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di preparazione e risposta
a una pandemia influenzale
Indice
Sommario esecutivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5
1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7
2. Razionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8
3. Principi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9
4. Struttura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9
5. Fasi e livelli di rischio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10
5.1 Sequenza della dichiarazione di fasi e livelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
5.2 Procedure per la dichiarazione delle fasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
5.3 Criteri per depotenziare le fasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
6. Obiettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15
7. Azioni chiave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15
7.1 Migliorare la sorveglianza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16
7.2 Attuare misure di prevenzione e controllo dell’infezione . . . . . . . . . . . . . . .18
7.2.1 Misure di sanità pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18
7.2.2 Utilizzo dei farmaci antivirali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19
7.2.3 Vaccinazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .21
7.3 Garantire il trattamento e l’assistenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23
7.4 Mettere a punto piani di emergenza per mantenere
i servizi sanitari e altri servizi essenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24
7.5 Mettere a punto un piano di formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24
7.6 Mettere a punto adeguate strategie di comunicazione . . . . . . . . . . . . . . . . .26
7.7 Monitorare l’efficacia e l’efficienza delle misure intraprese . . . . . . . . . . . .27
8. Gestione e coordinamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28
8.1 Aspetti chiave dell’organizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28
8.2 Attività di Gestione e Coordinamento
in caso di dichiarazione di emergenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30
9. L’attuale fase di preparazione: le azioni intraprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
9.1. Misure di carattere organizzativo e generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
9.2. Misure preventive nel settore della salute pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . .32
9.3. Misure preventive nel settore degli allevamenti e della veterinaria . . . . .33
9.4. Misure preventive sulle importazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .33
Operatività per fasi e livelli di rischio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37
Tabella: Periodo interpandemico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .38
Tabella: Periodo di allerta pandemico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48
Tabella: Periodo pandemico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .60
Allegato: Linee Guida per la stesura dei Piani regionali . . . . . . . . . . . . . . . . .69
D
alla fine del 2003, da quando cioè i Le Linee Guida nazionali per la conduzione
focolai di influenza aviaria da delle ulteriori azioni previste saranno emana-
virus A/H5N1 sono divenuti ende- te, a cura del Centro Nazionale per la
mici nei volatili nell’area estremo Prevenzione e il Controllo delle Malattie
orientale, e il virus ha causato infezioni (CCM), come allegati tecnici al Piano e saran-
gravi anche negli uomini, è diventato più no periodicamente aggiornate e integrate.
concreto e persistente il rischio di una pan- In coerenza con i princìpi del Piano, il
demia influenzale. Ministero della Salute si fa carico di indivi-
Per questo motivo l’OMS ha raccomandato a duare e concordare:
tutti i Paesi di mettere a punto un Piano
Pandemico e di aggiornarlo costantemente con le Regioni le attività sanitarie, sia di
seguendo linee guida concordate. Il presente tipo preventivo che assistenziale, da
Piano, stilato secondo le indicazioni garantire su tutto il territorio nazionale
dell’OMS del 2005, aggiorna e sostituisce il
precedente Piano Italiano Multifase per una con i Dicasteri coinvolti le attività extrasa-
Pandemia Influenzale, pubblicato nel 2002. nitarie e di supporto, finalizzate sia a pro-
Esso rappresenta il riferimento nazionale in teggere la collettività che a mitigare l’im-
base al quale saranno messi a punto i Piani patto sull’economia nazionale e sul funzio-
operativi regionali. namento sociale, comunque necessarie per
Il Piano si sviluppa secondo le sei fasi pande- la preparazione e per la risposta a una
miche dichiarate dall’OMS, prevedendo per pandemia, nonché gli aspetti etici e legali
ogni fase e livello obiettivi e azioni. a supporto delle attività concordate
Molte delle azioni individuate sono già state
realizzate man mano che la situazione epide- con il Ministero degli Affari Esteri e con
miologica lo ha richiesto. gli organismi internazionali preposti gli
6. Monitorare l’efficienza degli interventi L’operatività del Piano sarà valutata con
intrapresi. esercitazioni nazionali e regionali, cui parte-
ciperanno tutte le istituzioni coinvolte in
Le azioni chiave per raggiungere gli obietti- caso di pandemia.
vi del Piano sono: Il presente Piano è suscettibile di periodiche
revisioni, al cambiamento della situazione
1. migliorare la sorveglianza epidemiologica epidemiologica.
6 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
1. Introduzione
2. Razionale
L’ OMS raccomanda a tutti i Paesi di met-
tere a punto un Piano Pandemico e di
aggiornarlo costantemente seguendo le linee
Sanitarie, tenendo conto sia delle azioni
sanitarie che di interventi che coinvolgono
strutture non sanitarie.
guida concordate. Seguendo le indicazioni Il Piano rappresenta il riferimento naziona-
del-l’OMS del 2005, emanate alla luce delle le in base al quale saranno messi a punto i
modifiche dell’assetto epidemico mondiale e Piani operativi regionali.
delle nuove emergenze, il Piano aggiorna e L’operatività del Piano sarà valutata con
sostituisce il precedente Piano Italiano esercitazioni nazionali e regionali, da con-
Multifase per una Pandemia Influenzale, cordare fra CCM e Regioni e altre istituzioni
pubblicato nel 2002. che avrebbero un ruolo in caso di pandemia.
Questo documento illustra, per ognuna Il presente Piano è suscettibile di periodiche
delle sei fasi pandemiche dichiarate revisioni, al cambiamento della situazione
dall’OMS, il mandato per le Autorità epidemiologica.
8 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
3. Principi
I l principio ispiratore del Piano è l’assunto
che emergenze globali richiedono risposte
coordinate e globali, dove il momento di pia-
vanno armonizzate con quelle intraprese da
altri soggetti istituzionali non sanitari.
Pertanto, il Piano individua le azioni chiave
nificazione deve essere condiviso dai respon- per le Autorità Sanitarie nazionali e regiona-
sabili delle decisioni e il momento dell’azione li e per gli altri attori coinvolti ed elenca le
deve essere conosciuto prima del verificarsi misure che devono essere adottate per ogni
dell’evento, in modo che ognuno sia in grado fase. Tali azioni e misure seguono l’accezione
di giocare il suo ruolo e prendersi le sue dei “Livelli Essenziali di Assistenza” adottati
responsabilità. in Italia, costituendo il minimo essenziale da
Una pandemia influenzale costituisce una garantire.
minaccia per la sicurezza dello Stato: il coor- Il Ministero della Salute si fa carico di con-
dinamento condiviso fra Stato e Regioni e la cordare con le Regioni le attività sanitarie e
gestione coordinata costituiscono garanzia di con i Dicasteri coinvolti le attività extrasani-
armonizzazione delle misure con quelle che, tarie necessarie per la preparazione e la
raccomandate dall’OMS, verranno intrapre- risposta a una pandemia nonché gli aspetti
se da altri Paesi. etici, legali e internazionali, ivi compresi gli
Inoltre, considerando le ricadute che un eventuali accordi bilaterali che si dovessero
rischio sanitario determina sui diversi setto- rendere necessari con altri Paesi, a supporto
ri della vita sociale, le misure sanitarie delle attività.
4. Struttura
I l Piano si sviluppa secondo le sei fasi pan-
demiche dichiarate dall’OMS, prevedendo,
per ogni fase, obiettivi, azioni e attori.
sabilità per la realizzazione delle azioni.
Entro il primo trimestre dalla ratifica del
Piano, un Gruppo di monitoraggio, delineato
Nel capitolo 7 sono illustrate le azioni chia- nella sua struttura nel paragrafo 7.7, aggior-
ve: tale capitolo costituisce la base per lo svi- nerà e definirà nel dettaglio tale capitolo,
luppo di Linee Guida nazionali che saranno anche sulla base degli accordi stipulati dal
emanate, a cura del CCM, come allegati tec- Ministero della Salute con le Regioni per le
nici al Piano, e saranno periodicamente attività sanitarie e con gli altri Dicasteri ed
aggiornate e integrate. Molte delle azioni Enti coinvolti, per le attività extrasanitarie e
individuate sono già state realizzate man di supporto, secondo i principi del Piano.
mano che la situazione epidemiologica lo ha Allo stesso modo, nel Piano, reso disponibile
richiesto, come illustrato nel capitolo 9. anche attraverso il sito web del Ministero
Il capitolo 10 rappresenta un’agile chiave di della Salute, la colonna relativa a “Stato di
lettura del Piano e riporta, per ogni fase e avanzamento” riporterà continuamente, nei
livello di rischio, gli obiettivi generali, gli tempi previsti dal monitoraggio, lo stato del-
obiettivi specifici, le azioni finalizzate al per- l’arte dell’attuazione del Piano. Vengono, infi-
seguimento di tali obiettivi; nel capitolo sono ne, riportate come Allegato al Piano le Linee
indicati, inoltre, a grandi linee, ruoli e respon- Guida per la stesura dei Piani regionali.
Fase 2. Nessun nuovo sottotipo di virus influenzale isolato nell’uomo. Comunque, la cir-
colazione negli animali di sottotipi virali influenzali pone un rischio sostanziale
di malattia per l’uomo.
Fase 4. Piccoli cluster con limitata trasmissione interumana e con diffusione altamente
localizzata, che indicano che il virus non è ben adattato all’uomo.
Fase 5. Grandi cluster, ma diffusione interumana ancora localizzata, che indicano che il
virus migliora il suo adattamento all’uomo, ma non è ancora pienamente tra-
smissibile (concreto rischio pandemico).
10 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Periodo pandemico
Periodo postpandemico
Nella tabella 1 (nelle pagine seguenti) sono riportati le fasi, i livelli e gli obiettivi da perse-
guire per ogni fase. Per ogni fase sono illustrati i rispettivi obiettivi di sanità pubblica.
Fase 2. Nessun nuovo sottotipo virale isolato nell’uomo. Comunque, la circolazione negli anima-
li di sottotipi virali influenzali pone un rischioa sostanziale di malattia per l’uomo
Fase 3. Infezione nell’uomo con un nuovo sottotipo, ma senza trasmissione da uomo a uomo, o
tutt’al più rare prove di trasmissione ai contatti strettib
Fase 4. Piccoli cluster con limitata trasmissione interumana e con diffusione altamente localiz-
zata, che indicano che il virus non è ben adattato all’uomob
Fase 5. Grandi cluster ma con limitata diffusione interumana, che indicano che il virus migliora
il suo adattamento all’uomo, ma che non è ancora pienamente trasmissibile (concreto rischio
pandemico)b
Periodo pandemico
Periodo post-pandemico
Ritorno al periodo interpandemico
12 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Livelli Obiettivi di sanità pubblica
Periodo interpandemico
b
La distinzione tra fase 3, fase 4 e fase 5 è basata sulla valutazione del rischio di pandemia. Possono
essere considerati vari fattori e la loro relativa importanza, in accordo con le conoscenze scientifiche cor-
renti. I fattori possono includere: tasso di trasmissione; localizzazione geografica e diffusione; severità
della malattia; presenza di geni provenienti da ceppi umani (se derivato da un ceppo animale); altre
informazioni dal genoma virale; altre informazioni scientifiche.
14 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
6. Obiettivi
L’ obiettivo del Piano è rafforzare la prepa-
razione alla pandemia a livello naziona-
le e locale, in modo da:
3. Ridurre l’impatto della pandemia sui ser-
vizi sanitari e sociali ed assicurare il
mantenimento dei servizi essenziali.
