Otto Adolf Eichmann è stato un militare tedesco, considerato uno dei maggiori
responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista.
Nacque nel 1906 a Solingen, nella Germania settentrionale, figlio di Adolf Karl
Eichmann e Maria Schefferling.
Nel 1914, dopo la morte della madre, la famiglia si trasferì a Linz, in Austria. Durante il
primo conflitto mondiale il padre di Eichmann servì nell'esercito austro-ungarico e al
congedo tornò ai propri affari a Linz.
*** Le Schutzstaffel o SS (
Eichmann abbandonò prima del diploma la scuola superiore (Realschule) e cominciò squadre di protezione» o
«squadre di salvaguardia»),
un corso per meccanico, ma nel 1923 abbandonò anche questo per lavorare presso erano
l'azienda paterna di estrazione mineraria. Tra il 1925 e il 1927 Eichmann trovò impiego un'organizzazione paramilit
come agente commerciale presso l'Oberösterreichische Elektrobau AG. Passato, quale are del Partito
Nazionalsocialista
agente distrettuale, alla Vacuum Oil Company AG, una sussidiaria della Standard Oil, Tedesco (NSDAP) create
rientrò in Germania nel luglio 1933. nella Germania
nazista che, con lo scoppio
Eichmann, che non aveva mai mostrato particolare interesse per la politica, cominciò della Seconda guerra
invece a partecipare a manifestazioni e raduni di partiti politici che in quegli anni si mondiale, cominciarono
svolgevano numerosi sia in Germania sia in Austria, e, durante una manifestazione del ad operare in tutta l'Europa
occupata dai tedeschi
NSDAP (Partito nazista), incontrò un vecchio amico di famiglia, Ernst Kaltenbrunner,
entrando così a far parte delle SS*** alle sue dirette dipendenze.
Ruolo nelle deportazioni
Affascinato dalla conoscenza del nemico, Eichmann intuì che una reale possibilità
di fare carriera all'interno delle SS consistesse proprio nel presentarsi come esperto
di ebraismo e sionismo e a tal fine nel 1937 si recò in Palestina (all'epoca Mandato
britannico) dove, sotto copertura, visitò Haifa e diversi kibbutz, prima di essere
scoperto dai britannici ed espulso.
La grande occasione per Eichmann di distinguersi agli occhi dei capi delle SS e
dei pezzi grossi del partito nazista arrivò nel 1938, quando, in seguito all‘Anschluss,
si ritenne necessario espellere gli ebrei austriaci dal territorio appena annesso al
Reich.
Si insediò a Vienna, nell'ex palazzo del Barone ebreo Philip de Rothschild,
costituendo nell'ambito dell‘SD (Sicherheitsdienst, servizio di sicurezza), il servizio
di sicurezza del Reich in capo alle SS, un'apposita agenzia denominata
Zentralstelle für jüdische auswanderung (ufficio centrale per l'emigrazione
ebraica), deputata all'emigrazione forzata del maggior numero possibile di ebrei
austriaci, sistematicamente spogliati di ogni avere e costretti ad abbandonare
precipitosamente il paese per salvarsi.
In merito all'evacuazione di Vienna Eichmann rivendicò con orgoglio la propria
impresa, dicendo di avere fatto trottare i signorini, cacciandone oltre 50.000
dall‘Austria.
Fu in questo modo che Eichmann, promosso intanto a ufficiale delle SS, divenne
l'esperto degli spostamenti di massa degli ebrei e questo talento per
l'organizzazione logistica lo portò a ricoprire un ruolo estremamente importante
nell'evoluzione degli eventi che portarono al genocidio.
Chiara
IN SINTESI
La CATTURA
- giugno 1948 documenti di identità falsi
- fuga in sud America Buenos Aires
- 1957 - intervista ad un giornale argentino
- 1960 - scoperto e catturato servizi segreti israeliani
Il PROCESSO (1961)
- primo processo a un criminale nazista tenutosi in Israele
- uno dei maggiori responsabili della sorte degli Ebrei.
- negò di odiare gli ebrei e riconobbe soltanto la responsabilità di avere eseguito ordini come
qualunque soldato avrebbe dovuto fare durante una guerra
- Hannah Arendth lo descrisse, con una frase poi passata alla storia, come l'incarnazione
dell'assoluta banalità del male.
La CONDANNA
- giudice militare pronuncia la definitiva sentenza di morte per aver spietatamente perseguito lo
sterminio degli ebrei.
- furono presentate diverse richieste di grazia (in prima persona da Eichmann, dalla moglie e da
alcuni parenti) tutte respinte dall'allora presidente d'Israele, Yitzhak Ben-Zvi.
L’ESECUZIONE
- Adolf Eichmann fu impiccato in una prigione a Ramla pochi minuti prima della mezzanotte di
giovedì 31 maggio 1962
- il cadavere fu cremato
- le ceneri vennero disperse nel Mar Mediterraneo
Il secchio che le trasportò venne molto accuratamente risciacquato con acqua di mare perché
niente di lui ritornasse sulla terra
Roberto
Il Processo: il primo in Israele, il primo in televisione!
Fino al giorno della sua esecuzione scrisse quasi diecimila pagine: annotazioni
a trascrizioni di interviste, rapporti, revisioni e correzioni agli interrogatori. Prese
molti appunti anche durante il processo che iniziò l’11 aprile del 1961 presso la
corte distrettuale di Gerusalemme, che nell’ordinamento giurisdizionale del
paese, era competente anche per gli affari extraterritoriali. Nell’aula erano
disponibili 750 posti a sedere.
Eichmann doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso,
crimini contro il popolo ebraico, contro l’umanità e di guerra sotto il regime
nazista. La legge in base alla quale fu giudicato era del 1950 e prevedeva che
una persona che avesse commesso uno di questi crimini fosse passibile(= può
essere soggetto di una condanna) della pena di morte.
Paola e Andrea
Una riflessione sul razzismo
Si manifesta con il pregiudizio, l'odio e l'intolleranza, e ci fa respingere chi
è diverso. Ma da che cosa nasce un sentimento tanto negativo?
Ignoranza? … si certo, ma il razzismo, si sa, proprio di questo si nutre, alimentato ….
…. «Da paura e ignoranza. Paura del diverso, di chi non ci somiglia.
Noi esseri umani abbiamo bisogno di sentirci rassicurati e temiamo ciò che rischia di turbare le nostre
certezze. Così, di fronte a uno straniero, c'è chi reagisce con la convinzione che quello straniero,
chiunque sia, gli voglia portare via le sue cose. Allora ne diffida quasi per istinto.
Eppure è dall'incontro fra le diversità che escono cose meravigliose». (Tahar Ben Jelloun)
Spesso però viene anche alimentato da strategie ben organizzate da chi vuole usare le paure delle
persone per realizzare propri fini (potere, ricchezza, etc.)
Non riusciamo a metterci in testa che le razze umane non esistono e che il DNA dell’animale UOMO è
uguale per tutta la sua specie.
Le parole sono un'arma pericolosa per chi sa usarle strumentalmente per alimentare odio, intolleranza,
razzismo!
Alessandro
Lavoro realizzato da
Alessandro Paravia, Paola Gaeta, Andrea Triggiano, Chiara Lo
Presti, Roberto Colasurdo