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Anno scolastico 2018/2019

(Disegno di Mattia Obinu)

Appunti di Chimica

Giuseppe Sciolla

01/10/2018

Creative Commons
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

Indice generale
1. La materia e i passaggi di stato.........................................................................................................3
Gli stati di aggregazione della materia.............................................................................................3
Stati di aggregazione e tipi di materia (materiali)............................................................................4
La temperatura durante i cambiamenti di stato................................................................................4
2. La materia e le sue proprietà.............................................................................................................5
La materia........................................................................................................................................5
Caratteristiche della materia e “tipi di materia”...............................................................................5
I “tipi di materia”.............................................................................................................................5
3. I miscugli e le sostanze.....................................................................................................................6
Sistemi e loro caratteristiche............................................................................................................6
Fase..................................................................................................................................................6
Metodi meccanici di separazione.....................................................................................................6
Metodi fisici di separazione (metodi di purificazione)....................................................................7
I miscugli e le sostanze....................................................................................................................9
Distillazione di soluzioni solide e gassose.....................................................................................10
4. Le reazioni......................................................................................................................................12
Gli oggetti fondamentali della chimica..........................................................................................12
La trasformazione delle sostanze...................................................................................................12
Gli indizi di reazione......................................................................................................................13
Importanza delle reazioni per lo sviluppo delle civiltà..................................................................13
La pericolosità delle trasformazioni chimiche...............................................................................15
Reazioni e quantità di materia........................................................................................................16
Sostanze semplici e sostanze composte.........................................................................................17
5. La teoria chimica............................................................................................................................19
Leggi e teorie della chimica...........................................................................................................19
Teoria chimica elementare.............................................................................................................19
6. Periodicità e classificazione degli elementi....................................................................................23
7. Approfondimenti sulle reazioni......................................................................................................27
Approfondimento – Rapporti di combinazione e reagente limitante.............................................27
Approfondimento – Le sostanze e l'industria chimica...................................................................28
8. Schede di esercizi...........................................................................................................................29
Stati aggregazione..........................................................................................................................30
Miscugli e sostanze........................................................................................................................31
Sistemi, miscugli e sostanze..........................................................................................................33
Miscugli e sostanze........................................................................................................................34
Gli indizi di reazione e le trasformazioni chimiche.......................................................................35
Le trasformazioni chimiche...........................................................................................................36
Pericolosità delle sostanze.............................................................................................................37

>Indice 2
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

1. La materia e i passaggi di stato

La chimica è una branca della nostra conoscenza, più precisamente una delle scienze,
che studia la materia.
La materia è ciò di cui sono fatti gli oggetti, cioè uno dei costituenti fondamentali
dell'universo1 che ci circonda.

Gli stati di aggregazione della materia


Una caratteristica importante della materia è il suo stato di aggregazione. Gli stati di
aggregazione fondamentali sono tre:
• stato solido – in esso la materia è caratterizzata da una forma e da un volume
propri;
• stato liquido – in esso la materia è caratterizzata da un volume ma non da una
forma propria (assume infatti la forma del recipiente che la contiene);
• stato gassoso – in esso la materia è caratterizzata dall'assenza sia di un volume
che di una forma propria (tende ad occupare tutto lo spazio a disposizione).
Lo stato di aggregazione in cui si trova una porzione particolare di materia, dipende
principalmente dalla sua temperatura.
Alle basse temperature la materia esiste allo stato solido; a temperatura più alte passa allo
stato liquido e a temperature ancora più alte passa allo stato gassoso.
Nello schema seguente sono riportati gli stati della materia e i rispettivi cambiamenti di
stato.

1 Ricordiamo che l'universo è costituito da oggetti (porzioni di materia) e da eventi (cose che succedono a uno o più
oggetti).

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Stati di aggregazione e tipi di materia (materiali)


La materia non è tutta uguale, ma può essere suddivisa in tipi diversi (che chiameremo per
il momento materiali), caratterizzati da valori diversi di temperatura a cui possono esistere
nei tre diversi stati di aggregazione.
Per chiarire questo aspetto, prendiamo in considerazione due materiali molto comuni:
l'acqua e il ferro. Questi due materiali possono esistere entrambi allo stato solido, liquido e
gassoso. Tuttavia, l'acqua è solida a temperature al di sotto di 0°C, liquida tra 0°C e
100°C, gassosa al di sopra dei 100°C.
Il ferro invece è solido fino alla temperatura di 1536°C, liquido tra 1536°C e 3000°C e
completamente gassoso al di sopra dei 3000°C.

La temperatura durante i cambiamenti di stato


I materiali si differenziano non solo per i diversi valori di temperatura a cui possono
esistere nei diversi stati di aggregazione, ma anche in base a ciò che succede alla
temperatura stessa durante questi cambiamenti di stato.
Materiali con temperatura di fusione e di ebollizione costanti
Alcuni materiali (ad esempio l'acqua e metalli puri), hanno una temperatura che non
cambia mentre fondono e mentre bollono. L'acqua, ad esempio, fonde a 0°C e questa
temperatura non cambia finché sono presenti sia acqua allo stato solido, sia acqua allo
stato liquido. Analogamente, mentre bolle la sua temperatura resta fissa a 100°C: solo
dopo che è passata completamente allo stato di vapore la temperatura può aumentare al
di sopra di questo valore.
Materiali con intervallo di fusione e di ebollizione
Altri materiali, come le leghe, sono caratterizzati da un intervallo di fusione. Essi iniziano a
fondere ad una certa temperatura (temperatura di inizio fusione), ma questa non resta
costante, aumenta molto lentamente fino ad un valore finale (temperatura di fine fusione)
in corrispondenza del quale sono completamente allo stato liquido.
Durante l'ebollizione si comportano in modo analogo: sono caratterizzati da un intervallo di
ebollizione, cioè da una temperatura di inizio ebollizione e da una di fine ebollizione.
Materiali con intervallo di rammollimento
Una terza classe di materiali, amorfi allo stato solido (cioè non cristallini), come i vetri , le
resine, le cere …, non passano in modo netto dallo stato solido a quello liquido.
Per riscaldamento rammolliscono gradualmente, diventando pastosi e via via più fluidi
(meno viscosi). Passano poi gradualmente allo stato liquido senza manifestare una
temperatura di fusione ben definita. Per questi materiali si indica un intervallo di
rammollimento, cioè l'intervallo approssimativo di temperature entro cui si verifica questo
fenomeno.

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2. La materia e le sue proprietà

La materia
L’universo che ci circonda è costituito da oggetti e da eventi (cose che accadono agli
oggetti). Gli oggetti sono porzioni di materia, ma che cos'è la materia?
La materia è tutto ciò che possiede una massa e che occupa un volume.
La massa di un oggetto è la quantità di materia che lo costituisce. Lo strumento
per la misura diretta della massa è la bilancia a due piatti. La sua unità di misura nel
Sistema internazionale è il chilogrammo (kg). Esso viene definito nel seguente modo: il
chilogrammo è una massa uguale a quella del chilogrammo campione.

Il volume è la porzione di spazio occupata da un oggetto. L’unità di misura


fondamentale del volume nel Sistema internazionale è il metro cubo. Il metro cubo è il
volume del cubo che ha lo spigolo lungo un metro.
Il volume dei liquidi e dei gas sono spesso espressi mediante le unità di misura di
capacità. La sua unità fondamentale è il litro. Il litro attualmente è definito uguale ad
un decimetro cubo. Esso non fa parte del Sistema Internazionale, ma è tollerato
come sinonimo di un sottomultiplo del metro cubo: il decimetro cubo, appunto.

Caratteristiche della materia e “tipi di materia”.


La materia, oltre alle due caratteristiche fondamentali che la definiscono (massa e
volume), possiede molte altre caratteristiche. Tra queste particolare importanza
rivestono le grandezze intensive. Le caratteristiche intensive sono caratteristiche
che non dipendono dalla quantità di materia presa in esame.
Un esempio di grandezza intensiva è la densità. Qualsiasi pezzo di ferro, ad esempio,
ha la stessa densità, a prescindere dalla sua grandezza. Altri esempi di caratteristiche
intensive sono la temperatura di fusione, la temperatura di ebollizione, il colore, la
combustibilità.

I “tipi di materia”.
Abbiamo visto che non tutte le porzioni di materia sono identiche: esistono tipi di
materia diversi che possono essere distinti tra loro in base alle grandezze intensive.
Questi tipi diversi di materia li chiameremo, per il momento, materiali.

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3. I miscugli e le sostanze

Sistemi materiali e loro caratteristiche


Noi siamo immersi nell'universo che ci circonda, ma è impossibile osservare e prendere in
considerazione tutti gli oggetti e tutti gli eventi di cui esso è costituito. Noi riusciamo a
coglierne solo una piccola parte, ad esempio un certo ambiente (la stanza in cui ci
troviamo, …) o un certo oggetto. La parte dell'universo che in un certo momento
prendiamo in considerazione, costituisce un sistema.
Sistema materiale – una quantità di materia finita, su cui concentriamo la nostra
attenzione, prende il nome di sistema.
I sistemi possono essere studiati e classificati in base alle loro caratteristiche intensive, ad
esempio, possono essere prese in considerazione: la temperatura di fusione, la
temperatura di ebollizione, la densità, il colore, l'odore, il sapore, la durezza, la
combustibilità, l'acidità,… Alcune di queste caratteristiche sono di tipo fisico, altre di tipo
chimico: impareremo in seguito a distinguerle.
In alcuni sistemi (come ad esempio un pennarello) le caratteristiche non sono uguali
dappertutto (ad esempio il tappo del pennarello ha colore, durezza, temperatura di fusione
diverse rispetto a quelle dell'involucro metallico): questi sistemi sono chiamati sistemi
eterogenei.
Sistema eterogeneo – un sistema materiale è detto eterogeneo se non ha caratteristiche
chimiche e fisiche identiche in ogni suo punto
Altri sistemi (come ad esempio l'acqua contenuta in una bottiglietta), presentano invece
caratteristiche identiche in ogni loro punto: questi sistemi sono chiamati sistemi
omogenei.
Sistema omogeneo – un sistema materiale è detto omogeneo se ha caratteristiche
chimiche e fisiche identiche in ogni suo punto.

Fase
Un sistema omogeneo è costituito da una sola fase. Pertanto:
Fase è una porzione di materia con caratteristiche chimiche e fisiche identiche in
ogni suo punto.
Un campione eterogeneo è costituito da due o più fasi.

Metodi meccanici di separazione


I sistemi eterogenei sono costituiti da due o più fasi. Se si separano, con opportuni metodi,
queste fasi, si ottengono un certo numero di sistemi omogenei: uno per ogni fase.
Ad esempio, un po' di acqua e olio in un bicchiere costituiscono un sistema eterogeneo
costituito da due fasi (la fase olio e la fase acqua, con la prima che galleggia sulla
seconda).