7. Azioni chiave
L e azioni chiave per raggiungere gli obiet-
tivi del Piano sono:
7. Monitorare l’attuazione delle azioni piani-
ficate per fase di rischio, le risorse esi-
stenti per la risposta, le risorse aggiunti-
1. migliorare la sorveglianza epidemiologica ve necessarie, l’efficacia degli interventi
e virologica. intrapresi; il monitoraggio deve avvenire
in maniera continuativa e trasversale,
2. Attuare misure di prevenzione e controllo integrando ed analizzando i dati prove-
dell’infezione (misure di sanità pubblica, nienti dai diversi sistemi informativi.
profilassi con antivirali, vaccinazione).
Ognuna delle azioni chiave prevede l’attua-
3. Garantire il trattamento e l’assistenza dei zione di un insieme di interventi, specifici
casi. per fase, che vengono esposti di seguito e
illustrati in dettaglio in appendice dove, per
4. Mettere a punto piani di emergenza per ogni azione, sono individuati gli attori e le
mantenere i servizi sanitari ed altri servi- responsabilità.
zi essenziali. In coerenza con il mandato costituzionale,
tutte le azioni rivolte alla protezione dell’in-
5. Mettere a punto un Piano di formazione. dividuo e della collettività sono garantite a
tutte le persone presenti sul territorio nazio-
6. Preparare adeguate strategie di comuni- nale e, di concerto con il Ministero degli
cazione. Affari Esteri, al personale presente nelle
16 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
per integrare la sorveglianza epidemio- Dcluster di sindrome influenzale
logica e virologica sull’uomo con quella potenzialmente attribuibili a virus
in ambito veterinario pandemico, sia tramite i medici di
medicina generale e i pediatri di
identificare gli allevamenti animali famiglia, che gli istituti di ricovero
(per specie) in cui gli operatori potreb- Dcluster di morti inattese per ILI/IRA
bero essere sottoposti a sorveglianza in strutture di ricovero e cura
speciale, e provvedere a un censimento
degli operatori stessi rilevare settimanalmente il numero di
accessi al PS e il numero di ricoveri in
definire i protocolli di sorveglianza epi- un campione di comuni
demiologica e virologica ad hoc tra gli
esposti a influenza animale rilevare settimanalmente la mortalità
totale in un campione di comuni
d. Mettere a punto ulteriori strumenti
per monitorare casi di influenza definire i protocolli per la sorveglianza
attribuibili a nuovi ceppi virali, sentinella dei tassi di assenteismo lavo-
e un’eventuale pandemia rativo e scolastico in alcuni siti selezio-
nati (per esempio grandi fabbriche,
mettere a punto, aggiornare periodica- allevamenti avicoli e scuole ubicati in
mente e diffondere tra gli operatori diverse aree del paese)
sanitari una definizione di caso possibi-
le, probabile e confermato Nella fase 5 di rischio, le azioni condotte
sono finalizzate altresì a riorientare, qualo-
mettere a punto e attuare protocolli di ra fosse necessario, le scelte strategiche, ivi
sorveglianza per: inclusa la ridefinizione delle categorie cui
erogare prioritariamente la vaccinazione.
Di viaggiatori provenienti da aree
affette
Dgli operatori sanitari che assistono Fase pandemica (fase 6)
pazienti con sospetta o confermata
influenza da ceppo potenzialmente In questa fase, l’obiettivo della sorveglianza
pandemico è valutare l’impatto della pandemia e descri-
Di laboratoristi che manipolano cam- verne le caratteristiche per orientare le
pioni clinici a rischio misure di controllo e valutarne l’efficienza.
Di contatti dei casi sospetti È quindi importante che sia la sorveglianza
epidemiologica che quella virologica venga-
attivare, ove ci siano casi sospetti, no mantenute. In particolare, la sorveglian-
immediata e approfondita indagine epi- za virologica, effettuata su un numero limi-
demiologica da parte della ASL, secon- tato di campioni, è necessaria per monitora-
do protocolli predefiniti re le caratteristiche del virus, vista la mino-
re importanza, in questa fase, della confer-
fornire alle ASL e alle Regioni il sup- ma di laboratorio dei singoli casi. Per stima-
porto dello staff del CCM e dell’Istituto re l’impatto della pandemia è necessario
Superiore di Sanità (ISS) inoltre rilevare i seguenti indicatori:
18 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
zioni degli spostamenti da e per altre ra delle scuole o di altre comunità e/o
Nazioni, ove si siano manifestati clu- della sospensione di manifestazioni e di
ster epidemici eventi di massa, per rallentare la diffu-
sione dell’infezione.
valutazione dell’opportunità e delle
modalità di rientro dei cittadini italiani
residenti in aree affette Fase pandemica (fase 6)
isolamento dei pazienti con sintomato- isolamento dei pazienti con sintomato-
logia sospetta, preferibilmente a livello logia sospetta, preferibilmente a livello
domiciliare, per ridurre la quantità di domiciliare per ridurre la quantità di
risorse impiegate (una sola persona risorse impiegate (una sola persona
assiste il paziente prendendo le oppor- assiste il paziente prendendo le oppor-
tune precauzioni di protezione indivi- tune precauzioni di protezione indivi-
duale) o in apposite aree attrezzate di duale) o in apposite aree attrezzate di
strutture pubbliche strutture pubbliche
adozione, da parte dei pazienti con sin- adozione da parte dei pazienti con sinto-
tomatologia sospetta, delle comuni matologia sospetta delle comuni norme
norme igieniche, incluso l’uso di igieniche, incluso l’uso di mascherine
mascherine chirurgiche per limitare la chirurgiche per limitare la diffusione di
diffusione di secrezioni nasofaringee; secrezioni nasofaringee. L’uso di
l’uso di mascherine chirurgiche va con- mascherine chirurgiche va considerato
siderato anche per chi ricorre all’assi- anche per chi ricorre all’assistenza
stenza medica, mentre non è raccoman- medica, mentre non è raccomandato per
dato per le persone non sintomatiche le persone non sintomatiche che si tro-
che si trovano in luoghi pubblici vano in luoghi pubblici
20 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
definizione di modalità di trasporto 5, livello 1), l’uso profilattico di antivirali va
intraregionale, che garantiscano il rag- considerato per i contatti che appartengono
giungimento entro le 4 ore di qualun- alle categorie prioritarie 1-4, individuate per
que punto della Regione l’offerta del vaccino pandemico, elencate nel
paragrafo “Vaccinazione”.
stoccaggio di una riserva di antivirali
presso il Ministero della Salute (quota
di compensazione), da poter mobilitare Fase 6
in maniera veloce e sicura su tutto il
territorio nazionale e internazionale In fase di epidemia conclamata, la profilassi
con antivirali è poco utile. Infatti, l’uso mas-
in caso di focolaio di influenza aviaria siccio di questi farmaci aumenta il rischio di
ad alta patogenicità, profilassi pre- insorgenza di ceppi virali resistenti e il
esposizione per le persone che, per rischio di effetti collaterali. Inoltre, le simu-
motivi professionali, sono a stretto con- lazioni sulla pandemia influenzale hanno
tatto con animali infetti, e in particola- evidenziato che l’uso di massa di questi far-
re per chi si occupa del loro abbattimen- maci non riduce in maniera importante il
to. In questo caso, oltre all’adozione di numero dei casi di influenza.
DPI, va prevista la profilassi con oselta-
mivir per tutto il periodo in cui il lavo-
ratore è a stretto contatto con animali 7.2.3 Vaccinazione
infetti o con superfici da loro contami-
nate. È sconsigliato l’uso per più di 6 Periodo interpandemico (fasi 1-2)
settimane continuative. Va considerata,
in questa fase, la profilassi post-esposi- La strategia vaccinale da adottare durante il
zione di soggetti che abbiano avuto con- periodo interpandemico è ben illustrata
tatti stretti con animali infetti. nella circolare sul controllo e la prevenzione
dell’influenza che viene annualmente rivista
ed emanata dal Ministero della Salute, e
Fasi 4-5 include obiettivi, popolazione target e moni-
toraggio delle coperture vaccinali.
L’uso profilattico degli antivirali può rivelar- Le campagne stagionali di vaccinazione sono
si particolarmente utile in presenza dei l’occasione per predisporre strumenti e
primi cluster di influenza causati da virus acquisizioni di dati essenziali anche nel
pandemico, quando non sia ancora disponibi- periodo pandemico, in particolare:
le il vaccino. Si tratta di una strategia di
breve periodo, utile soprattutto in presenza la logistica dell’offerta vaccinale
di casi isolati o piccoli cluster, in particolare
se questi si verificano in comunità chiuse. la rilevazione delle coperture vaccinali
Si prevede quindi: per categorie di rischio
22 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
vizi in emergenza 7.3. Garantire
il trattamento
stimare, a livello nazionale, con il con-
e l’assistenza
tributo dei Dicasteri interessati, le
quote di personale incluso nelle catego-
rie prioritarie e definire quote percen- In fase interpandemica e di allerta è crucia-
tuali da vaccinare per ogni categoria, le mettere a punto le procedure per garanti-
necessarie per il mantenimento dei ser- re un razionale accesso alle cure, in modo da
vizi essenziali ottenere l’uso ottimale delle risorse:
24 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
grata tra operatori sanitari e tra questi ulti- dell’attività formativa che si attivino a
mi e gli altri soggetti sociali coinvolti nel cascata:
Piano di gestione della pandemia.
La didattica deve prevedere un programma nazionale/interregionale
formativo specifico per tutte le figure profes-
sionali coinvolte, differenziato in relazione regionale
agli ambiti d’intervento, ai ruoli e alle
responsabilità: operatori dei servizi sanita- locale.
ri, ma anche personale dei servizi essenziali
e giornalisti. A livello nazionale verrà quindi realizzata
L’intera attività formativa deve essere parte- la formazione dei formatori per il livello
cipata e concordata a livello nazionale, regio- regionale, progettando moduli formativi
nale e locale. accreditati.
Gli obiettivi generali del programma di for- È necessario che a livello regionale siano
mazione sono: individuate figure con specifiche competenze
didattiche che possano garantire la realizza-
sviluppare le conoscenze sulla pandemia e zione del globale percorso formativo in un
sulla sua gestione, per attuare interventi processo di formazione a cascata.
pronti e appropriati L’obiettivo è quello di creare una rete di for-
matori che assicuri la formazione a livello
fornire le competenze per condurre le atti- periferico su tutto il territorio. I formatori
vità previste dal Piano al fine di garantire regionali hanno il compito di organizzare e
un adeguato livello di protezione di tutta condurre le attività formative dei livelli
la popolazione regionali e locali.
Per facilitare l’intera iniziativa è opportuno
perfezionare le abilità per la comunicazio- prevedere la predisposizione di materiale
ne del rischio didattico standard scritto e/o elettronico a
sostegno del processo formativo: un pac-
sviluppare le competenze comunicativo- chetto formativo comprensivo di informa-
relazionali per intervenire nella gestione zioni di contenuto, riferimenti bibliografici
dell’emergenza. e telematici, indicazioni organizzative e
metodologiche.
