove-
quindi l’obbligatorietà dell’informazione
niente da un contesto italiano – può conside-
sulla mediazione familiare.
rarsi quello espresso dal Consiglio nazionale
Su questi essenziali punti Laddes Family è dell’ordine degli psicologi, secondo il quale:
intenzionata a fornire il massimo sostegno ai «Data quindi la totale inidoneità al fine
progetti in esame.» e, a completamento del della salute dei figli di un modello che pre-
proprio intervento, ha allegato un comuni- veda che un solo genitore (quello collocata-
cato stampa dell’associazione Donneuropee rio o prevalente) sia il permanente punto di
Federcasalinghe (del 5 marzo 2011), dove riferimento dei figli, provvedendo a ogni
si legge: loro necessità e assumendo ogni decisione e
«La Federcasalinghe, rammentato il diritto compito di cura, mentre l’altro si limita ad
della donna, anche se madre, a una "concilia- erogargli il denaro avendo con i figli solo
zione" dei tempi di vita che garantisca pari sporadici contatti, in linea generale, le modi-
opportunità rispetto all’uomo in qualsiasi fiche del disegno di legge n. 2454 non fanno
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altro che promuovere la possibilità che il tori separati, la vera parte debole delle sepa-
principio della bi-genitorialità (nucleo alle- razioni e la meglio informata sulle vie da
vante) non resti mero principio, ma si inseri- prendere.
sca nelle trame della vita quotidiana come Passando a un’analisi puntuale dell’artico-
applicazione rigorosa del principio stesso, lato, mi limiterò a illustrare gli aspetti che
tale da mantenere il processo evolutivo quale rappresentano delle novità rispetto ai testi
"processo", appunto, e non "fatto", cioè tale che il Senato ha già preso in considerazione
da mantenere sempre aperta al possibilità e che pertanto non necessitano di ulteriori
che su questo processo, incerto nel suo ince- commenti.
dere, si possa inserire non solamente un ge- All’articolo 1 la modifica intende dare so-
nitore, ma il nucleo allevante, cioè ciò che luzione alla diatriba sulla «cancellazione del
mantiene un assetto di terzietà». riferimento all’interesse del minore». In
D’altra parte, se istanze devono essere realtà tutta la legge n. 54 del 2006 è mirata
ascoltate e conclusioni accolte, certamente alla tutela di tale interesse; anzi, in un
rappresentative dell’interesse dei minori, modo talmente pregnante da elevarne i con-
non possono essere che quelle espresse dal- tenuti principali a diritto. Il mal vezzo inter-
l’associazione Figli x i Figli, che ancora vo- pretativo che, come visto, ne è seguito ha in-
glio citare: teso legittimare la negazione di tali diritti, al
di fuori delle previsioni dell’articolo 155-bis,
«È chiaro che noi figli desideriamo equili- in nome del suo «interesse», valutato dal
brio e armonia nei rapporti tra noi e i nostri giudice con potere discrezionale assoluto.
genitori e quindi siamo favorevoli a un mo- La modifica ricollega il riferimento all’inte-
dello autenticamente bigenitoriale. Ed è al- resse del minore al primo comma, dove del
trettanto chiaro che la discriminazione, la su- resto stava prima della riforma del 2006, eli-
bordinazione di un genitore all’altro, creano minando l’ambiguità derivante dalla colloca-
il malcontento e la lite e quindi ad altri sog- zione al secondo comma.
getti può piacere e convenire il modello mo- Al medesimo articolo si spazzano via con
nogenitoriale. Ma tra queste due incompati- la nuova formulazione altri due motivi di po-
bili posizioni e aspirazioni chiediamo che il lemica. Si esplicita che la pariteticità ri-
Senato scelga, evitando di prendere un pez- guarda le responsabilità genitoriali e i doveri
zetto dell’una e dell’altra». di cura – e non i tempi della frequentazione;
Pertanto, il presente disegno di legge si specifica che il ricorso al giudice da parte
prende atto della totale incompatibilità tra i degli ascendenti non è previsto all’interno
modelli mono e bigenitoriale e allo stesso della separazione coniugale, ma con procedi-
tempo della inopportunità di mantenere l’at- mento a parte.
tuale ambiguo e contradditorio assetto, che Alla lettera b) del medesimo articolo si
opta per la soluzione bigenitoriale nella chiede al giudice di entrare nel merito delle
forma e per quella monogenitoriale nella so- cause del conflitto, rammentando che la for-
stanza, creando cosı̀ le premesse per un con- mula di rito «a causa dell’elevata conflittua-
tenzioso infinito fra chi vuole farsi forte di lità è impossibile applicare l’affidamento
un aspetto e chi conta sull’altro. condiviso e quindi i figli vengono affidati
Constatata, dunque, l’impossibilità di una esclusivamente a ... » non consente di per
mediazione tecnica o politica e nella convin- sé di individuare un genitore più idoneo del-
zione che sarebbe comunque controprodu- l’altro. Il criterio manca. Distinguere tra i ge-
cente tentare soluzioni ibride, opta per una nitori è corretto solo in presenza di un aggre-
soluzione concretamente e integralmente bi- dito e di un aggressore, e quindi occorre in-
genitoriale, quella richiesta dai figli di geni- dagare; in situazioni diverse, ovvero nel caso