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Se si separa l'olio (ad esempio aspirandolo con un contagocce) e lo si mette in un


secondo bicchiere, si ottengono due sistemi omogenei: uno costituito dalla fase olio e
l'altro costituito dalla fase acqua.
I metodi di separazione, che consentono di separare le fasi senza modificarle prendono il
nome di metodi meccanici di separazione.
Metodi meccanici di separazione – I metodi meccanici separano le fasi senza
modificarle, sfruttando le loro diverse caratteristiche fisiche (stato di aggregazione,
densità, …). Sono esempi di metodi meccanici di separazione: la filtrazione, la
sedimentazione, la centrifugazione, la separazione con imbuto separatore, separazione
con ciclone.
Se un sistema eterogeneo è costituito da una fase solida (ad esempio sabbia) e da una
fase liquida (ad esempio acqua), può essere separato mediante una semplice filtrazione: il
solido resta nel filtro, mentre il liquido lo attraversa.
Anche un sistema eterogeneo costituito da un gas e da un solido può essere separato
mediante una filtrazione: i filtri dell'aria delle automobili separano la polvere (solido)
dall'aria. Anche le mascherine anti – polvere sono filtri che separano un gas (l'aria) da un
solido (la polvere).
I metodi meccanici di separazione lasciano invece inalterati i sistemi omogenei: ad
esempio, se si filtra un bicchiere di acqua zuccherata, ciò che si ottiene è ancora acqua
zuccherata.
É possibile definire nuovamente i sistemi eterogenei e i sistemi omogenei in base al loro
comportamento quando sono sottoposti a metodi di separazione meccanici.
I sistemi eterogenei sono sistemi separabili con metodi meccanici nelle due o più fasi che
li costituiscono.
I sistemi omogenei sono sistemi che rimangono inalterati se sono sottoposti a metodi di
separazione meccanici.
Queste ultime due definizioni sono forse le migliori tra quelle che abbiamo dato, perché ci
consentono di classificare i sistemi in omogenei o eterogenei, anche quando
l'osservazione non ci consente di decidere con semplicità se le caratteristiche sono o
meno identiche in ogni punto.
Così, la maggior parte delle persone trova difficoltà nel classificare correttamente il latte: è
un sistema omogeneo o eterogeneo?
Sottoponendolo a centrifugazione (metodo di separazione meccanico), si ha la
separazione della parte grassa (panna) dal resto del latte 2. Quindi il latte, essendo
separabile in due fasi con un metodo meccanico è un sistema eterogeneo.

Metodi fisici di separazione (metodi di purificazione)


Immaginiamo di prendere tre bicchieri, contenenti rispettivamente acqua di rubinetto (o
acqua minerale naturale), acqua di mare limpida e acqua distillata: possiamo dire che
sono tutti e tre dei sistemi omogenei, in quanto hanno hanno aspetto identico in ogni loro
punto e passano inalterati se sottoposti a metodi meccanici di separazione, come ad
2 Questo è proprio il metodo che si usa per ottenere il latte parzialmente o totalmente scremato. La panna separata può
essere venduta come tale oppure dopo la sua trasformazione in burro.

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esempio una filtrazione.


Se ci si limita all'osservazione con lo sguardo, il contenuto dei tre bicchieri appare identico,
tuttavia, se li riscaldiamo e facciamo evaporare completamente l'acqua, essi si
comportano in modo diverso.
Nel primo bicchiere resterà un piccolo residuo incrostante (dovuto ai sali minerali sciolti
nell'acqua), nel secondo un residuo abbondante di sale, mentre nel terzo non si formerà
alcun residuo.

Se modifichiamo il procedimento precedente, in modo da raccogliere e condensare in un


altro recipiente i vapori che si formano, otteniamo un processo di separazione (fisico), noto
con il nome di distillazione3.
Con il primo campione otterremo un residuo di sali minerali nel recipiente originario e un
campione di acqua distillata, nel secondo un residuo di sale marino e un campione di
acqua distillata, nel terzo nessun residuo e un campione di acqua distillata identico al
campione di partenza.
Quindi i sistemi omogenei possono mostrare differenze di comportamento quando sono
sottoposti a cambiamenti di stato e a metodi di separazione che si basano sui
cambiamenti di stato.

3 Principio su cui si basa la separazione mediante distillazione – La distillazione sfrutta la differenza tra le temperature di
ebollizione della sostanze che costituiscono la soluzione (ogni sostanza ha una sua temperatura di ebollizione caratteristica). Se
la differenza tra le temperature di ebollizione è molto alta (ad esempio: miscela acqua e sale), quando la soluzione bolle passa
allo stato di vapore solo il componente più volatile, che può essere recuperato puro mediante condensazione in un refrigerante.
Se le temperature di ebollizione sono vicine, una distillazione semplice non è sufficiente: sono necessarie più distillazioni
successive per ottenere uno dei componenti sufficientemente puro.

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Metodi fisici di separazione (metodi di purificazione) – I metodi fisici di separazione


(metodi di purificazione) separano le sostanze presenti in una soluzione mediante
cambiamenti di fase (operano con cambiamenti di fase)
Sono esempi di metodi fisici di separazione la distillazione, la cromatografia 4, l'estrazione
con solvente.
I sistemi omogenei come l'acqua distillata, che sottoposti a metodi fisici di separazione
mantengono inalterate le loro caratteristiche chimiche e fisiche, sono chiamati sostanze.
I sistemi omogenei come l'acqua del mare, che sottoposti a metodi fisici di separazione
tendono a separarsi in due o più sostanze, sono detti soluzioni (o miscugli omogenei)
Sostanze – Le sostanze sono sistemi omogenei che, sottoposte a metodi fisici di
separazione (ad esempio la distillazione), mantengono inalterate le loro
caratteristiche chimiche e fisiche.
Soluzioni (miscugli omogenei)– Le soluzioni sono sistemi omogenei che, sottoposti a
processi fisici di separazione (ad esempio la distillazione), tendono a separarsi nelle
due o più sostanze che li costituiscono.

I miscugli e le sostanze
I sistemi costituiti da due o più sostanze prendono il nome di miscugli o miscele. I
miscugli possono essere o miscugli eterogenei (come un campione di acqua e olio) o
miscugli omogenei (detti anche soluzioni), come l'acqua del rubinetto e l'acqua del
mare.
La maggior parte dei sistemi presenti nell'universo che ci circonda è costituito da sistemi
eterogenei. Questi sistemi possono essere suddivisi mediante metodi meccanici in tanti
sistemi omogenei. Questi a loro volta sono quasi sempre soluzioni, che con metodi di
purificazione (metodi fisici di separazione) possono essere separati nelle singole sostanze
che li costituiscono.
Possiamo dire quindi che tutti i sistemi sono costituiti da sostanze: questo è il punto di
vista della chimica.
La chimica cioè, studia gli oggetti dell'universo circostante in quanto costituiti da sostanze.
Oggi noi conosciamo decine di milioni di sostanze chimiche diverse e ogni giorno se ne
scoprono di nuove nei materiali di origine naturale (soprattutto piante e animali) e nei
laboratori ne vengono preparate altre non presenti in natura (sostanze artificiali).

4 La cromatografia. Un altro metodo di purificazione molto potente è la cromatografia. Mediante la cromatografia su carta,
usando alcol come fase mobile, è possibile separare i componenti di un inchiostro nero per penna biro. Le varie sostanze si
muovono con velocità diversa, in quanto le loro caratteristiche chimiche e fisiche sono diverse. In particolare sono diverse la
velocità con cui sono trascinate dalla fase mobile e la forza con cui sono trattenute dalla fase fissa (in questo esempio la carta).
Gli inchiostri neri sono generalmente diversi tra loro, cambia la miscela di componenti con cui sono preparati.
Cromatografia (principio su cui di basa): la velocità con cui una sostanza viene trascinata da un dato solvente (fase mobile),
su un dato supporto (fase fissa), è caratteristica di ogni sostanza. Cambiando fase mobile, fase fissa o entrambe,
cambiano le velocità (anche relative) di trascinamento delle sostanze.
Pregi e difetti della cromatografia. Pregi: la separazione cromatografica è molto potente, è equivalente a ~10000 distillazioni
semplici a catena (piatti di colonna di rettifica), consente di operare su piccolissime quantità di miscela. Difetti: le quantità di
sostanze pure separate con le tecniche cromatografiche sono piccolissime ed è, pertanto, poco adatta per
separazioni/purificazioni su larga scala.

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Distillazione di soluzioni solide e gassose


Anche le soluzioni solide e gassose possono essere separate con la distillazione, dopo averle
portate ad una temperatura a cui esistono allo stato liquido. Esempi:
 l’azoto (bolle a -196°C) e l’ossigeno (bolle a -183°C) vengono separati mediante
distillazione dell’aria liquida.
 lo zinco (fonde a 413 °C e bolle a 906°C) viene purificato dalle piccole quantità di cadmio
(fonde a 321°C e bolle a 767°C) che quasi sempre lo accompagnano, mediante
distillazione frazionata in colonne realizzate con materiale refrattario.

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Attività di laboratorio
 Attività di laboratorio: I miscugli e la loro classificazione
Attività di laboratorio

I miscugli

Materiali necessari: acqua, olio, zucchero, sale, aceto, bicarbonato di sodio, caffè in polvere (già
utilizzando e essiccato), sabbia, provette, spatole, imbuti, carta da filtro.
 Preparate sette campioni ponendo in altrettante provette acqua con ciascuno degli altri materiali
(nella prima provetta acqua con olio, nella seconda acqua con zucchero, e così via).

 Preparate altri due campioni in modo analogo ai precedenti, ma utilizzando l’olio con zucchero e sale
rispettivamente..

 Descrivete brevemente ciò che avete ottenuto in ciascuna provetta ed eventuali considerazioni o fatti
per voi inattesi.

 Che cosa sono i campioni che avete ottenuto?

 Suddividete i campioni in due gruppi, in base alla caratteristica che vi sembra più
significativa.

 È possibile separare i campioni in modo da riottenere i materiali di partenza? Se si, come?


Metodi di separazione

 Filtrate dapprima il campione costituito da acqua e caffè e successivamente quello costituito da acqua
e sale. Notate delle differenze?

 I metodi di separazione che, come la filtrazione, separano i materiali senza modificarne l’aspetto,
prendono il nome di metodi meccanici di separazione.
 I miscugli possono essere classificati in base al loro comportamento con i metodi meccanici:

 Sono miscugli omogenei i miscugli non separabili con metodi meccanici

 Sono miscugli eterogenei i miscugli separabili con metodi meccanici.


 Escogitate un metodo meccanico in grado di separare acqua e olio.

 Esistono dei miscugli come l’acqua salata che possono essere separati con una distillazione. La
distillazione cambia l’aspetto del campione originario (lo trasforma in parte in vapore e poi lo
ricondensa). I metodi di separazione come la distillazione prendono il nome di metodi di
purificazione.

 Esistono dei materiali di aspetto omogeneo che restano inalterati se sottoposti a distillazione o altri
metodi di purificazione. Questi materiali non sono miscugli e prendono il nome di sostanze.
 Un esempio di sostanza è l’acqua distillata. Distillandola si riottiene un “materiale” identico a quello di
partenza.