Gli obiettivi specifici devono essere definiti Può essere efficace adottare, a integrazione
sulla base dei compiti e dei bisogni formativi della formazione d’aula, anche la formazione
di ogni specifico target per il quale verrà pro- a distanza, che per essere fruibile deve pre-
gettato un programma di formazione ad hoc. vedere l’accesso a internet per gli operatori
Si ritiene opportuno impostare l’attività di interessati.
formazione su moduli formativi brevi, basati Il materiale fornito a livello centrale deve
su esperienze didattiche interattive, condot- essere adattabile alle situazioni regionali
te con metodi e tecniche di apprendimento specifiche.
attivo in grado di favorire la partecipazione Per garantire la continuità del processo di
e il feedback dei partecipanti: discussione in formazione, dopo il primo incontro formati-
gruppo su “temi” e su “casi”, lavoro in picco- vo, è possibile ricorrere a mezzi specifici che
li gruppi, simulazioni, roleplaying, lezioni facilitino gli scambi comunicativi tra i sog-
frontali integrate da discussione. getti coinvolti come la posta elettronica, i siti
Per poter garantire che tutti gli operatori internet dedicati, incontri in piccoli gruppi
interessati siano adeguatamente formati è in sede locale o ancora prevedere esperienze
utile prevedere tre livelli di realizzazione formative periodiche di approfondimento.
la preparazione delle strutture organizza- definire messaggi chiari, omogenei, condi-
tive nazionali, regionali e locali per stabi- visi a livello nazionale e locale, elaborati
lire rapporti di collaborazione tra le istitu- sulla base della percezione collettiva del
zioni e per garantire la circolazione delle rischio
informazioni tra gli operatori impegnati
sul campo (comunicazione interna) e tra consolidare i rapporti con i mezzi di comu-
tutti i soggetti sociali coinvolti con ruoli, nicazione di massa a tutti i livelli
competenze, interessi e percezioni diverse
preparare materiale informativo ad hoc
la scelta di portavoce a livello nazionale e destinato e utilizzabile da soggetti diversi
locale (comunicatori, portavoce organizzativi), e
comunicati a uso dei media
la costruzione di un processo comunicativo
continuo sul rischio, bidirezionale, inte- attivare canali comunicativi con il pubbli-
rattivo, di scambio e condivisione di infor- co attraverso mezzi di comunicazione uni-
mazioni e opinioni, che garantisca la chia- direzionali (siti web, posta elettronica) e
rezza, la trasparenza, la tempestività, mezzi bidirezionali (linee telefoniche dedi-
l’omogeneità e l’affidabilità dell’informa- cate, comunicazione vis a vis tra cittadino
zione e rafforzi la credibilità delle istitu- e operatori in spazi e tempi differenziati)
zioni (comunicazione esterna)
predisporre conferenze audio e/o video tra
la creazione di partnership con altre auto- le strutture nodali a livello centrale e a
rità e istituzioni presenti sul territorio livello locale.
nazionale e a livello internazionale, e con
la società civile
26 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
7.7. Monitorare l’efficacia e durante la pandemia, monitorare attra-
l’efficienza delle misure verso dati di sorveglianza l’efficacia di
intraprese campo delle misure di sanità pubblica
intraprese, degli antivirali e del vaccino
pandemico
È necessario disporre di un sistema di moni-
toraggio del Piano, le cui funzioni vanno monitorare attraverso dati di sorveglianza
strutturate per fasi. la sicurezza degli antivirali e del vaccino
Il sistema di monitoraggio si basa su una pandemico
struttura di rete CCM-Regioni-Dicasteri
coinvolti, all’interno della quale si genera assicurare la valutazione della risposta
un flusso continuo di dati utili per le attivi- alla pandemia una volta che la prima
tà del Piano, e che fa capo al sottocomitato ondata sia conclusa. La valutazione
scientifico del CCM “Influenza e pandemie dovrebbe concentrarsi sulla risposta a
influenzali”. tutti i livelli e dovrebbe condurre alle rac-
comandazioni per il miglioramento
Fasi successive
28 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
sulla base dei dati informativi raccolti. operativa:
Il Ministro della Salute, laddove la situazio-
ne nazionale o internazionale ne ponga una gestisce i rapporti con le organizzazio-
chiara indicazione, può richiedere l’operati- ni nazionali e internazionali: WHO
vità protratta dell’Organo di consulenza, Influenza collaborative Centre,
fino a una copertura per 24 ore su 24, per OIE/FAO, EISS; ISS-CIRI per il proto-
sette giorni su sette. collo INFLUNET; Unità centrale di
Crisi della Direzione Generale di sani-
tà e veterinaria e alimenti ex art. 1
Struttura operativa D.L. 202/05, ISS-IZSP per gli eventi
veterinari
Al fine di poter disporre di un quadro aggior-
nato di situazione, nazionale e internaziona- interfaccia i sistemi di allerta rapida per
le, indispensabile supporto a un’attività il campo umano e veterinario (afferenze
decisionale tempestiva e coerente, l’organiz- internazionali: WHO CSR, OIE/FAO e
zazione di gestione e coordinamento si avva- EWRS, afferenze na,zionali e afferenze
le di alcune funzioni imperniate su un net- territoriali), secondo i criteri definiti per
work di monitoraggio, comunicazione e di le fasi interpandemiche e pandemiche
risposta integrata.
La struttura operativa è implementata a li- segue le attività di medical intelligence
vello centrale (Stato) e territoriale (Regio- (rumors mediatici e informazioni clas-
ni/Province autonome), in armonia con quan- sificate)
to previsto dal D. Lgs. 112/98 e dal D. Lgs.
267/00, nonché con quanto stabilito dalla monitorizza la disponibilità delle
Legge 138/04. seguenti capacità/risorse:
La struttura operativa raccoglie capacità e
funzioni esistenti nel tessuto sanitario della Desperti in emergenze di sanità pub-
singola Regione e del Ministero ed è articola- blica
ta su tre livelli: centrale, regionale e territo- Dteam sanitari, nazionali e territoria-
riale. In dettaglio, ciascuna Regione defini- li, di risposta rapida a emergenze
sce una propria organizzazione di struttura infettive.
operativa coerente con le funzioni richiama-
te in questo Piano e definita da un apposito
documento di implementazione del Piano di Sicurezza e operatività
livello regionale. dei sistemi di trasmissione dati
30 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
re dalle strutture individuate per le attività quella prevista dal Decreto del Presidente
della fase non emergenziale, sarà il del Consiglio dei Ministri, 2 marzo 2002.
Presidente del Consiglio dei Ministri a defi- Analogamente, le Autorità Regionali di
nire - per l’identificazione e la realizzazione Sanità saranno rappresentate nel Comitato
dei necessari interventi di emergenza - con il in maniera adeguata alle esigenze e saranno
Ministro della Salute le azioni che si inten- integrate con la partecipazione degli
dono adottare, trasferendo le medesime in Assessori e dei Coordinatori dei Comitati di
apposite ordinanze di Protezione Civile ex Protezione Civile delle singole Regioni.
art.5 della Legge n.225/92. In considerazione della peculiarità dell’even-
Al fine di assicurare la direzione unitaria e il to calamitoso e della qualità delle misure da
coordinamento delle attività finalizzate a intraprendere, il Comitato Operativo potrà
fronteggiare l’emergenza, il Presidente del essere integrato, su indicazione del Ministro
Consiglio dei Ministri, d’intesa con il della Salute o del Coordinatore degli
Ministro della Salute, delega il Capo del Assessori alla Sanità, con componenti parti-
Dipartimento della Protezione Civile per la colarmente specializzate in materia sanita-
immediata convocazione del Comitato ria (per esempio ISS, IIZZSS ecc.).
Operativo della Protezione Civile. Allo scopo di assicurare ogni necessaria
Al predetto Comitato partecipano le struttu- sinergia tra le azioni intraprese nella fase
re operative nazionali del Servizio Nazionale non emergenziale e quelle da adottarsi nella
della Protezione Civile, le Amministrazioni presente fase emergenziale sarà assicurato
Regionali, nonché tutti gli altri enti interes- un meccanismo di consultazione permanen-
sati. te al fine di garantire al Comitato Operativo
Trattandosi di emergenza di natura sanita- tutte le informazioni idonee per il conse-
ria il Ministro della Salute disporrà per una guente tempestivo ed efficace svolgimento di
presenza nel Comitato Operativo di rappre- tutte le operazioni destinate alla gestione e
sentanti del proprio Dicastero più ampia di al superamento dell’emergenza.
32 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
accordi per la prelazione sul vaccino pan- fini di polizia veterinaria; b) informare il
demico, per l’implementazione delle attivi- consumatore circa l’origine delle carni
tà di ricerca e sperimentazione di vaccini
strategici, e per assicurare, nel momento estendere le disposizioni a tutte le specie
della pandemia, anche quote di vaccino sensibili (fagiani, quaglie, ecc)
prodotte con tecniche che consentono il
dimezzamento dei tempi di produzione definire un programma di controllo virolo-
gico campionario delle specie selvatiche più
acquisto e stoccaggio di farmaci antivirali rappresentative (anatidi) nelle zone umide
a maggiore densità di allevamenti di vola-
avvio delle procedure per reperire fondi tili da cortile e un sistema di monitoraggio
finalizzati all’acquisizione di farmaci e degli uccelli selvatici trovati morti.
dispositivi di protezione da utilizzare in
caso di pandemia
Aumentare la copertura vaccinale Predisposizione di linee guida per Emanate circolari annuali
delle categorie a rischio (anziani e l’individuazione delle categorie a “Prevenzione e controllo dell’in-
soggetti di tutte le età con malattie rischio e l’offerta attiva della vacci- fluenza”
croniche) e dei soggetti addetti a nazione
servizi pubblici di primario interes-
se collettivo attraverso la sensibi-
lizzazione degli operatori sanitari
1. Dotare il Paese di scorte ade- 1. Stipula di accordi con aziende 1. Individuata una strategia di
guate di vaccino influenzale sta- produttrici di vaccini, finalizzati approvvigionamento finalizzata
gionale all’incremento della capacità a determinare:
produttiva delle stesse, in modo a.incremento della capacità
da poter disporre, in periodi produttiva tale da garantire
interpandemici, di dosi suffi- maggiore disponibilità di vac-
cienti di vaccino cino sia epidemico che pan-
demico
34 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
b. diritto di prelazione del
Ministero della Salute sul vac-
cino antinfluenzale prodotto,
in caso di pandemia
c. implementazione delle attivi-
tà di ricerca e sperimentazio-
ne finalizzate alla produzione
di vaccini strategici, tramite
acquisto preliminare di stock
di vaccino monovalente pan-
demico H5, H7, H9 ove pro-
dotto
2. Prelazionare il vaccino pandemico 2. Stipula di accordi di prelazione 2. Stipulati i contratti con le
con aziende produttrici di vaccini, Aziende produttrici
al fine di garantire al Ministero
della Salute, in periodo pandemi-
co, dosi sufficienti di vaccino
3. Incentivare le attività di ricerca e 3. acquisto preliminare di stock di
sperimentazione finalizzate alla vaccino monovalente pandemico
produzione di vaccini strategici H5, H7, H9, ove prodotto
Dotare il Paese di scorte adeguate Costituzione di stock di farmaci 1. Individuati antivirali utili per
di antivirali antivirali per uso profilattico e tera- scopi profilattici e/o terapeutici
peutico 2. Stanziate risorse per la costitu-
zione di un primo stock di farmaci
3. Predisposte e inviate lettere-
contratto per l’acquisto di anti-
virali
Fase 1
Nessun nuovo sottotipo virale isolato nell’uomo. Un sottotipo di virus influenzale cha ha causa-
to infezioni nell’uomo può essere presente negli animali. Se presente negli animali, il rischio di
infezione o malattia nell’uomo è considerato basso.