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di mutua intolleranza e uguale inciviltà o si abusato? A prescindere dal fatto che non esi-
utilizza al massimo la separazione delle com- stono automatismi, ma tutto deve essere se-
petenze (esercizio separato della potestà), ov- riamente indagato.
vero, se ciò non è sufficiente, si procede con Comunque, sulla questione del riconosci-
l’affidamento a terzi. Inoltre, si fa chiarezza mento ai figli di separati di questa opzione
sul malinteso doppio domicilio, da molti la Suprema corte si è pronunciata (n. 317
commentatori confuso con la doppia resi- del 1998) riconoscendo a un ragazzo di 13
denza. Infine, si separa il concetto di inte- anni il diritto di abolire ogni contatto con il
resse da quello, più forte, di diritto, preve- genitore non affidatario, benché assoluta-
nendo la tentazione di una impropria utiliz- mente idoneo e al di sopra di qualsiasi cri-
zazione. tica. In sostanza, per pura antipatia. La tesi
All’articolo 2, che modifica il 155-bis, ov- è apparsa quanto meno bizzarra, per una
vero disciplina i casi in cui si può (e deve) quantità di ragioni. Anzitutto è risultato in-
stabilire un affidamento esclusivo, è stata in- comprensibile perché la possibilità di rifiuto
trodotta una sottolineatura, una specifica- non potesse comprendere il genitore affidata-
zione che tiene conto dei sempre più fre- rio. In secondo luogo, sviluppando il ragio-
quenti e pesanti episodi di maltrattamenti in namento degli Ermellini, perché non potesse
famiglia. Si è ritenuto opportuno sanzionare comprenderli entrambi, ad esempio a favore
con l’esclusione dall’affidamento chi si sia di un affidamento a terzi. Inoltre, sotto il
reso colpevole di ripetute violenze fisiche e profilo del diritto, la tesi è apparsa in con-
psichiche. Ciò soprattutto a tutela della traddizione con il principio di uguaglianza.
donna, sempre più spesso sottoposta ad ag- Perché ai figli di genitori non separati do-
gressioni, sovente tollerate solo per un inevi- vrebbe essere negata tale facoltà? Ovvero an-
tabile legame con l’altro genitore, anch’esso che, ai sensi dell’articolo 30 della Costitu-
affidatario. Allo stesso modo si interviene a zione, educazione e istruzione dei figli è cer-
punire chi con sottili manovre e quotidiana tamente un dovere dei genitori (entrambi)
opera di denigrazione induca un figlio a ri- anche se separati, ma è anche un loro diritto
fiutare i contatti con l’altro genitore, nonché (di entrambi). Quindi la previsione di un in-
chi si prefigge di raggiungere il medesimo ri- tervento sanzionatorio ove sia dimostrata una
sultato, ovvero eliminare del tutto l’altro ge- manipolazione appare sia opportuna che le-
nitore dalla vita del figlio, denunciandolo per gittima.
reati infamanti mai commessi. È pacifico che Infine, una concreta ed esplicita censura
la norma sarà applicabile solo previa dimo- del dilagante malvezzo di avanzare gratuite
strazione della sussistenza dell’azione da denunce per eliminare il partner è apparsa
censurare, ovvero dopo accurate indagini. È assolutamente indispensabile, e forse ancora
di particolare interesse, in merito al pro- troppo blanda.
blema del rifiuto, analizzare brevemente le La modifica apportata all’articolo
varie posizioni assunte e la corrispondente 155-quater – affermare che l’interesse dei fi-
giurisprudenza. Una corrente di pensiero so- gli è l’assoluto ed esclusivo criterio guida
stiene che al minore va riconosciuta facoltà per l’assegnazione della casa familiare – è
di rifiutare, ad libitum, i contatti con un ge- apparsa indispensabile per porre rimedio a
nitore. Qualcuno aggiunge una giustifica- una tendenza già manifestata secondo la
zione di ciò, ma è tesi minoritaria: perché quale essendo tale interesse definito solo
da quel genitore potrebbe avere subito abusi «prioritario» si aveva facoltà di farlo scaval-
e negargli tale diritto lo esporrebbe a conti- care, discrezionalmente, da altri criteri, evi-
nuare a subirli. Ma quanto spesso il figlio dentemente adultocentrici, come l’interesse
viene manipolato e quanto spesso è stato del coniuge debole.
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Infine con la ulteriore modifica dell’arti- è stabilito che la casa familiare fosse asse-
colo 155-quater si è ritenuto opportuno con- gnata al non proprietario, se questi attiva
siderare una più ampia casistica. Ammet- una nuova convivenza è data facoltà al pro-
tendo che la frequentazione sia grosso prietario di richiederla, ovviamente dando
modo simmetrica non c’è motivo di sottrarre una diversa soluzione al problema iniziale,
la casa familiare al proprietario anche se
economico o d’altra natura. Se invece le cir-
questi attiva una nuova convivenza, dentro
o fuori del matrimonio, perché comunque il costanze (ad esempio il trasferimento del
figlio passerebbe circa metà del tempo con proprietario in altra città) hanno determinato
il nuovo partner in un’altra casa. Se, invece, una frequentazione sbilanciata e l’assegna-
per un qualsiasi motivo, ad esempio di rego- zione della casa familiare al non proprietario,
lazione dei rapporti economici tra coniugi, si la nuova convivenza resterà senza effetto.
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XVI LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI

DISEGNO DI LEGGE

Art. 1.

1. All’articolo 155 del codice civile sono


apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo comma è sostituito dal se-
guente:
«Anche in caso di separazione personale
dei genitori il figlio minore ha il diritto,
nel proprio esclusivo interesse morale e ma-
teriale, di mantenere un rapporto equilibrato
e continuativo con ciascuno di essi, di rice-
vere cura, educazione e istruzione da
entrambi, con paritetica assunzione di re-
sponsabilità e di impegni e con pari opportu-
nità per i figli, salvo i casi di impossibilità
materiale, e di conservare rapporti significa-
tivi con gli ascendenti e con i parenti di cia-
scun ramo genitoriale, ai quali è data facoltà
di chiedere al giudice, con procedimento al
di fuori del processo di separazione, di disci-
plinare il diritto dei minori al rapporto con
essi.»;
b) il secondo comma è sostituito dal se-
guente:
«Per realizzare la finalità di cui al primo
comma, il giudice che pronuncia la separa-
zione personale dei coniugi dispone che i fi-
gli minori restino affidati ad entrambi i geni-
tori, salvo quanto stabilito all’articolo
155-bis. L’età dei figli, la distanza tra le abi-
tazioni dei genitori e il tenore dei loro rap-
porti non rilevano ai fini del rispetto del di-
ritto dei minori all’affidamento condiviso,
ma solo sulle relative modalità di attuazione.
Il giudice valuta la natura del conflitto, di-
stinguendo la unilaterale aggressività da
quella reciproca. Stabilisce le modalità della
presenza dei figli presso ciascun genitore, te-
nendo conto della capacità di ciascuno di
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essi di rispettare la figura e il ruolo dell’al-