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4. Le reazioni

Gli oggetti fondamentali della chimica


Abbiamo visto che esistono decine di milioni di sostanze diverse. Ogni sostanza differisce
dalle altre per le sue caratteristiche chimiche e fisiche. Sono esempi di queste
caratteristiche:
 infiammabilità (essere combustibili, comburenti o inerti)
 acidità (essere acidi, essere basi, essere neutri)
 solubilità in un dato solvente
 colore, odore e sapore
 densità
 temperatura di fusione
 temperatura di ebollizione
Le sostanze sono gli oggetti fondamentali della chimica: questa scienza studia infatti la
materia in quanto formata da sostanze. I chimici studiano le sostanze e compilano per
ognuna di esse una sorta di carta di identità in cui sono riportate le caratteristiche chimiche
e fisiche, che consentono di distinguerla dalle altre e di identificarla.

La trasformazione delle sostanze


Nella nostra abitazione sono quasi sicuramente presenti dell'aceto di vino, del sale da
cucina e del bicarbonato di sodio, oltre naturalmente all'acqua, che useremo in questa
prova. In ogni caso, questi materiali possono essere facilmente acquistati in un qualsiasi
supermercato.
Prendiamo tre bicchieri, in ognuno di essi mettiamo rispettivamente un cucchiaino di
aceto, sale e bicarbonato e poi aggiungiamo acqua fino a metà del contenitore: che cosa
abbiamo ottenuto?
Se non abbiamo esagerato con il sale e il bicarbonato, avremo ottenuto tre sistemi
omogenei. Se li assaggiamo riconosciamo in essi ancora i materiali di partenza (aceto,
sale, bicarbonato), solo che ora essi sono mescolati con acqua. Abbiamo cioè ottenuto tre
soluzioni, mescolando rispettivamente i tre materiali con acqua, ma le sostanze non sono
cambiate, sono sempre quelle di partenza.
Ora versiamo un po' della soluzione di acqua e di acqua e sale in un bicchiere pulito: che
cosa otteniamo? Otteniamo ancora una volta una soluzione, che conterrà acqua, sale e
aceto contemporaneamente (possiamo verificarlo con un piccolo assaggio).
In modo analogo, se mischiamo un po' della soluzione di acqua e sale con quella di acqua
e bicarbonato, otteniamo una soluzione di acqua, sale e bicarbonato.
Invece se mischiamo un po' della soluzione di acqua e aceto con quella di acqua e
bicarbonato, ciò che otteniamo non possiamo spiegarlo semplicemente con il risultato di
un mescolamento.

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Notiamo infatti che otteniamo un sistema eterogeneo, in cui sono presenti delle bollicine.
Questo significa che nel nostro sistema è presente una sostanza allo stato gassoso.
Poiché tutte le sostanze che noi abbiamo adoperato (acqua, aceto, bicarbonato) non sono
gassose, da dove provengono queste bollicine?
Nel nostro bicchiere si è verificato un evento particolare: si è formata una sostanza nuova
che prima non c'era, questa sostanza gassosa è l'anidride carbonica. Benché non sia
facile stabilirlo con un semplice assaggio, nel nostro bicchiere è successo anche
qualcos'altro: è scomparso un po' di aceto e un po' di bicarbonato.
Riassumendo: se mischiamo una soluzione di acqua e aceto con una soluzione di
bicarbonato, si verifica un evento in cui si formano sostanze nuove (in questo caso
l'anidride carbonica sotto forma di bollicine) e se ne consumano altre (nel nostro caso
aceto e bicarbonato). In questo evento alcune sostanze si sono trasformate in altre: eventi
come questi prendono il nome di trasformazioni chimiche o reazioni.
Le reazioni – le reazioni sono eventi in cui da una o più sostanze iniziali che
scompaiono (dette reagenti), si formano una o più sostanze finali diverse (dette
prodotti).
Le reazioni sono gli eventi fondamentali della chimica.
I reagenti sono quindi le sostanze che si consumano durante una reazione, i
prodotti sono invece le sostanze che si formano.
Le sostanze che reagiscono sono diverse dalle sostanze che si formano durante una
reazione: le loro “carte di identità” sono diverse.

Gli indizi di reazione


Poiché i prodotti hanno caratteristiche diverse dai reagenti, possiamo individuare alcune
trasformazioni chimiche dai seguenti indizi di reazione:
 Formazione di un precipitato.
 Cambiamento di colore, odore, sapore
 Sviluppo di un gas (effervescenza).
 Liberazione o assorbimento di forti quantità di calore.
Tutte le reazioni comportano dei cambiamenti, tuttavia, spesso, i nostri sensi non sono in
grado di coglierli. Ad esempio molti prodotti sono gassosi, inodori e incolori e sfuggono ai
nostri sensi. Questo fatto è alla base della nostra difficoltà di cogliere la maggior parte dei
fenomeni chimici che avvengono attorno a noi e alla conseguente scarsa familiarità con la
chimica che aumenta le difficoltà di apprendimento. Tuttavia questi eventi possono essere
colti utilizzando gli opportuni prolungamenti dei nostri sensi.

Importanza delle reazioni per lo sviluppo delle civiltà


Le reazioni chimiche hanno avuto un ruolo fondamentale nella evoluzione dell'uomo e
nello sviluppo della civiltà. La prima importante reazione controllata dall’uomo è stata la
combustione. La scoperta del fuoco ha consentito all'uomo di difendersi dal freddo nel
periodo invernale e di difendersi dai predatori. Inoltre, le forti quantità di energia liberate da
essa hanno consentito altre trasformazioni di importanza primaria nello sviluppo della
civiltà. Infatti, sicuramente in seguito a scoperte accidentali ha usato progressivamente il

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fuoco per:
 la cottura dei cibi – che ha reso i cibi, soprattutto la carne, più facilmente
masticabile e digeribile. Questo ha consentito mutazioni che riducono la
mascella e la dentizione e, liberando la scatola cranica di una parte dei suoi
compiti meccanici, permettono l'accrescimento del volume del cervello;
 la produzione di metalli e leghe per riduzione dei loro minerali (piombo,
rame, bronzo, ferro, ...) - i primi metalli utilizzati dall'uomo sono stati i metalli
poco reattivi, che è possibile trovare come tali in natura (oro, argento, rame);
tuttavia essi sono poco utili in quanto poco resistenti. Casualmente, nel corso
dei secoli, si è notato che da alcune pietre (minerali) caduti nel fuoco si
ottenevano dei metalli e delle leghe, come il bronzo, molto più resistenti e quindi
adatti alla realizzazione di armi e altri utensili. In seguito, con il perfezionamento
della costruzione del focolare, l'uso del mantice per soffiare e del carbone di
legna come combustibile è stato possibile ottenere il ferro dal suo minerale,
dando inizio alla età del ferro.
 la produzione di materiali ceramici – si ottengono cuocendo a temperature
superiori ai 400°C certi “tipi” di terre (argille). I materiali in terracotta possono
essere usati per la realizzazione di contenitori e per la realizzazione di abitazioni
più durature. Sicuramente la scoperta si è avuta osservando che certi tipi di
terra, su cui era realizzato il fuoco, o che era presente in mezzo a pezzi di legna
e radici buttati nel fuoco, diventavano consistenti e non si ammorbidivano più a
contatto con l'acqua
 la produzione di vetri – sempre per cottura, ma di sabbia , soda e calcare si
ottengono i vetri.
 la cottura della pietra da calce (il calcare si trasforma in calce viva) –
cuocendo la pietra da calce (calcare) a temperature superiori agli 800°C, si
ottiene una pietra più leggera, la calce viva, che impastata con acqua, ha la
caratteristica di indurire e fare presa.

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La pericolosità delle trasformazioni chimiche.

Simbolo Tipo di pericolo Precauzioni


Esplosivo – sostanza che può reagire Evitare riscaldamento, colpi,
istantaneamente e violentemente, provocando sfregamenti, fiamme, scintille,
esplosioni. urti.

Infiammabile – sostanza che prende fuoco Tenere lontano da fonti di


facilmente provocando incendi. calore, in particolare scintille e
fiamme.

Comburente – sostanza che alimenta la Tenere lontano da sostanze


combustione. Consente ai combustibili di infiammabili.
bruciare, provocando incendi che non si
possono spegnere.

Gas compresso – sostanza in bombole che Tenere lontano da fonti di


può esplodere a causa di aumenti di calore. Non esporre al sole.
pressione. Non sottoporre a urti.

Corrosivo – sostanza che può provocare Evitare il contatto con occhi,


gravi ustioni al corpo e distruzione di molti pelle e indumenti. Evitare di
materiali. ingerire ed inalare.

Tossico acuto – sostanza che può Evitare l’inalazione, l’ingestione


provocare la morte anche se assunta a piccole e il contatto con la pelle.
dosi, una sola volta.

Tossico lungo termine – sostanza che, se Evitare l’inalazione, l’ingestione


assunta a piccole dosi per periodi prolungati di e il contatto con la pelle.
tempo, può portare a gravi danni alla salute,
compresa la morte.

Irritante – sostanze chè può provocare Evitare l’inalazione, l’ingestione


irritazioni agli occhi, alla pelle e alle vie e il contatto con la pelle.
respiratorie.

Nocivo – sostanza che può provocare danni Evitare l’inalazione, l’ingestione


alla salute non mortali, come allergie. e il contatto con la pelle.

Pericoloso per l’ambiente – sostanza Non disperdere nel suolo e


tossica o nociva per piante e animali, che può nell’acqua. Eliminare i
contaminare le acque e il suolo. contenitori e i residui negli
appositi punti di raccolta.

>Indice 15
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

Le trasformazioni chimiche possono essere fonte di pericolo per più motivi. In primo luogo,
esse in alcuni casi portano alla liberazione di forti quantità di energia, in modo anche
esplosivo (è il caso di tutti i combustibili e degli esplosivi)
Poiché i prodotti hanno caratteristiche chimiche e fisiche diverse rispetto a quelle dei
reagenti, anche da sostanze innocue, in alcuni casi, si ottengono sostanze molto
velenose. Ad esempio, la gomma piuma è una sostanza praticamente innocua, ma
bruciando e quindi si trasforma dando origine a sostanze molto velenose, mortali in piccole
dosi.
Molte sostanze sono velenose se penetrano nel nostro organismo. Le modalità di
avvelenamento sono tre: per inalazione (attraverso le vie respiratorie), per ingestione
(attraverso la bocca e l'apparato digerente) e per contatto (attraverso la pelle). Di ciò
bisogna tener conto quando si manipolano sostanze velenose.
I contenitori di sostanze pericolose sono contrassegnate con dei simboli particolari (che
avvertono sulla infiammabilità, irritabilità, nocività per l'ambiente, esplosività, ecc). Questi
cartelli sono presenti anche nei mezzi che trasportano le merci pericolose e possono
essere facilmente osservati, ad esempio, nelle autocisterne che trasportano combustibili.