Obiettivo generale: rafforzare la preparazione alla pandemia influenzale a livello globale, nazio-
nale e locale
Parole chiave: organizzazione/catena di comando; censimento bisogni/risorse; protocolli ope-
rativi
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Pianificazione e coordinamento
1. Sviluppare e mantenere Costituire il Comitato Nazionale per Ministro della Salute
aggiornati i piani nazio- la Pandemia
nali che devono essere Sensibilizzare i decisori politici sul- Ministro della Salute
in linea con i piani inter- l’importanza della pianificazione
nazionali pandemica
2. Promuovere le capacità Definire il Piano Pandemico nei det- Ministero della
di risposta nel caso tagli organizzativi (catena di coman- Salute, Regioni
venga comunicata la do, struttura organizzativa centrale e
comparsa di nuovi ceppi periferica, raccordi interistituzionali),
virali prevedendo compiti, responsabilità e
3. Sviluppare meccanismi periodicità delle successive revisioni
efficaci per la mobilita- Ratificare la pianificazione e garan-
zione e il dispiegamento tirne le attività di preparazione a Ministro della Salute
delle risorse nelle aree tutti i livelli
dove è necessario
Istituire un gruppo per il monitorag- Ministro della Salute
4. Sviluppare meccanismi gio del Piano
efficaci per le decisioni
e le conseguenti azioni Fornire periodicamente sviluppi e Ministero della
per la risposta naziona- aggiornamenti del Piano nazionale Salute, CCM,
le e internazionale alle da concordare con le istituzioni sani- Regioni
emergenze sanitarie tarie e non sanitarie coinvolte nella
relative all’influenza, risposta
attraverso una forte coo- Organizzare e/o condurre esercita- Ministero della
perazione intersettoriale zioni sul Piano Pandemico che Salute, CCM,
e intergovernativa tesa a includano tutte le Istituzioni che Regioni
identificare e minimizza- saranno coinvolte nella risposta a
re il rischio di infezioni una pandemia e utilizzare i risultati
umane con un nuovo per migliorare il Piano e le attività
virus influenzale di preparazione
5. Sviluppare piani per Censire la popolazione relativamen- Ministero della
condurre la valutazione te alle caratteristiche demografiche Salute, CCM,
di impatto e il dimensio- e del profilo di rischio (per esempio: Regioni, ISTAT
namento delle risorse popolazione esente per patologia,
richieste durante il invalidi ecc.)
periodo pandemico Censire la disponibilità ordinaria e Ministero della
straordinaria di strutture di ricovero Salute, CCM,
e cura, strutture socio-sanitarie e Regioni, ISTAT, altri
socio-assistenziali, operatori di assi- Ministeri
stenza primaria (MMG, PLS, medici
di continuità assistenziale, speciali-
sti ambulatoriali ecc.)
38 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Censire la rete dei laboratori con Ministero della
relativi livelli di biosicurezza e pos- Salute, CCM, Regioni,
sibilità di implementazione delle ISS - Centro
interpandemico
ricerche diagnostiche in caso di Nazionale Influenza
pandemia
Identificare e formare persone Ministero della
Periodo
chiave che possono essere mobili- Salute, CCM,
tate in caso di emergenza di un Regioni, altri
nuovo ceppo virale influenzale, nel- Ministeri
l’ambito degli assetti organizzativi
già presenti e in base al modello
organizzativo definito nel Piano
Pandemico
Costituire, previo censimento del- Ministero della
l’esistente, una riserva nazionale Salute, CCM, Regioni
di: antivirali, DPI, vaccini, antibioti-
ci, kit diagnostici e altri supporti
tecnici per un rapido impiego nella
prima fase emergenziale, e, conte-
stualmente, definire le modalità di
approvvigionamento a livello loca-
le/regionale nelle fasi immediata-
mente successive
Definire, sulla base di quanto sta- Ministero della
bilito in ambito comunitario, le pro- Salute, CCM, AIFA,
cedure per: ISS, altri Ministeri
condividere le scorte di antivira-
li/vaccini con i Paesi che saran-
no colpiti per primi;
condividere tempestivamente i
risultati relativi agli isolamenti
(anche al fine della messa a
punto dei vaccini);
stabilire i necessari flussi infor-
mativi sui dati epidemiologici,
compresi quelli in ambito ani-
male;
concordare progetti di ricerca
specifici (efficacia antivirali, vac-
cini…)
Definire misure di potenziamento Ministero della
dell’assistenza medica in comunità Salute, DGPSLEA,
residenziali (atte a ridurre il ricove- Regioni
ro in ospedale degli ospiti)
Predisporre gli strumenti legislativi Ministro della Salute,
necessari all’eventuale necessità di Presidenza del
TSO e quarantena dei soggetti Consiglio dei Ministri
esposti
Sviluppare piani gestionali, armo- Ministero della
nizzati con la pianificazione nazio- Salute - CCM,
nale, per le risorse e per i lavorato- Regioni Ministeri ed
ri addetti ai servizi essenziali Enti interessati per
durante la pandemia competenza;
Prevenzione e contenimento
1. Definire strategie di con- Sviluppare e armonizzare linee Ministero della
tenimento basate su guida nazionali per interventi di Salute, CCM,
azioni di sanità pubblica sanità pubblica, che tengano conto Regioni, altri
non farmacologiche delle raccomandazioni dell’OMS, Ministeri
2. Sviluppare strategie con i responsabili anche al di fuori
relative alla costituzione del settore sanitario (trasporti, edu-
di una scorta strategica cazione ecc.); garantirsi legalmente
nazionale (stockpile) di per gli interventi proposti; assicurar-
antivirali e criteri per il si e indirizzare le risorse per l’imple-
suo utilizzo mentazione
3. Contribuire a incrementa- Condurre esercitazioni di tipo “table Ministero della
re la disponibilità di vac- top” e usare i risultati per migliorare Salute, CCM, Regioni,
cino in caso di pandemia la pianificazione altri Ministeri
40 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Sviluppare protocolli operativi Ministero della Salute
4. Sviluppare strategie per interventi di sanità pubbli- – CCM
ca, che tengano conto delle
interpandemico
nazionali e criteri per
l’uso del vaccino epidemi- raccomandazioni dell’OMS,
co stagionale e del vacci- finalizzate alla riduzione dei
no pandemico contatti ravvicinati tra perso-
Periodo
ne e che prevedano i diversi
5. Anticipare l’esigenza di
livelli di rischio e i conseguen-
sviluppare il futuro vacci- ti provvedimenti restrittivi da
no pandemico adottare
Definire condizioni e modali- Ministero della Salute
tà per l’attuazione del moni- – CCM
toraggio nei confronti di per-
sone provenienti da Paesi
ove è presente l’infezione
pandemica
Sviluppare una strategia che Ministero della Salute
garantisca l’impiego degli anti- – CCM
virali per un uso sul territorio
nazionale, sia durante l’allerta
che durante il periodo pande-
mico, individuando con preci-
sione le priorità dei destinatari
Sviluppare la partecipazione Ministero della Salute
a progetti di ricerca per valu-
tare la sicurezza e la resisten-
za dei farmaci antivirali e pro-
muovere lo sviluppo di alter-
native accessibili
Utilizzare i dati nazionali di Ministero della Salute
impatto della malattia, svilup- - CCM, Regioni
pare o adattare le politiche
vaccinali nazionali per raggiun-
gere gli obiettivi raccomandati
dall’Assemblea Mondiale della
Sanità per l’uso del vaccino
antinfluenzale
Valutare i sistemi di controllo Ministero della
in ambito veterinario, ivi com- Salute – DGSVA
presi quelli relativi alla sicu-
rezza alimentare, e la loro
congruità rispetto al contagio
umano da virus aviario
Definire il percorso diagnosti- Ministero della
co-terapeutico per i soggetti Salute - CCM, Regioni
esposti a focolai di influenza
aviaria e le eventuali misure
di controllo sulla popolazione
Definire gli obiettivi nazionali Ministero della
per l’uso del vaccino pande- Salute, AIFA
mico; sviluppare priorità preli-
minari per l’uso del vaccino
pandemico, sulla base delle
disponibilità previste
42 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Avviare la formazione intensiva degli Ministero della
operatori sanitari sulla pandemia Salute - CCM, Regioni
interpandemico
Condurre esercitazioni regolari sul Ministero della
Piano, inclusa la catena di comando Salute - CCM,
e controllo Regioni, altri
Ministeri
Periodo
Comunicazione
1. Assicurarsi che esistano mec- Definire le strategie nazionali per la Ministero della
canismi per le comunicazioni di comunicazione nelle varie fasi, non- Salute - CCM, DGCRI,
routine e in emergenza fra ché i ruoli e le modalità operative Presidenza del
Autorità Sanitarie, istituzioni per la comunicazione Consiglio, Regioni
governative e altre organizza- Consolidare le modalità di comuni- Ministero della
zioni coinvolte nella risposta cazione del rischio legato all’influen- Salute - CCM,
alla pandemia, nonché con il za, prendendo in considerazione le DGCRI, Presidenza
pubblico linee guida dell’OMS per le comuni- del Consiglio,
2. Stabilire un livello appropriato cazioni in caso di epidemia Regioni
di conoscenza fra governo e Pianificare e valutare le capacità di Ministero della
altri partner essenziali modulare l’informazione sulla doman- Salute - CCM,
3. Stabilire relazioni di lavoro e di da dei diversi settori della popolazio- DGCRI, Presidenza
collaborazione con i media in ne, includendo gli operatori dei vari del Consiglio,
relazione alle epidemie, com- settori, i media e il pubblico Regioni
prendendo informazioni sui Verificare l’adeguatezza delle infra- Ministero della
ruoli, le responsabilità e le pro- strutture per la comunicazione alle Salute - CCM,
cedure operative delle Autorità necessità in caso di pandemia, DGCRI, Presidenza
Sanitarie attuando accordi coi principali del Consiglio,
media relativamente alle modalità e Regioni
ai contenuti delle comunicazioni
Istituire e mantenere un sito web Ministero della
centrale per l’informazione Salute - CCM, DGCRI
Istituire una rete di comunicazione Ministero della
fra figure chiave individuate per le Salute - CCM,
diverse attività, inclusi coloro che DGCRI, Regioni,
devono comunicare il rischio, i setto- altri Ministeri
ri governativi non sanitari, i vari
gruppi professionali e tecnici
Condividere con i media gli obiettivi Ministro della
e le azioni del Piano, le modalità di Salute e figure chia-
gestione e le attività di preparazione ve individuate
per l’epidemia stagionale e per la
pandemia
Individuare canali formali di comuni- Ministero della
cazione con l’OMS e gli altri partner Salute - CCM
per la condivisione delle informazio-
ni relative ai focolai e il coordina-
mento della strategia di comunica-
zione relativa all’influenza
Sviluppare meccanismi di controllo Ministero della
a retroazione per identificare i livelli Salute - CCM,
di conoscenza sulla pandemia e la DGCRI, Presidenza
percezione del rischio nella popola- del Consiglio
zione; orientare preventivamente le
informazioni e correggere la cattiva
informazione
Fase 2
Nessun nuovo sottotipo di virus influenzale isolato nell’uomo. Comunque, la circolazione negli
animali di sottotipi virali influenzali pone un rischio sostanziale di malattia per l’uomo
Livello 0: assenza di rischio nella Nazione
Livello 1: presenza di rischio nella Nazione o presenza di intensi collegamenti o scambi
commerciali con paesi a rischio
Obiettivo generale: minimizzare il rischio di trasmissione all’uomo; individuare e segnalare
rapidamente tale trasmissione, se si verifica
Parole chiave: potenziare la sorveglianza nel serbatoio animale, contenere la possibilità di
trasmissione da animale a uomo
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Coordinamento e controllo
Livello 1
1. Assicurare la capacità di Attivare modalità per azioni coordi- Ministero della
una rapida risposta per nate fra autorità veterinarie e altre Salute - CCM,
identificare eventuali organizzazioni coinvolte nella sorve- DGSVA, Regioni, IZS
casi umani glianza dell’influenza negli animali
2. Coordinare l’implemen- Valutare lo stato di preparazione e Ministero della
tazione delle contromi- identificare immediatamente le Salute CCM,
sure previste per la fase azioni non attuate per il livello pre- Regioni, altri
specifica al fine di limi- cedente Ministeri
tare il rischio di infezioni Verificare la capacità di dispiegamen- Ministero della