tro, stabilendo dove avranno la residenza
anagrafica e fissandone il domicilio presso
entrambi. Fissa altresı̀ la misura e il modo
con cui ciascuno di essi deve contribuire al
mantenimento, alla cura, all’istruzione e al-
l’educazione dei figli. Prende atto, se non
contrari all’interesse e ai diritti dei figli di
cui al primo comma, degli accordi interve-
nuti tra i genitori. Adotta ogni altro provve-
dimento relativo alla prole con esclusivo ri-
ferimento all’interesse morale e materiale di
essa.»;
c) al terzo comma, al primo periodo
sono aggiunte, in fine, le seguenti parole:
«salvo quanto disposto dall’articolo
155-bis» e dopo il secondo periodo è inserito
il seguente: «Il cambiamento di residenza dei
figli costituisce decisione di maggior inte-
resse e richiede l’accordo dei genitori.»;
d) il quarto comma è sostituito dal se-
guente:
«Salvo accordi diversi delle parti, ciascuno
dei genitori provvede in forma diretta e per
capitoli di spesa al mantenimento dei figli
in misura proporzionale alle proprie risorse
economiche. Le modalità e i capitoli di spesa
sono concordati direttamente dai genitori; in
caso di disaccordo sono stabiliti dal giudice.
Il costo dei figli è valutato tenendo conto:
1) delle attuali esigenze del figlio;
2) delle attuali risorse economiche com-
plessive dei genitori»;
e) dopo il quarto comma sono inseriti i
seguenti:
«Quale contributo diretto il giudice valuta
anche la valenza economica dei compiti do-
mestici e di cura assunti da ciascun genitore.
Ove necessario al fine di realizzare il sud-
detto principio di proporzionalità, il giudice
può stabilire la corresponsione di un assegno
perequativo periodico.
Qualora un genitore venga meno, compro-
vatamente, al dovere di provvedere alle ne-
cessità del figlio nella forma diretta per la
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parte di sua spettanza, il giudice stabilisce, a


domanda, che provveda mediante assegno da
versare all’altro genitore.»;
f) al quinto comma le parole: «L’asse-
gno è automaticamente» sono sostituite dalle
seguenti: «L’eventuale assegno perequativo è
automaticamente».

Art. 2.

1. All’articolo 155-bis del codice civile


sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo comma è sostituito dal se-
guente:
«Il giudice può escludere un genitore dal-
l’affidamento, con provvedimento motivato,
qualora ritenga che da quel genitore, se affi-
datario, possa venire pregiudizio al minore.
La comprovata e perdurante violenza, sia fi-
sica che psicologiga nei confronti dei figli, in
particolare la manipolazione di essi mirata al
rifiuto dell’altro genitore a al suo allontana-
mento, comporta l’esclusione dall’affida-
mento. Le denunce comprovatamente e con-
sapevolmente false mosse al medesimo
scopo comportano altresı̀ l’esclusione dall’af-
fidamento, ove non ricorrano gli estremi per
una sanzione più grave. In ogni caso il giu-
dice può per gravi motivi ordinare che la
prole sia collocata presso una terza persona
o, nell’impossibilità, in una comunità di
tipo familiare.»;
b) dopo il secondo comma sono ag-
giunti, in fine, i seguenti:
«Il genitore cui sono affidati i figli ha l’e-
sercizio esclusivo della potestà su di essi;
egli deve attenersi alle condizioni determi-
nate dal giudice. Le decisioni di maggiore
interesse per i figli sono adottate congiunta-
mente da entrambi i coniugi. Il coniuge cui
i figli non siano affidati ha il diritto e il do-
vere di vigilare sulla loro istruzione ed edu-
cazione e può ricorrere al giudice quando ri-
tenga che siano state assunte decisioni pre-
giudizievoli al loro interesse.
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Le norme sul mantenimento dei figli di cui