Reazioni e quantità di materia


Che cosa succede alla massa durante una trasformazione chimica?
Se osserviamo una candela bruciare, saremmo tentati di dire che la massa, durante
questa reazione diminuisce: infatti mettendo la candela accesa sul piatto di una bilancia, il
valore della massa diminuisce progressivamente.
Tuttavia questa osservazione non è corretta: infatti la reazione completa di combustione
della candela può essere schematizzata come segue:
cera (molte sostanze) + biossigeno  anidride carbonica + acqua (vapore)
Come si vede, nella ipotesi precedente noi misuriamo solo la massa della cera, ma non
quella dell'ossigeno, dell'acqua e dell'anidride carbonica.
Per eseguire una prova corretta dovremmo misurare la massa di tutte le sostanze che
partecipano alla reazione, reagenti e prodotti.
Questo è possibile se si fa bruciare la candela in un recipiente chiuso, in modo che non
possano entrare o uscire altre sostanze.
Se si misura la massa della candela mentre brucia in un recipiente chiuso, si può notare
che essa resta costante. Questo vuol dire che la massa di cera e di ossigeno che si
consumano è rimpiazzata da una massa uguale di anidride carbonica e di acqua che si
formano.
Questa regolarità vale per qualsiasi reazione chimica e va sotto il nome di legge di
conservazione della massa o legge di Lavoisier, in onore dello scienziato che la propose:
Legge di Lavoisier (principio di conservazione della massa): durante una trasformazione
chimica la massa totale non cambia. La massa di reagenti che scompare è uguale
alla massa di prodotti che si forma. La materia non può essere né creata, né
distrutta: essa può essere, entro certi limiti, trasformata da certe forme (sostanze)

>Indice 16
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

ad altre, mediante reazioni.5

Sostanze semplici e sostanze composte


Alcune categorie di reazioni sono state importanti per lo sviluppo della chimica. Infatti
Lavoisier, padre della chimica moderna, operò la distinzione tra sostanze semplici
(elementi) e sostanze composte (composti) ricorrendo a reazioni di sintesi e reazioni di
decomposizione.
Reazioni di decomposizione: una reazione è detta di decomposizione se da un
reagente si ottengono due o più prodotti. Ad esempio:
calcare  calce viva + anidride carbonica6
Reazioni di sintesi: una reazione è detta di sintesi se da due o più reagenti si ottiene
un solo prodotto. Ad esempio:
carbonio + biossigeno  anidride carbonica

Sostanze composte (composti): una sostanza è detta composta se può essere


ottenuta per sintesi e se può essere decomposta in sostanze più semplici. Ad
esempio, l'anidride carbonica è una sostanza composta perché può essere ottenuta per
sintesi, con la reazione di combustione del carbonio. Quasi tutte le sostanze conosciute
sono sostanze composte: esse sono decine di milioni.
Sostanze semplici (elementi): una sostanza è detta semplice se non può essere
ottenuta per sintesi e non può essere decomposta in sostanze più semplici 7. Ad
esempio, il carbonio è una sostanza semplice (elemento) in quanto non è possibile
decomporlo in nessuna sostanza più semplice, né esistono reazioni di sintesi in cui figuri
come prodotto. Gli elementi sono molto pochi rispetto alle sostanze composte: un
centinaio
Tutte le sostanze composte possono essere decomposte in due o più elementi con un
numero appropriato di reazioni di decomposizione.

Per successive separazioni, purificazioni e decomposizioni, tutti i campioni eterogenei, in


linea di principio, possono essere separati successivamente in campioni omogenei,
sostanze pure ( decine di milioni di tipi diversi) e sostanze semplici o elementi (un
centinaio di tipi diversi)8, 9.
Collegare la nascita dei concetti di miscuglio eterogeneo, miscuglio omogeneo, sostanza e
sostanza composta, alle regolarità che ne hanno consentito l’individuazione.
5 Lavoisier rivoluzionò il laboratorio chimico, con il ricorso sistematico a misure quantitative (massa, volume,
densità) di tutti i reagenti e di tutti i prodotti delle reazioni. Introdusse l'uso di caratteristiche quantitative, come la
densità per il riconoscimento delle sostanze, anziché limitarsi, come fatto fino ad allora, alle sole "qualità
secondarie" (odore, colore, sapore).
6 Reazione di cottura della pietra da calce, già nominata come una delle trasformazioni di importanza nello sviluppo
delle civiltà.
7 Anziché dedurre gli elementi da considerazioni prevalentemente "filosofiche", prive di dimostrazione, Lavoisier
diede questa definizione "operativa" di elemento.
8 I metalli costituiscono un esempio di elementi noti all’uomo fin dall’antichità. Curiosamente essi, fino a duecento
anni fa, sono stati considerati composti. Cambiando opportunamente la loro composizione si riteneva infatti che tutti
i metalli potessero essere trasformati in oro. Erano invece ritenuti elementi sostanze composte o miscugli come
acqua, aria e terra (insieme al fuoco che è energia).
9 «Le scienze portavano avanti [nel XIX secolo] quella che credevano essere la loro missione: dissolvere la
complessità delle apparenze per rivelare la semplicità nascosta della realtà.»
E.Morin, La testa ben fatta, p. 93

>Indice 17
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

>Indice

>Indice 18
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

5. La teoria chimica

Leggi e teorie della chimica


Coma abbiamo visto, la chimica è la scienza delle sostanze in qanto descrive le proprietà
e le trasformazioni della materia in base alle caratteristiche delle sostanze che la
compongono. Quindi gli oggetti e gli eventi principali della chimica sono rispettivamente
costituiti dalle sostanze e dalle reazioni. Le caratteristiche di questi oggetti (sostanze) e di
questi eventi (reazioni) sono descritti dalle leggi della chimica. Quindi, le leggi della
chimica sono proposizioni che descrivono quali sono le caratteristiche delle
sostanze e che descrivono come avvengono le reazioni.
Le leggi che abbiamo fino ad ora incontrate sono:
a) La legge di Lavoisier
b) L’identificazione delle sostanze semplici e composte
c) La legge dei rapporti di combinazione in massa ed il reagente limitante.
d) La legge di impossibilità di trasmutazione dei metalli
Il compito di spiegare queste leggi appartiene alla teoria chimica. La teoria chimica,
pertanto, è un insieme di proposizioni che spiegano perché le sostanze hanno certe
caratteristiche e perché le reazioni avvengono in un certo modo. La teoria chimica,
per svolgere il suo compito, ricorre al livello microscopico costituito da atomi, molecole,
ioni10. Le proprietà e le trasformazioni della materia vengono spiegate in base alle
caratteristiche delle molecole delle sostanze che la costituiscono 11.
Teoria chimica elementare
Le proposizioni essenziali che costituiscono la teoria chimica sono:
 Le sostanze sono costituite da molecole. Esiste un tipo di molecola per ogni
sostanza (abbiamo visto che ne esistono decine di milioni).
Introduzione alle molecole: la dissoluzione dello zucchero in acqua, la diffusione di un
profumo in una stanza.
Tutte le sostanze e i materiali sono costituiti da particelle (molecole, atomi, …): teoria
particellare della materia. Le proprietà e la preparazione delle bevande possono essere
spiegate con la teoria particellare della materia.
Che cosa succede a livello microscopico quando si prepara una bevanda come il tè?
Sostanze solubili e sostanze insolubili. Una soluzione, a livello microscopico, non è
costituita da particelle tutte uguali tra loro. Essa è una intima mescolanza di molecole di
tipo diverso: un tipo per ogni sostanza presente nella soluzione. (Precisare in seguito la
formazione di ioni se il soluto è un elettrolita).
Le sostanze, a livello microscopico, sono costituite da particelle piccolissime, tutte uguali
tra loro: le molecole. Ogni sostanza ha una molecola caratteristica, diversa da quella delle
10 Si può fornire un primo esempio spiegando perché la densità diminuisce all’aumentare della temperatura
11 L’individuazione del livello macroscopico e di quello microscopico, rispettivamente come livello descritto dai
principi e livello della spiegazione teorica può contribuire alla riduzione della confusione tra questi due livelli,
riscontrata negli studenti anche a livello universitario. (cfr. P. Mirone – Perché la chimica è difficile?. – Cns, n°
3, 1999, pag. 67, (in particolare il paragrafo "I due livelli della chimica")
http://www.didichim.org/download/riviste/1999-3.pdf

>Indice 19
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

altre sostanze. Conosciamo quindi ~15 milioni di tipi di molecole diverse.


Che spiegazione teorica si può dare dell’aumento di volume, e della conseguente
diminuzione di densità, di una sostanza all’aumentare della temperatura?
 Le molecole sono a loro volta formate da particelle più piccole: gli atomi. Ogni
molecola è formata da uno o più atomi (legati assieme, quando sono due o
più). Esistono solo ~100 tipi di atomi diversi (elementi).
 Gli elementi sono i tipi di atomo
Ogni elemento è contrassegnato da un simbolo costituito da una o due lettere. La prima
lettera è sempre maiuscola, la seconda, se presente, sempre minuscola (per evitare
confusioni, es. tra Co, che indica l'elemento cobalto, e CO, che indica due elementi il
carbonio e l'ossigeno).
Per spiegare l'estrema varietà di molecole che si possono formare da un numero molto
limitato di atomi, possiamo ricorrere all'analogia con le parole di una lingua e le lettere del
suo alfabeto. Così tutti i libri in lingua italiana sono costituiti da vocaboli (centinaia di
migliaia o qualche milione), costituiti a loro volta da sole 26 lettere dell’alfabeto.
Atomi e molecole. Le molecole: le parole della chimica. Gli atomi: le lettere della chimica.
Le parole sono diverse quando differiscono per il tipo, per il numero e per l'ordine delle
lettere. Analogamente le molecole differiscono per il tipo, per il numero e per l'ordine con
cui sono uniti gli atomi che le costituiscono.
Il simbolo di un elemento indica l’elemento stesso (a mo’ di abbreviazione), ma anche un
atomo di quell’elemento.
Scritte del tipo 2H, 5H, …, si usano per indicare più atomi di uno stesso elemento.
Nell'esempio in questione rispettivamente, 2 atomi di idrogeno e 5 atomi di idrogeno.
Scritte del tipo 2H + 5O, si usano per indicare atomi non legati di più elementi.
Nell'esempio: 2 atomi di idrogeno con 5 atomi di ossigeno (tutti “slegati”).
Formule di molecole: H2, O2 e differenze rispetto a 2H e 2O. Le prime due formule indicano
rispettivamente una molecola di biidrogeno e una molecola di biossigeno. La molecola del
biidrogeno è formata da due atomi di idrogeno legati tra loro e, analogamente, la molecola
del biossigeno è formata da due atomi di ossigeno legati tra loro. Per indicare il numero di
atomi legati tra loro per formare una molecola, si usa un numero scritto in basso a destra
del simbolo.

 Le sostanze semplici sono caratterizzate da molecole formate da atomi dello


stesso tipo.
Per la teoria chimica, le sostanze semplici sono sostanze la cui molecola è formata da
atomi di uno stesso tipo. Così H2 e O2 rappresentano le formule di due sostanze semplici.
 Le sostanze composte sono caratterizzate da molecole formate da atomi di
tipo diverso.
Nomenclatura IUPAC delle sostanze semplici e binarie.
Campioni eterogenei e soluzioni da un punto di vista microscopico. Descrizione
microscopica dei processi di separazione e di purificazione. 
Simboli e formule: traduzione a parole, rappresentazione mediante modellini molecolari,
 Utilizzare i modellini molecolari durante la spiegazione. A casa gli alunni possono aiutarsi utilizzando i mattoncini
“lego” o simili.