umane to rapido delle risorse strategiche Salute - CCM,
3. Verificare la disponibilità Regioni, altri
delle risorse pianificate Ministeri
per la fase Decidere le modalità di distribuzio- Ministero della
ne delle risorse, in base alla valuta- Salute - CCM,
zione del rischio Regioni, altri
Ministeri
Adottare/mantenere una politica Ministero della
degli indennizzi per compensare la Salute, altri
perdita degli allevatori al fine di Ministeri
migliorare l’adesione alle misure di
emergenza
Verificare i sistemi di comunicazione Ministero della
interistituzionale anche a livello Salute - CCM,
regionale-locale DGCRI, Presidenza
del Consiglio,
Regioni
Monitoraggio e valutazione
Livello 1
1. Identificare la trasmis- Rafforzare la sorveglianza animale e Ministero della
sione fra specie ai primi umana, basata sulle raccomanda- Salute - DGSVA,
stadi e comunicare le zioni di OMS, FAO, OIE e secondo INFLUNET
informazioni all’OMS e quanto previsto nella fase prece-
agli altri partner appro- dente; fornire i risultati agli organi-
priati smi internazionali
44 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Trasmettere rapidamente i virus iso- ISS, IZS
2. Condurre la valutazione lati da animali infetti ai laboratori di
del rischio per la tra- riferimento designati dall’OMS e
interpandemico
smissione del virus con dall’OIE per la conferma, la caratte-
potenziale pandemico rizzazione dettagliata, lo sviluppo di
all’uomo reagenti e diagnostici e per la possi-
Periodo
bile utilizzazione per lo sviluppo di
un vaccino
Trasmettere rapidamente i virus iso- INFLUNET
lati da casi umani sospetti al labora-
torio di riferimento nazionale o altri
laboratori designati
Condurre indagini sul campo, sia ISS, IZS, Regioni
epidemiologiche che di laboratorio,
nelle aree affette, per valutare la dif-
fusione della malattia negli animali
e la minaccia per la salute umana
Partecipare attivamente alla valuta- Ministero della
zione del rischio di trasmissione Salute - CCM
Assicurare competenza e capacità NIC - ISS, IZS
pratiche per la sorveglianza virologi- Venezie
ca nei laboratori nazionali, in accor-
do con le procedure standard e con
l’uso di reagenti forniti dai laboratori
di riferimento di OMS e OIE
Proseguire le attività di scambio dei NIC - ISS, IZS
virus isolati e delle informazioni con Venezie
altre organizzazioni partner
Condurre la sorveglianza sierologica NIC - ISS, IZS
sugli allevatori e sul personale che, Venezie, Regioni
per motivi professionali, è a contatto
con animali infetti
Prevenzione e contenimento
Livello 0
1. Minimizzare il rischio di Implementare i meccanismi per lo Ministero della
infezioni umane da con- scambio di dati virologici ed epide- Salute - CCM,
tatto con animali infetti miologici e delle conoscenze relative DGSVA
2. Valutare la disponibilità alle contromisure adottate in aree
nazionale di antivirali affette
3. Ridurre il rischio di coin-
fezione nell’uomo, quin- Livello 1
di minimizzare le oppor- Assicurare una risposta ottimale ai Ministero della
tunità di riassorbimento focolai animali, comprese le misure Salute - CCM,
per ridurre il rischio infettivo nel per- DGSVA, Regioni
sonale coinvolto nella risposta (for-
mazione ed educazione sulla minac-
cia potenziale; uso corretto dei DPI;
distribuzione degli antivirali se indi-
cato dalla valutazione del rischio)
Diffondere raccomandazioni per Ministero della
ridurre il contatto fra uomini e ani- Salute - CCM
mali potenzialmente infetti (per
esempio consigli ai viaggiatori)
46 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Livello 1
Allertare il sistema di assistenza Ministero della
sanitaria affinché: Salute - CCM,
interpandemico
venga presa in considerazione la Regioni
possibilità di infezione da nuovo
virus influenzale in pazienti malati
Periodo
con esposizione ad animali infetti
vengano implementate le misure
di controllo dell’infezione
vengano notificati immediata-
mente i casi all’Autorità Sanitaria
pubblica
vengano forniti gli algoritmi per
l’individuazione dei casi e il tratta-
mento
Verificare la disponibilità e le proce- Ministero della
dure di distribuzione dei DPI, degli Salute - CCM,
antivirali e del vaccino per la prote- Regioni
zione del personale a rischio occu-
pazionale; implementare le misure
opportune
Assicurare la rapida distribuzione dei NIC - ISS
test diagnostici, quando disponibili
Attivare l’informazione ai cittadini Ministro della
provenienti o diretti in aree infette e Salute - CCM
il monitoraggio presso le sedi aero-
portuali (collaborazione e comunica-
zione tra USMAF e Regioni)
Comunicazione
Livello 0
1. Assicurare che un’infor- Aggiornare le autorità, gli operatori Ministro della Salute
mazione adeguata sia dei vari settori, i gruppi a rischio e il e figure chiave
diffusa rapidamente fra pubblico sulla diffusione del virus e
le Autorità Sanitarie, gli sul rischio per l’uomo
altri partner e il pubblico
2. Assicurare che esista un Livello 1
meccanismo per il coor-
Ministero della
dinamento delle comuni- Implementare e armonizzare siste-
mi di comunicazione per rispondere Salute - CCM,
cazioni relative al settore
ai quesiti degli operatori sanitari e DGCRI, Regioni, altri
veterinario
del pubblico Ministeri
Comunicare notizie relative alla Ministero della
modalità di diffusione della malattia Salute - CCM, figure
e alla prevenzione del rischio chiave
(rischio di infezione, sicurezza degli
alimenti, trattamento di animali)
basata sulle raccomandazioni
dell’OMS, indicando anche gli effetti
negativi di misure improprie
Diffondere le informazioni relative Ministero della
alle strategie di utilizzo delle scorte Salute - CCM
nazionali di antivirali
Fase 3
Infezione nell’uomo con un nuovo sottotipo ma assenza di trasmissione da uomo a uomo, o solo
rare prove di trasmissione in contatti stretti.
Livello 0: assenza di infezioni nella Nazione
Livello 1: presenza di infezioni nella Nazione o presenza di intensi collegamenti o scambi
commerciali con Paesi affetti
Obiettivo generale: assicurare la rapida caratterizzazione e la rapida individuazione del nuovo
sottotipo virale, la notifica e la risposta a nuovi casi
Parole chiave: potenziare la sorveglianza nell’uomo, attivare i protocolli diagnostico-tera-
peutici previsti
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Coordinamento e controllo
Livello 1
1. Assicurare che esistano Attivare la risposta nazionale e forni- Ministro della
meccanismi attraverso i re una guida alle autorità chiave per Salute
quali l’imminente minac- l’implementazione del Piano
cia possa essere ricono- Diffondere istruzioni appropriate e Ministro della
sciuta e gestita ufficiali a tutti i livelli (Salute, Salute, figure chia-
2. Coordinare interventi Agricoltura e cariche istituzionali ve, Presidenza del
tempestivi tesi a ridurre dello Stato) relative alla situazione; Consiglio dei
il rischio di pandemia definire le risorse aggiuntive neces- Ministri, altri
sarie, gli interventi e l’uso dei poteri Ministeri
in emergenza
Assistere le Autorità regionali e terri- Ministero della
toriali nella implementazione degli Salute - CCM,
interventi Istituti Scientifici
Nazionali
Monitoraggio e valutazione
Livello 1
1. Essere in grado di esclu- Confermare e notificare immediata- Ministero della
dere una più ampia tra- mente i casi, usando le vie appro- Salute – CCM,
smissione interumana e priate (RSI) INFLUNET
individuarla non appena Raccogliere i dati dalle Regioni e INFLUNET
si verifica descrivere l’epidemiologia dei casi
2. Individuare e caratteriz- umani/sorgenti di esposizione,
zare casi aggiuntivi periodo di incubazione, infezione
(inclusi i fattori di rischio dei contatti (clinica e subclinica),
per la trasmissione) periodo di contagiosità
Mettere a punto la definizione di Ministero della
caso a livello nazionale sulla base Salute – CCM
delle linee guida dell’OMS e diffon-
derla
Definire le caratteristiche dell’infe- Ministero della
zione negli uomini e condividerle Salute – CCM
con i partner internazionali
48 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Caratterizzare rapidamente il virus NIC – ISS
responsabile dell’infezione umana,
in collaborazione con i centri di rife-
rimento OMS
Attuare quanto previsto per il poten- INFLUNET, Rete sor-
ziamento della sorveglianza umana veglianza veterina-
e animale, compresa l’identificazio- ria – IZS
ne dei focolai
Collaborare a livello internazionale NIC – ISS
per valutare la patogenicità del virus
nell’uomo
Identificare le priorità per aree geo- Ministero della
grafiche e per gruppi a rischio e Salute - CCM,
definire le misure preventive appro- Regioni
priate
Valutare l’efficacia dei protocolli di Ministero della
trattamento e delle misure di con- Salute - CCM,
trollo delle infezioni e, se necessa- Regioni
rio, operarne la revisione
Condurre studi di sieroprevalenza INFLUNET,
di allerta pandemico
nei gruppi a rischio e, successiva- Università, Regioni
mente, nella popolazione generale
per valutare prevalenza e incidenza
dell’infezione in soggetti sintomatici
e asintomatici
Periodo
Raccogliere continuamente e condi- NIC - ISS
videre gli isolati virali e le informa-
zioni necessarie per sviluppare o
adattare la diagnostica, sviluppare i
virus candidati per la produzione di
vaccino/ceppi prototipo e monitora-
re l’emergenza di resistenza agli
antivirali
Prevenzione e contenimento
Livello 0
1. Contenere o ridurre la Valutare la disponibilità di antivirali Ministero della
trasmissione interumana Salute - CCM,
2. Limitare la morbosità e Regioni
la mortalità associate Verificare il numero effettivo dei Ministero della
alle infezioni umane soggetti da sottoporre ad antivirali, Salute - CCM,
correnti sulla base dei criteri di priorità già Regioni
3. Valutare il possibile uso definiti, rispetto alle disponibilità e,
di antivirali nella fase cor- se necessario, ridurre il numero dei
rente e nella successiva destinatari
4. Incrementare la capacità Raccogliere prove di efficacia e sicu- Ministero della
di sviluppare rapidamen- rezza degli antivirali e, se necessa- Salute - CCM,
te il vaccino pandemico rio, rivalutare e rivedere strategie, Regioni
linee guida e priorità
Definire norme per l’ottimizzazione Ministero della
quali-quantitativa della fornitura di Salute - CCM,
antivirali in emergenza Regioni
Livello 1
Implementare interventi appropriati, Ministro della
identificati durante la pianificazione, Salute
in accordo con i partner rilevanti
Condividere tempestivamente gli NIC - ISS
isolati virali con l’OMS in modo da
permettere lo sviluppo del vaccino
per la potenziale pandemia e l’ag-
giornamento dei reagenti
Se sono contemporaneamente pre- Ministero della
senti casi animali adottare la strate- Salute - CCM,
gia di impiego degli antivirali nei Regioni
soggetti a rischio
Promuovere continuamente la vacci- Ministero della
nazione con vaccino influenzale epi- Salute - CCM,
demico per limitare il rischio della Regioni
co-infezione in coloro che sono più
probabilmente esposti al virus ani-
male e, potenzialmente, limitare la
co-circolazione del ceppo umano
nell’area affetta
Risposta del sistema sanitario
Livello 0
1. Prevenire le infezioni Fornire, a tutto il personale di assi- Ministero della
nosocomiali e le infezio- stenza, la definizione di caso aggior- Salute - CCM
ni in laboratorio nata e i protocolli e algoritmi per la
2. Assicurare che gli opera- diagnosi, il trattamento, il controllo,
tori sanitari siano piena- la sorveglianza
mente informati e con- Valutare l’idoneità/capacità di Ministero della
sapevoli della possibilità implementazione delle misure di Salute - CCM
di rilevare casi o cluster controllo delle infezioni nei soggetti
di casi malati; implementare il controllo
delle infezioni in linea con le indica-
zioni dell’OMS
Definire il piano per l’attivazione di Regioni
posti-letto aggiuntivi, cosicché in
caso di passaggio a fase 4 siano già
predisposti tutti i provvedimenti
amministrativi necessari
Definire linee guida per il trattamen- Ministero della
to a domicilio dei casi Salute - CCM,
Regioni
50 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Individuare le misure di supporto Ministro della
