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NORMATIVA
ORIGINAL ARTICLES
RECUPERO DI CALORE
INVESTIMENTI GREEN
CASE STUDY
Microcogeneratori
Genesys installati
presso l’azienda
agricola oggetto del
Test di InovaLab –
Università di Padova
Microcogenerazione
per l’efficientamento
energetico di un’azienda agricola
Analisi delle prestazioni di un sistema di microcogenerazione
alimentato a gas metano e dei risparmi energetici ottenuti
L. Galvani, G. Levorato*
L
A MICROCOGENERAZIONE, ovvero la produzione di produzione termica), è indicata per utenze diritto di accedere in quanto tecno-
simultanea di energia termica ed energia elet- con consumi indicativi di 20.000 Sm/anno di gas logie efficienti.
trica fino a 50 kW (oltre i 50 kW elettrici si parla metano per produzione di acqua calda/vapore L’impegno nello sviluppo
di cogenerazione), rappresenta uno dei sistemi di e con consumi indicativi in energia elettrica di dei microcogeneratori ad Alto
efficientamento energetico con maggior poten- 0.000-100.000 kWhe/anno. Rendimento Genesys è stato rivolto
ziale per la piccola industria, sia essa di processo, Qualsiasi applicazione che necessiti di energia non solo ad ottenere i migliori risul-
chimica, cosmetica, di lavorazione alimentare elettrica e calore (nei suoi più svariati utilizzi, fra tati in termini di prestazioni energeti-
(caseifici, lavorazione carne), sia per aziende agri- cui riscaldamento, essicazione, calore di processo, che, ma anche a sviluppare soluzioni
cole specialmente con serre, alberghi, ristoranti, produzione di acqua calda sanitaria e per lavaggi, estremamente compatte e molto
piscine, centri sportivi, lavanderie industriali, ospe- produzione di vapore ecc.) trova nella microco- silenziose, limitando quindi il più pos-
dali, case di cura, local market o piccoli supermer- generazione la soluzione ideale per il risparmio sibile l’impatto nel contesto di instal-
cati, condomini e abitazioni private. energetico. Confrontando, infatti, soluzioni stan- lazione per il cliente finale.
In particolare, Genesys 50 (50 kW di produ- dard (o tradizionali) con un sistema cogenerativo Queste scelte consentono di
zione elettrica e 115 kW di produzione termica), ad alto rendimento (CAR), quest’ultimo, se corret- approcciarsi a moltissime realtà che
progettato e prodotto da Officine Galvani, è indi- tamente dimensionato e gestito, può garantire non vedrebbero effettivo vantaggio
cato per utenze con consumi di 40.000 Sm/anno risparmi diretti sui costi energia di almeno il 0%. nell’installazione di taglie più grosse
di gas metano per produzione di acqua calda/ Senza considerare i vantaggi economici che deri- e che, se necessario, possono optare
vapore e con consumi indicativi in energia elet- vano dai vari bonus, fra cui ecobonus (detrazione per l’installazione di più sistemi in
trica di 250.000 kWhe/anno. La taglia più piccola, del 5%), certificati bianchi e riduzione delle accise parallelo, ottenendo un funziona-
Genesys 20 (20 kW di produzione elettrica e 45 kW sul combustibile, ai quali queste macchine hanno mento ottimale e ancora più efficiente
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dell’impianto, sfruttando la gestione elettrica e 115 kW di termica ciascuno. L’installazione dei carichi maggiori è costituito dalle esigenze di
modulare di Genesys. è stata realizzata nel 2019 presso un’azienda agricola riscaldamento dell’ambiente principale per le lavo-
La microcogenerazione gode della provincia di Padova, le cui attività principali razioni degli ortaggi, dove si è valutata la necessità
inoltre di un iter autorizzativo sempli- riguardano la produzione, lavorazione, confezio- di installare terminali di impianto per una potenza
ficato e quindi più rapido, portando il namento e vendita di diversi ortaggi, fra cui cipolle di 140 kW termici.