>Indice 20
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

individuazione del numero di molecole e del numero e tipo di atomi di cui le molecole, nel
loro complesso, sono costituite.
Le reazioni e la loro rappresentazione mediante equazioni simboliche. Discussione della
reazione di sintesi dell’acqua.
Le reazioni da un punto di vista microscopico: stessi atomi, diverse molecole. Durante una
trasformazione chimica, numero e tipo di atomi non cambia: cambia il modo in cui
essi sono legati a formare le molecole.
Interpretazione microscopica della legge di Lavoisier. Poiché, durante una
trasformazione chimica, numero e tipo di atomi non cambia, non cambia neanche la
massa totale.
Spiegazione con il livello microscopico della chimica del concetto di reagente limitante.
Perché non è possibile trasformare una sostanza in qualsiasi altra sostanza 12?
Non tutte le reazioni sono possibili, in quanto non è possibile trasformare un tipo di atomo
(elemento) in un altro (trasmutazione).
Riassumendo, per la teoria chimica:
 Le sostanze sono costituite da molecole
 Le molecole sono costituite da atomi
 Gli elementi sono i tipi di atomo
 Le sostanze semplici hanno la molecola costituita da atomi di un solo tipo
 Le sostanze composte hanno la molecola costituita da due o più tipi di atomo
 Le reazioni sono eventi in cui numero e tipo di atomi non cambia, cambia il
modo in cui essi sono legati a formare le molecole.

Approfondimento 1
Densità e struttura particellare della materia. Interpretazione microscopica della dilatazione delle
sostanze all'aumentare della temperatura13.

Bibliografia
 A. Tifi, G. Valitutti – L’approccio particellare nella didattica della chimica. – Scuola e città, n° 11, 1993, pagg. 502
– 507.

 G. Villani, Due concetti paralleli: molecola e sostanza chimica, Cns, , pag. 19 (n°1 – 1996)

 P. Mirone – Perché la chimica è difficile?. – Cns, n° 3, 1999, pag. 67, (in particolare il paragrafo "I due livelli della
chimica") http://www.didichim.org/download/riviste/1999-3.pdf.
 C. Longo – Didattica della biologia – La Nuova Italia, 1998, pagg. 41 - 65 (Cap III "Il mondo microscopico:
cellule e molecole").

 M. Vicentini, M. Mayer – Didattica della fisica – La Nuova Italia, 1996, pagg. 52 - 53 (Schemi di conoscenza degli
studenti sulla struttura della materia).

 Sciarretta, Stilli, Vicentini Missoni - Le rappresentazioni mentali: problema di ricerca ed esempi. In G. Cortini -
Incontrare la scienza - La Nuova Italia, 1990, pagg. 29 - 32 (la struttura della materia).

12 Ad esempio la trasmutazione dei metalli.


13 Per capire la relazione tra densità e struttura microscopica possono essere eseguite le due esperienze indicate da Tifi
- Valitutti: densità delle miscele acqua - acetone rispetto ai due liquidi separati; densità relativa ghiaccio/acqua e
glicerina solida/glicerina liquida.

>Indice 21
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

>Indice

>Indice 22
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

6. Periodicità e classificazione degli elementi

Percorso base

1. Al tempo di Lavoisier erano noti una trentina di elementi (identificati come sostanze
non ulteriormente decomponibili14, cioè sostanze non decomponibili con reazioni di
decomposizione e non ottenibili con reaziooni di sintesi). La maggior parte degli
elementi fu scoperta e studiata nel corso del 1800. Di tutti gli elementi furono studiati i
composti con l’idrogeno e, soprattutto, con l’ossigeno. In base alle loro caratteristiche
furono notate le prime somiglianze ed effettuati tentativi di classificazione, conclusasi
con la formulazione della moderna tavola degli elementi.
2. L’essere acidi o basi costituisce una caratteristica chimica di una sostanza.
o Caratteristiche degli acidi:
 Hanno un sapore e un odore aspri.
 Sono irritanti per occhi e pelle.
 Corrodono i metalli con formazione di idrogeno gassoso.
 Decompongono i carbonati e i bicarbonato provocando una effervescenza di
biossido di carbonio.
 Neutralizzano l’effetto delle basi.
 Colorano di rosso l’indicatore universale
o Caratteristiche delle basi:
 Hanno un sapore e un odore amari.
 Sono irritanti per occhi e pelle.
 Sono scivolose al tatto (saponificano il grasso delle mani).
 Neutralizzano l’effetto degli acidi.
 Colorano di blu l’indicatore universale
3. Carattere di metallo/non metallo. È una caratteristica fondamentale degli elementi.
 Caratteristiche fisiche
o Duttilità e malleabilità
o Buona conducibilità elettrica
o Buona conducibilità termica
o Sonorità metallica
 Caratteristiche chimiche
o formazione di ossidi solidi con caratteristiche basiche

4. Una delle caratteristiche chimiche fondamentali degli elementi è la valenza, essa può

14 «Dei 35 elementi noti al tempo di Lavoisier (1787), solo 23 furono poi confermati come tali sulla base di ulteriori
ricerche (fra le sostanze che erano ritenute elementari poiché non si disponeva di mezzi adatti alla loro decomposizione
c’erano, ad esempio, l’allumina, la silice e la calce).»
[F. Olmi, La periodicità, Cns 23 (n° 3 del 1999), pag 90.]

>Indice 23
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

intendersi in generale come un numero che definisce la capacità di combinazione di un


elemento.
Valenza rispetto all’idrogeno – La valenza di un elemento rispetto all’idrogeno può
essere definita come il numero di atomi di idrogeno che si combinano con un atomo
dell’elemento stesso. All’idrogeno viene assegnata valenza 1, perché un atomo di
idrogeno non si unisce mai a più di un atomo di un altro elemento.
Valenza rispetto all’ossigeno – La valenza dell’ossigeno è sempre uguale a due.
Molti elementi possono presentare diversi valori della valenza rispetto all’ossigeno.
La valenza degli elementi rispetto all’idrogeno e all’ossigeno è funzione periodica del
loro numero atomico.15
5. Carta di identità degli elementi:
 Colore, odore, sapore
 Luce emessa dagli elementi ad alta temperatura 16
 Densità
 Temperature di fusione e di ebollizione (stato di aggregazione a temperatura
ambiente)
 Calore specifico
 Durezza
 Solubilità in dato solvente
 Valenza rispetto all’ossigeno e caratteristiche chimico-fisiche degli ossidi
 Valenza rispetto all’idrogeno e caratteristiche chimico-fisiche degli idruri.
 Inerzia/reattività chimica
 Caratteristiche metalliche/non metalliche
6. Gli ossidi dei metalli sono generalmente solidi ed hanno caratteristiche basiche. Gli
ossidi dei non metalli sono generalmente gassosi ed hanno caratteristiche acide.
7. Concetto di periodicità17. Qualsiasi fenomeno che si ripete ad intervalli regolari di certi
parametri (il tempo, lo spazio, ecc.) si dice periodico. Ad esempio: eventi periodici
rispetto al tempo (ponendo i fenomeni in ordine di “tempo” si nota che alcuni hanno la
regolarità di ripetersi ad intervalli regolari). Eventi periodici rispetto allo spazio (lampioni
illuminazione, pietre miliari, ecc.). Un fenomeno può essere periodico in funzione di una
grandezza ordinatrice diversa dal tempo o dallo spazio (ad esempio, la massa).
8. Mendeleev conosceva le masse atomiche 18 degli elementi fino ad allora scoperti
(l’argomento masse atomiche verrà ripreso in una unità didattica successiva: per il
momento vanno interpretate come masse in una unità di misura per noi ancora
sconosciuta. Possiamo comunque usarla per confrontare le masse di diversi atomi).
9. Mendeleev (1869) dapprima suddivise gli elementi in gruppi in base alle loro
caratteristiche chimiche e fisiche (alle loro carte di identità), riprendendo e completando
il lavoro di altri scienziati, poi provò a disporre gli elementi in ordine di grandezza degli
atomi19 (masse atomiche), mantenendo la suddivisione in gruppi. Il risultato fu la tavola
15 Sul concetto di valenza, cfr. Fabbri (a cura di), Itinerari di chimica, pp. 49-51. Sulla variazione del carattere acido
degli ossidi di massima valenza, vedi a pag. 53.
16 Vedi esperienza proposta nelle Classroom Activities del Journal of Chemical Education.
17 Cfr. Fabbri (a cura di), … p.52
18 Dare per scontata la massa atomica, rimandando ad un secondo momento la comprensione di questo aspetto
19 «Il concetto di periodicità come ripetizione di proprietà simili degli elementi dopo un certo intervallo regolare,
rispetto ad una grandezza ordinatrice emerse per la prima volta nel lavoro di A.E. Béguin di Chancourtois, nel

>Indice 24
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

periodica degli elementi.


10. Quando l’ordinamento per massa atomica crescente contrastava con il
raggruppamento in base alle caratteristiche chimiche e fisiche, diede la priorità a
queste ultime, introducendo alcune eccezioni (p. es. inversione di posizione di tellurio e
iodio) e prevedendo l’esistenza di elementi non ancora scoperti (come scandio, gallio e
germanio, di cui stimò per interpolazione alcune caratteristiche chimiche e fisiche). Fu il
privilegiare le caratteristiche chimiche rispetto a quelle fisiche, che consentì a
Mendeleev di completare il lavoro di classificazione, superando i limiti dei tentativi
precedenti20 (nessuno riuscì ad ottenere una classificazione comprendente tutti gli
elementi e nessuno lasciò vuoi destinati ad accogliere elementi ancora sconosciuti).
11. Legge della periodicità (Mendeleev) Le caratteristiche chimiche e fisiche degli
elementi hanno andamento periodico in funzione della massa atomica.
12. Legge della periodicità (formulazione moderna): le caratteristiche chimiche e fisiche
degli elementi hanno andamento periodico in funzione del numero atomico.
(presentare questa nuova formulazione dopo aver svolto il modello atomico nucleare,
numero atomico, numero di massa).
13. I periodi e i gruppi (o famiglie).
14. Famiglie chimiche: gli elementi di una stessa colonna della tavola periodica
hanno caratteristiche chimiche e fisiche simili e costituiscono, pertanto, una
famiglia chimica (o gruppo chimico).
15. La tavola periodica è la classificazione degli elementi in base alla legge della
periodicità: in un certo senso ne è la sua rappresentazione grafica.
16. Anche i composti omologhi degli elementi di una stesa famiglia hanno caratteristiche
chimiche e fisiche simili che cambiano con una certa regolarità. Uso della tavola
periodica per interpretare le differenze/somiglianze di comportamento chimico di
sostanze, la cui composizione differisca esclusivamente per la presenza di un
elemento. Es.: NaF, NaCl, NaBr, NaI.21

1862. La grandezza ordinatrice era il peso atomico degli elementi.»


[F. Olmi, La periodicità, Cns 23 (n° 3 del 1999), pag 90.]
20 «Nel lavoro di Mendeleev si privilegiavano le proprietà chimica degli elementi rispetto a quelle fisiche e ciò può
essere considerato l’elemento decisivo della sua “legge periodica”. Quando, ad esempio, Mendellev trovò
contraddizioni tra la successione ordinata dei pesi atomici e le proprietà chimiche di alcuni elementi, convinto della
validità del suo metodo, riuscì a collocare correttamente tutti gli elementi noti, lasciando liberi i posti che dovevano
a suo giudizio spettare ad elementi ancora non conosciuti, rispettando sempre l’analogia delle proprietà chimiche (in
primo luogo la valenza) anche se questo comportava porre prima un elemento a p.a. maggiore e dopo uno a p.a.
minore (contraddizione nelle proprietà fisiche).»
[F. Olmi, La periodicità, Cns 23 (n° 3 del 1999), pag 91.]
21 Vedi anche esercizio 15 d) a pagina 210 del Randazzo.