ai commi quarto e quinto dell’articolo 155 si
applicano a prescindere dal tipo di affida-
mento; parimenti, la posizione fiscale dei ge-
nitori è la stessa.»;
c) la rubrica è sostituita dalla seguente:
«Esclusione di un genitore dall’affidamento e
disciplina dell’affidamento esclusivo».

Art. 3.

1. All’articolo 155-quater del codice civile


sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma, al primo periodo, la
parola: «prioritariamente» è sostituita dalla
seguente: «esclusivamente» e il terzo periodo
è sostituito dal seguente: «Nel caso in cui
l’assegnatario della casa familiare, che non
ne sia l’esclusivo proprietario, contragga
nuovo matrimonio o conviva more uxorio,
se i tempi della frequentazione sono simili
la sua assegnazione in godimento è revocata,
a tutela dell’interesse dei figli a conservare
intatto il luogo di crescita, e il giudice di-
spone, a domanda, secondo i criteri ordinari.
Se l’assegnatario non proprietario non abita
o cessa di abitare stabilmente nella casa fa-
miliare il diritto al suo godimento viene
meno in ogni caso e la casa torna nella di-
sponibilità del proprietario»;
b) al secondo comma, le parole: «l’altro
coniuge» sono sostituite dalle seguenti: «cia-
scuno di essi».

Art. 4.

1. All’articolo 155-quinquies del codice


civile sono apportate le seguenti modifica-
zioni:
a) il primo comma è sostituito dal se-
guente:
«Dell’assegno perequativo eventualmente
stabilito per il mantenimento del figlio, o
Atti parlamentari – 14 – Senato della Repubblica – N. 3289
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delle somme eventualmente versate dai geni-


tori in favore del figlio quale contribuzione
per il suo mantenimento, è titolare quest’ul-
timo quando diventa maggiorenne; il figlio
maggiorenne è altresı̀ tenuto a collaborare
con i genitori e a contribuire alle spese fami-
liari, finché convivente. Ove il genitore ob-
bligato si renda inadempiente, in caso di
inerzia del figlio è legittimato ad agire anche
l’altro genitore.»;
b) dopo il primo comma è inserito il se-
guente:
«Nel caso in cui un figlio sia già maggio-
renne al momento della separazione perso-
nale dei genitori, ma non ancora autosuffi-
ciente economicamente, può essere chiesta
l’applicazione del sesto comma dell’articolo
155 del codice civile da uno qualsiasi dei ge-
nitori o dal figlio».

Art. 5.

1. All’articolo 155-sexies del codice civile


sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo comma sono aggiunte, in
fine, le seguenti parole: «e prende in consi-
derazione la sua opinione, tenendo conto del-
l’età e del grado di maturità. Il giudice può
disporre che il minore sia sentito con audi-
zione protetta, in locali a ciò idonei, anche
fuori dell’ufficio giudiziario, e che la mede-
sima, oltre che verbalizzata, sia registrata
con mezzi audiovisivi.»;
b) il secondo comma è abrogato.

Art. 6.

1. All’articolo 45, secondo comma, del co-


dice civile, dopo le parole: «il minore ha il
domicilio del genitore con il quale convive»
sono aggiunte, in fine, le seguenti: «, ovvero
di entrambi se l’affidamento è condiviso».
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Art. 7.

1. All’articolo 317-bis del codice civile, il


secondo comma è sostituito dal seguente:
«Se il riconoscimento è fatto da entrambi i
genitori, l’esercizio della potestà spetta con-
giuntamente a entrambi qualora siano convi-
venti. Si applicano le disposizioni dell’articolo
316. Se i genitori non convivono l’esercizio
della potestà è regolato secondo quanto dispo-
sto dagli articoli da 155 a 155-sexies, anche in
assenza di provvedimenti del giudice».