cliente ad ottenere più velocemente e topinambur. L’andamento delle richieste di energia termica ed
l’avvio dell’impianto e quindi il rien- L’azienda ha realizzato negli ultimi tre anni alcuni elettricità è tuttavia molto variabile durante l’anno,
tro dell’investimento. importanti investimenti, installando cinque nuove ed è legato al numero effettivo di celle frigorifere
Ad aumentare la versatilità di celle frigorifere e ampliando notevolmente le aree utilizzate dall’azienda, alla necessità di essiccare gli
questa tecnologia si aggiunge l’u- di lavorazione degli ortaggi. ortaggi (esigenza prettamente estiva), alla neces-
tilizzo in combinazione con gruppi Le esigenze del cliente riguardavano quindi: sità di riscaldare gli ambienti di lavoro, principal-
di refrigerazione ad assorbimento, • produzione di energia elettrica per alimentare mente nella stagione invernale, al carico di lavoro
che consentono la produzione le celle di refrigerazione (funzionanti con clas- stesso presente in termini di quantità di materiale.
di energia frigorifera a partire dal sico ciclo frigorifero a compressione) dove gli Al fine di garantire la copertura di queste esi-
calore prodotto dal microcogene- ortaggi vengono conservati, oltre ai vari mac- genze variabili, si è valutata come scelta ottimale
ratore. Si amplia quindi il ventaglio chinari già presenti e all’illuminazione ambienti; l’installazione di due microcogeneratori da 50 kW
di utilizzo della macchina a tutte • produzione di calore necessaria a: riscalda- elettrici posti in parallelo.
quelle applicazioni che richiedono mento degli ambienti di lavoro, operazioni di In questo modo è possibile seguire con maggior
l’utilizzo di freddo, dalla climatizza- lavaggio degli ortaggi (produzione di acqua precisione ed efficienza le necessità dell’azienda
zione estiva alla conservazione di calda), essicazione di alcuni ortaggi prima della agricola, legata al particolare momento produt-
alimenti, per citare alcuni esempi, vendita in celle apposite, climatizzazione di tivo e climatico, potendo accendere entrambe le
con evidenti potenziali vantaggi serre che verranno realizzate in un succes- macchine nel momento di massimo carico, oppure
anche sul tempo di ritorno econo- sivo intervento. spegnendone una in caso di carico parzializzato.
mico dell’investimento. È stata anzitutto effettuata un’analisi dei carichi In tal modo le macchine vengono fatte lavo-
massimi, sia elettrici sia termici, per capire quale rare il più possibile a pieno regime quando accese,
Il caso di studio fosse la taglia adeguata delle macchine da installare. garantendo la massima efficienza nella produzione
Il caso di studio oggetto dell’ar- Si riporta a titolo di esempio per il carico elettrico dei vettori energetici. Inoltre, uno specifico algo-
ticolo riguarda un sistema di micro- quello delle celle frigorifere, che rappresentano ritmo di controllo del parallelo permette alle mac-
cogenerazione composto da due l’utenza più onerosa nell’azienda. In caso di con- chine di alternarsi nei cicli di lavoro nel caso in
microcogeneratori Genesys 50M, in temporanea accensione di tutte e cinque le celle cui venga richiesto il funzionamento di un solo
Figura 1, alimentati a gas metano, la potenza richiesta è pari a 90 kW. modulo, consentendo quindi di allungare i tempi
capaci di produrre 50 kW di potenza Per quanto riguarda le utenze termiche, uno di richiesta di manutenzione.
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FASE DI TEST
Il microcogeneratore Genesys da 50 kW elettrici è stato testato
da InovaLab, lo spin-off del Laboratorio di Elettrotermia
dell’Università di Padova – LEP.
Genesys è stato monitorato con strumentazione certificata
per verificare le performance della macchina in un’appli-
cazione reale.
Il sistema di misura realizzato ha previsto i seguenti elementi:
Power Analyzer per misurare la potenza elettrica generata
dal generatore asincrono;
Quantometro per la misura della portata di gas combustibile;
Contatore acqua a turbina per la misura della portata d’ac-
qua di scambio;
Termoresistenze PT1000 per la misura delle temperature di
ingresso e uscita di acqua dal microcogeneratore.