>Indice 25
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

17.Tipologia di esercizi: elencate alcune caratteristiche chimico/fisiche delle sostanze, esclusa una (vedi
punto 11), estrapolarne le proprietà. Oppure, date due “carte di identità” di sostanze incognite,
attribuirle, ad es. a NaBr ed a MgBr2, conoscendo le carte di identità di tutte le altre sostanze delle due
serie (alogenuri dei metalli alcalini e alogenuri dei metalli alcalino – terrosi).
Esercizi di classificazione periodica (JCE)

>Indice

>Indice 26
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

7. Approfondimenti sulle reazioni

Approfondimento – Rapporti di combinazione e reagente limitante


La fiamma ossidrica è ottenuta per combustione di biidrogeno e biossigeno puri (contenuti
in apposite bombole). L'equazione verbale che descrive questa reazione è la seguente:
biidrogeno + biossigeno  acqua (vapore)
Il biidrogeno e il biossigeno non si consumano in quantità casuali, infatti per ogni grammo
di biidrogeno reagiscono 8 grammi di biossigeno e si formano 9 grammi di acqua. Quindi
l'equazione verbale precedente può essere completata nel modo seguente:
1g biidrogeno + 8g biossigeno  9g acqua (vapore)
Quanto detto per la reazione della fiamma ossidrica vale per qualsiasi altra reazione: ciò
che cambia sono le quantità relative dei reagenti che si consumano, ma per ogni reazione
queste quantità relative sono fisse. Possiamo pertanto enunciare una legge dei rapporti di
combinazione in massa: in una reazione le sostanze reagiscono o si formano secondo
rapporti in massa definiti e costanti22. Questa legge, nella sua formulazione originaria
dovuta a Proust, si riferiva alla reazione di sintesi di un composto a partire dagli elementi
(quando due o più elementi reagiscono tra loro per formare un composto, lo fanno
secondo rapporti in massa definiti e costanti), essa tuttavia, come abbiamo vale per i
rapporti di combinazione dei reagenti in tutte le reazioni.
Che cosa succede se i reagenti sono presenti in quantità diverse dal loro rapporto di
combinazione? Ad esempio, quanta acqua si può formare da 2g di biidrogeno e 8 g di
biossigeno?
La quantità di biossigeno presente è sufficiente a far reagire un solo grammo di
biidrogeno, quindi si formeranno 9 grammi di acqua e avanzerà 1 grammo di biidrogeno.

BIIDROGENO BIOSSIGENO ACQUA


Quantità iniziali 2g 8g -
Quantità che reagiscono 1g 8g -
Quantità finali 1g - 9g

Nel nostro esempio il biossigeno è il reagente che si consuma per primo e quindi è da lui
che dipendono le quantità dell'altro reagente che si consumano e le quantità di acqua che
si formano: per questo motivo si chiama reagente limitante.
Il reagente limitante è il reagente che si consuma per primo nel corso di una
reazione. Esso determina, pertanto, le quantità che si consumano degli altri reagenti
e le quantità che si formano dei prodotti.

22 << Già alla fine del Settecento, quando la bilancia divenne un fondamentale strumento chimico, si mise in evidenza
che per avere la formazione di una determinata quantità di sostanza chimica occorreva un numero fisso di grammi di
ogni reagente e che, decomponendo una data quantità di sostanza chimica nei suoi elementi se ne otteneva per
ciascuno di questi una quantità costante (cioè indipendentemente dall'origine della sostanza)…Questa constatazione
sperimentale non può essere spiegata a livello macroscopico>> (Villani, 1996, pag. 22)

>Indice 27
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

Approfondimento – Le sostanze e l'industria chimica


• Perché degli oltre dieci milioni di sostanze diverse, in casa nostra ne conosciamo
ed utilizziamo pochissime (una decina), allo stato puro?
Il mondo naturale e gli oggetti prodotti dall’uomo sono generalmente costituiti da campioni
eterogenei o da soluzioni (le sostanze pure sarebbero “troppo forti”, es.: varechina,
ammoniaca, acqua ossigenata, ….) Sono eccezionali i casi di sostanze pure (metalli come
rame, alluminio, mercurio; sale da cucina, zucchero, bicarbonato e poche altre).
L’industria trasforma le materie prime in merci. L’industria chimica è una delle più
importanti industrie che producono merci destinate al consumo.
Le materie prime:
• Esseri viventi (animali, piante)
• Materiali del mondo minerale (rocce, aria, acqua,…)
• Materiali formatisi da esseri viventi (carbone, petrolio).
L’industria chimica trasforma le materie prime (la trasformazione comprende quasi sempre
separazioni, purificazioni, reazioni). A volte produce direttamente i prodotti che noi
acquistiamo (ad esempio una raffineria che produce benzine, gas in bombole, …). Più
spesso, però, converte le materie prime in materie intermedie (costituite spesso da
sostanze pure). Le materie intermedie vengono utilizzate poi da altre industrie per produrre
le merci finali (generalmente campioni eterogenei) 23.
Le sostanze pure sono “nascoste” nelle industrie e nei laboratori, per questo ne
conosciamo e utilizziamo direttamente così poche. Spesso ci passano "sotto il naso",
senza che noi ce ne accorgiamo, durante il trasporto da una industria ad un'altra. I mezzi
che trasportano queste sostanze, se sono pericolose, devono essere muniti degli appositi
cartelli di pericolo.
>Indice

23 Esempi: trasformazione del calcare in calce viva e calce idrata (merce finale). Aria  biazoto  acido nitrico
(sostanza pura, materia intermedia). L’acido nitrico viene usato da altre industrie come materia di partenza (insieme
ad altre) per produrre fertilizzanti, vernici e solventi, esplosivi, farmaci. I prodotti finali sono quasi sempre miscele
omogenee od eterogenee di più sostanze.

>Indice 28
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

8. Schede di esercizi
Scheda 1.1 _ Stati di aggregazione
Scheda 2.1 _ Miscugli e sostanze
Scheda 2.2 _ Sistemi, miscugli e sostanze
Scheda 2.3 _ Miscugli e sostanze
Scheda 3.1 _ Gli indizi di reazione e le trasformazioni chimiche
Scheda 3.2 _ Le trasformazioni chimiche
Scheda 4.1 _ Teoria chimica
Scheda 4.2 _ Linguaggio simbolico

>Indice

>Indice 29
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 1_1

Stati aggregazione

1. In base a quali caratteristiche distinguiamo tra loro stato solido, stato liquido e stato
gassoso?
2. Dai una definizione di stato solido. Come si chiama la temperatura di passaggio dallo
stato solido a quello liquido?
3. Dai una definizione di stato liquido. Come si chiama la temperatura di passaggio dallo
stato liquido a quello solido? E da quello liquido a quello gassoso?
4. Dai una definizione di stato gassoso. Come si chiama la temperatura di passaggio
dallo stato gassoso a quello liquido? E dallo stato gassoso a quello solido?
5. Disegna uno schema in cui siano rappresentati gli stati di aggregazione della materia e
i relativi passaggi di stato.
6. Che cosa succede alla temperatura durante la fusione di una sostanza? E durante
l’ebollizione?
7. Che cosa succede alla temperatura durante l'ebollizione di una soluzione?
8. Il cadmio ha una temperatura di fusione di 321°C e una temperatura di ebollizione di
767°C. In che stato di aggregazione (solido, liquido, gas) si trova questa sostanza alle
temperature di: 350°C, 250°C e 825°C? Motiva brevemente la tua risposta.
9. L’alcol metilico ha una temperatura di fusione di - 98°C e una temperatura di
ebollizione di 65°C. In che stato di aggregazione (solido, liquido, gas) si trova questa
sostanza alle temperature di +25°C; -25°C; -125°C e +125°C? Motiva brevemente la
tua risposta.

>Indice 30
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 2_1

Miscugli e sostanze
1. Completa la mappa seguente, inserendo concetti e legami mancanti.

2. Costruisci una mappa concettuale utilizzando i seguenti concetti:


a) sostanza (concetto principale, da collocare in alto al centro)
b) metodi fisici
c) metodi meccanici
d) acqua distillata
e) sistema omogeneo
f) altri due concetti a scelta

3. Costruisci una mappa concettuale sulla materia e i suoi stati di aggregazione.

4. Che cosa si intende per sistema?


5. Scrivi le definizioni di materia, massa, volume. Quali sono le unità di misura del SI di massa e
volume?
6. Scrivi la definizione (basate sulle caratteristiche chimiche e fisiche) di sistema eterogeneo e di
sistema omogeneo.

>Indice 31
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

7. Scrivi tre esempi di sistema eterogeneo e tre esempi di sistema omogeneo.


8. Che cosa si intende per fase?
9. Scrivi le definizioni di sistema omogeneo ed eterogeneo, basate sul concetto di fase.
10. Che cosa sono i metodi di separazione meccanici?
11. Scrivi le definizioni di sistema omogeneo ed eterogeneo, basate sui metodi di separazione.
12. Qual è il metodo solitamente usato per separare una fase liquida da una fase solida?
13. Che cosa si utilizza per ottenere dell'aria priva di polvere?
14. Che cos'è un metodo fisico di separazione?
15. Per quali separazioni è appropriata una distillazione?
16. Scrivi la definizione di soluzione e quella di sostanza.
17. Che cos'è un miscuglio?
18. Che cosa succede se si filtra:
a) un bicchiere di acqua fangosa
b) un bicchiere di acqua zuccherata
c) un bicchiere di acqua di rubinetto
d) un bicchiere di acqua distillata
19. Che cosa succede se si distilla:
a) un bicchiere di acqua zuccherata
b) un bicchiere di acqua di rubinetto
c) un bicchiere di acqua distillata

>Indice 32
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 2_2

Sistemi, miscugli e sostanze

1. Utilizzando la mappa, classificate i seguenti sistemi:


a) Sistema A – Un recipiente trasparente contiene un liquido di aspetto identico in ogni suo punto
(… quindi è …….)
Sottoposto a distillazione si ottiene un distillato diverso dal residuo.
Possiamo pertanto concludere che il sistema di partenza (sistema A) è ……...
b) Sistema B - Un recipiente opaco contiene un materiale almeno in parte liquido (se lo
agitiamo sentiamo il rumore caratteristico).
Sottoposto a filtrazione, attraverso il filtro passa un liquido limpido incolore, mentre nel
filtro rimane un solido biancastro, di aspetto simile alla polvere di gesso.
Possiamo pertanto concludere che il sistema di partenza (sistema B) è
c) Sistema C – Un recipiente trasparente contiene un liquido arancione di aspetto identico
in ogni suo punto (… quindi è …….)
Sottoposto a cromatografia si ottengono due strisce distinte: una di colore giallo e una
di colore rosso.
Possiamo pertanto concludere che il sistema di partenza (sistema C) è ……...
d) Sistema D – Un recipiente trasparente contiene un liquido incolore, di aspetto identico in ogni
suo punto (… quindi è …….)
Sottoposto a distillazione si ottiene un distillato identico al liquido di partenza e non lascia
nessun residuo.
Possiamo pertanto concludere che il sistema di partenza (sistema D) è ……...
e) Sistema E - Un recipiente opaco contiene un materiale almeno in parte liquido (se lo
agitiamo sentiamo il rumore caratteristico).
Sottoposto a filtrazione, attraverso il filtro passa un liquido limpido, mentre nel filtro
rimane nulla
Possiamo pertanto concludere che il sistema di partenza (sistema E) è ……….