Art. 8.

1. Dopo l’articolo 706 del codice di proce-


dura civile è inserito il seguente:
«Art. 706-bis. – (Mediazione familiare). –
In tutti i casi di disaccordo nella fase di ela-
borazione di un affidamento condiviso le
parti hanno l’obbligo, prima di adire il giu-
dice e salvi i casi di assoluta urgenza o di
grave e imminente pregiudizio per i minori,
di acquisire informazioni sulle potenzialità
di un eventuale percorso di mediazione fami-
liare, rivolgendosi a un centro pubblico o
privato, i cui operatori abbiano formazione
specifica e appartengano ad albi nazionali
specifici pubblici o privati registrati nell’ap-
posito elenco del Consiglio nazionale dell’e-
conomia e del lavoro.
Ove l’intervento, che può essere interrotto
in qualsiasi momento, si concluda positiva-
mente, le parti presentano al presidente del
tribunale il testo dell’accordo raggiunto. Gli
aspetti economici della separazione possono
far parte del documento finale, anche se con-
cordati al di fuori del centro di cui al primo
comma. In caso di insuccesso le parti pos-
sono rivolgersi al giudice, ai sensi dell’arti-
colo 706.
In ogni caso la parte ricorrente deve alle-
gare al ricorso la certificazione della acquisi-
zione di informazioni presso il centro di cui
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al primo comma o concorde dichiarazione in


tal senso; analogo obbligo incombe sulla
parte resistente.
In caso di contrasti insorti successiva-
mente, in ogni stato e grado del giudizio o
anche dopo la sua conclusione, il giudice se-
gnala alle parti l’opportunità di rivolgersi ad
un centro di mediazione familiare, di cui al
primo comma. Se la segnalazione trova il
consenso delle parti, il giudice rinvia la
causa ad altra data in attesa dell’espleta-
mento dell’attività di mediazione».

Art. 9.

1. Il quarto comma dell’articolo 708 del


codice di procedura civile è sostituito dal se-
guente:
«Contro i provvedimenti di cui al terzo
comma si può proporre reclamo davanti al
tribunale, in composizione collegiale, nel ter-
mine e nelle forme di cui all’articolo 669-
terdecies».

Art. 10.

1. All’articolo 709 del codice di procedura


civile, dopo il quarto comma è aggiunto, in
fine, il seguente:
«Avverso i provvedimenti nell’interesse
della prole e dei coniugi emessi dal giudice
istruttore è ammissibile il reclamo davanti
al tribunale, in composizione collegiale, ai
sensi dell’articolo 669-terdecies».

Art. 11.

1. All’articolo 709-ter, secondo comma,


del codice di procedura civile sono apportate
le seguenti modificazioni:
a) l’alinea è sostituito dal seguente: «A
seguito del ricorso, il giudice convoca le
parti e adotta i provvedimenti opportuni. In
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caso di gravi inadempienze o di atti che co-


munque arrechino pregiudizio al minore od
ostacolino il corretto svolgimento delle mo-
dalità dell’affidamento, il giudice emette
prioritariamente provvedimenti di ripristino,
restituzione o compensazione. In particolare,
nel caso in cui uno dei genitori, anche se af-
fidatario esclusivo, trasferisca la prole senza
il consenso scritto dell’altro genitore in
luogo tale da interferire con le regole dell’af-
fidamento, il giudice dispone il rientro im-
mediato dei figli e il risarcimento di ogni
conseguente danno, valutando tale comporta-
mento ai fini dell’affidamento e delle sue
modalità di attuazione. Il giudice, inoltre,
può modificare i provvedimenti in vigore e
può, anche congiuntamente:»;
b) il numero 1) è abrogato.

Art. 12.

1. All’articolo 4, comma 2, della legge 8


febbraio 2006, n. 54, sono aggiunte, in fine,
le seguenti parole: «La competenza è attri-
buita in ogni caso al tribunale ordinario».
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