Tramite la misurazione di queste grandezze è stato possi-
bile calcolare e confrontare fra loro i valori di potenza ter-
mica del combustibile in ingresso e di potenze elettrica e Figura – Andamento complessivo dei flussi di potenza
termica fornite dalla macchina, potendo quindi ottenere i
rendimenti elettrico, termico e globale del modulo.
Nel grafico riportato in Figura 2 è possibile vedere l’andamento Tabella 1 – Valori medi
ottenuti durante la fase di test
dei flussi di potenza che caratterizzano il funzionamento
del microcogeneratore durante il periodo di acquisizione.
Poiché è stato considerato il potere calorifico inferiore del
gas, vi è un periodo in cui la potenza totale in uscita è mag-
giore di quella in ingresso. Il rendimento termico elevato
è dettato dall’ottimizzazione del recupero di calore anche
sui gas di scarico, utilizzando dei particolari scambiatori.
Nella Tabella 1 sono riportati i valori medi ottenuti durante
il test.
I risultati sul campo attestano pertanto che Genesys pre-
senta un rendimento globale del 98,8%.
Modalità di funzionamento dei moduli essere gestita come eccedenza o come richiesta Prestazioni dell’impianto
Per quanto riguarda le modalità di funziona- dalla rete elettrica pubblica, che funge quindi da Passando all’analisi delle presta-
mento dei moduli Genesys, questi possono essere vero e proprio volano. zioni dell’impianto, l’elaborazione dei
impostati per lavorare secondo potenza elettrica Per quanto riguarda le soluzioni impiantisti- dati raccolti durante i primi mesi di
fissa, a inseguimento elettrico (cercando quindi di che idrauliche, la configurazione scelta prevede funzionamento ha evidenziato che
inseguire il pareggio fra produzione e consumo di il collegamento delle due macchine a uno stesso di fatto è stato possibile ottenere un
potenza elettrica) oppure a inseguimento termico collettore di parallelo, uno per la mandata e uno risparmio del 0% (Figura ) rispetto
(dove la macchina mantiene costante la tempe- per il ritorno. I due collettori sono direttamente a una soluzione più tradizionale, che
ratura di una sezione dell’impianto idraulico, ad collegati a un bollitore da 2500 litri, che funge da avrebbe previsto l’installazione di una
esempio un serbatoio di accumulo). volano termico e chiude, quindi, il circuito primario. o più caldaie a metano per la produ-
L’utilizzo prevalente nel caso in questione è Dal bollitore si dipartono gli stacchi per i circuiti zione di calore e l’acquisto totale dell’e-
a inseguimento termico, dato che le richieste di secondari, che si diramano nei vari ambienti e che nergia elettrica dalla rete pubblica.
calore possono essere variabili e le macchine per prevedono come terminali degli aerotermi, sia per Come già evidenziato in prece-
lavorare devono poter sempre scaricare la potenza le zone che necessitano di riscaldamento invernale denza, questo dato si riferisce al solo
termica prodotta; la potenza elettrica può invece sia per le celle di essicazione. Per la produzione di risparmio sui costi vivi dei vettori ener-
acqua calda per il lavaggio ortaggi è invece previ- getici (gas metano e corrente elettrica),
sto uno stacco con scambiatore di calore. al quale è sempre possibile sommare
Altro elemento di rilievo è costituito dalle pompe i bonus di carattere fiscale ottenibili
dei circuiti primari, che sono costituite da circola- a seguito dell’installazione.
tori elettronici a giri variabili, il cui controllo della
portata elaborata viene realizzato direttamente * Laura Galvani, Officine
dai moduli Genesys secondo le effettive esigenze Galvani S.r.l.
di produzione della macchina, garantendo, quindi, Gabriele Levorato, Officine
Figura – Risparmi stimati sui la massima efficienza anche nei consumi elettrici Galvani S.r.l. – Socio AiCARR
costi vivi dei vettori energetici della pompa stessa.
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