non di tipo sanitario, quali l’incre- Salute, altri
mento dei permessi per assistenza, Ministeri
i servizi di assistenza domiciliare
(conferimento pasti, spesa ecc.), il
riconoscimento dei permessi lavora-
tivi e volontari
Livello 1
Attivare il coordinamento fra settori Ministero della
di assistenza sanitaria e altre orga- Salute - CCM,
nizzazioni, al fine di: Regioni, altri
operare una revisione dei piani di Ministeri
emergenza a tutti i livelli, con par-
ticolare attenzione alle capacità di
mobilitazione
testare l’operatività della catena di
comando e controllo
Formare gli operatori sanitari per la Ministero della
rilevazione/identificazione dei focolai Salute - CCM, Regioni
di allerta pandemico
Implementare le procedure per la Regioni
prevenzione e il controllo della tra-
smissione delle infezioni in ambito
ospedaliero
Verificare l’adesione dei laboratori ISS – NIC
Periodo
alle misure di biosicurezza necessa-
rie per il livello di rischio connesso
con la manipolazione e il trasporto
dei campioni
Comunicazione
Livello 0
1. Comunicare in modo tra- Identificare i gruppi bersaglio per la Ministero della
sparente con il pubblico diffusione dei messaggi chiave; pre- Salute - CCM,
in merito alla possibile disporre materiale appropriato; sce- DGCRI, Regioni
diffusione dei focolai e gliere il formato e il linguaggio
sugli eventi attesi opportuno
2. Assicurare la rapida con- Collaborare con le altre istituzioni Ministero della
divisione di una informa- per assicurare la coerenza dei mes- Salute, Presidenza
zione adeguata fra saggi diffusi del Consiglio dei
Autorità Sanitarie, istitu- Ministri, altri Ministeri
zioni governative e altri Rivedere e aggiornare i materiali Ministero della
partner informativi per i notiziari, gli opera- Salute - CCM,
tori sanitari, il pubblico in generale Regioni
Controllare i sistemi e le risorse per Ministero della
assicurarsi che funzionino regolar- Salute, Presidenza
mente e che le liste del personale del Consiglio dei
chiave siano aggiornate Ministri
Livello 1
Aggiornare regolarmente l’OMS e le Ministero della
altre organizzazioni internazionali e Salute - CCM,
nazionali sull’evoluzione della situa- Regioni
zione nazionale
Fase 4
Piccoli cluster con limitata trasmissione interumana e con diffusione altamente localizzata, che
indicano che il virus non è ben adattato all’uomo
Livello 0: assenza di piccoli cluster nella Nazione
Livello 1: presenza di piccoli cluster nella Nazione o presenza di intensi collegamenti o
scambi commerciali con Paesi dove sono stati rilevati cluster di malattia
Obiettivo generale: contenere la diffusione del nuovo virus all’interno di focolai limitati o ritar-
dare la diffusione per guadagnare tempo al fine di mettere in atto le misure
di preparazione, incluso lo sviluppo del vaccino
Parole chiave: attivare il sistema di controllo, predisporre tutti i provvedimenti per l’ado-
zione delle misure in fase pandemica
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Coordinamento e controllo
Livello 0
1. Implementare procedure Attivare la risposta nazionale per le Ministro della
che possano contenere attività di fase Salute
o ritardare la diffusione Valutare lo stato di attuazione delle Ministero della
dell’infezione umana attività previste per le fasi preceden- Salute - CCM,
2. Assicurare che esistano ti e la disponibilità di risorse nazio- Regioni
sistemi in grado di indi- nali; implementare le azioni richie-
viduare e caratterizzare i ste per colmare eventuali lacune
focolai e di valutare il Identificare le capacità di risposta Ministro della
rischio di passaggio a alle richieste di aiuto internazionali Salute
una fase successiva
Livello 1
Assicurare il massimo impegno poli- Presidente del
tico per le attività in corso e per i Consiglio dei Ministri,
potenziali interventi/contromisure Ministro della Salute,
altri Ministri
Attivare le procedure per ottenere Ministro della
eventuali risorse aggiuntive, se Salute
necessario
Disporre l’attivazione di team di Ministero della
risposta per i settori coinvolti Salute - CCM,
Regioni, altri Ministeri
Collaborare con i Paesi confinanti Ministro della Salute,
per scambio di informazioni e coordi- Ministro degli Esteri,
namento delle attività di emergenza altri Ministri
Identificare le necessità di assisten- Ministero della Salute
za internazionale - CCM, DGRUERI,
Ministero degli Esteri
Attivare la catena di comando a Regioni, Prefetture
livello locale
Verificare la condivisione delle infor- Ministero della
mazioni e l’adozione dei protocolli a Salute - CCM,
tutti i livelli, relativamente ai criteri Regioni
per l’effettuazione di indagini siero-
logiche, per l’invio al ricovero, per la
somministrazione di antivirali a
scopo profilattico/terapeutico
52 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Monitoraggio e valutazione
Livello 0
1. Valutare l’estensione Intensificare la sorveglianza Ministero della Salute
della trasmissione inte- - CCM, INFLUNET
rumana Valutare l’opportunità di restrizioni Ministero della
2. Identificare, notificare e degli spostamenti da e per altre Salute - CCM,
caratterizzare cluster Nazioni in cui si siano verificati clu- Ministero degli
addizionali (includendo ster epidemici Esteri, Unità di Crisi
l’identificazione dei fat- Valutare l’opportunità e le modalità Ministero della
tori di rischio e altri dati di rientro dei cittadini italiani resi- Salute - CCM,
relativi alla trasmissione) denti in aree affette Ministero degli
3. Valutare la minaccia per Esteri, Unità di Crisi
la salute pubblica e l’im- Valutare l’opportunità e le modalità Ministro della
patto di ogni misura di di istituire controlli sanitari alle fron- Salute, Ministro
controllo e identificare tiere e attuazione dei protocolli pre- degli Esteri
le risorse richieste per visti dal Regolamento Sanitario
intensificare il controllo Internazionale
Livello 1
di allerta pandemico
Descrivere e valutare le caratteristi- Ministero della
che epidemiologiche, virologiche e Salute - CCM,
cliniche dei casi identificati; identifi- INFLUNET
care le possibili sorgenti di infezione
Fornire all’OMS e agli altri organismi Ministero della
Periodo
internazionali le informazioni sui Salute - CCM
casi e sui cluster, utilizzando le pro-
cedure idonee, quali il Regolamento
Sanitario Internazionale
Implementare le attività di sorve- Ministero della
glianza già in atto per il periodo di Salute - CCM
allerta pandemico; correggere la
definizione di caso, se necessario
Valutare la consistenza della tra- Ministero della
smissione interumana Salute - CCM, Istituti
Scientifici Nazionali
Condurre ricerche cliniche per otti- IIRRCCCCSS
mizzare i protocolli di trattamento
Raccogliere e condividere elementi ISS – NIC
e informazioni richiesti per lo svilup-
po o il miglioramento dei reagenti
diagnostici e dei vaccini prototipo
Fare previsioni sui possibili scenari di Ministero della
impatto della diffusione dell’infezione Salute - CCM
Cercare di valutare l’impatto delle Ministero della
misure di contenimento al fine di Salute - CCM
operare una revisione delle racco-
mandazioni; condividere rapidamen-
te i risultati con la comunità interna-
zionale al fine di aggiornare le politi-
che nazionali e internazionali
Mantenere e rafforzare la sorve- Ministero della
glianza veterinaria Salute - DGSVA
Prevenzione e contenimento
Livello 0
1. Contenere o ritardare la Valutare la necessità di distribuire lo Ministero della
trasmissione interumana stock di antivirali a livello locale per Salute - CCM
2. Limitare la morbosità e facilitare la rapida implementazione
la mortalità associate della strategia antivirale (nel caso in
alle infezioni umane cui diventi necessario)
correnti Supportare lo sviluppo e l’incre- Ministero della
3. Incrementare la capaci- mento della produzione del vaccino Salute - CCM, AIFA
tà di sviluppare rapida- prototipo
mente il vaccino
Livello 1
4. Valutare il possibile
largo uso di antivirali Attivare i percorsi e i protocolli previ- Ministro della
nella fase successiva sti dai piani di emergenza Salute, altri Ministri,
5. Valutare la possibilità di
Regioni
usare il vaccino pande- Armonizzare le misure sanitarie con Ministero della
mico sul campo (se ogni nuova indicazione fornita Salute - CCM,
sono disponibili i lotti dall’OMS Regioni
sperimentali) Valutare l’efficacia delle misure Ministero della
sanitarie in collaborazione con Salute - CCM
l’OMS
Applicare la strategia di utilizzo degli Ministero della
antivirali: utilizzare gli antivirali per il Salute - CCM,
trattamento precoce dei primi casi e Regioni
valutare l’opportunità di usarli come
profilassi per i contatti stretti dei
casi, basandosi sulla valutazione del
rischio e sulla severità della malattia
Valutare rapidamente l’efficacia e la Ministero della
fattibilità della profilassi per il conte- Salute - CCM,
nimento dei focolai e valutare l’im- Regioni
patto della strategia applicata
Prendere in considerazione la distri- Ministero della
buzione del vaccino pandemico, se Salute - CCM
disponibile
Risposta del sistema sanitario
Livello 0
1. Prevenire le infezioni Attivazione delle procedure previste Ministro della
nosocomiali dal Piano Salute
2. Mantenere la biosicu-
rezza Livello 1
3. Assicurare che le risorse Informare tempestivamente il perso- Ministero della
siano disponibili e il loro nale medico sulla necessità di pren- Salute - CCM,
uso sia ottimale dere in considerazione l’influenza Regioni
pandemica nella diagnosi differen-
ziale e di notificarla immediatamen-
te alle Autorità Sanitarie
Aggiornare la definizione di caso, i Ministero della
protocolli e gli algoritmi per l’identifi- Salute - CCM
cazione dei casi, quelli per la gestio-
ne dei soggetti malati (antivirali e
altri farmaci), quelli per il controllo
54 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
delle infezioni e per la sorveglianza
Valutare l’eventuale attivazione dei Regioni
piani di emergenza per la risposta al
sovraccarico delle strutture sanitarie
e verificare che siano applicate le
strategie alternative per l’isolamento
e la gestione dei casi
Implementare la capacità delle Ministro della
strutture sanitarie e i piani di emer- Salute, Regioni
genza per il ricambio di personale
nelle strutture sanitarie e in altri set-
tori chiave
Richiamare l’attenzione sulle misure Regioni
di controllo dell’infezione e distribui-
re lo stockpile dei dispositivi di pro-
tezione individuale
Comunicazione
Livello 0
di allerta pandemico
1. Assicurare la diffusione Aggiornare le autorità sanitarie Ministro della
rapida di una informa- nazionali, le organizzazioni e il pub- Salute, figure chiave
zione appropriata agli blico sulla situazione epidemiologica
operatori sanitari, agli internazionale e sulle caratteristiche
amministratori e a tutti i conosciute della malattia
Periodo
soggetti coinvolti nelle Attivare i piani di comunicazione per Ministero della
attività di gestione la fase Salute, Presidenza
2. Preparare il pubblico a del Consiglio dei
una possibile, rapida Ministri, Regioni,
progressione degli even- altri Ministeri
ti e alle possibili misure Aggiornare i messaggi in relazione Ministero della
di emergenza all’evoluzione della situazione Salute - CCM,
DGCSRI, Regioni,
altri Ministeri
Sviluppare strumenti educativi da uti- Ministero della
lizzare a livello nazionale e locale Salute - CCM,
DGCSRI, Regioni,
altri Ministeri
Ribadire l’importanza delle misure Ministero della
di controllo dell’infezione nelle col- Salute - CCM,
lettività e negli ambienti affollati Regioni
Livello 1
Rinforzare e intensificare i messaggi Ministro della
chiave sulla prevenzione del conta- Salute, figure chiave
gio interumano
Spiegare razionalmente e aggiorna- Ministro della
re il pubblico su ogni aspetto della Salute, figure chiave
risposta all’epidemia e sulle succes-
sive fasi
Fornire istruzioni per l’auto-protezione Ministero della
Salute - CCM,
Regioni
Fase 5
Grandi cluster, ma diffusione interumana ancora localizzata, che indicano che il virus miglio-
ra il suo adattamento all’uomo, ma non è ancora pienamente trasmissibile (concreto rischio
pandemico).