>Indice 33
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 2_3

Miscugli e sostanze
1. Completate la mappa seguente

2. L’aria per compressione a –200 °C passa allo stato liquido. Distillando l’aria liquida si ottiene un
distillato di azoto (sostanza che bolle a -196°C) e un residuo di ossigeno (sostanza che bolle a
-183°C). Possiamo pertanto concludere che l’aria è … (sistema eterogeneo? Sistema
omogeneo? Soluzione? Sostanza?)
3. Dai minerali di zinco si estrae un materiale metallico grezzo. Ponendo questo materiale in
appositi recipienti con pareti in refrattario, può essere distillato, scaldandolo a temperature
superiori ai 900°C. Dalla distillazione si ottiene un distillato di cadmio (metallo che fonde a
321°C e bolle a 767°C ) e un residuo di zinco (metallo che fonde a 413 °C e bolle a 906°C).
Possiamo pertanto concludere che il materiale metallico grezzo, estratto dai minerali di zinco, è
… (sistema eterogeneo? Sistema omogeneo? Soluzione? Sostanza?)

>Indice 34
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 3_1

Gli indizi di reazione e le trasformazioni chimiche


1. Elenca almeno 5 prodotti pericolosi presenti nella tua abitazione, indica la natura del pericolo e
ricopia le avvertenze obbligatorie contenute nell'etichetta.
2. Scrivi almeno un esempio di trasformazione chimica in cui, da sostanze iniziali innocue si
formano sostanze finali molto pericolose.
3. Quali sono state le prime trasformazioni chimiche controllate dall'uomo?
4. Taglia una mela a metà e osservane la polpa dopo circa mezz’ora. Che cosa è successo?
Conosci altri tipi di frutta o ortaggi che si comportano allo stesso modo?
5. Metti un cucchiaino di bicarbonato in tre bicchieri diversi. Nel primo aggiungi acqua del
rubinetto, nel secondo aceto, nel terzo succo di limone. Che cosa osservi? Sapresti dare una
spiegazione di ciò che hai osservato? Ripeti la prova usando dei pezzetti di guscio d’uovo e dei
pezzetti di marmo (se riesci a procurarteli) al posto del bicarbonato: descrivi i risultati e
commentali.
6. Elenca i principali indizi di reazione.
7. Scrivi cinque esempi di trasformazione chimica di tua diretta conoscenza, indicando gli indizi di
reazione che le accompagnano.
8. Scrivi la definizione di trasformazione chimica.
9. Che cosa sono i reagenti? E i prodotti?
10. Che cosa si intende per reazione di sintesi? E per reazione di decomposizione?
11. 24Antoine Lavoisier, "il padre della chimica moderna", inserì, nella lista degli elementi
conosciuti, la calce viva. Quale delle seguenti osservazioni mostra meglio che la calce non può
essere un elemento?
a) La calce reagisce con l'acqua, sviluppando forti quantità di calore.
b) Riscaldando il calcare ad alta temperatura, si ottengono calce e anidride carbonica.
c) Quando si brucia un certo metallo tenero in ossigeno, si forma calce (senza nessun altro
prodotto).
d) La calce fonde a 2572°C.
Motiva la tua risposta con circa 5 righe di testo.
12. Quali, tra le seguenti affermazioni, consente di stabilire se l'anidride carbonica è una
sostanza semplice o una sostanza composta?
a) Le piante utilizzano l'anidride carbonica e l'acqua per produrre zuccheri e ossigeno.
b) Riscaldando il calcare ad alta temperatura, si ottengono calce e anidride carbonica.
c) Quando si brucia un diamante (carbonio purissimo) in ossigeno, si forma anidride
carbonica (senza nessun altro prodotto).
d) L'anidride carbonica è solida a temperature inferiori a - 33°C.
In base all'alternativa scelta, l'anidride carbonica è una sostanza semplice o composta? Motiva la
tua risposta con circa 5 righe di testo.
13. Quali regolarità, riscontrate negli eventi e/o negli oggetti, hanno portato alla formazione
dei concetti di sostanza semplice e sostanza composta?

24 http://jchemed.chem.edu/FCEWWW/features/CqandChP/IntroductoryMatrialCQ.htm (accesso 18/01/2000).

>Indice 35
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 3_2

Le trasformazioni chimiche

1. Per ognuna delle trasformazioni elencate nella prima colonna, indicate, con una crocetta
nell'apposita casella, se si tratta di una reazione chimica, di una reazione chimica di sintesi, di
una reazione chimica di decomposizione o della formazione di una soluzione. Dopo aver
risposto, motivate con due - tre righe di testo ognuna delle vostre scelte.

Reazione chimica

Reazione chimica di sintesi

Reazione chimica di decomposizione

Formazione di una soluzione


TRASFORMAZIONE

Metano + biossigeno  anidride carbonica + acqua


Acqua + zucchero  acqua zuccherata
Acqua + sale  acqua salata
Carbonio + biossigeno  anidride carbonica
acqua  biidrogeno + biossigeno
zucchero + biossigeno  anidride carbonica + acqua

2. Quale, tra le seguenti affermazioni, è falsa? Durante una reazione:


a) la massa totale non cambia
b) la massa dei reagenti diminuisce
c) le sostanze che si formano hanno caratteristiche diverse da quelle che scompaiono
d) si ha la formazione di una effervescenza
Motiva brevemente la tua risposta.

3. Quale, tra le seguenti affermazioni, è vera per un elemento ma non per un composto?
a) Ha proprietà chimiche e fisiche caratteristiche
b) Non può essere ottenuto per sintesi
c) Può essere decomposto in sostanze più semplici
d) Può essere ottenuto per sintesi
Motiva brevemente la tua risposta.

>Indice

>Indice 36
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 3_3

Pericolosità delle sostanze

1. Che cosa significa comburente? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo di


materiali con questo segnale di pericolo?
2. Che cosa significa esplosivo? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo di materiali
con questo segnale di pericolo?
3. Che cosa significa tossico acuto? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo di
materiali con questo segnale di pericolo?
4. Che cosa significa tossico a lungo termine? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo
di materiali con questo segnale di pericolo?
5. Che cosa significa pericoloso per l’ambiente? Quali precauzioni occorrono
nell’utilizzo di materiali con questo segnale di pericolo?
6. Che cosa significa irritante? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo di materiali con
questo segnale di pericolo?
7. Che cosa significa corrosivo? Quali precauzioni occorrono nell’utilizzo di materiali
con questo segnale di pericolo?
8. Che cos’è una sostanza semplice, per Lavoisier?
9. Che cos’è una sostanza composta, per Lavoisier?
10. Quali, tra le seguenti affermazioni, consentono di stabilire se l'idrogeno è una
sostanza semplice o una sostanza composta?
a) L’idrogeno può essere ottenuto per decomposizione dell’acqua.
b) Non esiste nessuna reazione di sintesi che consenta di produrre idrogeno.
c) L’idrogeno brucia in presenza di ossigeno, formando acqua.
d) Non conosciamo alcuna reazione in grado di decomporre l’idrogeno.
In base all’alternativa scelta (o alle alternative scelte), l'idrogeno è una sostanza semplice o
composta? Motiva la tua risposta.

>Indice 37
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 4_1


La teoria chimica

1. Che cosa sono le sostanze?


2. Quanti tipi di sostanze esistono? Per che cosa si differenziano?
3. Da che cosa sono costituite le sostanze a livello microscopico (teoria chimica)?
4. Per la teoria, che cosa hanno di diverso le diverse sostanze?
5. Da che cosa sono costituite le molecole?
6. Che cos’è una sostanza semplice, per Lavoisier?
7. Che cos’è una sostanza composta, per Lavoisier?
8. In che modo la teoria spiega la differenza tra sostanze semplici e composte? Quindi come
vengono rappresentate le sostanze semplici e composte a livello di atomi e molecole?
9. Che cos’è un elemento per la teoria?
10. Che cos’è una reazione?
11. Che cosa succede durante una reazione a livello di atomi e molecole (teoria)?
12. Che cosa afferma la legge di Lavoisier?
13. Quale è la spiegazione della legge di Lavoisier, fornita dalla teoria chimica?
14. Gli alchimisti tentarono per secoli di trasformare il ferro, il piombo e altri “metalli vili” in oro,
mediante reazioni. Non ci riuscirono mai. Spiegate questo fallimento dal punto di vista della
teoria chimica.
15. Come si assegna il nome ad una sostanza semplice?
16. Come si assegna il nome ad una sostanza composta?
17. Che cosa sono gli ossidi?
18. Che cosa sono i nitruri?

>Indice

>Indice 38
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 4_2


Equazioni chimiche in simboli, a parole, con i modelli

1. Scrivi le formule delle seguenti sostanze e rappresenta le rispettive molecole


disegnandone i modellini: biazoto, biossigeno, cloruro di litio, bicloruro di calcio, fluoruro di
sodio, tetrafosforo, ottazolfo, idruro di sodio, sodio, pentacloruro di fosforo, trifluoruro di azoto,
nitruro di alluminio, decaossido di tetrafosforo, biidruro di calcio, ioduro di idrogeno, biidrogeno,
bifosfuro di tricalcio, triossigeno, bisolfuro di trialluminio.

2. Rappresentate con i modellini molecolari, descrivete a parole e indicate numero e tipo di


atomi presenti, nelle formule seguenti25:
a) 2O2
b) 4O3
c) 2S8
d) 4SO3
e) 6 PCl5
f) 4 Mg3N2
g) 9 Na2S
h) 4 Cl2O7
i) 3 K2S O4

3. Scrivi in formule le seguenti equazioni verbali e rappresentale con dei modellini


(rappresenta gli atomi con sferette di colore arbitrario):
a) due molecole di biidrogeno reagiscono con una molecola di biossigeno per formare due
molecole di acqua
b) un atomo di carbonio reagisce con una molecola di biossigeno per formare una
molecola di biossido di carbonio
c) una molecola di biidrogeno reagisce con una molecola di bicloro per formare due
molecole di cloruro di idrogeno
d) tre molecole di biidrogeno reagiscono con una molecola di biazoto per formare due
molecole di ammoniaca (NH3)
e) due molecole di biossido di zolfo reagiscono con una molecola di biossigeno per
formare due molecole di triossido di zolfo.

4. Scrivi a parole le seguenti equazioni simboliche dopo averle rappresentate con il disegno
dei corrispondenti modellini molecolari:
a) 6Na + N2  2 Na3N
b) 3Mg + N2  Mg3N2
c) CH4 26+ 2O2  CO2 + 2H2O
d) 4K + O2  2K2O

25 Ad es. 2H2O : in due molecole d'acqua sono presenti in totale 6 atomi, due di ossigeno e quattro di idrogeno.
26 Il nome di questa sostanza è metano.

>Indice 39
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 4_3


Riepilogo questionari

1. Scrivi la definizione di sostanza semplice (basata sulle reazioni di sintesi e decomposizione).


2. Scrivi la definizione di sostanza composta (basata sulle reazioni di sintesi e decomposizione).
3. Che cos’è una sostanza composta per la teoria chimica?
4. Che cos’è un elemento per la teoria chimica?
5. Scrivi in formule e rappresenta con i modelli la seguente equazione chimica verbale:
due molecole di ossido di carbonio reagiscono con una molecola di biossigeno per
formare due molecole di biossido di carbonio.
6. Scrivi a parole e rappresenta con i modelli la seguente equazione chimica.
3Mg + N2  Mg3N2
7. Scrivi in formule e rappresenta con i modelli la seguente equazione chimica verbale:
due molecole di biossido di zolfo reagiscono con una molecola di biossigeno per
formare due molecole di triossido di zolfo.
8. Che cos’è un metodo di separazione meccanico?
9. Che cosa è una fase?
10. Scrivi la definizione di sistema eterogeneo, basata sulle caratteristiche chimiche e fisiche.
11. Scrivi la definizione di sistema eterogeneo, basata sul concetto di fase.
12. Che cosa succede se si filtra un bicchiere di acqua salata? (Che cosa resta nel filtro? Che cosa
passa attraverso il filtro?)
13. Scrivi la definizione di soluzione
14. Che cosa succede se si distilla dell'acqua distillata?
15. Perché le diverse sostanze di una soluzione si separano durante la distillazione?
16. Che cosa sono i reagenti?
17. Che cosa sono i prodotti?
18. Che cos’è una reazione di decomposizione?
19. Che cos'è un miscuglio (o miscela)?
20. Che cos’è un sistema?
21. Scrivi una definizione di sistema omogeneo, basata sul concetto di fase.
22. Scrivi la definizione di sistema omogeneo, basata sulle caratteristiche fisiche e chimiche.
23. Che cosa succede se si filtra un bicchiere di acqua zuccherata?
24. Scrivi la definizione di sostanza
25. Scrivi la legge di Lavoisier (legge di conservazione della massa).
26. Che cosa succede se si distilla dell'acqua di mare?
27. Scrivi la definizione di reazione.
28. Che cos’è una reazione di sintesi?

>Indice 40
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 5_1


La volocità delle reazioni

1. Scrivi la definizione di reazione. Che cosa sono i reagenti e i prodotti?


2. Scrivi una definizione di velocità di reazione.
3. Indica una possibile unità di misura per la velocità delle reazioni.
4. Qual è l’influenza dello stato di aggregazione dei reagenti sulla velocità di reazione?
5. Qual è l’effetto dello stato di suddivisione dei reagenti sulla velocità di reazione?
6. Qual è l’effetto della concentrazione dei reagenti sulla velocità di reazione?
7. Che cosa succede alla velocità di una reazione se cambia la temperatura?
8. Che cosa sono i catalizzatori?
9. Che cosa sono gli inibitori?
10. Che cosa si può fare per aumentare la velocità di una reazione?
11. Che cosa si può fare per rallentare una reazione?
12. Spesso, per far lievitare i dolci, si aggiunge del bicarbonato di sodio o del lievito chimico. In che
cosa differiscono il bicarbonato ed il lievito chimico? In che modo essi fanno lievitare l’impasto?
Che cosa serve per far funzionare il bicarbonato?

>Indice 41
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N°6_1

Proprietà periodiche degli elementi

Proprietà tipiche di alcuni elementi


elemento aspetto densità massa esempi di reazioni
(g/cm3) atomica
sodio (Na) solido argenteo 0,97 23 reagisce vivacemente con l'acqua
sviluppando idrogeno
argon (Ar) gas incolore 0,0018 40 monoatomico; non dà alcuna reazione
bromo (Br) liquido rosso – 3,11 80 molecola biatomica; con il sodio dà NaBr,
bruno solido bianco solubile in acqua
neon (Ne) gas incolore 0,0009 20 monoatomico; non dà alcuna reazione
potassio (K) solido argenteo 0,86 39 reagisce vivacemente con l'acqua
sviluppando idrogeno
iodio (I) solido nero - 4,93 127 molecola biatomica; con il sodio dà NaI,
violetto solido bianco solubile in acqua
litio (Li) solido argenteo 0,53 7 reagisce vivacemente con l'acqua
sviluppando idrogeno
fluoro (F) gas giallo-chiaro 0,0017 19 molecola biatomica; con il sodio dà NaF,
solido bianco solubile in acqua
elio (He) gas incolore 0,0002 4 monoatomico; non dà alcuna reazione
cloro (Cl) gas giallo – verde 0,0032 35 molecola biatomica; con il sodio dà NaCl,
solido bianco solubile in acqua

1. Raggruppate gli elementi contenuti nella tabella in base alla somiglianza delle loro proprietà
2. Che cosa si intende per valenza rispetto all'idrogeno e per valenza rispetto all'ossigeno?
3. Scrivete la formula dei seguenti composti binari e indicate le valenze degli elementi interessati
rispetto all'idrogeno o all'ossigeno:
idruro di sodio biidruro di calcio fluoruro di idrogeno
idruro di litio biidruro di magnesio cloruro di idrogeno
idruro di potassio biidruro berillio ioduro di idrogeno
ossido di bisodio ossido di calcio eptaossido di bicloro
ossido di bilitio ossido di magnesio eptaossido di biodio
ossido di bipotassio ossido di berillio
Notate delle somiglianze nelle valenze? Riuscite a ricollegare alcune di queste somiglianze con
quanto avete trovato nell'esercizio 1 di questa scheda?

>Indice 42
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 6_2

Proprietà periodiche

1. Che cosa sono le grandezze periodiche?


2. Elenca tre eventi periodici di tua conoscenza.
3. In base a quale grandezza crescente furono ordinati, da Mendeleev, gli elementi allora noti?
Fece delle eccezioni? Perché?
4. Con quale criterio gli elementi furono raggruppati in famiglie?
5. Come si chiamano le righe della tavola periodica? E le colonne?
6. Che cosa sono le famiglie chimiche?
7. Perché Mendeleev lasciò alcuni posti vuoti nella sua Tavola degli Elementi?
8. Scrivi la legge della periodicità (formulazione classica).
9. Che cosa significa l’aggettivo nobile in chimica? Quale termine ha un significato opposto a
nobile?
10. Elenca le proprietà chimiche e fisiche più importanti dei metalli alcalini, degli alogeni, dei gas
nobili.
11.Le equazioni simboliche che descrivono le reazione del sodio con l'ossigeno e con l'acqua sono
le seguenti:
4 Na + O2 → 2 Na2O
2 Na + 2 H2O → 2 NaOH + H2
Scrivi le equazioni per le reazioni del litio e del potassio con ossigeno e acqua (litio, sodio e
potassio appartengono alla stessa famiglia, quindi ...)
12. Le temperature di fusione dei metalli alcalini (in ordine dal litio al cesio) sono le seguenti:
180°C, 98°C, 63°C, 39°C e 26°C. Riportale in grafico e descrivi brevemente il loro andamento
in funzione della massa atomica.
13. Alla temperatura di + 50 °C, in quale stato di aggregazione (solido, liquido o gassoso), si
presentano i vari metalli alcalini? Commenta brevemente la tua affermazione.
14. Le temperature di fusione degli alogeni (in ordine dal fluoro allo iodio) sono le seguenti:
-220°C, -101°C, -7,25°C e 114°C. Riportale in grafico e descrivi brevemente il loro andamento
in funzione della massa atomica. Noti qualche differenza importante rispetto ai metalli alcalini
(vedi esercizio 14)?
15. In quale stato di aggregazione (solido, liquido o gassoso) si trovano gli alogeni a temperatura
ambiente (20°C)? Commenta brevemente la tua affermazione.
16. Elenca le principali caratteristiche delle sostanze acide.
17. Elenca le principali caratteristiche delle sostanze basiche.
18. Costruisci una mappa concettuale sulla classificazione periodica degli elementi.

>Indice 43
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 6_3

La classificazione periodica

La navicella spaziale Voyager di Star Trek incontra accidentalmente un Quadrante


Gamma, che la intrappola in un universo avente leggi fisiche molto diverse dalle nostre.
Studiando gli elementi chimici presenti su questo universo alternativo, gli astronauti
scoprono le seguenti proprietà:

Simbolo Massa Stato Conducibilità Reattività


atomica elettrica chimica
Ai 13,90 Gas Molto bassa Molto bassa
Bc 11,13 Solido tenero basso- Alta Molto alta
fondente27
Bh 1,42 Gas Molto bassa Molto bassa
Dr 30,27 Solido duro e fragile Semiconduttore Media
Dt 8,28 Solido duro alto-fondente28 Molto alta Alta
Fn 35,74 Solido tenero basso- Alta Molto alta
fondente
Fq 32,45 Solido duro alto-fondente Molto alta Alta
Ik 4,82 Gas biatomico Molto bassa Molto alta
On 20,33 Solido tenero basso- Alta Molto alta
fondente
Sk 16,89 Solido duro e fragile Semiconduttore Media
Uc 6,14 Solido duro e fragile Molto bassa Medio-bassa
Ye 15,23 Liquido volatile29, biatomico Molto bassa Molto alta
Zw 28,11 Solido volatile, biatomico Molto bassa Molto alta

1. Sistemate questi elementi in una tavola periodica [NOTA: tutti gli elementi della prima
riga di questa tavola periodica sono stati identificati. Tutti i periodi 30, se completi,
contengono lo stesso numero di elementi].
2. Se fosse scoperto un nuovo elemento E, di massa atomica 23,1 , quali dovrebbero
essere le sue proprietà?
3. C'è qualche altro elemento di questo universo che non è stato ancora scoperto? In tal
caso, quali dovrebbero essere le sue proprietà?

27 Basso-fondente significa che la sua temperatura di fusione è bassa.


28 Alto-fondente significa che la sua temperatura di fusione è alta.
29 Volatile significa che passa facilmente allo stato di vapore, cioè che ha una bassa temperatura di ebollizione.
30 I periodi corrispondono alle righe della tavola periodica.

>Indice 44
Giuseppe Sciolla – Appunti di Chimica

SCHEDA ESERCIZI N° 4_2

>Indice 45

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