Livello 0: assenza di grandi cluster nella Nazione
Livello 1: presenza di grandi cluster nella Nazione o presenza di intensi collegamenti o
scambi commerciali con Paesi dove sono stati rilevati grandi cluster di malattia
Obiettivo generale: rendere massimi gli sforzi per contenere o ritardare la diffusione del virus,
evitare, se possibile, la pandemia e guadagnare tempo per mettere in atto le
misure di risposta
Parole chiave: applicare i protocolli di profilassi, diagnosi e cura per i casi; introdurre le
misure di precauzione universali
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Coordinamento e controllo
Livello 1
1. Assicurare i massimi Valutare l’attivazione dei poteri di Presidente del
sforzi per ritardare o, emergenza Consiglio dei
possibilmente, allontana- Ministri
re la pandemia Completare la preparazione per la Ministero della
pandemia imminente, inclusa l’atti- Salute, Regioni, altri
vazione delle procedure organizzati- Ministeri
ve interne (all’interno della catena di
comando e controllo ecc.)
Adattare e portare al massimo livello Ministero della
gli sforzi e le risorse per ridurre l’im- Salute, Regioni, altri
patto della malattia e contenere o Ministeri
ritardare la diffusione dell’infezione
Mantenere il monitoraggio costante Ministero della
della situazione (numero di casi, Salute - CCM,
problemi nella gestione ecc.), e Regioni, altri
garantire un costante flusso infor- Ministeri
mativo tra i diversi livelli
Attivare le risorse aggiuntive neces- Regioni
sarie (potenziamento dell’assistenza
MMG/PLS/CA; assistenza medica in
comunità residenziali, sospensione
dei ricoveri programmati per la “libe-
razione” di posti-letto ecc.)
Monitoraggio e valutazione
Livello 0
1. Determinare il rischio diRinforzare al massimo le misure di Ministero della
pandemia, evitare la dif- sorveglianza Salute, INFLUNET
fusione ad altri Paesi ed
eventualmente identifi- Livello 1
carla non appena si Adattare le attività già avviate alla Ministero della
verifichi massima intensità di rischio Salute - CCM,
Regioni, altri Ministeri
56 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Informare le Autorità Sanitarie inter- Ministro della
2. Determinare e monitora- nazionali sull’incremento della diffu- Salute - CCM
re le risorse di sanità sione utilizzando le appropriate
pubblica necessarie per modalità, incluso il RSI
la risposta alla pandemia Implementare il monitoraggio conti- Ministero della
nuo delle risorse essenziali (attrez- Salute - CCM,
zature mediche, farmaci, vaccini, Regioni, altri
posti letto ospedalieri, risorse Ministeri
umane ecc.)
Implementare la sorveglianza delle Ministero della
malattie respiratorie attraverso sur- Salute - CCM,
vey (telefonate o questionari) DGCRI, Istituti
Scientifici Nazionali
Modificare, se necessario, le previ- Ministero della
sioni di impatto della diffusione del- Salute - CCM
l’infezione e delle misure di controllo
Valutare l’impatto delle misure di Ministero della
contenimento al fine di modificarle, Salute - CCM,
se necessario; scambiare le informa- Regioni
zioni con la comunità internazionale
di allerta pandemico
al fine di aggiornare le raccomanda-
zioni nazionali e internazionali
Monitorare lo sviluppo di resistenze IIRRCCCCSS, AIFA
agli antivirali
Periodo
Prevenzione e contenimento
Livello 0
1. Contenere o ritardare la Rivalutare la necessità di distribuire Ministero della
trasmissione interumana lo stock di antivirali a livello Salute - CCM,
del virus e l’inizio della locale/regionale per facilitare la rapi- Regioni
pandemia da implementazione della strategia
2. Limitare la morbosità e antivirale, anche sulla base dei risul-
la mortalità associate tati e della esperienza acquisiti nei
all’infezione umana Paesi in cui si siano già verificati casi
3. Valutare il potenziale per Pianificare la distribuzione del vacci- Ministero della
l’uso degli antivirali nel no e preparare campagne di vacci- Salute - CCM,
periodo pandemico nazione, secondo la strategia vacci- Regioni, altri
nale individuata, per il momento in Ministeri
4. Supportare la prepara- cui il vaccino sarà disponibile
zione su larga scala e la
registrazione del vacci- Aggiornare, eventualmente, la lista Ministero della
no pandemico e prepa- di categorie da vaccinare prioritaria- Salute - CCM,
rarsi per il suo impiego mente Regioni, altri
appena questo diventa Ministeri
disponibile Livello 1
5. Acquisire rapidamente Implementare gli interventi identifi- Ministro della
esperienza sull’uso del cati dai piani di emergenza e dalle Salute, altri Ministri
vaccino pandemico in nuove indicazioni dell’OMS
condizioni di campo (se Verificare nuovamente le strategie Ministero della
sono disponibili lotti spe- per l’uso degli antivirali nel tratta- Salute - CCM
rimentali di vaccino) mento precoce dei casi
58 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Livello 1
Allertare completamente i servizi Ministro della
sanitari e implementare i piani di Salute, Assessori
emergenza sanitaria nelle aree regionali alla Sanità
affette
Attivare il coordinamento con altri Presidente del
settori dell’emergenza Consiglio dei
Ministri
Adattare le procedure d’emergenza Ministero della
all’assetto epidemico per un effi- Salute - CCM,
ciente uso delle risorse sanitarie Regioni
Coinvolgere i servizi non sanitari Presidente del
nella risposta del sistema sanitario Consiglio dei
Ministri
Preparare risorse umane, materiali Ministero della
aggiuntivi e mezzi alternativi per Salute - CCM,
l’erogazione di cure, basandosi sulla Regioni
stima delle necessità e sui piani di
emergenza
Implementare le procedure per la Ministero della
di allerta pandemico
gestione delle salme Salute - CCM,
Regioni
Preparare gli operatori sanitari per i Ministero della
possibili cambiamenti nelle strategie Salute - CCM,
Periodo
di uso degli antivirali per esposizio- Regioni
ne professionale (cambio da profi-
lassi a trattamento precoce)
Comunicazione
1. Fornire informazioni e Ridefinire i messaggi chiave; rispon- Ministero della
preparare il pubblico a dere alle ragionevoli aspettative del Salute -
una verosimile e rapida pubblico; sottolineare la necessità di CCM,DGCRI,
progressione degli even- adattarsi a misure sanitarie anche Regioni, Ministro
ti, all’adozione delle di tipo restrittivo, difficilmente accet- della Salute, figure
necessarie misure tabili in condizioni normali chiave
d’emergenza e ai preve- Ridefinire, se necessario, le strate- Ministero della
dibili disagi sociali gie e i mezzi di comunicazione in Salute - CCM,
2. Assicurare la diffusione vista della imminente pandemia DGCRI, Presidenza
rapida di una informazio- del Consiglio dei
ne appropriata fra Ministri
Autorità Sanitarie, istitu- Informare il pubblico sugli interventi Ministro della
zioni governative e altri che potrebbero essere modificati o Salute, figure chiave
soggetti coinvolti intrapresi durante la pandemia (per
esempio definizione di particolari
priorità, restrizione di spostamenti e
viaggi, restrizione delle normali
comodità ecc.)
Fase 6
Aumentata e prolungata trasmissione nella popolazione in generale.
Livello 0: assenza di casi nella popolazione della Nazione
Livello 1: presenza di casi nella Nazione o presenza di intensi collegamenti o scambi com-
merciali con Paesi dove la pandemia è in atto
Livello 2: fase di decremento
Livello 3: nuova ondata
Obiettivo generale: rendere minimo l’impatto della pandemia
L’intensità delle azioni da intraprendere deve essere modulata sul livello.
Si considera virtualmente inevitabile la comparsa di casi in tutto il mondo.
Al livello 0 è necessario preparare e implementare rapidamente le attività indicate, special-
mente se esistono intensi scambi commerciali o collegamenti con Paesi dove si sono già mani-
festati casi
Al livello 1 è tassativo seguire le raccomandazioni riportate di seguito.
Stato di
Obiettivi specifici Azioni Responsabilità avanzamento
Coordinamento e controllo
Livello 0
1. Mettere a disposizione Attivare in forma permanente i comi- Presidente del
della leadership e del tati/unità di crisi e la catena di Consiglio dei Ministri,
coordinamento tutte le comando e controllo nazionale per Ministro della Salute,
risorse multisettoriali l’emergenza altri Ministri
necessarie a: rendere Completare l’adattamento delle Ministero della
minime morbosità e linee guida ufficiali e delle racco- Salute - CCM,
mortalità; preservare mandazioni Regioni
l’efficienza dei sistemi
Fornire istruzioni alle autorità locali in Assessori regionali
sanitari; rendere minimo
tutti i settori sull’implementazione e alla Sanità, altre
il disagio sociale; rende-
la valutazione degli interventi proposti autorità di settore
re minimo l’impatto eco-
nomico della pandemia
Livello 1
2. Assicurare l’accesso
razionale alle risorse Implementare tutti gli elementi rile- Ministro della
nazionali (limitate), com- vanti del Piano Pandemico naziona- Salute, Regioni
prese le scorte di farma- le, inclusi il coordinamento della
ci e, quando disponibile, risposta e l’implementazione di
il vaccino interventi specifici
3. Valutare l’efficacia delle Valutare e diffondere notizie sull’im- Ministro della
specifiche risposte e patto della pandemia Salute, figure chiave
degli interventi Valutare l’opportunità di adottare i Presidente del
4. Stabilire e mantenere la poteri di emergenza Consiglio dei Ministri
fiducia fra tutte le istitu-
zioni e organizzazioni e il Livello 2
pubblico, attraverso l’im- Determinare l’esigenza di risorse Governo
pegno e la trasparenza addizionali e poteri per le eventuali
5. Trarre lezioni dall’anda- successive ondate
mento della risposta alla Dichiarare la fine dello stato di Presidente del
pandemia per migliorare emergenza e delle operazioni a esso Consiglio dei Ministri
le strategie e improntare collegate
i piani futuri
60 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Fornire supporto per la ricostruzione Governo
dei servizi essenziali, compresa la
pausa di recupero per gli staff
Rivedere i piani nazionali in base Ministero della
all’esperienza acquisita Salute - CCM,
Regioni, altri Ministeri
Sostenere l’impatto psicologico Ministero della
Salute - CCM,
Regioni, altri Ministeri
Livello 2
Valutare le risorse necessarie per le Ministero della
eventuali ondate successive Salute - CCM,
Regioni, altri
Ministeri
Identificare la modalità di sorve- Ministero della
glianza e le misure di controllo più Salute - CCM,
efficaci per le ondate successive Regioni, altri
Ministeri
Mantenere i sistemi di notifica Ministero della
aggiornati ai sistemi informativi Salute - CCM,
internazionali INFLUNET
Rivedere le lezioni apprese Ministero della
Salute - CCM,
Regioni, altri
Ministeri
Mantenere in attività il sistema di Ministero della
sorveglianza potenziato per la rapida Salute - CCM,
individuazione di ondate successive INFLUNET
Scambiare esperienze con la comu- Ministero della
nità internazionale Salute - CCM,
INFLUNET
62 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Prevenzione e contenimento
Non appena possibile:
1. Contenere e ritardare la Implementare i piani per ottenere il Ministero della
diffusione utilizzando vaccino pandemico; aggiornare le Salute - CCM, AIFA
interventi di sanità pub- raccomandazioni per la vaccinazio-
blica mentre si cerca di ne; riesaminare il dosaggio e la
limitare il sovvertimento schedula vaccinale basandosi sui
sociale dati disponibili e sulle raccomanda-
2. Minimizzare morbosità e zioni dell’OMS; distribuire i piani
mortalità attraverso attuativi
l’uso razionale dei pro- Appena il vaccino è disponibile, Ministro della
dotti farmaceutici dispo- implementare il programma di vacci- Salute - CCM, AIFA,
nibili quali vaccini e anti- nazione sulla base della disponibili- Regioni
virali tà di vaccino e di risorse; valutare
sicurezza ed efficacia; monitorare la
disponibilità
Livello 0
Implementare gli appropriati inter- Ministero della
venti di sanità pubblica come indivi- Salute - CCM,
duati nei piani di emergenza e come Regioni
indicato dalle nuove raccomandazio-
ni dell’OMS
Rivedere/aggiornare le raccomanda- Ministero della
zioni per l’uso di antivirali basandosi Salute - CCM
su: dati emergenti dai Paesi affetti;
studi clinici; evidenza di resistenze;
cambiamento nelle raccomandazio-
ni dell’OMS; disponibilità di risorse
Distribuire le informazioni/pianifica- Ministero della
zioni aggiornate; monitorare le riser- Salute - CCM,
ve; preparare le valutazioni di sicu- Regioni
rezza ed efficacia
Livello 1
Implementare interventi di sanità Ministero della
pubblica appropriati individuati nei Salute - CCM,
piani di emergenza e come indicato Regioni
dalle nuove raccomandazioni
dell’OMS
Quando possibile, valutare l’effica- Ministero della
cia delle misure prese Salute - CCM,
pandemico
Regioni
Periodo
Livello 2
Rivedere l’efficacia dei trattamenti e Ministero della
delle contromisure; aggiornare linee Salute - CCM
guida, protocolli e algoritmi
Valutare efficacia, sicurezza e resi- Ministero della
stenza degli antivirali, Salute - CCM,
rivedere/aggiornare le linee guida, Regioni, altri
se necessario; valutare le riserve Ministeri
per le ondate successive
Valutare i dati di copertura vaccina- Ministero della
le, efficacia e sicurezza; Salute - CCM
rivedere/aggiornare le linee guida,
se necessario; iniziare la vaccinazio-
ne di persone non ancora immuniz-
zate in linea con i piani, le priorità e
la disponibilità; valutare l’opportuni-
tà di includere il ceppo pandemico
nel vaccino stagionale
64 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Livello 1
Implementare i piani di emergenza Governo
per i sistemi sanitari e i servizi
essenziali a livello nazionale e locale,
dove siano presenti casi; monitorare
lo stato del sistema sanitario; aggiu-
stare i sistemi di triage, se necessa-
rio; impiegare forza lavoro addiziona-
le e volontaria; assicurare staff di
supporto medico e non per i malati,
supporto psicologico e sociale per
operatori sanitari, vittime e comunità
Raccogliere dati su efficacia e sicu- Ministero della
rezza degli interventi clinici e tra- Salute - CCM
smettere le informazioni ai Paesi
non ancora affetti e all’OMS
Implementare la campagna di vacci- Ministero della
nazione basandosi sulle priorità e in Salute - CCM,
linea con i piani e la disponibilità di Regioni, altri
vaccino Ministeri
Livello 2
Organizzare sostituzioni e periodi di Tutti i livelli coinvolti
recupero per il personale impegnato
nell’emergenza
Rimpiazzare stock di farmaci, attrez- Regioni
zature ed equipaggiamenti essenziali
Rivedere, in anticipo, i piani per Ministero della
eventuali ondate successive Salute - CCM,
Regioni, altri Ministeri
Fornire supporto per il ripristino dei Governo
servizi essenziali
Aggiornare definizione di caso, pro- Ministero della
tocolli e algoritmi Salute - CCM
Continuare il programma di vaccina- Ministero della
zione in linea con i piani, l’ordine di Salute - CCM,
priorità e la disponibilità Regioni, altri Ministeri
pandemico
Comunicazione
Periodo
Livello 0
1. Assicurare la diffusione Informare continuamente i media, il Ministro della
di notizie ufficiali regola- pubblico, gli addetti ai pubblici servi- Salute, figure chiave
ri e continue, facilmente zi e gli opinionisti sui progressi della
accessibili al pubblico e pandemia nei Paesi affetti; prepara-
individuare focal points re l’audience per l’imminente inizio
per informazioni credibili della pandemia
sulla pandemia
2. Mantenere aperti e Ridefinire i messaggi chiave; prepa- Ministero della
accessibili i canali di rare risposte alle ragionevoli aspet- Salute - CCM,
informazione per avvisa- tative del pubblico; sottolineare l’im- Regioni, altri
re il pubblico su determi- portanza dell’adesione del pubblico Ministeri
nate situazioni (per alle misure sanitarie malgrado le
esempio viaggi, manife- possibili limitazioni che verranno
stazioni pubbliche ecc.) richieste
3. Ottenere l’accettazione Completare le strategie e i sistemi di Ministero della
da parte del pubblico comunicazione in anticipo sull’immi- Salute - CCM,
delle misure intraprese nente pandemia DGCRI, Presidenza
4. Assicurare la rapida con- del Consiglio,
divisione delle informa- Regioni, altri
zioni relative agli svilup- Ministeri
pi della pandemia attra- Informare il pubblico sugli interventi Ministro della
verso le Autorità che potrebbero essere modificati o Salute, figure chiave
Sanitarie, le istituzioni implementati durante la pandemia,
governative e gli altri per esempio ridefinizione delle prio-
soggetti coinvolti rità, restrizione di viaggi, disagi
sociali ecc.
Livello 1
Mantenere la capacità di risposta Ministero della
alla domanda di informazione nazio- Salute - CCM,
nale e internazionale DGCRI, Presidenza
del Consiglio,
Regioni, altri
Ministeri
Attivare tutti gli elementi del piano Ministro della
di comunicazione Salute
Riconoscere l’ansia e il disagio pro- Governo
vocati nel pubblico dalla pandemia
Utilizzare staff che analizzino la per- Ministero della
cezione del rischio e aiutino a Salute - CCM,
modulare le strategie e i contenuti DGCRI, Presidenza
della comunicazione e a fornire del Consiglio,
informazioni sui piani futuri Regioni, altri
Ministeri
Livello 2
Valutare la risposta alla comunica- Ministero della
zione durante le fasi precedenti; Salute - CCM,
prendere atto delle lezioni apprese DGCRI, Presidenza
del Consiglio,
Regioni, altri
Ministeri
Tenere la popolazione informata sul- Ministro della
l’incertezza di sviluppo di ondate Salute, figure chiave
successive
66 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Allegato
al Piano nazionale
di preparazione e risposta
a una pandemia influenzale
Linee Guida
per la stesura dei Piani
Pandemici regionali
Piano operativo
1. Identificazione del comitato pandemico regionale
Per ogni obiettivo devono essere delineate le azioni necessarie al raggiungimento dell’obiet-
tivo stesso.
Di seguito vengono elencate per ogni obiettivo del Piano le informazioni da includere nei
Piani regionali, indicando, possibilmente, per ogni azione in quale fase della pandemia verrà
intrapresa.
collaborare con il livello centrale alla rile- Profilassi con farmaci antivirali
vazione settimanale della mortalità totale
in un campione di Comuni individuare un responsabile della scorta
di farmaci, e delle procedure di richiesta
collaborare con il livello centrale alla rile-
vazione dei tassi di assenteismo lavorativo individuare siti regionali di stoccaggio, nel-
e scolastico (per esempio grandi fabbriche, l’ambito del sistema di farmacie ospedalie-
allevamenti avicoli e scuole ubicati in re presenti sul territorio di ogni regione
diverse aree della Regione).
identificare locali a livello di ASL con ade-
guate condizioni di immagazzinamento
2.2. Attuare misure di prevenzione e (controllo della temperatura, umidità
controllo dell’infezione relativa, condizioni igieniche dei locali,
sicurezza)
Misure di sanità pubblica
definire modalità di trasporto intraregio-
preparare piani di informazione sanitaria nale, che garantiscano il raggiungimento
per promuovere l’adozione delle comuni entro le 4 ore di qualunque punto della
72 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute
Regione apparecchi per la respirazione assistita,
strutture socio-sanitarie e socio-assisten-
approntare elenchi o, se impossibile, stime ziali, operatori di assistenza primaria,
delle persone che, per motivi occupaziona- medici di medicina generale, pediatri di
li, potrebbero essere esposte a virus aviari libera scelta, medici di continuità assi-
ad alta patogenicità. stenziale e specialistica ambulatoriale
censire la disponibilità ordinaria e straor- per ognuno dei servizi essenziali indivi-
dinaria di strutture di ricovero e cura, duati, identificare il responsabile e verifi-
incluso il censimento delle strutture con care la messa a punto di procedure per vac-
74 CCM - Centro nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute